“Scegliendo l’Hospice di Perugia come prima struttura da visitare in questo inizio di mandato, ho voluto comunicare come il modello di sanità che andremo a sviluppare nei prossimi anni si rivolga ad un’unica stella polare: sostenere le persone partendo dai bisogni, anche quando questi sono difficili, drammatici, a volte estremi”.

Così si è espresso il neo assessore regionale alla sanità, coesione sociale e welfare Luca Barberini, che il 3 luglio ha visitato l’Hospice Santa Margherita di Perugia,  il centro residenziale di cure palliative che è riconosciuto come una delle eccellenze della sanità umbra e in particolare del distretto del Perugino.

A far conoscere la struttura all’ assessore Barberini è stato il direttore generale della USL Umbria 1 Giuseppe Legato, accompagnato dalla responsabile dell’Hospice Susanna Perazzini e dalla direttrice del distretto sanitario del Perugino Giuseppina Bioli.

Nota come “La casa nel parco”, per il contesto ambientale che la ospita e per l’organizzazione confortevole e familiare che la contraddistingue, l’Hospice Santa Margherita è una struttura pubblica gratuita capace di offrire tutti i servizi previsti dai livelli assistenziali della rete di cure
palliative. Lo scorso anno ha assistito 221 pazienti per 2.636 giornate complessive di presenza. Nell’ambito della rete di assistenza territoriale della Azienda USL Umbria 1, l’Hospice, diretto dalla dottoressa Susanna Perazzini in collaborazione con la coordinatrice infermieristica Isabella
Tosti, rappresenta un’offerta socio-sanitaria con elevata intensità assistenziale e competenza specifica che si pone come alternativa all’abitazione della persona, ogni qualvolta vi siano situazioni non più gestibili a domicilio ed anche per dare sollievo alla famiglia.

È organizzato in modo da garantire il benessere psicologico e relazionale della persona e dei suoi familiari, il comfort ambientale, la sicurezza nell’utilizzo degli spazi, la tutela della privacy. Il team di
professionisti altamente qualificati che ci lavora è in continuo aggiornamento e comprende medici, psicologi, infermieri, fisioterapisti, assistenti sociali e operatori socio sanitari. L’edificio è inserito all’interno del parco Santa Margherita e comprende 10 camere ad uso singola
dotate di ogni comfort ma ulteriormente personalizzabili dal paziente con corredi e oggetti propri. Inoltre, ci sono aree di socializzazione, ampi e confortevoli salottini per ospiti e familiari, una tisaneria e una stanza dei giochi per figli e nipotini. Sono ammessi anche animali da compagnia.  

L’Hospice di Santa Margherita si propone anche come centro didattico e di formazione permanente sulle cure palliative della USL Umbria 1, in stretta collaborazione con l’Università degli Studi di Perugia, per la co-gestione dei corsi universitari e master in cure palliative.

“Ci impegneremo – ha sottolineato l’assessore Barberini – per definire un progetto di welfare integrato che veda le risorse disponibili impiegate per aiutare i cittadini nei momenti di maggiore fragilità. Vogliamo tenere fortemente in considerazione le opinioni di coloro che usufruiscono dei servizi, delle singole persone e delle associazioni che le rappresentano. Noi amministratori, per primi, – ha continuato l’assessore – ci porremo in condizione di ascolto così da orientare correttamente il nostro agire, compiendo al contempo quel recupero di umiltà che rappresenta il primo passo per accompagnare con autorevolezza la vita della comunità. L’Hospice è un servizio voluto per accompagnare le persone nel momento forse più difficile dell’esistenza, la fine vita. Lo difenderemo e lo miglioreremo anche assieme agli ottimi operatori che lo rendono già così essenziale. Oggi, proprio partendo da qui, – ha concluso Barberini – iniziamo a percorrere il cammino che ci condurrà a costruire un’Umbria ancora più attenta alle persone e ai loro bisogni, convinti che la solidità di un ponte si misuri dal suo pilone più fragile”.