Prestigioso riconoscimento per Marta Nizzo, pluricampionessa di tennis per trapiantati e dializzati

Perugia, 26 luglio 2018 – La Direzione Generale della USL Umbria 1, a nome di tutta l’Azienda, si congratula con Marta Nizzo, autentica campionessa nello sport e nella vita, che mercoledì 25 luglio nell’Aula Magna del polo didattico della Scuola di Medicina dell’Università di Perugia, è stata premiata quale esempio di forza e determinazione dai rappresentanti della Regione Umbria, dell’Università del Comitato Italiano Paraolimpico e dall’Associazione Nazionale Emodializzati.

Marta Nizzo, nata a Todi 35 anni fa, lavora come collaboratrice amministrativa al Centro di Formazione aziendale di Perugia della Usl Umbria 1. Ha sempre sofferto di insufficienza renale cronica e intorno ai 10 anni, i medici le avevano suggerito di iniziare un’attività sportiva. Marta ha provato varie discipline per poi decidere, nel corso del tempo, di praticare il tennis. Un amore per questo sport che l’ha anche portata a continuare a giocare – seppur con molta difficoltà – anche quando faceva la dialisi.

Dodici anni fa, però, Marta è riuscita a fare il trapianto di rene al Gemelli di Roma e da allora la sua passione per il tennis è aumentata di pari passo con la sua ripresa fisica e crescita sportiva. Oggi, infatti, è regolarmente tesserata con il Tennis Club Todi. Oggi fa parte della nazionale italiana di tennis trapiantati. È pluricampionessa mondiale di tennis per trapiantati ed europea di tennis per trapiantati e dializzati. Si tratta di manifestazioni sportive organizzate allo scopo di dimostrare l’importanza della donazione degli organi.

Da tre anni si sta allenando non in una palestra convenzionale ma in una specifica. Con sua grande soddisfazione è seguita dall’ANAM (Associazione Nazionale per le Attività Motorie), che ha sviluppato un progetto relativo all’attività motoria rivolto a persone con cardiopatie e/o fattori di rischio cronico cardiovascolare (paziente cronico stabilizzato), nella palestra dell’Ospedale Media Valle del Tevere, a Pantalla di Todi.

Prima della premiazione Marta Nizzo ha raccontato di aver sempre “avuto la racchetta in mano, con qualche difficoltà anche quando facevo la dialisi, ma i veri risultati sono arrivati dopo il trapianto. Fare sport  – ha proseguito – mi ha reso uguale ai miei coetanei. Ed oggi, ogni volta che ho raggiunto un risultato, c’è una parte di me che pensa al donatore che mi ha permesso tutto ciò e ringrazio infinitamente la sua famiglia”.

Il primo titolo lo ha conquistato a Göteborg in Svezia, in occasione dei Mondiali del 2011, vincendo l’oro sia nel singolare che nel doppio femminile. Il secondo è arrivato nel 2017 a Malaga, in Spagna. Anche in questo caso Marta ha vinto l’oro mondiale nel singolare femminile ed il bronzo nel doppio misto. Il mese scorso, invece, per la prima volta ha preso parte a Cagliari al Campionato Europeo per trapiantati e dializzati. In Sardegna ha vinto l’oro nel singolare femminile ed il bronzo nel doppio misto. Ora Marta si continua a preparare con l’intenzione di partecipare nel 2019 ai Mondiali (si tengono ogni due anni), in programma a Newcastle-Gatehead in Inghilterra.

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Ultimo aggiornamento
26/07/2018
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