Leggi le notizie sanitarie sul Coronavirus in Umbria (fino al 10/03/2022)

Aggiornamenti da AUN, Agenzia Umbria Notizie

Per informazioni e dettagli sull’andamento dei dati dell’emergenza Coronavirus e della campagna di vaccinazione consulta
il DASHBOARD EMERGENZA CORONAVIRUS 
il DASHBOARD VACCINAZIONI ANTI COVID

In evidenza per i cittadini


Per leggere altri comunicati stampa riferiti all’Azienda Usl Umbria 1 clicca qui


 

coronavirus: aggiornamento epidemiologico

(aun) – perugia 10 mar. 022 –  La curva epidemica, come pure la media mobile a 7 giorni, in Umbria mostra un trend in aumento rispetto alle settimane precedenti. L’incidenza settimanale mobile per 100.000 abitanti all’ 8 marzo è pari a 897: questi i dati che emergono dal report elaborato settimanalmente dal Nucleo epidemiologico regionale e resi noti dall’assessore alla Salute, Luca Coletto.

L’RDt sulle diagnosi calcolato per gli ultimi 14 giorni con media mobile a 7 giorni aumenta attestandosi ad un valore di 1,48.

L’andamento regionale dell’incidenza settimanale mobile per classi di età mostra un trend in leggero aumento per tutte le classi d’età, più marcata nelle classi di età compresa tra 3 e 24 anni.

Tutti i distretti sanitari hanno l’incidenza settimanale in aumento ma ancora inferiore a 1.000 casi per 100.000 abitanti.

Rispetto alla settimana precedente si osserva una leggera diminuzione nell’impegno ospedaliero regionale (all’ 8 marzo 140 ricoveri di cui 5 in terapia intensiva), mentre si registrano nella settimana dal 28 febbraio al 6 marzo, 17 decessi.

Rispetto alla settimana precedente si registra un aumento della percentuale di positivi sul totale dei tamponi (15.3 per cento) con un numero di test effettuati paragonabile.

  “I dati – ha commentato l’assessore Coletto – mettono in risalto un aumento dei casi nella fascia della popolazione più giovane compresa tra i 3 e 24 anni, ma va detto che in realtà il numero dei positivi cresce in tutte le età e che i giovani sono decisamente più monitorati anche attraverso la scuola”.

“Gli esperti del CTS e Nucleo epidemiologico regionale – aggiunge Coletto – riconducono l’aumento dei casi positivi a più fattori. Da una parte la diffusione al 60 per cento della variante Omicron2 sicuramente più contagiosa, dall’altra un calo di attenzione di tutti nell’adottare le precauzioni. Quindi, se la maggiore libertà e la ripresa della vita sociale dal punto di vista psicologico, sicuramente fa bene a tutti e in particolare ai giovani, di contro l’aumento dei contagi, visto che il virus continua a circolare, era previsto. Fortunatamente gli indicatori di gravità, quindi ricoveri e occupazione posti in terapia intensiva, non si muovono in positivo”.

L’assessore Coletto ha quindi rinnovato l’invito ad adottare tutte le misure che ormai conosciamo per proteggerci dal virus, sollecitando tutti coloro che non si sono vaccinati con la terza o prima dose, a farlo al più presto perché i non vaccinati possono sviluppare forme più gravi della malattia prodotta dal virus”.


coronavirus: aggiornamento epidemiologico 

(aun) – perugia 3 mar. 022 – In Umbria la curva epidemica, come pure la media mobile a 7 giorni mostra un trend in diminuzione, anche se meno marcato rispetto alle settimane precedenti: lo rende noto l’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto, commentando i dati che emergono dal report elaborato dal Nucleo epidemiologico regionale sull’andamento dell’epidemia in Umbria. 

Lo studio evidenzia al 1 marzo un’incidenza settimanale mobile per 100.000 abitanti  pari a 604, mentre l’RDt sulle diagnosi calcolato per gli ultimi 14 giorni con media mobile a 7 giorni si attesta ad un valore di 0,89. L’andamento regionale dell’incidenza settimanale mobile per classi di età conferma tassi superiori alla media regionale per la popolazione tra 3 e 44 anni.

Tra i quattordicenni e ventiquattrenni si osserva inoltre, un lieve incremento dei tassi, dato in controtendenza rispetto alle altre classi di età in cui si assiste a una riduzione o stabilizzazione.

Tutti i distretti sanitari hanno l’incidenza inferiore a 1.000 casi per 100.000 abitanti.

Rispetto alla settimana precedente si osserva una leggera diminuzione nell’impegno ospedaliero regionale (al 01 marzo 148 ricoveri di cui 5 in terapia intensiva), mentre si registrano nella settimana 21-27 febbraio 16 decessi.


coronavirus: martedì 8 marzo al via la campagna di vaccinazione nei comuni umbri distanti dai punti vaccinali, l’iniziativa parte dalla regione e dalla struttura commissariale nazionale

(aun) – perugia 2 mar. 022Inizierà il prossimo 8 marzo la campagna di vaccinazione straordinaria organizzata dalla Regione Umbria e dalla Struttura commissariale nazionale, che ha come obiettivo quello di raggiungere, direttamente nei comuni di residenza, i cittadini che non hanno ancora aderito alla vaccinazione o che non hanno completato il ciclo vaccinale: lo comunicano il Commissario nazionale per l’emergenza coronavirus, Gen. Francesco Paolo Figliuolo e la Presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei.

“Abbiamo promosso questa ulteriore iniziativa di reclutamento dei cittadini che fino a oggi non si sono vaccinati o non hanno effettuato il ciclo completo – continua la Presidente Tesei – per assicurare la massima efficacia alla strategia vaccinale della Regione Umbria, che ha comunque fornito degli ottimi risultati con oltre l’85% della popolazione vaccinata ed una situazione dei posti letto ospedalieri occupati, stabilmente sotto controllo. Tutto ciò è stato possibile anche grazie alla sensibilità dei cittadini che hanno compreso l’importanza della vaccinazione nonché grazie all’enorme lavoro prestato da tutti gli operatori coinvolti in un piano vaccinale articolato e capillare che ha visto la partecipazione dei distretti sanitari, degli ospedali, dei medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta, gli infermieri, i farmacisti, la Protezione Civile, la Difesa, il Comando operativo di vertice interforze, gli operatori del volontariato e tutti gli altri soggetti che a vario titolo sono intervenuti”.

I vaccine day straordinari, frutto della collaborazione con Anci Umbria, Anci Prociv, Anci Federsanità e il Comitato Regionale Umbria della Croce Rossa, si svolgeranno in quei piccoli comuni che si trovano distanti dai punti vaccinali territoriali e che al momento hanno aderito all’iniziativa: Acquasparta, Attigliano, Bettona, Bevagna, Città della Pieve, Giano dell’Umbria, Gualdo Cattaneo, Lisciano Niccone, Monte Santa Maria Tiberina, Montefalco, Montone, Otricoli. I sindaci di altri Comuni che sono interessati all’iniziativa sono ancora in tempo per comunicare la loro adesione.

La somministrazione dei vaccini avverrà nella sede individuata da ogni Comune ma anche a domicilio di tutti quei soggetti fragili o impossibilitati a muoversi, grazie ai tre team vaccinali mobili, messi a disposizione dalla Difesa e dalla Croce Rossa.

Il calendario vaccinale è il seguente:

Attigliano: martedì 8 marzo 2022

Otricoli: mercoledì 9 marzo 2022

Acquasparta: giovedì 10 marzo 2022

Città della Pieve: martedì 8 marzo 2022

Bettona e Bevagna: mercoledì 9 marzo 2022

Gualdo Cattaneo: giovedì 10 marzo 2022

Giano dell’Umbria: sabato 12 marzo 2022

Montefalco: domenica 13 marzo 2022

Lisciano Niccone: venerdì 11 marzo 2022

Montone: sabato 12 marzo 2022

Monte Santa Maria Tiberina: domenica 13 marzo 2022


coronavirus: da domani aperte le prenotazioni per le vaccinazioni a partire dal 1 marzo, prenotabile anche novavax

(aun) – perugia 25 feb. 022 – A partire da domani 26 febbraio, sul portale regionale dedicato alle vaccinazioni sarà possibile prenotare le nuove somministrazioni che saranno erogate dal 1 marzo.

Pertanto, da domani, sabato 26 febbraio, i cittadini potranno fissare la data per la somministrazione del vaccino compreso il Novavax che, come reso noto dalla struttura commissariale nazionale, sarà consegnato alla Regione il 27 febbraio. All’Umbria sono state destinate 14 mila dosi. 


coronavirus: novavax, all’umbria 14 mila dosi

(aun) – perugia 23 feb. 022 – Sono 14 mila le dosi di vaccino Novavax assegnate all’Umbria dalla struttura commissariale nazionale: lo rende noto il commissario per la gestione dell’emergenza in Umbria, Massimo D’Angelo.

“Stamani, dopo un’ulteriore interlocuzione con la struttura nazionale per la gestione dell’emergenza – dice d’Angelo –  abbiamo avuto contezza del numero delle dosi che arriveranno in Umbria, mentre non sappiamo con certezza la data della consegna. Comunque, – prosegue – a livello regionale stiamo predisponendo affinché nei vari distretti il vaccino possa essere somministrato a partire dai primi giorni di marzo”.

Il commissario D’Angelo inoltre, rinnova l’invito, a chi non lo avesse già fatto, a vaccinarsi: “La vaccinazione – afferma il commissario – rimane il pilastro fondamentale di difesa contro il covid. Purtroppo, gli ospedalizzati e i deceduti sono prevalentemente soggetti che non hanno completato il ciclo vaccinale con la terza dose, o non vaccinati. Anche oggi i due decessi registrati sono di due donne over 80, entrambe non vaccinate. Questo dato – conclude D’Angelo – dovrebbe far riflettere coloro che ancora non sono convinti”.


coronavirus: nuove regole per la scuola

Dato che la validità delle nuove regole è retroattiva, i provvedimenti urgenti contenuti nel decreto-legge “n. 5 del 4 febbraio 2022” per le attività scolastiche, sono stati trasmessi dai Servizi di igiene e sanità pubblica delle ASL a tutti i dirigenti scolastici per la sospensione dei provvedimenti in corso.
Di seguito le nuove regole per la scuola, in dettaglio:

Nelle scuole per l’infanzia:

a) fino a 4 casi di positività le attività educative e didattiche proseguono in presenza. È previsto l’utilizzo di mascherine FFP2 da parte dei docenti e degli educatori fino al decimo giorno successivo alla conoscenza dell’ultimo caso di positività.
In caso di comparsa di sintomi, è obbligatorio effettuare un test antigenico (rapido o autosomministrato) o un test molecolare.
Se si è ancora sintomatici, il test va ripetuto al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto.

b) dal quinto caso di positività, le attività educative e didattiche sono sospese per cinque giorni.

Nella scuola primaria:

a) fino a quattro casi di positività, si continuano a seguire le attività didattiche in presenza con l’utilizzo di mascherina FFP2 da parte di docenti e alunni con più di 6 anni di età e fino al decimo giorno successivo alla conoscenza dell’ultimo caso accertato positivo al COVID-19. Inoltre, è obbligatorio effettuare un test antigenico rapido o autosomministrato o molecolare alla prima comparsa dei sintomi e, se ancora sintomatici, al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto;

b) dal quinto caso coloro che hanno concluso il ciclo vaccinale da meno di 120 giorni o che sono guariti da meno di 120 giorni o che hanno effettuato la dose di richiamo, l’attività didattica prosegue in presenza con l’utilizzo di mascherine FFP2 da parte di docenti e alunni con più di 6 anni di età per dieci giorni; per tutti gli altri le attività proseguono in didattica digitale integrata per 5 giorni.

Nella scuola secondaria di primo e secondo grado:

a) con un caso di positività tra gli alunni della stessa classe, l’attività prosegue per tutti in presenza con l’utilizzo della mascherina di tipo FFP2 da parte di alunni e docenti;

b) con due o più casi di positività tra gli alunni, coloro che hanno concluso il ciclo vaccinale da meno di 120 giorni o che sono guariti da meno di 120 giorni o che hanno effettuato la dose di richiamo, l’attività didattica prosegue in presenza con l’utilizzo di mascherine FFP2 per dieci giorni; per tutti gli altri .le attività scolastiche proseguono in didattica digitale integrata per 5 giorni.


coronavirus: aggiornamento epidemiologico del 3 febbraio

(aun) – perugia 3 feb. 022 – La curva epidemica, come pure la media mobile a 7 giorni, mostra in Umbria un trend in leggera diminuzione rispetto alle settimane precedenti. L’incidenza settimanale mobile per 100.000 abitanti al 01 febbraio è pari a 1.350. L’RDt sulle diagnosi calcolato per gli ultimi 14 giorni con media mobile a 7 giorni diminuisce attestandosi ad un valore di 0,85: l’andamento dell’epidemia in Umbria è stato al centro della conferenza stampa settimanale dell’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto, con il commissario per la gestione dell’emergenza, Massimo D’Angelo, il direttore regionale alla Salute, Massimo Braganti, i dottori Carla Bietta e marco Cristofori del Nucleo epidemiologico.

E’ intervenuta inoltre, la professoressa Antonella Mencacci, che ha illustrato il risultato del sequenziamento dei tamponi del 27 gennaio che ha portato ad individuare 7 casi con variante omicron 2. Siamo in attesa dei risultati della flash survey che essendo effettuato su un campione rappresentativo e significativo, consentirà di evidenziare la percentuale di questa nuova variante nella popolazione umbra.

“Il laboratorio di Perugia – ha detto la prof Mencacci – ha avviato le attività di sequenziamento e i primi due risultati nel confronto con Teramo sono sovrapponibili al 100 per cento e a breve questo permetterà alla Regione di essere autonoma per i sequenziamenti genomici per il covid e per altri microrganismi”.

Tornando ai dati del report è stato reso noto che l’andamento regionale dell’incidenza settimanale mobile per classi di età mostra tassi superiori alla media regionale per la popolazione tra 03 e 44 anni, superando 3.000 casi per 100.000 abitanti tra i 3 –

13 anni. Per tutte le classi di età si assiste ad una riduzione/stabilizzazione del dato.

Tutti i Distretti sanitari hanno l’incidenza superiore a 1.000 casi per 100.000 abitanti.

Rimane consistente l’impegno ospedaliero regionale con un ulteriore lieve aumento in area medica.

Al primo febbraio si registrano 228 ricoveri di cui 9 in terapia intensiva, mentre, nella settimana dal 24 al 30 gennaio, si sono verificati 29 decessi.

L’assessore Coletto dopo aver espresso soddisfazione per il lavoro svolto dalla professoressa Mencacci, ha sottolineato che i dati sono tranquillizzanti mentre però, si registra un calo delle vaccinazioni soprattutto per quanto riguarda la prima dose. Quindi, per domenica 6 febbraio è stato programmato un vaccine day che, come ha spiegato il commissario Massimo D’Angelo, consentirà l’accesso ai punti vaccinali territoriali. Inoltre i cittadini che possono effettuare la terza dose riceveranno un sms per sensibilizzarli alla prenotazione.  

  Nel corso dell’incontro l’assessore Coletto ha inoltre reso  noto che la Regione Umbria ha avviato il nuovo sistema dell’accreditamento istituzionale della sanità umbra e che il primo febbraio si è svolto il primo audit di verifica della qualità presso un ambulatorio di Marsciano.

  “Siamo arrivati a questo risultato dopo un complesso e impegnativo lavoro di riforma del modello di accreditamento della Regione Umbria che era fermo dal 2018 – ha spiegato Coletto –  che adesso risulta conforme a tutti gli standard nazionali stabiliti dalla Conferenza Stato-Regioni e da Agenas e che mirano a una sempre maggiore trasparenza, terzietà, imparzialità a tutela e garanzia della sicurezza e della qualità delle prestazioni sanitarie e sociosanitarie”.

Il nuovo modello, adesso interamente governato e gestito dal pubblico, coinvolge due strutture regionali (l’OAIA – Organismo Amministrativamente e Istituzionalmente Accreditante e l’OTAR – Organismo Tecnicamente Accreditante Regionale) e si avvale della collaborazione della neonata società regionale PuntoZero.

Sono stati selezionati e formati oltre 50 auditor, tra valutatori ed esperti tecnici e al momento, si sta digitalizzando l’intero processo visto che già da qualche mese le strutture sanitarie possono presentare istanza di accreditamento direttamente on-line.

In circa un anno e mezzo, sono stati approvati numerosi atti amministrativi e regolamentari per definire compiutamente il complesso sistema di gestione dell’accreditamento istituzionale e, nell’ottica del miglioramento continuo, nei prossimi mesi saranno necessari ancora ulteriori aggiustamenti amministrativi.

  “Le strutture sanitarie e sociosanitarie umbre – ha aggiunto – hanno collaborato fattivamente al raggiungimento di questo primo risultato, dimostrando comprensione per il difficile lavoro che stiamo svolgendo e una forte determinazione a conseguire l’obiettivo comune, nell’interesse di tutti i cittadini, di realizzare un sistema sanitario regionale sicuro e di qualità”.


coronavirus: umbria ancora in zona bianca per occupazione posti in terapia intensiva

(aun) – perugia 31 gen. 022 – In Umbria al momento su 127 posti letto di terapia intensiva, ne risultano occupati 11. Degli 11 ricoverati, 2 sono in fase di trasferimento in altro setting assistenziale: lo rende noto il commissario per la gestione dell’emergenza covid in Umbria, Massimo D’Angelo, precisando che “la misura per l’attribuzione dei colori alle Regioni, in base al decreto ministeriale n. 105, tiene conto sia dei posti letto attivi, che di quelli attivabili, per cui l’Umbria con 86 posti già attivati e 41 attivabili è ancora in zona bianca.


coronavirus: vaccinazione covid in gravidanza

(aun) – perugia 29 gen 022 – Dall’1 al 28 gennaio nell’azienda ospedaliera di Perugia sono state prese in carico 36 donne incinte covid. Di queste, 22 non erano vaccinate. Delle 36 hanno già partorito 27, di cui 17 non vaccinate. All’azienda ospedaliera di Terni, sempre nello stesso periodo, su 73 parti, 5 erano di donne covid e nessuna di queste era vaccinata: a rendere noto il dato è l’assessore alla Salute della Regione Umbria, Luca Coletto.

  “La Federazione italiana delle aziende ospedaliere – ha spiegato l’assessore Coletto – ha condotto un’indagine negli ospedali sentinella attraverso i quali si tiene sotto osservazione, dalla quale è emerso che una donna in gravidanza su sei partorisce con il Covid. Anche nelle due aziende ospedaliere dell’Umbria si riscontra il fenomeno e con molta probabilità il dato più alto registrato a Perugia è legato al trasferimento delle donne incinte covid dai presidi ospedalieri più piccoli all’azienda del territorio di riferimento”.

L’assessore Coletto ha quindi sottolineato che “la vaccinazione anti-COVID19 in corso di gravidanza è raccomandata e la cosa è confermata da un recente documento EMA del 18 Gennaio 2022. Inoltre le posizioni ufficiali a livello nazionale circa la vaccinazione nel periodo di gestazione, sono espresse nella circolare  ministeriale del 29  settembre 2021. L’AIFA – continua Coletto – richiamandosi ai documenti ministeriali raccomanda la vaccinazione anti-SARS-CoV-2/COVID-19, con vaccini a mRNA, alle donne in gravidanza nel secondo e terzo trimestre. Relativamente al primo trimestre, la vaccinazione può essere presa in considerazione dopo valutazione dei potenziali benefici e rischi con la figura professionale sanitaria di riferimento.  Quindi, è lo stesso team vaccinale (in questo caso vaccinatore e ginecologo) che deve valutare, insieme alla gestante, l’opportunità di vaccinazione nel primo trimestre (non esiste un divieto assoluto) tenendo conto del profilo di rischio della gestante stessa. La vaccinazione anti-SARS-CoV-2 comunque, non è controindicata in gravidanza e qualora, dopo valutazione medica, si decida di rimandarla, alla donna in gravidanza potrà essere rilasciato un certificato di esenzione temporanea alla vaccinazione e sarà sempre comunque necessario avvisare la gestante dei rischi a cui lei ed il nascituro sono esposti ritardando la vaccinazione”.

L’assessore Coletto ritornando sulla questione dei ricoveri ha detto che “la presenza nei reparti di ostetricia di pazienti positive determina una gestione più complessa per garantire percorsi covid e non covid nello stesso reparto, in quanto una partoriente positiva al Covid va ricoverata nei reparti di Ostetricia e ciò comporta un doppio binario per l’assistenza con un aumento di risorse economiche e di personale”.


sanità: coletto illustra la situazione epidemiologico legata all’emergenza covid e le azioni della regione umbria per il contrasto e prevenzione della peste suina  

(aun) – perugia 27 gen. 022 – Aggiornamento epidemiologico relativo all’andamento della pandemia in Umbria e le azioni promosse dalla Regione per il contrasto e la prevenzione della peste suina: questi gli argomenti della conferenza stampa tenuta oggi dall’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto, insieme al commissario per l’emergenza, Massimo D’Angelo, al direttore regionale alla Salute, Massimo Braganti, al dirigente del Servizio regionale di Prevenzione, Salvatore Macrì, alla dottoressa Carla Bietta, del Nucleo epidemiologico regionale.

Nel corso dell’incontro la dottoressa Bietta commentando i dati del Report settimanale, ha reso noto che la curva epidemica, come pure la media mobile a 7 giorni, mostra un trend in sostanziale stabilità rispetto alle settimane precedenti. L’incidenza settimanale mobile per 100.000 abitanti al 25 gennaio è pari a 1.591.

L’RDt sulle diagnosi calcolato per gli ultimi 14 giorni con media mobile a 7 giorni aumenta lievemente attestandosi ad un valore di 1,01.

L’andamento regionale dell’incidenza settimanale mobile per classi di età conferma tassi superiori alla media regionale per la popolazione tra 3 e 44 anni, superando 3.000 casi per 100.000 abitanti tra i 3- 18enni. Si osserva inoltre, una tendenza all’aumento del tasso di incidenza nelle fasce di età scolare (0- 18anni) mentre per tutte le altre si assiste a una riduzione/stabilizzazione del dato.

Rispetto alla settimana precedente si osserva una leggera diminuzione nell’impegno ospedaliero regionale (al 25 gennaio 197 ricoveri di cui 7 in terapia intensiva), mentre si registrano nella settimana 17-23 gennaio 32 decessi.

   “I dati – ha detto l’assessore Coletto – dimostrano che stiamo gestendo bene l’emergenza pandemica. La situazione al momento è sotto controllo, siamo sotto il 10 per cento di occupazione dei posti letto in terapia intensiva e, anche in questa settimana, l’Umbria dovrebbe rimanere in zona bianca. All’interno degli ospedali c’è stata qualche restrizione, ma abbiamo deciso di far gestire e curare i pazienti nei presidi ospedalieri più vicini alla loro residenza anche per liberare le due aziende ospedaliere che, oltre ad assistere i pazienti che risiedono nel territorio, potranno garantire le prestazioni extra covid, in primis l’attività chirurgica, allargando anche gli appuntamenti rispetto alle patologie tempo dipendenti e oncologiche”.

L’assessore ha ringraziato quindi tutti i sanitari che, in questi due anni, hanno assistito sempre i pazienti senza mai tirarsi indietro anche nei momenti di grande  difficoltà.

……………………

Per quanto riguarda la peste suina, l’assessore dopo aver confermato che l’Umbria non è interessata al momento da questo fenomeno, ha informato che con “l’Assessorato regionale all’Agricoltura ci siamo attivati coinvolgendo le associazioni venatorie per effettuare prelievi e per il monitoraggio del territorio, anche per la rimozione e l’analisi delle carcasse di cinghiali”.  

In Umbria è attivo dal 2020 uno specifico Piano di sorveglianza e prevenzione nei confronti della PSA, la cui principale attività è quella della sorveglianza passiva nelle popolazioni di cinghiali che viene attuata attraverso la segnalazione e il controllo diagnostico di tutti i cinghiali rinvenuti morti (inclusi i morti per incidente stradale e di tutti i casi sospetti (es. mortalità aumentata, sintomatologia riferibile a pesti suine, collegamento epidemiologico) al fine di permettere il tempestivo riscontro dell’infezione.

Dal 2020 è attivo un Numero unico regionale (075 81391) per agevolare e supportare le segnalazioni di ritrovamento delle carcasse di cinghiale al Servizio Veterinario di Sanità Animale dell’Azienda USL competente per territorio.

Nel 2021 sono state controllate, con esito negativo, 193 carcasse di cinghiali.

È stato istituito il Tavolo interassessorile con rappresentanti del Servizio regionale Foreste, Montagna, Sistemi Naturalistici e Faunistica Venatoria, del Servizio regionale Energia, Ambiente, Rifiuti, dell’IZSUM (CEREP e Osservatorio Epidemiologico).

I Servizi veterinari delle Aziende USL procedono alla verifica della applicazione delle misure di biosicurezza.

A livello regionale, sono state organizzate diverse attività formative rivolte agli operatori di settore e ai portatori di interesse.

È stato aumentato il livello di attenzione, attivando le procedure di gestione del cinghiale, mantenendo costante il monitoraggio e controllo dell’applicazione delle misure di biosicurezza in particolar modo negli allevamenti di tipo estensivo e familiari.

Le due ASL hanno raggiunto gli obiettivi prefissati dal piano regionale PSA 2021 verificando le misure di biosicurezza con apposita check list ClassyFarm.

Infine, è stato costituito un gruppo di lavoro tecnico al fine di redigere, in tempi brevissimi, una specifica procedura operativa nei casi di sospetta infezione e/o comparsa della malattia nel territorio umbro con particolare riferimento alla costituzione di un’unità di crisi con le specifiche definizione dei ruoli.

È stata inviata una nota informativa per la divulgazione alle Forze dell’Ordine e alle associazioni di categorie della disponibilità del servizio telefonico con numero unico regionale al fine di implementare e facilitare la segnalazione immediata del ritrovamento di carcasse o resti sul territorio.

Con Puntozero Scarl si sta lavorando per la realizzazione di una APP che consente segnalare facilmente la presenza di una carcassa di animale mediante foto e geolocalizzazione, in modo da allertare i servizi veterinari delle ASL.


covid, prosegue in umbria campagna vaccinale over 12 ed età pediatrica

(aun) – Perugia, 25 gen. 022 – La Regione Umbria prosegue la pianificazione delle vaccinazioni anti-covid rendendo disponibili per il mese di febbraio, in tutti i punti vaccinali territoriali, 195.000 dosi per le somministrazioni ai cittadini con età superiore ai 12 anni e 15.500 per le vaccinazioni pediatriche.

   Sarà possibile prenotarsi dal pomeriggio di mercoledì 26 gennaio mediante il portale regionale https://vaccinocovid.regione.umbria.it/ , in farmacia e con l’App SanitApp.

   Al fine di garantire la massima adesione alla campagna vaccinale, si ricorda che è possibile effettuare la vaccinazione anche nelle farmacie aderenti e rivolgendosi al proprio medico curante.

  Si raccomanda a coloro che hanno effettuato la prenotazione e sono impossibilitati a rispettarla, di cancellare l’appuntamento per liberare un posto utile agli altri cittadini, seguendo le istruzioni contenute al seguente link: https://emergenzacoronavirus.regione.umbria.it/disdire-spostare-prenotazione.

 


coronavirus: aggiornamento epidemiologico del 20 gennaio

(aun)- perugia 20 gen. 022 – La curva epidemica in Umbria, come pure la media mobile a 7 giorni, mostra un trend in diminuzione rispetto alle settimane precedenti. L’incidenza settimanale mobile per 100.000 abitanti al 18 gennaio è pari a 1.576.

L’RDt sulle diagnosi calcolato per gli ultimi 14 giorni con media mobile a 7 giorni diminuisce attestandosi ad un valore di 0,78. L’andamento regionale dell’incidenza settimanale mobile per classi di età mostra tassi superiori alla media regionale tra coloro che hanno età compresa tra 3-44 anni, con un trend in leggera discesa per tutte le classi d’età ad eccezione della fascia della popolazione compresa tra 3 e 5 anni, mentre l’incidenza settimanale mobile più elevata è riscontrata nella classe d’età 11-13 anni.

Tutti i Distretti sanitari hanno l’incidenza superiore a 1.000 casi per 100.000 abitanti.

Rispetto alla scorsa settimana si osserva una leggera diminuzione nell’impegno ospedaliero regionale (al 18 gennaio 214 ricoveri di cui 10 in terapia intensiva), mentre si registrano nella settimana 10-16 gennaio 32 decessi.

I dati elaborati dal Nucleo epidemiologico regionale, sono stati resi noti dall’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto, nel corso della conferenza stampa di aggiornamento settimanale sull’andamento dell’epidemia alla quale, oltre all’assessore, hanno partecipato il direttore regionale alla Salute, Massimo Braganti, il commissario per l’emergenza covid, Massimo D’Angelo, Carla Bietta e Marco Cristofori del Nucleo epidemiologico e l’ingegnere Fortunato Bianconi che ha illustrato l’aggiornamento del modello predittivo sul carico ospedaliero.

In apertura dell’incontro l’assessore Coletto ha reso noto che “dal 30 novembre al 18 gennaio sono state erogate 13.572 prestazioni, di cui 1420 nelle ultime due settimane”.

“Lo smaltimento delle liste d’attesa – ha detto Coletto – rimane un obiettivo della programmazione regionale. Liste che sono frutto di disposizioni nazionali che, per un paio di anni, hanno bloccato o rallentato l’erogazione di molte prestazioni”.

Analizzando i dati l’assessore ha sottolineato che “vista l’occupazione dei posti letto nelle terapie intensive al 7.9, l’Umbria dovrebbe rimanere anche questa settimana in zona bianca, anche se abbiamo leggermente superato di un punto l’occupazione dei posti letto in area medica. L’obiettivo che ci stiamo dando, anche grazie alle semintensive e il monitoraggio costante delle terapie intensive che sono 127, di cui 10 occupate, è di gestire la pandemia con un costante monitoraggio delle varianti con l’aiuto della professoressa Mencacci e con il coordinamento del commissario non abbiamo un unico ospedale covid, ma i pazienti covid sono distribuiti nei presidi ospedalieri del territorio in modo da non bloccare le prestazioni sanitarie importanti come gli interventi chirurgici e gli screening per alcuni dei quali siamo i primi in Italia”.

Al momento in Umbria  l’80,5 per cento della popolazione è vaccinata e solo il 4,4 per cento degli over 50 non ha ricevuto nessuna dose di vaccino.

Nelle Rsa covid, Le Grazie di Terni e il Seppilli di Perugia, attualmente sono 45 i ricoverati.


coronavirus: vaccinazioni in orario notturno: grazie alla collaborazione tra la Regione e la Croce Rossa Umbria somministrate 4303 dosi

(aun) – perugia 17 gen. 022 – Si è chiusa con risultati importanti l’attività di vaccinazione in orario notturno, frutto della collaborazione tra la Regione Umbria e il Comitato regionale Umbria della Croce Rossa Italiana, che ha visto impegnati dal 22 dicembre al 9 gennaio il personale medico del Corpo militare volontario, il Corpo delle infermiere volontarie, i volontari dei comitati locali, gli operatori e il personale amministrativo dei distretti sanitari. Per 13 sere, dalle ore 21 alle 24, sono state somministrate 4303 dosi nei punti vaccinali di Terni e Perugia (Solomeo), Città di Castello (Trestina) e Spello.

  “Il progetto ha avuto un’adesione significativa, frutto di un lavoro di squadra integrato e fortemente partecipato che ha permesso di ampliare e supportare la strategia vaccinale della nostra regione – ha sottolineato la Presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei – Desidero ringraziare tutti gli operatori della Croce Rossa e, più in generale, tutti gli operatori impegnati a vario titolo nella campagna vaccinazioni, la cui professionalità – continua la Presidente – ha permesso alla nostra regione di raggiungere risultati costantemente sopra la media nazionale”.

   A sostegno del progetto, la Croce Rossa dell’Umbria ha impiegato 344 volontari, 117 infermiere volontarie, 39 unità tra medici e personale sanitario del Corpo Militare, 8 medici civili volontari CRI e 2 infermieri professionali volontari CRI, con un dispiego di 15 ambulanze e 6 autovetture.

   “Dal numero delle somministrazioni effettuate – ha dichiarato il Presidente del Comitato regionale Umbria della Croce Rossa Italiana, Paolo Scura – emerge un’adesione significativa alla campagna di vaccinazione notturna, ma anche il notevole impegno a cui tutta l’organizzazione è stata chiamata. Ringrazio i Corpi ausiliari ed i Comitati per avere, ancora una volta, mostrato l’efficienza e la professionalità che la CRI Umbria mette in campo al servizio delle istituzioni e della collettività”. 


coronavirus: aggiornamento 14 gennaio

(aun) – perugia 14 gen. 022 – “La curva epidemica, come pure la media mobile a 7 giorni, in Umbria mostra un trend in lieve diminuzione rispetto alle settimane precedenti e proprio l’appiattimento della curva ha permesso alla sanità umbra di poter garantire anche quelle attività che sarebbero state sospese con un diverso scenario”: lo ha reso noto stamani l’assessore alla Salute della Regione Umbria, Luca Coletto, nel corso della conferenza stampa di aggiornamento sull’andamento epidemiologico.

Durante l’incontro –  al quale hanno partecipato il direttore regionale alla salute, Massimo Braganti, il commissario per l’emergenza covid, Massimo D’Angelo, la dottoressa Carla Bietta e il dottor Mauro Cristofori del Nucleo epidemiologico regionale – l’assessore Coletto ha detto che “la Giunta regionale ha adottato una delibera che prevedeva vari scenari a seconda dell’andamento dell’epidemia e che, al momento, si sta andando, e lo diciamo con molta prudenza, verso una stabilizzazione che ci permette quindi, di proseguire con le attività sanitarie e, nonostante la fase omicron, i nostri ospedali, anche se faticosamente, stanno erogando le prestazioni. I dati lo dimostrano. Infatti, per quanto riguarda i ricoveri chirurgici, nel 2021 sono state erogate le stesse prestazioni del 2019”.

“Nonostante il periodo festivo, dal 30 novembre al 5 gennaio, le aziende hanno preso in carico, calendarizzato e erogato 35.493 prestazioni. Tutto ciò è stato possibile anche grazie ad una campagna di vaccinazioni che vede in Umbria l’80,1 per cento della popolazione vaccinata e solo il 4,7 per cento di over 50 non vaccinati”.

“i residenti in Umbria – ha sottolineato Coletto – hanno dimostrato e continuano a dimostrare un grande senso di responsabilità che ci ha permesso di limitare i danni della pandemia non solo sul fronte sanitario, ma anche in altri settori, come la scuola ad esempio, dove abbiamo potuto evitare la Dad nonostante ci sia a livello nazionale una percentuale importante di insegnanti positivi ragione per cui in tutta Italia sono stati molti i dirigenti scolastici che hanno chiesto di prolungare le vacanze natalizie”.

L’Assessore Coletto infine, ha reso noto che stamani la Giunta regionale ha approvato un atto, nel rispetto delle direttive nazionale, che appena sarà recepito dalle aziende, permetterà di liberare dall’isolamento i pazienti positivi al covid asintomatici e i contatti stretti, attraverso test antigenici a carico del sistema sanitario regionale.

  Il commissario Massimo D’Angelo, ha affermato che “la strategia complessiva della Regione è orientata a salvaguardare il servizio sanitario in maniera tale da tutelare coloro che vi ricorrono e la operatività del sistema, a gestire le attività socio-sanitarie assistenziali territoriali per evitare il ricovero ospedaliero nei casi positivi pauci-sintomatici con adeguate terapie domiciliari e, laddove indicati, con anticorpi monoclonali”.

“In pratica – ha detto – l’obiettivo è quello di creare una sinergia funzionale di tutta la rete ospedaliera per acuti, per gestire separatamente ed in condizioni di sicurezza i pazienti con infezione da CoVID-19 e quelli in attesa di diagnosi. Tutte le strutture ospedaliere, anche quelle non dedicate parzialmente o totalmente a pazienti infetti, hanno ‘aree grigie’ di osservazione, di regola posizionate nel Pronto Soccorso per lo stazionamento dei Pazienti sospetti per il patogeno pandemico, in attesa di definizione diagnostica. Accanto alle Strutture per acuti sono state previste ‘strutture intermedie territoriali’, con lo scopo di garantire un percorso assistenziale completo al paziente fragile/non autosufficiente nella fase di bassa intensità di cura”.

Tutta la rete è coinvolta quindi, per mantenere l’operatività delle altre attività non covid, nonché prestazioni di più alta intensità di cura presso i Dea di secondo livello.

Per quanto riguarda i ricoveri il commissario D’Angelo ha reso noto che tra il 30 e 40 per cento dei ricoverati presentano patologie non riconducibili al covid, ma positivi al momento del ricovero.

In proposito l’assessore Coletto ha affermato che “non appena ci saranno indicazioni da parte del Ministero per differenziare i dati sui pazienti ricoverati positivi che

abbiano o meno patologie legate al Covid la Regione Umbria si attiverà, visto che ha già a disposizione questo dato”.

“Al momento è arrivata una bozza di documento e per ora si continuerà a comunicare i dati dei ricoverati con l’attuale standard”.


coronavirus, aggiornamento epidemiologico al 5 gennaio

(aun) – perugia, 5 gen. 022 – La curva epidemica, come pure la media mobile a 7 giorni, conferma un trend in forte aumento. L’incidenza settimanale mobile per 100.000 abitanti al 4 gennaio è pari a 2.250. È quanto emerge dal report elaborato dal Nucleo epidemiologico della Regione Umbria sull’andamento dei contagi da Sars-CoV2, aggiornato ad oggi.

  L’RDt sulle diagnosi calcolato per gli ultimi 14 giorni con media mobile a 7 giorni diminuisce attestandosi ad un valore di 1,86.

  Questa settimana è stato introdotto il test antigenico rapido come test validato per la produzione di una positività, pertanto aumenta fortemente il numero di test effettuati. Ciò comporta la non confrontabilità di tale dato e della percentuale di positivi su nuovi tamponi con la serie storica precedente riportata nei grafici. Complessivamente, il 13% dei test effettuati è risultato positivo.

   L’andamento regionale dell’incidenza settimanale mobile per classi di età conferma tassi superiori alla media regionale tra la popolazione più giovane (11-44 anni) con un trend in salita per tutte le classi di età, superando i 4.000 casi per 100.000 abitanti tra i 19-24enni. Tutti i Distretti sanitari hanno incidenza superiore a 1.000 casi per 100.000 abitanti.

   Si conferma un aumento nell’impegno ospedaliero regionale, al 04 gennaio sono 196 i ricoveri totali, di cui 11 in terapia intensiva. Tra i ricoverati ci sono anche 5 soggetti in età pediatrica, in condizioni che non destano particolare preoccupazione. Nella settimana 27 dicembre-2 gennaio si sono registrati 9 decessi.

  “In questa fase – rileva l’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto – è fondamentale continuare a rispettare le misure di protezione individuale, come l’utilizzo di mascherine FFP2, il distanziamento, la protezione dei soggetti fragili e l’autoisolamento per le persone sintomatiche”.


coronavirus, prescritta per la prima volta nella nostra regione la pillola anti-covid presso la clinica di malattie infettive dell’ospedale s. maria della misericordia di perugia

 (aun) – Perugia, 5 gen. 022 – È stata prescritta per la prima volta in Umbria, mercoledì 5 gennaio 2022, la pillola anti-Covid-19 Lagevrio (molnupiravir) presso la clinica di malattie infettive dell’ospedale S. Maria della Misericordia di Perugia, diretta dalla Prof.ssa Daniela Francisci; lo comunica l’Assessore regionale alla salute e alle politiche sociali Luca Coletto.

   “La paziente, selezionata secondo i criteri previsti dall’Agenzia italiana del farmaco (AIFA) – sottolinea l’assessore – effettuerà il trattamento presso il proprio domicilio attraverso l’assunzione di 4 compresse, 2 volte al giorno, per 5 giorni. Il farmaco è un antivirale orale, rivolto a pazienti adulti con malattia lieve-moderata di recente insorgenza e con condizioni cliniche concomitanti che rappresentino specifici fattori di rischio per lo sviluppo di COVID-19 grave, da utilizzare il più precocemente possibile e al massimo entro 5 giorni. L’obiettivo principale di tali trattamenti è quello di contribuire a ridurre la quota di pazienti che necessitano di ricovero ospedaliero.”


coronavirus, fino al 12 gennaio esteso programma test antigenici gratuiti a tutti gli studenti fino alle scuole superiori

(aun) – Perugia, 4 gen. 022 – Prosegue fino al 12 gennaio 2022 l’estensione del programma di somministrazione di test antigenici rapidi per l’identificazione di eventuali casi di positività al Covid rivolta, a ogni fascia di età, per gli iscritti alla scuola secondaria di primo e secondo grado, statale e paritaria, e ai percorsi di Istruzione e formazione professionale (IeFP), svolti sia presso gli Istituti professionali statali, in regime di sussidiarietà, che presso le Agenzie formative autorizzate. Il provvedimento è stato approvato nell’ultima seduta del 2021 della Giunta regionale, su proposta dell’assessore Paola Agabiti, ai fini della regolare ripresa delle attività didattiche dopo la pausa per le vacanze natalizie.  

   I test, su base volontaria, gratuiti per la fascia d’età 0-6 anni e per tutta la popolazione scolastica, possono essere effettuati presso le farmacie private e pubbliche che hanno aderito all’accordo con la Regione Umbria.


emergenza coronavirus; ordinanza presidente Tesei per rinvio al 10 gennaio riapertura scuole in Umbria

(aun) – Perugia, 4 gen. 021 – Rinviata al prossimo 10 gennaio l’apertura delle scuole in Umbria. E’ quanto prevede una ordinanza firmata quest’oggi dalla presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei.

   All’articolo 1 l’ordinanza stabilisce che “nei giorni 7 e 8 gennaio su tutto il territorio della Regione Umbria sono sospese le attività educative e didattiche nelle scuole dell’infanzia, nelle scuole primarie e nelle scuole secondarie di primo e secondo grado, con ripresa delle stesse il giorno 10 gennaio 2022”. Le stesse disposizioni “si applicano anche ai percorsi di Istruzione e Formazioni Professionale – le FP – realizzati dagli istituti professionali statali in regime di sussidiarietà” .

   In considerazione, infatti, dell’andamento epidemiologico – si evidenzia nell’ordinanza – si ritiene che sussistano ragioni di emergenza sanitaria necessitanti il procrastinarsi della riapertura, dopo la sospensione natalizia, delle scuole di ogni ordine e grado.


Coronavirus, circolare commissario Dì’Angelo con aggiornamenti gestione casi COVID-19 e dei contatti di caso
(aun) – Perugia, 3 gen. 022 – Con l’entrata in vigore del Decreto n. 229 del 30 dicembre 2021 e la successiva Circolare del Ministero della Salute del 30.12.2021 sono state aggiornate anche per ciò che riguarda l’Umbria, le misure di quarantena e isolamento in seguito alla diffusione a livello globale della nuova variante VOC SARS-CoV-2 Omicron (B.1.1.529). A tale riguardo il Commissario straordinario per l’emergenza coronavirus, Massimo D’Angelo, ha già inviato a tutte le aziende sanitarie umbra una specifica comunicazione con il dettaglio degli “aggiornamenti”.

(aun) – perugia, 29 dic. 021 – La curva epidemica in Umbria, come pure la media mobile a 7 giorni, mostra un forte trend in aumento rispetto alle settimane precedenti. L’incidenza settimanale mobile per 100.000 abitanti al 29 dicembre è pari a 1.208, valore più alto registrato nel corso di tutta la pandemia da SARS COV 2. È quanto risulta dal report elaborato dal Nucleo epidemiologico della Regione Umbria, aggiornato ad oggi.

  L’Umbria raggiunge valori superiori rispetto alla media nazionale, mostrando nella giornata odierna l’incremento di incidenza giornaliera più elevato fra tutte le regioni.

   Anche l’RDt sulle diagnosi calcolato per gli ultimi 14 giorni con media mobile a 7 giorni registra un forte incremento attestandosi ad un valore di 3,94. L’andamento regionale dell’incidenza settimanale mobile per classi di età mostra un incremento per tutte le età e in particolare evidenzia tassi superiori alla media regionale tra i 6 e i 44 anni, raggiungendo valori superiori a 2000 casi per 100.000 abitanti nelle classi di età 14 – 24 anni.

   Tutti i Distretti sanitari presentano incidenza superiore a 200 casi per 100.000 abitanti; il Distretto con l’incidenza più elevata è quello Perugino, con 833 casi per 100.000 abitanti.

   Si conferma un aumento nell’impegno ospedaliero regionale (al 28 dicembre 122 ricoveri di cui 8 in terapia intensiva); nella settimana 20-26 dicembre si registrano 3 decessi.


coronavirus: in umbria 3171 positivi e 122 ricoverati

(aun) – perugia 29 dic. 021 – In Umbria sono 3171 i nuovi positivi conteggiati nella giornata di oggi. Si tratta di un numero decisamente alto, mai registrato che però lascia sperare bene sul fronte della gravità della malattia. Sul versante dell’ospedalizzazione infatti, i numeri sono decisamente confortanti, visto che ad oggi i ricoverati sono 122 di cui 8 pazienti in terapia intensiva. Di questi, all’incirca la metà non sono vaccinati: lo rende noto l’assessore alla Salute della Regione Umbria, Luca Coletto.

“In area medica – spiega Coletto – i ricoverati sono 114 con età media intorno ai 69 anni, il 50 per cento non risulta vaccinato. Invece i soggetti ricoverati che erano stati vaccinati con due dosi, sono affetti da patologie pregresse, mentre 14 soggetti che avevano ricevuto anche la terza dose sono ultraottantenni  e anche questi tutti con comorbilità. In terapia intensiva i ricoverati sono 8 di cui la metà non vaccinati”.

“In pratica – prosegue l’assessore – tra i soggetti positivi al covid che finiscono in ospedale in Umbria, 1 su due non è vaccinato. Per rendere meglio l’idea dell’efficacia della vaccinazione sui ricoveri, vale ricordare che su 88.000 umbri non ancora vaccinati 52 risultano ospedalizzati, mentre sui circa 700.000 vaccinati solo 52 finiscono in ospedale, circa 8 volte in meno”.

“Uno studio del Nucleo epidemiologico regionale – conclude Coletto – avvalora questo dato, infatti dai primi di dicembre ad oggi dall’analisi dei casi positivi emerge che non aver fatto la terza dose di vaccino  espone ad una maggiore probabilità di ricovero. Per cui in questa fase, è fondamentale che i cittadini decidano di vaccinarsi per la propria salute, oltre che per proteggere i soggetti più fragili che sono a rischio di ospedalizzazione

 


coronavirus: nuove disposizioni regionali per contenere la circolazione virale

(aun) – perugia 27 dic. 021 – Alla luce dell’attuale contesto che vede anche in Umbria la diffusione ampiamente prevalente della variante Omicron, il Commissario regionale per l’emergenza coronavirus, Massimo D’Angelo, ha emanato le seguenti disposizioni volte al massimo contenimento della circolazione virale e della difesa delle categorie più deboli come anziani e soggetti con patologie gravi.

Positivi al virus:

I soggetti risultati positivi al Covid, sia dall’esito del tampone molecolare che al test antigenico (come da disposizione Ministeriale già in vigore), dovranno rimanere in isolamento contumaciale almeno per 10 giorni, di cui gli ultimi 3 senza sintomi, ed avere un test molecolare negativo effettuato alla scadenza dell’isolamento stesso.
Nel caso in cui quest’ultimo tampone risultasse positivo l’isolamento proseguirà per ulteriori 7 giorni al termine dei quali seguirà ulteriore tampone.

Contatti di positivo:

   Se il soggetto venuto a contatto con un positivo è vaccinato con ciclo completo da almeno 14 giorni dovrà:
– rimanere in quarantena per 7 giorni, al termine dei quali dovrà risultare negativo a un tampone molecolare o un test antigenico

oppure
– dovrà rimanere in isolamento per 14 giorni al termine dei quali potrà uscire dall’isolamento senza l’esecuzione di un test diagnostico.

  Se il soggetto venuto a contatto con un positivo non è vaccinato con ciclo completo, dovrà rimanere in quarantena per 10 giorni al termine dei quali dovrà avere un tampone molecolare o test antigenico con risultato negativo.

Riferimenti nazionali

Tali disposizioni, derivanti dall’applicazione della Circolare del Ministero della salute n. 54258 del 26.11.21 che prevede di “applicare tempestivamente e scrupolosamente le misure previste dalla circolare n. 36254 dell’11/08/201 “Aggiornamento sulle misure di quarantena e isolamento raccomandate alla luce della circolazione delle nuove varianti SARS-Cov-2 in Italia ed in particolare della diffusone della variante Delta (lignaggio B.1.1.617.2)”, sono necessarie anche alla luce del sequenziamento relativo alla flash survey dell’ISS del 22 dicembre riporta su 68 campioni, 44 (64,7%) con variante B.1.1.529 (Omicron); peraltro i test molecolari eseguiti il 24 e 25 dicembre evidenziano come oltre l’80% presentano drop out del gene S che, come noto, è caratteristico della variante Omicron. 


coronavirus: raccomandazioni ai cittadini, per coletto, “in questa fase occorre l’impegno di tutti, adottiamo le misure di prevenzione”

(aun) – perugia 23 dic. 021 – Alla luce della crescita esponenziale dei contagi covid in Umbria, l’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto, raccomanda ai cittadini la massima attenzione nell’adottare tutte le misure di prevenzione per preservare, in particolare durante le festività, dal contagio se stessi, i propri familiari e amici.

In caso di sintomatologia o contatto con persone positive, in attesa di essere presi in carico dal Servizio di igiene e sanità pubblica, è necessario l’isolamento nella propria abitazione, dove possibile, lontano dagli altri familiari.

Inoltre, si consiglia a chi riceve un referto di un tampone positivo, di isolarsi, avvertire il medico di famiglia e, in attesa di essere presi in carico dal Servizio di Sorveglianza, nei limiti del possibile, ricreare la rete dei contatti avuti entro le 48 ore precedenti all’insorgenza dei sintomi riconducibili all’infezione da covid.  


coronavirus: regione umbria si attiva per aumentare le postazioni per i tamponi

(aun) – perugia 22 dic. 021 – Alla luce dell’andamento epidemiologico che sta registrando un forte aumento  dei contagi in Umbria, la Regione si sta attivando per aumentare i punti in cui si effettuano i tamponi: lo rende noto l’assessore regionale  alla Salute, Luca Coletto.

“Il commissario regionale per la gestione dell’emergenza, Massimo D’angelo – ha spiegato Coletto – nella giornata di oggi ha avviato una serie di incontri per la definizione di una nuova postazione per i tamponi a  Perugia, in modo da garantire ai cittadini un intervento assistenziale il più celere possibile rispetto alle elevatissime richieste conseguenti all’incremento dei casi dovuto all’elevata diffusività della variante omicron”.

“Il numero di tamponi molecolari effettuati nella giornata di ieri – ha concluso l’assessore – è stato di 4.471, gli antigenici effettuati sono stati 12.497 per un totale 16.968: si tratta di numeri decisamente importanti che comunque richiedono un intervento di potenziamento per strutture sanitarie che già sono sovraccariche di lavoro”. 


COVID-19; al via da domani vaccinazioni in orario notturno grazie a collaborazione con Croce Rossa Umbria

(aun) – Perugia, 21 dic. 021Prenderà il via da domani, mercoledì 22 dicembre, il progetto di vaccinazione in orario notturno, frutto della collaborazione tra la Regione Umbria e la Croce rossa italiana comitato regionale Umbria, che si protrarrà per tutto il periodo delle Festività, fino al 9 gennaio 2022. E’ quanto annunciano l’assessore regionale alla salute, Luca Coletto, ed il Commissario per l’emergenza coronavirus, Massimo D’Angelo.

   L’iniziativa prevede la somministrazione del vaccino Moderna dalle ore 21 alle 24, presso i punti vaccinali di Solomeo (Parco della Bellezza Cucinelli), Terni (Palestra Casagrande), Città di Castello (CVA di Trestina) e Spello (Ca’ Rapillo), grazie alla disponibilità dei volontari della Croce rossa regionale ed all’attivazione dei Corpi Ausiliari con l’impiego del personale medico del Corpo militare volontario ed infermieristico, con il Corpo delle infermiere volontarie che agiranno in integrazione con gli operatori dei distretti sanitari. Gli accessi avverranno tramite prenotazione attraverso il portale web, in farmacia o su SanitApp.

   L’Assessore regionale alla salute e alle politiche sociali Luca Coletto e il Commissario per l’emergenza coronavirus Massimo D’Angelo esprimono “soddisfazione per la fruttuosa e duratura collaborazione con la Croce Rossa guidata dal Presidente Paolo Scura” e ringraziano tutto il personale coinvolto a vario titolo che “ancora una volta sta dimostrando uno straordinario impegno nella lotta al Covid”.


COVID-19: per evitare assembramenti da giovedì 23 dicembre accesso punti vaccinali solo con prenotazione

(aun) – Perugia, 20 dic. 021 – Alla luce dell’andamento epidemiologico che vede anche nella nostra regione una crescita importante dei casi positivi, da giovedì 23 dicembre sarà consentito accedere ai punti vaccinali esclusivamente previa prenotazione. E’ quanto comunica la struttura del Commissario regionale all’emergenza coronavirus. L’accesso diretto senza prenotazione, sia della prima che della terza dose, non sarà più ammesso, al fine di evitare il più possibile il determinarsi di code e assembramenti.

    Sono esclusi dal presente provvedimento i cittadini che hanno effettuato il ciclo primario in altra regione o stato estero, per i quali la somministrazione della terza dose avviene necessariamente con l’accesso diretto per questioni legate ai sistemi informativi. La capacità vaccinale della Regione Umbria rimarrà comunque invariata, in quanto verrà ampliata l’offerta dei posti prenotabili. A tal fine, si raccomanda a tutti coloro che sono impossibilitati a rispettare l’appuntamento acquisito, di disdire la prenotazione, in modo da consentire l’accesso ad altri cittadini.


coronavirus: andamento epidemiologico in umbria

(aun) – perugia 17 dic. 021 – L’andamento dell’epidemia in Umbria registra una forte crescita dei contagi nelle ultime settimane, complessivamente 1207 nuovi casi dal 3 al 16 dicembre, 800 nella scorsa settimana e 1407 in questa.

L’impennata di casi ha portato a 3154 il numero dei soggetti attualmente positivi nella nostra regione. L’ultimo dato registrato, riferito a giovedì 16 dicembre, è quello con l’incremento maggiore, con 368 nuovi casi, oltre 100 in più rispetto al giorno precedente.

Tale scenario desta molta preoccupazione anche alla luce del presumibile aumento dei ricoveri ospedalieri che generalmente segue all’aumento di casi accertati.

“Rivolgo un appello a tutti i cittadini umbri che hanno sempre mostrato grande responsabilità – sottolinea l’assessore regionale alla Salute e alle Politiche sociali Luca Coletto – affinché in vista del periodo natalizio mantengano alta l’attenzione sui comportamenti individuali e collettivi, riducendo il più possibile i momenti di aggregazione in luoghi chiusi, soprattutto in presenza di soggetti non ancora vaccinati. In particolare, i giovani, che in questo momento sono i più esposti al contagio, durante le prossime vacanze sono chiamati ad evitare assembramenti e ad usare le mascherine anche all’aperto, ove è obbligatorio, preferibilmente le FP2 che garantiscono una protezione maggiore dal virus”.


coronavirus: aperte le prenotazioni per la vaccinazione anticovid per la fascia della popolazione dai 5 agli 11 anni

(aun) – perugia 15 dic. 021 – Al via da oggi 15 dicembre le prenotazioni per la campagna vaccinale pediatrica riservata ai 50.000 bambini dai 5 agli 11 anni.

Le prenotazioni sono state aperte con un giorno di anticipo rispetto al previsto, grazie all’approvvigionamento tempestivo dei vaccini richiesto al Commissario nazionale per la gestione dell’emergenza, Generale Figliuolo.

Le somministrazioni inizieranno domani 16 dicembre presso i punti vaccinali pediatrici territoriali e ospedalieri dedicati, consultabili al seguente link https://emergenzacoronavirus.regione.umbria.it/under12 

Sarà possibile prenotare il vaccino tramite portale https://vaccinocovid.regione.umbria.it/ in farmacia o su SanitApp.

Si comunica inoltre che sono in programmazione le agende per le vaccinazioni dei soggetti over 12 per tutto il mese di gennaio 2022 che saranno abilitate nei prossimi giorni.


coronavirus: vaccinazione anticovid per bambini dai 5 agli 11 anni, la regione lavora per anticipare l’avvio 

(aun) – perugia 13 dic. 021 – A partire dal 16 dicembre la Regione Umbria aprirà le prenotazioni per la vaccinazione anticovid dei bambini di età compresa tra i 5 e 11 anni.

   Lo rende noto l’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto, a seguito delle riunioni di oggi con i direttori dei distretti sanitari e i pediatri, durante le quali è stato reso noto che i bambini tra i 5 e gli 11 anni vaccinabili in Umbria sono 50.100. Di questi 5200 sono risultati positivi dall’inizio della pandemia, mentre 1000 attualmente non sono vaccinabili perché positivi o guariti da poco.

  “I bambini fragili sono all’incirca 2000 – evidenzia l’assessore Coletto –  e proprio questa fascia sarà vaccinata prioritariamente non appena saranno caricati tutti i dati relativi anche all’esenzione e al tipo di problematiche. Se, com’è stato preannunciato, la struttura commissariale nazionale anticiperà la consegna dei vaccini al 15 di dicembre, potremo anticipare l’avvio della campagna vaccinale per la fascia dei piccoli”.

   A proposito di bambini fragili, il Commissario per la gestione dell’emergenza sanitaria in Umbria Massimo D’Angelo rende noto che “la Regione ha deciso di inserire nella categoria dei bambini fragili anche quelli che per reddito familiare sono esenti da ticket. Si tratta di una forma di attenzione verso questi bambini, visto che gli aspetti socio-economici rappresentano un fattore determinante di salute. Infatti, se questi bimbi, che vivono in situazioni di disagio economico e a volte anche sociale, dovessero infettarsi, potrebbero avere più problemi nella gestione della malattia, rispetto ad altri più avvantaggiati”.

   I bambini saranno vaccinati nei punti vaccinali territoriali pediatrici e in luoghi deputati separati dai percorsi per la vaccinazione degli adulti, che saranno tempestivamente comunicati insieme all’orario in cui si apriranno le prenotazioni.

La Regione ha raggiunto pre-accordo con i pediatri di libera scelta per la copertura dei turni di vaccinazione in tutti i punti vaccinali pediatrici del territorio e negli ambulatori dei reparti di pediatria dei presidi ospedalieri. 

Per quanto riguarda la vaccinazione della popolazione adulta l’assessore Coletto rende noto che dal 1 al 12 dicembre, in  Umbria sono state somministrate 75 mila 357 dosi di vaccino, 8 mila 037 dosi in più rispetto al target stabilito dal commissario nazionale per l’emergenza che era fissato in 67 mila 320 dosi.

Delle 57.357 dosi somministrate, 9099 sono state inoculate dai medici di medicina generale e 3574 nelle farmacie.


coronavirus: aggiornamento epidemiologico al 9 dicembre
(aun) – perugia 9 dic. 021 – La curva epidemica, come pure la media mobile a 7 giorni, in Umbria mostra un trend in aumento rispetto alle settimane precedenti, mentre l’incidenza settimanale mobile per 100.000 abitanti al 9 dicembre è pari a 104: questi i dati del report elaborato dal Nucleo epidemiologico della Regione Umbria, aggiornato al 9 dicembre.
L’RDt sulle diagnosi calcolato per gli ultimi 14 giorni con media mobile a 7 giorni aumenta attestandosi ad un valore di 1,56.
L’andamento regionale dell’incidenza settimanale mobile per classi di età conferma tassi superiori alla media regionale tra coloro che hanno età compresa tra 3-18 anni, con un trend in salita per i 6-13enni. I tassi si mantengono inferiori ai 50 casi per 100.000 abitanti solo tra gli ultra 64enni.
I Distretti sanitari dell’Umbria che hanno incidenza inferiore a 50 casi per 100.000 abitanti sono: Valnerina, Alto Chiascio e Media Valle del Tevere. Complessivamente si osserva un aumento in tutti i distretti.
Si conferma il lieve aumento nell’impegno ospedaliero regionale (all’ 8 dicembre i ricoveri sono 51 ricoveri di cui 7 in terapia intensiva), mentre si registrano nella settimana 29 novembre- 5 dicembre 9 decessi.
“Nella nostra regione – ha detto l’assessore alla Salute, Luca Coletto – complessivamente il contagio rimane al di sotto della media nazionale, ma certo l’aumento dei casi sul territorio umbro e in particolare in tutte le province limitrofe, ci porta ad alzare la guardia. Un dato confortante è che dai campioni dei tamponi sequenziati, non è emerso nessun caso di variante Omicron”.
“Comunque il Comitato tecnico scientifico nel corso della riunione di oggi ha evidenziato che la variante Omicron rispetto alla Delta è più trasmissibile, causa in alcune situazioni malattia più severa, è più probabile reinfettarsi”.
Per il Cts quindi, rimane fondamentale insistere sulla necessità delle vaccinazioni con prima e terza dose – ha proseguito Coletto – utilizzare la mascherina negli ambienti chiusi e possibilmente Fp2 se troppo affollati, mentre sarebbe consigliabile anche all’aperto soprattutto quando c’è concentrazione elevata. La ventilazione dei locali e il distanziamento sono anche questi fattori da non trascurare.
“Per quanto riguarda le vaccinazioni – ha detto Coletto – in Umbria la quota dei resistenti al vaccino si è leggermente ridotta e si attesta al 5,5 per cento della popolazione over 50. Su questa fascia bisogna ancora insistere per far sì che si riesca a far penetrare in tutti i cittadini il messaggio dell’importanza della vaccinazione come forma di protezione anche per i soggetti fragili”.
Dalla fine del mese in Umbria si avvierà la vaccinazione dei bambini dai 5 agli 11 anni: “Per organizzare al meglio la vaccinazione di questa fascia di età – spiega l’assessore Coletto – la Regione ha convocato per i primi giorni della prossima settimana, il comitato pediatrico. In Umbria l’arrivo dei vaccini per i bambini è previsto per il 22 di dicembre e si organizzeranno degli hub vaccinali pediatrici in modo da separare i luoghi in cui si vaccinano i bambini, dai punti vaccinali per adulti. La società italiana di pediatria – ha aggiunto – ha reso noto che i pediatri stanno vedendo crescere nei reparti forme di covid severo nei bambini, con il rischio di long covid. Non bisogna quindi, aver timore di vaccinare i propri figli, ma forse bisogna preoccuparsi per evitare che si possano infettare con un virus che può lasciare dei sintomi per lungo tempo. Non dimentichiamo comunque, che i bambini incominciano ad essere bersaglio del virus e che in Umbria complessivamente sinora si sono positivizzati 5.100 bambini tra i 5 e gli 11 anni”.
Concludendo l’assessore ha detto che il Cts nella seduta odierna ha focalizzato l’attenzione sul mondo della scuola dove si sta rilevando un incremento dei casi.


coronavirus; riunione COR: “curva epidemiologica sotto controllo, ma non abbassare la guardia”

(aun) – Perugia, 1 dic. 021 – L’Umbria continua a registrare un andamento della curva epidemiologica del COVID-19 assolutamente sotto controllo, ed al tempo stesso segna una delle percentuali più alte di adesione al vaccino, con particolare riferimento ai numeri relativi alla terza dose. E’ quanto è emerso oggi nel corso della riunione del Centro operativo regionale, i cui lavori sono stati coordinati dal direttore regionale, Stefano Nodessi Proietti, e che ha visto la presenza, tra gli altri, dei direttori regionali Massimo Braganti e Luigi Rossetti, e del Commissario straordinario per l’emergenza COVID, Massimo D’Angelo.

   Una situazione quindi positiva per l’Umbria dovuta a diversi fattori, a partire dal lavoro svolto dall’intero sistema sanitario regionale tutt’ora impegnato nella gestione dell’emergenza, alla significativa adesione degli umbri al vaccino ed ai comportamenti attenti e responsabili dei cittadini.

   Tutto ciò, in ogni caso, non deve in alcun modo far abbassare “la guardia”, anzi. Dal COR, infatti, è stata ribadita con forza la necessità che si prosegua nel mantenimento di comportamenti virtuosi, dall’utilizzo delle mascherine là dove richiesto, al rispetto del distanziamento. Comportamenti che risultano essere molto importanti per limitare al massimo la diffusione del virus, soprattutto in considerazione dell’imminente periodo natalizio che inevitabilmente potrà determinare situazioni di assembramento.

   L’utilizzo delle mascherine, l’igienizzazione delle mani, il rispetto delle misure di distanziamento assumono infatti particolare rilevanza nei luoghi chiusi (dove peraltro permane l’obbligo dell’utilizzo delle mascherine), ma anche all’aperto, dalle grandi aree commerciali ai mercatini natalizi, dove è più facile che si creino assembramenti, e quindi diventa più difficile garantire il distanziamento.

  Nei prossimi giorni il Piano vaccinale, con particolare riferimento alla terza dose, subirà in Umbria un discreto incremento delle inoculazioni dato che accanto a quanto già si sta effettuando nei punti vaccinali del servizio sanitario regionale, opereranno sia le farmacie sia i medici di medicina generale.

  Intanto ad oggi in Umbria si registrano 695.055 (86,06% della popolazione vaccinabile) vaccinati con prima dose; 684.172(84,68%) con seconda dose e 109.587 (13,60%) con terza dose.


coronavirus: aggiornamento epidemiologico al 24 novembre

(aun) – perugia 25 nov. 021 – La curva epidemica, come pure la media mobile a 7 giorni, in Umbria mostrano un trend in sostanziale stabilità rispetto alla settimana precedente. L’incidenza settimanale mobile al 23 novembre è pari a 66 casi per 100.000.

Dal report settimanale elaborato dal Nucleo epidemiologico regionale emerge che inoltre che l’RDt sulle diagnosi calcolato per gli ultimi 14 giorni con media mobile a 7 giorni, si attesta ad un valore di 1,11.

L’andamento relativo all’incidenza settimanale mobile per classi e d’età mostra valori superiori al dato medio regionale tra gli under 11 che al momento non sono vaccinabili.

Tra i distretti sanitari umbri la metà ha un’incidenza inferiore a 50 casi per 100.000, ma tutti si mantengono al di sotto di 100.

Al 23 novembre risultano ospedalizzati 54 soggetti di cui 7 in terapia intensiva.

I decessi registrati a partire dal 15 novembre fino al 23 novembre sono 7.

  “Relativamente ai decessi e ai ricoveri in terapia intensiva – ha riferito l’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto – va ricordato che prevalentemente, si tratta di persone non vaccinate e, se vaccinate, con comorbilità pregresse”.

A tal fine i dati parlano chiaro: “Ne rapporto tra vaccinati e non vaccinati infatti, – spiega l’assessore – il rischio di contrarre l’infezione è di 1 a 6, di ricovero di 1 a 14 e di morte di 1 a 22. Questi dati – aggiunge – devono far riflettere sulla necessità di vaccinarsi anche con la terza dose a partire dai 5 mesi dal completamento del ciclo vaccinale primario”.

Coletto infine, rende noto che “si sta lavorando per l’organizzazione di due vaccine day che, presumibilmente, si terranno il 5 e il 12 dicembre. Nelle prossime 48 ore saranno disponibili online le nuove agende per ampliare la disponibilità dei posti. Inoltre, per evitare assembramenti nei punti vaccinali, in alcune realtà si sta predisponendo una forma mista tra accessi programmati e liberi in modo che gli utenti possano decidere la modalità più giusta per le proprie esigenze”.

  In merito al riscontro dei casi positivi nella scuola primaria Trancanelli di Cenerente a Perugia, l’assessore Coletto rende noto che, grazie all’attività di contact tracing avviata tempestivamente a margine della chiusura della scuola, sono stati individuati 41 casi positivi di cui l’età media è 21 anni: in pratica i soggetti tra i 6 e 10 anni sono 20, tra 11 e 13 anni sono 5, tra 14 e 19 anni sono 2 e tutti sono residenti nelle frazioni di Cenerente, Canneto e Capocavallo.

Dallo screening attivato attraverso la struttura mobile invece, dal 23 al 24 novembre sono stati effettuati 330 tamponi ed è stato individuato 1 caso positivo.

L’attività di screening è stata possibile grazie al supporto della Protezione civile e della Croce Rossa che, ancora una volta, hanno dato prova di grande preparazione efficienza e senso di solidarietà.


coronavirus: vaccino ant- covid, anche in umbria prenotazione dopo 5 mesi

(aun) – perugia 24 nov. 021 – A seguito della determina dell’Aifa che autorizza la somministrazione della dose “booster” del vaccino anti-Covid da 6 a 5 mesi, anche in Umbria a partire da oggi 24 novembre, i cittadini che abbiano compiuto 40 anni e abbiano ricevuto la seconda dose (o l’unica dose nel caso di Johnson&Johnson) da almeno 5 mesi, potranno prenotare la terza dose.

Lo rende noto il commissario regionale per l’emergenza covid, Massimo D’Angelo, ricordando che la vaccinazione è prenotabile sul portale regionale https://vaccinocovid.regione.umbria.it/


coronavirus: scuola chiusa a cenerente, al via screening della popolazione
(aun) – perugia 22 nov. 021 – Organizzare un team mobile per effettuare, a partire da domani mattina con la collaborazione della Protezione civile e della Croce rossa, lo screening volontario della popolazione di Cenerente (Perugia), per poi estenderlo alle località in cui risiedono i bambini che frequentano la scuola e le loro famiglie: è quanto è stato deciso nel corso della riunione congiunta tra Comitato tecnico scientifico e Nucleo epidemiologico della Regione Umbria, che si è tenuta stamani a seguito della chiusura di una scuola primaria del comune di Perugia, nella quale erano stati riscontrati 33 casi positivi, tra cui 2 insegnanti.

Nel corso della riunione è stato ricordato che i bambini e le loro famiglie sono in isolamento, così come sono stati effettuati i tamponi su tutti i contatti.

Ora, proprio per salvaguardare la salute dei cittadini e per circoscrivere il più possibile la diffusione del virus, è stato deciso di organizzare un’attività più estesa di tracciamento alla quale i cittadini saranno invitati ad aderire proprio con l’obiettivo preservare se stessi e la comunità in cui risiedono o lavorano o che frequentano, anche per motivi personali e di svago.

“La pratica di rilevazione, anche grazie all’organizzazione di un team mobile, – hanno spiegato nel corso della riunione – potrà servire per costruire un modello da riproporre, in caso di necessità, in altre situazioni. Infatti l’obiettivo è quello di potenziare l’attività di tracciamento per individuare tempestivamente situazioni di criticità e, di volta in volta, mettere in campo le azioni appropriate”.

“Siamo in un momento delicato, I contagi stanno crescendo in tutte le nazioni e in Italia. In questa fase, vogliamo ricordarlo ancora, dobbiamo indossare correttamente la mascherina, evitare luoghi affollati al chiuso e, soprattutto vaccinarsi con prima o terza dose allo scadere dei sei mesi dal completamento del primo ciclo”: questo il messaggio del CTS e del Nucleo epidemiologico alla cittadinanza.


coronavirus: sospesa la didattica in presenza nella scuola trancanelli di cenerente, riunione del nucleo epidemiologico su attività di testing della popolazione

(Aun)- perugia 22 nov 021- A seguito della rilevazione di 4 cluster di positività  in altrettante classi della scuola primaria Trancanelli nella frazione di  Cenerente  del Comune di Perugia, l’Usl 1 oltre a porre in quarantena le classi, per un totale di 33 soggetti positivi di cui 2 docenti, ha disposto  la chiusura della sede e la sospensione delle attività didattiche in presenza fino a lunedì 29/11/2021 compreso.

Durante il periodo di sospensione dell’attività in presenza, naturalmente, potrà essere attivata la didattica a distanza. Prima della ripresa dell’attività l’Usl1 ha disposto che sarà  necessario provvedere ad una sanificazione straordinaria di tutti i locali dell’intero istituto.

L’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto, rende noto che “la Regione sta valutando la possibilità di effettuare uno screening della popolazione residente nel territorio dove si trova la scuola per allargare il testing e verificare la circolazione virale. Lo studio della diffusione del virus infatti – sottolinea Coletto –  indirizza le strategie di contenimento. A tal fine, è stata convocata una riunione con il Nucleo epidemiologico”.


coronavirus: coletto, “vaccinazione con terza dose fondamentale per proteggersi dal rischio di contagio”

(aun) – perugia 20 nov. 021 – In queste ore la Regione Umbria sta inviando ai cittadini over 40 e ad altre categorie target un messaggio per invitare coloro che hanno completato il ciclo vaccinale da sei mesi, a prenotarsi tempestivamente e senza procrastinazioni, la terza dose di vaccino anticovid: lo rende noto l’Assessore alla Salute della Regione Umbria, Luca Coletto, rinnovando il messaggio dell’importanza della vaccinazione con terza dose, anche alla luce del fatto che dopo 6 mesi, la protezione dal contagio dal 95 per cento cala all’82 per cento.

A tal fine la Regione, oltre ai Punti vaccinali territoriali, ha stabilito che la terza dose potrà essere somministrata dai medici di medicina generale e nelle farmacie.

Inoltre, il Comitato tecnico scientifico insieme al Nucleo epidemiologico ha convenuto di avviare, a partire dal 22 novembre, la somministrazione della terza dose a tutti gli over 40 che hanno completato il ciclo vaccinale con due dosi da almeno 6 mesi come raccomandato dalla Struttura commissariale nazionale, e anche a tutti i soggetti che lavorano nelle strutture sociosanitarie e sanitarie.

“L’Umbria – ha precisato l’assessore Coletto – dall’analisi dei dati elaborata dal Nucleo epidemiologico, è in una situazione di stabilità che potrà essere mantenuta solo con un atto di responsabilità dei cittadini che dovranno vaccinarsi con la prima dose se ancora non l’hanno fatto, e con la terza se sono già passati sei mesi dal primo ciclo. Inoltre, è fortemente raccomandato l’uso della mascherina che – come sollecitano dal Cts – va indossata correttamente coprendo il naso, anche per evitare il contagio di adenovirus in circolazione in questo periodo. Solo così – ha sottolineato Coletto – potremo restare, come ora, sotto la soglia dei ricoveri”.

In merito ai ricoveri va sottolineato che oggi in Umbria sono stati ricoverati in area medica 9 soggetti, di cui 1 non vaccinabile. Gli altri 8 erano tutti vaccinati: di questi, 5 sono over 80 che avrebbero già potuto ricevere la dose aggiuntiva.

Complessivamente degli 8 vaccinati, 6 erano stati vaccinati con due dosi tra gennaio e maggio, ad eccezione di 2 soggetti che avevano completato il ciclo tra giugno e luglio. Un particolare quest’ultimo relativo alla data di somministrazione della seconda dose di vaccino, che avvalora ancora di più l’importanza di prenotare subito allo scadere dei sei mesi l’appuntamento per la terza dose”.

“Questo dato relativo al numero dei ricoveri – spiegano gli epidemiologi – va letto comunque nell’insieme e non come dato assoluto. Perché bisogna tener presente che il vaccino, pur non immunizzando al cento per cento, protegge dalle forti complicanze e dalla morte. Quello che ci troveremo ad affrontare in una popolazione completamente vaccinata è che, comunque una quota possa finire in ospedale, ma è altamente improbabile rispetto a chi non è vaccinato. Però è certo che nel tempo l’immunità comincia a calare ed è per questo che è importante la tempestività nel rinnovare l’immunizzazione con una dose aggiuntiva. Proprio per valutare il livello di rischio il Cts e il Nucleo epidemiologico stanno avviando uno studio approfondito”.


coronavirus: aggiornamento epidemiologico al 16 novembre

(aun) – perugia 18 nov. 021 – La curva epidemica, come pure la media mobile a 7 giorni, in Umbria mostrano un trend in leggera diminuzione rispetto alla settimana precedente. L’incidenza settimanale mobile per 100.000 abitanti al 16 novembre è pari a 60 casi: è la fotografia dell’andamento dell’epidemia da covid 19  in Umbria secondo i dati elaborati settimanalmente dal Nucleo epidemiologico regionale. 

Dallo studio emerge che anche l’RDt sulle diagnosi calcolato per gli ultimi 14 giorni con media mobile a 7 giorni, si attesta ad un valore di 0,85 in discesa rispetto alla settimana precedente.

I grafici relativi all’incidenza settimanale mobile per classi d’età mostrano un’incidenza superiore alla media regionale negli under 14.

Solamente due distretti hanno un’incidenza superiore a 100 casi per 100.000 abitanti e 6 hanno una incidenza inferiore a 50 casi per 100.000 abitanti.

Al 16 novembre risultano ospedalizzati 45 soggetti di cui 6 in Terapia Intensiva.

I decessi registrati a partire dal 8 novembre fino al 16 novembre sono 5.


coronavirus: dal primo dicembre al via terza dose per i cittadini tra 40-59 anni, somministrazioni anche nelle farmacie aderenti

(aun) – perugia 15 nov. 021 – La Regione Umbria, facendo seguito alle disposizioni ministeriali, avvierà a partire dal primo dicembre 2021, la somministrazione della dose “booster”, con vaccino a m-RNA, ai cittadini di età compresa tra i 40 e i 59 anni.

La prenotazione potrà essere effettuata tramite il portale regionale https://vaccinocovid.regione.umbria.it/ purché siano trascorsi almeno sei mesi dal completamento del ciclo primario di vaccinazione, indipendentemente dal vaccino precedentemente utilizzato.

I cittadini potranno scegliere data e ora dell’appuntamento presso uno dei punti vaccinali territoriali.

Sempre a partire dal 1° dicembre, sulla base dell’accordo raggiunto tra la Regione e le Associazioni delle Farmacie Pubbliche e Private Convenzionate, le farmacie aderenti garantiranno la somministrazione delle terze dosi “booster” con vaccino Pfizer, agli over 40 (esclusi i soggetti fragili) sempre che abbiano completato il ciclo vaccinale primario da almeno 6 mesi.

A seguito di tale accordo, le farmacie aderenti potranno quindi provvedere a prenotare ed effettuare, presso le proprie sedi, sia la somministrazione della prima e della seconda dose agli over 18 esclusi i soggetti fragili ancora non vaccinati, che la somministrazione delle dosi booster agli over 40 (esclusi i soggetti fragili) che abbiano completato il ciclo vaccinale primario da almeno 6 mesi.


coronavirus: aggiornamento settimanale, per assessore coletto, “in questa fase fondamentali la vaccinazione, il tracciamento e l’uso della mascherina”

(aun) – perugia 11 nov. 021 – Una curva epidemica e una media mobile a 7 giorni con un trend in leggero aumento rispetto alla settimana precedente: è quanto evidenzia il report settimanale elaborato dal Nucleo epidemiologico regionale sull’andamento dell’epidemia in Umbria.       

  L’analisi elaborata dalla dottoressa Carla Bietta e dal dottor Marco Cristofari mostra che l’incidenza settimanale mobile per 100.000 abitanti al 09 novembre è pari a 71 casi, così come aumenta anche l’RDt sulle diagnosi calcolato per gli ultimi 14 giorni con media mobile a 7 giorni, attestandosi ad un valore di 1,50.

I grafici relativi all’incidenza settimanale mobile per classi d’età mostrano una maggiore incidenza, anche in questa settimana, fra i 3 e i 12 anni.

I distretti sanitari dell’Umbria che hanno un’incidenza per 100.000 abitanti superiore a 100 casi sono Spoleto (140 per 100.000 abitanti), Assisi (118 casi per 100.000 abitanti) e Media Valle del Tevere (103 casi per 100.000 abitanti). I decessi registrati a partire dal 1 novembre fino al 9 novembre sono 7.

  “L’analisi dei dati – ha spiegato l’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto – ci conferma l’importanza di  accelerare sul fronte della vaccinazione anticovid, sia per i soggetti che ancora non si sono  vaccinati, sia per incentivare l’adesione  per la terza dose. Lo conferma il dato relativo all’incidenza dei casi positivi nei non vaccinati che è 3 o 4 volte superiore a quello dei vaccinati.  In proposito – l’assessore ha informato che –  la Regione ha inviato al Ministero della Salute due comunicazioni inerenti all’ampliamento della platea dei destinatari della terza dose”.

“In questa fase – ha aggiunto Coletto – è consigliabile anche la vaccinazione antinfluenzale per tutti i soggetti che possono essere vaccinati e inoltre, visto che durante la stagione invernale la socialità si svolge in particolare nei luoghi al chiuso, dobbiamo ricordare di mantenere le misure di protezione individuale, quindi mascherine e distanziamento”.

“Nell’ultima seduta del Cts – ha proseguito – è stato evidenziato un innalzamento dell’ età media della popolazione positiva al test antigenico rapido. Sicuramente questa fascia è interessata a rilevare la positività per il Green pass e ciò conferma come il tampone antigenico, anche funzionale al rilascio del Green pass, sia uno strumento efficace per intercettare casi positivi nella popolazione adulta che, diversamente, resterebbero sommersi mettendo a rischio altre persone”.  

Concludendo l’assessore Coletto ha reso noto che l’andamento dell’epidemia nell’ambito della scuola è stazionario con una diminuzione dei casi di isolamento su un elevato numero di classi in sorveglianza”.

“Così come previsto dalla circolare ministeriale – ha precisato – la Regione ha previsto di adeguare le misure di sorveglianza prevedendo la quarantena dei soli soggetti non vaccinati al secondo caso positivo   e la quarantena dell’intera classe al terzo caso positivo”.

“Si tratta di un passaggio importante –  ha concluso l’assessore Coletto – in quanto per la quarantena si incomincia a distinguere a seconda se il contatto con il caso positivo sia vaccinato o non vaccinato. Questa prima sperimentazione nelle scuole potrebbe essere poi applicato in altri ambiti, in modo da incentivare così anche la somministrazione della terza dose”.


coronavirus: riunito il cor; rinnovato appello a tutti i cittadini a vaccinarsi

(aun) – Perugia, 5 nov. 021 – Si è riunito oggi il Centro operativo regionale coordinato dal direttore regionale Stefano Nodessi Proietti. Nel corso della riunione, cui hanno partecipato tra gli altri il direttore regionale alla Salute Massimo Braganti, e il commissario straordinario per l’emergenza coronavirus, Massimo D’Angelo, è stato illustrato l’andamento epidemico della regione che registra un’incidenza appena superiore a 50 casi per 100.000 abitanti, per la seconda settimana consecutiva e in linea con l’andamento nazionale.

    In tutte le fasce d’età l’incidenza dei positivi è nettamente più alta tra coloro che non sono vaccinati rispetto a chi ha ricevuto un ciclo completo di vaccinazione. Nella fascia d’età 0-11, quella dei soggetti non vaccinabili, l’incidenza è pari a 111,26. Per i soggetti non vaccinati appartenenti alla fascia 12-19 anni il valore è superiore a 170 mentre per i vaccinati a circa 20. Nelle fasce 20-39 e 40-59 anni l’incidenza per i non vaccinati è circa 120 mentre per i vaccinati si attesta intorno a 20. Negli over 80 l’incidenza nei non vaccinati è superiore a 300 mentre per i vaccinati è circa 45.

  I soggetti non vaccinati – è stato ribadito – sono coloro che hanno il maggior rischio di ospedalizzazione, come dimostra la situazione odierna dei ricoveri, da cui si evince che i pazienti attualmente in cura in terapia intensiva sono esclusivamente non vaccinati. Appare evidente – è stato sottolineato – che la strategia per combattere la pandemia deve continuare sul doppio binario della vaccinazione e del contestuale rispetto scrupoloso delle misure di prevenzione come l’uso della mascherina, il distanziamento e l’igiene delle mani.

    Il buon operato della Regione – è stato ricordato nel corso della riunione – viene confermato anche dagli ultimi dati forniti dalla Fondazione Gimbe che pongono l’Umbria al secondo posto tra le regioni italiane per tasso di copertura delle dosi addizionali verso i soggetti immunocompromessi, con il 91,8% e la quinta regione per tasso di copertura delle dosi booster verso over 80, operatori sanitari e ospiti delle strutture residenziali, con il 34,9%.

   Al temine dei lavori, il coordinatore del Cor Nodessi Proietti ha voluto rinnovare l’appello ai cittadini a vaccinarsi dato che, anche sulla base dei dati registrati in Umbria, si conferma l’unico strumento concreto di lotta al Covid è il vaccino. L’obiettivo della Regione Umbria è quello di raggiungere la massima copertura vaccinale della popolazione.


coronavirus: aggiornamento epidemiologico al 29 ottobre

(aun) – perugia 29 ottobre 2021 – In Umbria la curva epidemica, come pure la media mobile a 7 giorni, sembrano mostrare dopo un periodo di costante anche se lieve aumento, un’inversione del trend con una tendenza alla stabilizzazione: è quanto emerge dal report settimanale elaborato dal Nucleo epidemiologico regionale aggiornato al 29 ottobre.  

Dallo studio emerge che l’incidenza settimanale mobile per 100.000 abitanti al 29 ottobre è pari a 54 casi per 100.000. Il confronto con il dato medio nazionale, pur con lievi oscillazioni, mostra un andamento sovrapponibile.

Anche l’RDt sulle diagnosi calcolato per gli ultimi 14 giorni con media mobile a 7 giorni, si abbassa attestandosi ad un valore di 1,19.

L’andamento regionale dell’incidenza settimanale mobile per classi di età mostra, anche in questa settimana, una maggior distribuzione dei casi nelle classi di età più giovani (0-18 anni), in particolare tra i 6-10 anni, con tassi superiori alla media regionale.

I distretti sanitari dell’Umbria che mostrano una incidenza superiore a 50 casi per 100.000 abitanti sono: Terni, Orvieto, Foligno, Assisi e Valnerina che arriva a 211 casi su 100.000 abitanti.

Al 29 ottobre risultano ospedalizzati 41 soggetti di cui 7 in terapia intensiva. I decessi registrati a partire dal 18 ottobre fino al 25 ottobre sono 6.

  “I dati, così com’è stato evidenziato nel corso della riunione del Cts regionale – ha spiegato l’assessore alla Salute, Luca Coletto – evidenziano come anche in Umbria stiamo assistendo ad una ripresa della circolazione virale. L’aumento dei casi positivi – spiega l’assessore –  se da una parte è dovuto ad un’impennata del numero dei test antigenici rapidi determinata dall’obbligatorietà del green pass e dall’apertura delle scuole che ha influito sui bambini in età non vaccinabile, dall’altra è determinato dalla ripresa della vita sociale al chiuso, nonchè dalla circolazione dei soggetti non vaccinati unita ad  un calo di attenzione verso le misure di prevenzione, quindi uso della mascherina, distanziamento e igiene delle mani, che sono e saranno ancora importantissimi. Lo dimostra il fatto che, proprio in questo periodo, al contrario dello scorso anno, assistiamo ad una recrudescenza della circolazione di virus respiratori che non è stata registrata quando le misure restrittive erano decisamente alte”.

“La vaccinazione comunque – conclude Coletto – rimane lo strumento fondamentale per combattere la pandemia, ma soprattutto per evitare gravi conseguenze per la salute delle persone che contraggono il virus. A dimostrazione di ciò  – afferma – va detto che tra le persone ricoverate in ospedale a reagire meglio alle cure sono proprio i soggetti vaccinati, anche con più patologie pregresse, piuttosto che persone giovani non vaccinate che in maniera più prevalente stanno necessitando delle cure in terapia intensiva”.

Concludendo la Direzione regionale alla Salute, in queste giornate in cui si celebra la Solennità di tutti i Santi e si commemorano i defunti, invita i cittadini ad osservare in modo rigoroso tutte le misure anticovid a tutela del benessere della comunità. 


coronavirus: vaccinazioni, al via terze tosi per categorie target previste dal ministero

(aun) – perugia 24 ott. 021 – Da lunedì 25 ottobre prende il via la somministrazione delle terze dosi per i soggetti delle categorie target previste dalla circolare ministeriale, che abbiano superato i sei mesi dal completamento del ciclo vaccinale. Si tratta dei professionisti sanitari e operatori di interesse sanitario delle strutture sanitarie, sociosanitarie e socioassistenziali, di persone con elevata fragilità di età ≥18 e dei cittadini con età ≥60. Per queste categorie, al momento risultano eleggibili e quindi abilitati alla prenotazione circa 50.000 soggetti. La campagna delle terze dosi era già iniziata nelle scorse settimane con le vaccinazioni dei soggetti di età ≥ 80 e del personale e degli ospiti dei presidi residenziali per anziani.

Tutti i soggetti coinvolti dovranno effettuare la prenotazione mediante il portale https://emergenzacoronavirus.regione.umbria.it/ a seguito della quale riceveranno una notifica sms con le indicazioni necessarie. Gli operatori sanitari delle aziende sanitarie ed ospedaliere, invece, verranno vaccinati prioritariamente presso il punto vaccinale ospedaliero dell’ente di appartenenza, ma potranno anche prenotarsi dal portale ed accedere ai punti vaccinali territoriali.

La Regione prevede che, una volta raggiunto lo specifico accordo, la campagna avrà un ulteriore impulso grazie alla pianificazione da parte dei medici di medicina generale delle somministrazioni della vaccinazione antinfluenzale e delle terze dosi, a domicilio e presso i loro ambulatori.


coronavirus: aggiornamento epidemiologico

(aun) – perugia 21 ott. 021 – La curva epidemica, come pure la media mobile a 7 giorni, in Umbria mostrano un trend in sostanziale stabilità, mentre l’incidenza settimanale mobile per 100.000 abitanti è in leggero aumento con valori al 19 ottobre pari a 26 casi per 100.000: i dati sono evidenziati nel rapporto settimanale sull’andamento dell’epidemia in Umbria, redatto dal Nucleo epidemiologico regionale.

  Dallo studio emerge che anche l’RDt sulle diagnosi calcolato per gli ultimi 14 giorni con media mobile a 7 giorni, si attesta ad un valore di 1,17.

L’andamento regionale dell’incidenza settimanale mobile per classi di età mostra un lieve aumento nelle classi di età 0-10 anni.

Tutti i distretti sanitari dell’Umbria hanno un’incidenza inferiore a 50 casi per 1000.000 abitanti ad eccezione del distretto di Orvieto che registra 55 casi per 100.000 abitanti.

  “Nella giornata odierna – rende noto l’assessore alla Salute, Luca Coletto – rileviamo 141 nuovi casi positivi di cui 62 refertati il 19 ottobre e trasmessi oggi, di conseguenza i positivi da riferire ai tamponi effettuati ieri sono 79 su 3431 molecolari. Dei 141 casi positivi comunicati oggi solo 2 risultano ricoverati, 89 soggetti non erano vaccinati, ulteriori 9 hanno ricevuto la prima dose, mentre a 43 era stato somministrato il ciclo completo”.

“Alla luce di questi dati – aggiunge Coletto – è stato chiesto al Nucleo epidemiologico regionale di condurre un’analisi approfondita sui dati stratificati per territorio e per tipologia di target in modo da definire la provenienza e la circolazione virale. Ciò è utile in particolare in questa situazione – conclude l’assessore – in cui ci troviamo di fronte ad un grande cluster familiare con alcuni soggetti provenienti da fuori regione con i quali si sono riuniti nei giorni scorsi”.

Il Nucleo epidemiologico sta già analizzando la situazione anche per condividere con il Comitato tecnico scientifico le strategie d’intervento.


coronavirus: al via in umbria sperimentazione attività di testing nelle scuole sentinella

(aun) – Perugia 18 ott. 021 – Prende il via in Umbria l’attività di testing nelle scuole sentinella individuate dalla Regione Umbria sulla base del piano nazionale per monitorare la circolazione del virus SARSCoV-2 in ambito scolastico. Lo rende noto l’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto, spiegando che l’ esecuzione di test periodici gratuiti ad un campione di studenti di scuole primarie e secondarie di primo grado (dai 6 ai 14 anni) consentirà di quantificare la circolazione del virus anche nelle persone asintomatiche, per poi predisporre gli opportuni  provvedimenti  per prevenire la comparsa di focolai intra-scolastici o di limitarne l’estensione, ridurre il rischio di diffusione dell’infezione in ambito familiare e contenere il numero di persone (studenti, personale scolastico, familiari) da sottoporre a quarantena o ad isolamento. Le scuole, le classi e gli studenti da sottoporre al test sono state individuate dalla Regione Umbria in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale. 

Ogni 15 giorni, saranno 605 i test da effettuare nella Provincia di Perugia (368 Scuola Primaria; 237 Scuola Secondaria I grado) e 190 nella Provincia di Terni (115 Scuola Primaria; 75 Scuola Secondaria I grado). 

In funzione degli studenti che aderiranno all’iniziativa verrà definita l’organizzazione dell’esecuzione dei test anche sulla base di un principio di rotazione, ovvero alternando le classi da testare. 

Nelle prime fasi del monitoraggio in alcune scuole vengano coinvolti operatori sanitari del Distretto Sanitario della USL del territorio per facilitare la raccolta dei campioni. In ragione della sicurezza del metodo, si prevede che il prelievo del campione di saliva possa essere eseguito anche dai familiari dello studente in ambito domiciliare, ovviamente previa formazione. In caso di positività del test molecolare su saliva non sarà necessario effettuare un test di conferma su un campione nasofaringeo/orofaringeo. La gestione dei casi positivi e dei contatti sarà eseguita dai Dipartimenti di Prevenzione in accordo alla normativa regionale e nazionale vigente. 

La partecipazione degli studenti al piano di monitoraggio nazionale è libera, volontaria e può essere ritirata in qualsiasi momento durante l’anno scolastico. Tutte le informazioni saranno trasmesse in forma anonima dalle Regioni e Provincie Autonome all’Istituto Superiore di Sanità che si occuperà di elaborare i dati in forma aggregata e di diffonderne i risultati. 

L’avvio del piano di monitoraggio regionale, coordinato dal dr. Emilio Abbritti, è stato possibile grazie alla stretta collaborazione tra i vertici della sanità regionale in coordinamento con l’Assessorato regionale all’Istruzione e l’Ufficio scolastico regionale, che hanno incontrato nelle scorse settimane i Dirigenti Scolastici e i rappresentanti dei genitori delle classi delle scuole sentinella, per illustrare il progetto e sensibilizzarli al fine di ottenere la massima partecipazione. 


coronavirus: aggiornamento epidemiologico al 13 ottobre

(aun) – perugia 14 ott. 021 – La curva epidemica, come pure la media mobile a 7 giorni, in Umbria continuano a mostrare un trend in diminuzione: il dato emerge dal report elaborato dal Nucleo epidemiologico regionale sull’andamento dell’epidemia che evidenzia anche come l’incidenza settimanale mobile per 100.000 abitanti stia mostrando il medesimo andamento con valori al 12 ottobre pari a 22 casi per 100.000.

Secondo lo studio il valore dell’RDt sulle diagnosi calcolato per gli ultimi 14 giorni con media mobile a 7 giorni, si attesta ad un valore di 0,80. 

L’andamento regionale dell’incidenza settimanale mobile per classi di età mostra anche per questa settimana una maggior distribuzione dei casi tra i più giovani.

L’incidenza per 100.000 abitanti più elevata in questa settimana viene riscontrata nella classe di età 6-10 anni, mentre l’incidenza più bassa è osservata tra gli over 80 anni.

Tutti i distretti sanitari dell’Umbria hanno un’incidenza inferiore a 50 casi per 1000.000 abitanti ad eccezione del distretto di Foligno che registra 55 casi per 100.000 abitanti.

Al 12 ottobre risultano ospedalizzati 38 soggetti di cui 4 in Terapia Intensiva, (ndr. nella giornata odierna, 14 ottobre, gli ospedalizzati sono 35). 

I decessi registrati a partire dal 4 ottobre fino al 12 ottobre sono 6.


coronavirus: aggiornamento epidemiologico al 6 ottobre

(aun) – perugia 7 ott. 021 – In Umbria la curva epidemica, come pure la media mobile a 7 giorni, continuano a mostrare un trend in diminuzione. L’incidenza settimanale mobile per 100.000 abitanti mostra il medesimo andamento con valori al 05 ottobre pari a 27 casi per 100.000: lo evidenzia il report settimanale sull’andamento dell’epidemia elaborato dal Nucleo epidemiologico regionale e aggiornato al 6 ottobre 2021.

  Dallo studio emerge che sul territorio regionale il valore dell’RDt sulle diagnosi calcolato per gli ultimi 14 giorni con media mobile a 7 giorni, si attesta ad un valore di 0,71.

L’andamento regionale dell’incidenza settimanale mobile per classi di età mostra una maggior distribuzione dei casi tra i più giovani, anche se i valori sono in diminuzione rispetto alla settimana precedente.

L’incidenza per 100.000 abitanti più elevata in questa settimana viene riscontrata nella classe di età 3-5 anni.

Tutti i distretti sanitari dell’Umbria hanno una incidenza inferiore a 100 casi per 1000.000 abitanti.

Al 5 ottobre risultano ospedalizzati 50 soggetti di cui 6 in Terapia Intensiva.

I decessi registrati a partire dal 27 settembre fino al 5 ottobre sono 3.


coronavirus: approvato piano scuole 2021-22 emergenza covid

(aun) – perugia 6 ott. 021 – A seguito della valutazione epidemiologica condotta dai servizi di prevenzione, l’Assessorato alla Salute della Regione Umbria, ha rimodulato le azioni e le misure di sanità pubblica da applicare nei casi di positività degli alunni e del personale scolastico: a tal fine è stato approvato il nuovo Piano scuole per l’anno scolastico 2021-22 il cui  obiettivo primario  è la mitigazione del contagio per garantire la continuità dell’attività scolastica in presenza.

  L’avvio il 13 settembre del nuovo anno scolastico per le scuole primarie e secondarie umbre, ha interessato circa 140.000 studenti. Ciò ha comportato un verosimile aumento del rischio di contagio sia all’interno delle scuole, sia nell’utilizzo di mezzi di trasporto pubblico. Altri passaggi critici rimangono i momenti subito prima e dopo l’ingresso, quando le occasioni di assembramento sono da considerarsi fisiologiche. Pertanto, alla luce dell’andamento epidemiologico con incidenza regionale in diminuzione anche nelle fasce di età scolare, e inferiore a 50 casi per 100.000 abitanti, dei dati relativi all’incremento delle coperture vaccinali e della distribuzione dei positivi e dei cluster nelle scuole, la Regione ha ritenuto di dover aggiornare il piano scuole differenziando il monitoraggio e le attività di prevenzione in tre fasce: Asilo Nido e Scuola dell’Infanzia 2,  Scuola primaria,  Scuola secondaria di primo e secondo grado. 

L’individuazione tempestiva dei casi positivi e dei loro contatti in ambito scolastico rappresenta il principale strumento di contenimento dei contagi nei diversi contesti: scuola, trasporti, mense scolastiche.

A seguito delle nuove disposizioni, tutte le scuole attuano i protocolli previsti dalle diverse linee guida del Comitato Tecnico Scientifico e dell’Istituto Superiore di Sanità, che prevedono il distanziamento tra alunni di 1 metro e soprattutto il distanziamento tra alunni e docenti, indicando una distanza minima di 2 metri, la ventilazione dei locali, l’obbligo di indossare la mascherina chirurgica a partire dalla scuola primaria.

In molti istituti di primo e secondo grado, inoltre, sono state attuate ulteriori misure preventive come ad esempio apposizione di barriere in plexiglas ed uso di visiere, volte a ridurre il rischio di contagio.

Diversa è la situazione per i nidi e materne in quanto per la fascia di età 0 – 6 anni non sono applicabili misure di distanziamento, né l’uso di mascherine.

Il Piano ha stabilito il potenziando del contact tracing, applicando una strategia di testing tempestiva e definendo profili di rischio diversi in relazione all’ordine della scuola e al ruolo del caso indice: alunno, docente, operatore scolastico.

Ad ogni modo, le misure previste nel Piano scuola, che sarà monitorato di settimana in settimana, anche se importanti, manifestano la massima efficacia se aumenta il numero dei soggetti vaccinati. Resta fondamentale pertanto, stimolare l’adesione alla vaccinazione per l’abbattimento del rischio di infezione del singolo, ma anche per far diminuire la contagiosità verso gli eventuali contatti stretti.


sanità: in umbria 9920 prenotazioni per la terza dose di vaccino, indicazioni per i cittadini

(aun) – perugia 2 ott. 021 – Sono 9920 in Umbria i cittadini prenotati per ricevere la terza dose di vaccino anti covid. Di questi, 6480 sono over 80: lo rende noto la Regione Umbria raccomandando ai cittadini che hanno prenotato la somministrazione della terza dose di rispettare l’orario scritto nel messaggio sms. Coloro che invece si presentano senza appuntamento ai punti vaccinali dovrebbero evitare di concentrare la presenza nelle prime ora della mattina, ma di usufruire di tutto l’orario di apertura. Il tutto al fine di evitare code che potrebbero creare disagi agli utenti e agli operatori.


covid, prorogati al 31 dicembre test gratuiti in farmacia per under 12

(aun) – perugia, 29 set. 021 – E’ stata prorogata al 31 dicembre 2021 la possibilità per i bambini dagli zero agli 11 anni di avvalersi gratuitamente dei test diagnostici antigenici rapidi presso le farmacie aderenti pubbliche e private dell’Umbria. Lo ha deciso la Giunta regionale dell’Umbria su proposta dell’assessorato all’istruzione con l’obiettivo di proseguire la campagna di screening preventivo per garantire la massima sicurezza possibile nell’ambiente scolastico dove è ripresa  l’attività didattica in presenza. Prosegue anche per l’anno scolastico 2021-2022 l’attività di testing avviata lo scorso anno nelle scuole dell’Umbria grazie alla convenzione siglata dalla  Regione Umbria con Federfarma.


coronavirus: in umbria terza dose per ospiti rsa e over 80, già somministrate 1100 dosi aggiuntive agli ultra fragili  

(aun) – perugia 29 set. 021 – Dal 20 al 28 settembre sono state 1.100 le terze dosi somministrate nei punti vaccinali ospedalieri dell’Umbria ai soggetti sottoposti a trapianto di organo solido o con marcata compromissione della risposta immunitaria: lo rende noto l’Assessorato regionale alla Salute specificando che al 28 settembre il punto vaccinale ospedaliero di Perugia ha somministrato 520 terze dosi, quello di Terni 80. Negli ospedali dell’Usl 1 le terze dosi sono state 200, di cui 97 all’Ospedale di Città di Castello, 30 a Pantalla e 73 a Branca, mentre negli Hub vaccinali ospedalieri dell’Usl Umbria 2 (Foligno, Spoleto, Orvieto), sono state somministrate complessivamente 310 terze dosi, di queste 174 a Spoleto, 30 ad Orvieto, 106 a Foligno.

  A seguito delle disposizioni ministeriali la Regione ha dato il via affinché anche agli ospiti, agli operatori dei presidi residenziali per anziani e ai soggetti con età superiore agli 80 anni venga somministrata la terza dose “booster”, ovvero una dose di richiamo dopo il completamento del ciclo vaccinale primario somministrata al fine di mantenere nel tempo o ripristinare un adeguato livello di risposta immunitaria.

  Nei presidi residenziali per anziani e ai soggetti con età superiore agli 80 anni la dose “booster” di vaccino verrà somministrata attraverso un intervento vaccinale organizzato dai direttori di distretto, anche mediante il coinvolgimento dei direttori sanitari delle stesse strutture. Ovviamente le terze dosi andranno somministrate a tutti coloro che hanno completato il ciclo vaccinale primario e da almeno 6 mesi.

Per i soggetti con età superiore agli 80 anni, la dose “booster” andrà ugualmente somministrata a distanza di almeno 6 mesi dal completamento del ciclo primario e verrà gestita presso i Punti vaccinali attivi nel territorio regionale. Gli interessati riceveranno un sms con il quale verrà comunicata la possibilità di effettuare la terza dose, sia mediante prenotazione che con accesso diretto ai PVT, mentre per i soggetti fragili a domicilio verrà valutata, in sede di accordo regionale con i MMG, la possibilità di procedere secondo la stessa modalità utilizzata per le prime e seconde dosi.

  La Regione Umbria sta applicando sul territorio regionale tutte le disposizioni nazionali per garantire la sicurezza delle persone fragili e degli anziani, ma è indispensabile che tutti coloro che si prendono cura anche in casa di queste persone siano vaccinate, così  come previsto dall’ultimo decreto che impone su tutto il territorio nazionale l’obbligo del green pass anche a badanti e colf. Da sempre l’Assessorato alla Salute della Regione Umbria ha dedicato la massima attenzione alla salute dei più fragili e in questo contesto, la casa diventa il luogo primario da difendere. Va ricordato che se la casa è protetta dal covid, diventeranno sempre più sicuri anche i luoghi di lavoro e di svago e si eviterà di sovraccaricare gli ospedali con ricoveri che potrebbero essere evitati.


coronavirus: somministrate in umbria 102 terze dosi

(aun) – perugia 20 set. 021 – Nei punti vaccinali ospedalieri dell’Umbria ha preso il via la somministrazione della terza dose di vaccino anticovid. Nella giornata odierna sono state 102 le dosi aggiuntive   somministrate ad altrettanti pazienti a completamento del ciclo vaccinale primario.

Ospedali dell’Usl 2: a Spoleto sono state somministrate  18 terze dosi di cui 12 a pazienti dializzati e 6 a pazienti oncologici. A Foligno le terze dosi sono state inoculate a 12 soggetti in dialisi, a Orvieto la terza dose e stata ricevuta da 6 pazienti anche in questo caso dializzati.

Azienda ospedaliera Santa Maria di Terni: le dosi somministrate sono state 20 dosi, si procede con pazienti in dialisi, poi con quelli in carico a oncologia e oncoematologia.

Ospedali dell’Usl 1: i pazienti vaccinati sono stati 18, di cui 6 a Pantalla 6, 6 a Branca, 6 a Città di Castello.  Tutti dializzati. La vaccinazione e avvenuta nella stessa giornata della seduta di dialisi per migliorare il percorso: 

Azienda ospedaliera di Perugia Santa Maria della Misericordia: 28 terze dosi somministrate a pazienti di oncologia, ematologia, nefrologia.


coronavirus: dal 20 settembre al via terze dosi

(aun) – perugia 17 set. 021 – A partire da lunedì 20 settembre in Umbria si procederà alla somministrazione delle cosiddette “terze dosi” di vaccino anticovid ai soggetti che rientrano nelle categorie indicate dal Ministero della Salute e dalla Struttura commissariale. In Umbria sono all’incirca 15 mila i cittadini che potranno ricevere la dose addizionale, ovvero una dose aggiuntiva di vaccino a completamento del ciclo vaccinale primario, somministrata al fine di raggiungere un adeguato livello di risposta immunitaria dopo almeno 28 giorni dal completamento del ciclo vaccinale primario.

Lo rende noto l’Assessorato regionale alla Salute,  informando che lunedì prossimo partiranno i Punti Vaccinali Ospedalieri e, successivamente, sarà programmato il coinvolgimento anche dei Punti territoriali.

Dal 20 settembre quindi, le Aziende, attraverso i Punti vaccinali ospedalieri, inizieranno a procedere con l’organizzazione delle somministrazioni delle dosi addizionali nei confronti dei soggetti sottoposti a trapianto di organo solido o con marcata compromissione della risposta immunitaria per cause legate alla patologia di base o a trattamenti farmacologici e che abbiano già completato il ciclo vaccinale primario.

I referenti dei PVO organizzeranno le somministrazioni in relazione al percorso di cura dei pazienti.


coronavirus: aggiornamento epidemiologico al 16 settembre

(aun) – perugia 16 set. 021 –  In Umbria la curva epidemica, come pure la media mobile a 7 giorni, continuano a mostrare un trend in diminuzione.  L’incidenza settimanale mobile per 100.000 abitanti mostra il medesimo andamento con valori al 15 settembre pari 59 casi per 100.000: è quanto emerge dal Report settimanale sull’andamento della pandemia elaborato dal Nucleo epidemiologico regionale.  

Lo studio evidenzia che il valore dell’RDt sulle diagnosi calcolato per gli ultimi 14 giorni con media mobile a 7 giorni, si attesta ad un valore di 0,83.

L’andamento regionale dell’incidenza settimanale mobile per classi di età mostra anche per la settimana presa in esame una maggior distribuzione dei casi tra i più giovani, anche se i valori sono in diminuzione rispetto alla settimana precedente.

Le classi di età superiori a 65 anni mantengono tassi inferiori alla media regionale con valori sotto ai 50 casi x 100.000 abitanti.

Tutti i distretti sanitari dell’Umbria hanno una incidenza inferiore a 100 casi per 1000.000 abitanti.

Al 15 settembre risultano ospedalizzati 49 soggetti di cui 6 in terapia intensiva.


coronavirus: regione umbria al quinto posto in italia per adesione alla vaccinazione rinnova l’invito ai cittadini indecisi, in fase di pianificazione la somministrazione della terza dose

(aun) – perugia 14 set. 021 – Nell’adesione alla vaccinazione anti covid l’Umbria si colloca al quinto posto tra le regioni italiane, con il 75,8 per cento della popolazione che ha ricevuto la prima dose di vaccino e il 69,6 per cento che ha completato il ciclo con due dosi.

In Umbria sono state vaccinate prioritariamente le persone anziane e i soggetti fragili: il 91 per cento degli over 50 ha ricevuto almeno una dose di vaccino, per gli over 70 si va oltre il 96 per cento. La comunicazione arriva dall’Assessorato regionale alla Salute, informando che la messa in sicurezza delle persone anziane ed estremamente vulnerabili rimane una priorità.

Proprio per garantire la sicurezza di queste fasce della popolazione, dalla Direzione regionale Salute, è stata inviata una lettera a tutti i direttori di distretto per ribadire l’obbligo vaccinale a tutti i soggetti che entrano nelle Rsa a qualsiasi titolo, come previsto dal decreto legge 122 del 10 settembre 2021. 

Contemporaneamente, in applicazione alle disposizioni ministeriali si sta predisponendo il piano per la somministrazione, presumibilmente a partire dalla prossima settimana, di dosi addizionali alle categorie maggiormente esposte a rischio. Vi rientrano in primis i trapiantati di organi e i soggetti che presentino sulla base della valutazione clinica un livello di immunocompromissione assimilabile. Inoltre, per i grandi anziani (ultraottantenni) e per i soggetti ricoverati nelle Rsa, proprio per mantenere un’efficace risposta al vaccino, è prevista una terza dose dopo almeno 6 mesi dall’ultima somministrazione. Questa opzione si valuta anche per gli operatori sanitari a seconda del livello di esposizione all’infezione e in base al rischio individuale, in accordo alla strategia generale della campagna vaccinale.    

Durante il periodo estivo la campagna vaccinale regionale ha puntato molto sulle fasce d’età più giovani, con molteplici iniziative, tra cui gli open day e, da domenica 12 settembre, anche sulla possibilità di presentarsi ai punti vaccinali senza prenotazione.

Attualmente, nella fascia 12-19 anni sono stati vaccinati con prima dose oltre 41.000 giovani su 61.000 (il 66 per cento) mentre nella fascia 20-29 anni sono oltre 59.000 i vaccinati su 79.000 (il 75 per cento).

Tra i soggetti risultati positivi il 90 per cento non ha una vaccinazione completa e questo dato dimostra che la vaccinazione rimane lo strumento indispensabile per uscire dalla pandemia.

La grande maggioranza dei cittadini umbri lo ha ben compreso: da mesi infatti, l’Umbria è tra le Regioni che somministrano in maniera più puntuale ed efficace le dosi consegnate dalla struttura commissariale nazionale.

Per rendere ancora più sicura la comunità si invitano tutti i cittadini ancora non immunizzati a vaccinarsi per proteggere se stessi e i propri familiari e permettere una ripresa della vita economica, sociale e culturale a partire dalla scuola in presenza.


coronavirus: aggiornamento epidemiologico

(aun) – perugia 9 set.  021 – L’andamento giornaliero della curva epidemica nella settimana dal 30 agosto al 5 settembre mostra un’evoluzione decrescente rispetto alla settimana precedente e la media mobile a 7 giorni tende ad assumere un trend in diminuzione: è quanto emerge dal report settimanale elaborato dal Nucleo epidemiologico regionale sull’andamento dell’epidemia nella nostra regione.  

Dallo studio emerge che l’incidenza nella settimana presa in considerazione è pari a 70 casi per 100.000 abitanti, mentre il valore dell’RDt sulle diagnosi calcolato per gli ultimi 14 giorni con media mobile a 7 giorni, si attesta ad un valore di 0,90.

L’andamento regionale dell’incidenza settimanale per classi di età conferma che i valori sono in diminuzione rispetto alle prime settimane di agosto e le classi con l’incidenza più elevata sono 11-13 anni, 14-18 anni e 19-24 anni.

Tutti i distretti sanitari dell’Umbria hanno una incidenza inferiore a 100 casi per 1000.000 abitanti l’unico che si avvicina alla soglia dei 100 casi è il distretto di Spoleto.

Gli indicatori di gravità (ricoveri in area medica e terapia intensiva, decessi) della pandemia si mantengono piuttosto stabili e dal 30 agosto ad oggi, 8 settembre, si è registrato un solo decesso il 03/09/2021.

Fra i soggetti risultati positivi dal 30 agosto al 5 settembre, il 66 per cento non aveva effettuato la vaccinazione con nessuna dose, il 12 per cento aveva ricevuto una sola dose e l’1 per cento con la somministrazione della seconda dose da meno di 15 giorni quindi ancora con una vaccinazione non efficace.

Il totale dei positivi dall’inizio dell’epidemia al 08/09/2021 è pari a 62.460 (di cui attualmente positive 1.508).

Nell’arco temporale preso in esame sono state somministrare 25 mila 700 dosi di vaccino.


coronavirus: aggiornamento epidemiologico

(aun) – perugia 2 sett. 021 – Dalle analisi effettuate relative all’incidenza settimanale si osserva in Umbria una sostanziale stabilità dell’andamento epidemico: è quanto emerge dal report elaborato dal Nucleo epidemiologico della Regione Umbria. 

Dallo studio si evidenzia che l’incidenza per la settimana dal 23-29 agosto 2021 è pari a 79 casi per 100.000 abitanti, il valore dell’RDt (indice di replicazione diagnostica) sulle diagnosi calcolato per gli ultimi 14 giorni con media mobile a 7 giorni, si attesta ad un valore di 1,03.

L’andamento regionale dell’incidenza settimanale per classi di età conferma la distribuzione della gran parte dei casi tra i più giovani, con valori in diminuzione rispetto alla settimana precedente per i 14-24enni e in aumento tra gli 11-13enni. Le classi di età superiori a 65 anni mantengono valori inferiori alla media regionale, pur con un trend in lieve aumento.

Tutti i distretti sanitari dell’Umbria hanno superato il limite di incidenza di 50 casi per 100.000 ad eccezione del distretto della Valnerina.

Il distretto con il livello di incidenza più elevato è l’Orvietano, che supera la soglia dei 100 casi per 100.000 abitanti.

Gli indicatori di gravità della pandemia si mantengono piuttosto stabili: dal 23 agosto al 1 settembre si sono registrati in Umbria 6 decessi, con età media di 79 anni, 4 deceduti risultano vaccinati, ma con presenza di forti comorbidità.

Fra i soggetti risultati positivi dal 23 al 29 agosto, il 76 per cento non risulta avere una vaccinazione efficace: il 62 per cento con nessuna dose, il 12 per cento con una sola dose e il 2 per cento con seconda dose da meno di 15 giorni.

Si osserva una lieve diminuzione dell’incidenza settimanale in Umbria con 79 casi per 100.000 abitanti nell’ultima settimana.

Dal 23 al 29 agosto sono state somministrate 26.800 dosi di vaccino.


coronavirus, aumenta numero giovani da 12 a 18 anni vaccinati nel secondo vaccine day

(aun) – perugia, 29 ago. 021 – Nel giorno del secondo vaccine day dedicato ai ragazzi dai 12 ai 18 anni, sono stati 632 quelli che hanno aderito oggi e che si sommano ai 107 vaccinati ieri a Terni. 
Nel primo dei due open day, domenica scorsa 22 agosto, erano stati 340 coloro che avevano aderito in tutta la regione.


coronavirus; incontro con comitato regionale pediatri: appello a favore della vaccinazione degli adolescenti

(aun) – perugia, 27 ago. 021 – “Il vaccino anti Covid-19 fornisce un enorme vantaggio individuale, per la salute del singolo, ma anche collettivo, garantendo il mantenimento delle relazioni sociali, a scuola, in famiglia e nel tempo libero. È importante che i genitori che hanno scelto di vaccinarsi, per evitare l’infezione in forma grave e quindi il ricorso al ricovero ospedaliero, trasmettano ai propri figli la consapevolezza che solo il vaccino fornisce la sicurezza di mantenere una vita in salute e la libertà di frequentare altre persone senza pericoli”. È questo l’appello unanime a favore della vaccinazione degli adolescenti, emerso dall’incontro che si è svolto oggi, venerdì 27 agosto, tra il Comitato regionale dei pediatri di libera scelta e i vertici della sanità regionale.

   A tal proposito, si ricorda che in occasione dell’open day di domenica 29 agosto (sabato 28 a Terni) è possibile accedere liberamente alla vaccinazione in tutti i punti vaccinali della regione. Rimane attiva, per tutte le fasce d’età, la prenotazione tramite portale https://vaccinocovid.regione.umbria.it/, in farmacia o su SanitApp, scegliendo il giorno e la sede preferiti.


covid: i dati della settimana

(aun) – perugia, 26 ago. 021 – Dal report redatto dal Nucleo epidemiologico regionale emerge che nella settimana che va dal 16 a 22 agosto, l’incidenza settimanale ovvero la comparsa di nuovi casi di positività nella popolazione umbra è in leggera diminuzione, con 81 casi per 100.000 abitanti. Il valore dell’RDt (indice di replicazione) sulle diagnosi calcolato per gli ultimi 14 giorni con media mobile a 7 giorni, si attesta ad un valore di 0,80. I contagi si concentrano in modo molto prevalente nella fascia di età fra 14 – 24 anni, anche se nell’ultima settimana si riscontra un leggero aumento nella classe fra 25-44 anni. Sempre secondo i dati analizzati dalla dr.ssa Carla Bietta e dal dr. Marco Cristofori, si evidenzia come i distretti sanitari che hanno superato il limite di incidenza di 100 casi per 100.000 abitanti sono: Narni-Amelia e Alto Tevere, mentre il distretto della Valnerina ha superato i 200 casi per 100.000 abitanti, con incidenza di 289.73 per 100.000 abitanti. Gli unici distretti sotto la soglia dei 50 casi per 100.000 abitanti sono: Trasimeno e Assisano. Gli indicatori di gravità della pandemia si mantengono piuttosto stabili con un numero di ricoveri in terapia ordinaria di 54 soggetti e 8 in terapia intensiva. L’ultimo decesso registrato per SARS COV 2 risale al 23/08/2021.

Il fatto che non ci sia, al momento, una crescita esponenziale repentina dei casi e che il rapporto tra i casi e gli indicatori di gravità si sia molto ridotto rispetto al passato, fa ragionevolmente pensare che la vaccinazione, ormai consistente su gran parte della popolazione vaccinabile, rallenti fortemente sia la diffusione ma soprattutto la gravità della malattia. Fra i soggetti positivi, dal 16 al 22 agosto, il 58% nessuna è vaccinato, il 16% ha ricevuto una sola dose, il 7% è vaccinato con ciclo completo da meno di 15 giorni mentre il 19% è vaccinato con ciclo completo da più di 15 giorni.

Sul versante delle vaccinazioni, alla data odierna, sono circa 623.000 pari al 79% del totale, le persone che hanno ricevuto almeno una somministrazione, 12.393 quelle che hanno prenotato il vaccino, 4.600 che hanno rimandato l’appuntamento e circa 149.000, pari al 18,9%, i soggetti non aderenti. Nella fascia d’età tra i 12 e i 19 anni, sono 33.920 (53,5%) i vaccinati con almeno una dose, 2948 i prenotati e 1.070 gli aderenti che hanno rimandato l’appuntamento. In merito ai pazienti ricoverati in terapia intensiva, 5 di loro non sono vaccinati, 1 ha ricevuto una sola dose e 2 sono vaccinati con ciclo completo, questi ultimi hanno entrambi più di 55 anni. Dei pazienti ricoverati in area medica, 21 non sono vaccinati, 5 hanno ricevuto una sola dose e 28 sono vaccinati con ciclo completo. Dei 28 vaccinati con ciclo completo ricoverati in area medica, 23 hanno più di 60 anni e 17 più di 80 anni.

I dati sui ricoveri dimostrano che in terapia intensiva sono presenti per la maggior parte soggetti non vaccinati con ciclo completo (6 su 8) mentre in area medica, pur essendovi 28 soggetti su 54 vaccinati con ciclo completo, la maggioranza di questi sono over 60 che presentano una sintomatologia relativamente lieve, a cui il vaccino ha garantito una protezione tale da evitare il ricorso alla terapia intensiva.


coronavirus, 340 giovani da 12 a 18 anni vaccinati oggi nel primo dei due vaccine day dedicati a loro  

(aun) – perugia, 22 ago. 021 – Nel giorno del primo open day dedicato ai ragazzi dai 12 ai 18 anni, sono stati 340 coloro che hanno aderito in tutta la regione. 
Il secondo vaccine day è in programma domenica 29 agosto, ad eccezione della sede di Terni dove è anticipato a sabato 28 agosto.


vaccinazioni anticovid, precisazioni della direzione regionale salute e del commissario per l’emergenza

(aun) – perugia, 19 ago. 021 – I risultati importanti raggiunti nel contrasto all’epidemia e nella campagna vaccinazioni antiCovid sono frutto in primis del grande contributo, umano e professionale, di tutto il personale del sistema sanitario regionale. Lo testimoniano anche i report periodici del Ministero della Salute, di Agenas e della Fondazione Gimbe che pongono costantemente l’Umbria tra le prime regioni per quanto riguarda i principali indicatori epidemiologici sul versante dei contagi, dei ricoveri e delle vaccinazioni, avvalorando quindi le scelte strategiche/organizzative assunte dalla Regione Umbria: commentano così la Direzione Salute della Regione Umbria e il Commissario straordinario all’emergenza coronavirus della Regione, Massimo D’Angelo, in merito ad una nota diffusa dalla Cgil.

   Per quanto riguarda aspetti sollevati nella nota riferiti al personale medico dei punti vaccinali, il Commissario D’Angelo tiene a precisare: “Non era mia intenzione indurre la riduzione dei tempi relativi alla fase di anamnesi dei pazienti. Il mio atteggiamento era mirato a garantire un regolare flusso di lavoro e non voleva essere una mancanza di rispetto nei confronti di professioniste e colleghe, tenuto conto altresì che l’anamnesi dei pazienti, in quanto atto medico, è un’attività assolutamente incomprimibile e che necessita degli approfondimenti che ciascun medico ritiene necessari. Tengo a ribadire il mio personale apprezzamento e la mia gratitudine verso tutti gli operatori che continuano costantemente a prestare la loro opera fondamentale per garantire la sicurezza dei cittadini”.


coronavirus: aggiornamento epidemiologico 19 agosto

(aun) – perugia, 19 ago. 021 – In Umbria continua l’aumento dell’incidenza settimanale dei casi positivi al covid, anche se negli ultimi giorni questa tendenza si è notevolmente attenuata: è quanto emerge dal report elaborato dal Nucleo epidemiologico regionale sull’andamento dell’epidemia sul territorio umbro.  lo studio evidenzia che l’incidenza generale si mantiene a 93 casi per 100.000 abitanti, allo stesso modo conferma come i casi di positività si concentrino in modo molto prevalente nella fascia di età fra 14 e 24 anni con un leggero aumento nelle classi fra 6 e 13 anni e 25-44 anni. Gli indicatori di gravità della pandemia si mantengono piuttosto stabili con un leggero aumento di ricoveri in terapia ordinaria mentre sono invariati i 4 ricoveri in terapia intensiva. Non vi sono stati decessi nell’ultima settimana.

Dalle ultime sequenze genomiche effettuate su una quota rappresentativa di tamponi molecolari si evidenzia una prevalenza quasi totale della variante Delta (97%) che ha una capacità di infezione molto alta con un valore R0 compreso tra 6 e 8. Il fatto che non ci sia, al momento, una crescita esponenziale repentina dei casi e che il rapporto tra i casi e gli indicatori di gravità si sia molto ridotto, fa ragionevolmente pensare che la vaccinazione, ormai consistente su gran parte della popolazione vaccinabile, rallenti fortemente sia la diffusione ma soprattutto la gravità della malattia. Fra i soggetti positivi, dal 9 e il 15 agosto, l’80% non ha avuto una vaccinazione efficace, di cui il 62% nessuna vaccinazione, il 18 % ha ricevuto una sola dose e il 3% una seconda dose da meno di 15 giorni.

La campagna vaccinazioni, alla data del 19 agosto, fa registrare che l’80% della popolazione vaccinabile ha ricevuto almeno una dose o si è prenotata: circa 609.000 vaccinati, 20.000 prenotati e 154.000 cittadini che ancora non hanno aderito. L’impegno per la vaccinazione dei soggetti più giovani ha portato ad un importante incremento dei vaccinati e dei prenotati: il 74% dei giovani tra i 20 e i 29 anni ha ricevuto almeno una dose o si è prenotato (circa 53.000 vaccinati e oltre 4700 prenotati) mentre tra i 12 e i 19 anni si sono vaccinati o prenotati il 54% del totale (circa 29600 vaccinati con almeno una dose e quasi 6.000 prenotati). In quest’ultima fascia d’età si registra una maggiore adesione nei giovani delle scuole superiori, circa il 70% tra i 15 e i 19 anni mentre sono poco più del 18% i dodicenni vaccinati o prenotati. A tal proposito domenica 22 e domenica 29 agosto ci saranno due giornate interamente dedicate alla vaccinazione dei giovani tra i 12 i 18 anni, in tutti i punti vaccinali territoriali dell’Umbria (solo a Terni sarà sabato 28 invece che il 29). Infine, è importante ricordare che tutti i cittadini possono aderire alla vaccinazione prenotandosi sul portale regionale, in farmacia o con SanitApp, scegliendo la sede, il giorno e l’ora desiderata.


vaccinazione anticovid, circa 3000 cittadini prenotati oggi nel primo giorno di prenotazione diretta; vaccinati 300 giovani fra 12 e 18 anni che si sono presentati ai centri vaccinali

(aun) – perugia, 16 ago. 021 – Alle ore 19 del 16 agosto, giorno di avvio della prenotazione diretta della vaccinazione, sono stati circa 3000 i cittadini che hanno fissato un appuntamento tramite portale, SanitApp o in farmacia. Sono 300 invece i giovani dai 12 ai 18 anni che si sono presentati senza prenotazione presso i centri vaccinali dedicati.

   “Rinnoviamo l’appello a tutti i cittadini di aderire alla vaccinazione – afferma il Commissario regionale per l’emergenza Covid, Massimo D’Angelo – soprattutto ai giovani in età scolare che, prenotandosi in questi giorni, potranno rientrare in classe in sicurezza. Ricordiamo altresì che domenica 22 e domenica 29 agosto saranno interamente dedicate alla vaccinazione ad accesso libero dei giovani dai 12 ai 18 anni”.


coronavirus, da oggi al via nuova organizzazione per semplificare l’accesso alla vaccinazione anticovid

(aun) – perugia, 16 ago. 021  – Da oggi, lunedì 16 agosto, ha preso il via la nuova organizzazione volta a semplificare l’accesso alla vaccinazione: niente più preadesione e successiva notifica dell’appuntamento, ma prenotazione diretta della vaccinazione, scegliendo liberamente la sede, il giorno e l’ora dell’appuntamento.

   Una regola valida per tutti i cittadini, di ogni età, residenti in Umbria o fuori regione, che possono prenotare direttamente sul portale https://vaccinocovid.regione.umbria.it/ tramite la App SanitApp della Regione Umbria oppure in farmacia.

   Si ricorda che la possibilità di accedere alla vaccinazione senza prenotazione è riservata esclusivamente ai giovani dai 12 ai 18 anni e che le dosi loro riservate sono limitate, per cui non può essere garantita la vaccinazione a tutti coloro che si presenteranno spontaneamente.

  Anche ai giovani di età compresa tra i 12 ai 18 anni è fortemente raccomandata la prenotazione diretta. Per questa fascia d’età, inoltre, la Regione Umbria ha organizzato due Vaccine Day, domenica 22 e domenica 29 agosto (sabato 28 agosto nella sede di Terni) e, come detto, la possibilità per i ragazzi di presentarsi in alcuni centri vaccinali dedicati senza prenotazione: sedi di Bastia Umbra, Città di Castello (palestra Salviani), Gubbio, Perugia San Marco, Marsciano, Tuoro sul Trasimeno, Foligno Aeroporto, Spoleto, Narni, Orvieto (Sferracavallo), Terni e Valnerina.

   L’Assessorato regionale alla Salute e il Commissario regionale per l’emergenza Covid rinnovano la richiesta a tutti i cittadini di rispettare l’orario indicato nell’appuntamento e di presentarsi con la modulistica compilata, scaricabile al seguente link:

https://emergenzacoronavirus.regione.umbria.it/cosa-portare-giorno-della-prenotazione


coronavirus, assessore coletto: il 78% della popolazione umbra è vaccinata o prenotata; somministrazioni anche a ferragosto. grazie agli operatori del sistema sanitario regionale

(aun) – perugia, 14 ago. 021 – “La campagna vaccinale antiCovid dell’Umbria prosegue senza sosta anche a Ferragosto, al fine di centrare l’obiettivo di raggiungere l’autunno in sicurezza, sia sul versante scuola che per quanto riguarda la situazione dei ricoveri ospedalieri”: è quanto afferma l’Assessore alla Salute della Regione Umbria, Luca Coletto.

   “Dai dati odierni risulta che il 78% dei cittadini umbri con più di 12 anni hanno ricevuto almeno una dose di vaccino o sono stati prenotati, a testimonianza – evidenzia – del grande lavoro della macchina sanitaria regionale e della grande attenzione e disponibilità dei cittadini”.

   “Siamo tra le regioni con la migliore performance nella vaccinazione degli over 50, l’88,5% dei quali ha ricevuto almeno una dose – sottolinea l’assessore – e l’aver messo in sicurezza le fasce di popolazione a maggior rischio di ospedalizzazione ci mette nella condizione di guardare con relativa serenità ai prossimi mesi. Voglio ringraziare tutti gli operatori del sistema sanitario regionale che da febbraio dell’anno scorso, senza sosta, hanno dato una grande prova di professionalità e senso di appartenenza al servizio pubblico”.


coronavirus, modalità di vaccinazione dei giovani dai 12 ai 18 anni

(aun) – perugia, 13 ago. 021 – Massima attenzione della Regione Umbria alla vaccinazione dei giovani in età scolare. Da lunedì 16 agosto sarà possibile prenotare direttamente l’appuntamento online, aderire ai Vaccine Day dedicati oppure presentarsi senza prenotazione ai centri vaccinali individuati: questo è il piano organizzato dal Commissario regionale per l’emergenza Covid, Massimo D’Angelo.

  La modalità più comoda e conveniente è la prenotazione tramite portale https://vaccinocovid.regione.umbria.it/. Così facendo si ha il vantaggio di poter scegliere la sede, il giorno e l’ora dell’appuntamento, direttamente dal proprio computer o smartphone.

  La seconda opzione è quella di aderire ai Vaccine Day di domenica 22 e 29 agosto, presso tutti i punti vaccinali territoriali, aperti dalle ore 8.30 alle 14.00 e dalle 14.30 alle 19.30. Fa eccezione il punto di Terni in cui il secondo vaccine day sarà sabato 28 anziché domenica 29 a causa dell’evacuazione programmata di un ordigno bellico in un’area adiacente.

  La terza possibilità per gli under 18, sempre da lunedì 16 agosto, è quella di presentarsi senza prenotazione presso i punti vaccinali individuati dalla Regione, che sono quelli di: Bastia Umbra, Città di Castello (palestra Salviani), Gubbio, Perugia San Marco, Marsciano, Tuoro sul Trasimeno, Foligno Aeroporto, Spoleto, Narni, Orvieto (Sferracavallo), Terni e Valnerina. Per tutti i centri l’orario di apertura è dalle ore 8.30 alle 14.00 e dalle 14.30 alle 19.30 ad eccezione della Valnerina in cui si vaccina a Norcia dal lunedì al giovedì dalle 10.30 alle 13.30 e il venerdì a Cascia, sempre dalle 10.30 alle 13.30.

   È fondamentale tenere presente che le dosi riservate a coloro che accedono senza prenotazione sono contingentate e quindi non può essere garantita la vaccinazione a tutti coloro che si presenteranno spontaneamente ai punti vaccinali. Per tale motivo è raccomandato aderire prenotando online con libera scelta della sede e del giorno.                               

A tutti i soggetti di età compresa tra 12 e 18 anni verrà somministrato vaccino a m-RNA (Pfizer o Moderna).

   “Chiediamo a tutti i cittadini di rispettare l’orario indicato nell’appuntamento – afferma il Commissario D’Angelo – e di presentarsi con la modulistica compilata, inclusa l’autorizzazione per minori, firmata dai genitori o dal legale rappresentante”. Tutta la modulistica è scaricabile al seguente link: https://emergenzacoronavirus.regione.umbria.it/cosa-portare-giorno-della-prenotazione


coronavirus; vaccinazioni a tappeto e strategie di prevenzione e sorveglianza per avvio anno scolastico in sicurezza, le misure individuate dalla riunione del comitato tecnico scientifico della regione umbria

(aun) – perugia, 12 ago. 021 – Avvio dell’anno scolastico in sicurezza grazie alle vaccinazioni a tappeto e mediante strategie di prevenzione e sorveglianza per gli studenti e il personale scolastico: è questo l’esito a cui è giunto il Comitato tecnico scientifico della Regione Umbria al termine dell’incontro che si è svolto oggi. Accordo totale tra i rappresentanti regionali della sanità e i colleghi della scuola per favorire quanto più possibile l’informazione e la consapevolezza tra i dirigenti scolastici mediante due webinar dedicati che si terranno prima delle due domeniche, 22 e 29 agosto, dedicate alla vaccinazione massiva dei giovani in età scolare.

   Gli obiettivi degli incontri – si sottolinea – sono quelli di motivare il personale scolastico ad aderire o a completare l’iter vaccinale e di coinvolgere le famiglie nella promozione di una comunicazione persuasiva, in grado di garantire la piena riuscita degli interventi vaccinali rivolti ai giovani.

   È stata inoltre confermata l’esigenza di una strategia unitaria di screening antiCovid e di un monitoraggio capillare che consenta l’adozione di interventi mirati in quelle situazioni che li rendano necessari.


attivi anche in Umbria uffici per rilascio certificazione verde covid-19 per italiani vaccinati o guariti all’estero

(aun) – Perugia, 11 ago. 021 – Sono attivi presso le sedi distrettuali della USL Umbria 1 e della USL Umbria 2 gli uffici presso i quali i cittadini italiani, anche residenti all’estero, che sono stati vaccinati fuori dall’Italia contro il SARS-CoV-2 o che sono guariti all’estero da COVID-19, potranno richiedere il rilascio delle certificazioni verdi COVID-19.

   Potranno presentare domanda per le suddette certificazioni tutti i cittadini italiani e i loro familiari conviventi, indipendentemente dal fatto che siano iscritti al Servizio Sanitario Nazionale o al SASN (Assistenza Sanitaria al Personale Navigante), nonché tutti i soggetti iscritti a qualunque titolo al Servizio Sanitario Nazionale.

   Le indicazioni dettagliate, i contatti e le procedure da seguire, sono disponibili sui siti della Azienda sanitaria di competenza territoriale:

https://www.uslumbria1.it/notizie/rilascio-green-pass-per-vaccinazioni-fatte-allestero

https://www.uslumbria2.it/notizie/modalita-per-il-rilascio-certificazione-verde-covid-19-ai-cittadini-italiani-vaccinati-o-guariti-allestero


certificazione verde covid-19, regione umbria chiede chiarimenti a ministero salute per risolvere questione persone infette dopo prima dose di vaccino

(aun) – perugia, 11 ago. 021 – La Regione Umbria ha chiesto al Ministero della Salute indicazioni chiare sull’ottenimento della “Certificazione verde” per le persone che hanno presentato una infezione da Covid-19 dopo la prima dose di un vaccino a due somministrazioni. È quanto rende noto l’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto, sottolineando che la richiesta di chiarimenti si è resa necessaria per risolvere dal punto di vista regolatorio e informatico le problematiche che coinvolgono numerosi cittadini, fra i quali molti operatori sanitari.

   “La Regione – evidenzia – ha ben presenti i disagi e il disappunto di quanti hanno contratto il coronavirus dopo la prima dose di un qualsiasi vaccino antiCovid a due dosi, per i quali è previsto il rilascio del ‘green pass’ con validità solo per i successivi sei mesi dall’avvenuta guarigione, per una durata dunque inferiore rispetto a quella di nove mesi riconosciuta per un ciclo vaccinale completo, in caso o meno di una precedente infezione da Covid-19”

“Questa situazione – spiega – risulta in contraddizione con quanto asserito dall’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, in un documento in cui si afferma che non è indicato somministrare la seconda dose vaccinale a chi ha contratto il Covid. Dunque, per Aifa, l’infezione equivarrebbe a una dose di richiamo del vaccino stesso”.

   “In assenza di indicazioni chiare – afferma l’assessore -, la scelta di risolvere in modo unilaterale la questione con la somministrazione di una seconda dose di vaccino è inappropriata e andrebbe oltretutto a incidere sulle scorte di vaccini da destinare agli umbri non ancora vaccinati. Auspichiamo pertanto che quanto prima si ottengano i chiarimenti chiesti al Ministero della Salute, con una lettera del commissario regionale per l’Emergenza Covid Massimo D’Angelo redatta in collaborazione con il Centro di Farmacovigilanza della Regione Umbria, e inviata anche al Comitato Tecnico scientifico nazionale istituito presso il Dipartimento della Protezione Civile e all’Aifa, in modo che siano garantiti gli stessi diritti a tutti i cittadini in merito alla validità della certificazione verde”.


coronavirus: appello alla vaccinazione dei calciatori del Perugia e della Ternana

(aun) – perugia 31 lug. 021 – Sono circa 187.000 i cittadini umbri che non hanno ancora aderito alla campagna vaccinazioni anti-Covid, poco meno del 24% della popolazione vaccinabile. A loro si rivolgono i giocatori del Perugia e della Ternana calcio, i quali hanno voluto manifestare il loro impegno nella lotta al Covid-19, vaccinandosi personalmente e partecipando alla campagna di sensibilizzazione della Regione Umbria, con un videomessaggio dei due capitani, Gabriele Angella e Marino Giovanni Defendi.

Il video in HD è scaricabile al seguente link: https://drive.google.com/file/d/17YCvwwYD7Y6kjD_krfJXjY3JFJ3H0PfI/view?usp=sharing

La versione compressa è scaricabile al link: https://drive.google.com/file/d/1C0avL9mJ6vD7zHYLoBYTPt3omPedOiCI/view?usp=sharing


coronavirus: aggiornamento 29 luglio

(aun) – perugia 29 lug. 021 – La Regione Umbria va incontro agli under 30 che hanno aderito alla vaccinazione e sono in attesa di green pass: la Giunta regionale dell’Umbria, su iniziativa dell’assessore alla Salute, Luca Coletto, approverà una delibera in base alla quale,  a partire dal 9 agosto e fino al 31, fatte salve ulteriori proroghe in relazione all’andamento della campagna vaccinale, i residenti in Umbria di età compresa tra 12 e 30 anni che hanno già preaderito alla vaccinazione o lo faranno durante questo arco temporale, potranno usufruire gratuitamente dei test diagnostici per la ricerca del Covid se la data prevista per la somministrazione della prima dose non è compatibile con le necessità dell’ottenimento della Certificazione verde COVID-19.

Lo ha reso noto l’assessore Coletto nel corso della conferenza stampa di aggiornamento settimanale dell’andamento epidemiologico in Umbria, alla quale hanno preso parte anche il direttore regionale alla Salute, Massimo Braganti, il commissario per l’emergenza covid, Massimo D’Angelo, i dottori Carla Bietta e Marco Cristofori del nucleo epidemiologico regionale.

  “Questo atto – ha spiegato Coletto – risponde all’esigenza  dei giovani in attesa di vaccinazione  di ottenere la Certificazione verde per i loro spostamenti e per alcune attività. Inoltre, supporta il proseguimento dell’attività di screening della popolazione attraverso il contact tracing e lo screening mirato permettendo l’individuazione precoce di soggetti positivi e favorendo così il proseguire in modo più sicuro della campagna vaccinale”.

  La richiesta del tampone avverrà da parte dei cittadini residenti in Umbria di età compresa tra 12 e 30 anni attraverso idonea procedura resa disponibile sul sito regionale a partire dal 6 agosto. L’esecuzione dei tamponi è prevista presso le sedi delle ASL già deputate a questa attività e si sta valutando la fattibilità del programma nell’ambito dell’accordo sottoscritto con i medici di medicina generale e i pediatri di libera in base”.

   Nel corso dell’incontro anche in base al report epidemiologico è stato evidenziato come l’aumento di incidenza dei casi positivi al covid sia fondamentalmente concentrato fra le persone più giovani: questa popolazione ha 2 criticità importanti, la prima la forte propensione alla mobilità e all’assembramento, la seconda al fatto che è la meno coperta dalla campagna vaccinale soprattutto in relazione al fatto le età under 30 sono state le ultime reclutate nel rispetto delle priorità dettate dal piano nazionale vaccinazione. Dalle sequenze effettuate e da quanto si evince dall’andamento generale, il 75 per cento di tutti i contagi sono in soggetti non vaccinati e la diffusione del virus sembra essere la conseguenza dei molti assembramenti che si sono verificati a seguito di alcuni eventi importanti e dell’aumento di mobilità e di possibilità di aggregazione dell’ultimo periodo.

  Il commissario D’Angelo dopo aver reso noto che nella fascia dai 29-20 anni la percentuale di vaccinati e prenotati è del 49,7 per cento, e del 18,5 per cento per i ragazzi di età compresa tra i 12 e i 19 anni, ha riferito che in Valnerina è stata completata la vaccinazione per la popolazione di 12 comuni e sono in fase di completamento Norcia e Cascia, mentre dai dati forniti a livello nazionale nelle scuole statali e paritarie risulta vaccinato l’85 per cento del personale docente e non docente.


Vaccinazioni Covid: open day nelle farmacie per i cittadini over 60

(aun) Perugia, 27 lug. 021 – La Regione Umbria, in collaborazione con le farmacie private e pubbliche aderenti, ha organizzato per sabato 31 luglio e sabato 7 agosto, due open day dedicati alla vaccinazione dei cittadini over 60 con vettore Johnson e Johnson.

  L’iniziativa, rivolta sia ai cittadini umbri che ai turisti – spiegano all’assessorato regionale alla sanità – , prevede che i soggetti interessati effettuino la preadesione direttamente in farmacia, in modo da acquisire l’appuntamento per uno dei giorni dedicati, sempre nella medesima farmacia.

   Tale iniziativa è possibile grazie alla disponibilità dei vaccini Johnson e Johnson che, si ricorda, sono raccomandati per i soggetti di età superiore ai 60 anni.

   Presso le farmacie aderenti è possibile vaccinarsi e richiedere la stampa del Green Pass, non solo nei due open day, ma anche negli altri giorni della settimana. Tale attività è particolarmente importante anche alla luce delle recenti disposizioni governative che prevedono, dal 6 agosto, l’obbligatorietà del Green Pass per accedere a specifiche aree a rischio contagio e per l’ingresso in palestre, cinema, bar e ristoranti al chiuso.

   L’elenco delle farmacie presso le quali è possibile sottoporsi alla vaccinazione è consultabile al seguente link https://emergenzacoronavirus.regione.umbria.it/dove-fare-la-vaccinazione-covid19#PVO


Ondata di calore: allerta anche in Umbria

(aun) – Perugia, 21 lug. 021 – Previste nei prossimi giorni ondate di calore in tutto il territorio regionale fino a raggiungere la temperatura massima percepita di 34° nella giornata di venerdì 23 luglio. L’allerta è stata data dal Centro di Competenza del Ministero della Salute, che sottolinea come le condizioni meteorologiche previste potranno avere effetti negativi sulla salute della popolazione, in particolare nei soggetti a rischio come gli anziani, i bambini molto piccoli e le persone affette da malattie croniche. Indicazioni dettagliate sui corretti comportamenti da tenere e sui contatti di riferimento in caso di necessità, sono disponibili nei siti istituzionali del Comune e della Asl di residenza.
Ulteriori informazioni sul bollettino emanato dal Ministero sono disponibili ai seguenti link:

https://www.salute.gov.it/portale/caldo/bollettiniCaldo.jsp?lingua=italiano&id=4542&area=emergenzaCaldo&menu=vuoto

https://www.salute.gov.it/portale/caldo/dettaglioContenutiCaldo.jsp?lingua=italiano&id=2506&area=emergenzaCaldo&menu=vuoto


Emergenza covid; appello del COR a rispetto regole distanziamento soprattutto ai giovani che registrano maggiore incidenza infezione

(aun) – Perugia, 20 lug. 021 – L’andamento epidemiologico del COVID-19 in Umbria, che registra un aumento di positivi – pur restando molto bassa l’ospedalizzazione –  è stato oggetto dell’odierna riunione del Centro operativo regionale, presieduto dal direttore regionale, Stefano Nodessi Proietti, presenti – tra gli altri – il direttore regionale alla sanità, Massimo Braganti, ed il Commissario straordinario all’emergenza COVID-19, Massimo D’Angelo.

   A fronte dell’incremento in Umbria dei positivi al COVID-19 il Cor ha voluto rivolgere un appello affinché tutti osservino comportamenti rispettosi delle regole, e per una maggiore adesione alla campagna vaccinale.

   Dall’analisi dei dati, emerge con sempre maggiore evidenza il crescere dei contagi tra i giovani da 14 a 24 anni; un dato che evidenzia la scarsa propensione dei giovani al rispetto delle regole del distanziamento. Emerge altresì chiaramente che nei soggetti che contraggono il virus e sono vaccinati con ciclo completo, il rischio di ospedalizzazione si riduce in maniera drastica rispetto ai soggetti contagiati e non vaccinati.


coronavirus: casi in risalita, appello del Commissario Covid D’Angelo alla vaccinazione

(aun) – Perugia, 18 lug. 021 – Alla luce dei dati sui contagi riferiti a ieri, sabato 17 luglio, continua in maniera rilevante la risalita dei nuovi positivi in Umbria. Sono 67 le persone risultate positive su 1484 tamponi molecolari e 2853 test antigenici effettuati, nessun guarito, un ricovero in più in degenza ordinaria mentre rimangono invariati i posti occupati in terapia intensiva, con un solo degente.  “Il dato più significativo – sottolinea il Commissario Covid Massimo D’Angelo – è che 46 nuovi casi su 67 sono persone non vaccinate. Allo stesso modo, tra i 21 nuovi positivi che presentano una sintomatologia lieve, 16 non sono vaccinati. I dati ribadiscono inequivocabilmente quanto sia importante sottoporsi a vaccinazione, per proteggere se stessi e gli altri. L’analisi dei dati nazionali evidenzia inoltre che nei soggetti che contraggono il virus e sono vaccinati con ciclo completo, il rischio di ospedalizzazione si riduce in maniera drastica rispetto ai soggetti contagiati e non vaccinati. Faccio pertanto un appello a tutti gli umbri che ancora non lo abbiamo fatto, di aderire alla vaccinazione, anche per evitare di ritornare in situazioni di forti limitazioni della vita sociale e di grande stress del sistema sanitario ospedaliero e  terrritoriale”.


coronavirus: d’angelo, “fondamentale contact tracing anche in aeroporto per paesi extra europei”

(aun) – 16 lug. 021 – Dal 9 al 16 luglio sono stati 116 nuovi casi di cittadini positivi al covid individuati in Umbria, mentre sono diminuiti i ricoveri che da 10 sono passati a 5, e non è stato registrato nessun decesso e nessun nuovo ricovero in terapia intensiva: lo rende noto il commissario straordinario per l’emergenza covid in Umbria, Massimo D’Angelo.

  “In questa fase – ha spiegato il commissario – si sta rivelando determinate il contact tracing che, da subito, è stato fondamentale per l’individuazione dei nuovi casi e l’isolamento dei contatti stretti. E’ proprio il controllo capillare a livello territoriale, ovviamente affiancato alla campagna vaccinale, che ci permetterà di contenere l’aumento dei nuovi casi e quindi la circolazione della variante Delta”.

Il commissario D’Angelo ha quindi precisato che all’aeroporto di Perugia sono attivi i controlli e che solo per i voli extra comunitari, quindi per gli arrivi da Tirana e Londra è prevista la quarantena rispettivamente di 10 e 5 giorni e l’effettuazione di un tampone di controllo.

Concludendo ha ricordato che, a partire dalla prossima settimana, saranno vaccinati gli under 30 che hanno già dato la preadesione e ha invitato tutti i giovani che ancora non hanno manifestato la volontà di essere vaccinati ad aderire alla campagna vaccinale.

Inoltre, D’Angelo ha rivolto un appello a tutta la popolazione affinché, in questa fase di ripartenza, non vengano abbandonate le regole comportamentali per evitare il contagio.


Cronavirus:aggiornamento epidemiologico 15 luglio

(aun) – perugia 15 lug. 021 – Un territorio quello umbro  decisamene sotto controllo dal punto di vista epidemiologico, con un lieve aumento di casi positivi in particolare nelle fasce d’età tra i 14 e 24 anni, quindi tra i giovani nella maggioranza non vaccinati. Gli indicatori di gravità, ricoveri e decessi, invece restano stabili e continuano a scendere: è quanto emerge dal report settimanale elaborato dal Nucleo epidemiologico regionale e illustrato stamani dalla dottoressa Carla Bietta e dal dottor Mauro Cristofori, nel corso della riunione del Cor in anteprima e poi in conferenza stampa alla presenza dell’assessore alla Salute della Regione Umbria, Luca Coletto. Presenti la dirigente del Servizio di prevenzione della Regione Umbria, Enrica Ricci, gli amministratori unici di Umbria Salute e Umbria Digitale, Giancarlo Bizzarri e Fortunato Bianconi.

  Il report elaborato dal Nucleo epidemiologico oltre agli indicatori tradizionalmente esaminati, questa settimana ha previsto un focus sulla distribuzione delle varianti (in primis la Delta) nelle regioni limitrofe e nei paesi europei con maggior scambio con l’Umbria attraverso l’aeroporto di Perugia: dallo studio è emerso come in Italia la variante Delta sia al 54 per cento, a Malta 36 per cento, in Austria al 59 per cento, in Belgio al 38 per cento, nel Regno Unito è al 96 per cento. In Umbria all’incirca al 30 per cento.

  “Anche alla luce di questa analisi durante la riunione del Cor – ha spiegato l’assessore Coletto – è stato deciso che sarà attivata una procedura ad hoc per i passeggeri provenienti dai paesi extra europei per i quali è prevista la quarantena di cinque giorni per Londra o 10 come nel caso di provenienza da Tirana”.

“In pratica presso l’aeroporto di Perugia – ha precisato – sono già attivi i controlli grazie a un presidio dell’Ufficio di sanita marittima, aerea e di frontiera che verifica il possesso della documentazione richiesta al momento dello sbarco di passeggeri provenienti da paesi europei e extra europei. In mancanza di documentazione viene attivata l’Asl per effettuare il tampone ed eventualmente la sorveglianza. Al momento si sta mettendo a punto tutta la procedura per i paesi extraeuropei come appunto Londra e Tirana per la presa in carico dei passeggeri che non hanno indicato una residenza per la quarantena e che quindi saranno trasferiti nei covid hotel, e per effettuare il tampone se non sono in possesso della documentazione richiesta”.

A conclusione dell’incontro è stato reso noto che in Umbria sono state somministrate 858.080 dosi di vaccino. E’ prevista la consegna di 7900 dosi di vaccino Moderna al 19 luglio, mentre il 20 luglio è prevista l’arrivo di 15.210 dosi di Pfizer, il 22 luglio 28.080  e altrettante dosi (28.080)  il 29 luglio.


coronavirus: vaccinazioni, dal 15 luglio riparte somministrazione prime dosi, informazioni ai cittadini per anticipo seconde dosi

(aun) – perugia 14 lug. 021 – A partire dal 15 luglio ripartirà in Umbria la somministrazione delle prime dosi di vaccino: lo rende noto il commissario per l’emergenza covid, Massimo D’Angelo, spiegando che in questi giorni sarà somministrata la prima dose di vaccino ai soggetti di età compresa tra 59  e  30 anni, circa 16 mila, già prenotati e a coloro, sempre di questa fascia di età, che avevano chiesto di spostare la data per la somministrazione della prima dose. Parallelamente entro il fine settimana incominceranno a ricevere i primi sms con la prenotazione della vaccinazione i 29.686 under 30 che avevano dato la preadesione. I giovani sotto i 30 anni saranno vaccinati con vaccino Moderna dalla prossima settimana insieme ai 16.836 ragazzi di età compresa tra i 12 ai 19 anni che riceveranno sempre a partire dalla stessa data il vaccino Pfizer.  

Il ciclo vaccinale avrà quindi la seguente articolazione:

  • Le classi di età 12-59 anni (coorti 2009 – 1962) riceveranno il vaccino Pfizer con la seconda dose a 28 giorni estensibile fino a 42 su richiesta del cittadino per esigenze specifiche.
  • Il vaccino Moderna potrà essere somministrato alle classi di età tra 18 e 59 anni (coorti 2003-1962) con seconda dose a 28 giorni sempre estensibile fino a 42 giorni su richiesta.
  • Astrazeneca andrà agli over 60 (coorti a partire dal 1961 esclusa categoria 1) con seconda dose a 63 giorni estensibile fino a 84, J&J gli over 60.

Per quanto riguarda lo spostamento delle seconde dosi, tutti coloro che hanno già fatto richiesta di spostamento scegliendo una data per la seconda dose entro il 21 luglio, hanno ricevuto o un sms con un nuovo appuntamento nei tempi indicati o un sms per prenotare direttamente la seconda dose tramite il portale, mentre coloro che hanno richiesto lo spostamento scegliendo una data per la seconda dose oltre il 21 luglio, riceveranno dopo il 15 luglio un sms per spostare la seconda dose direttamente con il sistema di prenotazione.

Per le nuove richieste a partire dal 19 luglio sul portale regionale sarà inserita una procedura che consentirà al soggetto di accedere al sistema e spostare la seconda dose in una data compatibile con l’arco temporale previsto dal vaccino in funzione delle disponibilità.

Anche i turisti presenti in Umbria potranno richiedere, collegandosi al portale regionale dedicato, la somministrazione della seconda dose per motivi eccezionali e qualora si permanga per un periodo tra i 10 e 15 giorni.


coronavirus: aggiornamento epidemiologico 9 luglio. coletto: “non abbassare la guardia e chi può vada a donare il sangue”
(aun) – perugia 9 lug. 021 –  Anche se l’andamento dei nuovi casi di covid in Umbria si conferma in  costante riduzione l’attività di tracciamento e monitoraggio rimane intensa e agli umbri rivolgo l’invito a non abbassare la guardia: lo rende noto l’assessore alla Salute della Regione Umbria, Luca Coletto, a commento dei dati del report epidemiologico settimanale elaborato dal Nucleo epidemiologico regionale.
  “In questa fase – ha spiegato Coletto – bisogna necessariamente tenere alta la guardia e l’attenzione deve andare anche oltre i confini regionali. Il Nucleo epidemiologico della nostra Regione sta effettuando un attento monitoraggio dell’andamento epidemico nelle regioni circostanti e nell’intero paese al fine di individuare e gestire tempestivamente possibili elementi di criticità per la popolazione regionale. Con la ripresa della mobilità tra regioni e stati è molto importante tenere sotto osservazione quello che accade intorno a noi per poter poi eventualmente valutare preventivamente le giuste azioni da adottare. Solo così – aggiunge l’assessore – potremo da una parte preservare la salute e dall’altra permettere alle attività economiche, in particolare in questo periodo dell’anno a quelle turistiche, di ripartire con slancio”.
  Dal report aggiornato emerge che sono 13 i nuovi casi riscontrati oggi nell’intero territorio regionale.
L’RT, vista la bassa numerosità dei casi, è soggetto a maggiori oscillazioni, mantenendosi comunque al di sotto del valore di 1 e al di sotto del valore nazionale che mostra una lieve tendenza all’aumento. (Umbria 0,94 Vs Italia 1,24)
Si conferma anche la stabilizzazione verso il basso del tasso di incidenza settimanale regionale (6 casi x 100.000 abitanti), e dei relativi tassi aziendali e provinciali con la tendenza alla riduzione in tutti i distretti anche in quello della Valnerina che ha ridotto l’incidenza ad un terzo del valore dell’ultima settimana.
Si consolida verso il basso anche la quota dei positivi sui nuovi tamponi, a conferma dell’adeguata azione di tracciamento dei casi in tutto il territorio regionale.
L’andamento regionale dei tassi di incidenza per classe d’età conferma una sostanziale stabilità del dato, sempre inferiore a 50 casi per 100.000 abitanti.
Continua la discesa dei ricoveri ordinari e anche quella dei ricoveri in terapia intensiva. Analogo andamento si osserva per i decessi.
“In questo momento possiamo guardare con un certo ottimismo alla stagione estiva – ha detto l’assessore Coletto – ma, soprattutto in queste giornate in cui l’Umbria si anima grazie a Umbria Jazz e ci si ritrova anche per seguire gli Europei di calcio, vorrei ricordare di rispettare il più possibile le regole per evitare la diffusione dell’infezione, a partire dal distanziamento e dall’uso della mascherina se ci si trova in situazioni di sovraffollamento anche se all’aperto non è più obbligatorio”.
   Concludendo Coletto vuole lanciare un appello a tutti i donatori di sangue: “In questo momento la banca del sangue è in grande sofferenza – afferma –  Questa carenza potrebbe compromettere l’attività programmata. Vorrei invitare tutti i donatori a prenotare la donazione presso i centri di raccolta sangue presenti sul territorio regionale. Donare il sangue è un gesto di grande generosità e di solidarietà verso gli altri e, soprattutto in questa fase che unisce alla conclamata carenza di donazioni estiva anche l’emergenza covid, questo gesto verso gli altri è ancora più importante”.


coronavirus: anticipo seconde dosi vaccino e somministrazione a turisti, informazioni

(aun) – perugia 4 lug. 021 – A causa della limitata fornitura di vaccini e a seguito delle indicazioni della struttura commissariale approvate dal Comitato Tecnico Scientifico, in Umbria ai soggetti estremamente vulnerabili che ancora non hanno compiuto il ciclo vaccinale,  è concessa prioritariamente la possibilità di anticipare la seconda dose, ovviamente fino al tempo utile di 21 giorni per Pfizer e 28 per Moderna dalla prima dose.

   La possibilità di anticipare è concessa anche alle altre categorie e, al momento, sono stati gestiti coloro che ne hanno fatto richiesta e avevano la seconda dose programmata fino al 21 luglio. Andando avanti si estenderà in base al numero di dosi che perverranno dalla Struttura commissariale nazionale.

Coloro i quali hanno richiesto l’anticipo della seconda dose riceveranno SMS con indicazioni per prenotare lo spostamento della seconda dose tramite portale. Hanno già ricevuto SMS coloro che avevano programmata la seconda dose entro il 21 luglio. Progressivamente verranno contattati i restanti richiedenti.

Per coloro che non hanno ancora fatto richiesta verrà resa disponibile la procedura di anticipazione nei prossimi giorni.

   I turisti che chiedono di vaccinarsi in Umbria vengono presi in carico, ma si dará la possibilità di effettuare la vaccinazione solo se ci saranno le dosi disponibili. I  residenti che hanno fatto la prima dose fuori regione per lavoro, per studio o perché sono andati a fare un vaccin day, verranno presi in carico per fare la seconda dose organizzandole per il tempo massimo possibile in relazione alle disponibilità di vaccino.

  In questo mese la programmazione – spiega il commissario per l’emergenza covid in Umbria, Massimo D’Angelo –  vista la rimodulazione delle dosi consegnate dal governo centrale, è orientata solo per la somministrazione di seconde dosi e comunque si dovrà  prima garantire chi ha fatto la prima dose in Umbria.


coronavirus: dopo un anno di nuovo libere in Umbria le terapie intensive
(aun) – Perugia, 04 lug. 021 – Oggi 4 luglio, il bollettino sull’andamento epidemiologico in Umbria, registra 0 ricoveri in terapia intensiva su 11 soggetti positivi al covid ospedalizzati: a commentare il dato è l’Assessore regionale alla Salute, Luca Coletto.

“Il 2 luglio dello scorso anno è stato il primo giorno in cui in Umbria si sono liberate le terapie intensive dopo i mesi durissimi che avevamo vissuto – ha detto Coletto – Dal 2 luglio 2020 le terapie intensive sono state libere da pazienti covid fino al 13 agosto dello stesso anno. Non succedeva proprio da quella data di registrare in Umbria zero ricoveri in rianimazione; è sicuramente un dato – ha proseguito –  che ci fa tirare un sospiro di sollievo e ci fa guardare con ottimismo al futuro visto che, diversamente dallo scorso anno, abbiamo molte più armi per sconfiggere il virus, grazie alle vaccinazioni e alle cure”.

“Di certo – ha concluso l’Assessore – non bisogna abbassare la guardia e tutti noi dobbiamo continuare a rispettare le regole basilari per evitare la diffusione del contagio. In questa fase l’attività di contact tracing è fondamentale per intercettare da subito eventuali focolai e circoscriverli non trascurando mai nei casi sospetti anche il sequenziamento”.


coronavirus: aggiornamento al 1 luglio dell’andamento epidemiologico
(aun) – Perugia, 01 lug. 021 – L’andamento dei nuovi casi in Umbria si conferma in costante riduzione: è quanto emerge dal report sull’andamento dei contagi elaborato dal Nucleo epidemiologico regionale aggiornato al 30 giugno.  
Dallo studio risulta che l’RT, vista la bassa numerosità dei casi, è soggetto a maggiori oscillazioni, mantenendosi comunque al di sotto del valore di 1.
Si conferma anche la stabilizzazione verso il basso del tasso di incidenza settimanale regionale (7 casi per 100.000 abitanti), e dei relativi tassi aziendali e provinciali con la tendenza alla riduzione in tutti i distretti: ad eccezione della Valnerina, che mostra un’incidenza più alta (217 per 100.000), tutti i distretti hanno valori inferiori ai 50 casi per 100.000 abitanti.
Un solo Comune, Norcia, ha una incidenza superiore a 200 casi per 100.000, con un cluster ben definito, circoscritto e gestito.
Si consolida verso il basso anche la quota dei positivi sui nuovi tamponi, a conferma dell’adeguata azione di tracciamento dei casi in tutto il territorio regionale.
Anche l’andamento regionale dei tassi di incidenza per classe d’età conferma una sostanziale stabilità del dato, sempre inferiore a 50 casi per 100.000 abitanti.
Continua la discesa dei ricoveri ordinari e in terapia intensiva. Analogo andamento si osserva per i decessi che da giorni sono a 0.

“I dati – spiega l’Assessore alla Salute della Regione Umbria, Luca Coletto – sono più che confortanti. Il report fotografa la realtà aggiornata al 30 giugno, ma i dati di oggi 1 luglio, sono ancora più buoni con solo 3 soggetti positivi, 1 solo posto occupato in terapia intensiva, 16 ricoveri e nessun decesso. Altro dato incoraggiante arriva dal sequenziamento dei campioni provenienti dal cluster di Norcia che rilevano, per la parte già sequenziata, la presenza di variante brasiliana e non della tanto temuta variante Delta”.
“Alla luce di ciò, – ha aggiunto l’Assessore – in previsione dell’autunno sarà opportuno avviare un lavoro di riorganizzazione  territoriale per favorire le cure domiciliari e liberare gli ospedali”.

“La lotta al covid, così come ho sempre sostenuto – ha concluso Coletto – si vince non solo con l’arma dei vaccini, ma con le giuste cure prime tra tutte gli anticorpi monoclonali. L’attivazione di equipe multidisciplinari e il potenziamento delle Usca saranno la base su cui costruire l’assistenza territoriale che deve necessariamente guardare a modelli integrati che dovranno contare anche sulla telemedicina”.


vaccini, consegnate anticipatamente in umbria tutte le dosi astrazeneca di luglio

(aun) – Perugia, 28 giu. 021 – Nel fine settimana la Struttura commissariale nazionale ha consegnato, in anticipo, alla Regione Umbria, tutte 49 mila 400 dosi di vaccino Astrazeneca previste per le seconde dosi dell’intero mese di luglio. Solitamente le consegne di tale vaccino avvengono con cadenza settimanale. Per tale motivo, visti i tempi necessari alla loro inoculazione, nel report del Ministero della salute la nostra regione risulta con un rapporto del 86,4% tra le dosi consegnate e quelle somministrate. Tali dosi verranno somministrate sia dai medici di medicina generale che nei punti vaccinali territoriali ai cittadini over 60 che hanno ricevuto la prima dose di Astrazeneca, al fine anticipare le seconde dosi ed immunizzare nel minor tempo possibile la popolazione.


vaccinazioni anti COVID-19; da oggi capacità vaccinale quotidiana a oltre 8 mila inoculazioni; conferma metà settembre doppia vaccinazione per popolazione umbra

(aun) – Perugia, 21 giu. 021 – Entro la metà di settembre in Umbria la popolazione aderente avrà effettuato il ciclo completo delle vaccinazioni. È quindi confermata la pianificazione delle vaccinazioni nella regione, che prevede la somministrazione della prima dose a tutta la popolazione aderente prima della fine luglio e il ciclo completo entro metà settembre, in leggero anticipo sul Piano vaccinazioni pubblicato lo scorso maggio. E’ quanto fa sapere l’assessorato alla sanità della Regione Umbria.

  Da oggi, lunedì 21 giugno, la capacità vaccinale regionale tornerà ai livelli ottimali con oltre 8000 vaccinazioni al giorno nei soli punti vaccinali territoriali, dopo un lieve rallentamento della scorsa settimana, dovuto in parte all’aggiornamento del sistema informativo con conseguente riduzione dell’orario di apertura dei punti vaccinali, e in parte anche a seguito del riequilibrio delle dosi distribuite nei vari territori. Si tratta dunque di un ulteriore slancio verso il raggiungimento dell’”immunità di gregge”, grazie anche all’avvio delle somministrazioni nelle farmacie, presso i medici di famiglia e nei luoghi di lavoro.

   In merito alle proiezioni elaborate da Il Sole 24 ore in cui si prospetta la data del 23 ottobre come obiettivo per la vaccinazione dell’80% dei cittadini umbri, si sottolinea che il dato, facendo riferimento alla media mobile della settimana scorsa (12-19 giugno), in cui – come detto – le somministrazioni sono state inferiori al normale standard, lo stesso rischia infatti di risultare fuorviante, se non contestualizzato alla programmazione complessiva delle vaccinazioni realmente effettuate.


coronavirus: aggiornamento epidemiologico 17 giugno
(aun) – perugia 17 giu. 021 – In Umbria alla campagna di vaccinazione ha aderito il 71 per cento della popolazione vaccinabile, mentre la regione è al IV posto tra le regioni italiane con il 51 per cento dei cittadini vaccinati: il dato è stato reso noto dall’assessore alla Salute della Regione Umbria, Luca Coletto, nel corso della conferenza stampa settimanale di aggiornamento epidemiologico e sull’andamento della campagna vaccinale. Presenti il direttore regionale alla Salute, Massimo Braganti, il commissario covid, Massimo D’Angelo, i medici del Nucleo epidemiologico, Carla Bietta e Marco Cristofori.
  Nel corso dell’incontro l’assessore ha informato che la campagna di vaccinazione in Umbria sta rispettando il programma definito: con prima dose ai cinquantenni entro la metà di giugno e la vaccinazione entro la fine del mese dei quarantenni.
Nel frattempo sono state avviate le vaccinazioni sui luoghi di lavoro: al momento sono partiti la Thyssen di Terni e Cucinelli nel Perugino che, da lunedì prossimo e per due settimane, intensificherà le vaccinazioni con l’apertura serale dalle 20 alle 24.
Per quanto riguarda le vaccinazioni in farmacia è stato spiegato che sono già partite e saranno impegnate nella vaccinazione degli over 60. Inoltre, da lunedì i medici di medicina generale avvieranno le vaccinazioni con Moderna.
  Relativamente all’intervento vaccinale in Valnerina, il commissario D’Angelo ha reso noto che è stata vaccinata già la popolazione vaccinabile residente in 6 comuni.
 Il commissario ha anche reso noti i dati relativi alle sospette reazioni avverse ai vaccini: dal primo gennaio al 15 Giugno 2021, in Umbria, risultano inserite nella Rete Nazionale di Farmacovigilanza (RNF) 1.485 casi di sospette reazioni avverse (ADR) ai vaccini anti Covid-19 su un totale di 628.605 dosi somministrate. La percentuale di segnalazioni sul totale delle dosi somministrate è pari allo 0,24%. Il tasso di segnalazione per 100.000 dosi in Umbria, pari a 236/100.000 dosi, è sostanzialmente in linea con il dato medio nazionale che è di 204 segnalazioni per 100.000 abitanti.
Nel 79% dei casi la reazione avversa ha interessato il sesso femminile, con un rapporto Femmine/Maschi pari a circa 3:1.
Nel 93% dei casi (1383/1485) di segnalazione si è trattato di una reazione avversa giudicata “non grave”.
Relativamente al tipo di reazione avversa, sono state segnalate essenzialmente quelle già note per questi vaccini. Tra le principali: reazioni locali o sistemiche (febbre, brividi, dolore in sede di iniezione, stanchezza, malessere) in circa il 32% dei casi; reazioni interessanti il sistema muscoloscheletrico (mialgia, artralgia) circa il 19% dei casi; disturbi interessamento il sistema nervoso (cefalea, parestesie) circa il 18% dei casi; disturbi del tratto gastrointestinale (nausea, diarrea) nel 7% dei casi, disturbi della cute e del sottocute (eruzione cutanea, orticaria) nel 4% dei casi.
Nella maggior parte dei casi il segnalatore della Reazione Avversa è stato il medico (46%), seguito dal cittadino (28%), dal farmacista (15%) e da altro operatore sanitario (11%).


coronavirus: vaccinazioni, informazioni per i cittadini (aun) – perugia 14 giu. 021 – “La Regione Umbria subito dopo il recepimento della circolare ministeriale del 7 aprile 2021 che raccomandava la somministrazione preferenziale  del vaccino Astrazeneca ai soggetti di età pari o superiore ai 60 anni, ha utilizzato per le prime dosi degli under 60 vaccini m-RNA, ovvero Pfizer e Moderna: lo ricorda il commissario regionale per l’emergenza covid, Massimo D’Angelo, precisando che, per precauzione, non solo è stata limitata la somministrazione di AstraZeneca, ma anche di Johnson & Johnson che ha le stesse caratteristiche.    

  A seguito dello stop alla somministrazione anche delle  seconde dosi di AstraZeneca agli under 60 deciso dal Comitato tecnico scientifico e comunicato dal governo con ordinanza emanata nella serata di venerdì 11 giugno, la Regione Umbria rende noto che a questa data, complessivamente in Umbria i cittadini che avrebbero dovuto ricevere la seconda dose con questa tipologia di vaccino erano 3900. Di questi, nelle due giornate di sabato 12 e domenica 13 giugno, 800 sono già stati vaccinati con vaccino Pfizer.    

  In via cautelativa la Regione ha deciso per gli under 60 la sospensione delle seconde dosi con vaccino a vettore virale, già da venerdì 11 giugno. Relativamente a questa giornata quindi, gli appuntamenti spostati verranno riprogrammati nelle stesse sedi vaccinali entro la settimana inviando un sms a tutti i soggetti interessati con l’informazione che riceveranno la seconda dose con nuovo vaccino. 

Gli appuntamenti del giorno 12 che residuano, si informa che saranno gestiti come quelli del giorno 11 giugno.

Gli appuntamenti dei giorni successivi saranno mantenuti nella stessa sede e con lo stesso orario. Anche in questo caso, ai cittadini verrà inviato sms del mantenimento dell’appuntamento con sostituzione del vaccino.


coronavirus: vaccinazioni, informazioni per i cittadini, sospeso astrazeneca per under 60

(aun) – perugia 12 giu. 021 – Il commissario straordinario per l’emergenza covid in Umbria, Massimo D’Angelo, ha trasmesso a tutti i direttori dei distretti sanitari della Regione la circolare emanata dal ministero della Salute, con il parere del Comitato tecnico scientifico che di fatto, sospende  la somministrazione del vaccino AstraZeneca agli under 60 anche per la seconda dose.

Per i cittadini sotto i 60 anni che hanno già ricevuto la prima dose con vaccino Astrazeneca il ciclo vaccinale sarà completato con vaccino Pfizer o Moderna entro 8-12 settimane.

A partire da oggi gli uffici regionali stanno riprogrammando gli appuntamenti in modo da recuperare entro venerdì prossimo quelli rimandati ieri, mentre gli appuntamenti della prossima settimana saranno mantenuti.

Coloro che erano programmati in data odierna verranno regolarmente vaccinati con vaccino m-RNA (Pfizer e Moderna), se invece i cittadini under 60 che avrebbero dovuto ricevere la seconda dose oggi con AstraZeneca non si dovessero presentare, riceveranno un sms con un nuovo appuntamento nei prossimi giorni.


coronavirus: in attesa delle decisioni del cts in umbria sospesa somministrazione seconda dose astrazeneca per under 60

(aun) – perugia 11 giu. 021 – In attesa del pronunciamento del Comitato Tecnico Scientifico in merito alla somministrazione del vaccino AstraZeneca agli under 60 e sul possibile cambio di farmaco per la seconda dose, il commissario per l’emergenza covid in Umbria, Massimo D’Angelo, ha disposto, precauzionalmente per la giornata odierna, la sospensione delle somministrazioni di seconde dosi di vaccino AstraZeneca a tutti i soggetti di età inferiore a 60 anni.

A seguito della decisione formale del CTS verranno rese note le indicazioni su come concludere il ciclo vaccinale dei cittadini sotto i 60 anni già vaccinati con prima dose AstraZeneca.


coronavirus: aggiornamento epidemiologico e campagna vaccinale 10 giugno

(aun) – perugia 10 giu. 021 – “La Regione Umbria nella programmazione della campagna delle vaccinazioni ha applicato e rispettato tutte le indicazioni dei protocolli nazionali. Di conseguenza, i giovani sono stati e continueranno ad essere vaccinati con Pfizer o Moderna, nel rispetto delle indicazioni che in tal senso sono state chiare”: si è espresso così l’assessore alla Salute della Regione Umbria, Luca Coletto, in merito al tipologia di vaccino somministrato ai giovani nei punti vaccinali del territorio umbro. 

L’assessore Coletto ha affrontato l’argomento nel corso della conferenza stampa di aggiornamento settimanale sull’andamento della situazione epidemiologica e della campagna vaccinale. Oltre all’assessore, sono intervenuti il direttore regionale alla Salute e Welfare, Massimo Braganti, il commissario per l’emergenza covid, Massimo d’Angelo, l’amministratore unico di Umbria digitale, Fortunato Bianconi, Carla Bietta e Mauro Cristofori del Nucleo epidemiologico regionale. 

  Dopo aver reso noto che in queste due giornate a loro dedicate, tutti i maturandi sono stati vaccinati con vaccini mRNA, Coletto ha sottolineato che in proposito “i tecnici  stessi sconsigliano la somministrazione di dosi di vaccino AstrAzeneca ai giovani”.  

  Sul versante epidemiologico per l’Umbria arrivano buone notizie, visto che l’incidenza dei casi è in discesa e in costante miglioramento a dimostrazione che il tracciamento continuo e tutte le misure adottate hanno prodotto dei risultati positivi.

Per quanto riguarda le vaccinazioni l’Umbria è al primo posto per la vaccinazione dei novantenni e settantenni, al secondo posto per gli ottantenni. Mentre per la vaccinazione  dei cittadini di età compresa tra i 60 e 69 anni tra le Regioni italiane l’Umbria è collocata al 15/mo posto, ma in realtà spiega Fortunato Bianconi, “sarebbe al quinto, visto che non sono state conteggiate le vaccinazioni con Johnson & Johnson”.  

 Un’ulteriore accelerazione alla campagna vaccinale comunque, arriverà grazie all’accordo con le farmacie che avvieranno le somministrazioni a partire da lunedì:   vaccineranno i cittadini a partire dai 60 anni che potranno prenotarsi direttamente in farmacia.

Inoltre, dopo aver definito attraverso una delibera regionale le linee di indirizzo per la somministrazione del vaccino nei luoghi di lavoro, si stanno predisponendo tutte le iniziative per permettere alle aziende che vorranno organizzarsi in tal senso, di essere operative.


coronavirus: al via il 9 e 10 giugno le vaccinazioni per 3128 maturandi

(aun) – perugia 8 giu. 021 – Sono 3128 gli studenti maturandi che riceveranno la vaccinazione il 9 e 10 giugno.

Alla scadenza del termine per la presentazione delle adesioni, sono circa 4000 richieste pervenute mediante il modulo presente sul portale regionale.

Dopo un’attenta analisi, di questa circa 800 sono risultate non pertinenti, in quanto frutto di inserimenti multipli o da parte di soggetti non aventi diritto.

Tutti gli studenti che hanno aderito riceveranno un messaggio di notifica con la data, l’ora e il luogo in cui presentarsi per la vaccinazione.


coronavirus: grazie all’attività di tracciamento riscontrati casi di variante indiana

(aun) – perugia 8 giu. 021 – A seguito dell’attività di sequenziamento che il Laboratorio regionale di microbiologia di Perugia effettua di routine presso il Centro zooprofilattico di Teramo, sono stati individuati 5 campioni di variante B.1.167.2 (variante indiana).

Si tratta di soggetti che non hanno avuto contatti tra di loro. 

Dei 5 campioni, 1 di questi proveniva da un signore di 93 anni che già vaccinato si è positivizzato il 20 di maggio con lievissimi sintomi. In questo caso il sequenziamento è previsto di prassi e al 2 giugno il tampone di controllo ha già dato esito negativo. Il paziente sta bene. 

Per gli altri 4 campioni la scelta è stata casuale come prevede il protocollo per il sequenziamento. Anche in questi 4 casi sono stati riscontrati sintomi lievi e al momento continua il monitoraggio.


coronavirus: vaccinazioni maturandi, alle 16 del 7 giugno 3354 adesioni

(aun) – perugia 7 giu. 021 – Alle ore 16 di oggi 7 giugno, sono 3354 su oltre 7000 gli studenti che hanno aderito alla vaccinazione  prima dell’esame di maturità.

Le adesioni per i maturandi, che saranno vaccinati mercoledì 9 e giovedì 10 giugno nei punti vaccinali distribuiti sul territorio regionale, sono aperte fino a domani, martedì 8 giugno, alle ore 14.

https://emergenzacoronavirus.regione.umbria.it/studenti-che-devono-fare-esame-di-maturita: questo il link dedicato per aderire.

Nelle ore successive saranno inviati gli sms con luogo e ora in cui avverrà la somministrazione del vaccino.

  Contestualmente proseguono le adesioni dei ragazzi di età compresa tra i 16 e 19 anni che, sempre alle ore 16 del 7 giugno, sono 10.767 su 31.329.

Mentre per gli adolescenti tra 12 e 15 anni, hanno dato l’adesione 3629 su 32.113.


coronavirus: parte la campagna di vaccinazione in 14 comuni umbri colpiti dal sisma del 2016

(aun) – perugia 4 giu. 021 – Sellano, Arrone, Ferentillo, Montefranco, Polino, Cascia, Cerreto di Spoleto, Monteleone di Spoleto, Norcia, Poggiodomo, Preci, Sant’Anatolia di Narco, Scheggino, Vallo di Nera. Sono questi i 14 i comuni umbri colpiti dal sisma del 2016 che saranno interessati dalla campagna di immunizzazione dal Covid-19, organizzata dalla Regione Umbria in coordinamento con la struttura del Commissario Straordinario per l’emergenza Covid, Generale Francesco Paolo Figliuolo, e il Ministero della Difesa.

Nel corso di una riunione di coordinamento tra tutti i soggetti coinvolti nell’iniziativa si è stabilito che a partire da martedì prossimo e per due settimane, 4 Presidi Vaccinali Mobili della Difesa, composti da ufficiali medici e sottufficiali infermieri delle Forze Armate, si recheranno prioritariamente a domicilio delle persone più anziane e vulnerabili, per poi estendere la vaccinazione ai restanti residenti dei centri interessati. 

Il primo Comune coinvolto nella campagna di vaccinazione sarà Poggiodomo. A seguire gli altri, partendo da quello con meno abitanti, per arrivare a creare delle vere e proprie zone Covid-free.

Grazie al supporto della Protezione Civile, della Croce Rossa e delle Forze dell’Ordine, i sindaci allestiranno dei punti vaccinali straordinari temporanei. Inoltre, nei singoli centri partirà una campagna di informazione alla popolazione che sarà vaccinata a partire dai 12 anni di età.  

  “L’integrazione delle forze – ha detto il commissario regionale per l’emergenza covid, Massimo D’Angelo – permetterà di mettere in sicurezza la popolazione di questa parte dell’Umbria. La nostra Regione si è distinta nella campagna vaccinale per aver messo in sicurezza in primis la popolazione anziana e i fragili più esposti al rischio di complicanze in seguito all’infezione prodotta dal Covid. Per questa iniziativa – ha concluso –   voglio ringraziare il Generale Figliuolo per l’attenzione che ci ha riservato. Ovviamente i ringraziamenti vanno a tutti gli uomini dello Stato e ai volontari della Protezione civile e della Croce Rossa che renderanno possibile questo intervento. Questa area rappresenta una zona a maggior disagio assistenziale e, pertanto, si è ritenuto necessario garantire un intervento vaccinale capillare”.

Alla riunione era presente anche il direttore (Ndr. Direzione regionale Governo
del Territorio, Ambiente, Protezione civile) della Regione Umbria, Stefano Nodessi.


coronavirus: aggiornamento covid al 4 giugno

Perugia 4 giu. 021 – Un andamento dei nuovi casi in costante diminuzione, l’indice Rt sempre al di sotto del valore di 1, mentre si consolida verso il basso anche la quota di positivi sui nuovi tamponi a conferma dell’adeguata azione di tracciamento dei casi in tutto il territorio regionale: è quanto emerge dal report elaborato dal Nucleo epidemiologico regionale sull’andamento in Umbria della situazione epidemiologica aggiornato al 3 giugno.
L’Umbria sempre alla data del 3 giugno sul fronte delle vaccinazioni si attesta al IV posto tra le Regioni nel rapporto tra dosi somministrate e popolazione con 62.680 somministrazioni ogni 100.000 abitanti. Ad oggi i vaccinati con prima dose sono 381.319, con ciclo completo 179.630, complessivamente sono state somministrate 547.253 dosi si 589.345 dosi consegnate.
Da domani 5 giugno, a seguito dell’estensione da parte dell’Agenzia Italiana del Farmaco, dell’indicazione terapeutica del vaccino Pfizer fino ai soggetti di età pari o superiore ai 12 anni, saranno aperte le preadesioni per la vaccinazione dei ragazzi di età compresa tra i 12 e i 15 anni. Si potrà dare l’adesione ad essere vaccinati tramite portale il portale istituzionale.
La vaccinazione degli adolescenti rappresenta un’ulteriore tappa nella limitazione della diffusione del covid che in questa fascia della popolazione circola in modo asintomatico o paucisintomatico rendendo così ancora più difficile l’adozione di misure di contenimento dell’infezione.


coronavirus: vaccinazioni, umbria accelera immunizzazione over 60

(aun) – perugia 31 mag.021 – L’Umbria accelera sulla vaccinazione degli over 60 dedicando tre giornate, a partire da oggi, per completare l’immunizzazione della popolazione di questa fascia di età che ha dato l’adesione: lo comunica l’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto, spiegando che “così come ribadito anche dal Commissario nazionale per l’emergenza, è necessario continuare a dare priorità alla messa in sicurezza delle persone fragili e over 60, le più esposte alle conseguenze negative del virus. A tal fine – ha detto Coletto – abbiamo deciso di coinvolgere ancora più attivamente i cittadini di questa fascia di età”.

  In tutto il territorio regionale quindi, è stata definita una redistribuzione delle quote di vaccino secondo la disponibilità e le capacità operative dei punti vaccinali territoriali, in modo da destinare il vaccino nei punti vaccinali con maggiore adesione di over 60. Di conseguenza, potrebbe verificarsi che alcuni punti vaccinali effettueranno un numero di vaccinazioni più elevato rispetto allo standard ed altri invece, un numero inferiore. 

Per favorire la vaccinazione di questa categoria nel corso delle tre giornate dedicate, in alcuni distretti gli appuntamenti dei cittadini che rientrano nella fascia di età 69-60 e che hanno dato la propria adesione tramite il portale regionale, sono stati riprogrammati e notificati tramite sms. 

  Il Piano regionale sta proseguendo in aderenza al piano nazionale: in Umbria è stato somministrato il 98,3 per cento delle dosi di vaccini Covid finora consegnate alla regione. Il dato più alto a livello nazionale secondo i dati aggiornati sul sito dedicato del Governo.

Al pomeriggio di domenica 30 maggio sono state infatti inoculate 519.101 dosi delle 528.015 finora avute. La media nazionale è del 95,6 per cento di dosi somministrate.

   La campagna vaccinale – come annunciato – prevede un cronoprogramma di reclutamento progressivo delle coorti definite in base all’età, tramite preadesione. Successivamente alla raccolta dell’adesione, qualche giorno prima della somministrazione della prima dose di vaccino, il soggetto riceverà un messaggio con la data, l’orario e la sede in cui riceverà la dose vaccinale.

La scelta della preadesione, in un tempo preliminare alla successiva prenotazione con assegnazione dell’appuntamento, è per garantire ai cittadini appartenente alla categoria designata in quell’arco temporale di accedere alla vaccinazione, prima delle categorie successive. Una scelta questa, che è alterativa alle cosiddette liste di riserva adottate da altre Regioni. La riserva di posti, infatti, è commisurata alla disponibilità dei vaccini su base settimanale e alla numerosità totale della categoria da vaccinare.

I posti che rimangono disponibili, dovuti alle mancate adesioni, vengono messi a diposizione per la categoria successiva, per la quale saranno già state avviate le adesioni. Quindi si prosegue con questo metodo anche per le categorie successive.

Gli appartenenti ad una categoria per cui sono state aperte le adesioni e che non abbiano aderito nell’arco temporale indicato, possono continuare a farlo e vengono gestiti in progress.

Da oggi 31 maggio, sono aperte le adesioni per la fascia dei cittadini tra 29 e 16 anni.

La vaccinazione degli over 50 partirà dal 3 giugno e da domani in base alla disponibilità dei vaccini, coloro che hanno dato l’adesione riceveranno gli sms con tutte le indicazioni necessarie.


generale figliuolo e capo della protezione civile curcio in visita in umbria: apprezzamento per l’andamento della campagna vaccinale e i risultati raggiunti

(aun) – perugia 28 mag. O21 – Sono stati accolti questa mattina a Palazzo Donini dalla presidente della Regione Umbria,  Donatella Tesei, il commissario per l’emergenza Covid, generale Francesco Paolo Figliuolo e il capo della protezione civile, Fabrizio Curcio, oggi in visita in Umbria.

Dopo il saluto delle autorità hanno incontreranno i rappresentanti della Task force Covid della Regione per fare il punto della situazione, presenti l’assessore regionale alla Salute e al Welfare, Luca Coletto, e alla Protezione civile, Enrico Melasecche, oltre al commissario per l’emergenza covid in Umbria, Massimo D’Angelo.   

Nel corso dell’incontro il Generale Figliuolo si è complimentato per la capacità vaccinatoria e per i risultati che l’Umbria sta ottenendo (oltre 44 per cento della popolazione vaccinata, superiore alla media nazionale e circa il 90% dei vaccini ricevuti già utilizzati) e ha sottolineato l’importanza di non abbassare la guardia in questo momento in cui i risultati delle misure restrittive passate e delle vaccinazioni si stanno vedendo.

Dopo aver illustrato le caratteristiche della campagna vaccinale umbra, la presidente Tesei ha ringraziato Figliuolo e Curcio per la visita in Umbria e per “la continua e fattiva collaborazione”. Ha inoltre annunciato che nei prossimi giorni sarà avviata una campagna vaccinale a tappeto su tutta l’area del cratere sismico. Il generale ha poi visitato il punto vaccinale ubicato presso il centro fieristico di Bastia Umbra. Qui ha affermato che “con la piena sinergia tra Stato, Regioni, enti locali, enti fieristici, come in questo caso a Bastia Umbra, c’è l’Italia che vince, perché a vincere è la squadra. Dobbiamo continuare in squadra – ha aggiunto – non lasciando indietro nessuno, soprattutto i più vulnerabili, e l’Umbria sta riuscendo in questa direzione. Se continueremo su questa via – ha concluso Figliuolo – usciremo al più presto dalla logica emergenziale”.

Infine, il Generale si è recato all’Ospedale di Perugia per l’inaugurazione del Modular hospital, la struttura modulare realizzata con elementi prefabbricati e con annesse dotazioni impiantistiche e apparecchiature elettromedicali per il ricovero e il trattamento di 10 pazienti affetti da SARS Covid-19. Subito dopo ha salutato i sanitari dell’ospedale militare che lasceranno la città dopo circa 6 mesi di impegno.

La giornata si è conclusa con la visita al punto vaccinale di Solomeo, a Corciano.


coronavirus: aggiornamento epidemiologico e andamento campagna vaccinale 27 maggio

(aun ) – perugia 27 mag. 021 – Sono 490.466 le dosi di vaccino anticovid somministrate in Umbria alla data di oggi 27 maggio.  Dei vaccinati in 167.766 hanno completato il ciclo di vaccinazione, mentre altri 331.148 hanno ricevuto la prima dose.

L’Umbria su nove fasce di età per vaccinazioni tra le Regioni italiane è ai primissimi posti per 6 fasce.

Dal 28 maggio oltre alle fasce già prenotate o per le quali è stata aperta l’adesione, saranno aperte le adesioni per la popolazione di età compresa tra 30 e 39 anni (in Umbria sono 70.031).  Dal 31 maggio invece, al via le adesioni per i più giovani, ovvero coloro che hanno tra i 16 e i 29 anni. 

Si può riassumere così quanto è emerso nel corso della conferenza stampa di aggiornamento settimanale sull’andamento della situazione epidemiologica in Umbria tenuta dall’assessore regionale alla Salute e al Welfare, Luca Coletto, insieme al direttore regionale alla Salute, Massimo Braganti. Presenti i dottori Carla Bietta e Mauro Cristofori del Nucleo epidemiologico regionale, gli amministratori unici di Umbria Digitale e Umbria Salute, Fortunato Bianconi e Giancarlo Bizzarri.

  “I numeri ci confermano che la zona bianca è vicina – ha detto l’assessore Coletto – l’auspicio è che presto si realizzi questa nuova fase, in modo da far ripartire al più presto anche a pieno ritmo le attività produttive. Per combattere il covid sappiamo tutti che i vaccini sono fondamentali, ma allo studio c’è anche un farmaco che può essere somministrato all’inizio dell’insorgenza della patologia per cinque giorni. Come abbiamo sempre detto – ha aggiunto l’assessore – il covid si combatte in maniera integrata quindi con distanziamento, mascherina, vaccini e anche cure domiciliari”.

  Il direttore Braganti ha reso noto che è stato definito “l’accordo con i medici di medicina generale e i farmacisti per incentivare la campagna vaccinale, così com’è stata avviata l’interlocuzione con vari insediamenti produttivi per incentivare la somministrazione del vaccino nei luoghi di lavoro. Il limite- ha concluso Braganti – rimane nella disponibilità del vaccino”.


coronavirus: vaccinazioni, indicazioni per i cittadini

(aun) – perugia 24 mag. 021 – Negli ultimi giorni l’attività dei punti vaccinali attivati sul territorio regionale è stata fortemente incrementata nel rispetto dei parametri nazionali che stabiliscono il numero di somministrazioni giornaliere da effettuare. Pertanto, per evitare disagi e code fuori dai centri vaccinali, si pregano i cittadini di rispettare l’orario indicato sulla prenotazione e a non presentarsi nei punti vaccinali con largo anticipo.

Inoltre, la Regione Umbria invita tutti coloro che hanno ricevuto il messaggio che sposta a 42 giorni la data della somministrazione della seconda dose di vaccino Pfizer e Moderna, di attenersi al piano vaccinale predisposto.

  Qualora, per motivi strettamente sanitari, dovesse esserci l’esigenza di cambiare la data comunicata tramite sms, si raccomanda di non andare di persona nei punti vaccinali in quanto, a partire dalle ore 20 del 25 maggio, sul portale https://emergenzacoronavirus.regione.umbria.it sarà attivato un link appositamente dedicato alla comunicazione della necessità di spostare l’appuntamento per motivi sanitari.


coronavirus: aggiornamento epidemiologico e della campagna delle vaccinazioni al 21 maggio

(aun) – perugia 21 mag. 021 – L’Umbria sul fronte della copertura vaccinale per fasce di età si colloca, in 7 delle 9 fasce individuate, tra le prime 5 Regioni italiane. In particolare, è prima per la copertura vaccinale dei novantenni, terza per ottantenni e settantenni che rappresentano le categorie più esposte a rischio in seguito alla malattia prodotta dal virus SARS-CoV-2: il dato è emerso stamani nel corso della conferenza stampa di aggiornamento settimanale sull’andamento epidemiologico e della campagna vaccinale sul territorio regionale.

Sono intervenuti l’assessore alla Salute della Regione Umbria, Luca Coletto, il direttore regionale alla Salute e Welfare, Massimo Braganti, il commissario regionale per l’emergenza covid, Massimo D’Angelo, i dottori Carla Bietta e Mauro Cristofori, del Nucleo epidemiologico regionale.

“Essendo contingentato il numero dei vaccini – ha detto l’assessore Coletto –  così come previsto dal piano nazionale, sono state coperte per prime le categorie più esposte e per i soggetti vulnerabili è stata garantita la copertura vaccinale anche dei familiari e dei caregiver,  per poi aprire alle fasce più giovani e a quelle produttive”.

Tra le principali notizie fornite nel corso dell’incontro, l’assessore ha posto l’accento in particolare sull’apertura delle prenotazioni, a partire da stamani 21 maggio, per i soggetti fragili con meno di 60 anni che rientrano nella categoria 4 elaborata dal Ministero della Salute che “in Umbria – ha detto – sono all’incirca 20 mila e potranno prenotare autonomamente attraverso il portale regionale”.

Sono già aperte inoltre, le adesioni dei soggetti di età compresa tra i 50 e 59 anni che hanno già raggiunto il numero di 25.683, mentre, a partire da lunedì 24 maggio, il via libera è previsto per l’adesione alla vaccinazione dei soggetti di età compresa tra i 49 e 40 anni che riceveranno l’appuntamento in base alla disponibilità dei vaccini.  

  “In questo momento – ha spiegato il commissario straordinario, Massimo D’Angelo – il 42 per cento della popolazione umbra vaccinabile ha ricevuto almeno la prima dose, ma amplieremo questo raggio grazie allo slittamento, a partire da lunedì prossimo, della seconda dose di vaccino Pfizer da 21 a 42 giorni e Moderna da 28 a 42 giorni, che ci permetterà di liberare le agende e garantire all’incirca 70 mila prenotazioni”.

Inoltre è stato annunciato che la prossima settimana la Giunta regionale dell’Umbria adotterà una delibera per l’autorizzazione di punti vaccinali straordinari nei luoghi di lavoro.

Grazie a questo atto infatti, le attività produttive in grado di somministrare almeno 200 vaccini al giorno, potranno chiedere l’autorizzazione per avviare il punto vaccinale.

In Umbria sono state somministrate 441.518 dosi di vaccino, 147.192 cittadini hanno completato il ciclo, mentre 298,889 hanno ricevuto la prima dose.  


Sanità: al via piano ripristino attività ordinarie di tutta la rete ospedaliera regionale; Tesei: “verso una nuova normalità”

(aun) – Perugia, 20 mag. 021 –  È stata approvata dalla Giunta questa mattina, e presentata dalla presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta a Spoleto, la delibera sul “Piano dell’assistenza ospedaliera, dotazione posti letto e ripresa delle attività” che riguarderà tutte le strutture sanitarie dell’Umbria, in considerazione del fatto che scadrà domani la validità delle ordinanze della presidente Tesei con le quali era stato prorogato appunto al 21 maggio il termine per l’utilizzo degli ospedali di Spoleto e Pantalla quali strutture dedicate alla cura del COVID-19.

   Così come già precisato più volte in passato, la Giunta ha messo in atto il piano che prevedeva, dopo un periodo temporaneo di utilizzo parziale di alcuni ospedali per esigenze legate alla pandemia, al ripristino dei servizi sanitari offerti in precedenza.

   All’incontro con i giornalisti hanno partecipato, oltre alla presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, ed all’assessore regionale alla salute, Luca Coletto, anche il direttore regionale alla salute, Massimo Braganti, ed il Direttore Asl Umbria 2, Massimo De Fino.

   “Pur riguardando tutta la regione – ha sottolineato la Presidente Donatella Tesei – ho scelto di presentare la Delibera a Spoleto che ha rappresentato un luogo simbolico della lotta al Covid.  Spoleto ed il suo ospedale, infatti, così come gli ospedali di gran parte dell’Umbria, sono stati le prime linee dove abbiamo combattuto il virus. L’Umbria è stata duramente colpita nella seconda e terza ondata, anche, primi in Italia, con la presenza di ben 2 varianti simultaneamente, ma grazie al lavoro e l’impegno di tutti ha reagito al meglio ed è stata una delle prime regione ad uscire dalla fase acuta invernale”.

   L’andamento della situazione epidemiologica regionale attuale permette alle strutture sanitarie, così come era stato previsto anche nelle ordinanze di gennaio, di tornare, attraverso alcuni passaggi organizzativi, allo loro piena efficienza extra Covid:
“non dobbiamo però dimenticarci – ha continuato la Presidente – che andiamo incontro ad una ‘nuova normalità’. Finché il virus circolerà, infatti, cambierà il volto degli ospedali italiani e chiamerà la sanità a nuove complesse sfide. E’ dunque arrivato i momento di affrontare la fase della convivenza con il virus, tutto continuando ad avere accortezze e settori dedicati al Covid, ma tornando a focalizzare la nostra attenzione, che è comunque sempre stata alta, verso tutte le patologie, affrontando anche le liste d’attesa che questo governo regionale ha ereditato già in fase critica e che il Covid ha accentuato”.

   La Presidente si è poi concentrata sulla ripresa progressiva, ma totale, di tutte le attività degli ospedali umbri. “Pur lasciando ai rappresentanti della Sanità una illustrazione dettagliata – ha specificato – delineo qualche dettaglio strategico: resteranno sempre i 127 posti di terapia intensiva e i 62 posti di terapia sub intensiva. Resteranno circa 100 posti di degenza covid, ma saranno concentrati negli ospedali principali di Terni e Perugia. Rimarrà a disposizione come elemento di risposta rapida e elastica l’ospedale da campo regionale forte dei suoi 16 posti di terapia intensiva, 12 di sub intensiva e 10 di degenza ordinaria, tutti covid, e anche questa fase ci fa capire quanto è stata importante la sua realizzazione finanziata dalla Banca d’Italia. Progressivamente Città di Castello, Branca e Foligno ridurranno la quota di posti letto Covid dedicati. L’Ospedale di Spoleto e l’ospedale di Pantalla perdono la connotazione di Covid hospital e procedono alla riconversione progressiva, come gli altri ospedali sopra citati”.

   Un passaggio particolare del suo intervento è stato dedicato proprio a Spoleto e Pantalla: “Per quel che riguarda questi due ospedali, sta succedendo quello che ho sempre detto e tradotto in atti, fin dal primo giorno, anche se è stata fatta una speculazione, da parte di taluni agitatori di folle, che ha indotto una rappresentazione assolutamente falsa della realtà a discapito di una parte di cittadinanza che, perfettamente in buona fede, ha creduto quanto veniva strumentalmente detto. Proprio a loro dico che c’è la prova che gli ospedali, come ho sempre detto, torneranno a disposizione della Comunità per tutte le esigenze”.

   La Presidente Tesei si è infine soffermata proprio sulla struttura spoletina che ospitava la conferenza: “L’ospedale cittadino – ha detto – in questo periodo è stato migliorato e ammodernato.  Anche su questa struttura si è tornati ad investire e si investirà ancora. Tra l’altro un ospedale, questo, che, come poi vi verrà detto nello specifico con dati puntuali, nel periodo Covid non si è fermato per le altre prestazioni necessarie, anzi in alcuni ambiti ha aumentato le prestazioni. Ha inoltre sempre mantenuto operativo il day hospital oncologico e ben 24 tipologie di prestazioni ambulatoriali, e adesso verrà riattivato completamente e progressivamente partendo dal day surgery, passando per la chirurgia, anche robotica, per la medicina, per arrivare al punto nascite. La Regione tra l’altro si sta adoperando per fare tutti gli interventi necessari di manutenzione e proprio a Spoleto vorrò che vi sia il nuovo e moderno acceleratore lineare, che è già stato messo in programma dalla Asl 2. Nel nostro progetto, che speriamo sarà realizzato dal prossimo Pano Sanitario Regionale, Foligno e Spoleto funzionalmente e logicamente saranno integrati pur restando due realtà distinte, senza duplicazioni, ma anzi ognuno forte delle proprie specialità, diventano di fatto il terzo polo ospedaliero dell’Umbria, quello cioè, che doveva succedere da tempo”.

   “L’ospedale di Spoleto – ha detto per parte sua l’assessore Coletto – ha consentito il raggiungimento di grandi risultati durante la lotta al covid, ha permesso soprattutto di curare in maniera appropriata i cittadini umbri, senza che dovessero andare fuori regione, e di questo va dato grande merito a tutto il personale. Adesso arriva il momento di guardare fiduciosi al futuro e in questo senso noi abbiamo dato attuazione ad una nuova progettualità, a partire dai prossimi giorni costruiremo un vestito su misura per l’ospedale di Spoleto, ma anche per quello di Pantalla. Faremo interventi importanti per ammodernarlo e per riqualificarlo ed inserirlo adeguatamente nella nuova rete ospedaliera regionale – ha concluso Coletto – che sarà individuata nel nuovo piano regionale sociosanitario”.

   “In tutti questi mesi – ha affermato invece il direttore generale De Fino – l’ospedale di Spoleto non solo non ha mai cessato la sua operatività in diverse discipline e funzioni essenziali, oltre a quella COVID, ma in alcuni casi le ha accresciute. Sono state migliaia le prestazioni offerte a tutti i cittadini del territorio, cui abbiamo sempre corrisposto adeguata risposte ai bisogni di cura e di salute. Dall’oncologia all’attività ambulatoriale, dal pronto soccorso pediatrico alla diagnostica ed alla radiologia”. Il direttore De Fino ha quindi svolto una dettagliata relazione, indicando tutti numeri delle prestazioni realizzate all’ospedale di Spoleto, soffermandosi poi sul programma degli interventi di ulteriore ammodernamento ed ampliamento che inizieranno a breve e che prevedono diversi milioni di euro di investimenti per l’adeguamento del sistema anti incendio e lavori al pronto soccorso, oltre ad altre opere e acquisizione di strumentazioni come il nuovo ”acceleratore lineare”.


vaccinazioni covid-19: da domani al via preadesioni over 50; oggi avviata vaccinazione over 60

(aun) – Perugia, 19 mag. 021 – Da domani, giovedì 20 maggio, al via le preadesioni alla campagna vaccinale per la fascia di età 59-50 anni. I cittadini appartenenti a questa fascia potranno effettuare l’adesione solo tramite portale https://vaccinocovid.regione.umbria.it/

   Intanto è iniziata oggi la somministrazione dei vaccini per la fascia di età 69-60 anni, mentre alle ore 17 di oggi 19 maggio sono oltre 32.000 i soggetti della fascia 69-60 che hanno già aderito alla campagna vaccinale. Per queste persone la prenotazione, comunicata tramite SMS, viene attribuita in base all’età e al Distretto sanitario di residenza e l’immunizzazione verrà effettuata con ogni tipologia di vaccino, in base alle disponibilità.


coronavirus: vaccinazioni, riaperte le prenotazioni per categorie prioritarie e candidature per residenti all’estero

(aun) – perugia, 17 mag. 021 – Da martedì 18 maggio in Umbria sono riammesse alla vaccinazione anti Covid-19 le categorie prioritarie previste dal Piano nazionale e precedentemente sospese, ovvero personale docente e non docente, scolastico e universitario, forze dell’ordine e servizi penitenziari.

Per quanto riguarda le prenotazioni per il personale della scuola e dell’università sono possibili sia dal portale dedicato che nelle farmacie.

Sono attive anche le candidature alla vaccinazione per i soggetti appartenenti all’Anagrafe italiani residenti all’estero (A.I.R.E.), tutte le istruzioni sono riportate al link: https://emergenzacoronavirus.regione.umbria.it/aire

   In merito ai cittadini di età compresa tra 60 e 69 anni, alle ore 18 di oggi sono state acquisite oltre 22 mila adesioni (il dato corrisponde al 30 per cento della popolazione di questa fascia di età).

Si ricorda che per quest’ultima categoria è possibile effettuare l’adesione solo tramite portale https://vaccinocovid.regione.umbria.it/


Piano vaccini Umbria: da mercoledì prossimo prime vaccinazioni classe età 60-69; entro maggio pre adesioni per tutte le fasce ed entro fine luglio prima dose per tutti

(aun) – Perugia, 17 mag. 021 – Ulteriore accelerazione delle vaccinazioni in Umbria che consentirà entro la fine di maggio la pre adesione dei cittadini di tutte le fasce di età vaccinabili, ed entro la fine del mese di luglio ad ogni cittadino umbro sarà stata garantita l’effettuazione almeno della prima dose di vaccino. E’ quanto è stato dichiarato dal direttore regionale alla salute della Regione Umbria, Massimo Braganti, e dal commissario straordinario emergenza coronavirus, Massimo D’Angelo, nel corso dei lavori del Centro operativo regionale, svoltosi quest’oggi, coordinato dal direttore regionale alle infrastrutture e protezione civile, Stefano Nodessi Proietti.

   Il Commissario D’Angelo ha illustrato al Cor la nuova rimodulazione del Piano vaccinale regionale, grazie alla quale già da mercoledì prossimo saranno effettuati i primi vaccini per la classe di età 60-69 anni. Da giovedì prossimo, inoltre, saranno aperte anche le pre adesioni per la fascia di età 50-59 anni per la quale si prevede di iniziare le vaccinazioni all’inizio del prossimo mese di giugno. Quindi, subito dopo la fascia di età 50-59 anni, saranno aperte le pre adesioni anche per quella di età 40-49 anni, fino ad arrivare, come detto, alla pre adesione per tutte le fasce d’età vaccinabili, inclusa quella dei 16-29 anni, entro la fine di maggio; entro la fine di luglio, quindi, si prevede l’effettuazione – per tutti i cittadini vaccinabili –  della prima dose di vaccino per.

   Si tratta di una significativa accelerazione che sarà resa possibile grazie all’aumento a 42 giorni dell’intervallo di tempo tra l’inoculazione della prima e della seconda dose di Pfizer, e a condizione, ovviamente, che vengano garantite adeguate dosi di vaccino da parte della struttura del Commissario straordinario nazionale. Così come forniranno un altrettanto e significativo contributo alla velocizzazione dei tempi di vaccinazione anche la definizione dei protocolli con il sistema dei medici di medicina generale e delle farmacie e anche con gli ordini professionali.


Piano vaccini Umbria: da mercoledì prossimo prime vaccinazioni classe età 60-69; entro maggio pre adesioni per tutte le fasce ed entro fine luglio prima dose per tutti

(aun) – Perugia, 17 mag. 021 –   La Regione Umbria è anche già pronta per avviare l’operatività dei punti vaccinali presso i luoghi di lavoro, in attesa delle specifiche direttive da parte dei Ministeri competenti. Nel corso del Cor è stato altresì annunciato che per intensificare l’attività vaccinale la Regione Umbria metterà a disposizione altri due team itineranti che di volta in volta potranno affiancare i diversi punti vaccinali del territorio regionale.

   Quanto alla ripresa della ordinaria attività dei presidi ospedalieri il direttore regionale alla salute Braganti ha voluto ribadire che questo è l’obiettivo che la Regione Umbria sta perseguendo proprio in queste ore, affinché gradualmente gli ospedali Covid – o i reparti Covid presso gli ospedali – possano riprendere le attività ordinarie, da quelle chirurgiche, specialistiche e di diagnosi: “dobbiamo però sempre considerare che in ogni caso il COVID ancora c’è e dunque – ha affermato Braganti – dobbiamo essere prudenti e procedere per step, considerando in questo percorso sia l’andamento dell’epidemia, sia gli effetti delle vaccinazioni”.


coronavirus: campagna vaccinale dimostra la sua efficacia, l’umbria tra le prime regioni per riduzione contagi e ricoveri, protetti i fragili e gli anziani

(aun) – perugia, 15 mag. 021 – La Direzione Salute e Welfare della Regione Umbria nel sottolineare il buon andamento della campagna vaccinale – testimoniato dal report ministeriale che vede la nostra regione costantemente nelle prime posizioni per la capacità di somministrare le dosi ricevute dalla struttura del Commissario nazionale, con percentuali superiori al 90 per cento – desidera illustrarne le peculiarità e la progressione.

Il piano regionale – spiega la Direzione – ha sempre seguito in maniera rigorosa quello nazionale ed ha mirato a proteggere tutti i soggetti più a rischio come gli anziani, i soggetti estremamente vulnerabili, i loro familiari e caregiver. In questo senso, a fronte di una popolazione anziana tra le più numerose d’Italia, abbiamo vaccinato circa 22.000 cittadini, con età compresa tra i 70 e i 100 anni, in più rispetto alla media italiana. Al fine della protezione dei nuclei familiari più fragili, abbiamo vaccinato mediamente due familiari o caregiver che prestano assistenza ad un soggetto estremamente vulnerabile.

Se non avessimo avuto cura di favorire la massiccia adesione di anziani, fragili e caregiver, avremmo potuto dedicarci alla vaccinazione di fasce d’età più giovani, ma questa strategia è stata uno degli elementi che ci ha permesso, tra le prime Regioni d’Italia, di ridurre i contagi e i ricoveri, sia ordinari che in terapia intensiva.

I positivi risultati della nostra campagna vaccinale sono evidenziati anche dall’ultimo monitoraggio di Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, l’Umbria ha vaccinato in maniera capillare e tempestiva: il 13,46% della popolazione con ciclo completo (8° posto tra le regioni), il 95,74% degli over 80 con prima dose (3° posto) e il 77,04% con ciclo completo (8° posto), il 100% degli ospiti delle RSA con prima dose (1° posto) e l’83,34% con ciclo completo (9° posto), il 95,07 degli operatori delle RSA (5° posto).


coronavirus: informazioni sulle modalità di prenotazione vaccinazione per cittadini di età compresa tra i 60 e 69 anni

(aun) – perugia 14 mag. 021 – Da lunedì 17 maggio i cittadini con età fra i 60-69 anni potranno aderire alla vaccinazione anticovid tramite il portale vaccinocovid.regione.umbria.it 

  Nelle settimane successive, in base alla disponibilità dei vaccini, riceveranno SMS con indicata la data della vaccinazione.


coronavirus: aggiornamento epidemiologico 14 maggio, da lunedì aperte le prenotazioni per over 60 

(aun) – perugia 14 mag. 021 – Una curva epidemiologica sempre più in discesa con una prevalenza di soggetti positivi ogni 100 mila abitanti sempre più bassa e con un numero in calo anche per i  decessi: si può riassumere così l’attuale quadro dell’Umbria dal punto di vista epidemiologico tracciato oggi durante la conferenza stampa tenuta dall’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto, dal direttore regionale, Massimo Braganti, dal commissario regionale per l’emergenza covid, Massimo D’Angelo.

Nel corso dell’incontro l’assessore Coletto ha annunciato che, a partire da lunedì prossimo, saranno aperte le prenotazioni per i cittadini di età compresa tra i 60 e 69 anni. Progressivamente verranno prenotati i soggetti fragili della categoria 4 e i cittadini di età tra i 50-59 anni e poi 40-49.

  “Ovviamente – ha detto l’assessore – è importante precisare che per garantire l’appropriatezza della prestazione, è fondamentale che sia garantita la disponibilità dei vaccini, solo così si potrà rimanere coerenti con il piano”.


coronavirus: riapertura rsa a visite, regione umbria recepisce ordinanza ministeriale

(aun) – perugia 11 mag. 021 – La Regione Umbria, dopo la validazione da parte del Comitato tecnico scientifico dell’ordinanza emanata dal ministro della  Salute, Roberto Speranza, che riapre alle visite presso le Rsa, ha inviato ai direttori delle 2 Aziende sanitarie territoriali una nota di trasmissione della stessa per darne indicazione di attuazione e ampia diffusione ai distretti sanitari e alle strutture del proprio territorio. 

Lo rende noto l’assessore alla Salute, Luca Coletto, precisando che, in attesa della “certificazione verde covid-19, in Umbria i visitatori potranno accedere nelle residenze solo previa dimostrazione di avvenuta vaccinazione (ciclo completo) o di aver effettuato un tampone molecolare o antigenico rapido con esito negativo  entro le 48 ore antecedenti all’ingresso nella struttura.


coronavirus: riapertura delle rsa alle visite dei parenti, soddisfazione dell’assessore coletto

(aun) – perugia 8 mag. 021 – “Accogliamo con soddisfazione una notizia attesa e per la quale ci siamo convintamente adoperati a livello nazionale, prima in Commissione salute e poi in Conferenza Stato-Regioni. Ora, nel rispetto dei protocolli, pensiamo a programmare le riaperture delle Rsa e permettere così alle famiglie di ritrovarsi”: così l’assessore alla Salute della Regione Umbria, Luca Coletto, sull’ordinanza firmata dal ministro Speranza.

  Dal primo momento in cui si è verificata l’emergenza sanitaria, l’assessore Coletto ha dedicato molta attenzione alle persone anziane e ai soggetti fragili, e così, come nella fase in cui la pandemia è esplosa aveva visto nella chiusura delle Rsa la migliore opzione per mettere in sicurezza i soggetti più a rischio, ora con i contagi in calo e la vaccinazione di tutti gli ospiti delle strutture protette e degli operatori, ha convintamente caldeggiato la riapertura alle visite dei parenti.  

“Nonostante il covid non sia stato sconfitto – ha detto l’assessore – ora siamo nelle condizioni di poter programmare delle riaperture in sicurezza grazie alla copertura dei vaccini. E’ vero la pandemia è ancora una realtà, ma ci sono dei risvolti umani di cui tener conto e gli affetti in alcuni casi potenziano gli effetti dei farmaci”.


regione umbria programma agende per vaccinazione over 50

(aun) – perugia  7 mag. 021 – La Regione Umbria, in conformità con le indicazioni emanate dal Commissario straordinario per l’emergenza covid, generale Figliuolo,  sta riorganizzando la programmazione delle agende vaccinali sulla base degli approvvigionamenti previsti, in modo da iniziare anche la prenotazione degli over 50 da metà maggio e l’inizio delle vaccinazioni dai primi di giugno. Lo rende noto il commissario per l’emergenza covid in Umbria, Massimo D’Angelo.

Ovviamente, come annunciato, è in corso un intervento di programmazione per garantire anche la pianificazione e la vaccinazione dei soggetti di età compresa tra i 69 e 60 anni e dei fragili appartenenti alle categorie 3 e 4 delle tabelle ministeriali, ai quali sarà somministrato una tipologia di vaccino differente da quello indicato per i cinquantenni e over 50.  

Ulteriori dettagli sulla rimodulazione della campagna vaccinale saranno forniti in maniera puntuale a partire dalla prossima settimana.


coronavirus: aggiornamento epidemiologico 6 maggio

(aun) – perugia 6 mag. 021 – “La Regione Umbria, da subito, nella gestione dell’emergenza sanitaria, ha avuto particolare cura della popolazione anziana e dei soggetti fragili e, seguendo le indicazioni nazionali, ha vaccinato per primi proprio i cittadini che rientrano in questa fascia della popolazione”: lo ha detto l’assessore regionale alla Salute e al Welfare, Luca Coletto, nel corso della conferenza stampa di aggiornamento sulla situazione epidemiologica umbra.

Erano presenti oltre all’assessore Coletto, il direttore regionale Massimo Braganti, il commissario per l’emergenza covid, Massimo D’Angelo, gli amministratori di Umbria Salute e Umbria Digitale, Giancarlo Bizzarri e Fortunato Bianconi, i dottori Carla Bietta e Mauro Cristofori, del Nucleo epidemiologico regionale.  

  “L’Umbria conta una percentuale elevata di anziani – ha detto l’assessore – e, in questo momento, abbiamo dato una risposta importante proprio a questi soggetti. Una regione con una forte componente anziana della popolazione, sicuramente dimostra che ha saputo dare risposte importanti sul fronte della sanità e della cronicità aumentando la prospettiva di vita”.

“E proprio ai soggetti estremamente vulnerabili, come già anticipato la scorsa settimana – ha proseguito l’assessore Coletto –   nelle due domeniche del 9 e 16 maggio, verranno anticipati i circa 11 mila cittadini già prenotati a giugno”. 

  L’impegno è stato esteso anche per permettere agli ospiti delle Rsa di ricevere le visite dei parenti. 

In proposito l’assessore ha sottolineato che “abbiamo lavorato da tempo, prima nella commissione sanità delle Regioni e poi in Conferenza Stato-Regioni, per realizzare questo obiettivo, che è un atto dovuto”.

“I dati confortanti e la campagna vaccinale  – ha proseguito – ci consentono finalmente un cambio di prospettiva per poter far riabbracciare in sicurezza i figli e i genitori”.

“Ora – ha concluso –  attendiamo l’ordinanza del governo. Ormai da troppo tempo, i nostri anziani si vedono negare anche la possibilità di scambiare due parole con i propri cari”.

  In vista del fine settimana il direttore regionale alla Salute e Welfare, Massimo Braganti, ha posto l’accento sul rispetto delle regole “fondamentali” per contenere il contagio: “Sono tre – ha detto – le regole fondamentali. Quindi, distanziamento, mascherine e lavaggio delle mani. Ho visto dai giornali e di persona gruppi di ragazzi senza mascherina. L’invito è ad adottare un comportamento responsabile da parte di tutti”.


coronavirus: vaccinazioni, giunta regionale approva accordo con le farmacie

(aun) – perugia 5 mag. 021 – “Sin dall’inizio dell’emergenza sanitaria, le farmacie hanno svolto un ruolo importante. Ora, con l’avvio delle vaccinazioni ai cittadini il loro ruolo assumerà una valenza altissima, visto che contribuiranno, attraverso l’immunizzazione, a mettere in sicurezza la comunità umbra”: riassume così l’assessore alla Salute della Regione Umbria, Luca Coletto, l’accordo tra la Regione Umbria e le Associazioni delle farmacie pubbliche e private convenzionate per la somministrazione da parte dei farmacisti dei vaccini anti-covid.

  “La diffusione capillare delle farmacie sul territorio regionale – ha detto Coletto – rappresenta un’opportunità per raggiungere i cittadini. L’emergenza sanitaria ha reso indispensabile e urgente la necessità di rafforzare la resilienza, la prossimità e la tempestività di risposta del sistema sanitario prevedendo l’implementazione delle attività assicurate dalla rete territoriale delle farmacie. In emergenza – ha concluso –  bisogna raccogliere tutte le opportunità e ringraziamo i farmacisti che, insieme ai medici di medicina, si adopereranno per permettere a tutti noi di lasciarci al più presto alle spalle l’emergenza sanitaria”.

L’accordo diventerà operativo in base all’approvvigionamento e alla disponibilità dei vaccini.


coronavirus: vaccinazione covid-19, prossimi appuntamenti per estremamente vulnerabili, caregiver e familiari conviventi

(aun) – perugia, 4 mag. 021 – Da oggi 4 maggio, alle ore 12, sono riaperte le prenotazioni per i caregiver e familiari conviventi di soggetti estremamente vulnerabili, con età inferiore ai 60 anni, a cui verrà somministrato il vaccino Pfizer arrivato ieri in misura di circa 12.000 dosi. Sono invece già aperte le prenotazioni per i caregiver e i familiari conviventi con età superiore ai 60 anni, grazie alla disponibilità di circa 2.000 vaccini Johnson & Johnson.

  Per quanto riguarda i soggetti estremamente vulnerabili, come già anticipato la scorsa settimana, nelle due domeniche del 9 e 16 maggio verranno anticipati i circa 11.000 cittadini già prenotati a giugno. Ai destinatari verrà inviato un SMS con indicazione del Punto Vaccinale in cui recarsi e dell’orario dell’appuntamento. I team vaccinali delle ASL contatteranno coloro cui non è arrivata la notifica SMS, per confermare l’appuntamento fissato.

Coloro che avessero bisogno di ulteriori informazioni possono rivolgersi al Numero Verde dedicato 800.192.835, attivo tutti i giorni dalle 8:00 alle 20:00. A tutti sarà somministrato il vaccino Pfizer.

Inoltre sono in distribuzione ai medici di medicina generale circa 27 mila dosi di vaccino AstraZeneca che consentirà di completare la somministrazione della prima dose ai cittadini di età compresa tra i 70/79 anni entro la seconda decade di maggio.


coronavirus: aggiornamento del 29 aprile, nelle domeniche del 9 e 16 maggio in programma vaccine day per i cittadini estremamente vulnerabili

(aun) – perugia 29 apr. 021 – “L’Umbria con 295 mila 512 dosi di vaccino somministrate si colloca prima tra le regioni italiane. Ma il numero di dosi di vaccino inoculate non va intesa come una gara, bensì come un importante indicatore per misurare l’efficienza delle nostre strutture, del coordinamento sul territorio e della distribuzione corretta dei professionisti, medici e infermieri che operano nei punti vaccinali: a fornire il dato è stato l’assessore alla Salute della Regione Umbria, Luca Coletto, nel corso della conferenza stampa di aggiornamento settimanale relativa alla gestione dell’emergenza covid sul territorio regionale.

Presenti, oltre all’assessore Coletto, il direttore regionale alla Salute e Welfare, Massimo Braganti, che ha portato un breve saluto nel suo primo giorno di attività in Regione, il commissario covid, Massimo D’Angelo, gli amministratori di Umbria Salute e Umbria Digitale, Giancarlo Bizzarri e Fortunato Bianconi, i dottori Carla Bietta e Mauro Cristofori del Nucleo epidemiologico regionale.

  “La curva epidemiologica si sta stabilizzando – ha detto l’assessore Coletto – e l’obiettivo che ci poniamo, con l’auspicio di avere a disposizione i vaccini, è quello di immunizzare in tempi brevi la popolazione”. 

Sempre sul fronte delle vaccinazioni l’assessore ha annunciato che “dopo il buon risultato della scorsa domenica dedicata all’immunizzazione degli over 80, si pensa di programmare altri due vaccine day nelle domeniche del 9 e 16 maggio per anticipare la vaccinazione di 10.000 soggetti vulnerabili già prenotati a giugno e ai quali verrà somministrato il vaccino Pfizer già assegnato”.

L’assessore ha reso noto inoltre, che la prenotazione della vaccinazione si può effettuare anche su “SanitApp”.

  Per accelerare la vaccinazione degli over 80 nelle aree più decentrate – ha riferito il commissario D’Angelo – un team vaccinale dell’Esercito vaccinerà a domicilio per evitare a questa fascia della popolazione spostamenti, mentre tra il 15 e il 20 di maggio si prevede di completare la vaccinazione per i soggetti di età compresa tra i 70 e 79 anni.


coronavirus: vaccini, prenotati alle 17 del 28 aprile 5891 caregiver e familiari conviventi di persone con grave disabilità ed estremamente vulnerabili

(aun) – perugia 28 aprile 2021 – Sono 5.891 in Umbria i caregiver e i familiari conviventi di persone con grave disabilità ed estremamente vulnerabili che si sono prenotati per la vaccinazione anticovid dalle 13 alle 17 di oggi, 28 aprile, su un totale di circa 8600 prenotazioni effettuate.

Dopo lo stop delle prenotazioni resosi necessario per l’indisponibilità di vaccini, la Regione Umbria ha riaperto le prenotazioni per i caregiver e i familiari conviventi. 

L’aggiornamento delle agende ha determinato un momento di blocco delle prenotazioni nella prima parte della giornata che sono riprese dalle ore 13 in maniera regolare.


coronavirus: vaccinazioni, online la dashboard con tutti i dati relativi all’umbria

(aun) – perugia 27 apr. 021 – E’ online sul sito istituzionale della Regione Umbria, nel portale dedicato all’emergenza coronavirus, una nuova dashboard sulla vaccinazione anti Covid-19, visualizzabile al link https://coronavirus.regione.umbria.it/vaccini

La Dashboard, realizzata grazie alla collaborazione tra il Centro Operativo Regionale (COR), la Direzione Salute e Welfare, la Direzione Sviluppo Economico e Agenda digitale, Umbria Salute e Umbria Digitale, è uno strumento di facile lettura che fornisce il quadro aggiornato sull’avanzamento della campagna vaccinale in Umbria.

I principali indicatori rappresentati graficamente sono quelli relativi al numero di soggetti vaccinati con prima dose, ai vaccinati con ciclo completo, alle dosi consegnate dalla struttura nazionale, l’andamento delle vaccinazioni per categoria, per fascia d’età e per distretto sanitario di residenza.

Contestualmente all’uscita della dashboard, i medesimi dati vengono resi disponibili anche in formato open data sul catalogo regionale.

  “Sappiamo che c’è un forte bisogno informativo sull’andamento della campagna vaccinale nella nostra regione – ha affermato l’assessore alla Salute e Welfare della Regione Umbria, Luca Coletto – e per questo abbiamo realizzato la nuova dashboard che, insieme agli altri canali della comunicazione già presenti, sarà in grado di fornire una quadro chiaro e puntuale ai cittadini e agli addetti ai lavori, nel rispetto dei principi di informazione e trasparenza”.


coronavirus: vaccine day 25 aprile, alle ore 17 somministrate 5.115 dosi a over 80

(aun) – perugia 25 apr. 021 – Sono 5.115 le dosi di vaccino somministrate in Umbria nella giornata di oggi, domenica 25 aprile, ai cittadini ultraottantenni.

Così come annunciato dall’assessore alla Salute della Regione Umbria, Luca Coletto, grazie al grande impegno dei medici e degli operatori della sanità umbra, la giornata di oggi è stata dedicata alla vaccinazione degli over 80 anticipando gli appuntamenti dei mesi di maggio e giugno. I cittadini interessati nei giorni precedenti avevano ricevuto un sms con il quale si indicava la nuova data fissata nella giornata di oggi e il punto vaccinale in cui recarsi.

Entro le 17 di oggi sono stati vaccinato 4.183 cittadini di età compresa tra gli 80 e gli 89 anni e 932 over 90.


sanità: presentato il nuovo direttore regionale della direzione “salute e welfare”, massimo braganti

(aun) – prugia 22 apr. 021 – “La scelta del dottor Massimo Braganti è maturata dopo un’attenta disamina dei curricula pervenuti da parte di una commissione appositamente istituita. Il nuovo direttore, che prende il posto di Claudio Dario che ancora ringraziamo per il suo grande impegno, unisce ad una conoscenza del mondo della sanità territoriale, grande esperienza professionale”: lo ha detto la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, presentando alla stampa il nuovo direttore della direzione regionale “Salute e Welfare”, Massimo Braganti. Presente anche l’assessore regionale alla Salute e al Welfare, Luca Coletto.

“Riteniamo – ha detto la presidente – che il nuovo direttore sia un professionista di livello con il quale potremo affrontare il percorso per il ritorno alla normalità in sanità, ma anche per investire in questo ambito in modo da rendere sempre più attrattiva l’offerta dei servizi sanitari sul nostro territorio”.

  “Ora che la curva epidemiologica sembra essersi attestata verso il basso – ha sottolineato l’assessore Coletto – ripartiremo con le prestazioni recuperando il più possibile sulle liste di attesa  gli screening per la prevenzione e tutte le attività che sono state rallentate a causa della pandemia,  ma guarderemo oltre e quindi alla programmazione con la stesura del nuovo piano sanitario e faremo di tutto per far sì che l’Umbria si attesti ancora tra le prime regioni italiani per la sua sanità”.

  Dopo aver ringraziato per la fiducia, il direttore Braganti ha detto che il ritorno in Umbria “è una bella sfida che colgo volentieri”.

“L’Umbria – ha concluso – dal punto di vista delle strutture e dei servizi ha tutte le potenzialità per essere attrattiva in campo sanitario”.


aggiornamento epidemiologico 22 aprile, domenica 25 aprile in programma vaccine day

L’Umbria con un indice RT pari 0,77, un numero di casi positivi decisamente in calo e un allentamento della pressione sulle terapie intensive e gli ospedai, punta su un incremento del numero delle vaccinazioni e programma un vaccine day per domenica 25 aprile.

Ad annunciarlo è stato l’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto, durante la conferenza stampa di aggiornamento settimanale  sulla situazione epidemiologica in Umbria. Oltre all’assessore Coletto, sono intervenuti il commissario regionale per l’emergenza covid, Massimo D’Angelo, la dottoressa Carla Bietta e il dottor Mauro Cristofori del Nucleo epidemiologico regionale. Presente il direttore alla Sanità, Massimo Braganti.

  “Il 25 aprile – ha detto Coletto – saranno anticipate le vaccinazioni di 5000 ultraottantenni prenotati per maggio e giugno. Si somministrerà il vaccino Moderna e gli appuntamenti verranno dati nel distretto sanitario di residenza”.

Ai destinatari verrà inviato un sms con indicazione del punto vaccinale in cui recarsi e l’orario dell’appuntamento.

Per ulteriori informazioni si potrà contattare tutti i giorni dalle 8 alle 20 il Numero Verde dedicato 800.192.835

I team vaccinali contatteranno i cittadini cui non è arrivata la notifica tramite sms, per confermare l’appuntamento.

“Vogliamo accelerare nella vaccinazione degli over 80 e della popolazione a rischio – ha detto Coletto –  e di seguito, con la vaccinazione delle categorie produttive si potrà far ripartire l’economia”.

In proposito Massimo D’Angelo ha reso sono che sono state avviate interlocuzioni con le associazioni di categoria per programmare interventi decentrati e di prossimità per le vaccinazioni, partendo dal presupposto che bisogna prima avere garanzie sulla consegna dei vaccini.

Complessivamente ad oggi 22 aprile, in Umbria sono state somministrate 250.202 dosi di vaccino di cui 101.074 a over 80, 23.875 alla popolazione di età compresa tra i 70 e 79 anni.


Piano vaccini; Cor chiede ulteriori 8000 dosi

(aun) – Perugia, 19 apr. 021 – All’Umbria occorrono nell’immediato almeno altre 8 mila dosi di vaccino, oltre alle 50 mila aggiuntive che erano state richieste formalmente, ormai da alcune settimane, dalla presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei. Ciò metterebbe la regione nelle condizioni di poter mantenere l’attuale ed eccellente “performance” nella somministrazione dei vaccini che la vede in testa alla classifica per numero di vaccini inoculati, in rapporto alle dosi consegnate. E’ quanto emerso nel corso dell’odierna riunione del Centro operativo regionale, presieduta dal direttore regionale Stefano Nodessi Proietti, presente anche il direttore regionale alle attività produttive, Luigi Rossetti, introdotta da una comunicazione del commissario straordinario per l’emergenza Covid-19, Massimo D’Angelo, che ha motivato la questione della ulteriore richiesta di 8 mila dosi di vaccini Pfizer, sulla base non soltanto dell’originale deficit di dosi inviate all’Umbria, ma anche a seguito dell’andamento epidemiologico del virus nella regione; uno scenario epidemiologico caratterizzato da una importante presenza di varianti del virus e da una rilevante rappresentatività di soggetti anziani a rischio.

   Il commissario D’Angelo ha riferito che dei 50 mila vaccini richiesti e per i quali la Regione aveva avuto assicurazioni, nel sono stati consegnati ad oggi soltanto 3500, e nel frattempo si è dovuto anche sopperire alle disdette di vaccini Astra Zeneca con vaccini Pfizer. Se nei prossimi giorni saranno garantiti all’Umbria i vaccini richiesti, accanto alla somministrazione già programmata per le diverse categorie, si potrebbe organizzare per il prossimo 25 aprile una sorta di “vaccine day” dedicato agli ultra 80enni in modo tale da anticipare le vaccinazioni programmate per i mesi di maggio e giugno e poter così completare questa categoria.

   Nel corso dei lavori del Cor è stato anche riferito che prosegue nella regione l’interlocuzione con le organizzazioni di categoria di imprese e lavoratori per la messa a punto della strategia di vaccinazione presso i luoghi di lavoro, così come previsto dallo specifico protocollo nazionale firmato lo scorso 6 aprile dal Governo nazionale e le stesse organizzazioni datoriali e dei lavoratori.

    Infine il Cor ha reso noto che si sta perfezionando un accordo con l’Esercito italiano per l’effettuazione a domicilio, con team vaccinali dello stesso Esercito, della vaccinazione di un residuo numero di ultra 80enni fragili nell’area della Valnerina, mentre sempre a cura dell’Esercito, a breve, sarà effettuata la consegna dei vaccini a disposizione dei medici di medicina generale per le somministrazioni ambulatoriali.


coronavirus: vaccinazioni, regione umbria recepisce ordinanza del commissario figliuolo che individua categorie per prima dose

(aun) – perugia, 11 apr. 021 – In linea con l’ordinanza del Commissario nazionale per l’Emergenza covid, n. 6 del 9 Aprile , la Regione Umbria ha anticipato le disposizioni attuative dell’atto a tutti gli organi preposti alla vaccinazione sul territorio regionale: lo comunica il commissario regionale per l’emergenza covid, Massimo D’Angelo, spiegando che in Umbria a partire da domani, cosi come stabilito nell’ordinanza nazionale, saranno  abilitati alla prenotazione per la prima dose sul portale regionale solo le seguenti categorie:

Over 80; estremamente vulnerabili per patologia e per grave disabilità; familiari conviventi di estremamente vulnerabili per patologia maggiori di 16 anni, (solo le condizioni con asterisco nelle tabelle ministeriali); genitori, tutori e affidatari di estremamente vulnerabili per patologia minori di 16 anni; familiari conviventi e caregiver di estremamente vulnerabili per grave disabilità art. 3 comma 3 legge 104/1992; persone di età compresa tra i 70 e i 79 anni, che restano in capo ai medici di medicina generale e, a seguire, quelle di età compresa tra i 60 e i 69 anni; operatori sanitari e socio-sanitari ancora non vaccinati e tutti coloro che operano in presenza presso strutture sanitarie e sociosanitarie pubbliche e private.

   “Tutte queste categorie – spiega il commissario D’Angelo –  saranno abilitate alla prenotazione per la prima dose con vaccino Pfizer per gli estremamente vulnerabili indipendente dall’età, così come saranno anche vaccinati con Pfizer i cittadini under 60 (dalla coorte 1961 alle coorti successive) indipendentemente dalla categoria di appartenenza. I soggetti over 60 (dalla corte 1960 alle coorti precedenti) indipendentemente dalla categoria di appartenenza saranno vaccinati con Vaxzevria, precedentemente denominato AstraZeneca”.

D’Angelo ha spiegato che “tutte le altre categorie abilitate precedentemente saranno disabilitate alla prenotazione della prima dose, mentre, sempre per queste categorie, va garantita la seconda dose”.

“Tutti coloro che non hanno ancora avviato il ciclo vaccinale con la prima dose  – ha concluso D’Angelo – lo faranno nell’ambito del reclutamento per fasce di età con il resto della popolazione”.

   L’ordinanza è stata trasmessa anche alle Forze dell’Ordine, agli Istituti Penitenziari, all’Università, all’Ufficio Scolastico Regionale, alla Protezione Civile che avevano avviato il ciclo vaccinale per i propri operatori e ai quali, nel rispetto dell’ordinanza stessa, si garantisce al momento solo la seconda dose già programmata e non si potranno più programmare prime dosi salvo per i soggetti che rientrano nelle condizioni di estremamente vulnerabili secondo le categorie stabilite a livello nazionale.


coronavirus: vaccino astrazeneca comunicazione per i cittadini

(aun) – perugia 8 apr. 021 – I cittadini umbri sotto i 60 anni che hanno effettuato la prenotazione per la somministrazione del vaccino Astrazeneca, nelle giornate di domani, venerdì 9 aprile, e sabato 10, in attesa di eventuali ulterioridisposizioni nazionali, saranno vaccinati con dosi di vaccino Pfizer: a comunicare la decisione è l’assessore alla Salute della Regione Umbria, Luca Coletto.

 “Negli ultimi giorni, a partire da lunedì, mediamente le persone che hanno disdetto la prenotazione per la somministrazione del vaccino AstraZeneca sono mille al giorno – ha detto Coletto – Ad oggi, abbiamo superato le 5 mila disdette e gli operatori del Nus, che ricevono solitamente intorno alle 4 mila chiamate quotidiane, si sono trovati a gestire in questa settimana circa 22 mila telefonate per ogni giornata, con richiesta di chiarimenti”.

“Invitiamo i cittadini prenotati nelle prossime giornate quindi – ha aggiuntoColetto – a non disdire la prenotazione perché le vaccinazioni proseguiranno, intanto venerdì e sabato, con il vaccino Pfizer per tutti i soggetti che non hanno superato i 60 anni, con l’auspicio che, già nelle prossime ore, arrivino disposizioni chiare e rassicuranti per chi dovrà vaccinarsi con questa tipologia di vaccino”.


coronavirus: aggiornamento 8 aprile

(aun) – perugia 8 apr. 021  – La curva epidemiologica in Umbria è in discesa e i dati sono in miglioramento: lo ha reso noto l’assessore alla Salute della Regione Umbria, Luca Coletto, nel corso della conferenza stampa di aggiornamento settimanale sull’andamento della pandemia sul territorio regionale. Oltre all’assessore Coletto, sono intervenuti il commissario regionale per la gestione dell’emergenza sanitaria, Massimo D’Angelo, il dottor Mauro Cristofori e la dottoressa Carla Bietta, del Nucleo epidemiologico regionale. 

  L’assessore Coletto ha spiegato che nella regione diminuisce l’occupazione delle terapie intensive dedicate al Covid, mentre il Nucleo epidemiologico regionale ha confermato che l’indice Rt in Umbria è a 0,71, mente  si segnala una presenza ancora molto importante delle varianti, in particolare quella inglese.

Relativamente alla campagna vaccinale, l’assessore ha messo in risalto come “sia importante in questa fase la programmazione che deve, necessariamente, basarsi su consegne certe delle dosi”.

“Una programmazione puntuale – ha detto – favorisce anche una comunicazione chiara ai cittadini che sono in attesa di essere vaccinati”.

  Il commissario D’Angelo ha riferito che in Umbria il numero di somministrazioni di vaccino è pari a 170.243 e, su un target di 45029 soggetti vulnerabili per patologia, ad oggi 30644 hanno effettuato la prenotazione, mentre a 6222 è stata inoculata almeno una dose di vaccino.  Complessivamente quindi, è 36866 il totale tra prenotati e vaccinati, corrispondente all’82 per cento di questa fascia di popolazione.

Per quanto riguarda gli over 80, su un target di 90084 soggetti, 52384 hanno già ricevuto almeno una dose di vaccino, 17639 sono i prenotati ad oggi 8 aprile.  Di conseguenza, 70023 (78 per cento) è il totale di prenotati o vaccinati.

Dai medici di medicina generale che –  come ha detto l’assessore Coletto – “stanno svolgendo un ruolo importantissimo nella campagna vaccinale”, sono stati segnalati 30050 cittadini vulnerabili per patologia, di questi 20715 sono già prenotati, mentre al 7 aprile i conviventi di soggetti ad alto rischio segnalati per la vaccinazione sono 12600.

Entro la prossima settimana è prevista la firma del protocollo che permetterà la somministrazione delle dosi di vaccino anche nelle farmacie. 


coronavirus: aggiornamento su prenotazioni e vaccinazioni

(aun) – perugia 6 apr. 021 – Nella giornata di apertura delle prenotazioni per i caregiver e i familiari conviventi dei soggetti estremamente vulnerabili in Umbria si sono prenotati mediante portale e in farmacia più di 12 mila persone, di cui 5 mila caregiver o conviventi e 7 mila soggetti estremamente vulnerabili. Durante la giornata si sono verificati alcuni malfunzionamenti della piattaforma di prenotazione che sono stati risolti e già nella tarda serata è ripresa la prenotazione.

Sempre nella giornata odierna sono state vaccinate circa 4.400 cittadini di cui 3000 ultraottantenni e 700 soggetti estremamente vulnerabili.


coronavirus: vaccinazioni in umbria da sabato 3 a lunedì 5 aprile

(aun) – 6 apr. 021 – Sono state complessivamente 4146, le dosi di vaccino inoculate in Umbria lunedì 5 aprile, di questi, 2638 erano over 80: l’informazione arriva dal commissario per l’Emergenza covid della Regione Umbria, Massimo D’Angelo, con la precisazione che lunedì 5 aprile i punti vaccinali attivi sul territorio regionale, come previsto nella programmazione, sono stati aperti per tutta la giornata.   

Per l’intera giornata di Pasqua le vaccinazioni nei punti vaccinali sono state sospese: domenica 4 aprile quindi, sono stati vaccinati direttamente a domicilio dai medici di medicina generale 18 over 80.

La decisione è stata assunta per garantire la somministrazione delle secondi dosi di vaccino in particolare Pfizer: ”Per evitare disguidi in particolare per le persone cui viene somministrato il vaccino Pfizer – ha spiegato lo scorso venerdì nel corso di una conferenza stampa il commissario D’Angelo –   abbiamo tenuto in riserva 3.500 dosi per essere pronti a vaccinare giovedì, nel caso non dovessero arrivare le 25mila dosi di Pfizer delle quali è prevista la consegna domani, mercoledì 7 aprile”.  

Sabato 3 aprile, i punti vaccinali sono stati aperti solo la mattina, 1944 in totale i vaccinati, di cui 1154 over80.


vaccinazioni covid-19 professionisti medici e sanitari: scadenza dei termini per l’invio degli elenchi da parte degli ordini professionali e dei datori di lavoro

(aun) Perugia, 5 apr. 021 –  In relazione agli obblighi vaccinali per gli operatori medici e sanitari, previsti dall’articolo 4, comma 3 del D.L. n.44/2021, la Regione Umbria comunica che, per facilitare le operazioni di trasmissione degli elenchi degli iscritti agli ordini professionali e dei dipendenti delle strutture pubbliche e private è stata istituita un’apposita pagina nel portale regionale, con tutte le istruzioni necessarie https://emergenzacoronavirus.regione.umbria.it/vaccinazioni-covid-professionisti-medici-sanitari

   Si ricorda quindi che gli elenchi dovranno essere trasmessi alla Regione Umbria a mezzo PEC, utilizzando lo specifico template presente nella pagina del portale, entro il 06/04/2021.


prima sacca di anticorpi monoclonali allestita in  umbria: coletto, “complimenti per il grande risultato raggiunto”

(aun) – perugia 3 apr. 021 – Prima sacca di anticorpi monoclonali Made in Umbria:  grazie al lavoro di squadra e alle skills dei farmacisti dell’Azienda Ospedaliera di Perugia e della USL Umbria 2, è stata allestita giovedì primo aprile, la prima sacca di anticorpi monoclonali preparata con il sistema robotizzato del laboratorio di galenica clinica dell’ospedale di Perugia.

Lo comunica l’assessore alla Salute della Regione Umbria, Luca Coletto, esprimendo “grande soddisfazione per il risultato raggiunto”. 

   “Ci tengo particolarmente a complimentarmi con i medici, i professori e i farmacisti delle aziende pubbliche che, con grande impegno e professionalità, hanno portato avanti studi sugli anticorpi monoclonali – ha detto Coletto – che in questo momento sono di interesse primario visto che, con questo tipo di cura, si potrà salvare la vita a molte persone e, allo stesso tempo, si evitano ricoveri permettendo di riportare pian piano la gestione degli ospedali verso la normalità”.

“Si tratta – ha aggiunto – di una grande conquista nel campo della cura per le persone positive al covid che, insieme alle vaccinazioni e alle altre terapie, ci permetterà di uscire da questo periodo di emergenza non più solo sanitaria, ma anche sociale e economica”.

La preparazione robotizzata del medicinale – spiegano dall’Azienda ospedaliera di Perugia – consente di garantire un livello qualitativo di sicurezza più elevato rispetto all’allestimento manuale. La reportistica prodotta dal sistema digitale permette di valutare la coerenza di quanto prescritto rispetto al preparato e monitorare ogni fase del processo.

Nell’ottica futura di incremento del numero delle somministrazioni tale modalità assicura una efficienza maggiore del processo di prescrizione, allestimento e somministrazione di questi importanti farmaci per la terapia delle infezioni da SARS-Cov2.


coronavirus, oltre 150mila vaccini somministrati in umbria. illustrati andamento campagna vaccinale ed evoluzione pandemia

(aun) – perugia, 2 apr. 021 – L’avanzamento della campagna vaccinale antiCovid in Umbria, con oltre 150mila somministrazioni di vaccino finora effettuate, oltre 28mila prenotazioni in tre giorni da parte delle persone estremamente vulnerabili, e un andamento dell’epidemia caratterizzato da una prevalenza altissima delle varianti del coronavirus. Questi i punti principali al centro della videoconferenza stampa settimanale di aggiornamento sulla pandemia in Umbria, alla quale hanno preso parte stamattina l’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto, il commissario straordinario regionale per l’emergenza coronavirus, Massimo D’Angelo, il dottor Marco Cristofori e la dottoressa Carla Bietta, del Nucleo epidemiologico regionale. Presenti anche gli amministratori unici di Umbria Digitale, Fortunato Bianconi, e Umbria Salute e servizi, Giancarlo Bizzarri.

  “Abbiamo già somministrato oltre il 92% delle dosi di vaccino consegnate – ha rilevato l’assessore alla Salute, Coletto – e se le consegne saranno regolari, siamo in grado non solo di continuare in questo trend positivo, ma di incrementare e accelerare le somministrazioni. A questo scopo, la presidente Tesei ha ribadito anche nelle ultime ore la richiesta di una maggiore dotazione di vaccini per l’Umbria”.

   “Ed è fondamentale – ha aggiunto – che si raggiunga il maggior numero di adesioni alla campagna vaccinale, così da ottenere l’auspicata immunità di gregge. Le evidenze scientifiche e l’esperienza degli altri Paesi ci mostrano come tutti i vaccini siano efficaci e dunque esortiamo tutti ad aderire. Allo stesso tempo, mentre mettiamo in atto ogni strumento che possa limitare le infezioni e poter allentare le attuali restrizioni, prosegue il nostro impegno sul fronte delle cure con gli anticorpi monoclonali e con le terapie domiciliari”.

  Il commissario D’Angelo ha fatto il punto sulla campagna vaccinale, rilanciando l’appello dell’assessore Coletto all’adesione massiccia da parte degli umbri. Delle oltre 150mila dosi somministrate, più di 65mila quelle agli over 80, 41mila agli operatori sanitari, 18mila per quelli scolastici, oltre 8mila per ospiti delle Rsa, le residenze sanitarie assistite, e 3.336 per le forze dell’ordine. Per quanto riguarda le persone estremamente vulnerabili, su una platea di circa 60mila, se ne sono prenotate dal 31 marzo a oggi 28mila, il 45 per cento.

  “La campagna vaccinale procede speditamente – ha detto – e abbiamo utilizzato parte delle scorte per non interrompere la vaccinazione in attesa di nuove consegne. Domani (sabato 3) pomeriggio e domenica 4 per l’intera giornata le vaccinazioni saranno sospese: una pianificazione decisa per evitare disguidi in particolare per le persone cui viene somministrato il vaccino Pfizer. Per mercoledì prossimo, infatti, ci è stato assicurato l’arrivo di 25mila dosi di Pfizer, ma ne teniamo comunque 3.500 dosi per essere pronti a vaccinare giovedì, nel caso non dovessero arrivare”.

  Oggi, intanto, vengono consegnate 7.500 dosi Astrazeneca ai medici di medicina generale per le vaccinazioni delle persone della fascia di età 70-79 anni, che verranno poi chiamate dagli stessi medici per età decrescente. Ai medici di medicina generale saranno consegnate anche 4.400 dosi di vaccino Moderna, per vaccinazioni a domicilio.

  Domani arriveranno in Umbria 18.700 dosi di Astrazeneca, con una quota di circa 10mila riservata per i 70enni e circa 8mila per i caregiver. La Regione terrà circa 1.200 dosi come riserva.

  Nel corso della conferenza stampa è stato affrontato tra gli altri il tema della riapertura delle scuole, in base all’ordinanza firmata dalla presidente della Regione Tesei che prevede il rientro in presenza fino agli studenti della prima scuola media dopo le festività pasquali. “Riapriamo con molta cautela e gradualmente – ha rilevato l’assessore Coletto – per evitare di dover di nuovo ritornare alla didattica a distanza”.

 Il commissario D’Angelo ha reso noto che, in accordo con le farmacie, si intensificherà la campagna con test antigenici rapidi offerti agli alunni, in particolare quelli che frequentano la prima media e torneranno da mercoledì 7 in aula, con l’obiettivo di riprendere le lezioni in presenza in sicurezza.

   Quanto all’andamento dell’epidemia, fra i dati del report illustrato dai dottori Cristofori e Bietta, emerge l’altissima prevalenza delle varianti del coronavirus che circolano in Umbria secondo la terza indagine dell’Istituto superiore di sanità: su 80 campioni analizzati, ben il 96% è riferito a varianti, il 64% quella inglese e il 32% brasiliana.


coronavirus; dal 7 aprile lezioni in presenza in tutta l’umbria sino alla prima media (scuola secondarie di primo grado)

(aun) – Perugia, 2 apr. 021 – Entrerà in vigore mercoledì 7 aprile, e rimarrà valida sino all’11 dello stesso mese, l’Ordinanza della presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, che conferma molte delle misure già in essere e si adegua alle norme contenute nel nuovo decreto legge. 

   Tra le principali novità introdotte, si svolgeranno in presenza sino all’11 aprile i servizi educatici e le scuole dell’infanzia (0-6 anni), le lezioni delle scuole Primarie e il primo anno delle scuole Secondarie di Primo grado su tutto il territorio regionale. Le altre lezioni si svolgeranno a distanza.

    In base all’andamento del contagio si valuteranno progressivamente i provvedimenti da prendere nelle settimane successive, in ambito scolastico e non.

   I contenuti dell’ordinanza si basano su quanto comunicato dalla Sanità regionale che in considerazione della presenza di varianti del Virus da Sars Cov-2 in Umbria, preso atto della pressione che in parte ancora permane sul sistema ospedaliero e sui servizi sanitari territoriali in ordine alle attività di contact tracing e di assistenza ai pazienti covid positivi, ha valutato congruo svolgere le attività didattiche in presenza per le classi sopracitate.


vaccini: ulteriori chiarimenti per soggetti fragili beneficiari legge 104

(aun) – perugia, 1 aprile 021 – In merito alla vaccinazione dei soggetti estremamente vulnerabili beneficiari della Legge 104 art. 3 comma 3, si comunica che la Regione Umbria ha inserito a sistema gli elenchi pervenuti dall’INPS. Coloro che non riuscissero ad effettuare la prenotazione, in particolare chi ha ricevuto l’esenzione prima del 2010 e i soggetti minorenni, dovranno contattare il proprio medico curante esibendo il certificato cartaceo da cui si evince il riconoscimento di un handicap ai sensi della Legge 104 art. 3 comma 3. Il medico provvederà a validare la condizione posseduta e renderà possibile la prenotazione da parte del cittadino.


vaccinazioni anticovid-19 persone estremamente vulnerabili, in 10.792 si prenotano nel giorno di avvio delle prenotazioni

(aun) – perugia, 31 mar. 021 – Sono cominciate oggi le prenotazioni per la vaccinazione antiCovid-19 delle persone estremamente vulnerabili. Ad essersi prenotate sono state 10.792 persone.


vaccini anticovid-19, segnalazioni di reazioni avverse sospette nel periodo dal 1 gennaio al 22 marzo 2021

(aun) – perugia, 31 mar. 021 – Dal 1 gennaio al 22 marzo 2021, in Umbria, risultano inseriti nella Rete Nazionale di Farmacovigilanza (RNF) 835 casi di sospette reazioni avverse (ADR) ai vaccini anti Covid-19 su un totale di 79.312 dosi somministrate. Lo rende noto la Direzione regionale alla Salute.

   La percentuale di segnalazioni sul totale delle dosi somministrate è pari all’1,05%. Il tasso di segnalazione per 100.000 dosi in Umbria, pari a 1050/100.000 dosi, è sostanzialmente in linea con il dato medio nazionale che è di 729 segnalazioni per 100.000 abitanti (risalente al 26 febbraio 2021, circa un mese prima dell’attuale dato umbro).

   Nel 79% dei casi, la reazione avversa ha interessato il sesso femminile, con un rapporto Femmine/Maschi pari a circa 3:1. Nel 96% dei casi (799 su 835) di segnalazione si è trattato di una reazione avversa giudicata “non grave”.

   Al momento della segnalazione, l’86% (722 su 835) delle reazioni avverse segnalate era definitivamente risolto, il 4% (34 su 835) è stato giudicato in “miglioramento”, l’8% (70 su 835) risultava “non ancora guarito”, l’1% (7 su 835) riportava una “risoluzione con postumi”. In circa l’1% (3 su 835) delle segnalazioni il dato di esito non era disponibile.

   Relativamente al tipo di reazione avversa, sono state segnalate prevalentemente quelle già note per questi vaccini. Tra le principali: reazioni locali o sistemiche (febbre, brividi, dolore in sede di iniezione, stanchezza, malessere) in circa il 33% dei casi; reazioni interessanti il sistema muscoloscheletrico (mialgia, artralgia) circa il 20% dei casi; disturbi interessamento il sistema nervoso (cefalea, parestesie) circa il 18% dei casi; disturbi del tratto gastrointestinale (nausea, diarrea) nel 9% dei casi.

   La durata media delle reazioni è stata di circa 4 giorni.

Nella maggior parte dei casi il segnalatore della reazione avversa è stato il medico (56%), seguito dal farmacista e dal cittadino (entrambe 16%) e da altro operatore sanitario (12%).


vaccinazioni anticovid-19: indicazioni per la prenotazione dei soggetti estremamente vulnerabili, loro caregiver e familiari conviventi, ex positivi aventi diritto

(aun) – perugia, 29 mar. 021 – Partiranno da mercoledì 31 marzo le prenotazioni per la vaccinazione anti Covid-19 per i soggetti estremamente vulnerabili. I cittadini compresi in tale categoria sono coloro che hanno una condizione patologica grave, tra quelle individuate dal Piano nazionale, e i disabili di cui alla Legge 104/1992 art. 3 comma 3. Lo comunica il commissario regionale per l’emergenza coronavirus, Massimo D’Angelo (in allegato le tabelle dettagliate, con le indicazioni sulle modalità di prenotazione per ogni condizione di patologia, ndr).

   Tutti i soggetti sono stati individuati tramite gli elenchi forniti dal Sistema sanitario nazionale e grazie alla collaborazione dei medici di medicina generale. Coloro che sono in cura presso un centro specialistico (ad esempio i dializzati o i trapiantati) saranno prenotati in accordo con i centri che li hanno in cura, al fine di armonizzare la data della vaccinazione con la terapia.

   Anche i caregiver, coloro che prestano assistenza ad un malato, e i familiari conviventi delle categorie di soggetti estremamente vulnerabili (evidenziate con asterisco nelle tabelle allegate), dei minori nvulnerabili e degli ultraottantenni vulnerabili, che hanno già effettuato la vaccinazione, hanno diritto alla vaccinazione dei loro caregiver o dei familiari conviventi hanno diritto alla vaccinazione e potranno prenotarsi a partire da martedì 6 aprile, tramite portale web o in farmacia.

   Per prenotarsi, caregiver o familiari conviventi dovranno accedere al portale vaccinazioni https://emergenzacoronavirus.regione.umbria.it/ e abilitarsi inserendo il codice fiscale e il numero di tessera sanitaria del soggetto vulnerabile che assistono. Una volta effettuato questo passaggio, potranno scaricare il modello di autocertificazione e procedere alla prenotazione. L’autocertificazione compilata deve essere portata il giorno dell’appuntamento e consegnata agli operatori.

Infine, a partire dal 6 aprile, sarà attiva la prenotazione tramite portale web o in farmacia, anche per i soggetti delle categorie attualmente vaccinabili, che sono risultati positivi al Covid-19 dopo il 1° settembre 2020. Il sistema di prenotazione provvederà ad assegnare un’unica dose di vaccino o entrambe le dosi, sulla base dei criteri previsti dalle linee guida nazionali.

 Tabella vaccinazione categoria 1 altamente fragili – modalitù di prenotazione per condizione di patologia


monoclonali; coletto: ”cinque i pazienti sottoposti a trattamento presso l’azienda ospedaliera di perugia”

(aun) – Perugia, 29 mar. 021 – Sono attualmente cinque i pazienti in Umbria che hanno assunto o sono attualmente in trattamento presso l’azienda ospedaliera di Perugia con i monoclonali”: lo comunica l’assessore regionale alla salute Luca Coletto. “Venerdì 26 marzo – ha aggiunto Coletto – sono stati trattati i primi due pazienti, entrambi in condizione di immunodepressione, una indotta da terapia cronica, l’altra primitiva. Si tratta di due donne che hanno manifestato l’inizio dei sintomi rispettivamente il 22 marzo, con tampone positivo il 24, ed il 23 marzo con tampone risultato positivo il 25. Altri tre pazienti da oggi hanno iniziato il percorso di trattamento. Avere a disposizione nella nostra regione gli anticorpi monoclonali rappresenta il raggiungimento di un obiettivo importante che ci eravamo prefissati e che abbiamo raggiunto – ha sottolineato l’assessore. Si apre così una possibilità significativa  a vantaggio delle cure domiciliari, riducendo nello stesso tempo la necessità di ospedalizzazione. Voglio rivolgere un sentito ringraziamento a tutti gli operatori sanitari che in Umbria hanno combattuto e continuano a combattere in prima linea contro il  Covid-19 – ha proseguito Coletto. L’impegno dei medici e di tutto il personale della sanità – ha concluso l’assessore – è un tassello imprescindibile, insieme all’intensificarsi della campagna di vaccinazione ed alle misure di protezione individuale, per combattere la pandemia e per tornare al più presto alla normalità”.

   Il trattamento avviene in un ambulatorio dedicato nel reparto di Malattie Infettive diretto dalla Prof.ssa Daniela Francisci che insieme al dott. Giuseppe De Socio seguono personalmente i pazienti.  Il farmaco viene stoccato e trattato nella Farmacia ospedaliera diretta dal dott. Alessandro D’Arpino che guida lo staff del laboratorio di galenica clinica e del laboratorio antiblastici seguito dalle farmaciste dottoresse Cristina Paolucci e Angela Giuliani. L’organizzazione del percorso ospedaliero, il trasporto del paziente positivo al Covid  fino alla somministrazione è stato seguito dalla dott.ssa Simona Bianchi dalla Direzione Sanitaria.


coronavirus, presentato piano vaccinale e aggiornamento andamento epidemiologico. presidente tesei e assessore coletto: incremento vaccinazioni per tutelare salute e riapertura attività

(aun) – perugia, 26 mar. 021 – “La Regione Umbria ha sempre seguito le linee guida nazionali dei Piani vaccinali antiCovid che si sono succeduti e ora che, con il nuovo Governo e il nuovo Commissario straordinario per l’emergenza, sono state modificate per imprimere un’accelerazione alle somministrazioni, evidenziando la necessità di procedere per fasce d’età oltre che per alcune categorie precedentemente individuate e confermate, le abbiamo adottate dopo averle condivise in sede di Conferenza Stato-Regioni. Questa mattina la Giunta regionale ha approvato l’aggiornamento del piano e siamo pertanto qui ad illustrarlo, affinché i cittadini possano prenderne conoscenza”. Lo ha sottolineato la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, che ha partecipato insieme all’assessore alla Salute, Luca Coletto, alla conferenza stampa di aggiornamento settimanale sulla gestione dell’emergenza coronavirus e l’andamento epidemiologico in Umbria. All’incontro con i giornalisti hanno preso parte il direttore regionale alla Salute, Claudio Dario, e il commissario straordinario regionale per l’emergenza Covid, Massimo D’Angelo.

   “Le nuove linee guida – ha detto l’assessore Coletto, ringraziando il Commissario nazionale, generale Figliuolo – semplificano significativamente quelle precedenti ed imprimono un’accelerazione a tutto il sistema vaccinale. Auspichiamo che a questo si associ un incremento delle dosi di vaccini a disposizione dell’Umbria, come a più riprese chiesto dalla Regione. Le nostre strutture sono pronte ad accrescere le somministrazioni per garantire quella copertura vaccinale fondamentale per la salute dei nostri cittadini e anche per far ripartire i settori economici”.

  Fra i punti salienti del piano vaccinale, illustrati dal commissario D’Angelo, il completamento delle vaccinazioni degli ultraottantenni, raggiungendo anche i circa 18mila (il 20% dei circa 90mila over 80 umbri) che ancora non hanno aderito alla campagna, e la vaccinazione dei soggetti estremamente vulnerabili, stimati in circa 45mila, dal primo aprile (con la conclusione della somministrazione della prima dose entro maggio).   

   Attualmente la “potenza di fuoco” giornaliera di somministrazione, fra i 17 punti vaccinali territoriali e 8 ospedalieri e 700 medici di medicina generale, è di circa 7mila dosi che si stima possano salire a 9mila al giorno, prolungando orari e con l’apertura di altri tre punti vaccinali (di cui si sta valutando l’idoneità strutturale) nel caso di una maggiore dotazione di vaccini.

Nella seconda parte della conferenza stampa, il dottor Marco Cristofori e la dottoressa Carla Bietta, del Nucleo epidemiologico regionale, hanno evidenziato i numeri più significativi dell’andamento della diffusione del coronavirus in Umbria: in controtendenza con l’andamento nazionale, continua la discesa della curva epidemica. L’indice Rt è a 0,81 (al di sotto della media mobile nazionale dello 0,96), e l’incidenza per 100mila abitanti ha registrato nell’ultima settimana un calo, attestandosi a 137,68, una delle più basse a livello nazionale. In discesa anche numero dei positivi, ricoveri e decessi.

   “Dati che attestano come l’Umbria, grazie al monitoraggio continuo e alle misure prese nei vari ambiti istituzionali e sanitari – ha rilevato il direttore regionale alla Salute, Claudio Dario – sia riuscita a gestire nella maniera migliore la terza ondata della pandemia, nonostante la presenza di varianti quali quella inglese e brasiliana, quest’ultima particolarmente aggressiva e contagiosa, presente in Umbria nel 36% dei casi con picchi del 60 per cento in alcuni contesti, a fronte del 4,3 per cento a livello nazionale”.  


personale sanitario; regione umbria prosegue percorso stabilizzazione precari: sottoscritte due intese con sindacati

(aun) – perugia, 26 mar. 021 – La Regione Umbria prosegue il percorso di stabilizzazione dei precari del servizio sanitario regionale iniziato nel 2020. Il 24 e 25 marzo sono stati sottoscritte all’unanimità due diverse intese con le organizzazioni sindacali, rispettivamente della dirigenza e del comparto, finalizzate all’applicazione dell’art. 20 comma 1 del c.d. “Decreto Madia” (D.lgs. 75/2017).

   Le intese di stabilizzazione saranno applicate al personale con contratto a tempo determinato delle Aziende sanitarie, con un’anzianità di 3 anni maturata negli ultimi 8 anni. La scadenza prevista per il possesso dei requisiti è stata estesa fino al 31 dicembre 2021. Le Aziende sanitarie, in coerenza con i piani triennali dei fabbisogni di personale, attueranno l’intesa regionale.


coronavirus: paziente positiva al covid trattata con monoclonale a spoleto

(aun) – perugia 25 mar. 021 –  Una signora folignate di 78 anni, positiva al Covid-19 dallo scorso 20 marzo, è stata sottoposta, all’ospedale “San Matteo degli Infermi” di Spoleto, a terapia con impiego dell’anticorpo monoclonale Bamlanivimab: lo rende noto l’assessore alla Salute della Regione Umbria, Luca Coletto, spiegando che la somministrazione del farmaco sperimentale è avvenuta nel primo pomeriggio ed è stata gestita dalla direttrice della struttura complessa di Medicina Interna dottoressa Anna Laura Spinelli e dall’infermiera, folignate Azzurra Gubbini.

La paziente, in dialisi da 32 anni, è stata segnalata ai professionisti sanitari del presidio ospedaliero di Spoleto dal suo medico curante la dottoressa Cesarina Cecchini, dopo un’attenta valutazione delle direttive nazionali ed è stata giudicata idonea ad essere trattata con l’innovativo farmaco.

In tempi record, con il supporto del servizio farmaceutico del “San Giovanni Battista” di Foligno e il coordinamento della direzione strategica dell’Azienda Usl Umbria 2 e della direzione del presidio ospedaliero di Spoleto, la paziente è giunta a Spoleto per effettuare la dialisi nel reparto Covid-19 di Nefrologia per poi essere accompagnata dai sanitari nel reparto di Medicina Interna dove, intorno alle 13.20, nel pieno rispetto dei protocolli e dopo aver ricevuto tutte le informazioni utili, ha firmato il modulo di consenso e di adesione alla terapia sperimentale.

“Gli anticorpi monoclonali – spiega la dottoressa Spinelli – hanno un vantaggio rispetto ad altri tipi di trattamento per l’infezione, si tratta di una terapia molto specifica, con delle buone percentuali di successo, poiché appositamente costruita attorno al virus”.

 “Il farmaco – aggiunge la dottoressa – si è dimostrato particolarmente efficace nelle fasi iniziali della malattia, come per la signora che presenta, oltre a lievi sintomi riconducibili al Covid-19, stato febbrile mal di gola e da questa mattina tosse persistente, un quadro clinico complesso che la espone a rischi di aggravamento. Gli anticorpi monoclonali, nel caso di specie, possono bloccare la duplicazione del virus nelle cellule di tali soggetti inibendo lo sviluppo della malattia o comunque determinando una malattia meno grave”. 

Al termine della terapia, durata circa un’ora e mezza, la signora è rimasta in osservazione sino alle 16.30 per poi far ritorno nella sua abitazione di Foligno. Sarà attentamente monitorata, nei prossimi giorni, dal suo medico curante e dai professionisti ospedalieri che hanno eseguito il trattamento.

   “Siamo soddisfatti di aver raggiunto in poco più di una settimana questo grande risultato – ha commentato l’assessore Luca Coletto – Voglio ringraziare i medici di medicina generale e i medici delle Unità speciali di continuità assistenziale che individuano i pazienti che possono ricevere questo tipo di cura e, ancora una volta, ringraziamo il generale Figliuolo per l’acquisto di 150mila dosi che permetteranno alle Regioni italiane di essere all’avanguardia nella sperimentazione farmacologica contro il covid”.

“La terapia con anticorpi monoclonali, abbinata alle cure territoriali e al vaccino – ha concluso Coletto – rappresenta una potenza di fuoco contro il covid e permette di salvaguardare il sistema sanitario evitando ospedalizzazioni”.

La direzione strategica dell’Azienda Usl Umbria 2 ha espresso alla dottoressa Anna Laura Spinelli e alla direttrice del presidio ospedaliero di Spoleto dottoressa, Orietta Rossi, grande soddisfazione per la puntuale organizzazione e riservato ai professionisti parole di elogio per il tempestivo intervento.


coronavirus, comunicazione del commissario d’angelo su prenotazioni per vaccino

(aun) – perugia, 24 mar. 021 – Il Commissario straordinario regionale per l’emergenza coronavirus, Massimo D’Angelo, ha dato mandato di sospendere, con effetto immediato, la possibilità di prenotare la vaccinazione anti Covid-19, mediante Astrazeneca, per tutte le categorie dei servizi essenziali.

   Rimangono aperte le prenotazioni per le categorie prioritarie, già individuate nel nuovo piano vaccinazioni nazionale: personale docente e non docente, scolastico e universitario; personale delle Forze Armate, personale di Polizia e dei Servizi Penitenziari.


emergenza coronavirus e informazione regionale: Regione Umbria tra le più attive; presto nuova dashboard dedicata a vaccinazioni

(aun) – Perugia, 23 mar. 021 – La Regione Umbria, tra le prime in Italia ad attivare una specifica dashboard (https://coronavirus.regione.umbria.it//) dedicata alla diffusione del contagio, ha sempre reso disponibili, a giornalisti e cittadini tutti, numerosi dati riguardanti la pandemia: numero contagi, guariti, isolati, suddivisione territoriale, occupazione strutture ospedaliere (con numero terapie intensive), genere ed età dei pazienti, numero e tipologia di tamponi, solo per nominare alcune delle categorie presenti. Oltre alla già citata dashboard vengono diffusi quotidianamente comunicati stampa sanitari e una volta a settimana è stata istituita una conferenza stampa per illustrare l’andamento e la gestione dell’emergenza, anche attraverso grafici ed approfondimenti e con il coinvolgendo di esponenti del mondo universitario e scientifico, risultando, anche in questo caso, una delle Regioni più attive in tal senso.

   Già nei prossimi giorni le informazioni saranno arricchite ulteriormente attraverso una nuova dashboard completamente dedicata alle vaccinazioni contenente dati puntuali relativi a dosi somministrate, prenotazioni, categorie, divisioni territoriale eccetera. La volontà è quella di poter fornire in maniera rapida e nel rispetto del principio della trasparenza quanti più elementi di conoscenza, nella disponibilità dell’Ente e della Sanità regionale, al fine di favorire il prezioso e ben riconosciuto ruolo dei giornalisti, nello spirito della più leale collaborazione possibile.


coronavirus: vaccinazioni over 70 raggiunta intesa con medici medicina generale

(aun) – perugia 23 mar. 021 – E’ stato sottoscritto l’accordo tra la Regione Umbria e i medici di medicina generale per la vaccinazione, in questa seconda fase, del target di popolazione tra i 70 e 79 anni. L’intesa sarà recepita dalla Giunta regionale.

  “In questa fase della campagna vaccinale saranno coinvolti anche i medici di continuità assistenziale che  aderiranno volontariamente – rende noto l’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto –  precisando che la vaccinazione dei cittadini di età compresa tra i 70 e 79 anni, circa 80 mila, prenderà il via a giorni, al massimo entro la prima settimana di aprile. Ai medici, che ancora una volta voglio ringraziare per la grande disponibilità e professionalità, – ha aggiunto – saranno consegnate le dosi di vaccino AstraZeneca non appena disponibili. I settantenni e gli over 70 saranno chiamati direttamente e non dovranno effettuare nessuna prenotazione”.

Concludendo l’assessore ha reso noto che nella giornata di ieri sono state consegnate 5800 dosi di vaccino Moderna, mentre sono in consegna 2000 dosi di AstraZeneca e 11.700 di vaccino Pfizer. Entro la fine del mese, la previsione di consegna è per il 29 marzo, arriveranno  altre 18.200 dosi di AstraZeneca, 8.400 di Moderna, 18.720 di Pfizer.


coronavirus: vaccinazioni, aperte prenotazioni per tutti i cittadini nati nel 1941

(aun) – perugia 22 mar. 021 – Aperte in Umbria da oggi, lunedì 22 marzo, le prenotazioni per la vaccinazione anti Covid-19 per tutti i cittadini della classe 1941, compresi coloro che non hanno ancora compiuto gli 80 anni di età.

La prenotazione può essere effettuata tramite il portale regionale vaccinocovid.regione.umbria.it   o in farmacia. Sarà possibile ricevere la somministrazione, con il vaccino Pfizer, già nei prossimi giorni.

Per gli ultraottantenni che hanno già fissato un appuntamento per il mese di maggio rimane attiva la possibilità di anticipare la prenotazione ad aprile.


coronavirus: ripartita in umbria vaccinazione con astraZeneca, somministrate 818 dosi

(aun) – perugia 19 mar. 021 – Sono state 818 le dosi di vaccino AstraZeneca somministrate a partire dalle 15 di oggi in Umbria (dato raccolto alle ore 19). Le prenotazioni erano 881: lo rende noto l’assessore alla Salute della Regione Umbria, Luca Coletto.

  “Siamo ripartiti non appena è arrivato il parere positivo di Ema e Aifa – ha detto Coletto – Siamo rassicurati sul fatto che i benefici di questo vaccino siano confermati, come pensavamo, superiori ai rischi.  I cittadini umbri hanno dimostrato di credere nell’importanza della campagna di vaccinazione. Ora puntiamo ad accelerare sui tempi di somministrazione cercando di recuperare le giornate perse dopo il blocco. Il vaccino, insieme alle cure – ha aggiunto l’assessore – rappresenta lo strumento più importante per uscire dalla pandemia, però oltre alla qualità del vaccino e alla quantità delle dosi a disposizione, conta la rapidità nel ridurre i tempi di somministrazione, visto che, in questo modo, riusciamo anche a limitare la crescita di varianti”.

E non solo: “Vaccinare – ha concluso – vuol dire salvare la vita di molte persone, evitare di mandare in sofferenza il sistema sanitario, a partire dagli ospedali, nonché dare un nuovo impulso al sistema economico decisamente in sofferenza”.

Complessivamente oggi in Umbria sono state somministrate 1575 dosi di vaccino tra Pfizer, AstraZeneca e Moderna.


coronavirus, firmata nuova ordinanza regionale in vigore fino al 6 aprile

(aun) – perugia, 19 mar. 021 – In considerazione del mutamento della situazione epidemiologica umbra, sentito il Ministro della Salute e il parere del Comitato tecnico scientifico regionale, è stata firmata oggi una nuova ordinanza regionale, in vigore sino al 6 aprile, che sostituisce l’ordinanza numero 23 del 12 marzo scorso. La principale novità introdotta riguarda, a partire da lunedì 22 marzo, la scuola.

   Si svolgeranno infatti in presenza le attività dei Servizi socioeducativi della prima infanzia (0-36 mesi), i servizi educativi della scuola dell’infanzia (sino a 6 anni) e le lezioni delle scuole Primarie nei comuni dei distretti sanitari la cui media territoriale di contagi settimanali non supera i 200 casi ogni 100 mila abitanti (esclusi i Comuni che pur facendo parte dei suddetti distretti evidenzino un incremento critico individuato dalla Sanità). Si svolgeranno ancora con didattica a distanza le lezioni delle scuole Secondarie di Primo e Secondo grado in tutto il territorio regionale, nonché quelle delle scuole Primarie nei distretti sanitari con una incidenza media maggiore a 200/100mila abitanti.

   Da lunedì 22, dunque, saranno aperti i Servizi educativi e le scuole dell’infanzia (0-6 anni) e si svolgeranno in presenza le lezioni delle scuole Primarie (mentre rimarranno con didattica a distanza al 100% tutte le altre scuole Secondarie di Primo e Secondo grado) nei Comuni di: Costacciaro, Fossato di Vico, Gualdo Tadino, Gubbio, Sigillo, Scheggia e Pascelupo (distretto Alto Chiascio); Collazzone, Deruta, Fratta Todina, Marsciano, Massa Martana, Monte Castello di Vibio, San Venanzo e Todi (Media Valle del Tevere); Corciano, Perugia, Torgiano (Perugino); Castiglione del Lago, Città della Pieve, Magione, Paciano, Panicale, Passignano sul Trasimeno, Piegaro, Tuoro sul Trasimeno (Trasimeno); Alviano, Attigliano, Avigliano Umbro, Calvi dell’Umbria, Guardea, Lugnano in Teverina, Montecastrilli, Narni, Otricoli, Penna in Teverina (Narnese Amerino).

   Saranno sospesi i Servizi educativi e le scuole dell’infanzia (0-6 anni) e si svolgeranno con didattica a distanza al 100% tutte le lezioni delle scuole Primarie, Secondarie di Primo e Secondo grado nei Comuni di: Bevagna, Foligno, Gualdo Cattaneo, Montefalco, Nocera Umbra, Sellano, Spello, Trevi, Valtopina (Folignate); Amelia, Giove (Narnese Amerino); Allerona, Baschi, Castel Giorgio, Castel Viscardo, Fabro, Ficulle, Montecchio, Monteleone d’Orvieto, Montegabbione, Orvieto, Parrano, Porano (Orvietano); Citerna, Città di Castello, Lisciano Niccone, Monte Santa Maria Tiberina, Montone, Pietralunga, San Giustino,  Umbertide (Alto Tevere); Assisi, Bastia Umbra, Bettona, Cannara, Valfabbrica (Assisano); Cascia, Cerreto di Spoleto, Norcia Monteleone di Spoleto, Poggiodomo, Preci, Sant’Anatolia di Narco, Scheggino, Vallo di Nera Cascia, (Valnerina); Acquasparta, Arrone, Ferentillo, Montefranco, Polino, San Gemini, Stroncone, Terni (Ternano); Campello sul Clitunno, Castel Ritaldi, Giano dell’Umbria, Spoleto (Spoletino).

   Quanto al commercio, confermata da questo weekend, su tutto il territorio regionale, la chiusura domenicale dei negozi di vicinato (che potranno rimanere aperti l’intera giornata del sabato), la chiusura alle ore 14 del sabato delle medie e grandi superfici e per tutto il weekend i centri commerciali fatta eccezione per farmacie, presidi sanitari, ottici, generi alimentari, commercio di autoveicoli e moto, prodotti agricoli e florovivaistici, edicole librerie e tabacchi.


coronavirus: aggiornamento 18 marzo

(aun) – perugia 18 mar. 021 – Si è aperta con un pensiero rivolto dall’assessore alla Salute della Regione Umbria, a tutte le vittime del covid, ma anche ai medici e agli operatori sanitari che, in questo anno, hanno continuato a prendersi cura dei propri pazienti negli ospedali e sul territorio, la conferenza stampa di aggiornamento settimanale dell’andamento epidemiologico in Umbria: presenti all’incontro di oggi, oltre all’assessore Coletto, il commissario straordinario per l’emergenza sanitaria, Massimo D’Angelo, l’amministratore unico di Umbria Salute, Giancarlo Bizzarri, il dottor Mauro Cristofori, e la dottoressa Carla Bietta, del Nucleo epidemiologico regionale.

   “Ancora ci ricordiamo i momenti vissuti lo scorso anno – ha detto l’assessore Coletto – quando da Bergamo è partita una processione di camion militari carichi di bare. L’emergenza covid un anno fa ci è caduta addosso all’improvviso senza darci la possibilità di prepararci.  Ai medici e al personale sanitario, che da allora non hanno mai smesso di curare pazienti covid, va tutta la nostra riconoscenza, ma  soprattutto oggi vogliamo ricordare tutte le vittime”.

  “Ne usciremo fuori grazie alle cure e grazie alle vaccinazioni” – ha concluso l’assessore annunciando che “dal 1 aprile in Umbria si partirà con la vaccinazione dei cittadini estremamente vulnerabili che sono tra coloro che hanno maggiore necessità di essere protetti”. 

  Sempre in merito alle vaccinazioni il commissario D’Angelo ha reso noto che in Umbria “sono state somministrate 101.487 mila dosi di vaccino e sono state incrementati in modo esponenziale gli interventi vaccinali”.

I cittadini che hanno ricevuto la prima dose sono73.925 con un incremento percentuale dall’inizio di marzo del +55 per cento.

Sempre con la prima dose dal primo marzo sono stati vaccinati 24.659 cittadini ultraottantenni (+64 per cento dal primo marzo), 14.518 soggetti rientranti nel personale della scuola e università (+89 per cento), mentre 3.252 sono stati i vaccinati nelle dell’ordine (92 per cento).

“Questo vuol dire – ha detto D’Angelo – che è stato messo a punto un sistema massivo di vaccinazioni e che in questi giorni non ci siamo assolutamente fermati”.

Ricordando che  è in corso un accordo con i medici di medicina generale per vaccinare i soggetti in fascia di età tra i 70 e 79 anni, D’Angelo ha riferito che “saranno attivati nuovi punti vaccinali e, come annunciato dall’assessore, si partirà con la vaccinazione dei soggetti estremamente vulnerabili: “abbiamo creato un gruppo di lavoro per l’individuazione nominale dei cittadini ricompresi in questa fascia – ha detto –  anche attraverso il supporto informatico di Umbria Salute e Umbria digitale dei nominativi. Per la prossima settimana, in caso di riscontro positivo da parte di Ema per la somministrazione del vaccino a vettore virale (AstraZeneca), chiameremo 1600 persone che poi sono le stesse che non hanno potuto aderire all’intervento vaccinale già programmato”.


giornata nazionale vittime covid: il messaggio della presidente tesei

(aun) – perugia, 18 mar.021 – Si celebra oggi la prima Giornata nazionale in ricordo delle vittime del Covid. Le bandiere delle sedi istituzionali, tra cui quella di Palazzo Donini, saranno a mezz’asta tutto il giorno in segno di lutto.

“Una giornata dedicata alle vittime del Covid, un omaggio e un ricordo alle persone che hanno perso la vita aggredite da questo terribile virus, contro il quale stiamo combattendo ogni giorno da oltre un anno”. Ha affermato la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei.

“Anche per loro dobbiamo continuare incessantemente a fare la nostra parte, ognuno per ciò che concerne il proprio ruolo, per riuscire quanto prima ad uscire da questa pandemia che ha modificato il nostro modo di vivere e che ha spezzato la vita dei nostri cari. A loro va il pensiero dell’intera comunità umbra che si stringe con affetto attorno alle famiglie colpite dal lutto”


vaccini: arrivate in umbria 16mila dosi di pfizer

(aun) – perugia, 16 mar.021 – “Abbiamo ricevuto le 16mila dosi di vaccino Pfizer che avevamo sollecitato nei giorni scorsi al Governo”. Lo annunciano la Presidente della Regione, Donatella Tesei e l’assessore regionale alla sanità Luca Coletto in merito dell’arrivo delle dosi che erano di spettanza dell’Umbria nella suddivisione nazionale rispetto alla popolazione regionale, ma che non erano state inviate. “La nostra interlocuzione con i vertici nazionali – hanno affermato – ci ha permesso di colmare la mancanza che ci vedeva deficitari rispetto ad altre realtà regionali. Ora rimaniamo in attesa anche dei 50mila vaccini che abbiamo richiesto e sollecitato più volte, in virtù alla presenza e diffusione delle varianti del virus individuate nelle scorse settimane nella nostra regione”.


coronavirus: campagna vaccinale in umbria prosegue

(aun) – perugia 16 mar.021 – Dopo il blocco delle vaccinazioni con AstraZeneca la Regione Umbria prosegue il piano vaccinale con vaccino Pfizer e Moderna: lo comunica il commissario per l’emergenza covid, Massimo D’Angelo, sottolineando che oggi i punti vaccinali stanno proseguendo l’attività vaccinando gli over 80 come previsto nel piano vaccinale.

  “In attesa delle indicazioni di Aifa e Ema – ha detto D’Angelo – la Regione sta riorientando la campagna vaccinale con lo scopo di anticipare ad aprile la vaccinazione degli over 80 già prenotati a maggio. Questo passaggio è stato deciso per garantire un intervento di massa e implementare l’attività vaccinale anche in questa fase in cui la vaccinazione con AstraZeneca ha subito un arresto.  Inoltre, abbiamo avviato un proficuo confronto con i medici di medicina generale per coinvolgerli nella vaccinazione dei cittadini di età compresa tra i 70 e 79 anni. I medici potranno inoltre valutare interventi vaccinali su una fascia importante della popolazione come è appunto quella delle persone estremamente vulnerabili che si sta procedendo ad individuare nominalmente,  eleggibili alla vaccinazione con dosi di Moderna anche a domicilio, solo nei casi in cui queste persone non riescano a spostarsi dalla propria abitazione. Il 20 marzo – ha concluso il commissario – attendiamo una nuova consegna di vaccino Moderna”.


coronavirus: sospensione precauzionale del vaccino astrazeneca in umbria

(aun) – perugia, 15 mar. 021 – La Regione Umbria ha sospeso tutte le somministrazioni del vaccino AstraZeneca a seguito delle disposizioni di AIFA (Agenzia italiana del Farmaco) che ne ha deciso il divieto di utilizzo, in via del tutto precauzionale e temporanea, su tutto il territorio nazionale.

    L’AIFA renderà nota tempestivamente ogni ulteriore informazione che dovesse rendersi disponibile, incluse le ulteriori modalità di completamento del ciclo vaccinale per coloro che hanno già ricevuto la prima dose.

   Il Commissario Straordinario regionale per l’emergenza Coronavirus, Massimo D’Angelo, ha immediatamente informato i referenti dei Punti vaccinali territoriali ed ospedalieri e dato mandato a Umbria Salute e Umbria Digitale di inviare tempestivamente messaggi SMS e/o mail a tutti i prenotati con AstraZeneca per domani e dopodomani, comunicando di non presentarsi per la vaccinazione.


coronavirus: incontro in regione con i medici di medicina generale per vaccinazioni over 70. coletto, “portata in commissione salute la questione dello scudo penale”

(aun) – perugia 15 mar. 021 – Definire i tempi e le modalità per un coinvolgimento massivo dei medici di medicina generale nella campagna di vaccinazione dei cittadini ricompresi nella fascia di età tra i 70 e 79 anni: questo l’obiettivo di un primo incontro che si è tenuto nel pomeriggio di oggi tra il direttore alla Salute della Regione Umbria, il commissario regionale per l’emergenza covid, Massimo D’angelo e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali dei medici di medicina generale.

Nel corso della riunione da parte dei medici di medicina generale è stata sollevata la questione del cosiddetto scudo penale per i medici vaccinatori e team vaccinali.

   “Ancora una volta i medici di assistenza primaria hanno dato ampia disponibilità per organizzare interventi vaccinali capillari sul territorio regionale – ha spiegato l’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto – Per la fascia di età compresa tra i 70 e i 79 anni, si potranno prevedere vaccinazioni presso i proprio ambulatori e nelle Aggregazioni funzionali  territoriali(AFT) grazie ad un accordo la cui bozza è in fase di definizione e sarà oggetto di un prossimo incontro”.

“I medici di medicina generale – ha proseguito l’assessore –  hanno già ampiamente dimostrato con gli ottimi risultati raggiunti durante la campagna di vaccinazione antinfluenzale, la loro grande professionalità unita anche a un elevato livello di organizzazione. Per la straordinarietà della situazione che richiede un loro ulteriore impegno nella campagna vaccinale, in Commissione Salute ho avanzato la proposta di dare copertura ai medici e a tutti i componenti dei team vaccinali per sollevarli dalla colpa grave visto che, una volta rispettate le linee guida e la raccolta dell’anamnesi ed è avvenuta la corretta somministrazione, non può essere imputata ai medici la responsabilità di eventuali effetti collaterali”.

“Sarebbe opportuno quindi – conclude l’assessore – che come Regioni, ci adoperassimo per proteggere i nostri medici e i team vaccinali che già stanno facendo tanto in questa fase di emergenza, proponendo una norma ad hoc”.


coronavirus: precisazioni su utilizzo vaccino astrazeneca

(aun) – perugia 15 mar. 021 – Il vaccino Astrazeneca per le sue caratteristiche si conserva per 6 mesi e quindi, in questa fase in cui sono state registrate mancate adesioni alla vaccinazione, non è stato buttato nessun vaccino tra quelli messi a disposizione domenica scorsa e nei 2 giorni precedenti: lo specifica il commissario regionale per l’emergenza covid, Massimo D’Angelo, spiegando anche che “questo tipo di vaccino non ha bisogno di congelazione  in quanto la conservazione avviene in frigorifero a una temperatura compresa tra 2°C e 8°C”.

Il commissario comunica inoltre, che per proseguire in modo celere la campagna di vaccinazioni, si stanno valutando nuove strategie sulla base del piano nazionale che ha modificato alcune priorità.


coronavirus: AstraZeneca, dati vaccinazioni da venerdì 12 a domenica 14

(aun) – perugia 15 mar. 021 – “Preoccupa la situazione di diffidenza diffusa tra la popolazione dopo il ritiro di un lotto del vaccino AstraZeneca, ma in questa fase non possiamo permetterci di mandare a vuoto intere giornate vaccinali, perché raggiungere in tempi brevi un numero elevato di vaccinazioni è un passaggio fondamentale per sconfiggere la pandemia”: lo sostiene l’assessore alla Salute della Regione Umbria, Luca Coletto, rendendo noti i dati ufficiali sull’andamento delle vaccinazioni con AstraZeneca negli ultimi 3 giorni della scorsa settimana. 

   Venerdì 12 marzo su 2500 prenotabili, hanno aderito e quindi si sono vaccinati con AstraZeneca, 2000 cittadini,

sabato 13 marzo su 1700 posti prenotabili, si sono presentati per la vaccinazione in 1430, mentre domenica 14 marzo, i posti prenotabili erano 2500 e riservati ad anticipare la prenotazione del personale scolastico i cui appuntamenti erano già fissati per aprile e maggio. Si sono prenotati in meno di 100.

“La scienza ritiene il vaccino AstraZeneca sicuro ed efficace, l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) e l’Ema hanno dichiarato che possiamo continuare a usarlo. Invitiamo i cittadini ad avere fiducia”.


covid, presidente tesei firma nuova ordinanza in vigore fino al 5 aprile

(aun) – Perugia, 12 mar. 021 – E’stata firmata oggi, dalla presidente della Regione Umbria  Donatella Tesei, un’Ordinanza regionale che resterà in vigore sino al 5 aprile e che sostituisce la numero 22 del 5 marzo. Alcune delle misure già adottate sono confermate e prorogate, mentre altre vengono adattate all’attuale situazione epidemiologica umbra e tengono conto delle prescrizioni della sanità regionale  e delle linee presenti nel Dpcm. In tal senso vi sono delle novità che riguardano soprattutto i servizi socio educativi della prima infanzia, i servizi educativi della scuola dell’infanzia e in generale le scuole operanti in quei distretti individuati dalla Sanità in cui si registrano particolari situazioni di diffusione del virus (come previsto da Dpcm in vigore).

  Le principali novità riguardano: dal 15 marzo i servizi socio educativi della prima infanzia e i servizi educativi della scuola dell’infanzia saranno svolti in presenza in tutta la regione, fatta eccezione per i distretti sanitari che presentano le caratteristiche sopracitate. I distretti interessati dalla sospensione sono: l’Alto Tevere  (comprendente i comuni di Citerna, Città di Castello, Lisciano Niccone, Monte Santa Maria Tiberina, Montone, Pietralunga, San Giustino e  Umbertide);
il Folignate  (Bevagna, Foligno, Gualdo Cattaneo, Montefalco, Nocera Umbra, Sellano, Spello, Trevi, Valtopina);  l’Orvietano (comuni di Allerona, Baschi, Castel Giorgio, Castel Viscardo, Fabro, Ficulle, Montecchio, Montegabbione, Monteleone d’Orvieto, Orvieto, Parrano, Porano); la Valnerina (Cascia, Cerreto di Spoleto, Monteleone di Spoleto, Norcia, Poggiodomo, Preci, Sant’Anatolia di Narco, Scheggino, Vallo di Nera); l’Assisano (Assisi, Bastia Umbra, Bettona, Cannara Valfabbrica) e il Ternano (Acquasparta, Arrone, Ferentillo, Montefranco, Polino, San Gemini, Stroncone e Terni).

Le scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado svolgeranno le lezioni con modalità a distanza al 100% in tutto il territorio regionale.

   Quanto al commercio, sempre su tutto il territorio regionale, il sabato (già dal 13 marzo) potranno rimanere aperti tutti i negozi di vicinato.  Chiuderanno invece alle 14 del sabato le medie e grandi superfici e rimarranno chiusi tutto il week end i centri commerciali. Domenica commercio chiuso fatta eccezione per farmacie, presidi sanitari, ottici, generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici, edicole librerie e tabacchi.
   Torneranno in presenza in tutta l’Umbria i corsi individuali (ad esempio di musica, danza, teatro, lingue ecc), con distanziamento di almeno 2 metri e utilizzo della mascherina ffp2.

   Infine per ciò che riguarda l’attività venatoria, a quanto già previsto in precedenza, dal 13 marzo viene consentita in forma individuale l’addestramento cani nelle aree Zac (Zona addestramento cani) presenti nel comune di residenza o, nel caso in cui non fosse presente, in quelle del comune più vicino.

Le misure potranno essere riviste anche settimanalmente in base al mutamento del quadro dei contagi.


coronavirus: vaccinati con prima dose a domicilio 3436 ultraottantenni

(aun) – perugia 12 mar. 021 – Sono 3.436 in Umbria gli ultra ottantenni fragili ai quali i medici di medicina generale hanno somministrato la prima dose di vaccino a domicilio: lo rende noto l’assessore alla Salute della Regione Umbria, Luca Coletto.

“E’ stata conclusa la prima fase di vaccinazione per questa fascia della popolazione e con le dosi disponibili sono stati vaccinati con la prima dose, 1778 nell’Usl Umbria 1  e 1648 nell’Usl Umbria 2   – ha detto l’assessore Coletto – Si tratta di soggetti che hanno superato gli 80 anni e che per problematiche di salute non potevano raggiungere i punti vaccinali”.

“Questo risultato, che ci permette di proteggere i cittadini fragili che hanno superato gli 80 anni – ha sottolineato Coletto – è stato raggiunto grazie all’accordo con i medici di medicina generale, che vogliamo ancora una volta ringraziare, per l’impegno e la grande professionalità che stanno dimostrando in questi mesi difficili in cui il loro ruolo di cura diventa ancora più prezioso”.


coronavirus: vaccino astrazeneca, indicazioni per i cittadini 

(aun) – perugia 12 mar. 021 – A seguito della segnalazione di AIFA, inerente il divieto della somministrazione dello specifico lotto ABV2856 di vaccino anti Covid-19 AstraZeneca, la Regione Umbria ha immediatamente provveduto al ritiro delle dosi residue dello stesso, mettendole a disposizione dell’autorità competente.

  “Ad oggi – informa il commissario per l’emergenza covid della Regione Umbria, Massimo D’Angelo – come evidenziato nel comunicato AIFA n. 632 dell’11 marzo 2021, non sussiste nessun nesso di causalità tra la somministrazione del vaccino e gli eventi avversi verificatisi nel territorio nazionale. Il numero di episodi trombo-embolici segnalato nella Comunità europea, su 5.000.000 di pazienti vaccinati con il vaccino AstraZeneca è, al 10 di marzo, di 30 casi, pari allo 0,0006 per cento della popolazione vaccinata. Questa percentuale di casi non è superiore a quella che si riscontra normalmente nella popolazione non vaccinata”.

“Si fa presente – spiega il commissario – che il ritiro di un lotto non costituisce un’inibizione assoluta all’intera produzione di vaccini della ditta Astrazeneca e, pertanto, allo stato delle evidenze scientifiche disponibili, non risulta alcuna condizione tale da modificare le caratteristiche di sicurezza di questa tipologia di vaccino che può quindi continuare ad essere somministrato alle categorie di soggetti per le quali lo stesso è indicato”.


coronavirus: in umbria sospesa somministrazione vaccino astrazeneca lotto ABV2856

(aun) – perugia 11 mar. 021 – A seguito del divieto di utilizzo da parte dell’Aifa delle dosi di vaccino Astrazeneca ricomprese nel lotto ABV2856 (arrivata alle ore 13,26), la Regione Umbria si è immediatamente attivata (ore 14,10) per inibirne la somministrazione in tutti i punti vaccinali: lo comunica l’assessore alla Salute della Regione Umbria, Luca Coletto, rendendo noto che l’ultima somministrazione di dosi provenienti dal lotto ABV2856, è antecedente alla comunicazione dell’Aifa.
La Regione ha dato mandato di bloccare l’utilizzo di quel lotto del vaccino e di trattenere le dosi non utilizzate del lotto in questione. 
*L’unico lotto di vaccino AstraZeneca di cui è sospesa la somministrazione è ABV2856


coronavirus: aggiornamento epidemiologico 11 marzo

(aun) – perugia 11 mar. 021 – “L’andamento epidemiologico in Umbria vede una lenta e consolidata discesa della curva dei contagi nella provincia di Perugia, mentre nella provincia di Terni si assiste ad un aumento dei casi positivi”: lo ha detto l’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto, in apertura della conferenza stampa di aggiornamento settimanale sulla gestione dell’emergenza covid in Umbria. All’incontro sono intervenuti oltre all’assessore Coletto, il direttore regionale alla Salute, Claudio Dario, il commissario regionale per la l’emergenza covid, Massimo D’Angelo, la dottoressa Carla Bietta del Nucleo epidemiologico regionale.

   Dopo aver ricordato che “le varianti sono molto più infettive e questo giustifica la lentezza della discesa della curva epidemiologica”, l’assessore Coletto per quanto riguarda il tema delle vaccinazioni Coletto ha reso noto che “il nuovo piano nazionale prevederà il criterio della somministrazione per fasce d’età e che l’Umbria per le somministrazioni di dosi è in netta risalita e si colloca tra le prime regioni a livello nazionale.  Ciò dimostra che, se si hanno a disposizione i vaccini, la nostra regione è pronta e rapida nell’adattare il proprio programma anche aumentando il numero dei punti vaccinali”.

  Il commissario D’angelo ha riferito che il sistema di gestione degli interventi vaccinali è stato fortemente potenziato e il totale dei vaccini somministrati è pari a 82.171. Infatti, mentre il primo marzo il numero delle dosi inoculate era 33.367, il 10 marzo era 60.971 con un incremento pari al 45 per cento.

D’Angelo ha aggiunto che per rendere più capillare sul territorio gli interventi, si stanno predisponendo nuovi punti vaccinali, mentre con i medici di medici di assistenza primaria si sta valutando la possibilità di un loro coinvolgimento massivo nella campagna vaccinale,  qualora arrivi un’adeguata quantità di dosi


emergenza covid; riunione cor: ospedale da campo della regione operativo da mercoledì prossimo

(aun) – Perugia, 6 mar. 021 – Sarà attivato mercoledì prossimo, 10 marzo, con 22 posti letto per pazienti COVID, l’Ospedale da campo della Regione Umbria, installato presso l’Azienda ospedaliera di Perugia. È quanto ha reso noto il Direttore generale della stessa Azienda, Marcello Giannico, nel corso della riunione odierna del Centro operativo regionale (COR), coordinata dal direttore regionale competente per la Protezione Civile, Stefano Nodessi Proietti, presente anche – tra gli altri – il Commissario per l’emergenza COVID in Umbria, Massimo D’Angelo. Giannico ha informato il COR che sono in corso tutte le attività formative per il personale sanitario che opererà, in team multidisciplinari, nella struttura. Nel caso di necessità saranno altresì attivati anche posti letto per terapie intensive.

   Nel corso dei lavori del COR è stato anche ribadito che, a seguito delle misure di contenimento della diffusione del virus adottate, in Umbria si è registrata una costante diminuzione dei positivi, soprattutto in provincia di Perugia, anche se permangono aree dove la diffusione resta alta, come nel caso del Folignate. Così come si sta assistendo ad una crescita del numero dei nuovi positivi nella provincia di Terni.

   Quanto al piano vaccinale, il Commissario d’Angelo ha affermato che nel periodo 1/5 marzo sono state effettuate in Umbria complessivamente oltre 17 mila vaccinazioni, grazie all’allungamento dell’orario dei punti dove vengono effettuate le vaccinazioni, ora operativi dalle ore 8 alle 19 dal lunedì al sabato, e dalle ore 8 alle 14 la domenica; punti che nei prossimi giorni saranno ulteriormente aumentati. Nei primi giorni della prossima settimana saranno anche avviate le vaccinazioni per il personale degli Istituti penitenziari e saranno avviate le prenotazioni per il personale dei Servizi essenziali e per i soggetti in condizioni di salute fragili.

   Il direttore Nodessi, infine, ha informato i membri del COR circa i contenuti della riunione che si è svolta questa mattina tra i rappresentanti di tutte le Regioni italiane ed il Commissario straordinario nazionale per l’emergenza COVID, Generale Francesco Paolo Figliuolo, ed il Capo del Dipartimento nazionale della Protezione civile, Fabrizio Curcio, nel corso della quale si è discusso degli interventi da mettere in atto, d’intesa con le Regioni, al fine di potenziare la capacità di distribuzione e somministrazione dei vaccini, anche in vista dell’incremento delle dosi disponibili. Nel corso della riunione il direttore Nodessi ha informato i partecipanti della scelta effettuata in Umbria di utilizzare il vaccino Astrazeneca fino al 90 per cento dei quantitativi disponibili, riducendo quindi la quota di scorta al 10 per cento, anche in considerazione dei tempi più lunghi per la somministrazione della seconda dose di questo vaccino (circa 75 giorni). Scelta questa che il Commissario nazionale Figliuolo ha condiviso, invitando tutte le Regioni italiane a fare altrettanto.


coronavirus: informazioni su prenotazione vaccinazione per personale scolastico e universitario residente in umbria ma lavora fuori regione
(aun) – perugia 5 mar. 021 – Sono già pervenute le prime autocertificazioni inoltrate dal personale scolastico e universitario residente in Umbria e che lavora fuori regione per aderire alla campagna di vaccinazione della Regione Umbria.
Si ricorda che, non essendo presente negli elenchi forniti dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, tali soggetti dovranno dichiarare il proprio stato compilando e firmando l’apposita autocertificazione (modulo allegato).
A seguito dell’invio del modulo compilato all’indirizzo vaccinazionicovid@regione.umbria.it, i richiedenti verranno contattati per la definizione della prenotazione.
La Regione provvederà ad effettuare controlli rispetto alla veridicità delle informazioni contenute nelle autocertificazioni.
Questo il link da cui scaricare il modulo:
https://emergenzacoronavirus.regione.umbria.it/node/2258


coronavirus: aggiornamento 5 marzo

(aun) – perugia 5 mar. 021 – “Le misure adottate in Umbria per contenere l’epidemia stanno dando risultati apprezzabili. La curva sta scendendo, anche se più lentamente rispetto alla seconda Fase, ma ora è importante mantenere alta la guardia fino a quando non riusciremo ad aggredire la pandemia con un numero importante di vaccinazioni: lo ha detto l’assessore  alla Salute della Regione Umbria, Luca Coletto nel corso della conferenza stampa di aggiornamento sull’andamento della pandemia in Umbria. Presenti il direttore regionale alla salute, Claudio Dario, il commissario per l’emergenza covid, Massimo D’Angelo, il dottor Mauro Cristofori del Nucleo epidemiologico regionale. 

  Relativamente alle vaccinazioni l’assessore ha sottolineato che “stiamo rincorrendo non tanto la classe da vaccinare, ma la mancanza di vaccini. Se avessimo vaccini a sufficienza saremmo pronti a somministrarli e va detto che abbiamo anche l’offerta di collaborazione da parte di medici in pensione e operatori disponibili a vaccinare. Comunque,- ha aggiunto – gli ultimi dati sono rassicuranti perché il numero di vaccinazioni è aumentato, visto che finalmente, ora ci troviamo in un ambito di stabilità. Ovvero, abbiamo avuto una programmazione delle forniture che ci permette di riuscire a calendarizzarne la somministrazione”.

“Alla luce di questo – ha proseguito l’assessore – siamo riusciti a ripartire con forza. La potenzialità dell’Umbria è di poter somministrare 35 mila 700 vaccinazioni a settimana, ma la cosa importante è avere garanzie sull’arrivo delle dosi. Abbiamo inoltre chiesto un aumento del numero dei vaccini e la Presidente Tesei proprio ieri ha richiesto di nuovo altre 50 mila dosi per fronteggiare questo nuovo attacco del virus caratterizzato dalle varianti che l’Umbria ha visto per prima e che ora si stanno purtroppo diffondendo in Italia”.

Nel corso dell’incontro è stato reso noto che al momento in Umbria sono state consegnate 71.370 dosi di vaccino Pfizer, 52.650 sono state utilizzate e 18.720 seconde dosi già programmate, le prossime consegne sono previste per l’8, il 15 e 22 marzo con 11.700 dosi per ogni giorno di consegna, mentre il 29 marzo è previsto l’arrivo di 12.870 dosi.

Del vaccino Moderna sono state consegnate 8600 dosi, utilizzate 2000, le prime dosi programmate sono 3.300, così come sono 3.300 le seconde sempre programmate. L’8 marzo è prevista la consegna di 5800 dosi, il 29 marzo di altre 8.700. Il 50 per cento degli arrivi viene programmato per la prima dose con utilizzo da parte dei medici di medicina generale per gli over 80 fragili, il restante 50 per cento per la seconda somministrazione.

Di Astrazeneca sono state ricevute 21.800 dosi, in arrivo per il 10 di marzo altre 11.100 per un totale di 32.900. Dal 27 febbraio al 6 marzo sono in utilizzo 16.209 dosi, altre 16.000 sono programmate dall’8 al 13 di marzo. Quindi sono in programmazione oltre il 90 percento degli arrivi visto che il saldo è di 691 dosi, pari al 2 per cento.

Le prossime consegne per questo vaccino sono fissate al 13 di marzo con 2.700 dosi, 20 marzo (9.100), 27 marzo (8.300), 3 aprile (12.900). Quindi in totale le dosi consegnate dei tre vaccini sono 101.770, quelle utilizzate 54.650, le prime dosi in programma fino al 6 marzo sono 19.509, le secondi dosi programmate 22.020, il saldo è di 5.591 dosi, pari al 5, 5 per cento.

I punti vaccinali sul territorio sono 17 (ma è previsto un aumento) e impegnano 32 team vaccinali, i punti ospedalieri sono 8 con 14 team vaccinali, i medici di medicina generale coinvolti nella somministrazione del vaccino sono 770.


vaccinazioni: in umbria somministrato 72,5% dosi pfizer; cor decide ulteriore utilizzo scorte al 90%; circa 42 mila hanno effettuato prenotazione vaccino

(aun) – Perugia, 27 feb. 021 – Si è tenuta in data odierna la riunione del Centro Operativo Regionale (COR), coordinata dal direttore alla Protezione Civile, Stefano Nodessi Proietti, cui hanno partecipato – tra gli altri – l’assessore regionale Enrico Melasecche e il direttore regionale alla Sanità, Claudio Dario. Il Cor ha quindi condiviso il contenuto delle comunicazioni rese dal Commissario per l’emergenza Coronavirus, Massimo D’Angelo, circa l’andamento delle vaccinazioni in Umbria.

  Questi i dati principali: alla data del 26 febbraio, in Umbria, le persone vaccinate con prima dose sono 30250 con un incremento di 7008 unità rispetto alla settimana scorsa, di cui 14933 hanno ricevuto anche la seconda dose.

  Da giovedì 25 febbraio, giorno dell’avvio delle prenotazioni per il personale scolastico e successivamente per tutti gli ultraottantenni, sono state effettuate 41700 prenotazioni tramite portale e nelle farmacie.

  In merito all’approvvigionamento e all’utilizzo dei vaccini, ad oggi sono state consegnate alla nostra regione 59670 dosi Pfizer, di queste ne sono state già utilizzate 43290 (il 72,5%) e le seconde dosi programmate sono 15210. Il residuo non ancora utilizzato è di 1170 dosi, pari all’1,96% del totale consegnato. Sono già in programmazione il 50% degli arrivi previsti, pari ad 11700 a settimana nel mese di marzo. Per quanto riguarda Moderna, ne sono stati consegnati 4.300 e già utilizzati 2.000. Dal 1° marzo, giorno di avvio della vaccinazione a domicilio da parte dei medici di medicina generale, ne saranno utilizzati il 50% di quelli a deposito e dei nuovi arrivi (previsti altri 4.300 il 27 febbraio). Le dosi di Astrazeneca consegnate sono 15.500 e sono interamente programmate per la vaccinazione del personale delle scuole e delle forze dell’ordine, che hanno iniziato a vaccinarsi in questi giorni.

    Si tratta di dati che – è stato sottolineato dai membri del Cor – dimostrano in maniera inequivocabile come non vi è in Umbria alcuna difficoltà nella realizzazione del piano regionale di vaccinazione e che le dosi fornite vengono tutte utilizzate, mentre resta ancora molto carente per l’Umbria la fornitura di dosi vaccinali, soprattutto in considerazione dell’andamento epidemiologico che ha visto crescere in maniera considerevole il numero dei soggetti positivi al COVID-19; dato questo che avrebbe dovuto garantire all’Umbria quantitativi ben più elevati di dosi vaccinali.

Infine il Cor, al fine di accelerare ulteriormente le vaccinazioni, ed in mancanza di un auspicato aumento di dosi di vaccino, ha deciso unanimemente di procedere all’utilizzo del 90 per cento delle scorte di vaccino Astrazeneca, dopo che la settimana scorsa era stato deciso di aumentarne l’utilizzo immediato dal 50 al 70 per cento.


covid: umbria “arancione” con ulteriori specifiche misure;  “nido” in provincia di perugia torna in presenza; presidente tesei: “ordinanza valida sino al prossimo Dpcm, necessario continuare nei giusti comportamenti”

(aun) – Perugia, 26 feb. 021 – Da lunedì prossimo, 1 marzo, entrerà in vigore in Umbria la nuova ordinanza che, alla luce dell’andamento del situazione epidemiologica, sentito il parere del Comitato tecnico scientifico e sentito il Ministro della Salute Roberto Speranza, prevede alcune misure sia di carattere regionali sia specifiche per la Provincia di Perugia, senza l’individuazione, però, di aree rosse. L’ordinanza sarà valida sino al 5 marzo in considerazione della scadenza del DPCM del 14 gennaio e dell’entrata in vigore del nuovo Dpcm a cui l’ordinanza odierna dovrà essere allineata. Il provvedimento potrà essere suscettibile di proroghe o modifiche in ragione del nuovo quadro legislativo nonché dell’eventuale mutamento delle condizioni epidemiologiche.

   “E’ un’ordinanza che durerà sino al prossimo venerdì – ha sottolineato la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei – in attesa del nuovo Dpcm. Continuando nei giusti comportamenti spero che già dalla settimana successiva si possano avere i presupposti per continuare a diminuire le misure restrittive, soprattutto per ciò che concerne la scuola”.

In sintesi, alcuni dei provvedimenti.

Solo per la Provincia di Perugia:
Tornano in presenza i servizi educativi della scuola dell’infanzia 0-36 mesi, statali e paritarie, mentre sono sospesi i servizi educativi della scuola dell’infanzia (3-6 anni). Rimane in vigore la didattica a distanza per gli studenti delle scuole primarie e secondario di primo e secondo grado. Sospese tutte le attività laboratoriali nelle scuole secondarie di secondo grado statali e paritarie e nei corsi IeFP (salvo la possibilità di svolgere attività in presenza in ragione di mantenere l’inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali). Rimane la modalità telematica a distanza per tutti i corsi di formazione pubblici o privati approvati o autorizzati dalla Regione Umbria e da ARPAL Umbria.

Solo per la provincia di Terni: 
Le attività didattiche delle scuole secondarie di secondo grado, statali e paritarie, sono svolte in presenza nella misura del 50% della popolazione studentesca. Dai servizi per l’infanzia alla terza media rimane la didattica in presenza.

Misure valide per tutta la regione:

Coprifuoco dalle ore 21

Scuole:
E’ consentita l’attività in presenza nelle sedi scolastiche delle scuole secondarie di secondo grado per gli studenti delle classi quinte ai fini dell’effettuazione delle prove INVALSI, nonché degli studenti delle medesime istituzioni per le Olimpiadi della Fisica 2021 organizzate da AIF sulla base del bando del Ministero delle Università e della ricerca. 

Associazioni:
Vietate le attività realizzate in presenza in spazi aperti o in luoghi chiusi da associazioni e circoli ricreativi e culturali, centri di aggregazione sociale, università del tempo libero e della terza età. Sono vietati per il medesimo periodo i giochi da tavolo, delle carte, biliardo, bocce effettuati nei centri e circoli sportivi pubblici e privati.
Consentite le attività affidate e regolate da formali atti amministrativi adottati da aziende sanitarie, enti pubblici, zone sociali, fondazioni, aziende di servizi alla persona, altri soggetti pubblici, afferenti alla sfera dei servizi socio sanitari, della protezione civile, dei servizi alla persona, dei servizi scolastici-educativi.

Commercio:
Per gli esercizi commerciali di vicinato, medie e grandi superfici di vendita si avrà l’obbligo di rispettare alcune specifiche disposizioni, tra cui: misurazione della temperatura a tutti i clienti agli ingressi degli esercizi commerciali di media e grande superfici; mantenimento del distanziamento interpersonale non inferiore a due metri fatto salvo il tempo strettamente necessario all’interazione con gli operatori; garanzia di ricambio di areazione. Inoltre gli accessi dovranno essere regolamentati secondo le seguenti modalità: per locali fino a 40 mq può accedere al massimo una persona alla volta, oltre a un massimo di 2 operatori presenti; per locali di dimensioni superiori l’accesso è regolamentato nel limite del rapporto di una persona ogni 20 mq di superficie lorda di pavimento, comprendendo gli operatori. All’ingresso di ogni esercizio commerciale dovrà essere esposto un cartello indicante il numero massimo di clienti che possono essere presenti contemporaneamente all’interno. E’ fatto obbligo a tutti gli operatori di indossare dispositivi di protezione individuale delle vie respiratorie FFP2 certificati ai sensi della normativa vigente. Tale protezione è fortemente raccomandata anche per la clientela.
Per i Centri commerciali o ed altre strutture assimilabili si applicano le disposizioni contenute nell’allegato 1 che oltre a misure di controllo, pulizia e distanziamento prevedono una capienza di 1 persona ogni 20 mq oltre gli operatori.

Sport:
Sospesi gli eventi e le competizioni organizzati dagli enti di promozione sportiva, tutte le attività di gare e competizioni riconosciute di interesse regionale, provinciale o locale dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI), dal Comitato Italiano Paralimpico (CIP) e dalle rispettive federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate, enti di promozione sportiva, in relazione agli sport di squadra e di contatto svolti esclusivamente dalle associazioni e società dilettantistiche.
Sospeso anche lo svolgimento degli allenamenti e preparazione atletica anche in forma individuale sia al chiuso che in spazi aperti, per gli atleti che militano nelle società e nelle associazioni dilettantistiche ed amatoriali degli sport di squadra e di contatto. Infine è sospeso le sessioni di allenamento e preparazione atletica anche in forma individuale anche per gli atleti non professionisti, limitatamente a quelli le cui attività di gare e competizioni siano temporaneamente sospese in base ai provvedimenti e disposizioni delle rispettive federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate, enti di promozione sportiva.

Comportamenti in luoghi pubblici:
Sono vietati: 
consumazione di alimenti e bevande all’aperto nei luoghi pubblici ed aperti al pubblico, per l’intera giornata;
distribuzione di alimenti e bevande, mediante sistemi automatici (distributori automatici), che affacciano nelle pubbliche vie per l’intera giornata;
svolgimento delle attività̀ sportive e ludiche di gruppo, nei parchi ed aree verdi, nonché́ il divieto di utilizzo delle aree gioco dei medesimi.

Attività venatoria:
E’ consentito lo spostamento al di fuori del comune di residenza, domicilio o abitazione: per le attività di controllo e monitoraggio della fauna selvatica autorizzate dall’amministrazione regionale; per l’esercizio della caccia di selezione, per lo svolgimento delle attività complementari alla caccia e al controllo; per le attività di ripopolamento ittico dei corsi d’acqua secondo il calendario delle immissioni approvato dalla Regione. Gli spostamenti nonché l’esercizio di tutte le attività dovranno avvenire nel rispetto delle misure di distanziamento sociale e con l’utilizzo dei previsti dispositivi di protezione individuale.


coronavirus: al via la prenotazione per il vaccino anti covid-19 per il personale della scuola, delle forze dell’ordine e per gli ultraottantenni

(aun) – perugia 23 feb. 021 – Saranno aperte a partire dalle 8,30 di  domani 24 febbraio, le prenotazioni in Umbria per il personale docente e non docente della scuola e dell’Università.

Il personale docente e non docente della scuola statale e dell’Università, da domani 24 febbraio alle ore 8.30, potrà prenotarsi direttamente tramite il Portale https://vaccinocovid.regione.umbria.it/cup/ e presso le farmacie. Coloro che hanno attivato la App IO riceveranno la notifica per l’adesione alla campagna. La loro vaccinazione, con vaccino Astrazeneca, riservato ai soggetti di età compresa tra i 18 e i 54 anni senza patologie, inizierà sabato 27 febbraio e proseguirà per tutto il mese di marzo.

Il personale docente e non docente della scuola non statale potrà prenotarsi successivamente, non appena verranno comunicati alla Regione gli elenchi ufficiali. Tali soggetti riceveranno una mail con le istruzioni per l’adesione, oltre alla notifica sulla App IO, per chi l’ha scaricata.

   Mentre tutti i cittadini, nati da febbraio a dicembre 1941, nel 1939 e negli anni precedenti potranno prenotare la vaccinazione a partire da giovedì 25 febbraio alle ore 8.30. La loro vaccinazione, con vaccino Pfizer, inizierà lunedì 1 marzo e proseguirà nei mesi di aprile e maggio.

Per tutti i soggetti sopraelencati le modalità di prenotazione sono le stesse già comunicate: tramite il Portale https://vaccinocovid.regione.umbria.it/cup/ e presso le farmacie.

   Il personale delle Forze dell’Ordine, Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza e gli altri corpi, inizieranno la vaccinazione questa settimana e verranno contattati dai rispettivi referenti.

Da lunedì primo marzo inoltre, i medici di medicina generale cominceranno le vaccinazioni a domicilio dei cittadini ultraottantenni impossibilitati a recarsi presso i punti vaccinali. Per questa fascia della popolazione non è necessaria la prenotazione, in quanto coloro che vi rientrano, saranno contattati direttamente dal medico.

I punti vaccinali territoriali sono consultabili sul sito https://emergenzacoronavirus.regione.umbria.it/


coronavirus, presidente regione tesei accoglie e ringrazia personale sanitario proveniente da lombardia

(aun) – perugia, 22 feb. 021 – La Presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, ha salutato questa mattina il personale sanitario proveniente dalla Lombardia che sarà di supporto all’Ospedale di Perugia per le prossime settimane.

    “Vi ringrazio per la vostra disponibilità – ha affermato – sono sicura che sarete di grande aiuto e spero che a livello umano e professionale vi sarà uno scambio reciproco con tutto il nostro personale che sta svolgendo con grande dedizione la propria attività”.

    Insieme alla Presidente, c’era il consulente Covid della stessa Presidente, Guido Bertolaso, che ha a sua volta ha accolto e ringraziato “gli operatori per il loro spirito e la loro disponibilità alla collaborazione in questo momento di emergenza”, così come hanno fatto il direttore della Sanità umbra, Claudio Dario, che ieri sera aveva già ricevuto insieme al Direttore Stefano Nodessi il personale sanitario al suo arrivo in Umbria, e il direttore generale dell’Ospedale di Perugia Marcello Giannico.

   Al briefing hanno partecipato tra gli altri anche i direttori dei reparti Anestesia e Rianimazione 1 e 2, Gori e De Robertis e il Direttore Sanitario Bianchi. Gli operatori presenti questa mattina a Perugia fanno parte del più ampio contingente, con notevole esperienza sul campo, che sarà operativo nello stesso capoluogo e a Spoleto, composto in tutto da 19 sanitari, di cui 7 medici anestesisti/rianimatori e 1 pneumologo, e 11 infermieri delle Asst lombarde.

   Alla fine dell’incontro la presidente Tesei, Bertolaso, Dario e Giannico si sono recati all’ospedale da campo, dove è stato sottolineato che la struttura è pronta e completa e che i sanitari potranno se necessario essere utilizzati anche per questo “reparto distaccato” come previsto nel programma di supporto all’Azienda ospedaliera di Perugia di cui l’ospedale da campo ne è attualmente parte integrante.


cor decide riduzione scorte vaccino astrazeneca per avviare subito vaccinazione personale scolastico e servizi essenziali (polizia, vigili del fuoco, vigili urbani)

(aun) – Perugia, 21 feb. 021 – Il Comitato operativo regionale ha deciso, nel corso della sua ultima riunione, di ridurre dal 50 al 30 per cento la percentuale di scorta del vaccino AstraZeneca al fine di avviare al più presto la vaccinazione di tutto il personale scolastico e delle forze dell’ordine. Una scelta dettata altresì dai tempi abbastanza lunghi (75 giorni) per la somministrazione della seconda dose, e dunque tali da poter garantire la ricostituzione delle scorte medesime, senza compromettere quindi il secondo vaccino.

    Nell’ambito della stessa seduta è stato inoltre deciso di inviare una lettera al Commissario straordinario per l’emergenza coronavirus, Domenico Arcuri, a firma dei due direttori regionali Claudio Dario (Sanità) e Stefano Nodessi (Infrastrutture e protezione civile), per ribadire – e supportare – la richiesta di una rapida fornitura per l’Umbria di 50 mila vaccini, già formalizzata dalla stessa presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, anche al Ministro per la salute, Roberto Speranza, in occasione della sua recente visita in Umbria. Richiesta motivata dall’andamento epidemiologico che ha visto un considerevole aumento della circolazione del virus, soprattutto in provincia di Perugia. Le “zone rosse”, infatti – a parere del Cor – non possono essere rifornite di vaccini con il criterio di proporzionalità con la popolazione, ma devono avere maggiori forniture in grado di spegnere “l’incendio in atto” ed evitare che il virus si propaghi verso altri territori.


coronavirus: commissario emergenza covid, “strutture residenziali e semi-residenziali monitorate costantemente”

(aun) – perugia 20 feb. 021 – La Task Force della Regione Umbria per la gestione dell’emergenza covid, dall’inizio della pandemia ha riservato la massima attenzione agli ospiti e agli operatori delle residenze protette e delle Rsa. Tutti i dati di casi positivi all’interno delle strutture residenziali e semiresidenziali dell’Umbria sono riassunti giornalmente e prontamente aggiornati. Il database relativo ai casi positivi permette inoltre la rendicontazione settimanale che, oltretutto, viene anche divulgata in maniera puntuale agli organi di stampa, così com’è avvenuto anche nella giornata di ieri: lo comunica il commissario regionale per l’emergenza, Massimo D’Angelo, precisando che, per quanto riguarda la residenza protetta Opere Pie Donini di Perugia, è stata anche attivata la Croce Rossa per garantire l’intervento assistenziale per gli ospiti della struttura. 

  “Il monitoraggio della sorveglianza sanitaria dei nuovi casi positivi tra ospiti ed operatori all’interno delle strutture residenziali e semiresidenziali dell’Umbria viene svolto quotidianamente – ha precisato D’Angelo – Le informazioni sono quotidianamente scambiate e trasmesse  attraverso il contatto diretto tra i Servizi Territoriali ISP del territorio umbro, le strutture residenziali insistenti nel  Distretto  e il coordinamento della Task Force Regione strutture extraospedaliere”.

 “Tutti gli operatori – prosegue il commissario –  vengono periodicamente screenati attraverso test rapidi per la verifica dello stato infettivo, così come vengono screenati regolarmente con tamponi molecolari, gli ospiti. Inoltre – aggiunge – come da circolari ministeriali e regionali tutti gli ospiti sono sottoposti a monitoraggio quotidiano dei parametri  per l’individuazione di condizioni di salute riferibili a possibile infezione da Sars-Cov 2 e la presenza di dubbio anamnestico fa scattare la verifica immediata con tampone molecolare all’ospite interessato”.

La sorveglianza dei nuovi casi positivi tra gli ospiti ha un tracciamento informatico quotidiano. Tutti i dati riferiti alla “singola” giornata vengono riassunti tutte le sere dal Coordinatore della Task Force Strutture Extraospedaliere ai referenti regionali con aggiornamento delle situazioni.

I dati sono validati attraverso la verifica dei database  tamponi  che giornalmente sono inoltrati alla task Force,  la quale, in contatto diretto con l’ISP, ne verifica la congruità. In caso di necessità inoltre, sono stati predisposti sopralluoghi presso le strutture per la verifiche delle azioni di contenimento dell’infezione, nonché l’applicazione delle procedure di contenimento e l’attivazione di percorsi utili a sostenere l’assistenza all’interno della struttura stessa.

  “Per gli ospiti delle strutture residenziali dell’Umbria – ha ricordato il dottor D’Angelo – si è proceduto alla somministrazione della prima e seconda dose di vaccino come previsto dalla campagna anticovid regionale iniziata il 27 dicembre e continuata partire dal 6 gennaio, rispettando i tempi di somministrazione indicati. Anche gli operatori sono stati vaccinati e, solo per alcuni, è in fase di completamento la campagna di vaccinazione. Sono stati registrati casi di infezione post vaccinazione, ma bisogna tener conto che la risposta anticorpale completa si ottiene dopo 10 giorni dalla seconda dose e che trattandosi di pazienti anziani la cui risposta anticorpale potrebbe essere minore per condizioni morbose intercorrenti”.


giornata del personale sanitario: presidente tesei, ”grazie, vi saremo accanto per coadiuvare il vostro lavoro”

(aun) – perugia 20 feb. 021 – Voglio cogliere l’occasione della “Giornata nazionale dei professionisti sanitari, sociosanitari, socio assistenziali e del volontariato”, per rivolgere un profondo e sentito ringraziamento a tutti coloro che in questa lunga fase emergenziale hanno dedicato ogni loro forza per stare accanto, ed essere di infinito aiuto, a tutti gli italiani: il ringraziamento arriva dalla presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei.

“La giornata celebrata oggi – afferma la presidente – è stata istituita proprio come momento per onorare il lavoro, l’impegno, la professionalità e il sacrificio di tutti coloro che si sono messi a disposizione della collettività nel corso della pandemia. Non è un atto dovuto. E’ un sincero gesto simbolico di gratitudine che rende merito ai tanti operatori sanitari impegnati nella gestione dell’emergenza, che hanno messo e continuano a mettere a repentaglio la loro vita, a volte anche perdendola. Come Istituzione voglio ringraziarli a nome di tutta la comunità regionale, e voglio ribadire che saremo sempre accanto a loro per coadiuvare, per quello che è proprio del nostro ruolo, il loro lavoro”.

 


coronavirus, prorogate fino al 28 febbraio le misure restrittive regionali (ordinanza n. 16) e territoriali (ordinanza n. 14). amelia torna in zona “arancione”. tesei: “ribadite al governo le richieste di ristori per le imprese e aiuti per le famiglie”

(aun) – perugia, 19 feb. 021 – Alla luce di un andamento della curva dei contagi che non presenta ancora una stabilizzazione discendente, e nella volontà di ispirare l’azione amministrativa al principio di massima precauzione, nonché al fine di portare il periodo di osservazione dei fenomeni epidemiologici almeno a 21 giorni rispetto alle misure restrittive assunte, la Regione Umbria ha deciso di prolungare per una settimana le ordinanze n.16 del 12 febbraio e n. 14 del 6 febbraio che contengono misure valide sia per tutto il territorio regionale, sia alcune specifiche per la provincia di Perugia e San Venanzo. Amelia, infatti, da questa sera non sarà più compresa nella così detta “zona rossa”.

    “È necessario – afferma la Presidente della Regione, Donatella Tesei – prolungare per una ulteriore settimana le ordinanze in scadenza il 21 febbraio, per poter valutare e apprezzare i risultati delle misure restrittive fin qui adottate. Capisco bene il sacrificio a cui sono chiamati gli umbri. Già da ieri, dopo averne parlato in settimana anche con il Ministro della Salute Speranza, ho inviato una seconda lettera al Governo per chiedere nuovamente che siano riconosciuti i ristori per le imprese e gli aiuti alle famiglie residenti delle zone in cui abbiamo applicato le misure maggiormente restrittive, in aggiunta a quanto già stanziato dalla Regione”. 

   L’ordinanza di proroga, decisa anche a seguito del parere del Comitato tecnico scientifico e sentito il Ministro della Salute, contiene anche alcuni nuovi provvedimenti che nello specifico riguardano, per il territorio della provincia di Perugia e San Venanzo: la sospensione delle attività di laboratorio nelle scuole secondarie di secondo grado e nei corsi leFP (resta salva la possibilità per ogni ordine e grado di svolgere attività in presenza qualora sia necessario mantenere una relazione educativa con alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali) e l’obbligo di svolgimento in modalità telematica a distanza per i corsi di formazione pubblici e privati approvati o autorizzati dalla Regione Umbria e da Arpal. Infine, per quanto attiene alla caccia, considerato il ruolo di interesse pubblico che svolge l’attività venatoria in termini di controllo e abbattimento della fauna selvatica, nonché il fatto che la caccia di selezione si svolge in maniera individuale, è permesso, evitando assembramenti, lo spostamento al di fuori del proprio territorio comunale al fine di svolgere tale attività.

   Il provvedimento sarà suscettibile di modifiche in ragione dell’eventuale mutamento delle condizioni epidemiologiche ad esito delle attività di sorveglianza e monitoraggio appositamente implementate. 


coronavirus: aggiornamento epidemiologico 19 febbraio

(aun) – perugia 19 feb. 021 – Questa settimana incominciano a comparire i primi segnali dell’efficacia delle misure restrittive adottate in Umbria: il dato è emerso nel corso della conferenza stampa di aggiornamento settimanale della situazione epidemiologica sul territorio regionale.

Presenti il direttore regionale alla Salute, Claudia Dario, il commissario per la gestione dell’emergenza covid, Massimo D’Angelo, la dottoressa Carla Bietta e il dottor, Mauro Cristofori, del Nucleo epidemiologico regionale. 

  Dal report redatto dal Nucleo epidemiologico è emerso come la differenza tra le due province si stia mantenendo  costante con un’incidenza di 1 a 4 tra i due territori.

  Il direttore Dario ha confermato che “nella giornata di ieri l’Istituto superiore di sanità ha comunicato il sequenziamento dei primi 77 campioni e che su 41 è stata riscontrata la variante brasiliana e su 22 quella inglese”.

“Rispetto al primo sequenziamento richiesto all’ISS, – ha aggiunto –  in questo caso si tratta di un campionamento e cioè sono stati presi con un approccio campionario e statistico dei tamponi, in modo tale che il risultato possa essere rappresentativo della popolazione in generale. I 77 campioni analizzati quindi, provengono dai diversi laboratori della regione”.

Concludendo Dario ha evidenziato come le variante stiano sostituendo il ceppo originario: “Di conseguenza con l’istituto superiore di sanità e con il Ministero stiamo valutando i dati epidemiologici che sono stati inviati 2 giorni fa, per un’elaborazione congiunta”.


coronavirus; ammesse attività centri estetici anche in “zona rossa”

(aun) – Perugia, 17 feb. 021 – Tutti i centri estetici situati nei comuni umbri ricompresi nella “zona rossa” possono riprendere sin da ora la loro attività, in quanto equiparati alle altre attività previste per “i servizi alla persona” che possono essere svolte, sulla base di quanto stabilito dal Dpcm del 14 gennaio scorso. È quanto ha stabilito una sentenza emessa ieri dal Tribunale amministrativo del Lazio, in accoglimento di uno specifico ricorso presentato da Confestetica.

   Con una lettera, la Regione Umbria ha inviato copia della relativa sentenza del Tar del Lazio alle Prefetture di Perugia e Terni, all’Anci Umbria, alle Province di Perugia e Terni, a tutti i Comuni della provincia di Perugia ed a quelli di Amelia e San Venanzo ed alla Camera di Commercio regionale.

   Nella lettera si richiama la sentenza che ha annullato il punto del Dpcm del 14 gennaio 2021 nella parte in cui escludeva gli “estetisti” dai servizi alla persona erogabili in “zona rossa”, e si specifica che “con decorrenza immediata anche nei Comuni umbri individuati con le ordinanze 14 e 16 del 2021 quali territori caratterizzati da uno scenario di contagio COVID di massima gravità e da un livello di rischio alto, i centri estetici possono prestare i propri servizi alla persona”.


coronavirus: al via da domani la prenotazione per il vaccino anti covid-19 per farmacisti, medici e odontoiatri

(aun) – perugia 17 feb. 021 – A partire da domani 18 febbraio saranno aperte le prenotazioni per le seguenti categorie sanitarie:

Farmacisti, collaboratori sanitari dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta, medici INPS e INAIL, medici e odontoiatri iscritti all’ordine, igienisti dentali e assistenti alla poltrona;

Operatori sanitari e sociosanitari delle strutture residenziali e delle ditte esternalizzate che lavorano all’interno dei presidi ospedalieri e delle strutture residenziali;

Volontari sanitari e sociosanitari che operano stabilmente all’interno dei presidi ospedalieri

Continuano le prenotazioni, per i soggetti non ancora reclutati, delle seguenti categorie:

Personale sanitario e sociosanitario delle strutture Pubbliche compreso il personale universitario operante negli Ospedali e delle strutture ospedaliere private accreditate e convenzionate

Specializzandi che effettuano il loro percorso formativo all’interno dei Presidi ospedalieri

Operatori sanitari e sociosanitario delle strutture residenziali per anziani;

Medici di medicina generale e Pediatri di libera scelta, Medici di Continuità Assistenziale e Specialisti convenzionati;

Personale e volontari delle aziende del sistema di emergenza territoriale e nei trasporti sanitari

   Per quanto riguarda gli studenti delle professioni sanitarie che effettuano il tirocinio nelle strutture sanitarie, già inseriti tra le categorie prioritarie nel Piano Vaccinale regionale, sono stati definiti gli ultimi dettagli con il Direttore del Dipartimento di Medicina e Chirurgia e le loro prenotazioni saranno aperte dalla prossima settimana.

I soggetti sopraelencati, riceveranno una mail con le istruzioni per la prenotazione le cui modalità sono le stesse già comunicate agli ultraottantenni ovvero tramite il Portale https://vaccinocovid.regione.umbria.it/cup/ e presso le farmacie.

La somministrazione del vaccino avverrà nei punti vaccinali territoriali consultabili al sito https://emergenzacoronavirus.regione.umbria.it/


ministro salute speranza in regione: lavoro umbro sulle varianti particolarmente prezioso. noi accanto alla regione. presidente tesei: vaccini e sostegno a imprese e famiglie. rettore università oliviero: guardare al futuro della sanità umbra

(aun) – perugia, 16 feb. 021 – Il Ministro della Salute Roberto Speranza ha incontrato questo pomeriggio a Palazzo Donini la Presidente della Regione Donatella Tesei ed il Magnifico Rettore dell’Università di Perugia Maurizio Oliviero. L’incontro, dopo il saluto con il Prefetto di Perugia Armando Gradone, è stato occasione per parlare dell’emergenza pandemica, ma anche del futuro della sanità regionale.

    La Presidente Tesei, tra l’altro, ha ribadito le richieste già avanzate la scorsa settimana al Governo riguardanti in maniera particolare l’invio di ulteriori 50 mila vaccini, oltre al numero già richiesto, e la possibilità di avere sia i ristori per le imprese che il sostegno, in aggiunta ai 3 milioni già stanziati dalla Regione stessa, per le famiglie residenti nel territorio umbro interessato dalle misure restrittive regionali, misure nate anche a seguito dell’interlocuzione dell’Ente umbro con lo stesso Ministro, l’Iss e il Cts nazionale. Richieste, nella misura delle possibilità nazionali, condivise dal Ministro.

   “Dobbiamo monitorare con grande attenzione quanto sta accadendo in Umbria – ha dichiarato Speranza – Qui, dove si è riusciti ad individuare ed isolare le varianti, si è visto come queste hanno condizionato la curva del contagio prima che altrove. Il lavoro umbro è particolarmente prezioso. Capire quanto sta avvenendo è utile per valutare l’impatto delle necessarie misure assunte, che condivido. Sono qui oggi proprio per testimoniare la vicinanza del Governo alla comunità regionale e la nostra massima disponibilità. Con la Presidente – ha continuato – siamo sempre stati in continuo contatto in questa lunga fase emergenziale nel pieno rispetto della leale collaborazione tra Istituzioni”.

   Collaborazione confermata anche dalla Presidente Tesei: “Con il Ministro ci siamo confrontati spesso e per questo lo ringrazio. Anche quest’oggi ho illustrato le misure che l’Umbria ha adottato, anche attraverso le ordinanze dei sindaci dei territori interessati, ancor prima della conferma della presenza di varianti.  L’incontro odierno è stata anche occasione per parlare del futuro della sanità pubblica regionale. Futuro che passa da un necessario lavoro di squadra tra il Governo, la Regione ed ovviamente dall’apporto fondamentale dell’Università”.

   E della visione della sanità ha parlato il Magnifico Rettore.

“L’incontro di oggi con il Ministro Speranza – ha detto il Rettore Oliviero – ci ha dato una grande opportunità: quella di parlare di futuro, perché è esattamente in questa direzione che l’Ateneo vuole guardare, specialmente in questo periodo non certo facile e a soli due giorni dall’apertura delle celebrazioni per i 700 anni di Medicina dell’Università degli Studi di Perugia. E futuro significa investimento nei giovani medici e specializzandi, significa terapia di tipo CAR-T in Umbria, significa telemedicina e medicina 4.0. Occorre, non solo in Umbria ma in generale, un cambio di paradigma che coinvolga ricerca e assistenza medica. Progetti innovativi, alcuni dei quali stiamo già realizzando. Ringrazio il Ministro Speranza che ci ha ascoltati con grande apertura e lungimiranza e naturalmente la Presidente della Regione Umbria Donatella Tesei, con cui la comunità accademica sta quotidianamente collaborando per la gestione delle tante difficili situazioni legate all’emergenza pandemica in corso.”

    Nel corso del pomeriggio il Ministro, la Presidente Tesei e il Rettore Oliviero hanno anche incontrato l’assessore alla Sanità Luca Coletto, il direttore generale Claudio Dario ed i direttori generali delle Aziende ospedaliere di Perugia e Terni e delle Asl 1 e 2, vale a dire Marcello Giannico, Pasquale Chiarelli, Gilberto Gentili e Massimo De Fino, ed il Commissario per l’emergenza Covid Massimo d’Angelo. A seguire, in video conferenza, si è tenuto un incontro con i rappresentanti dei vari Ordini professionali della sanità.


coronavirus: somministrate 2477 dosi di vaccino

(aun) – perugia 16 feb. 021 – Con 2.477 somministrazioni di vaccino anti-Covid ai pazienti che hanno già compiuto 80 anni, l’Umbria si pone tra le migliori regioni a livello nazionale, dopo soli due giorni dall’avvio della campagna vaccinale.

Alle ore 17 del 16 febbraio, coloro che hanno già ricevuto la prima dose di vaccino sono circa il 36 per cento dei 6.740 prenotati. A livello nazionale, in numeri assoluti, l’Umbria è preceduta solo dal Lazio con oltre 38mila vaccinazioni, dalla Campania, dall’Alto Adige, dal Veneto, dal Trentino e dalla Lombardia.

   Il dato, pubblicato sul Report vaccini anti Covid-19 della Presidenza del Consiglio dei Ministri, viene accolto con soddisfazione dall’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto: “La nostra organizzazione sta funzionando – ha detto l’assessore – non abbiamo avuto disservizi nella fase di prenotazione, né sul portale né in farmacia e stiamo procedendo secondo la pianificazione che ci eravamo dati. Questi dati confermano inoltre, che non appena avremo a disposizione i vaccini richiesti a livello nazionale – speriamo al più presto – potremo vaccinare rapidamente tutti gli ultraottantenni e i soggetti delle altre categorie previste nella Fase 1”.


coronavirus: chiuso accordo con medici di medicina generale per vaccinazioni a domicilio ultraottantenni che non possono spostarsi

(aun) – perugia 15 feb. 021 – E’ stato definito da poche ore l’accordo tra i medici di medicina generale e l’Assessorato alla Salute della Regione Umbria per la vaccinazione anticovid a domicilio degli over 80 che non potranno recarsi nei punti vaccinali distribuiti sul territorio regionale: lo comunica l’assessore Luca Coletto, “ringraziando ancora una volta i medici di medicina generale per la grande professionalità che, ancora una volta, hanno manifestato mettendosi a disposizione in un momento in cui la categoria è già gravata da un forte carico di attività”.

“L’accordo raggiunto – ha spiegato l’assessore – assume un importante significato perché, visto che siamo ancora in attesa di un accordo nazionale, accelera i tempi di vaccinazione delle persone anziane nella regione. Considerato il numero esiguo di vaccini, al momento l’accordo prevede che i medici di medicina generale li somministrino solo alle persone di oltre 80 anni che non possono spostarsi dalla loro abitazione”.

  Da precisare che, per questi soggetti, non occorre nessun tipo di prenotazione in quanto i medici hanno già a disposizione un loro elenco e saranno direttamente loro a contattare i pazienti, anche per raccogliere il consenso alla vaccinazione.

  “Siamo soddisfatti per questo accordo – ha detto il dottor Leandro Pesca, componente della segreteria regionale della Federazione Italiana medici di medicina generale – E’ compito dei medici di medicina generale stare vicino ai propri pazienti, soprattutto a quelli che hanno patologie o sono più fragili. Inoltre, esprimiamo soddisfazione per il confronto costruttivo con l’Assessorato, la Direzione regionale alla Salute e le Direzioni aziendali, che si concretizza nel trovare soluzioni a favore dei cittadini”. 

“Colgo l’occasione – ha detto Pesca – per chiedere ai nostri pazienti di non sovraccaricare di telefonate i medici per informazioni perché saranno contattati direttamente”. 


regione umbria trasmette a sindaci della “zona rossa”, prefetture, province, anci e ufficio scolastico regionale ordinanza tar che sospende interruzione servizi socioeducativi per l’infanzia

(aun) – perugia, 13 feb. 021 – La Regione Umbria ha comunicato ai Sindaci interessati dal provvedimento, nonché alle Prefetture di Perugia e Terni, ai presidenti delle due Province, al Presidente Anci  e all’Ufficio scolastico regionale la sospensione ordinata dal Tar (Tribunale amministrativo regionale) in merito alla parte dell’ordinanza regionale numero 14 del 6 febbraio in cui si disponeva l’interruzione sino al 21 febbraio di tutti i servizi socioeducativi per l’infanzia (0-6 anni), statali e paritari, dei comuni della provincia di Perugia e di San Venanzo e Amelia in provincia di Terni.

   È stata invece respinta dal Tar l’impugnativa dei ricorrenti relativamente alla parte dell’ordinanza con cui vengono sospese le attività delle scuole primarie e secondarie (che rimarrà dunque in essere).


coronavirus: aggiornamenti su vaccinazioni anticovid 19

(aun) – perugia 13 feb. 021 – Alle ore 17 del 13 febbraio, sono 5653 i cittadini umbri che hanno ricevuto la prenotazione per la vaccinazione anticovid, 520 in più rispetto alla mezzanotte di ieri: di questi 2839 (+149) hanno scelto la prenotazione mediante il portale web della Regione Umbria e 2814 (+371) direttamente in farmacia. Per entrambi i canali di prenotazione non è stato segnalato nessun tipo di disservizio.

   Sempre in merito alle vaccinazioni anti covid-19, la Regione Umbria comunica che per le categorie incluse nella Fase 1, la programmazione è avvenuta nel rispetto del Piano nazionale e regionale, iniziando con gli operatori sanitari e gli ospiti delle strutture per anziani che hanno dato formale adesione alla campagna.  Ad oggi, sono stati vaccinati 13441 operatori sanitari (10695 hanno ricevuto anche la seconda dose), 2925 ospiti delle strutture per anziani (2590 con la seconda dose) e 789 operatori non sanitari (325 con la seconda dose).

Tra gli operatori non sanitari che operano negli ospedali e nelle Asl, rientrano soggetti impegnati nelle aree ad alto rischio, ad esempio personale di ditte esterne, personale dipendente con altre mansioni, volontari, ecc.

La Regione, inoltre, sin dall’inizio delle somministrazioni, ha provveduto ad inviare giornalmente l’elenco di tutti i soggetti vaccinati ai NAS (Nuclei Antisofisticazione e Sanità).

   Per quanto riguarda, la situazione dei punti vaccinali territoriali del Distretto sanitario del Perugino, destinati alla vaccinazione degli ultraottantenni, si precisa che quello di Ponte d’Oddi (Perugia) è dotato di quattro postazioni mentre quello di San Mariano di Corciano ne conta due.

I cittadini dell’area del Perugino nati nel 1940 e gennaio 1941, potenzialmente vaccinabili, sono circa 2000 e sulla base delle agende di prenotazione, nella prima settimana ne potranno essere vaccinati circa 1700.

Contestualmente, sempre nel Distretto del Perugino, sono in allestimento altri due punti vaccinali, al Palazzetto dello sport di Torgiano e al CVA di Ponte San Giovanni, che saranno attivi dal 1 marzo.

Ulteriori due punti vaccinali sono in allestimento a Marsciano, Parco Ammeto, e ad Amelia in località Paticchi.


coronavirus: vaccino anticovid, alle ore 17 del 12 febbraio, 4759 prenotazioni per la somministrazione della prima e seconda dose

(aun) – perugia 12 feb. 021 – Alle 17 del 12 febbraio, sono 4759 i cittadini dell’Umbria che hanno ricevuto la prenotazione per la somministrazione, a partire dal 15 febbraio, della prima e della seconda dose di vaccino anticovid

Dei 4759 prenotati, 2515 hanno scelto la prenotazione mediante il portale web della Regione Umbria e 2244 direttamente in farmacia.

Per entrambi i canali di prenotazione non è stato segnalato nessun tipo di disservizio.

Quindi complessivamente, per la prima e la seconda dose di vaccino, sono state effettuate 9518 prenotazioni.


on line nuovo portale regione umbria: ampio spazio dedicato a emergenza covid e vaccinazioni

(aun) – Perugia, 12 feb. 021 – E’ on line il nuovo portale della Regione Umbria, con una nuova veste dedicata all’emergenza covid ed alla  prenotazione dei vaccini.

Il nuovo portale è stato realizzato in collaborazione con Umbria Digitale 
https://emergenzacoronavirus.regione.umbria.it/#


covid, dipartimento protezione civile avvia procedure per reclutamento 496 unità di professionisti sanitari a supporto regione umbria

(aun) – perugia, 12 feb. 021 – Il Dipartimento per la protezione civile ha  aperto le procedure per l’individuazione di 496 unità tra personale medico, infermieristico e socio-sanitario da impiegare a supporto della regione Umbria per l’attuazione delle misure necessarie al contenimento e contrasto dell’emergenza COVID-19.  Sarà possibile aderire alla selezione compilando il form, già disponibile sul sito del Dipartimento della Protezione Civile, fino alle ore 12:00 del 15 febbraio 2021 al seguente link: http://www.protezionecivile.gov.it/media-comunicazione/news/dettaglio/-/asset_publisher/default/content/professionisti-sanitari-a-supporto-delle-strutture-sanitarie-della-regione-umbria-per-covid-19-al-via-la-raccolta-delle-manifestazioni-di-interesse

Alla manifestazione di interesse potranno partecipare medici specializzati in Anestesia e Rianimazione, Malattie infettive, Malattie dell’apparato respiratorio e Medicina interna, medici abilitati anche non specializzati, infermieri e operatori socio-sanitari.

Non possono partecipare i dipendenti pubblici e privati operanti nel settore sanitario e socio-sanitario in ambito nazionale, al fine di non pregiudicare i livelli di servizio attuali.

Al termine della procedura selettiva il Dipartimento redigerà un apposito elenco che sarà pubblicato sul sito dipartimentale e trasmesso alla  Regione Umbria che, previa verifica dei requisiti, provvederà al conferimento degli incarichi.

Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito del Dipartimento.


coronavirus: aggiornamento settimanale gestione emergenza sanitaria all’11 febbraio

(aun) – perugia, 11 feb. 021 – “Nella lotta al coronavirus sono fondamentali, insieme ai vaccini, anche le cure domiciliari. L’Umbria è pronta a vaccinare e non ha mai avuto problemi in questo senso”: lo ha detto l’assessore alla Salute della Regione Umbria, Luca Coletto, nel corso della conferenza stampa di aggiornamento settimanale sulla gestione dell’emergenza sanitaria in Umbria, alla quale sono intervenuti, oltre all’assessore, il direttore sanitario della Regione, Claudio Dario, il commissario per l’emergenza Covid, Massimo D’Angelo, gli amministratori unici di Umbria Salute, Giancarlo Bizzarri, e di Umbria Digitale, Fortunato Bianconi, il dottor Mauro Cristofori, del Nucleo epidemiologico regionale.

  “L’Umbria – ha spiegato l’assessore Coletto – ha a disposizione 9 mila dosi di vaccino Pfizer per circa 80 mila anziani. Comunque sia, dalla prossima settimana inizieremo a vaccinare gli over 80 e vorrei precisare che gli anziani che non possono muoversi saranno vaccinati a casa dai medici di medicina generale, che sono disponibili a farlo da subito, anche se manca ancora un accordo nazionale. La Regione si è mossa a livello territoriale e in queste ore stiamo perfezionando un accordo. Ringrazio quindi i medici, per la grande professionalità e l’attaccamento al territorio che stanno dimostrando”. 

 Il commissario D’Angelo ha reso noto nel dettaglio il piano vaccinale per gli ultraottantenni: “Partiamo con la prenotazione dal 12 febbraio della classe 1940 e dei nati a gennaio 1941 in quanto sono gli ultra 80 che possono accedere ai punti vaccinali e che hanno più possibilità di muoversi. Inoltre, si tratta dei cittadini maggiormente mobili e di conseguenza più a rischio contagiosità”.

   Parallelamente, grazie all’accordo regionale in fase di definizione con medici di medicina generale, anche se in attesa dell’accordo nazionale, si inizierà a vaccinare a domicilio gli anziani fragili che saranno gestiti a domicilio in funzione delle priorità definite proprio perché i medici ne conoscono le condizioni cliniche.

   Intanto, in base alle dosi disponibili, sono state programmate le 2 settimane dal 15 al 27 febbraio. Tutti i cittadini interessati (classe 1940 e gennaio 1941) troveranno posto nelle agende per cui non è necessario fare la corsa alla prenotazione.

A partire dalla settimana dal 22 al 27 febbraio i medici di medicina generale potranno iniziare a vaccinare gli anziani a domicilio utilizzando il vaccino Moderna.

   A partire dal 25 febbraio sarà possibile prenotare per tutte le classi di età over 80. Le prenotazioni saranno organizzate in modo che tutte le classi di età, a partire dai nati da febbraio a dicembre 1941 e dal 1939 indietro, potranno essere prenotate nelle settimane a seguire.                         

Il cittadino avrà a disposizione due modalità per effettuare la prenotazione. Si potrà scegliere di prenotarsi attraverso il portale web dedicato (al link

https://vaccinocovid.regione.umbria.it), oppure nelle farmacie.

   È stato istituito anche un numero verde dedicato (800.192.835), attivo dalle 8 alle 20, 7 giorni su 7, per fornire assistenza ai cittadini proprio per supportarli in caso di difficoltà nella fase di prenotazione e per garantire, se dovesse essere necessario, anche lo spostamento e la cancellazione della prenotazione effettuata. Per prenotare dal portale web sarà sufficiente disporre del codice fiscale e del numero di cellulare.

   Nel corso dell’incontro, il direttore Dario ha illustrato i contenuti dell’ordinanza emanata dal Capo del Dipartimento della Protezione civile per il reperimento di personale a supporto dell’attività delle aziende sanitarie e ospedaliere dell’Umbria: 97 medici, di cui 52 specializzati in anestesia e rianimazione e 45 in malattie infettive, dell’apparato respiratorio e medicina interna, 24 medici anche non specializzati, ma regolarmente iscritti agli ordini professionali, 287 infermieri e 88 operatori socio-sanitari.


coronavirus: nuove disposizioni per attività usl e aziende ospedaliere

(aun) – perugia 8 feb. 021 – Così com’è già avvenuto nella Fase 2  dell’ondata pandemica, la risalita della curva dei contagi e la presenza di varianti, hanno imposto di adottare una serie di misure per evitare la diffusione del virus negli ospedali e preservare il sistema sanitario: con una lettera inviata ai direttori generali delle aziende sanitarie e ospedaliere dell’Umbria, il commissario regionale per l’emergenza Covid, Massimo D’Angelo e il direttore alla Salute della Regione Umbria, Claudio Dario, hanno comunicato le  disposizioni per la sospensione delle attività chirurgiche, di ricovero programmate e delle attività ambulatoriali procrastinabili, al fine del rafforzamento delle misure di prevenzione attualmente in vigore.

  Fino al 21 febbraio, è prevista la sospensione delle attività chirurgiche di ricovero programmate procrastinabili e dell’attività di specialistica ambulatoriale procrastinabili.

Inoltre, è stato richiesto di chiudere tutti gli accessi agli ospedali consentendo l’ingresso solo dall’entrata principale con sorveglianza e triage, di sospendere le visite ai degenti e limitare l’accesso dei care-giver ai solo testati con tampone molecolare negativo, di potenziare le misure di sorveglianza del personale,  sottoporre a sorveglianza tutti gli attuali degenti e a tampone molecolare tutti i pazienti in ingresso come già avviene, da ripetere nei negativi a distanza di 48 ore mantenendo l’isolamento degli ingressi.

Nelle strutture residenziali extraospedaliere si applicano le stesse misure. Inoltre, dovranno essere sospese tutte le visite salvo autorizzazioni specifiche per i care-giver da parte dei direttori sanitari e comunque potrà essere consentito l’accesso solo a soggetti con tampone molecolare negativo, con l’indicazione di chiare indicazioni di comportamenti per la sicurezza di ospiti e personale, da tenere anche al di fuori della struttura.


ospedale da campo collaudato e consegnato alla gestione dell’azienda ospedaliera di perugia. ospita 10 posti di terapia a bassa intensità, 16 di terapia subintensiva e 12 di terapia intensiva, con macchinari di ultima generazione

(aun) – perugia, 7 feb. 021 – È stato consegnato ufficialmente sabato 6 febbraio alla gestione dell’ospedale “Santa Maria della Misericordia” di Perugia di cui diverrà un reparto, dopo il collaudo da parte dei tecnici preposti, l’ospedale da campo della Regione Umbria, al momento installato nei pressi dell’Ospedale perugino.

   “Una struttura, di cui si è dotata la Regione Umbria che è e sarà estremamente utile nelle emergenze, Covid e non”, ha affermato la Presidente Donatella Tesei che ha espresso soddisfazione per la realizzazione del progetto nato dall’idea della stessa Regione e finanziato dalla Banca d’Italia.

   Alle operazioni di collaudo, avvenute prima della messa a disposizione dell’Azienda Ospedaliera del capoluogo, ha assistito anche l’assessore regionale alla Protezione Civile Enrico Melasecche. “Siamo riusciti – ha detto – a portare a compimento un ottimo e utile progetto per l’intera comunità regionale, nonostante la complessità del momento emergenziale che influisce sulla possibilità e sulle tempistiche di trovare le attrezzature necessarie, in una fase in cui in tutto il mondo cerca di accaparrarsi strutture e apparecchiature di questo genere”.

    “La struttura – ha detto il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera di Perugia, Marcello Giannico –  permette di ampliare l’offerta di posti letto anche in terapia intensiva dedicati al Covid, divenendo di fatto un nuovo reparto dell’ospedale Santa Maria della Misericordia”.

   La struttura è composta da 10 posti di terapia a bassa intensità, 16 di terapia subintensiva e 12 di terapia intensiva, dotato di macchinari di ultima generazione e attualmente collegato con i gas medicali dell’ospedale così come i report dei macchinari vengono caricati in remoto sul computer dell’Azienda Ospedaliera.

 

“La struttura campale strategica – ha affermato il Direttore regionale Stefano Nodessi – potrà tornare utile anche per future emergenze. Ad oggi è un tassello fondamentale della cura del Covid, a tal proposito vorrei sottolineare che, oltre a strutture del genere, per debellare e prevenire il virus è necessario tenere comportamenti responsabili, anche rispettando le restrizioni dell’ultima ordinanza. Un sacrificio necessario che dobbiamo fare”.

   A livello tecnico, l’ospedale da campo è dotato sia di riscaldamento che aria condizionata, nonché di gruppi di generazione in grado di farlo funzionare anche in caso di mancanza energia elettrica. È altresì attrezzato di 5 serbatoi di acqua, per un totale di 26000 litri, che gli permettono di funzionare in tutte le condizioni: le acque vengono depurate in ingresso e anche, per motivi di maggiore sicurezza per l’ambiente esterno, in uscita. Si tratta di una struttura ospedaliera a tutti gli effetti.


coronavirus: individuate varianti; regione resta arancione, si studiano aree rosse; per direttore rezza importante lavoro dell’umbria  

(aun) – perugia 5 feb. 021 – L’Umbria rimarrà in fascia arancione, visto che c’è un bilanciamento dei contagi sul territorio, ma alla luce dei risultati inviati  dall’Istituto superiore di sanità sui 42 campioni positivi al Sars-Cov 2 – con 18 casi di variante inglese, 12 brasiliana e 3 con altre mutazioni – saranno opportuni nuovi interventi nelle zone più interessate dal fenomeno: è quanto emerso nel corso della conferenza stampa tenuta nel tardo pomeriggio di oggi, dalla presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, insieme all’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto, al direttore regionale alla Salute, Claudio Dario, al commissario per la gestione dell’emergenza Covid in Umbria, Massimo D’Angelo, al capo del Gabinetto della Presidenza, Federico Ricci.

All’incontro, in collegamento, ha partecipato anche il direttore generale della Prevenzione presso il Ministero della Salute, Giovanni Rezza, al quale la presidente Tesei ha rivolto un ringraziamento particolare per la grande attenzione che ha riservato all’Umbria.

“Vogliamo ringraziare, oltre al ministro Speranza e al direttore Rezza, anche l’Istituto Superiore di Sanità per aver esaminato con grande celerità i campioni che sono stati inviati dall’Umbria. Il nostro lavoro continua – ha detto la presidente – e siamo sempre in stretto contatto con l’Istituto e il ministro Speranza. La situazione è delicata, ma siamo fiduciosi, perché siamo intervenuti in tempo”.

  Il dottor Rezza ha ringraziato per la collaborazione con l’Umbria, e ha spiegato che il fatto di aver individuato presto la circolazione di queste varianti è un fatto importante per tutta l’Italia, visto che la variante brasiliana in particolare, potrebbe compromettere l’efficacia della risposta vaccinale, anche se va detto che non l’annulla”.

“Fare contenimento in questo momento è importante anche per le province circostanti – ha aggiunto il dottor Rezza – L’Umbria rimane arancione quindi, ma è importante implementare alcune zone rosse nelle aree maggiormente colpite nella provincia di Perugia”.

Rezza ha aggiunto che “bisognerà fare uno sforzo per capire come si sono mosse queste varianti, ed è bene aumentare l’attenzione anche nelle aree circostanti. Là dove sono state applicate le zone rosse i risultati si sono visti in poco tempo”.

Il direttore Dario, a conclusione dell’incontro, ha reso noto che la variante brasiliana del virus è stata riscontrata in ambito ospedaliero, quella inglese invece sul territorio. Sono interessati gli ambiti del Perugino, Bastia Umbra e Trasimeno.


coronavirus: aggiornamento epidemiologico 4 febbraio

(aun) – perugia 4 feb. 021 – L’aggiornamento sulla situazione epidemiologica dell’Umbria e l’andamento  della campagna vaccinale, con un focus sulla programmazione per la somministrazione del vaccino agli over 80: questi gli argomenti al centro della conferenza stampa tenuta oggi dall’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto, Dal direttore regionale alla Salute, Claudio Dario, dal commissario per la gestione dell’emergenza covid, Massimo D’Angelo.  

 Nel corso dell’incontro è stato reso noto che la Regione Umbria ha predisposto la Fase I della campagna vaccinale, in linea con la programmazione nazionale quindi per gli operatori sanitari e personale addetto ai trasporti dei pazienti, gli ospiti e gli operatori delle strutture per anziani e gli ultraottantenni.

Nel frattempo, le stesse aziende produttrici, Pfizer e Moderna, hanno comunicato a più riprese la riduzione della fornitura delle dosi programmate riservate all’Italia. A seguito di questo imprevisto c’è stato un rallentamento della programmazione nazionale e conseguentemente regionale che ha comportato, al momento, la somministrazione dei vaccini esclusivamente a coloro che dovevano essere sottoposti alla seconda dose.

Il vaccino di AstraZeneca, approvato dall’EMA (Agenzia Europea del Farmaco) il 30 gennaio, è stato raccomandato da AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) per l’utilizzo nei soggetti di età compresa tra i 18 e i 55 anni. In particolare, con queste prescrizioni, per gli ultraottantenni si potranno usare solo Pfizer e Moderna, che, per le caratteristiche di conservazione e allestimento, sono difficilmente somministrabili a domicilio.

  Per quanto riguarda la vaccinazione degli over 80, sulla base del piano di distribuzione dei vaccini comunicato dalla Struttura Commissariale Nazionale si prevede per la Regione Umbria di vaccinare con la prima dose circa 20.000 ultraottantenni (proporzionalmente distribuiti nei diversi distretti) entro il mese di febbraio, con prosecuzione nei mesi successivi sulla base della quantità di vaccino fornite dalla stessa struttura commissariale.

Il Piano vaccinale proseguirà con il vaccino AstraZeneca, che, come ricordato, sarà riservato ai soggetti tra i 18 e i 55 anni, reclutando i professionisti sanitari non dipendenti dal Servizio Sanitario pubblico (odontoiatri, medici-chirurghi e loro assistenti, farmacisti ecc.) e le categorie considerate “fragili”, compresi le persone con disabilità, secondo priorità che verranno comunque indicate dalla Struttura commissariale nazionale.

Per gli ultraottantenni che saranno in grado di recarsi presso le sedi vaccinali, la vaccinazione inizierà dal 15 febbraio 2021 e sarà possibile prenotarsi dal 12 febbraio utilizzando il portale web del CUP online, direttamente sulla App IO (l’app dei servizi pubblici).

All’atto della prenotazione verrà fissato l’appuntamento per la vaccinazione con indicazione della sede vaccinale e dell’orario.

È inoltre in fase di definizione la possibilità di prenotazione direttamente da parte del Medico di Medicina Generale e si valuterà la possibilità di strutturare un Numero Verde dedicato nonché presso le Farmacie.

Sarà possibile, al momento della prenotazione, scaricare dal portale web la modulistica relativa al consenso informato, alle caratteristiche del vaccino, alla privacy, etc., da consegnare all’atto della somministrazione del vaccino.

Le vaccinazioni a domicilio verranno somministrate, nel momento in cui sarà fornito alla Regione un vaccino che non necessiti di particolari condizioni di conservazione e utilizzo. Anche in questo caso si inizierà dalle persone ultraottantenni che per le loro condizioni cliniche hanno difficoltà di spostamento.


coronavirus: Iss riscontrati due casi sospetti di variante brasiliana Sars-Cov-2 su campioni inviati dall’Umbria

(aun) – perugia 2 feb. 021 – L’Istituto Superiore di Sanità ha comunicato alla Direzione Regionale Salute e Welfare dell’Umbria la sospetta presenza di una variante brasiliana (o similare) in due campioni, prelevati da altrettanti pazienti umbri, inviati a Roma per effettuare specifici approfondimenti. La variante brasiliana rappresenta una mutazione ritenuta particolarmente aggressiva del virus Sars-Cov-2 e meno riconoscibile dal sistema immunitario addestrato a riconoscere le versioni del virus non mutate.

I due campioni, che erano stati selezionati nei giorni scorsi per le caratteristiche cliniche e di laboratorio che presentavano, sono stati inviati dalla Microbiologia dell’Ospedale di Perugia all’Iss, con richiesta di massima urgenza del Direttore Regionale Claudio Dario al Presidente dello stesso istituto Silvio Brusaferro.

Le attuali misure di contenimento progressivamente adottate in Umbria, già compatibili con gli interventi necessari a fronteggiare anche questa variante, saranno comunque oggetto di un’apposita riunione del Comitato Tecnico Scientifico per una completa e ampia valutazione.

Al fine di approfondire la situazione epidemiologica, nella giornata di oggi verranno inviati all’Istituto Superiore di Sanità altri 42 campioni, anch’essi rispondenti a determinate peculiarità, che saranno sequenziati per la ricerca di questa o altre eventuali varianti. L’esito sarà comunicato entro il fine settimana.


coronavirus, inviato resoconto epidemiologico ad anci e 29 sindaci. confronto con le asl caso per caso per trovare migliori misure contenitive

(aun) – perugia, 31 gen. 021 – La Sanità regionale ha inviato all’Anci e a 29 Sindaci umbri, intorno alle 13 di oggi, un resoconto della situazione epidemiologica, con allegati i pareri del Comitato Tecnico Scientifico (Cts) e del Nucleo Epidemiologico regionale, così come richiesto al termine del lungo e costruttivo confronto avuto ieri pomeriggio tra la Presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, il Commissario regionale all’emergenza Covid, Massimo D’Angelo, e i Sindaci dei 29 territori maggiormente interessati dall’incremento di cittadini positivi al Covid in rapporto al totale degli abitanti. Nella stessa riunione, i Sindaci di tali territori avevano concordato nell’attuazione delle misure restrittive, suggerite dalla Regione a seguito di un documento inviato alla Presidente dal Commissario al Covid e del verbale del Cts, fatta eccezione per la sospensione delle lezioni in presenza per le scuole primarie e secondarie. Su tale argomento era stata infatti richiesta la nota della Sanità, inviata come detto oggi, in cui vengono evidenziate le varie situazioni territoriali ed i correlati pareri scientifici.

   Nella stessa nota si sottolinea la più ampia disponibilità da parte della Sanità regionale a discutere con i Sindaci, attraverso le Asl, le singole circostanze territorio per territorio, soprattutto per i comuni sotto i 5 mila abitanti in cui spesso l’incidenza di nuovi casi, seppur percentualmente elevata, corrisponde ad un numero assoluto di positivi contenuto.

  La metodologia adottata dalla Regione Umbria, di cui sono stati messi a conoscenza sia il Ministro della Salute Speranza sia il Prefetto di Perugia Gradone, si è resa necessaria proprio per l’andamento difforme del contagio da comune a comune. Difformità che non permette un’ordinanza unica regionale, ma che necessita di specifiche decisioni territoriali, fermo restando, come detto, il pieno supporto della Sanità e della Regione.


coronavirus: in umbria studi su sequenziamento sars-cov2 solo a fini di verifica delle sue caratteristiche

(aun) – perugia 29 gen. 021 – In Umbria, così come sta avvenendo in altre regioni, si vuole procedere a sequenziare il virus Sars-Cov 2 per verificarne le caratteristiche: lo specifica il commissario regionale per la gestione dell’emergenza covid in Umbria, Massimo D’Angelo, chiarendo che, al momento, sul territorio regionale non vi è nessuna evidenza scientifica su possibili varianti del virus e tanto meno su varianti autoctone.  

  “Il sequenziamento del virus sul territorio regionale – ha detto D’Angelo – permetterà di avere a disposizione ulteriori dati oggettivi per interpretare anche le cause per cui l’infezione virale tende a diffondersi in alcune aree e, di conseguenza, valutare le misure opportune”.


coronavirus: aggiornamento 28 gennaio

(aun) – perugia 28 gen. 021 – E’ il dottor Massimo D’Angelo, il nuovo Commissario per la gestione dell’emergenza Covid-19 in Umbria: lo ha reso noto l’assessore alla Salute della Regione Umbria, Luca Coletto, durante la conferenza stampa settimanale con al centro l’aggiornamento sull’andamento epidemiologico in Umbria. 

Nel corso dell’incontro –  presenti oltre all’assessore Coletto, anche il direttore regionale alla Salute, Claudio Dario e il commissario D’angelo – il dottor Mauro Cristofori e la dottoressa Carla Bietta, del Nucleo epidemiologico regionale, hanno tracciato l’andamento della situazione in Umbria (ndr. slide in allegato).

  Il commissario D’Angelo fornendo i dati sulle strutture residenziali, che al 27 gennaio contano 131 operatori e 167 ospiti positivi, ha posto l’accento sull’importanza, in particolare per gli operatori delle Rsa, di adottare giusti comportamenti per proteggere gli ospiti delle strutture in cui operano.

“Ciò deve valere – ha detto d’Angelo – anche dopo la somministrazione della seconda dose di vaccino, perché se è vero che il vaccino protegge, è altrettanto vero che non bisogna abbassare la guardia e abbandonare quelle regole comportamentali che restano fondamentali”.

In riferimento a possibili varianti del Sas-Cov 2 in Umbria, il direttore Dario e il commissario hanno spiegato che i tamponi positivi nell’iter generale vengono trasferiti all’Istituto superiore di sanità che effettua un sequenziamento per motivi di studio con conseguenti tempi di risposta più lunghi, mentre “abbiamo ritenuto – ha detto D’Angelo – di intervenire con il carattere dell’urgenza ad un sequenziamento da parte delle strutture regionali, per poi adottare modelli di gestione opportune. Quindi, oltre ad una valutazione delle caratteristiche sociali, che ci può spiegare il perché il virus si è sviluppato in un’area, si potrà aggiungere anche il sequenziamento del virus stesso”.

Per quanto riguarda l’approvvigionamento dei vaccini è stato reso noto che il 2 febbraio dovrebbero arrivare 4 vassoi Pfizer, di cui 1 sarà utilizzato per il completamento vaccinale dei soggetti a cui è stata somministrata la prima dose, mentre l’8, il 15 e il 22 perverranno altri 21 vassoi. Questo ci permetterà un totale di 28 mila dosi, quindi un ciclo completo per coprire 14 mila persone. Del vaccino Moderna invece, l’8 e il 22 si attendono 9500 dosi di vaccino e si procederà secondo piano nazionale e regionale di intervento vaccinale, ovvero le categorie di soggetti previsti nella Fase1, che comprende anche gli ultraottantenni. Ci atterremo al Piano e in proposito – ha proseguito D’Angelo – è di questi giorni uno studio della Fondazione Gimbe che ha evidenziato che la Regione Umbria è la più appropriata nella somministrazione del vaccino alle categorie previste”.

Il direttore Dario ha poi sottolineato che “non è la numerosità dei vaccini a preoccupare, ma il vero problema è l’arrivo dei vaccini e la possibilità di pianificarne la gestione”. 

Dopo aver ribadito la necessità delle Regioni di definire con il Governo protocolli chiari per la cura e avere certezze sull’arrivo delle dosi di vaccino, l’assessore Coletto relativamente alle scuole, ha detto che “è inevitabile che ci sia preoccupazione per una nuova impennata dei contagi. Il problema – ha spiegato – non è la ripresa dell’attività didattica in se stessa, ma la possibilità che si creino assembramenti e poi la situazione dei trasporti. Servirebbe quindi, una programmazione e risorse da parte del Governo per riaprire le scuole in sicurezza”.


coronavirus: giunta regionale dell’umbria adotta piano scuole fase 3

(aun) – perugia 27 gen. 021 – La Giunta regionale dell’Umbria, su iniziativa dell’assessore alla Salute, Luca Coletto, ha adottato il “Piano Scuole Fase 3” approvato dal Comitato Tecnico Scientifico nella seduta del 21 gennaio.

  “L’Intesa della Conferenza Unificata Stato-Regioni – spiega l’assessore Coletto – oltre ad interventi di tipo organizzativo sugli  istituti scolastici, quali la riduzione  del numero degli studenti frequentanti, lo scaglionamento ingressi e interventi sulla rete dei trasporti, prevede che le Regioni, in collaborazione con il Ministero della Salute, elaborino piani operativi che garantiscano la rapida e tempestiva gestione dei casi scolastici secondo criteri di specifica priorità e favoriscano le operazioni di tracciamento e l’applicazione dei protocolli sanitari previsti, anche attraverso l’utilizzo di tamponi rapidi. In base a ciò la Regione Umbria – aggiunge Coletto – ha approvato un accordo con le Associazioni delle Farmacie Pubbliche e Private convenzionate, per promuovere l’attività di testing nella popolazione studentesca e nel personale docente e non docente delle scuole superiori, utilizzando i test antigenici rapidi da effettuarsi, su base volontaria e gratuita, presso le farmacie”. 

   “Il Piano approvato oggi – ha riferito – ha l’obiettivo di dare chiare indicazioni per contenere la diffusione dei contagi in ambiente scolastico e garantire la continuità dell’attività scolastica in presenza, attraverso la diagnosi precoce dei casi sensibilizzando sia la scuola che le famiglie, il tracciamento tempestivo dei contatti del caso indice, al fine di sottoporli a test antigenico rapido nel più breve tempo possibile, l’esecuzione del test antigenico rapido esteso ad altre classi o all’intera scuola a seguito di evidenza di cluster che coinvolgano altre classi dell’istituto scolastico”.

La strategia prevista nel Piano scuole presenta approcci diversificati, sulla base del profilo di rischio, tra scuole dell’infanzia e scuole di ordine superiore, in relazione alle misure di contenimento che è possibile adottare nei due diversi contesti, quindi distanziamento, mascherine, riduzione delle presenze. Viene inoltre diversificato il percorso rispetto al ruolo del caso indice, se alunno, docente o collaboratore scolastico.

A seguito di segnalazione di un caso accertato di positività al Virus SARS-Cov-2 il Dipartimento di Prevenzione, con la collaborazione del Referente COVID della scuola, effettuerà una verifica dell’applicazione delle misure di prevenzione previste e delle circostanze di esposizione.

Sulla base di tale valutazione verranno predisposte le misure, tra cui la tempestiva esecuzione dei test antigenici per la classe e per i docenti.


coronavirus: aggiornamento epidemiologico del 22 gennaio

(aun) – perugia 22 gen. 021 – L’andamento epidemiologico in Umbria, il Piano scuole Fase 3, e l’aggiornamento sulle vaccinazioni anticovid, sono stati al centro della conferenza stampa di aggiornamento settimanale dell’Unità strategica regionale per la gestione dell’emergenza. Sono intervenuti il direttore regionale alla Salute, Claudio Dario, il vicecommissario per l’emergenza covid, Massimo D’Angelo, la dottoressa Carla Bietta, del Nucleo epidemiologico regionale, il dottor Emilio Abbritti, che ha redatto il Piano finalizzato al contenimento dell’infezione in ambiente scolastico che, per la sua applicazione, dovrà essere ancora completato l’iter previsto.

Dopo l’illustrazione del report epidemiologico che, oltre all’andamento dei consueti indicatori utili per tratteggiare la curva epidemica, ha analizzato i decessi, ovvero le caratteristiche dei decessi in Umbria con un focus sulla durata della malattia (slide in allegato),     sono stati resi noti i dati relativi all’attività scolastica che, fino alla pausa natalizia, hanno fatto registrare 1.555 casi positivi in ambito scolastico, la messa in isolamento fiduciario di 1.236 classi per un totale di 27.639 soggetti tra alunni, docenti e personale ATA.

  Il Piano scuole prevede quindi, – ha spiegato il dottor Abbritti –  una diagnosi precoce, entro 24 ore, dei casi scolastici e un’opportuna  sensibilizzazione, sia del personale della scuola che delle famiglie, affinché ogni caso sospetto in ambiente scolastico sia tempestivamente allontanato e vengano attivate da parte dei familiari le procedure stabilite.

E’ previsto inoltre, di tracciare tempestivamente i contatti del caso indice e sottoporli a test antigenico rapido nel più breve tempo possibile nei diversi contesti: quindi scuola, trasporti se è stato utilizzato un mezzo di trasporto pubblico.

Il vicecommissario D’Angelo e il direttore Dario a conclusione dell’incontro hanno fornito gli ultimi aggiornamenti sull’andamento del piano vaccini.

D’Angelo ha riferito che sta proseguendo il programma di vaccinazione, è stata infatti completata la somministrazione della prima dose Pfizer al personale sanitario e socio-sanitario. Come già annunciato, gli 85 operatori vaccinati il 27 dicembre scorso hanno ricevuto la seconda dose e, a partire dalle prime settimane di febbraio, la riceveranno anche coloro che sono stati vaccinati successivamente.

Intanto sono state somministrate anche mille dosi del vaccino Moderna e si attende un’altra fornitura entro l’ultima settimana del mese.


ordinanza presidente tesei su ripresa attività scolastica in presenza al 50% per le superiori e prescrizioni riguardo associazioni, sport e commercio

(aun) – perugia, 22 gen. 021 – Da lunedì 25 gennaio il 50% degli studenti delle scuole secondarie di secondo grado umbre torneranno a svolgere l’attività scolastica in presenza, per il restante 50% le lezioni si svolgeranno con la didattica a distanza. È quanto prevede l’ordinanza firmata dalla Presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, nella quale si normano, anche in base al parere del Comitato Tecnico Scientifico nazionale e regionale nonché dei dati epidemiologici e nel rispetto del principio di massima precauzione a tutela del bene primario del diritto alla salute, anche altri settori oltre quello scolastico.

Queste alcune delle prescrizioni regionali contenute nell’Ordinanza odierna che si aggiungono a quelle già previste nel quadro nazionale.

Scuola. A decorrere da lunedì 25 gennaio e sino al 13 febbraio 2021 le attività didattiche delle scuole secondarie di secondo grado, statali e paritarie, si svolgeranno in presenza nella misura del 50% della popolazione studentesca. Le disposizioni si applicano anche agli studenti iscritti per l’anno formativo 2020/2021 ai corsi di istruzione e formazione professionale (leFP) presso le agenzie formative e gli Istituti Professionali Statali in regime di sussidiarietà. Nello stesso periodo le attività in presenza degli organismi e soggetti privati, diversi dalle scuole paritarie e non paritarie, che svolgono corsi nelle materie presenti negli ordinamenti scolastici di competenza del Ministero della Pubblica Istruzione sono consentite in presenza per numero massimo del 50% dei partecipanti ad ogni singolo corso e nel rigoroso rispetto delle norme di prevenzione e del distanziamento interpersonale.

Associazioni.

–    Vietato. Rimangono sospese fino al 13 febbraio 2021 tutte le attività realizzate in presenza in spazi aperti o in luoghi chiusi da associazioni e circoli ricreativi e culturali, centri di aggregazione sociale, università del tempo libero e della terza età. Sono vietati per il medesimo periodo i giochi da tavolo, delle carte, biliardo, bocce effettuati nei centri e circoli sportivi pubblici e privati.

–    Consentiti. È invece consentito, ai sensi all’articolo 1 comma 10 lettera c) del DPCM 14 gennaio 2021, l’accesso di bambini e ragazzi al luoghi destinati allo svolgimento di attività ludiche, ricreative ed educative anche non formali, al chiuso o all’aria aperta con l’ausilio di operatori cui affidarli in custodia e con obbligo di adottare appositi protocolli di sicurezza predisposti in conformità alle linee guida del Dipartimento delle Politiche della Famiglia di cui all’allegato 8 del medesimo DPCM. 

Sono inoltre consentite le attività affidate e regolate da formali atti amministrativi adottati da aziende sanitarie, enti pubblici, zone sociali, fondazioni, aziende di servizi alla persona, altri soggetti pubblici, afferenti alla sfera dei servizi socio sanitari, della protezione civile, dei servizi alla persona, dei servizi scolastici-educativi.

È, infine, consentita la realizzazione di attività corsistiche in presenza, esclusivamente in forma individuale, relativamente a titolo esemplificativo e non esaustivo gli ambiti delle arti musicali, figurative, teatrali, danza, nonché le attività inerenti le lingue straniere nel rigoroso rispetto delle norme di prevenzione e del distanziamento interpersonale.

Sport. Fino al 13 febbraio sospese anche tutte le attività di gare e competizioni riconosciute di interesse regionale, provinciale o locale dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato italiano paralimpico (CIP) e dalle rispettive Federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate, enti di promozione sportiva, in relazione agli sport di squadra e di contatto e svolti dalle associazioni e società dilettantistiche.

È sospeso per il medesimo periodo, limitatamente agli atleti di età inferiore ai 18 anni che militano nelle società e nelle associazioni dilettantistiche e amatoriali degli sport di squadra e di contatto, lo svolgimento degli allenamenti e preparazione atletica anche in forma individuale. È altresì precluso per tutti l’uso delle parti comuni nonché degli spogliatoi.

Commercio. Si ricorda il rispetto delle regole di accesso, distanziamento, pulizia e igiene presenti anche nell’allegato dell’ordinanza. Per tutto il resto la Regione Umbria si conforma alle disposizioni nazionali.


coronavirus: al via in umbria somministrazione delle seconde dosi vaccino, per vice commissario covid “vaccinarsi è un segno di civiltà”

(aun) – perugia 18 gen. 021 – “Vaccinarsi è un segno di civiltà, in quanto con la vaccinazione non si riduce solo il rischio di infezione per se stessi, ma per tutta la comunità”: lo ha detto il vicecommissario per l’emergenza covid della Regione Umbria, Massimo D’Angelo, commentando la giornata di oggi in cui, anche in Umbria, stanno ricevendo la seconda dose di vaccino i soggetti che avevano già avviato lo scorso 27 dicembre l’iter vaccinale.

  “Questo di oggi – ha detto D’Angelo – è uno dei momenti più importanti che ci permetteranno di superare la pandemia. La somministrazione della seconda dose del vaccino è pero sicuramente un momento significativo perché si completa il ciclo vaccinale. Il vaccino infatti, rappresenta il più forte strumento di prevenzione a nostra disposizione”.

Il vicecommissario concludendo ha messo in risalto che la Regione Umbria nelle varie fasi della campagna vaccinale “ha operato e continua ad operare nel modo migliore, assicurando per la somministrazione del vaccino omogeneità su tutto il territorio regionale sulla base delle priorità stabilite dal Piano nazionale e da quello regionale”.

Il 25 gennaio si proseguirà con gli interventi vaccinali per il completamento del ciclo per i soggetti che avevano ricevuto la prima dose il 31 dicembre. 


sanità digitale: presentata Sanitapp

perugia, 15 gen. 021 – La Regione Umbria punta alla digitalizzazione anche in sanità: si chiama Sanitapp il nuovo servizio telematico a disposizione dei cittadini per avere informazioni sui servizi sanitari, come la visualizzazione  su mappa dei pronto soccorso più vicini,  il numero e il colore del codice delle persone in attesa.  La funzionalità dell’’App e il progetto che ha portato alla sua realizzazione sono stati illustrati stamani nel corso di una videoconferenza dall’assessore regionale  alla Salute, Luca Coletto, dall’assessore allo Sviluppo economico, Innovazione, Infrastrutture tecnologiche, Michele Fioroni, dal direttore regionale alla Salute, Claudio Dario, dall’amministratore unico di Umbria Salute, Giancarlo Bizzarri, dall’amministratore unico di Umbria Digitale, Fortunato Bianconi.

  “L’innovazione digitale in sanità è il futuro – ha detto l’assessore Coletto – La Regione Umbria è fortemente impegnata per l’implementazione della telemedicina che ci permetterà di seguire a distanza i pazienti più fragili mantenendoli a casa e monitorando le loro condizioni a distanza”.

Coletto ha quindi spiegato che “l’App permette di conoscere la distanza dal Pronto soccorso più vicino attraverso la geolocalizzazione, nonché i tempi di attesa e i colori dei pazienti in attesa di essere visitati. Si tratta di un servizio utile per gli umbri – ha aggiunto –  ma anche per tutti coloro che, trovandosi in Umbria, avranno la necessità di recarsi al pronto soccorso”. 

  Per l’assessore Fioroni secondo il quale l’App rappresenta la testimonianza di una visione sempre meno compartimentata dell’attività degli assessorati regionali e delle agenzie Umbria Salute e Umbria digitale, “è stato in poco tempo creato un contenitore digitale dentro il quale si inseriranno sempre più servizi e che rappresenta un passo importante di digitalizzazione in sanità, ma che, nel tempo, riguarderà ambiti diversi”.

L’App, che è visibile nelle piattaforme utilizzate da tutti i cittadini,  “consentirà – prosegue Fioroni –  di attivare molti servizi, alcuni dei quali sono ancora nascosti, visto che saranno implementati di volta in volta”.

Concludendo l’assessore Fioroni ha detto che “SanitApp è un primo esempio di come, anche nel pubblico, si possa decidere di creare un nuovo prodotto frutto di una collaborazione che parte a livello politico tra due assessorati e le diverse agenzie, in una logica progressiva di collaborazione con le strutture tecniche regionali”.

Nel progetto SanitApp – come hanno spiegato l’amministratore di Umbria Digitale, Giancarlo Bizzarri, e di Umbria Salute, Fortunato Bianconi –  sono stati coinvolti anche i sistemi informativi delle aziende sanitarie regionali che in poco tempo, grazie ad aggiornamenti, in modo integrato sono riusciti a fornire un nuovo servizio ai cittadini, dimostrando che, quando il digitale si associa a modelli organizzativi strutturati, riesce a dare risultati utili alla comunità.


coronavirus: aggiornamento settimanale 14 gennaio

(aun) – perugia 14 gen.021 – L’andamento epidemiologico dell’ultima settimana e la campagna vaccinale anticovid, sono stati alcuni degli argomenti al centro della conferenza stampa di aggiornamento settimanale sull’emergenza covid in Umbria.

All’incontro erano presenti il direttore regionale alla Salute, Claudio Dario, il vicecommissario covid, Massimo D’Angelo, il professor Fabrizio Stracci, la dottoressa Carla Bietta e il dottor Mauro Cristofori del Nucleo epidemiologico regionale.

  In apertura della conferenza stampa il nucleo epidemiologico ha evidenziato come la curva epidemica abbia ripreso a crescere dopo 2-3 settimane dall’aumento degli spostamenti nel periodo prenatalizio, spostamenti tracciati da Google per l’intera regione e che mostrano complessivamente un discreto movimento della popolazione verso luoghi di tempo libero soprattutto nel periodo prenatalizio e poi residenziale nei giorni di festa.

“I dati sugli spostamenti messi in relazione con la curva – ha spiegato il professor Stracci – ci danno la spiegazione che sotto le feste, quindi con l’allentamento delle restrizioni, è stata registrata una mobilità all’esterno, magari anche legata agli acquisti, mentre invece la mobilità nei festivi è stata perlopiù residenziale e quindi legata alle visite ai parenti. Speriamo – ha concluso Stracci – che queste riunioni non portino a un trascinamento dei contatti intrafamiliari e l’auspicio è che, con la fine delle feste e con le nuove misure di contenimento, si possa riportare la curva del contagio sotto controllo”.

In merito alle vaccinazioni anticovid il direttore Dario ha reso noto che al 13 gennaio, 11 mila 124 persone sono state sottoposte alla prima dose vaccinale.

Gli ospiti delle Rsa vaccinati ad oggi sono 2162, mentre in Umbria la vaccinazione antinfluenzale ha coinvolto 174.390 soggetti.


sanità, incontro regione-sindacati su assunzioni personale nel 2020 e piano 2021

(aun) – perugia, 13 gen. 021 – Incontro proficuo quello avvenuto oggi pomeriggio tra esponenti della Regione Umbria, tra cui la Presidente, Donatella Tesei, l’assessore alla Sanità Luca Coletto ed il Direttore alla Sanità, Claudio Dario, e i rappresentanti dei sindacati confederali della Funzione Pubblica in tema di sanità. L’Ente ha fatto il punto su quanto accaduto nel 2020, anno in cui sono state assunte a tempo indeterminato 1032 persone di cui 432 stabilizzati (ex accordo 16 marzo 202), 42 (Legge 350/2003) e 558 per reclutamenti ordinari. Assunzioni a tempo indeterminato che, al netto delle uscite di personale, hanno visto un incremento di 272 unità, al quale va sottratto il decremento del personale a tempo determinato (-249) per una variazione positiva di personale, tra determinato e indeterminato, di 23 unità. Successivamente è stato illustrato il piano 2021 che prevedrà 1550 assunzioni tra personale Covid (443) e non Covid (1.107). 

L’incontro si è concluso con l’individuazione del percorso e della calendarizzazione dei prossimi incontri in merito, in particolar modo, all’apertura del tavolo regionale che inquadra la contrattazione decentrata nelle singole Aziende sanitarie e la ripartizione delle ulteriori risorse premiali Covid. 


coronavirus: in umbria entra nel vivo la campagna di vaccinazione anticovid

(aun) – perugia 5 gen. 021 – In Umbria su 14 mila 200 operatori sanitari che hanno ricevuto l’invito a  vaccinarsi, hanno aderito in 10 mila, mentre sono meno di 10 coloro che hanno rifiutato l’invito e 4200 ancora non hanno risposto: lo ha reso noto stamani l’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto, nel corso della conferenza stampa con la quale è stato comunicato il piano regionale organizzativo per la soministrazione del vaccino anti covid che, come ha sottolineato l’assessore Coletto, “salva la vita e sul quale tutti i cittadini devono essere opportunamente informati”. 

All’incontro con la stampa sono intervenuti il direttore regionale alla Salute e Welfare, Claudio Dario, il vice commissario regionale per l’emergenza covid, Massimo D’Angelo. 

  “Il dato sulle vaccinazioni – ha detto Coletto – è positivo, visto che sono state somministrate 2057 dosi, un numero che ci colloca al settimo posto tra le regioni italiane. I team vaccinali sono nove al momento – ha proseguito l’assessore – e oggi attendiamo la consegna di oltre 500 nuovi dosi di vaccino che sono già arrivate a Pratica di Mare. Inoltre, la Presidente Tesei ha inviato una lettera al commissario Arcuri con la richiesta di almeno altre 8 mila dosi”.

  Il direttore Dario ha spiegato che si sta affrontando la prima fase prevista nel piano vaccini che coinvolge gli operatori sanitari (circa 14 mila), e gli anziani ospiti delle Rsa e residenze protette (circa 3 mila soggetti), mentre l’altro target è quello degli ultraottantenni, che sul territorio regionale sono circa 89 mila. “Da giovedì – ha aggiunto –  daremo il via alla settimana ‘argento’ e si punterà a vaccinare quante più persone possibile nelle Rsa e residenze protette. Questo perché siamo in una fase emergenziale e agire in tempi ristretti rappresenta una garanzia che vogliamo dare alle persone più fragili, non solo per l’età e le condizioni fisiche, ma anche perché la convivenza stessa li espone a un rischio maggiore”.

Il vice commissario covid, Massimo D’Angelo, ha ricordato che “la Regione nel momento in cui acquisirà maggiori dosi vorrà promuoverà un’ulteriore linea di intervento vaccinale sui farmacisti, sugli odontoiatri e sui medici a partita iva, sulla base della valutazione  del rischio in modo da garantire la vaccinazione sulla base di priorità”.

Per quanto riguarda gli ospiti delle Rsa D’Angelo ha precisato che “l’intervento deve essere tempestivo per evitare la formazione di nuovi cluster epidemici. Pertanto, le figure tutoriali entro domani dovranno firmare il consenso informato per la vaccinazione”.

   D’Angelo in riferimento alla fascia degli ha ultraottantenni ha specificato che “si distinguono in due categorie e cioè i soggetti sui quali intervenire a domicilio e coloro che possono recarsi nei punti vaccinali. Per effettuare l’intervento di prossimità – ha detto –  bisogna intervenire con i nuovi vaccini che possono essere tenuti a una temperatura tra i 2 e gli 8 gradi, quindi più gestibile. Per la vaccinazione di questa fascia di popolazione, che sarà praticabile nella seconda metà di febbraio, sarà utile il confronto con i medici di medicina generale che conoscono il paziente”.

A conclusione dell’incontro è stato reso noto che per dare informazioni ai cittadini sarà attivato un numero telefonico, mentre è già attiva sul sito della Regione Umbria la pagina dedicata alla vaccinazione anticovid con le informazioni utili, i dati aggiornati, le risposte alle domande più frequenti e il piano vaccinale.


giunta regionale nomina direttori generali aziende ospedaliere e usl e commissario liquidatore unico delle comunità montane

(aun) – perugia, 31 dic. 020 – La Giunta regionale, nell’ultima seduta del 2020, ha oggi deliberato in merito alla scelta dei direttori generali delle Aziende Ospedaliere e Aziende Usl dell’Umbria e all’individuazione di un Commissario liquidatore unico delle cinque Comunità montane.

   I due Direttori generali delle Aziende Ospedaliere, in accordo con il Rettore dell’Università degli Studi di Perugia, Maurizio Oliviero, saranno Marcello Giannico per il “Santa Maria della Misericordia” di Perugia e Pasquale Chiarelli per l’Azienda Ospedaliera “Santa Maria” di Terni. A ricoprire il ruolo nell’Azienda Usl 2 sarà Massimo De Fino, mentre a capo della Usl 1 sarà Gilberto Gentili.

   Il 31 dicembre scade anche il mandato del Commissario straordinario regionale per l’emergenza Covid-19, Antonio Onnis. A lui vanno i ringraziamenti della Giunta regionale per il complesso lavoro messo in campo in questa fase emergenziale. La funzione, al momento, sarà garantita da Massimo D’Angelo, nominato recentemente vice Commissario dal Direttore regionale alla Sanità Claudio Dario.

   Infine, è stato individuato in Fabrizio Vagnetti il Commissario liquidatore unico delle 5 Comunità montane. Vagnetti (le cui esperienza curriculari vanno tra l’altro dalla consulenza societaria, contabile e fiscale alla programmazione finanziaria e di bilancio, con esperienza pluriennale in operazioni di cessione, trasformazione e liquidazione d’azienda nonché in operazioni immobiliari) succede ai tre liquidatori a fine incarico, Paolo Silveri (Valnerina), Mauro Severini (Alta Umbria) e Domenico Rosati (responsabile di 3 Comunità: Monti Martani, Serano e Subasio; Monti del Trasimeno; Orvietano Narnese Amerino Tuderte).  Nei loro confronti la Giunta regionale ha espresso ringraziamento per l’impegno e l’opera svolta. La scelta del Commissario unico risponde alla Legge Regionale n 18 del 2011 e rispetta i parametri della “spending review” messa in atto dall’attuale Amministrazione regionale, in termine di compensi, con un risparmio di circa il 20% rispetto al passato.


emergenza coronavirus: giunta regionale approva piano vaccini covid-19; commissario onnis: “per comunità umbra straordinaria opportunità”

(aun) – Perugia, 31 dic. 020 – La Giunta regionale dell’Umbria, nel corso della seduta odierna, ha approvato il Piano di vaccinazione ANTICOVID-19 per la Regione Umbria, elaborato dallo specifico gruppo di lavoro, coordinato dal Commissario straordinario per l’emergenza COVID-19, Antonio Onnis.
I principali obiettivi che il Piano intende raggiungere sono:

  1. Gestione in sicurezza delle operazioni di stoccaggio e distribuzione dei vaccini
  2. Predisposizione di un modello organizzativo standard (modulare) per la gestione della vaccinazione nei diversi contesti e per i diversi target, in base alle indicazioni nazionali.
  3. Somministrazione del vaccino ai diversi target, nel più breve tempo possibile, in base alle priorità definite dal Ministero della Salute garantendo efficienza e sicurezza.
  4. Assicurare la registrazione di tutti i dati relativi alle vaccinazioni eseguite.
  5. Monitorare nel tempo la sicurezza e l’efficacia della campagna vaccinale.
  6. Organizzazione di moduli formativi per gli operatori, in particolare di quelli che non lavorano già nei servizi vaccinali, in attesa dell’avvio delle attività formative a livello nazionale.

 “La data del 31 dicembre 2020 – dichiara il Commissario Onnis – rimarrà nella storia della nostra regione per un duplice motivo: l’approvazione del Piano vaccinale anti-Covid e la sua immediata applicazione con l’avvio della vaccinazione agli operatori sanitari delle quattro Aziende”.

Si apre così una nuova fase nella lotta al Covid – prosegue -, con la quale progressivamente l’attuale strategia di contenimento viene accompagnata da uno strumento pienamente efficace nell’eradicazione del virus. Per raggiungere questo obiettivo ci vorrà tempo e soprattutto la massima adesione di tutta la popolazione, ma già i primi dati disponibili sull’adesione ci confortano nella prospettiva di avere in tempi brevi ospedali e strutture residenziali per anziani Covid free. Aderendo alla vaccinazione, la comunità umbra – conclude il Commissario Onnis – ha un’opportunità unica per rivolgersi un augurio di un felice 2021 libero da Covid”.

 PIANO VACCINAZIONE COVID-19 (28/12/2020 aggiornato al 03/01/2021)


coronavirus, presidente tesei visita ospedale da campo di proprietà della regione e ambulatorio vaccini ospedale perugia

(aun) – perugia, 30 dic. 020 – La Presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, accolta tra gli altri dal Commissario straordinario dell’Azienda Ospedaliera perugina Marcello Giannico, ha visitato questa mattina l’Ospedale da campo di proprietà della Regione collaudato in questi giorni nei pressi dell’Ospedale “Santa Maria della Misericordia” di Perugia.

   “L’ospedale – ha detto – non è solo l’ennesimo e basilare tassello del piano di salvaguardia regionale, ma rappresenta anche un valore aggiunto per l’Umbria anche in chiave non Covid. Si tratta, infatti, di una struttura che arricchisce qualitativamente la dotazione della Protezione Civile umbra, che potrà essere utilizzata in futuro in caso di eventuali situazioni emergenziali potendo essere collocata dove ve ne sarà necessità. L’ospedale può contare su 38 posti letto di cui 12 di terapia intensiva, 16 sub intensiva e 10 di degenze ordinaria. Ringrazio – ha concluso la Presidente – la Banca d’Italia per aver creduto ed investito in questo progetto e tutte le strutture regionali impegnate nella sua progettazione e nella realizzazione”.

   La Presidente ha poi colto l’occasione per visitare l’ambulatorio allestito presso la struttura ospedaliera per le vaccinazioni, dove ha salutato il personale presente.

Ospedale da campo. L’appalto ha riguardato la fornitura “chiavi in mano” di tutte le attrezzature e i dispositivi sanitari per l’allestimento dell’ospedale da campo di proprietà regionale idoneo a gestire sia emergenze di tipo sanitario che di protezione civile in genere. L’appalto ha compreso l’individuazione, la fornitura e l’istallazione delle apparecchiature, delle attrezzature, dei dispositivi e degli accessori e quanto altro necessario per il corretto e razionale funzionamento della struttura ospedaliera da campo, completa di quanto necessario al regolare, sicuro e immediato funzionamento, inclusa la messa in funzione e l’assistenza tecnica e formativa finalizzata all’apprendimento tempestivo delle modalità di installazione, smontaggio, stivaggio e di riutilizzo di tutte le apparecchiature e dei dispositivi accessori.

La formula di fornitura “chiavi in mano”, adottata per questo appalto, ha avuto lo scopo di pervenire ad un progetto di fornitura unitario complessivo che integrasse la scelta dei singoli elementi, tenendo conto delle dotazioni esistenti, massimizzando l’efficacia e l’affidabilità della soluzione proposta, pronta all’uso, anche nell’ottica della sicura, funzionale e agevole trasportabilità, stivaggio, conservazione e riutilizzo dell’intero blocco ospedaliero o in moduli, affinché potesse essere tempestivamente messo a disposizione nelle situazioni di emergenze di immediato soccorso, eventualmente, in affiancamento alla rete ospedaliera istituzionale.

Come sottolineato dalla Presidente Tesei, il cuore del progetto ha riguardato la messa a disposizione di  un totale di 38 posti letto per degenze di vario tipo: 12 posti letto di terapia intensiva, 16 posti letto di sub intensiva/infettivologia, 10 posti letto degenze ordinarie

  Stante la particolare dotazione di attrezzature sanitarie, per le terapie intensive si è scelto la soluzione di “shelter” mobili (container) precostituiti dotati di tutto punto, più semplici da gestire, facendo riferimento a standard dimensionali già adottati per gli ospedali militari campali.

  Un padiglione può essere utilizzato per poliambulatori, sala infermieri e in caso di disastro aumentare di ulteriori 10 posti letto le degenze.

Parte della struttura dell’ospedale da campo non è ricompresa nella fornitura in quanto si prevede il riutilizzo di strutture campali già esistenti e di proprietà della Regione. L’ulteriore materiale sanitario, oggetto di fornitura, al fine di garantire l’efficienza delle prestazioni mediche, riguarda:

–    Attrezzature sanitarie per allestimento terapie sub-intensive

–    Attrezzature sanitarie per allestimento poliambulatorio

–    Attrezzature e materiale sanitario per il funzionamento in prima emergenza dell’intero complesso da campo.

Allestimento fornitura. In origine, la fornitura doveva esser montata in una area idonea ai fini del collaudo e poi successivamente smontata.

La situazione emergenziale in cui si è trovata la Regione al momento dell’aggiudicazione ha reso necessario modificare tale procedura ed è stata individuata un’area prospiciente l’Ospedale di Perugia ove non solo collaudare la fornitura ma anche metterla immediatamente in servizio.

Pertanto il layout della struttura campale è stato parzialmente modificato per adattarlo all’area specifica di messa in opera e sono state predisposte lavorazioni aggiuntive per i necessari allacci alle utenze di fornitura ed agli scarichi.

Analogamente sono state richieste ulteriori forniture per ottimizzare la gestione infermieristica (sistemi di controllo e chiamata) richieste dagli operatori sanitari del nosocomio perugino.

Alla data del 23 dicembre 2020 la fornitura è stata completata da parte della ditta Althea e sono state eseguite le procedure di verifiche di conformità della fornitura per quanto riguarda gli apparati elettromedicali e le forniture sanitarie in genere.


coronavirus: vaccine day il programma in umbria

(aun) – perugia 26 dic. 020 – È pronto il piano della Regione Umbria per l’avvio ufficiale del Vaccine Day: definiti il programma e l’organizzazione della campagna regionale di vaccinazione anti Covid-19, l’ospedale “San Matteo degli Infermi” di Spoleto, presso il servizio trasfusionale, accoglierà, a partire dalle ore 10 di domani mattina, i team vaccinali delle quattro aziende ospedaliere e territoriali dell’Umbria ed i primi sanitari a cui verranno somministrate le dosi di vaccino prodotte da Pfizer.

La giornata del 27 dicembre – come ha sottolineato l’assessore alla Salute della Regione Umbria, Luca Coletto – rappresenta, oltre alle altre misure come l’uso dei dispostivi di sicurezza personale e il distanziamento sociale, un pilastro per il superamento della pandemia. 

  Per il vaccine day sono complessivamente 85 i soggetti che saranno vaccinati: venti componenti dei quattro team vaccinali, operatori dell’ospedale di Spoleto e delle aziende sanitarie ed ospedaliere dell’Umbria e una quindicina di ospiti dell’Rsa Santa Margherita  di Perugia.

Il programma della giornata prevede alle ore 8 circa l’arrivo del vaccino Pfizer scongelato presso l’ Azienda ospedaliera di Perugia e nel giro di un’ora il  vaccino in  sacca refrigerata e il materiale a supporto della vaccinazione partiranno verso il Servizio Immuno Trasfusionale dell’Ospedale di Spoleto dove alle ore 10 avrà inizio l’attività vaccinale.

Testimonial della campagna vaccinale saranno tutti gli operatori dei team vaccinali, ovvero i professionisti che rimarranno nel processo con un ruolo di primo piano continuando ad effettuare le vaccinazioni quando la campagna entrerà a pieno regime.

Il cronoprogramma prevede che per primi dovranno essere vaccinati gli operatori del team vaccinale della Usl Umbria 1 visto che dovranno dopo recarsi presso la Residenza “S. Margherita” di Perugia per eseguire la vaccinazione degli ospiti.

Alle 10,30 saranno vaccinati i team vaccinali dell’Azienda Ospedaliera di Perugia e dell’Azienda Ospedaliera di Terni e Spoleto, a partire dalle 11,30 partirà la vaccinazione  degli  operatori sanitari individuati dalle Aziende.

  Per garantire la massima sicurezza delle operazioni insieme al doveroso rispetto delle misure anticontagio non sarà consentito l’ingresso nella parte della struttura ospedaliera interessata dalle operazioni per la vaccinazione.

Per favorire il lavoro dei giornalisti un service effettuerà e diffonderà a tutte le redazioni le riprese e le foto realizzate all’interno del servizio trasfusionale del “San Matteo degli Infermi” e inoltre, verrà allestito un punto stampa, nella tendostruttura ubicata nei pressi dell’ingresso principale del nosocomio dove, alle ore 12,  saranno presenti i commissari straordinari e i direttori sanitari delle aziende sanitarie e ospedaliere dell’Umbria.

Saranno diffuse anche le immagini relative alla vaccinazione nella residenza Santa Margherita di Perugia.

/////Di seguito il link per la visione del video con la testimonianza del responsabile del 118 regionale, Francesco Borgognoni, sull’importanza della vaccinazione per fermare la pandemia///// https://we.tl/t-mMKobC5Xr0


coronavirus: gli auguri e il ringraziamento del direttore alla salute, claudio dario, a tutti coloro che lavorano per fronteggiare la pandemia

(aun) – perugia 24 dic. 020 – Di seguito pubblichiamo integralmente il messaggio di ringraziamento e auguri inviato dal Direttore Regionale Salute e Welfare, Claudio Dario, a tutti coloro che nel sistema sanitario regionale sono impegnati a fronteggiare la pandemia:

    “In prossimità delle festività natalizie e del nuovo anno desidero esprimere un messaggio di profondo ringraziamento a tutti coloro che, a vario titolo, sono stati impegnati all’interno del Sistema Sanitario Regionale nel fronteggiare la pandemia. Lo faccio, facendo mio ed estendendo il messaggio che l’Istituto Superiore di Sanità ha rivolto agli operatori di Regioni e Province autonome per il loro contributo nei gruppi di lavoro e nella sorveglianza epidemiologica.

Affrontare la pandemia è un lavoro di squadra e in ogni squadra il contributo silenzioso degli operatori non da tutti visibili è prezioso quanto quello di coloro che li guidano e li rappresentano.

Senza dimenticare nessuno, voglio sottolineare l’apporto costante dei professionisti incaricati della sorveglianza epidemiologica del Covid-19 che ha permesso la produzione di centinaia di aggiornamenti quotidiani di dati, tabelle, grafici e dashboard istituzionali.

“Abbiamo contato più di 27.500 casi nella nostra regione. Dietro ognuno di essi, dietro ogni dato pubblicato, ci sono migliaia di gesti, ripetuti quotidianamente e in condizioni non sempre facili. Migliaia di operatori, dagli amministrativi agli informatici, dai tecnici alle direzioni sanitarie, da chi esegue il tampone, chi lo analizza, a coloro che ogni giorno ricostruiscono la catena di tracciamento, seguendo i singoli casi per connetterli con gli altri, ricostruendo il cammino del virus, compiendo innumerevoli telefonate e compilando innumerevoli moduli. Senza questi gesti quotidiani, pazienti, senza questo lavoro invisibile non sarebbe possibile fornire alcuna dashboard o alcun bollettino epidemiologico e non avremmo avuto nessuna bussola per navigare in questa emergenza.

Allo stesso modo, sento la necessità di ringraziare tutti i professionisti impegnati senza sosta nei pronto soccorso, nei reparti di degenza ospedaliera e nelle strutture territoriali, nelle USCA, nei Drive-Through e in ogni altro luogo di assistenza, i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta e la continuità assistenziale, per essersi presi cura dei malati e dei loro familiari con competenza ed umanità.

Un ringraziamento, infine, a tutti i dipendenti della Direzione Salute e Welfare e ai membri dell’Unità Strategica Emergenza Coronavirus, autentico cuore pulsante dell’organizzazione dell’emergenza, per essersi ripensati in ruoli nuovi senza esitazione e con un’abnegazione al lavoro che ha consentito di sviluppare una risposta immediata e strategie adeguate al contenimento del virus.
Grazie di cuore a tutti voi che lontani dalle luci della ribalta avete fornito pazientemente le tessere per costruire il difficile mosaico della pandemia. Siete parte della squadra, parte della storia della nostra regione e dell’intero paese.

A voi e alle vostre famiglie giungano i migliori auguri di Buon Natale e sereno Anno Nuovo”.


coronavirus: report settimanale a cura del nucleo epidemiologico

(aun) – perugia 23 dic. 020 – Dall’inizio del mese di novembre è iniziato un rallentamento della crescita esponenziale dei casi incidenti di SARS CoV 2 e nelle  ultime 3 settimane la curva sembra attraversare una fase di stabilizzazione, pur mantenendo una consistente numerosità di casi (in media 100 al giorno): è quanto emerge dal report a cura del nucleo epidemiologico settimanale secondo il quale negli ultimi 14 giorni la tendenza è ancora ad una lieve diminuzione.

A conferma di ciò scendono gli attualmente positivi anche se in modo meno marcato

Il Valore Rt sui casi negli ultimi 14 giorni calcolato con il software R è 0,87 (IC 0,59 -1,16). L’intervallo di confidenza è ampio per effetto della bassa numerosità dei casi.

Il tempo di raddoppio è negativo quindi ancora con una tendenza alla diminuzione, anche in questo caso meno marcata.

Continua la diminuzione dei ricoveri ordinari e la diminuzione dei ricoveri in terapia intensiva anche se più lentamente dei ricoveri ordinari. Lenta ma continua anche la diminuzione dei decessi.


coronavirus: disposizioni per ingressi in umbria da regno unito e irlanda del nord

(aun) – perugia 22 dic. 020 – L’ordinanza del 20 dicembre 2020 del Ministero della Salute ha decretato il divieto di ingresso e transito alle persone che nei 14 giorni precedenti all’emanazione dell’atto abbiano soggiornato o transitato nel Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord.

E’ previsto, inoltre, che tutte le persone che si trovano nel territorio nazionale e che nei 14 giorni precedenti alla stessa hanno soggiornato o transitato nel regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, anche se asintomatiche sono obbligare a comunicarlo al Dipartimento di Prevenzione della ASL competente e a sottoporsi a test molecolare o antigenico mediante tampone.

Chi trova in tale situazione in Umbria – informa il commissario per l’emergenza covid della Regione Umbria, Antonio Onnis – deve comunicarlo ai seguenti indirizzi:

prevenzione@uslumbria1.it  per i residenti nei Comuni della USL Umbria 1

prevenzione@uslumbria2.it  per i residenti nei Comuni della USL Umbria 2

Inoltre, è possibile presentarsi autonomamente presso una delle postazioni drive-through dell’Umbria (https://www.regione.umbria.it/documents/18/24879659/Drive+Trhough+regionali/fe7b716e-3e5b-432e-be79-350848f6ef49?t=1603184504000) per sottoporsi a tampone per la ricerca del Coronoavirus, presentando la tessera sanitaria ed un documento di viaggio (anche elettronico) attestante la provenienza.

E’ possibile anche telefonare al NUS 800.63.63.63.


coronavirus: coletto, “pronto il piano per il vaccine day”

(aun) – perugia 21 dic. 020 – Pronto il piano della Regione Umbria per il vaccine day di domenica 27 dicembre: nella giornata di ieri nel corso di una videoconferenza l’assessore alla Salute, Luca Coletto, insieme al direttore regionale, Claudio Dario e al commissario per l’emergenza, Antonio Onnis, ha stabilito con i commissari delle Aziende ospedaliere e delle Usl Umbria 1 e 2, le linee guida del piano per la somministrazione delle prime 85 dosi di vaccino Pfizer che saranno distribuite a tutte le Regioni in base ad un riparto definito a livello centrale dal commissario Arcuri.

  “La Regione Umbria è pronta non solo per la gestione della giornata del 27 dicembre, che simbolicamente rappresenta il primo momento di realtà per sconfiggere la pandemia, dopo il tempo della speranza – ha detto l’assessore Luca Coletto – ma tutta la campagna vaccinale che entrerà nel vivo i primi giorni di gennaio”.

“Ad ogni modo – ha proseguito – per il vaccine day abbiamo stabilito di ‘far entrare in partita’ tutto il sistema sanitario regionale che poi sarà coinvolto quando la campagna delle vaccinazioni entrerà a regime”.

Per la somministrazione del vaccino nella giornata del 27 dicembre è stato individuato, anche per la sua ubicazione territoriale, l’ospedale di Spoleto. All’interno del nosocomio saranno allestite delle postazioni vaccinali con gestione logistica e organizzativa delle aree di check in, vaccinazione, sosta e rilascio certificazione.

Nella platea dei vaccinandi rientreranno anche gli ospiti di una Rsa da individuare e che rientrano nell’elenco dei soggetti che hanno dato la loro disponibilità a farsi vaccinare. La vaccinazione in questo caso avverrà a domicilio.

Nel piano è stato individuato un team vaccinale per ciascuna delle Aziende costituito da 1 Medico, 2 Infermieri, 1 OSS, 1 Amministrativo, per il quale mercoledì è prevista una giornata di formazione.

In prima battuta domenica prossima saranno vaccinati i 20 componenti dei 4 team vaccinali, tra i 10 e 15 operatori sanitari dell’ospedale di Spoleto, una quindicina di ospiti di una Rsa, 1-2 medici per ciascuna delle due USL selezionati tra gli interessati in base a criteri oggettivi e tra medici di medicina generale, pediatri di libera scelta e Usca, Unità assistenziali di continuità.

I restanti vaccini saranno suddivisi equamente tra i dipendenti delle quattro Aziende selezionati tra i candidati dalle Direzioni in base a criteri condivisi, come anzianità di ruolo per le diverse funzioni.


coronavirus: aggiornamento 17 dicembre

(aun) – perugia 17 dic. 020 – Il tasso di positività pari al 5,8, l’indice Rt dello 0,75 con un calo dei ricoveri e dell’occupazione dei posti letto nelle terapie intensive, non devono indurre gli umbri ad abbassare la guardia, al contrario bisogna essere coscienti che la situazione è ancora impegnativa e i comportamenti individuali possono essere determinanti: è il monito che arriva dal gruppo epidemiologico della Regione Umbria durante la conferenza stampa di aggiornamento settimanale sull’andamento in Umbria dell’epidemia prodotta dal covid-19.

All’incontro sono intervenuti il commissario all’emergenza covid, Antonio Onnis, il dottor Mauro Cristofori e la dottoressa Carla Bietta del Nucleo epidemiologico regionale. Presente il direttore regionale alla salute, Claudio Dario, la dottoressa Enrica Ricci dell’Usec.

Dopo aver messo in risalto che si sta registrando un numero consistente di positività al virus nella popolazione di età compresa tra 0 e 24 anni, quindi prevalentemente tra i giovani spesso asintomatici, i due epidemiologici hanno insistito sull’importanza che i cittadini comprendano che “non siamo liberi di fare quello che vogliamo e che i comportamenti sono fondamentali in questa fase, perché più aumenta la mobilità e più è facile che il picco epidemico possa riprendere”.

  Il messaggio è stato poi rafforzato anche dal commissario Onnis, che illustrando il piano vaccini covid-19, ha detto che “non deve assolutamente passare il messaggio che una volta arrivato il vaccino si potrà da subito stare tranquilli”.

“La campagna vaccinale farà vedere i suoi effetti di immunità di comunità tra diversi mesi – ha detto Onnis – quindi sarà necessario che i cittadini continuino ad adottare tutte le misure necessarie per evitare la diffusione del virus, a partire  dal  distanziamento sociale, dall’uso della mascherina e dal mantenere l’abitudine di lavare frequentemente le mani”.   

   Per quanto riguarda la campagna vaccinale Onnis ha ricordato che Pfizer spedirà direttamente ai punti di somministrazione già individuati dalle Regioni sulla base di un piano di distribuzione definito dal Commissario Arcuri che potrà essere modificato una settimana prima di ogni invio sulla base delle esigenze comunicate dagli enti territoriali. La periodicità delle consegne sarà probabilmente bisettimanale, anche per gli altri prodotti necessari alla somministrazione.

La quota di vaccino necessaria a vaccinare il target individuato nella prima fase (16.308) verrà fornita, in quantità utile alla somministrazione sia della prima che della seconda dose, con due consegne ad intervalli temporali adeguati a consentire la esecuzione della doppia somministrazione. Le sedi di consegna sono: Farmacia Azienda Ospedaliera di Perugia, Farmacia Ospedale di Città di Castello, Farmacia Ospedale di Foligno, Farmacia Azienda Ospedaliera di Terni.

Le sedi vaccinali intra-ospedaliere potranno essere organizzate in spazi interni o in spazi immediatamente adiacenti sfruttando anche strutture temporanee appositamente adibite.

Le sedi vaccinali territoriali dovranno garantire: facile accessibilità e possibilità di parcheggio, percorsi di ingresso ed uscita possibilmente separati, sala di pre-ingresso alle postazioni vaccinali, possibilità di soggiorno post vaccinale di almeno 15 minuti.

A conclusione dell’incontro è stato presentato il canale Whatsapp attivo da ieri che in automatico risponderà a tutte le informazioni utili ai cittadini comprese quelle relative alle strategie diagnostiche.


coronavirus: assessore coletto, “l’umbria investe sulla telemedicina”

(aun) – perugia 10 dic.020 – “La telemedicina e le cure domiciliari avranno sempre di più un ruolo importante nella gestione di quella fascia della popolazione che ha difficoltà a muoversi dalla propria abitazione e, sicuramente, contribuirà per quanto possibile, a ridurre l’ospedalizzazione dei malati di Covid-19 che possono essere gestiti e curati a domicilio: lo ha detto l’assessore alla Salute della Regione Umbria, Luca Coletto,  nel corso dell’aggiornamento settimanale sull’andamento epidemiologico in Umbria.

Alla conferenza stampa, oltre all’assessore Coletto, sono intervenuti la dottoressa Enrica Ricci dell’Usec (Unità strategia emergenza coronavirus), il commissario regionale per l’emergenza covid, Antonio Onnis, la dottoressa Carla Bietta e il dottor Mauro Cristofori del Nucleo epidemiologico regionale.

  Durante l’incontro, dopo l’illustrazione dei report elaborati dal Nucleo epidemiologico, l’assessore Coletto ha informato che la Giunta regionale nel corso della scorsa seduta ha adottato una delibera sulla telemedicina che contiene gli indirizzi alle aziende del sistema sanitario regionale per l’erogazione di televisite in ambito di specialistica ambulatoriale. 

“Attraverso la telemedicina – ha detto l’assessore – si vuole garantire la continuità della cura e dell’assistenza domiciliare in emergenza, ma anche ridurre le liste di attesa e facilitare la collaborazione tra i professionisti. Siamo in un momento importante- ha proseguito – perché abbiamo la possibilità di realizzare attraverso la rivoluzione tecnologica quella che è chiamata medicina delle 4 P, ovvero personalizzata, predittiva, partecipativa e preventiva, che è poi la medicina che dovrebbe realizzare quel concetto di salute dell’Oms che guarda al benessere complessivo delle persone e non solo a quello legato alla patologia sofferta”.

Sono erogabili in Televisita le prestazioni ambulatoriali che non richiedono l’esame obiettivo completo del paziente:  quindi di quei pazienti inseriti in un percorso di follow-up per patologia nota, oppure  inserito in un PDTA formalizzato in Azienda o a livello regionale, o  che necessita di monitoraggio, conferma, aggiustamento e cambiamento della terapia in corso (es. rinnovo piano terapeutico o modifica dello stesso), o di valutazione anamnestica per la prescrizione di esami, o che ha bisogno di spiegazione, da parte del medico, degli esiti di esami effettuati, cui può seguire la prescrizione di eventuali approfondimenti, o di terapia.

Ma è importante anche il contributo della telemedicina  per la gestione delle persone positive al covid:  “La pandemia – ha spiegato Coletto – ha reso indispensabile  ripensare l’organizzazione del servizio sanitario, in particolare a livello territoriale. Nell’ottica di limitare il contagio, nella prima fase di gestione dell’emergenza sanitaria –spiga – sono state sospese le visite specialistiche, di controllo e gli interventi di elezione. Questa riduzione delle attività ordinarie – ha aggiunto – ha comportato una diminuzione dell’assistenza rivolta alle persone con patologie croniche, spesso multiple, aumentandone la condizione di fragilità. La ripresa a regime dell’attività ambulatoriale, se erogata in presenza del paziente, avverrà con importanti limiti organizzativo-strutturali, quali a titolo esemplificativo le postazioni di pre-triage all’accesso delle strutture, i limiti logistici con spazi ridotti dove far attendere o visitare i pazienti. A ciò si aggiunge che per la necessità di ridurre le potenziali occasioni di contagio, è necessario l’incremento delle procedure di sanificazione degli ambienti ad ogni prestazione, nonché il mantenimento del distanziamento sociale. Anche con l’obiettivo di superare queste criticità la Regione Umbria si è impegnata, mettendo in campo tutte le risorse disponibili, a garantire e potenziare  l’assistenza e la continuità delle cure, anche attraverso le televisite”.


covid-19; commercio e scuole: la regione umbria si allinea al dpcm. linee guida per centri commerciali, esercizi di vicinato, medie e grandi strutture

(aun) – perugia, 4 dic. 020 – È  stata firmata quest’oggi un’ordinanza regionale, valida sino al 15 gennaio 2021, nella quale, preso atto del miglioramento dei dati dei contagi registrato in Umbria in merito al Covid-19, si sospendono già da questo weekend le misure restrittive riguardanti il commercio. Rimarranno ovviamente in vigore i provvedimenti contenuti nel nuovo Dpcm. Per ciò che concerne i locali commerciali di vicinato, medie e grandi superfici, nonché i centri commerciali e strutture similari, la Regione Umbria fornisce precise linee guida riguardanti numero massimo e modalità di accesso dell’utenza, gestione del personale, norme comportamentali, sanificazione, informazione all’utenza e altri aspetti.

   L’ordinanza odierna, inoltre, non prevede più a partire dal 9 dicembre la didattica a distanza per le scuole secondarie di primo grado le cui lezioni, dunque, torneranno in presenza. In questo ambito, l’Ente raccomanda alle aziende che gestiscono servizi di trasporto la verifica del rigoroso rispetto del coefficiente di riempimento pari al 50% della capienza massima, e alle istituzioni scolastiche ed agli enti locali, ognuno per le proprie competenze, di vigilare e porre in essere ogni utile iniziativa e misure necessarie ed idonee al fine di evitare assembramenti.

   Rinnovate, inoltre, alcune misure già adottate come il divieto di svolgere attività all’aperto o al chiuso da parte di associazioni e circoli ricreativi e culturali, centri di aggregazione sociale, università del tempo libero e della terza età. Sono vietati i giochi da tavolo, delle carte, biliardo, bocce effettuati nei centri e circoli sportivi pubblici e privati. Sospese anche tutte le attività di gare e competizioni riconosciute di interesse regionale, provinciale o locale dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato italiano paralimpico (CIP) e dalle rispettive federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate, enti di promozione sportiva, in relazione agli sport di squadra e di contatto e svolti dalle associazioni e società dilettantistiche.

   È sospeso per il medesimo periodo, limitatamente agli atleti di età inferiore ai 18 anni che militano nelle società e nelle associazioni dilettantistiche e amatoriali degli sport di squadra e di contatto, lo svolgimento degli allenamenti e preparazione atletica anche in forma individuale. È altresì precluso per tutti l’uso delle parti comuni nonché degli spogliatoi.


regione umbria lancia infocovidumbria, servizio innovativo che fornisce ai cittadini informazioni chiare e tempestive sul covid

(aun) – perugia, 4 dic. 020 – La Direzione regionale Salute e Welfare della Regione Umbria ha attivato in questi giorni un nuovo canale di comunicazione, denominato “InfoCovidUmbria”, pensato per fornire ai cittadini informazioni utili sull’emergenza coronavirus.

    “Realizzato grazie alla collaborazione con Umbria Salute e Umbria Digitale – sottolinea il Direttore regionale Claudio Dario – questo nuovo strumento affiancherà il Numero Umbria Sanità 800.63.63.63 e consentirà di ricevere direttamente sullo smartphone, 24 ore su 24, le risposte ai principali dubbi sul Covid-19. Grazie ad un menù semplice ed intuitivo vengono fornite in pochi secondi risposte a questioni del tipo: cosa fare in caso di sintomi o di positività, come e dove fare il tampone, quali sono i dati aggiornati dei contagi e tanto altro”.

    InfoCovid Umbria è disponibile sul sito della Regione Umbria https://www.regione.umbria.it/info-covid-umbria, su quello delle Aziende Sanitarie, su Telegram (digitando Infocovidumbria su “cerca”) e presto anche su Whatsapp.


coronavirus: linee guida per i test per la ricerca del SARS-CoV-2 nelle strutture private e luoghi di lavoro

(aun) – perugia 30 nov. 020 – In merito all’effettuazione dei test  per la ricerca di SARS-CoV-2 presso i luoghi di lavoro e le strutture private, l’assessore alla Salute della Regione Umbria, Luca Coletto, precisa che   “qualora un cittadino decida di effettuare un test antigenico o sierologico rapido presso un laboratorio privato, in caso di positività il laboratorio ha l’obbligo di informare il cittadino della possibilità di effettuare contestualmente presso il laboratorio il test molecolare, assumendosi l’onere dei costi. Diversamente, i cittadini potranno valutare se effettuare il tampone nelle strutture pubbliche e, così come avviene già nelle farmacie, di far trasmettere l’esito della positività dell’esame al medico di medicina generale e al dipartimento di prevenzione per la presa in carico del paziente e, quindi a spese del sistema sanitario regionale. Nel frattempo sarà obbligatorio l’isolamento fiduciario”.

“I criteri per effettuare i tamponi – annuncia Coletto – saranno oggetto di una delibera che recepirà le linee di indirizzo per la sorveglianza e la strategia diagnostica nell’uso dei test per SARS-CoV-2 recentemente approvate dal comitato tecnico scientifico”.


coronavirus: coletto, “in umbria si fa rete per garantire anche attività sanitaria non covid”

(aun) – perugia 30 nov. 020 – “Oggi parliamo di questioni correlate al covid che, a differenza della prima ondata quando sono state chiuse quasi tutte attività ambulatoriali, sono state mantenute”:lo ha detto l’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto, introducendo oggi la video conferenza stampa sull’organizzazione dell’attività sanitaria rivolta alla cura anche dei pazienti non covid. Presenti oltre all’assessore, il direttore alla Salute, Claudio Dario, i commissari straordinari delle Aziende sanitarie e ospedaliere della regione, Marcello Giannico, Pasquale Chiarelli, Massimo De Fino, Gilberto Gentili.

“A fine primavera inizio estate – ha ricordato Coletto – avevamo realizzato un programma di smaltimento delle liste di attesa che è andato avanti in questi mesi in maniera silente, ma operativa, grazie ad un lavoro comune che ha visto impegnati  i  quattro Commissari  straordinari, il direttore  regionale alla salute e  tutti gli  operatori sanitari. E’ stato   fatto un grande lavoro – ha sottolineato l’assessore –  soprattutto se consideriamo che nonostante tutto siamo arrivati a 130 posti di terapia intensiva, che sono stati attivate e sono operativi.  Rispetto alla prima fase dove seguivamo solo ed esclusivamente il covid,  ora nella seconda fase,  abbiamo curato con particolare attenzione l’azione di screening e la specialistica ambulatoriale. I dati assolutamente incoraggianti – ha proseguito – perché per quanto riguarda ad esempio lo screening, al mese di novembre abbiamo raggiunto il 90 per cento di adesioni. Anche nelle visite specialistiche – ha concluso l’assessore – abbiamo avuto un ottimo recupero ed è rimasto indietro solo il 10 per cento rispetto al  periodo di lockdown”.

  “Oggi – ha riferito il Direttore regionale alla sanità Dario – diamo conto della restante attività no-covid perché abbiamo fatto una grande esperienza nella prima fase della pandemia  e abbiamo cercato di dare concretezza alle risposte di prevenzione di eventuali problemi che avevamo dovuto fronteggiare”.

“Nella prima fase – ha proseguito – c’era stato il blocco completo delle attività perché sapevamo poco di questa patologia e avevamo problemi di conoscenza e gestione dei percorsi e delle modalità di isolamento. E’ stato dunque inevitabile – ha aggiunto – il blocco completo degli ospedali e delle attività in lockdown. In questa seconda fase invece siamo in possesso di una tecnologia che ci ha permesso di lavorare con approcci preventivi  finché  i numeri ce lo hanno consentito”.

Poi con la crescita esponenziale dei contagi, in Umbria come nel resto del Paese, il tracciamento non si è dimostrato più efficiente, ma avevamo  nel frattempo sviluppato una serie di strumenti e conoscenze che ci hanno comunque permesso  di affrontare in modo efficace la seconda ondata della pandemia,  che ha visto nella nostra regione un numero di contagi  dieci volte superiore alla prima fase  ed il doppio dei  ricoveri sia in intensiva che ordinari.  Nella seconda fase – ha sottolineato Dario – non solo non c’è stato un lockdown totale, ma all’interno delle strutture  sanitarie si è lavorato molto sulla  definizione dei percorsi, delle attività ambulatoriali e chirurgiche e si è riusciti a mantenere una quota di attività che ci ha consentito di non spegnere completamente il motore sanitario. 

Dario ha quindi ricordato che è comunque proseguita tutta la parte relativa alle vaccinazioni, agli screening,  il  recupero domenicale delle  prestazioni, le attività e chirurgiche ambulatoriali, i day hospital oncologici, oltre al contenimento dell’urgenza. In questa seconda fase – ha concluso – abbiamo mantenuto negli stessi edifici, con grande attenzione sulla  differenziazione dei percorsi attività covid e no covid,  l’assistenza anche agli  altri pazienti”.

Nel corso dell’incontro i commissari straordinari hanno illustrato l’attività di ciascuna azienda.

SCHEDA

Azienda ospedaliera Santa Maria della Misericordia di Perugia: In fase di Lock-down come disposto dalle DGR di riferimento, l’attività di specialistica ambulatoriale è stata ridotta o sospesa al fine di erogare esclusivamente le prestazioni non procrastinabili.  E’ stata quindi effettuata un’analisi di tutte le prestazioni da erogare e che risultavano avere un appuntamento dal 8 marzo al 22 giugno e che sono state sospese per l’insorgenza del lock-down. Tali prestazioni sono state oggetto del “Piano aziendale di recupero prestazioni ambulatoriali ai sensi della DGR 467/2020 e ai sensi della DGR 771/2020” che ha permesso di recuperarle quasi totalmente: da 54.689 prestazioni ancora sospese l’11 Agosto alle 4.374 del 24 Novembre 2020.

Nell’attuale fase epidemica non sono state effettuate riduzioni dell’attività ambulatoriale che prosegue come di consueto, ma con l’adozione di ogni precauzione per evitare assembramenti in sala d’attesa e consentire la sanificazione degli ambienti dopo ogni visita o procedura.

La situazione al Pronto Soccorso dell’AOSP rispetto all’attività normalmente registrata mostra, nei periodi dell’epidemia Covid-19, una consistente riduzione del numero di accessi. In totale nel periodo dal 1 marzo al 20 aprile e dall’1 ottobre al 20 novembre, si è passati da 79.006 accessi del 2019, a 10.74 del 2020.

Per quanto riguarda l’area Materno Infantile, oltre a continuare a garantire i normali accessi e precorsi ostetrico-ginecologici (interventi e ambulatoriale), è avvenuta una riorganizzazione legata all’emergenza covid-19. E’ stata allestita una sala parto – sala chirurgica, dedicata al trattamento delle patologie ostetrico-ginecologiche delle donne covid-19 positive, punto di riferimento per il territorio provinciale.

Inoltre, è stata attrezzata un’area di degenza dedicata ad accogliere le donne e i pazienti pediatrici positivi (0-16 anni /8 posti letto) a supporto di tutto il dipartimento materno-infantile.

Per quanto concerne l’area chirurgica si è proceduto ad una riduzione progressiva dell’attività legata alle necessità di reperimento di personale sia medico che infermieristico da dedicare alle Unità di Terapia Intensiva. Sono stati sospesi gli interventi chirurgici in classe di priorità C e D, mantenendo l’esecuzione degli interventi in classe A e B, anche grazie agli accordi raggiunti con le Case di Cura del territorio. Conseguentemente i reparti chirurgici si sono accorpati garantendo un numero appropriato di posti letto per tutte le discipline presenti in Azienda: Chirurgia Toracica e Chirurgia Vascolare, Chirurgia Generale e Urologia, Chirurgia Generale e d’Urgenza e Breast Unit.

La Terapia Intensiva Post Operatoria Cardiochirurgica ha incrementato la disponibilità di posti letto da 6 ad 8 per far fronte alle esigenze legate ai pazienti provenienti da Pronto Soccorso e dalle Sale Operatorie.Il diverso approccio alla sorveglianza sanitaria del personale sanitario e non, con l’utilizzo di test antigenici immunocromatografici ripetuti settimanalmente, ha portato alla drastica riduzione delle assenze per malattia legate alla patologia e quarantena Covid-19.

Azienda ospedaliera di Terni: Prestazioni di specialistica ambulatoriale: in questa seconda ondata dell’epidemia, come da indirizzo regionale, l’Azienda ospedaliera Santa Maria di Terni ha temporaneamente sospeso le prenotazioni di nuove prestazioni considerate procrastinabili/differibili (RAO D e P), mentre ha continuato a garantire le prestazioni già programmate, unitamente alle priorità RAO U e B (3 e 10 gg) e alle  prestazioni ritenute indispensabili, come quelle oncologiche, e agli esami necessari a una definizione diagnostica. Sono state aperte le agende fino a marzo 2021.

Con l’impegno di tutti i professionisti, al 24 novembre è stato recuperato il 97% circa delle 13.371 prestazioni che erano state sospese durante il lockdown di primavera (dall’8 marzo al 22 giugno). Restano da recuperare circa 380 prestazioni (2,87%) per le quali sono state programmate 38 sedute ambulatoriali aggiuntive.

Per questo è stato attuato un piano abbattimento delle liste d’attesa con ricorso alle prestazioni aggiuntive riservate alle aree più critiche (ecografie, RM, colonscopia, Tac, Ecocolordoppler, visite endocrinologiche) anche in orario serale e nel weekend. Per ridurre il flusso di pazienti all’interno dell’ospedale, dal 23 novembre molte prestazioni ambulatoriali sono state delocalizzate presso gli ambulatori della Cassa Mutua aziendale dell’AST (almeno 450 prestazioni mensili, 107 settimanali tra visite ed esami strumentali) e probabilmente alcune attività ambulatoriali saranno spostate in Via Bramante, grazie ad una collaborazione interaziendale con la Usl Umbria 2.

Lavora al 70% l’attività chirurgica ambulatoriale, in cui non è necessaria la partecipazione dell’anestesista e dove finora sono state preservate in particolare le attività di oculistica (con 35-40 interventi settimanali e una riduzione del 20-22 per cento) e di dermatologia (con una seduta settimanale per le neoplasie cutanee).

Per la necessità di attivare nuovi posti letto Covid in Terapia Intensiva, l’attività chirurgica in elezione è stata progressivamente ridotta. Fatta eccezione per il periodo 7-15 novembre in cui è stata garantita solamente l’attività in emergenza-urgenza, dal 16 novembre sono state riprese le attività chirurgiche programmate e per incrementare progressivamente le sedute operatorie, l’Azienda ospedaliera di Terni ha siglato degli accordi con la Usl Umbria 1 e Usl Umbria 2: grazie all’integrazione di sale operatorie ed equipe infermieristiche ed anestesiologiche, i chirurghi del Santa Maria di Terni  potranno quindi effettuare parte dell’attività chirurgica elettiva negli ospedali di Narni, Orvieto e Branca, con l’eccezione delle specialistiche come la chirurgia vascolare e la cardiochirurgia che saranno effettuate unicamente in sede. Inoltre, come previsto dalla DGR 277 del 16 aprile 2020, sono in corso, come ulteriore possibilità, delle convenzioni con case di cura private accreditate nella regione (sede Perugia e Foligno), per poter garantire anche le prestazioni chirurgiche non procrastinabili (chirurgia generale, neurochirurgia, urologia, ortopedia, ginecologia, chirurgia maxillo-facciale). Gli interventi nelle strutture extra-aziendali vengono programmati in base alla residenza del paziente, compatibilmente con la complessità chirurgica e il setting assistenziale dell’intervento.

I pazienti in lista d’attesa per interventi chirurgici per il trattamento di patologie oncologiche o ‘tempo-dipendenti’ erano circa 170 In fase pre-Covid mentre oggi sono 267. Con la messa a regime di circa 40 sedute operatorie settimanali, è prevedibile effettuare circa 60-65 interventi chirurgici a settimana.

Nel contempo, in attesa della riduzione dell’impatto epidemiologico del Covid-19, grazie alle assunzioni effettuate dall’Azienda, sono disponibili nuove risorse mediche e infermieristiche  fondamentali per riprendere progressivamente tutte le attività aziendali per un ritorno alla normalità. In particolare il personale infermieristico che sta entrando in servizio, debitamente affiancato e formato, potrà sia potenziare i reparti Covid e il Pronto Soccorso sia far recuperare altri infermieri di sala operatoria, che attualmente sono impegnati nelle Terapie intensive.

Usl Umbria 2: Nella prima fase dell’ondata pandemica sono stati sospesi gli interventi chirurgici in classe di priorità C e D, mantenendo l’esecuzione degli interventi in classe U e B. L’attività specialistica ambulatoriale è stata ridotta o sospesa al fine di erogare esclusivamente le prestazioni non procrastinabili e, seppur in un contesto critico, sono state confermate le attività ambulatoriali e di screening.  La direzione strategica aziendale della Usl Umbria 2 ha quindi effettuato un’analisi di tutte le prestazioni da erogare in base agli appuntamenti programmati dal 8 marzo al 22 giugno e che sono state sospese nella fase del lockdown. Tali prestazioni sono state oggetto del “Piano aziendale di recupero prestazioni ambulatoriali ai sensi della DGR 467/2020 e ai sensi della DGR 771/2020” con risultati decisamente apprezzabili.

Ad oggi il quadro delle prestazioni recuperate è il seguente: delle 3483 prestazioni “U” e “B” inserite in lista e garantite nel corso dell’emergenza pandemica ne sono state erogate 3204 (il 92,0%), 230 quelle annullate dagli utenti e 49 (1,4%) quelle non erogate. Sono invece 63924 le prestazioni sospese nel periodo 9 marzo – 21 giugno. Di queste ben 51756 sono già state recuperate, circa l’81%. Le azioni della direzione strategica dell’Azienda Usl Umbria 2 puntano ad un ulteriore abbattimento delle liste (il restante 19%) soprattutto in quelle sedi la cui attività risulta essere attualmente inferiore all’80 per cento.

Usl Umbria 1: Dalla fase 3 dell’emergenza Covid-19 sono state riaperte tutte le prestazioni sanitarie che vengono, a tutt’oggi, regolarmente garantite. Da giugno ad oggi sono state erogate 474.000 prestazioni di specialistica ambulatoriale, sia nuove che già prenotate, escluso il laboratorio analisi. In particolare, alla data del 25 novembre quelle recuperate sono state 30.000, pari al 75%. Per garantire il risultato sono state previste anche aperture straordinarie serali e nei giorni festive. Per le branche più critiche, come la diagnostica per immagini, le sedute straordinarie sono state programmate fino al 31 dicembre. 

Per quanto riguarda gli screening, quelli della cervice uterina programmati fino al 31 ottobre sono stati 9.082 mentre risultano da programmare al 31 dicembre 3.868. Per quanto riguarda il colon retto sono state programmate al 31 ottobre 3.528 prestazioni e, sempre alla stessa data, risultano effettuate 6.912 mammografie mentre ne restano da prenotare, entro il 31 dicembre 2020, 8.136. Per quanto riguarda i distretti Alto Chiascio e Assisano, il recupero delle mammografie è previsto per il 31 gennaio 2021.

Sul fronte delle vaccinazioni sono state programmate numerose sedute aggiuntive per poter recuperare tutte le prestazioni per arrivare ad un completo recupero del cronoprogramma. Le difficoltà su questo versante sono però dettate dalla seconda ondata della pandemia Covid-19, con intere classi o famiglie in isolamento fiduciario per la presenza di contatti con positivi e con la diffidenza di alcune famiglie di accedere al servizio per paura del contagio.

Gli interventi chirurgici in regime di ricovero da giugno, mese in cui è ripresa in pieno l’attività, ad oggi sono stati 3.183 mentre quelli in lista d’attesa, sempre in regime di ricovero, dal primo gennaio 2020 sono 2.801. Con la seconda ondata, tuttavia, sono stati ridotti o sospesi gli interventi chirurgici elettivi e procrastinabili per la necessità di spostare il personale al fine di garantire l’apertura di ulteriori posti letto di rianimazione. Vengono eseguiti solo quelli oncologici o prioritari non procrastinabili e quelli ambulatoriali, che, a loro volta, erano sospesi del tutto durante il lockdown.


coronavirus: istituita task force regionale per le carceri, nel pomeriggio prima riunione

(aun) – perugia 20 nov. 020 – Continua il monitoraggio stretto della Regione Umbria sulla diffusione prodotta dal covid nelle carceri: nel pomeriggio di oggi si è riunita la Task Force regionale costituita nei giorni scorsi proprio per verificare le condizioni le sanitarie all’interno degli Istituti Penitenziari situati in Umbria. La Task Force è composta dal Commissario straordinario all’Emergenza Sanitaria dell’Umbria, da due referenti della Direzione regionale Salute e Welfare e da un referente per ciascuna delle Aziende USL dell’Umbria, con il compito di verificare le condizioni sanitarie e le condizioni specifiche in materia di prevenzione, trattamento e aspetti organizzativi sanitari per la gestione covid-19 all’interno degli Istituti Penitenziari che insistono sul territorio regionale.

Durante l’incontro di oggi – presenti i referenti covid di tutti gli istituti – sono state condivise le varie situazioni e gli obiettivi programmatici ed è stato stabilito di avviare una serie di visite negli istituti penitenziari, a partire dalla prossima settimana. 

La Regione Umbria ha deciso di costituire la Task Force dedicata a seguito di una serie di intelocuzioni avviate dopo che il 28 ottobre si era tenuta la riunione del Tavolo dell’Osservatorio Permanente sulla Sanità Penitenziaria, strumento del quale la Regione si è dotata per monitorare e attuare gli indirizzi istituzionali ritenuti strategici ai fini della tutela della salute, globalmente intesa, dei detenuti e delle persone sottoposte a provvedimenti penali. 

La Regione ha inteso quindi, adottare una strategia interistituzionale volta alla massima efficacia con i diversi soggetti coinvolti nel Tavolo dell’osservatorio, tra i quali l’Amministrazione Penitenziaria, la Magistratura di Sorveglianza e il Garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive o limitative della libertà personale.

In particolare in tale sede – anche alla luce della situazione registrata nei giorni scorsi nel carcere di Terni dove attualmente i detenuti positivi sono 22, visto che dei 75 positivi al covid, 53 si sono negativizzati – è stato stabilito con l’Amministrazione Penitenziaria di procedere a un aggiornamento condiviso delle procedure e dei protocolli già attivati in fase precedente, con la creazione di una Linea di indirizzo regionale finalizzata a garantire omogeneità interpretativa e applicativa, quindi con un’efficacia ancora maggiore nell’ attuale fase critica, volta a bloccare l’ingresso e la propagazione del virus negli istituti penitenziari.

Tale impostazione è stata successivamente condivisa dalla Regione anche in un successivo incontro col Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale avvenuto il 12 ottobre, che ha dato atto alla Regione di aver colto le criticità da lui esposte nella discussione, confidando nel dialogo interistituzionale come primo efficace strumento per risolvere i problemi emergenti.


covid-19: misure restrittive confermate sino al 29 novembre, seguirà nuova valutazione in base ad andamento contagio

(aun) – Perugia, 20 nov. 020 – La Presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, anche in considerazione del parere espresso dal Comitato Tecnico Scientifico regionale, ha firmato un’ordinanza in vigore da lunedì prossimo, 23 novembre, sino al 29 novembre che proroga le misure già in essere. La prossima settimana saranno nuovamente analizzati i dati aggiornati al fine di poter adottare provvedimenti adeguati a quella che è l’effettiva situazione epidemiologica e che, se dovesse seguire l’andamento registrato nei giorni scorsi, potrebbe portare ad un allentamento delle restrizioni in alcuni campi come, ad esempio, quello scolastico.

Tra le misure confermate dall’ordinanza per la settimana 13/29 novembre, la didattica a distanza per le scuole secondarie di primo e secondo grado statali e paritarie, la chiusura domenicale di tutti gli esercizi commerciali di vicinato, medie e grandi strutture di vendita al dettaglio, alimentare e non alimentare, ad esclusione delle farmacie, parafarmacie, edicole, tabaccherie e rivendite di generi di monopolio. E’ fatto inoltre divieto dell’esercizio domenicale di ogni attività commerciale esercitata su aree pubbliche. Sono sospese tutte le attività realizzate in presenza in spazi aperti o in luoghi chiusi da associazioni e circoli ricreativi e culturali, centri di aggregazione sociale, università del tempo libero e della terza età. Sono vietati per il medesimo periodo i giochi da tavolo, delle carte, biliardo, bocce effettuati nei centri e circoli sportivi pubblici e privati. Sospese anche tutte le attività di gare e competizioni riconosciute di interesse regionale, provinciale o locale dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato italiano paralimpico (CIP) e dalle rispettive federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate, enti di promozione sportiva, in relazione agli sport di squadra e di contatto e svolti dalle associazioni e società dilettantistiche. È sospeso per il medesimo periodo, limitatamente agli atleti di età inferiore ai 18 anni che militano nelle società e nelle associazioni dilettantistiche e amatoriali degli sport di squadra e di contatto, lo svolgimento degli allenamenti e preparazione atletica anche in forma individuale. È altresì precluso per tutti l’uso delle parti comuni nonché degli spogliatoi.


“covid hotel” in umbria: continuano sopralluoghi per individuazione nuovi alberghi per isolamento persone positive; firmata convenzione quadro con associazioni settore

(aun) – Perugia, 20 nov. 020 – “Continuano sul territorio regionale i sopralluoghi e le valutazioni del sistema regionale sanitario e di protezione civile per selezionare le strutture ricettive disponibili per i ‘Covid Hotel’ ed è stata intanto firmata la convenzione quadro con le associazioni di categoria maggiormente rappresentative del settore alberghiero, che hanno risposto positivamente all’iniziativa della Regione, per attivarli in caso di necessità. Finora sono oltre 30 le strutture disponibili sul territorio regionale, delle quali 11 sono risultate idonee. È quanto rende noto l’assessore regionale alla protezione civile Enrico Melasecche.

   Tra le azioni strategiche messe in campo dal sistema regionale di protezione civile nell’ambito del piano di salvaguardia per il contenimento e la gestione della pandemia, c’è anche quella di individuare i “Covid Hotel” per l’accoglienza di persone da porre in isolamento in strutture esterne e alleggerire, così, le strutture sanitarie.

Il Covid Hotel è destinato a:

  • soggetti (non necessariamente residenti nel territorio del Distretto dove si trova la struttura) Covid positivi, asintomatici o paucisintomatici, impossibilitati a restare in isolamento domiciliare presso la propria abitazione;
  • soggetti Covid positivi (anche in questo caso, non necessariamente residenti nel territorio del Distretto dove si trova la struttura) dimessi da un ospedale della Regione clinicamente guariti, ma non ancora negativizzati o con dichiarazione di fine isolamento, che non possono continuare la quarantena a domicilio.
  • Soggetti negativi o in attesa di esito tampone che non dispongono di idonea soluzione abitativa per effettuare la quarantena prevista (fattispecie per cui, a meno di particolari situazioni di indigenza, è previsto il pagamento da parte dell’utente della tariffa calmierata di 39,50 euro giornalieri omnicomprensivi tra vitto e alloggio).

L’accesso alla struttura viene garantito come segue:

–        dall’ospedale o da RSA COVID dedicata, secondo modalità predefinite;

–        dal territorio, tramite i medici di medicina generale che contatteranno il Punto unico di accesso di riferimento (al momento quelli di Città di Castello per Villa Muzi, telefono 075 85 09 972 ed email centrosalute.cdcastello@uslumbria1.it, Media Valle del Tevere per l’hotel Melody, telefono 075 54 16 160, email puadistrettomtv@uslumbria1.it ).

   L’assistenza sanitaria sarà garantita dai Medici di medicina generale, anche tramite l’USCA (Unità Speciale di Continuità Assistenziale), con il supporto dei servizi distrettuali.

   La permanenza del paziente nella struttura avverrà fino alla dichiarazione di guarigione e/o di fine isolamento secondo quanto previsto dalla normativa vigente.

   Nel caso di Covid positivi dovrà essere garantito il trasporto in condizioni di sicurezza.

   Ad oggi i “Covid Hotel” attivi sono “Villa Muzi” a Città di Castello, messa a disposizione in comodato d’uso gratuito dalla Diocesi di Città di Castello, con 17 posti potenzialmente  disponibili di cui 3 attualmente occupati, e l’Hotel “Melody” a Deruta, con 52 camere disponibili, di cui 11 attualmente occupate.

   Ulteriori strutture alberghiere sono al vaglio per individuare altri ‘Covid Hotel’ da attivare, in base alle future o specifiche esigenze dei singoli territori. Il lavoro di valutazione del sistema regionale di protezione civile continua per completare il quadro delle strutture attivabili in caso di necessità.


coronavirus: curva epidemiologica verso l’appiattimento, ma non c’è inversione

(aun) – perugia 19 nov. 020 – In Umbria si sta assistendo ad un appiattimento della curva epidemiologica che evidenzia, anche grazie all’analisi di più indicatori, una situazione più stabile rispetto ai primi giorni di ottobre: è quanto emerso stamani nel corso della conferenza stampa settimanale sull’andamento dell’epidemia prodotta dal covid-19 nel territorio regionale.

All’incontro erano presenti il direttore alla Salute della Regione Umbria, Claudio Dario, il commissario per l’emergenza covid, Antonio Onnis, Carla Bietta e Marco Cristofori del nucleo epidemiologico regionale, Ilaria Vescarelli, referente Usec per le Rsa, il direttore sanitario dell’Usl1, Massimo D’Angelo.

La dottoressa Bietta e il dottor Cristofori, hanno illustrato gli scenari dell’epidemia (ndr. slide in allegato) che evidenziano non un’inversione della curva, bensì una stabilizzazione, frutto anche delle misure di contenimento adottate a livello nazionale e regionale.

“Per noi che lavoriamo sul territorio – ha sottolineato Carla Bietta – è molto significativa anche la lettura del dato relativo alla riduzione della percentuale di soggetti positivi rispetto al numero di tamponi effettuati che dà ragione del governo del territorio, seppur nei limiti del possibile, attraverso il contact tracing”.

In proposito è stato ricordato che nell’attività di tracciamento, sono direttamente coinvolti, con opportuna formazione, gli studenti di medicina.

Nel corso dell’incontro sono stati resi noti i dati relativi al monitoraggio delle strutture residenziali (Rsa e Residenze Protette) che permette di applicare gli stessi protocolli in tutte le strutture che – come ha evidenziato il direttore Claudio Dario, “in questa seconda ondata hanno risentito di un contagio diffuso sul territorio completamente differente dalla prima ondata che ha investito prevalentemente il Nord Italia”.

  “Al momento su 67 strutture monitorate, 48 hanno registrato casi di positività per un totale di 328 ospiti positivi, – ha detto Ilaria Vescarelli – mentre gli operatori positivi sono 187”.


coronavirus: online video conclusivo della campagna #insiemecontroilcovid con gli operatori della usl umbria 1

(aun) – Perugia, 17 nov. 020 – È online il quarto e ultimo video spot della campagna di comunicazione della Direzione Regionale Salute dell’Umbria #insiemecontroilcovid, con i contributi degli operatori dell’Azienda USL Umbria 1.

“Voglio ringraziare tutto il personale del sistema sanitario regionale che quotidianamente, animato da profonda umanità e spirito di sacrificio, si adopera per non far mancare la propria vicinanza ai cittadini – sottolinea Claudio Dario, Direttore Regionale Salute – In questo momento ognuno di noi deve sentire il dovere di impegnarsi per proteggere se stesso e gli altri al fine di salvaguardare medici, infermieri e ogni altro professionista impegnato per la tutela della salute di tutti”.

I video sono pubblicati sui siti istituzionali e sulle pagine social delle Aziende sanitarie e della Regione Umbria https://www.regione.umbria.it/salute-coronavirus

Guarda il video dalla pagina Facebook della Usl Umbria 1


coronavirus: presentato piano di salvaguardia

(aun) – perugia 16 nov. 020 – Sulla base delle proiezioni che prevedono una curva epidemiologica con un picco di ricoveri entro i primi giorni di dicembre, la Giunta reginale dell’Umbria ha approvato stamani l’atto con il quale si definisce e si rende operativo il “Piano di salvaguardia”, che prevede di ampliare sia i posti letto ordinari che i posti letto di terapia intensiva dedicati COVID. Subito dopo l’approvazione, l’atto è stato illustrato nel corso di una videoconferenza alla presenza della presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, degli assessori regionali alla Salute, Luca Coletto,  alla Protezione civile, Enrico Melasecche, dei direttori regionali alla Salute, Claudio Dario, e alla Protezione civile, Stefano Nodessi, del Capo di Gabinetto della Presidenza Federico Ricci. E’ intervenuto in collegamento dalle Marche il consulente della Presidenza per la gestione dell’emergenza covid, Guido Bertolaso.

In apertura dell’incontro la presidente Tesei ha ricordato i numeri registrati in Umbria nell’ultima settimana evidenziando come “con il Piano di salvaguardia la Regione si stia preparando ad affrontare un ‘eventuale’ picco di ricoveri entro il mese di dicembre. Ovviamente – ha aggiunto – è stato predisposto il piano sperando che la curva dei contagi, grazie alle misure restrittive adottate, possa scendere”.

  Stiamo andando oltre il Piano previsto dal Governo – ha precisato l’assessore Coletto – perché arriveremo a 167 posti di terapia intensiva, ma oltre alle cure per i pazienti covid, è importante continuare a garantire i Livelli essenziali di assistenza perché non possiamo pensare che non esistano altre patologie”.

  “Si sta lavorando con grande impegno con l’Assessorato alla Sanità e con il supporto della Protezione civile e i risultati si stanno vedendo – ha riferito l’assessore Melasecche – Sono moderatamente ottimista che a breve potremo concretizzare tutto il lavoro che si sta svolgendo in Umbria”.

“In queste 2 ultime settimane è stato svolta un’attività proficua – ha precisato Guido Bertolaso – A Perugia è stato allestito l’ospedale dell’Esercito e a Terni si sta predisponendo quello della Croce Rossa. Le due strutture, insieme al grande impegno della Protezione civile, rappresentano un segnale di attenzione verso l’Umbria, visto che si tratta di strutture molto ricercate. Sul fronte sanitario quindi si sta facendo molto, si dovrà fare altrettanto sul sociale e, con l’opportuna organizzazione e nei giusti tempi, si potrà programmare anche la riapertura delle scuole”.   

Anche questo Piano, in analogia a quanto precedentemente fatto in particolare con il Piano di contenimento, si svilupperà per fasi successive, in modo da incrementare progressivamente la dotazione dei posti letto, con l’allestimento tecnologico necessario e il reclutamento del personale dedicato.

  Illustrando il Piano di salvaguardia il direttore alla Salute, Claudio Dario ha riferito che prevede il coinvolgimento anche di strutture esterne alla rete ospedaliera, visto che è indispensabile e necessario salvaguardare le strutture sanitarie per le proprie finalità di garanzia dei LEA (COVID e Non COVID) da assicurare a tutta la popolazione.

Il documento adottato presenta quindi una parte specifica che riguarda le attività per il rafforzamento della dotazione dei posti letto, una per l’aumento del personale, ed una dedicata alla definizione della necessità di investimenti strutturali e delle dotazioni di tecnologie che è necessario garantire per fronteggiare l’emergenza.

Attraverso il Piano si prevede l’attuazione di almeno ulteriori 150 posti letto per acuti, per una disponibilità complessiva di almeno 530 posti letto,  ulteriori 58 posti letto per post-acuti che si vanno ad aggiungere a quelli già realizzati con il piano di contenimento per la bassa intensità post-acuta,  ulteriori 40 posti letto di Terapia Intensiva, per una disponibilità complessiva di 167 di posti letto.

L’attuale contesto non consente di raggiungere rapidamente tale dotazione ricorrendo unicamente a strutture esterne extra rete sanitaria come si confà ad un piano di salvaguardia, si rende necessario quindi,  il coinvolgimento di aree individuate nelle strutture della rete regionale sanitaria con il reclutamento di strutture esterne: è stato previsto l’allestimento dell’Ospedale dell’Esercito montato nel parcheggio dell’Ospedale di Perugia con 37 posti letto complessivi, la Tenda della Croce Rossa in adiacenza dell’Ospedale di Terni con capacità di 20 posti letto complessivi, l’utilizzo dello stabile che ospitava la Casa di Cura Porta Sole dove si possono allestire 58 posti letto complessivi a bassa intensità di cura per post acuti, la sottoscrizione di uno specifico Accordo Quadro con la Regione Marche per l’utilizzo di n. 1 modulo di terapie intensive presso il nuovo Ospedale Covid realizzato a Civitanova Marche per un totale di 14 posti letto.

Per quanto riguarda l’incremento dei posti letto ordinari dedicati Covid, si prevede che entro 10 giorni ne saranno attivabili 131, mentre entro 15 giorni saranno disponibili 32 posti letto di Terapia Intensiva, portando la dotazione dai 127 raggiunti con il piano di contenimento (69 iniziali + 58 del piano di contenimento) fino a 159. La realizzazione dell’Ospedale da Campo R.U. e dei 14 posti letto al terzo piano dell’Ospedale di Terni potrà consentire di mantenere i pazienti senza dover usufruire del COVID HOSPITAL di Civitanova Marche.

La progressiva realizzazione di tali posti letto ed il monitoraggio dell’andamento epidemico, e quindi della necessità di ricovero ospedaliero per terapia intensiva, consentirà di modulare la disponibilità aumentando l’offerta di Terapie Intensive generaliste.

Al fine di garantire la realizzazione dei nuovi posti letto suddetti sono state attivate dalle Aziende Sanitarie tutte le procedure di reclutamento, ordinarie e straordinarie, del personale sanitario consentite dalla normativa vigente in materia.

In riferimento ai Covid Hotel il direttore Stefano Nodessi, ha precisato che al momento sono attivi Villa Muzi a Città di Castello con 20 posti letto e Hotel Melody a Deruta con 54 posti letto.

Si sta verificando l’idoneità di altre strutture visto che Feralberghi e Confindustria ne hanno segnalate all’incirca 28 di cui già una decina visionate.


emergenza covid-19; nell’ospedale da campo allestito dall’Esercito accanto al santa maria della misericordia, a perugia, i primi pazienti potranno essere trasferiti già da domani

(aun) – perugia, 11 nov. 020 – Sono concluse le operazioni di realizzazione dell’ospedale militare da campo dell’Esercito Italiano chiesto dalla Regione Umbria, in coordinamento con la Protezione Civile, al Ministero della Difesa e destinato alla accoglienza di pazienti Covid-19 paucisintomatici.

   Come da programma, i primi pazienti potranno essere trasferiti dall’Ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia già dal primo pomeriggio di domani, giovedì 12 novembre.

   L’ospedale da campo, gestito completamente da personale sanitario militare, grazie alla coordinazione e collaborazione con l’Azienda Ospedaliera di Perugia e al supporto fornito da tutte le componenti logistiche, ha potuto portare a termine la realizzazione in soli 3 giorni lavorando h24.

   La struttura rientra tra le iniziative del Ministero della Difesa per implementare il supporto alla popolazione in questa delicata fase emergenziale e, come per i tamponi “drive-through, è gestito e coordinato dal Comando Operativo di vertice Interforze della Difesa. Si inserisce nel Piano di salvaguardia predisposto dalla Regione Umbria.

   L’Ospedale di Perugia, attraverso i propri servizi interni, fornirà il supporto di gas medicali, DPI, farmaci, analisi di laboratorio, esami di diagnostica e le principali forniture di energia elettrica, alimentazione idrica, connessione telefonica e dati tramite fibra ottica.  A questi si aggiungono i servizi di logistica come lo smaltimento di rifiuti speciali, pulizie e biancheria.


emergenza covid-19; in allestimento al santa maria della misericordia, a perugia, ospedale da campo; melasecche: “grazie all’esercito per prezioso contributo”

(aun) – Perugia, 7 nov. 2020 – “Sono iniziati questa mattina, a Perugia, nell’area adiacente l’eliporto dell’Ospedale Santa Maria della Misericordia, le operazioni di allestimento dell’Ospedale da campo da parte dell’Esercito, che ha accolto la richiesta che abbiamo avanzato come Regione Umbria, tramite la nostra Protezione Civile, al fine di alleggerire la pressione sul sistema sanitario regionale, a fronte dell’aumento del numero di ricoveri di pazienti affetti da COVID-19”. È quanto riferisce l’assessore regionale, Enrico Melasecche, che coglie l’occasione per ringraziare, anche a nome della presidente della Regione Donatella Tesei, l’Esercito italiano per “il prezioso supporto che sta offrendo all’Umbria ed al Paese, in questo difficilissimo momento di emergenza”.

  La richiesta di allestimento dell’Ospedale da campo è stata avanzata dalla Regione Umbria al Comando Operativo di Vertice Interforze (COI), che – come detto – ha già iniziato da questa mattina le operazioni di montaggio che proseguiranno “h24” e si concluderanno nella giornata di mercoledì 11 novembre.

  L’intervento, che rientra nel piano di salvaguardia presentato dalla Direzione Salute e che verrà approvato nella prossima riunione della giunta regionale, vede la collaborazione della Protezione Civile regionale e della stessa Azienda Ospedaliera di Perugia, e rientra tra le attività volute dal Ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, gestite e coordinate dal COI per supportare quanto più possibile il Paese in questo momento di difficoltà dettato dalla emergenza epidemiologica.

  L’ospedale da campo dell’Esercito offrirà prestazioni di tipo clinico-assistenziale nei confronti di pazienti con infezione da Covid-19 laboratoristicamente confermata, che rientrino nella categoria dei cosiddetti “paucisintomatici”.

  La struttura potrà avere una capacità ricettiva di circa 34 posti letto di degenza ordinaria e 3 posti letto di degenza sub-intensiva.

  L’attività assistenziale sarà assicurata da medici, farmacista, Infermieri, Operatori Logistico Sanitari (OLS) e da Operatori Socio Sanitari militari ed avrà diretto contatto con l’Azienda Ospedaliera di Perugia che renderà disponibili tutti i DPI, i farmaci, i gas medicali e i dispositivi monouso necessari alla corretta prosecuzione dell’attività assistenziale, le prestazioni di radiodiagnostica e di medicina di laboratorio, di medicina e chirurgia specialistiche, l’assistenza di terapia intensiva e di tutte le eventuali prestazioni di urgenza/emergenza.


Coronavirus: aggiornamento settimanale dal 30 ottobre al 6 novembre

(aun) – 6 nov. 020 – Potenziare la risposta territoriale all’emergenza Covid-19, individuare precocemente i casi positivi e i relativi contatti stretti, attivando le conseguenti azioni di sanità pubblica con la ASL, fornire ai cittadini una risposta tempestiva e un’adeguata presa in carico, in caso di sospetta positività al Covid: sono questi gli obiettivi dell’accordo della Direzione Salute e Welfare della Regione Umbria con i medici di medina generale. 

Nel corso della conferenza stampa di aggiornamento settimanale sull’andamento della pandemia in Umbria, il direttore regionale alla Salute, Claudio Dario, e il commissario per l’emergenza Covid, Antonio Onnis, hanno  spiegato che, grazie all’accordo siglato i medici di medicina generale potranno eseguire i test antigenici rapidi (tempo di risposta max30 minuti) e prendere in carico i contatti stretti asintomatici, individuati mediante triage telefonico e segnalati al Dipartimento di prevenzione. I test potranno essere eseguiti anche dai Medici di Continuità Assistenziale(Usca).

I medici impossibilitati ad utilizzare i propri studi potranno accordarsi con la USL o il Comune o la Protezione Civile per trovare sedi idonee, mentre i test e i dispositivi di protezione individuale, saranno forniti dal Commissario per l’emergenza Coronavirus.

Nel corso dell’incontro è stato inoltre reso noto che, da marzo a oggi, sono state reclutate 422 unità per il potenziamento del personale sanitario, tra cui 178 medici, 127 infermieri, 46 OSS, 29 unità per il contact tracing, mentre le Usca attive in Umbria sono 15, (8 operative nel territorio dell’Usl1 dove sono in fase di attivazione altre 2, 7 nell’Usl2), nel complesso sono impegnati 83 medici.

Per quanto riguarda i dati relativi all’andamento dell’epidemia nella settimana compresa tra il 30 ottobre e il 5 novembre, in base all’ultimo aggiornamento delle ore 8 del 6 novembre, i positivi in Umbria risultano 13.591 (+3412), gli attualmente positivi 8890 (2331), i ricoveri 379 (+59), di cui in rianimazione 53 (+10), i guariti 4527 (+1033), i decessi 174(+48), i tamponi eseguiti 320.893 (+22265).

 Coronavirus -Accordo con i Medici di Medicina Generale, conferenza stampa Regione Umbria del 06/11/2020


coronavirus; resta in vigore ordinanza presidente tesei del 30 ottobre, fra cui provvedimenti per didattica a distanza fino al 14 novembre in tutte le classi delle scuole medie inferiori e superiori

(aun) – perugia, 4 nov. 020 – In Umbria, dopo la pubblicazione del nuovo Dpcm, resta in vigore l’ordinanza della Presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, n. 69 del 30 ottobre 2020 “Ulteriori misure per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID”, che ha tra l’altro stabilito una serie di provvedimenti più restrittivi in diversi settori rispetto al nuovo Dpcm, fra cui la scuola.  

È quanto si precisa da Palazzo Donini, ricordando che all’articolo 1 dell’ordinanza della Presidente della Regione Umbria si stabilisce che “A decorrere dal 3 novembre 2020 e fino al 14 novembre 2020 le attività delle scuole secondarie di primo e secondo grado statali e paritarie sono realizzate attraverso la didattica a distanza riservando alle attività in presenza esclusivamente i laboratori, ove previsti dai rispettivi ordinamenti del ciclo didattico, e la frequenza degli alunni con bisogni educativi speciali”.


“covid hotel”: giunta regionale approva accordo quadro con categorie alberghiere e hotel Melody (Deruta)

(aun) – Perugia, 28 ott. 020 – La Giunta regionale dell’Umbria, nel corso della seduta odierna, su iniziativa dell’assessore regionale Enrico Melasecche, ha approvato un accordo quadro da stipulare con le associazioni di categoria alberghiere per il reperimento di strutture per l’isolamento di soggetti positivi al COVID-19, al fine di garantire la piena funzionalità delle strutture ospedaliere, nonché di soggetti per i quali è stato disposto l’isolamento fiduciario, sulla base delle indicazioni della ASL territorialmente competente.

   La prima di queste strutture è già in allestimento presso l’hotel Melody di Deruta che ha messo a disposizione 52 camere.

  Proprio nella giornata di ieri la stessa presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, aveva anticipato tale decisione nel corso della sua informativa sull’emergenza coronavirus, svolta in occasione della seduta dell’Assemblea legislativa.

   Le convenzioni che andranno stipulate con le varie strutture  alberghiere della regione che daranno la disponibilità a divenire “covid hotel”, rientra nell’ambito di un accordo quadro, definito dai Direttori regionali di sanità, Claudio Dario, e del governo del territorio, Stefano Nodessi Proietti, con le associazioni di categoria maggiormente rappresentative delle strutture alberghiere della regione.

   Lo schema di convenzione, per ciò che riguarda l’accordo con Federalberghi-Confcommercio stabilisce che “le Associazioni di categoria si impegnano a reperire e comunicare alla Protezione Civile regionale le strutture che intendono dare la loro disponibilità ad ospitare soggetti positivi al Covid-19 per tutto il periodo che sarà ritenuto necessario dal servizio sanitario”, mentre la Direzione Sanità e la Protezione Civile regionale “si impegnano a garantire la gestione dei soggetti positivi per quanto riguarda: pulizia, sanificazione dei locali, fornitura di lenzuola, pasti, nettezza urbana. La proprietà si impegna a garantire la piena funzionalità della struttura, degli impianti e delle attrezzature”.

   Le parti, inoltre, concordano che il rapporto contrattuale avverrà tra la singola struttura individuata e la Aziende Sanitarie dell’Umbria, mentre sarà la ASL territorialmente competente a valutare l’idoneità dei servizi erogati dalla struttura alberghiera. Infine, gli accordi avranno validità fino al termine dell’emergenza sanitaria.

   Quanto invece alla convenzione con l’hotel Melody (Deruta) essa prevede l’immediato utilizzo delle camere, avendo la ASL competente già effettuato il controllo della struttura e delle camere che sono state definite conformi alle caratteristiche richieste e quindi idonee all’uso richiesto. Anche in questo caso la convenzione sarà sottoscritta dall’ASL competente e dalla proprietà della struttura.


coronavirus, presidente tesei firma ordinanza con ulteriori disposizioni per contrastare diffusione pandemia

(aun) – Perugia, 23 ott. 020 – La Presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, ha emesso una nuova ordinanza al fine di limitare le occasioni di diffusione del virus, sentito il Ministero della Salute e in coerenza con quanto previsto dal decreto legge che permette alla Regione di adottare misure restrittive rispetto al quadro normativo nazionale in tema di contenimento del contagio Covid.

   Tra i provvedimenti presi vi sono: la chiusura domenicale dei centri commerciali nonché di tutte le attività di vendita al dettaglio, alimentare e non alimentare, tranne farmacie, edicole, tabaccherie,  rivendite di  generi di monopolio (fatte salve dunque le attività artigianali); il divieto dell’esercizio domenicale di ogni attività commerciale esercitata su aree pubbliche; l’esenzione dalla chiusura domenicale, solo per il primo novembre, del commercio al dettaglio di fiori e piante; sospese tutte le gare e  competizioni  riconosciute di interesse regionale, provinciale o locale dal Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), dal Comitato italiano paralimpico (CIP) e dalle rispettive federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate, enti di promozione sportiva, in relazione agli sport di contatto individuati con provvedimento del Ministro dello Sport del 13 ottobre 2020 e svolti dalle associazioni e società dilettantistiche (che potranno continuare a sostenere allenamenti in forma individuale); la limitazione a 30 presenti, distanziati e in forma statica, per le cerimonie a carattere istituzionale, non rinviabili, organizzate da pubbliche amministrazioni;  il divieto di svolgere attività realizzate da associazione e circoli culturali e similari, all’aperto e al chiuso, fatta eccezione per la somministrazione di cibo e bevande sino alle ore 24 con consumazione al tavolo, sino alle 18 senza, e comunque in conformità del Dpcm del 18 ottobre.

   E’ fatta inoltre raccomandazione ai sindaci, per la giornata del 2 novembre e per le giornate antecedenti ed immediatamente successive, di assumere ogni provvedimento utile ad evitare assembramenti presso i cimiteri in relazione alla ricorrenza della commemorazione dei defunti. L’ordinanza avrà valore sino al 14 novembre prossimo, salvo integrazioni dovute all’andamento della situazione epidemiologica.


presidente tesei firma due ordinanze per riconversione ospedali di spoleto e pantalla

(aun) – perugia, 22 ott. 020 – La presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei ha firmato oggi due Ordinanze contenenti ulteriori misure per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 – Riconversione temporanea e parziale dell’Ospedale di Spoleto e dell’Ospedale di Pantalla in strutture dedicate covid-19.


Coronavirus: andamento epidemia dal 15 al 22 ottobre

(aun) – perugia 22 ott. 020 – Sono 407 i casi positivi al covid-19 registrati in Umbria alle ore 8 del 22 ottobre. I tamponi effettuati sono 4006, 21 i soggetti ricoverati, di cui 2 in terapia intensiva, 2 i decessi: l’andamento epidemiologico in Umbria, è stato riferito stamani dal commissario per l’emergenza covid, Antonio Onnis.

Nel corso dell’incontro il commissario Onnis ha fornito anche i dati  relativi alla settimana dal 15 al 22 settembre che, nell’arco temporale preso in esame, vede una variazione di +1848 casi positivi, +107 ricoveri di cui + 10 in terapia intensiva, +389 ricoveri, +6 decessi, +22.994 tamponi effettuati.

Alla luce di questi dati, Onnis ha spiegato cosa si sta facendo sul territorio, quindi oltre l’ospedale, per prendere in carico i pazienti positivi, per poi passare ad illustrare le nuove strategie che puntano a semplificare  il contact tracing e la sorveglianza.

“Una strategia – ha spiegato Onnis – che essenzialmente prevede di diagnosticare tempestivamente i sintomatici per poi porli in isolamento contumaciale e isolare i contatti stretti senza testarli nell’immediato”.

Per quanto riguarda il ”caso sospetto”, Onnis ha spiegato che “in genere è individuato dal medico di medicina generale che, valutate le condizioni, dispone l’esecuzione del tampone e dà indicazioni per l’isolamento fiduciario”.


coronavirus, in arrivo ordinanze presidente tesei per riorganizzazione temporanea rete ospedaliera umbra. appello al senso di responsabilità degli umbri

(aun) – perugia, 21 ott.020 – La presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, firmerà nelle prossime ore due nuove ordinanze, che avranno validità fino al 31 gennaio 2021, per ampliare la capacità di risposta della rete ospedaliera umbra per garantire la giusta risposta sanitaria alle persone contagiate dal Covid-19 e, allo stesso tempo, per tutte le altre patologie. “Si tratta di misure temporanee e imparziali – ha sottolineato nel corso di una videoconferenza stampa, insieme all’assessore alla Salute Luca Coletto e al direttore regionale Claudio Dario – che prevedono il coinvolgimento delle strutture ospedaliere di Spoleto e della Media Valle del Tevere nella cura dei pazienti affetti dal virus, poiché a fronte della situazione seria per la crescita del numero dei contagi è necessaria una risposta corale e di alto livello della nostra rete sanitaria. Terminata l’emergenza – ha tenuto a rimarcare la Presidente – tutte le strutture torneranno a svolgere le funzioni della fase ante Covid e, come nel caso dell’ospedale di Spoleto, verranno anzi rafforzate e riqualificate”.

   La presidente Tesei, nel ricordare di aver chiesto l’attivazione di un Tavolo con Prefetture ed Anci per intensificare tutte le misure di contrasto alla diffusione della pandemia e in particolare per evitare il formarsi di assembramenti, ha rivolto un appello al senso di responsabilità di tutti: “è il momento di fare squadra – ha detto –  e di comportarci anche nell’ambito familiare rispettando le misure precauzionali del distanziamento, a tutela soprattutto delle persone anziane e più fragili, per prevenire l’incremento dei contagi e tornare il prima possibile a una vita normale, oltre che per alleggerire lo sforzo enorme a cui sono sottoposti strutture e operatori sanitari”.   

     I numeri dell’evoluzione “esponenziale” dei contagi sono stati richiamati dall’assessore Coletto che, a sua volta, si è soffermato sull’importanza della prevenzione. “L’indice Rt – ha detto – al 20 marzo era di 1 e oggi è all’1,69. In 16 giorni, dal 4 al 20 ottobre, in Umbria si è passati da 48 a 170 ricoveri di persone positive al Covid, il 254% in più, mentre i ricoveri nel reparto di terapia intensiva da 6 del 4 ottobre sono diventati 20, con una crescita del 233 per cento”.

   Alla luce di questi dati, la Regione sta attuando l’ultimo step del Piano di gestione dei posti letto della rete ospedaliera emergenza coronavirus, con cui è stata definita una strategia che prevede quattro livelli di sviluppo, strettamente legato al periodo di emergenza. 

A tal fine sono state emanate specifiche ordinanze, e a giugno 2020 con la delibera n. 483, è stata dettagliata sia la riorganizzazione dei percorsi sanitari, che la riorganizzazione e potenziamento dei posti letto e della rete dell’emergenza che il sistema ospedaliero andrà ad affrontare prevedendo anche la realizzazione di un ospedale da campo.

    Al momento siamo al IV livello per occupazione dei posti letto ed è stata prevista l’attivazione di 175 posti tra le varie discipline e sono state portate a 81 le terapie intensive in parte Covid e in parte generaliste, ma – come ha specificato l’assessore alla Salute – siamo pronti ad implementare il numero fino a 124, come fatto nella prima ondata. Vanno quindi necessariamente individuate strutture dedicate come stabilito dal IV step del IV livello.

   Lo sviluppo fino al IV livello prevede DEA di II livello (Perugia e Terni), DEA di I livello, (Gubbio-Gualdo Tadino, Città di Castello, Foligno, Spoleto e Orvieto), Ospedali di base, (Castiglione del lago, Umbertide, Assisi, Media Valle del Tevere Narni, Amelia) e strutture dedicate.

   Il direttore regionale alla Salute, Claudio Dario, ha illustrato i possibili scenari dell’evoluzione e della gestione della pandemia e si è unito al ringraziamento della Presidente Tesei e dell’assessore Coletto rivolto a tutti gli operatori sanitari per il lavoro che da mesi stanno svolgendo.


covid-19, casi positività in regione; direttore Cipiciani: “rigoroso rispetto dei protocolli per la tutela della salute dei dipendenti
(aun) – Perugia, 21 ott. 020 – “Appena ricevuta la notizia della positività di una collega nella struttura della Regione Umbria, nella sede del Broletto a Perugia,  si è provveduto ad attivare la modalità smart working per tutto il personale del Servizio di appartenenza della dipendente e a sanificare l’intero 3° piano, della sede regionale. Tutte operazioni previste dai protocolli sanitari in vigore e concordate preventivamente con il Medico Competente per la Regione”. È quanto precisa Carlo Cipiciani, Direttore regionale dell’area risorse, programmazione, cultura e turismo, in merito alla vicenda dei casi di positività al COVID-19 in Regione.

   “Per ciò che riguarda la richiesta di effettuazione di tamponi a tutti i dipendenti regionali della sede del Broletto – aggiunge Cipiciani -, avanzata da alcuni rappresentanti delle organizzazioni sindacali, occorre in primo luogo valutare l’applicazione delle norme e dei protocolli sanitari vigenti, che si preoccupano di tutelare il sacrosanto diritto alla salute e dunque il coerente utilizzo delle preziose risorse materiali ed umane che devono sottoporre alle verifiche necessarie coloro che ne hanno reale bisogno, per non rallentare, se non paralizzare, il lavoro della USL competente. Anche in questo caso, l’Amministrazione si è attenuta scrupolosamente a quanto previsto nei protocolli medico sanitari ed alle indicazioni delle autorità preposte”.

   “L’Amministrazione regionale – precisa il direttore -, fin dall’inizio della pandemia, ha infatti adottato tutte le misure di tutela previste per la salute dei propri dipendenti. Non solo sono state applicate con estremo rigore ed in modo completo le disposizioni dettate dalle normative nazionali, ma sono stati inoltre sottoscritti con le rappresentanze sindacali protocolli ancora più stringenti e tutelanti di quanto individuato a livello nazionale”.

   Cipiciani afferma inoltre che “mai si è pensato di non tutelare i dipendenti, e in particolare quei soggetti definiti fragili, tanto che lo smart working è stato esteso nella prima fase a circa il 90% del personale mentre, attualmente, l’orario di lavoro reso in presenza si attesta intorno al 30-40% di quello complessivamente da rendere. Come si può ben notare, numeri cautelativi che vanno oltre le indicazioni contenute nei dpcm che nel tempo si sono succeduti”.

   “Le modalità di comportamento all’interno delle sedi regionali – prosegue il direttore – sono contenute e spiegate in un Protocollo regionale di sicurezza adottato e aggiornato, conformemente all’evolversi della situazione epidemiologica, recependo le indicazioni del Servizio di igiene e Sanità Pubblica della USL Umbria 1 e del Medico Competente, incaricato dalla Regione (ai sensi del decreto legislativo 81/2008) che disciplina le modalità di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Il Protocollo e i suoi aggiornamenti vengono emanati dal Datore di lavoro per la sicurezza dopo aver ascoltato, sempre in ogni occasione in cui è stato richiesto, il ‘Comitato per l’applicazione e la verifica delle regole del protocollo di regolamentazione’ di cui al Protocollo Nazionale di regolamentazione delle misure per il contrasto della diffusione del virus COVID 19 negli ambienti di lavoro”.
   “Ho voluto fornire queste dettagliate precisazioni in quanto in questo particolare momento di emergenza sanitaria, sociale ed economica non servono inesattezze, ma il plauso di tutti per i tantissimi dipendenti regionali che continuano ad operare per la collettività e per il funzionamento della macchina amministrativa regionale, in silenzio e con grande abnegazione – conclude il direttore – , tra non pochi disagi d’ordine tecnico-logistico imposti dall’emergenza”.


coronavirus: aumentano i casi positivi, definita strategia per posti letto negli ospedali

(aun) – perugia 15 ott. 020 – Sono 263 i casi positivi al covid-19 registrati in Umbria alle ore 8 del 15 ottobre. I tamponi effettuati sono 3690, 86 i soggetti ricoverati, di cui 12 in terapia intensiva, 91 i decessi: la fotografia dell’andamento epidemiologico in Umbria, è stata fornita stamani dall’assessore alla Salute, Luca Coletto, dal direttore regionale, Claudio Dario, dal commissario per l’emergenza covid, Antonio Onnis.

  “Stiamo assistendo ad una crescita importante dei casi positivi – ha detto l’assessore Coletto – in questa fase però rispetto al picco registrato nella prima ondata,  l’indice di ospedalizzazione si attesta intorno al 5/6 per cento contro il 20 per cento dell’ondata precedente. Comunque – ha aggiunto – non possiamo lasciare che la curva epidemica registri altre forti impennate e, certamente bisognerà assumere dei provvedimenti anche se – ha precisato – non siamo impreparati”.

Nel corso dell’incontro è stato evidenziato come la seconda fase epidemica è andata in crescendo per casi positivi, a partire in particolare dalla riapertura delle scuole, dopo 14 giorni infatti è iniziato un nuovo picco di casi.

“Attualmente – ha riferito Onnis – le classi in isolamento sono 113, per un totale di 2770 soggetti coinvolti”.

Il direttore Dario ha spiegato che “con l’attuale ripresa dell’epidemia si è resa necessaria la ridefinizione di una strategia nell’utilizzo della rete regionale ospedaliera che tenga conto della sicurezza dei pazienti e degli operatori, dei percorsi separati per covid positivi o sospetti covid, dell’appropriatezza clinica e organizzativa nell’utilizzo delle risorse, quindi posto letto e personale, in un’ottica di rete regionale e di flessibilità organizzativo-gestionale.

La Regione ha adottato la DGR 180/2020 con la quale ha pianificato la riconfigurazione della rete ospedaliera, nel rispetto e nell’ottica del deliberato si procederà per gestire sia la numerosità che la complessità assistenziale dei ricoveri covid, difendendo e garantendo tutte le altre attività assistenziali, evitando la drastica riduzione delle stesse com’è avvenuto in fase di lock-down. 


coronavirus: coletto, in umbria 77 posti di terapia intensiva

(aun) – perugia 14 ott. 020 – “Al momento in Umbria l’offerta per la terapia intensiva è di 77 posti letto e non di 70 come riportato nella giornata di ieri da alcuni giornali”: la precisazione arriva dall’assessore alla Salute della Regione Umbria, Luca Coletto, che vuole evidenziare anche “lo sforzo compiuto dalla Regione per predisporre autonomamente 7 posti letto che permettono di uscire da una situazione decisamente critica e cronicizzata negli anni”.

“Dopo aver adottato lo scorso giugno il ‘Piano di riorganizzazione della rete ospedaliera per emergenza COVID-19’ – spiega l’assessore Coletto – la Regione Umbria, come la maggior parte delle Regioni italiane, si è affidata, come previsto dal ‘Decreto rilancio’, alla gestione del Commissario straordinario, ma l’iter procedurale messo a punto proprio dal Commissario non ha ancora consentito di dare concreto avvio agli interventi previsti nel Piano. Malgrado ciò, siamo riusciti ad attivare 7 posti letto in ampliamento negli attuali reparti di Terapia Intensiva”.

“Tuttavia – prosegue l’assessore Coletto – per rassicurare i cittadini ci tengo a dire che, come già accaduto durante la fase più critica dell’epidemia, il Sistema sanitario regionale, qualora fosse necessario, è in grado di garantire un numero più elevato di posti letto di terapia intensiva che potranno essere allestiti in aree che per poter soddisfare i requisiti vigenti, necessitano di lavori di ristrutturazione edile, come l’adeguamento impiantistico, elettrico, aeraulico, antincendio, gas medicali.  Durante la fase acuta dell’epidemia sono stati allestiti 104 posti letto”.


coronavirus: andamento settimanale dal 25 settembre al 2 ottobre

(aun) – perugia, 2 ott. 020 – Questi i dati riferiti alla settimana dal 25 settembre al 2 ottobre per ciò che riguarda l’andamento epidemiologico del virus COVID-19 in Umbria, aggiornati alle ore 8 di venerdì 2 ottobre: i casi positivi sono passati da 2318 del 25 settembre a 2.562 del 2 ottobre (244); gli attualmente positivi da 490 sono diventati 615(+125).

I guariti sono cresciuti da 1743 a 1862 (+119); i ricoveri totali sono passati da 35 a 43 (+8), di cui  in rianimazione 4(+1).

I decessi sono 85 (0). Il totale delle persone attualmente in isolamento è di 2280  rispetto alle 2163 del 25 settembre  (+117), e di queste sono in isolamento contumaciale 572 rispetto alle 455 del 25 settembre (+ 117).

Alle ore 8 di questa mattina il numero complessivo dei tamponi effettuati è di 209.180, rispetto ai 196.077 effettuati alla data del 25 settembre, con un aumento di 13.103 tamponi.

Il paziente ufficialmente guarito è chi risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro.

 Maggiori dati e tutte le notizie relative all’emergenza coronavirus sono consultabili su http://www.regione.umbria.it/coronavirus in cui è stata attivata una dashboard (https://coronavirus.regione.umbria.it/) che fornisce tutti i dati in merito all’evoluzione del Covid-19 in Umbria  che sono in continuo aggiornamento.


coronavirus: ospedale di pantalla riapre la chirurgia

(aun) – perugia 1 ott. 020 – Dopo attente valutazioni relative alla sicurezza, efficacia ed efficienza, l’Usl1 a partire dal 5 ottobre ripristinerà all’ospedale della Media Valle del Tevere  di Pantalla lo status quo pre-covid  con l’apertura  dell’attività chirurgica H24 sette giorni su sette: lo comunica l’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto, che oggi ha incontrato i sindaci dei Comuni della Valle del Tevere per un confronto sulle questioni relative al nosocomio.
A partire dal 5 ottobre potranno essere garantite anche le urgenze chirurgiche da pronto soccorso, previa consulenza dello specialista.


coronavirus: andamento settimanale dall’18 al 25 settembre

(aun) – perugia, 25 set. 020 – Questi i dati riferiti alla settimana dal 18 al 25 settembre per ciò che riguarda l’andamento epidemiologico del virus COVID-19 in Umbria, aggiornati alle ore 8 di venerdì 25 settembre: i casi positivi sono passati da 2160 del 18 settembre a 2318 del 25 settembre a (+158); gli attualmente positivi da 460 sono diventati 490(+30).

I guariti sono cresciuti da 1618 a 1743 (+125); i ricoveri totali sono passati da 32 a 35 (+3), di cui in rianimazione 3(-2).

I decessi sono 85 (+3). Il totale delle persone attualmente in isolamento è di 2163 rispetto alle 1945 del 18 settembre (+218), e di queste sono in isolamento contumaciale 455 rispetto alle 428 del settembre (+ 27).

Alle ore 8 di questa mattina il numero complessivo dei tamponi effettuati è di 196.077, rispetto ai 184.540 effettuati alla data del 18, con un aumento di 11.537 tamponi.

Il paziente ufficialmente guarito è chi risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro.

Maggiori dati e tutte le notizie relative all’emergenza coronavirus sono consultabili su http://www.regione.umbria.it/coronavirus in cui è stata attivata una dashboard (https://coronavirus.regione.umbria.it/) che fornisce tutti i dati in merito all’evoluzione del Covid-19 in Umbria che sono in continuo aggiornamento.


vaccinazioni, al via la campagna di vaccinazione stagionale, coletto: “anticipiamo di un mese l’avvio della campagna e puntiamo a raggiungere il 75% della popolazione a rischio. Con l’epidemia covid in corso è ancora più importante vaccinarsi”

(aun) – perugia, 23 set. 020 – “L’emergenza legata al Covid-19 ha reso indispensabile rafforzare le campagne di vaccinazioni, al fine di ridurre le infezioni respiratorie nella popolazione e rendere più facile la diagnosi differenziale, ovvero capire se la sintomatologia sia riconducibile all’influenza o al Covid. Per questo motivo le Aziende Sanitarie hanno acquistato il 50% in più di vaccini rispetto allo scorso anno, mettendoli a disposizione già da ottobre, con l’obiettivo di sottoporre a vaccinazione almeno il 75% della popolazione a rischio”, lo ha detto l’assessore alla Salute della Regione Umbria Luca Coletto, commentando l’approvazione da parte della Giunta regionale dell’Accordo tra Regione, ASL e organizzazioni sindacali dei medici di medicina generale.

    “Il vaccino è il mezzo più efficace e sicuro per prevenire l’influenza e ridurre eventuali complicazioni – ha aggiunto Coletto – ed è importante ripeterlo ogni anno perché i virus dell’influenza cambiano spesso. Tutte le categorie a rischio potranno vaccinarsi gratuitamente rivolgendosi al proprio medico di medicina generale o al pediatra di libera scelta. Coloro che desiderano vaccinarsi e non rientrano nelle categorie per cui la circolare ministeriale non prevede la vaccinazione gratuita, possono comunque acquistare il vaccino in farmacia recandosi poi dal proprio medico per la somministrazione”.

   La vaccinazione antinfluenzale è raccomandata ai soggetti di età superiore ai 65 anni, i quali risultano essere quelli maggiormente colpiti da forme respiratorie polmonari con sintomatologia severa. Un’altra categoria a rischio è costituita da tutti quei soggetti che indipendentemente dall’età, possono sviluppare forme gravi o mortali di malattia a causa di preesistenti patologie o condizioni predisponenti. La vaccinazione è fortemente indicata anche alle donne in gravidanza e puerperio, agli individui ricoverati in strutture per lungodegenti, al personale sanitario e medico, ai donatori di sangue, ai vigili del fuoco alle forze di polizie e a tutte le altre categorie di lavoratori dei servizi essenziali.

Per coloro che hanno più di 65 anni e per i soggetti con patologie o condizioni predisponenti, in quanto soggetti più fragili nei confronti del virus SARS CoV 2, è fortemente raccomandata anche la vaccinazione anti-pneumococcica.

“Accogliamo con piacere la decisione della Regione di anticipare la vaccinazione antinfluenzale – ha affermato Leandro Pesca, membro della task force regionale coronavirus, in rappresentanza dei medici del territorio -. I medici di medicina generale garantiranno la massima collaborazione per rendere efficace la campagna di vaccinazione, pur in un momento difficile legato anche alle misure anti Covid. Ricordo che anche grazie alla nostra azione, l’Umbria è la regione con la percentuale più alta di vaccinati tra gli ultrasessantacinquenni, il 65% rispetto al 53% della media nazionale”.

   Nell’Accordo tra Regione e rappresentanze dei medici di medicina generale è stato anche sancito il nuovo tetto regionale di spesa farmaceutica pro-capite, pari a 153 euro, in diminuzione di 6 euro rispetto al valore del 2019, favorendo un efficientamento della spesa complessiva a fronte degli stessi obiettivi di salute.


coronavirus: andamento settimanale dall’11 al 18 settembre

(aun) – perugia, 18 set. 020 – Questi i dati riferiti alla settimana dall’11 al 18 settembre per ciò che riguarda l’andamento epidemiologico del virus COVID-19 in Umbria, aggiornati alle ore 8 di venerdì 18 settembre: i casi positivi sono passati da 2009 del dell’11 settembre a 2160 (+151); gli attualmente positivi da 400 sono diventati 460(+60).

   I guariti sono cresciuti da 1528 a 1618 (+90); i ricoveri totali sono passati da 23 a 32 (+9), di cui 5 in rianimazione (+1).

   I decessi sono 82 (+1). Il totale delle persone attualmente in isolamento è diminuito rispetto alle 1965 dell’11 settembre a 1945 (-20), e di queste 428 sono in isolamento contumaciale  rispetto alle 377  dell’11 settembre (+ 51).

   Alle ore 8 di questa mattina il numero complessivo dei tamponi effettuati è di 184.540, rispetto ai 173.381 effettuati alla data dell’11 settembre, con un aumento di 11.159 tamponi.

   Il paziente ufficialmente guarito è chi risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro.

Maggiori dati e tutte le notizie relative all’emergenza coronavirus sono consultabili su http://www.regione.umbria.it/coronavirus in cui è stata attivata una dashboard (https://coronavirus.regione.umbria.it/) che fornisce tutti i dati in merito all’evoluzione del Covid-19 in Umbria  che sono in continuo aggiornamento.


registro tumori umbro, assessore coletto: ”nessun passo indietro su rifinanziamento convenzione”

(aun) – Perugia, 13 sett. 020 – “Nessun passo indietro dell’assessorato alla salute della Regione Umbria sul rifinanziamento della convenzione per far ripartire l’attività del Registro tumori. Al contrario, questa Giunta, data l’implosione del sistema finora realizzato in questa Regione, che dal 2017 ha tagliato molte attività e ridotto drasticamente il finanziamento del registro, portandolo, a cura della Giunta Marini, da 560 mila euro annui a 180 mila euro, dovrà rifondare l’intera organizzazione, conformemente alla normativa nazionale e adottando i provvedimenti di legge previsti a livello regionale”: lo afferma l’assessore regionale alla salute, Luca Coletto.

   “In tempi brevi – continua Coletto- indipendentemente dall’evoluzione dell’emergenza legata alla pandemia Covid19 che oggi risulta sotto controllo, la Giunta procederà ad una fase di transizione con un confronto scientifico con le parti interessate per garantire la ripresa delle attività strategiche del Registro Tumori considerato da questa Giunta uno strumento fondamentale di Sanità Pubblica. In particolare – ha aggiunto l’assessore –  si provvederà a individuare un gruppo di lavoro indicato dalla Direzione regionale, ampiamente rappresentativo, che elabori in tempi brevi una proposta operativa dettagliata in termini di obiettivi condivisi, orizzonti temporali e risorse adeguate anche integrative rispetto a quelle previste dalla precedente Giunta. Si provvederà ad assicurare l’approvazione di un regolamento regionale per il funzionamento del Registro tumori previsto dal DPCM del 3 marzo 2017 e a ripristinare le condizioni essenziali di funzionamento precluse dalla precedente gestione con la disattivazione del Registro di mortalità, ReNCaM. Le Aziende Sanitare Locali stanno provvedendo alla riattivazione di tale registro, tramite l’acquisizione di un sistema a valenza regionale – ha concluso. Ciò al fine di  ripristinare i servizi e le linee di ricerca che rappresentano un rilevante elemento di valore del Registro tumori umbro nella collaborazione con la Direzione regionale, la Rete oncologica regionale e servizi in ambito oncologico, e di valorizzare l’esperienza umbra anche nel contesto della rete nazionale dei Registri tumori”.


coronavirus, oltre il 95% del personale scolastico ha aderito allo screening della regione; coletto: ”l’umbria tra le regioni con  la più alta partecipazione”

(aun) – perugia, 12 set. 020 – “Oltre il 95 per cento del personale scolastico in Umbria ha volontariamente aderito allo screening programmato dalla Regione Umbria per rilevare la positività al covid”: lo comunica  l’assessore regionale alla salute, Luca Coletto, precisando che i tamponi molecolari effettuati sui soggetti risultati positivi ai test sierologici, sono risultati tutti negativi.

  “Il test sierologico è stato effettuato da 14 mila 677 soggetti impiegati a vario titolo nel mondo della scuola – ha spiegato l’assessore. Un numero elevato che colloca l’Umbria tra le  regioni in cui si registra la più alta partecipazione”.

   “Per questo voglio ringraziare il personale scolastico che, a partire dalla prossima settimana, riprenderà l’attività lavorativa  affrontando quest’anno un impegno reso più gravoso da tutta una serie di limitazioni e nuove regole definite dal governo per far ripartire le lezioni  in questa fase di convivenza con il virus”.

   “Un ringraziamento va anche al personale dei servizi sanitari -ha concluso Coletto- che per tutto il mese di agosto e la prima parte di settembre, é stato impegnato, accanto alla normale attività resa più gravosa dalla pandemia, nello screening non solo del personale scolastico, ma anche di tutti I soggetti che sono rientrati dai paesi maggiormente interessati dall’infezione prodotta dal covid. Anche in questo l’Umbria ha dimostrato di essere una regione piccola che, però, sa dare dimostrazione di grande organizzazione e impegno di fronte alle necessità”.


coronavirus, presidente tesei firma ordinanza su trasporto pubblico locale

(aun) – perugia, 11 set. 020 – Le presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, ha firmato oggi, 11 settembre,  l’ordinanza nr. 54 che prevede ulteriori misure urgenti per fronteggiare l’emergenza covid 19 nell’ambito del trasporto pubblico locale in previsione dell’avvio dell’anno scolastico il 14 settembre.

   L’ordinanza, per il periodo dal 14/9/2020 al 07/10/2020, contempla l’integrazione di servizi aggiuntivi di trasporto pubblico locale  nell’ambito dei già previsti  servizi ordinari eserciti da Società Ishtar S.c.ar.l., TPL e Mobilità S.c.ar.l., ATC&Partners S.c.ar.l., Busitalia Sita Nord S.r.

   Le Aziende provvederanno ad informare, tempestivamente ed adeguatamente, gli utenti delle modifiche apportate alla programmazione dei servizi con la presente ordinanza, unitamente alle misure organizzative e gestionali adottate per limitare il contagio. Sarà cura delle Aziende continuare ad assicurare un costante monitoraggio quotidiano dell’andamento delle frequentazioni, al fine di poter intervenire puntualmente e tempestivamente con le modifiche che si dovessero rendere eventualmente necessarie, qualora dovessero presentarsi esigenze di mobilità più consistenti, garantendo, quindi, i servizi minimi essenziali nel rispetto della domanda e del così detto distanziamento sociale, evitando sovraffollamenti.


coronavirus: andamento settimanale dal 4 all’11 settembre

(aun) – perugia, 11 set. 020 – Questi i dati riferiti alla settimana dal 4 all’11 settembre per ciò che riguarda l’andamento epidemiologico del virus COVID-19 in Umbria, aggiornati alle ore 8 di venerdì 11 settembre: i casi positivi sono passati da 1.874 del 4 settembre a 2009 dell’11 settembre (+135); gli attualmente positivi da 332 sono diventati 400 (+68).

   I guariti sono cresciuti da 1462 a 1528 (+66); i ricoveri totali sono passati da 14 a 23 (+9), di cui 4 in rianimazione (+1).

   I decessi sono 81 (+1). Il totale delle persone attualmente in isolamento è 1965 rispetto alle 1905 (+60) del 4 settembre, e di queste sono in isolamento contumaciale 377 rispetto alle 318 del 4 settembre (+ 59).

   Alle ore 8 di questa mattina il numero complessivo dei tamponi effettuati è di 173.381, rispetto ai 162.240 effettuati alla data del 4 settembre, con un aumento di 11.141 tamponi.

   Il paziente ufficialmente guarito è chi risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro.

      Maggiori dati e tutte le notizie relative all’emergenza coronavirus sono consultabili su http://www.regione.umbria.it/coronavirus in cui è stata attivata una dashboard (https://coronavirus.regione.umbria.it/) che fornisce tutti i dati in merito all’evoluzione del Covid-19 in Umbria  che sono in continuo aggiornamento.


ospedale media valle del tevere di pantalla: dal 14 settembre riaprono ambulatori di ginecologia, ostetricia e pediatria

(aun) – perugia 9 set. 020 – Da lunedì 14 settembre all’Ospedale della Media Valle del Tevere di Pantalla verranno ripristinate tutte le attività ambulatoriali ostetriche-ginecologiche e pediatriche, nonché le attività chirurgiche in regime di Day Surgery dell’Unità operativa di ostetricia e ginecologia.

  “L’ospedale di Pantalla – spiega l’assessore alla Salute della Regione Umbria, Luca Coletto – dopo il periodo di forte emergenza, sta riprendendo gradualmente la normale attività. Dopo la riapertura di altri reparti, ora verranno riattivati gli ambulatori di ginecologia e ostetricia e quelli della pediatria.  L’attività – aggiunge l’assessore – si articolerà in questa fase in 5 giorni a settimana dalla ore 8 alle 16,30, ovviamente tutti i pazienti in regime di day surgery saranno dimessi in orari diversi a seconda del tipo di intervento”.

Gli ambulatori di ginecologia e ostetricia effettueranno tutte le prestazioni garantite prima della riconversione momentanea dell’ospedale a seguito dell’emergenza covid, comprese le colposcopie per lo screening di II livello.  Per l’ostetricia è prevista la presa in carico delle donne per il percorso di assistenza alla gravidanza.

Per quanto riguarda la pediatria, verranno garantite, oltre alle visite, anche le prestazioni allergologiche e le ecografie delle anche per i neonati.


coronavirus: assessore coletto, “grande adesione in umbria allo screening del personale scolastico, raggiunto il 75 per cento”

(aun) – perugia 8 set. 020 – Sono 12 mila al momento in Umbria i docenti, gli operatori scolastici che, volontariamente, rispondendo all’invito rivolto dall’Assessorato alla Salute della Regione Umbria, ha deciso di sottoporsi al test sierologico per rilevare l’eventuale positività al covid-19: lo comunica l’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto, sottolineando che in Umbria l’adesione allo screening del personale scolastico ha raggiunto un’adesione del 75 per cento della popolazione target, stimata intorno ai 15300 soggetti.

  “Possiamo dire con una certa soddisfazione che in Umbria i test sierologici sul personale scolastico non si sono rivelati un ‘flop’. Al contrario gli insegnanti e tutto il personale impegnato a vario titolo nelle attività scolastiche, ha mostrato, come del resto ci aspettavamo, un alto senso di responsabilità e di attaccamento verso questa delicata e importante professione”.

L’assessore Coletto ha inoltre reso noto che “tra i 12000 soggetti testati, in 210 erano entrati in contatto con il virus con esito positivo al test. Esito poi smentito dalla verifica attraverso i tamponi molecolari che, ad oggi, sono risultati tutti negativi”. 

“A monte dell’attività di screening , che proseguirà per tutta la settimana – precisa Coletto – c’è stata un’attenta programmazione da parte del Servizio regionale che ha stabilito di individuare le postazioni, con il modello drive through alle quali inviare il personale scolastico, con una dislocazione che prevede una postazione in ogni distretto sanitario. Il calendario con le date e gli orari di esecuzione dei test è stato redatto in accordo con l’Ufficio scolastico regionale ed è stato successivamente partecipato a tutti i dirigenti scolastici delle scuole pubbliche e private, i quali hanno provveduto a sensibilizzare il proprio personale. Anche i medici di medicina generale hanno fatto la loro parte fornendo informazioni ai propri assistiti”.

“Per la gestione dei dati è stato utilizzato un modulo del software già in uso per la sorveglianza sanitaria covid – afferma – che consente in tempo reale di verificare gli accessi alle varie postazioni, mentre l’esame eseguito è un test sierologico pungidito di tipo qualitativo che, in tempo reale, consente di verificare la presenza di anticorpi nei confronti del coronavirus. Per semplificare le procedure e limitare al massimo i tempi di isolamento dei soggetti trovati positivi all’esame sierologico, agli stessi è stato eseguito contestualmente il tampone molecolare”.

Nelle postazioni hanno operato prevalentemente i medici delle Unità speciali di continuità assistenziali (USCA) e personale infermieristico dei servizi territoriali, con il supporto di operatori del volontariato della Protezione civile che hanno favorito la parte logistica.


violenza a danno degli operatori sanitari: coletto, “importante segnalare, la regione ha una strategia per prevenire e gestire gli episodi a danno del personale” 

(aun) – perugia 5 set. 020 – Sono state 130 nel 2019 le segnalazioni di atti di violenza nelle Aziende Sanitarie umbre: lo rende noto l’assessore alla Salute della Regione Umbria, Luca Coletto, che in seguito all’approvazione, lo scorso 5 agosto, del disegno di legge sulla sicurezza per gli operatori sanitari, vuole ricordare ai professionisti e agli operatori che operano nelle aziende sanitarie e nelle strutture private accreditate umbre, che la Regione ha già adottato le Linee di indirizzo regionali con l’obiettivo di prevenire gli atti di violenza contro gli operatori sanitari, stimolando così le Aziende Sanitarie ad elaborare programmi omogenei dedicati alla riduzione del rischio di violenza.

  “Grazie a questa programmazione – spiega l’assessore Coletto – siamo in possesso dei dati relativi alle segnalazioni di aggressioni nel 2019 che sono arrivate solo dagli operatori delle aziende sanitarie e ospedaliere, visto che, al momento, non risulta nessuna segnalazione da parte delle strutture private accreditate”.

“Gli operatori dei servizi sanitari – prosegue l’assessore – durante la loro attività, sono esposti al rischio di subire atti di violenza, da parte di utenti e dei familiari che accedono ai servizi. Negli ultimi anni tale rischio sembra in crescita e rappresenta uno degli aspetti a cui gli operatori sono maggiormente sensibili relativamente alle criticità da loro espresse e inerenti alla sicurezza della propria attività professionale. Per la gestione del fenomeno le Linee di indirizzo regionali prevedono che tutte le aziende abbiano un sistema di segnalazione degli atti di violenza a danno degli operatori”. 

“Che il fenomeno sia in crescita lo dimostrano i numeri – evidenzia l’assessore – Nel 2015 nelle 4 aziende umbre le segnalazioni di aggressioni sono state 4, che diventano 13 nel 2016, 20 nel 2017, 71 nel 2018, 130 nel 2019”. 

“Rispetto all’interpretazione di tali dati” – spiega Coletto, “è importante tenere conto del fenomeno di sottosegnalazione con una conseguente difficoltà nella quantificazione reale del fenomeno”. 

“Il servizio sanitario regionale – precisa – ha la responsabilità di tutelare la salute e la sicurezza sia dei soggetti che necessitano di cure, che del personale che vi opera. Non bisogna dimenticare che il personale sanitario è più esposto degli altri lavoratori ad episodi di violenza, dovendo spesso gestire rapporti caratterizzati da una condizione di forte emotività, sia da parte del paziente che dei familiari, che possono trovarsi in uno stato di fragilità, frustrazione o perdita di controllo”. 

“Fortunatamente, nella maggior parte dei casi, gli atti denunciati sono rappresentati da eventi con esito non severo – precisa l’assessore – In genere le aggressioni più comuni sono perpetrate attraverso l’uso di un linguaggio offensivo. Va però sottolineato che spesso vi è una progressione nel comportamento violento che, partendo dall’uso di espressioni verbali aggressive, può arrivare fino a gesti estremi. E’ quindi molto importante che il comportamento violento sia evidenziato, riconoscendolo all’esordio e non sottovalutando anche gli eventi più contenuti, in modo da impedire l’escalation della violenza e interrompere il corso degli eventi”.

“Ogni episodio di aggressione a danno del personale sanitario –  conclude l’assessore Coletto – a prescindere dalla natura e gravità del danno occorso, deve essere tempestivamente segnalato, in quanto rappresenta un’indicazione chiara della presenza nell’ambiente di lavoro di fattori di rischio e vulnerabilità che richiedono l’adozione di opportune misure di prevenzione e protezione dei lavoratori”.


coronavirus: liste di attesa, “domenica 6 settembre programmate le aperture delle radiologie”

(aun) – perugia 4 sett. 020 – Prosegue il programma delle aperture domenicali per l’abbattimento delle liste di attesa per le prestazioni sospese durante il lock-down.

   “Dopo le aperture dedicate ai prelievi di sangue per l’effettuazione di analisi emato-chimiche e alle prestazioni cardiologiche – comunica l’assessore alla Salute della Regione Umbria, Luca Coletto – è stata programmata l’apertura delle radiologie, visto che, tra le prestazioni sospese, questo tipo di esame contava molte richieste”.

“L’attività domenicale – aggiunge l’assessore – proseguirà e, di volta in volta, le aziende ospedaliere e le aziende Usl programmeranno l’attività che comporta un grande sforzo organizzativo visto che, tutto il sistema sanitario, è sottoposto ormai da mesi a una forte pressione. Malgrado ciò – evidenzia – ognuno per la sua parte, sta dando il proprio contributo per garantire ai cittadini il diritto alle cure”. 

“Grazie alle aperture domenicali per i prelievi – prosegue Coletto – siamo riusciti a ripristinare una situazione di tranquillità evadendo molte richieste programmate, mentre la scorsa domenica con l’apertura delle cardiologie sono state effettuate un buon numero di visite e esami”.

 Il programma di domenica 6 settembre prevede le seguenti aperture: 

Dalle ore 8 alle 14, all’Ospedale Santa Maria di Terni saranno aperti gli ambulatori di radiologia per le prestazioni di tomografia computerizzata, ecografie e esame clinico strumentale della mammella. L’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia ha programmato una seduta TC e 1 Ecografica dalle ore 8 alle 13 ed una seduta RM dalle 8 alle 14. 

Dalle 8.30 alle 13.30, la direzione sanitaria dell’Azienda Usl Umbria 2 ha previsto l’esecuzione di esami radiologici con il seguente programma:

ospedale di Orvieto: TC Oncologiche, ospedale di Foligno: TC Oncologiche, ospedale di Spoleto: TC Torace ed Addome.

L’ospedale di Narni invece ha programmato la Senologia per il giorno 13 settembre. Gli utenti già inseriti nelle liste di attesa sono contattati telefonicamente dal Cup aziendale per fissare l’appuntamento e fornire indicazioni utili sull’accesso in sicurezza nelle strutture sanitarie.

L’Usl Umbria 1 ha previsto le seguenti aperture: Ospedale Città di Castello: mattina 7.30-13.30 e pomeriggio 13.30-19.30 per l’esecuzione di risonanze magnetiche e sedute di ecografie, Ospedale Umbertide dalle ore 8.00-13.00 per l’esecuzione di ecografie e MOC (mineralometria ossea computerizzata), Ospedale Gubbio-Gualdo Tadino apertura mattina 8.00-14.00 per l’esecuzione di RM, ecografie e radiologia tradizionale, Ospedale Media Valle del Tevere apertura mattina 7.30-13.30 e  pomeriggio 13.30-19.30 per l’esecuzione di RM, ecografie e MOC (mineralometria ossea computerizzata), Ospedale di Assisi apertura mattina 8.00-13.00 per l’esecuzione di ecografie, Distretto di Perugia dalle  9 alle 13 è aperto per effettuare le ecografie. Anche gli operatori dei Cup dell’Usl1 hanno contattato telefonicamente gli utenti per fornire l’appuntamento e le comunicazioni sulle misure di sicurezza da adottare.


coronavirus: andamento settimanale dal 28 agosto alle ore 8 del 4 settembre

(aun) – perugia, 4 set. 020 – Questi i dati riferiti alla settimana dal 28 agosto al 4 settembre per ciò che riguarda l’andamento epidemiologico del virus COVID-19 in Umbria, aggiornati alle ore 8 di venerdì 4 settembre: i casi positivi sono passati da 1.741 del 28 agosto a 1.874 del 4 settembre (+ 133); gli attualmente positivi da 234 sono diventati 332 (+ 98).

   I guariti sono cresciuti da 1427 a 1462 (+ 35); i ricoveri totali sono passati da 12 a 14 (+ 2), di cui 3 in rianimazione (+3).

   I decessi sono 80 (invariato). Nel corso della mattinata di oggi, l’Azienda ospedaliera di Perugia ha comunicato il decesso di una persona ricoverata nel reparto di Terapia intensiva, che porta a 81 il numeri dei decessi e a 2 il numero delle persone in Terapia intensiva.

  Il totale delle persone attualmente in isolamento è 1905 rispetto alle 1743 (+ 162) del 28 agosto, e di queste sono in isolamento contumaciale 318 rispetto alle 222 del 28 agosto (+ 96).

   Alle ore 8 di questa mattina il numero complessivo dei tamponi effettuati è di 162.240, rispetto ai 149.916 effettuati alla data del 28 agosto, con un aumento di 12.324 tamponi.

   Il paziente ufficialmente guarito è chi risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro.

   Dall’attuale tabella riepilogativa è stato eliminato il dato relativo ai pazienti “clinicamente guariti” in quanto non ritenuto più significativo, mentre è stato introdotto il dato relativo al totale dei soggetti “in isolamento”, accanto a quello relativo ai soggetti “in isolamento contumaciale”.  

   Maggiori dati e tutte le notizie relative all’emergenza coronavirus sono consultabili su http://www.regione.umbria.it/coronavirus in cui è stata attivata una dashboard (https://coronavirus.regione.umbria.it/) che fornisce tutti i dati in merito all’evoluzione del Covid-19 in Umbria e che sono in continuo aggiornamento.


coronavirus: operative le postazioni per tamponi in auto per chi arriva da croazia, grecia, malta e spagna

(aun) – perugia, 31 ago. 020 – Sono tutte operative le postazioni attivate dalla Regione Umbria sul territorio regionale dove, coloro che rientrano dalla Croazia, Grecia, Malta e Spagna, possono recarsi direttamente in auto per effettuare i tamponi per diagnosticare l’eventuale infezione da Covid-19:: lo comunica il commissario Covid per la Regione Umbria, Antonio Onnis, precisando che nella giornata di oggi la postazione di Pantalla di Todi ha temporaneamente sospeso l’attività a causa del maltempo.

“Le postazioni organizzate dalla Regione tramite le Usl Umbria 1 e 2 – spiega Onnis – saranno attive per tutta la settimana e, al momento, non è prevista nessuna sospensione. La Regione Umbria – sottolinea – da subito, ha stabilito di effettuare i controlli anche direttamente in aeroporto sui passeggeri in arrivo dai paesi maggiormente interessati dall’infezione prodotta dal covid.


coronavirus: andamento settimanale dal 21 al 28 agosto

(aun) – perugia, 28 ago. 020 – Questi i dati riferiti alla settimana dal 21 al 28 agosto per ciò che riguarda l’andamento epidemiologico del virus COVID-19 in Umbria, aggiornati alle ore 8 di venerdì 28 agosto: i casi positivi sono passati da 1.602 del 21 agosto a  1.741 del 28 agosto (+ 139); gli attualmente positivi da 129 sono diventati 234 (+ 105).
I guariti sono cresciuti da 1393 a 1427 (+ 34); i ricoveri totali sono passati da 11 a 12 (+ 1); di questi, nessun paziente è rianimazione (-1).
I decessi sono 80 (invariato). Il totale delle persone attualmente in isolamento è 1743 rispetto alle 1411 (+332 ) del 21 agosto, e di queste sono in isolamento contumaciale 222 rispetto ai 118 del 21 agosto (+ 104).
Alle ore 8 di questa mattina il numero complessivo dei tamponi effettuati è di 149 mila 916, rispetto ai 139 mila 407 effettuati alla data del 21 agosto, con un aumento di 10 mila 509 tamponi.
Il paziente ufficialmente guarito è chi risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro.
Dall’attuale tabella riepilogativa è stato eliminato il dato relativo ai pazienti “clinicamente guariti” in quanto non ritenuto più significativo, mentre è stato introdotto il dato relativo al totale dei soggetti “in isolamento”, accanto a quello relativo ai soggetti “in isolamento contumaciale”.  
Maggiori dati e tutte le notizie relative all’emergenza coronavirus sono consultabili su http://www.regione.umbria.it/coronavirus in cui è stata attivata una dashboard (https://coronavirus.regione.umbria.it/) che fornisce tutti i dati in merito all’evoluzione del Covid-19 in Umbria e che sono in continuo aggiornamento.


rientri in umbria: coletto, “80 per cento dei positivi intercettati in arrivo, 12 sul volo da tirana, chiesta la collaborazione dei comuni”

(aun) – perugia 25 ago. 020 – Circa l’80 per cento dei casi positivi al Covid registrati in Umbria nelle ultime settimane, è legato ai rientri dopo un soggiorno fuori regione. In particolare, dai controlli sanitari effettuati nell’aeroporto di Perugia, sono risultati 20 passeggeri positivi al momento dell’arrivo, di cui 12 in arrivo da Tirana con il volo della scorsa domenica: lo comunica l’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto, informando che la Regione Umbria ha, con grande sforzo, organizzato un programma per garantire la sicurezza sanitaria sul territorio regionale e, in questa fase caratterizzata da un forte flusso di rientri, sta tenendo alto il livello di attenzione, effettuando i tamponi molecolari anche sui cittadini che arrivano nell’aeroporto di Perugia dai paesi per i quali è richiesto solo l’obbligo dell’isolamento volontario”.    “Così – afferma l’assessore – siamo riusciti, immediatamente, a intercettare i soggetti positivi evitando, attraverso il contact tracing internazionale, l’estensione del contagio anche fuori dall’Umbria. Per la Regione Umbria questa, da subito, è stata la scelta giusta per preservare la comunità e circoscrivere eventuali cluster d’importazione e il numero dei soggetti positivi intercettati in un solo volo ci ha dato ragione”.  

“In questa fase – aggiunge – abbiamo bisogno della collaborazione di tutti i soggetti preposti affinchè vengano effettuati controlli circa il rispetto delle norme e sull’obbligo di isolamento per i soggetti che arrivano dai paesi per i quali è previsto l’isolamento fiduciario o contumaciale per 14 giorni. A tal fine, proprio oggi, dopo la riunione del Centro operativo regionale, è stata inviata una lettera ai Comuni per richiedere il potenziamento dell’attività di controllo rispetto a queste prescrizioni”.

“Non possiamo permettere – conclude l’assessore – che per l’eventuale irresponsabilità di pochi, sia penalizzante per tutta la comunità. Proprio per non sciupare tutti i sacrifici affrontati durante i mesi scorsi e garantire così l’avvio di un anno scolastico sereno la Regione sta continuando con la programmazione dei test per i rientri dalla Spagna, Croazia, Grecia, Malta e Albania”.


coronavirus, assessore coletto: sei postazioni per tamponi in auto per accelerare controlli obbligatori per chi arriva da croazia, grecia, malta o spagna

(aun) – perugia, 21 ago. 020 – “La Regione Umbria ha attivato da oggi sei postazioni sul territorio regionale in cui effettuare tamponi per diagnosticare l’eventuale infezione da Covid-19 direttamente senza scendere dalla propria auto, obbligatori per chi arriva da Croazia, Grecia, Malta e Spagna. Una procedura rapida ed efficace, che abbiamo già sperimentato con successo per la prevenzione del diffondersi del contagio”. Lo ha comunicato l’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto, durante la riunione del Centro operativo regionale.

  “Per accelerare le operazioni di controllo a mezzo tampone – ha detto Coletto – sono state organizzate postazioni di esecuzione dei tamponi all’aperto a cui accedere con la propria auto, il cosiddetto ‘modello drive through’, a Perugia, Marsciano e Città di Castello per quanto riguarda la Usl Umbria 1, e a Terni, Foligno, e Orvieto nel territorio della Usl Umbria 2”.

  “Quanti rientrano o intendono fare ingresso sul territorio nazionale e che nei quattordici giorni antecedenti hanno soggiornato o sono transitate in Croazia, Grecia, Malta o Spagna – ha proseguito – vengono informati sull’obbligo di sottoporsi ad un test molecolare o antigenico, da effettuarsi per mezzo di tampone, come previsto dall’ordinanza del Ministero della Salute del 12 Agosto, recepita dalla Regione Umbria con Ordinanza n. 48 del 17 Agosto 2020”.

    Il tampone “può essere eseguito al momento dell’arrivo in aeroporto, porto o luogo di confine, dove possibile, ovvero entro 48 ore dall’ingresso nel territorio nazionale presso l’Azienda Sanitaria Locale di riferimento. Dal momento del rientro fino all’esito negativo del tampone, le persone sono sottoposte all’isolamento fiduciario presso la propria abitazione o dimora”.

   “Ci si potrà recare in una delle sei postazioni – ha rilevato l’assessore Coletto – oggi fino alle 20 e domani 22 e domenica 23 dalle 8 alle 20. Effettuare il tampone – ha ricordato – è obbligatorio e la non osservanza delle indicazioni delle ordinanze comporta una sanzione da 400 a 3.000 euro”.


coronavirus, dal 24 agosto al via in umbria campagna screening sierologico per il personale scolastico docente e non docente

(aun) – perugia, 21 ago. 020 – In Umbria, da lunedì 24 agosto, prenderà avvio nel territorio regionale la campagna di screening sierologico per la infezione da Covid-19 per il personale scolastico, docente e non docente, delle scuole pubbliche e paritarie di ogni ordine e grado della regione. È quanto comunica l’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto.

   “Per favorire l’adesione del personale – spiega – sono stati organizzati punti di accesso per l’esecuzione dello screening in tutti i Distretti Sanitari della regione e definiti giorni ed orari di apertura”.

  In particolare, la settimana da 24 al 29 agosto sarà dedicata al personale delle scuole che inizieranno le attività il 1 settembre; nelle settimane dal 1 al 12 settembre sarà la volta del personale delle scuole che inizieranno l’attività didattica il 14 settembre.

   “Il calendario dello screening sierologico – sottolinea l’assessore Coletto – è stato trasmesso a tutti i dirigenti scolastici e, per il loro tramite, a tutto il personale scolastico, con la sollecitazione a promuovere l’adesione alla campagna”.

   Il personale scolastico dovrà presentarsi nel punto prescelto portando con sé l’autocertificazione debitamente compilata, utilizzando un modello prestabilito, e il codice fiscale.


coronavirus: andamento settimanale dal 14 al 21 agosto

(aun) – perugia, 21 ago. 020 – Questi i dati riferiti alla settimana dal 14 al 21 agosto per ciò che riguarda l’andamento epidemiologico del virus COVID-19 in Umbria, aggiornati alle ore 8 di venerdì 21 agosto: i casi positivi sono passati da 1.532 del 14 agosto a 1.602 di oggi (+ 70); gli attualmente positivi da 73 sono diventati 129 (+ 56).

   I guariti sono cresciuti da 1379 a 1393 (+ 14); i ricoveri totali sono passati da 10 a 11 (+ 1); di questi 1 è in rianimazione (+ 1).

   I decessi sono 80 (invariato). Il totale delle persone attualmente in isolamento sono 1411 rispetto alle 835 (+ 576) del 14 agosto, e di queste sono in isolamento contumaciale 118 rispetto ai 63 del 14 agosto (+ 55).

   Alle ore 8 di questa mattina il numero complessivo dei tamponi effettuati è di 139.407, rispetto ai 131.894 effettuati alla data del 14 agosto, con un aumento di 7.513 tamponi.

   Il paziente ufficialmente guarito è chi risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro.

   Dall’attuale tabella riepilogativa è stato eliminato il dato relativo ai pazienti “clinicamente guariti” in quanto non ritenuto più significativo, mentre è stato introdotto il dato relativo al totale dei soggetti “in isolamento”, accanto a quello relativo ai soggetti “in isolamento contumaciale”.  

   Maggiori dati e tutte le notizie relative all’emergenza coronavirus sono consultabili su http://www.regione.umbria.it/coronavirus in cui è stata attivata una dashboard (https://coronavirus.regione.umbria.it/) che fornisce tutti i dati in merito all’evoluzione del Covid-19 in Umbria e che sono in continuo aggiornamento.


coronavirus: assessore coletto, “tracciare i rientri in umbria è la parola d’ordine, allo studio un programma di screening” 

(aun) – perugia 19 ago. 020 – Continuare a mantenere alta l’attenzione sui rientri e i nuovi ingressi in Umbria in modo da effettuare, al momento dell’arrivo sul territorio regionale, i test su quei soggetti che potenzialmente potrebbero essere portatori del virus: non ha esitazioni sul da farsi l’assessore alla Salute della Regione Umbria, Luca Coletto, che annuncia di voler tenere alta la guardia per classificare il livello di rischio del propagarsi dell’infezione prodotta dal Covid in Umbria e, di conseguenza, predisporre le misure adeguate.

  “Al momento – spiega l’assessore ‘il pericolo’ arriva dall’esterno e, per fortuna, ci troviamo di fronte a cluster chiusi e d’importazione. Aver deciso di tracciare all’aeroporto di Perugia anche i passeggeri in arrivo da nazioni per le quali è previsto solo l’isolamento di 14 giorni, ha permesso di individuare pochissimi soggetti positivi che però, potenzialmente, avrebbero potuto generare nuovi contagi evitati grazie all’isolamento di tutti i contatti”.

   “Nelle prossime settimane – aggiunge – ‘testare’ sarà la parola d’ordine. Non possiamo permetterci di stare fermi – prosegue l’assessore – perché intercettare da subito un caso, soprattutto se asintomatico, significa preservare la nostra comunità e soprattutto scongiurare un nuovo lockdown che, al momento, sarebbe improponibile per tutta una serie di fattori sociali ed economici.  Isolare da subito i casi positivi inoltre, significa anche contribuire a non aumentare il lavoro dei servizi territoriali, già sotto pressione da mesi”. 

  “Credo sia importante sottolineare che queste misure non dovranno essere interpretate come una sorta di caccia alle streghe e non devono ingenerare nessun tipo di pressione sui soggetti che arrivano in Umbria – una regione che è, e rimane, aperta e ospitale e che in questi giorni ha visto un numero elevato di presenze-,  ma l’auspicio è che incida sul senso di responsabilità che, in questa fase, in molti casi, è venuto a mancare soprattutto tra i giovani.

 “Lo dimostra il fatto che, anche in Umbria, la maggior parte dei nuovi positivi hanno meno di 50 anni, con un innalzamento dei casi positivi nella fascia d’età compresa tra i 17 e 25 anni”.

  Non ricette miracolose quindi, “ma se vogliamo preservare la nostra comunità – dice Coletto – bisognerà investire su interventi mirati e un programma dettagliato di screening. Un programma questo che avrà una ricaduta positiva anche per i costi, visto che l’effettuazione di un test/tampone ha un’incidenza economica minore rispetto a quella di ospitare per 14 giorni in appositi alloggi i soggetti che non possono stare in isolamento nella propria abitazione o in quella di coloro che li ospitano”.

“Questo – sottolinea l’assessore Coletto – non esclude il fatto che la Regione stia comunque lavorando per individuare nuovi alloggi da utilizzare per l’isolamento dei nuovi arrivati fino all’esito del tampone o per altri periodi stabiliti dai servizi sanitari”.

Concludendo l’assessore ricorda ancora una volta a tutte le famiglie che ospitano soggetti provenienti dalle nazioni fortemente interessate dal Covid “di informare i servizi di prevenzione dell’Usl Umbria, onde evitare la convivenza con persone potenzialmente infette, in particolare con i familiari più fragili come i nostri anziani”.


presidente tesei firma ordinanza per ulteriori misure prevenzione e gestione emergenza covid

(aun) – perugia 17 ago. 020 – La presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, ha firmato l’ordinanza che prevede ulteriori misure per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19: l’atto si è reso necessario alla luce del fatto che i dati contenuti nell’ultimo rapporto di monitoraggio dell’emergenza epidemiologia, confermano la ripresa della circolazione virale, conseguente all’allentamento delle misure di restrizione della mobilità e all’incremento di rientri di umbri dall’estero. In particolare, anche dopo soggiorni/vacanze, o vacanze studio, dalla Spagna, Malta e Grecia, paesi questi dove è stata registrata una più alta circolazione virale, è stato riscontrato l’abbassamento dell’età media dei nuovi casi.

Considerato che la tempestiva azione di contact tracing messa in atto dai Dipartimenti di Prevenzione, insieme ai presidi e alle misure di screening, continuano a garantire una diagnosi dell’infezione in fase precoce ed evitare – al momento – un nuovo sovraccarico sui servizi sanitari di assistenza, con decorrenza dall’entrata in vigore dell’ordinanza è fatto obbligo dalle ore 18.00 alle ore 06.00 sull’intero territorio della Regione Umbria di usare protezioni delle vie respiratorie anche all’aperto, negli spazi di pertinenza dei luoghi e locali aperti al pubblico, nonché negli spazi pubblici (piazze, slarghi, vie ed altri luoghi ed aree comunque denominate) ove per le caratteristiche fisiche sia più agevole il formarsi di assembramenti anche di natura spontanea e/o occasionale.

Inoltre, sono sospese, all’aperto o al chiuso, le attività del ballo che abbiano luogo in discoteche, sale da ballo e locali assimilati destinati all’intrattenimento o che si svolgono in lidi, stabilimenti balneari, spiagge attrezzate, spiagge libere, spazi comuni delle strutture ricettive o in altri luoghi aperti al pubblico comunque denominati.

Fermi restando i divieti e le limitazioni di ingresso in Italia stabiliti dal dpcm del 7 agosto 2020 e dall’ordinanza emanata dal ministro della Salute il 12 agosto, tutti i cittadini umbri e i domiciliati in Umbria, che abbiano soggiornato o transitato nei quattordici giorni antecedenti, anche per vacanza o vacanza – studio, in Spagna, Malta, Croazia  e Grecia  e che rientrino in Umbria presso la propria abitazione o dimora,  con mezzi di trasporto pubblici o privati, hanno l’obbligo di segnalare il loro arrivo e rendere le informazioni richieste, con le modalità riportate sul sito istituzionale della Regione Umbria al canale Emergenza COVID 19; di comunicare tale circostanza al proprio medico di medicina generale ovvero al pediatra di libera scelta, o all’operatore di sanità pubblica del servizio di sanità pubblica territorialmente competente provvedendo ad inviare agli indirizzi prevenzione@uslumbria1.it  o prevenzione@uslumbria2.it   una mail contenente le seguenti informazioni:

Paese fra quelli indicati nei quali la persona ha soggiornato o transitato nei quattordici giorni anteriori all’ingresso in Italia; indirizzo completo dell’abitazione o della dimora dove sarà svolto il periodo di sorveglianza sanitaria e isolamento fiduciario;  mezzo di trasporto privato che verrà utilizzato per raggiungere il luogo in cui verrà svolto l’isolamento, ovvero, esclusivamente in caso di ingresso in Italia mediante trasporto aereo di linea, ulteriore mezzo aereo di linea di cui si prevede l’utilizzo per raggiungere la località di destinazione finale e il codice identificativo del titolo di viaggio. 

E’ richiesto inoltre, il recapito telefonico, anche mobile, presso cui ricevere le comunicazioni durante l’intero periodo di sorveglianza sanitaria e isolamento fiduciario e di osservare la permanenza domiciliare con isolamento fiduciario, fino al momento dell’esecuzione di un tampone con esito negativo.

E’ previsto divieto di spostamenti e viaggi e i cittadini rientrati in Umbria dai 4 paesi oggetto dell’ordinanza dovranno rimanere raggiungibili per ogni attività di sorveglianza. La mancata osservanza degli obblighi stabiliti dall’ordinanza ordinanza, salvo che il fatto costituisca reato, è punita con le sanzioni la   sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 400 a 3 mila euro. L’ordinanza è pubblicata nel sito istituzionale della Regione Umbria e nel Bollettino Ufficiale della Regione.


coronavirus: andamento settimanale dal 7 al 14 agosto

(aun) – perugia, 14 ago. 020 – Questi i dati riferiti alla settimana dal 7 al 14 agosto per ciò che riguarda l’andamento epidemiologico del virus COVID-19 in Umbria, aggiornati alle ore 8 di venerdì 14 agosto: i casi positivi sono passati da 1.488 del 7 agosto a 1.532 del 14 agosto (+ 44); gli attualmente positivi da 38 sono diventati 73 (+ 35).

I guariti sono cresciuti da 1370 a 1379 (+ 9); i ricoveri totali sono passati da 8 a 10 (+ 2); di questi, nessun paziente è rianimazione (invariato).

I decessi sono 80 (invariato). Il totale delle persone attualmente in isolamento sono 835 rispetto alle 756 (+ 79) del 7 agosto, e di queste sono in isolamento contumaciale 63 rispetto ai 30 del 7 agosto (+ 33).

Alle ore 8 di questa mattina il numero complessivo dei tamponi effettuati è di 131.894, rispetto ai 126.654 effettuati alla data del 7 agosto, con un aumento di 5.240 tamponi.

Il paziente ufficialmente guarito è chi risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro.

Dall’attuale tabella riepilogativa è stato eliminato il dato relativo ai pazienti “clinicamente guariti” in quanto non ritenuto più significativo, mentre è stato introdotto il dato relativo al totale dei soggetti “in isolamento”, accanto a quello relativo ai soggetti “in isolamento contumaciale”.  

Maggiori dati e tutte le notizie relative all’emergenza coronavirus sono consultabili su http://www.regione.umbria.it/coronavirus in cui è stata attivata una dashboard (https://coronavirus.regione.umbria.it/) che fornisce tutti i dati in merito all’evoluzione del Covid-19 in Umbria e che sono in continuo aggiornamento.


coronavirus: andamento settimanale dal 31 luglio al 7 agosto
(aun) – perugia, 7 ago. 020 – Questi i dati riferiti alla settimana dal 31 luglio al 7 agosto per ciò che riguarda l’andamento epidemiologico del virus COVID-19 in Umbria, aggiornati alle ore 8 di venerdì 7 agosto: i casi positivi sono passati da 1.466 del 31 luglio a 1.488 del 7 agosto (+ 22); gli attualmente positivi da 23 sono diventati 38 (+ 15).
I guariti sono cresciuti da 1363 a 1370 (+ 7); i ricoveri totali sono passati da 6 a 8 (+ 2); di questi, nessun paziente è rianimazione (invariato).
I decessi sono 80 (invariato). Il totale delle persone attualmente in isolamento sono 756 rispetto alle 543 (+ 213) del 31 luglio, e di queste sono in isolamento contumaciale 30 rispetto ai 17 del 31 luglio (+ 13).
Alle ore 8 di questa mattina il numero complessivo dei tamponi effettuati è di 126.654, rispetto ai 120.896 effettuati alla data del 31 luglio, con un aumento di 5.758 tamponi.
Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro.
Dall’attuale tabella riepilogativa è stato eliminato il dato relativo ai pazienti “clinicamente guariti” in quanto non ritenuto più significativo, mentre è stato introdotto il dato relativo al totale dei soggetti “in isolamento”, accanto a quello relativo ai soggetti “in isolamento contumaciale”.  
Maggiori dati e tutte le notizie relative all’emergenza coronavirus sono consultabili su http://www.regione.umbria.it/coronavirus in cui è stata attivata una dashboard (https://coronavirus.regione.umbria.it/) che fornisce tutti i dati in merito all’evoluzione del Covid-19 in Umbria e che sono in continuo aggiornamento.


coronavirus: andamento settimanale dal 24 al 31 luglio

(aun) – perugia, 31 lug. 020 – Questi i dati riferiti alla settimana dal 24 al 31 luglio per ciò che riguarda l’andamento epidemiologico del virus COVID-19 in Umbria, aggiornati alle ore 8 di venerdì 31 luglio: i casi positivi sono passati da 1.465 del 24 luglio a 1.466 del 31 luglio(+ 1); gli attualmente positivi da 24 sono diventati 23 (-1).

I guariti sono cresciuti da 1361 a 1363 (+ 2); i clinicamente guariti restano 5 (invariato). I ricoveri totali sono passati da  7 a 6 (-1); di questi, nessun paziente è rianimazione (invariato).

I decessi sono 80 (invariato). Le persone in isolamento contumaciale restano 17(invariato). Alle ore 8 di questa mattina il numero complessivo dei tamponi effettuati è di 120.896, rispetto ai 115.741 effettuati alla data del 24 luglio, con un aumento di 5.155 tamponi.

I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.

Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro.

Maggiori dati e tutte le notizie relative all’emergenza coronavirus sono consultabili su http://www.regione.umbria.it/coronavirus in cui è stata attivata una dashboard (https://coronavirus.regione.umbria.it/) che fornisce tutti i dati in merito all’evoluzione del Covid-19 in Umbria e che sono in continuo aggiornamento.


coronavirus: misure di prevenzione da adottare per i cittadini provenienti da altre nazioni

(aun) – perugia 21 lug. 020 – Per poter preservare l’Umbria da contagi al covid riconducibili a soggetti provenienti da fuori, come ulteriore misura di prevenzione e tutela soprattutto delle persone anziane e fragili, si raccomanda a tutti i cittadini che ospitino soggetti arrivati dall’estero di adottare alcune misure precauzionali: la richiesta arriva dall’assessore alla Salute della Regione Umbria, Luca Coletto, che invita i cittadini che si trovano in questa situazione a prendere contatto con i servizi di Igiene e Sanità Pubblica (prevenzione@uslumbria1.it, prevenzione@uslumbria2.it)   o con il NUS 800.63.63.63, al fine di ottenere tutte le informazioni necessarie per la salvaguardia della salute dei singoli e della comunità e mettere in atto tempestivamente tutte le misure necessarie al contenimento dei rischi.

  “I recenti casi positivi che si sono verificati in tutto il territorio nazionale, riconducibili a persone provenienti da altre nazioni – spiega l’assessore Coletto –  richiedono una particolare attenzione nelle misure di prevenzione da adottare. Spesso questi soggetti svolgono attività di badanti o comunque stanno a contatto con persone fragili, anziani e malati, situazioni nelle quali il rischio di contagiosità è particolarmente elevato”.

  Attualmente il Ministero della Salute ha stabilito che non è possibile entrare né transitare in Italia per i soggetti che provengono dai seguenti paesi: Armenia, Bahrein, Bangladesh, Bosnia Erzegovina, Brasile, Cile, Kosovo, Kuwait, Macedonia del Nord, Moldova, Montenegro, Oman, Panama, Perù, Repubblica Dominicana, Serbia.

Sono invece obbligatori 14 giorni di isolamento fiduciario per i soggetti provenienti da Algeria, Australia, Canada, Georgia, Giappone, Marocco, Nuova Zelanda, Ruanda, Repubblica di Corea, Tailandia, Tunisia, Uruguay.


coronavirus: andamento settimanale dal 10 al 17 luglio

(aun) – perugia, 17 lug. 020 – Questi i dati riferiti alla settimana dal 10 al 17 luglio per ciò che riguarda l’andamento epidemiologico del virus COVID-19 in Umbria, aggiornati alle ore 8 di venerdì 17 luglio: i casi positivi sono passati da 1.448 del 10 luglio a 1.454 del 17 luglio(+ 6); gli attualmente positivi da 13 sono diventati 17 (+ 4).

I guariti sono cresciuti da 1355 a 1357 (+ 2); i clinicamente guariti restano 5 (invariato). I ricoveri totali sono passati da  4 a 6 (+ 2); di questi, nessun paziente è rianimazione (invariato).

I decessi sono 80 (invariato). Le persone in isolamento contumaciale sono passati da 9 a 11 (+ 2). Alle ore 8 di questa mattina il numero complessivo dei tamponi effettuati è di 110.114, rispetto ai 104.428 effettuati alla data del 10 luglio, con un aumento di 5.686 tamponi.

I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.

Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro.

Maggiori dati e tutte le notizie relative all’emergenza coronavirus sono consultabili su http://www.regione.umbria.it/coronavirus in cui è stata attivata una dashboard (https://coronavirus.regione.umbria.it/) che fornisce tutti i dati in merito all’evoluzione del Covid-19 in Umbria e che sono in continuo aggiornamento.


coronavirus: andamento settimanale dal 3 al 10 luglio

(aun) – perugia, 10 lug. 020 – Questi i dati riferiti alla settimana dal 3 al 10 luglio per ciò che riguarda l’andamento epidemiologico del virus COVID-19 in Umbria, aggiornati alle ore 8 di venerdì 10 luglio: i casi positivi sono passati da 1.446 del 3 luglio a 1.448 del 10 luglio(+2); gli attualmente positivi da 15 sono diventati 13 (-2).

I guariti sono cresciuti da 1351 a 1355(+ 4); i clinicamente guariti restano 5 (invariato). I ricoveri totali restano 4(invariato); di questi, nessun paziente (0) è rianimazione (invariato).

I decessi sono 80 (invariato). Le persone in isolamento contumaciale sono scese da 11 a 9(- 2). Alle ore 8 di questa mattina il numero complessivo dei tamponi effettuati è di 104.428, rispetto ai 98.488 effettuati alla data del 3 luglio, con un aumento di 5940 tamponi.

I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.

Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro.

Maggiori dati e tutte le notizie relative all’emergenza coronavirus sono consultabili su http://www.regione.umbria.it/coronavirus in cui è stata attivata una dashboard (https://coronavirus.regione.umbria.it/) che fornisce tutti i dati in merito all’evoluzione del Covid-19 in Umbria e che sono in continuo aggiornamento. 


coronavirus: riparte in umbria l’indagine di sieroprevalenza al SARS-CoV2

(aun) – perugia, 3 lug. 020 – Questi i dati riferiti alla settimana dal 26 giugno al 3 luglio per ciò che riguarda l’andamento epidemiologico del virus COVID-19 in Umbria, aggiornati alle ore 8 di venerdì 3 luglio: i casi positivi sono passati da 1.440 del 26 giugno a 1446 del 3 luglio (+ 6); gli attualmente positivi sono  15 (invariato).

I guariti sono cresciuti da 1346 a 1351 (+ 5); i clinicamente guariti restano 5 (invariato). I ricoveri totali da 3 diventano 4(+1); di questi, nessun paziente (0) è rianimazione (- 1).

I decessi sono passati da 79 a 80 (+1). Le persone in isolamento contumaciale sono scese da 12 a 11(- 1). Alle ore 8 di questa mattina il numero complessivo dei tamponi effettuati è di 98.488, rispetto ai 92.704 effettuati alla data del 26 giugno, con un aumento di 5784 tamponi.

I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.

Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro. Maggiori dati e tutte le notizie relative all’emergenza coronavirus sono consultabili su http://www.regione.umbria.it/coronavirus in cui è stata attivata una dashboard (https://coronavirus.regione.umbria.it/) che fornisce tutti i dati in merito all’evoluzione del Covid-19 in Umbria e che sono in continuo aggiornamento. 


coronavirus: andamento settimanale 26 giugno al 3 luglio
(aun) – perugia 29 giu. 020 – Saranno 2500 gli umbri coinvolti, previa chiamata telefonica, nella seconda fase dell’indagine per rilevare la sieroprevalenza dell’infezione da virus SARS-CoV2 attraverso un test: lo comunica l’assessore alla Salute della Regione Umbria, Luca Coletto, informando che lo studio, promosso dal Ministero della Salute e dall’Istat, con la collaborazione della Croce Rossa Italiana, in Umbria ripartirà domani, 30 giugno,  e interesserà circa 1400 soggetti residenti nel territorio dell’Usl Umbria 1 e 1100 dell’Usl Umbria 2.

L’indagine epidemiologica sul territorio regionale è stata avviata lo scorso 26 maggio e si è conclusa il 12 giugno. Complessivamente nelle due fasi di rilevazione saranno coinvolti 5275 residenti. 

Dal 26 maggio al 12 giugno i prelievi effettuati sono stati 2039, con soli 20 casi di positività al test poi risultati negativi al controllo successivo mediante tampone molecolare che ha confermato come questi soggetti, pur essendo entrati in contatto con il virus, non avevano l’infezione in atto.

 “Aderire alla rilevazione – afferma l’assessore Coletto – non è obbligatorio, ma è importante per la tutela della salute della nostra comunità perché, com’è stato ampiamente dimostrato dai risultati della prima fase, ci consentirà di valutare quanti cittadini sono entrati in contatto con il virus SARS-CoV2. Il dato sarà utile per programmare le misure future e, quando sarà possibile, per predisporre il piano delle vaccinazioni”.

In Umbria l’indagine, con il coordinamento della Regione, ha contato sulla stretta collaborazione tra le 2 aziende sanitarie e la Croce rossa che ha provveduto a contattare i cittadini dando loro gli appuntamenti per i prelievi che saranno effettuati nei distretti, negli ospedali, o nei punti prelievo per poi centralizzare quotidianamente per la processazione i campioni raccolti presso il laboratorio di patologia clinica dell’azienda ospedaliera di Perugia.

La Croce Rossa inoltre, per evitare spostamenti ai cittadini, si adopererà per raggiungere i comuni più piccoli dove non sono presenti punti di prelievo.

 Coronavirus – Ordinanza Regionale n. 48 del 17/05/2020 – Uso mascherine, Chiusura luoghi di ballo, Rientri dall’estero aggiornamenti


coronavirus: andamento settimanale 19-26 giugno

(aun) – perugia, 26 giu. 020 – Questi i dati riferiti alla settimana 19-26 giugno per ciò che riguarda l’andamento epidemiologico del virus COVID-19 in Umbria, aggiornati alle ore 8 di venerdì 26 giugno:

i casi positivi sono passati da 1.438 del 19 giugno a 1440 del 26 giugno (+ 2); gli attualmente positivi da 24 a  15 (- 9). I guariti sono cresciuti da 1337 a 1346 (+ 9); i clinicamente guariti da 7 a 5 (- 2). I ricoveri totali sono calati da 7 a 3 (- 4); di questi, in rianimazione solo 1 paziente (- 1).  I decessi sono passati da 77 a 79 (+ 2). Le persone in isolamento contumaciale sono scese da 17 a 12 (- 5). Alle ore 8 di questa mattina il numero complessivo dei tamponi effettuati è di 92.704, rispetto agli 86.693 effettuati alla data del 19 giugno, con un aumento di 6011 tamponi.

I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.

Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro. Maggiori dati e tutte le notizie relative all’emergenza coronavirus sono consultabili su http://www.regione.umbria.it/coronavirus in cui è stata attivata una dashboard (https://coronavirus.regione.umbria.it/) che fornisce tutti i dati in merito all’evoluzione del Covid-19 in Umbria e che sono in continuo aggiornamento. 


coronavirus: andamento settimanale 12-19 giugno

(aun) – perugia, 19 giu. 020 – Questi i dati riferiti alla settimana 12-19 giugno per ciò che riguarda l’andamento epidemiologico del virus COVID-19 in Umbria, aggiornati alle ore 8 di venerdì 19 giugno:

I casi positivi sono passati da 1.436 del 12 giugno a 1438 del 19 giugno (+ 2); gli attualmente positivi da 32 a 24 (- 8). I guariti sono cresciuti da 1328 a 1337 (+ 9); i clinicamente guariti da 8 a 7 (- 1). I ricoveri totali sono calati da 11 a 7 (- 4); di questi, i ricoveri in rianimazione sono 2 (+ 1).  I decessi sono passati da 76 a 77 (+ 1). Le persone in isolamento contumaciale sono scese da 21 a 17 (- 4). Alle ore 8 di questa mattina il numero complessivo dei tamponi effettuati è di 86.693, rispetto agli 80.190 effettuati alla data del 12 giugno, con un aumento di 6503 tamponi.

I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.

Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro. Maggiori dati e tutte le notizie relative all’emergenza coronavirus sono consultabili su http://www.regione.umbria.it/coronavirus in cui è stata attivata una dashboard (https://coronavirus.regione.umbria.it/) che fornisce tutti i dati in merito all’evoluzione del Covid-19 in Umbria e che sono in continuo aggiornamento.  Fa/Af


coronavirus: andamento settimanale 5-12 giugno

(aun) – perugia, 12 giu. 020 – Questi i dati riferiti alla settimana 5-12 giugno per ciò che riguarda l’andamento epidemiologico del virus COVID-19 in Umbria, aggiornati alle ore 8 di venerdì 12 giugno:

I casi positivi sono passati da 1.431 del 5 giugno a 1436 del 12 giugno (+ 5); gli attualmente positivi da 37 a 32 (- 5). I guariti sono cresciuti da 1318 a 1328 (+ 10); i clinicamente guariti da 8 a 8 (invariato). I ricoveri totali sono calati da 14 a 11 (- 3); di questi, i ricoveri in rianimazione sono scesi da 2 a 1 (- 1).  Invariato il numero dei decessi che resta fermo a 76. Le persone in isolamento contumaciale sono scese da 23 a 21 (- 2). Alle ore 8 di questa mattina il numero complessivo dei tamponi effettuati è di 80.190, rispetto ai 74.142 effettuati alla data del 5 giugno, con un aumento di 6048 tamponi.

  I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.

Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro.  Maggiori dati e tutte le notizie relative all’emergenza coronavirus sono consultabili su http://www.regione.umbria.it/coronavirus in cui è stata attivata una dashboard (https://coronavirus.regione.umbria.it/) che fornisce tutti i dati in merito all’evoluzione del Covid-19 in Umbria e che sono in continuo aggiornamento. 


coronavirus: assessore coletto, “al via fase 3 in sanità, dal 22 giugno ripartono le prenotazioni delle prestazioni”

(aun) – perugia 10 giu. 020 – Individuare le misure per contenere il rischio di trasmissione del virus e ridurre l’impatto dell’epidemia sui servizi sanitari e sociali assicurandone la ripresa: con questo obiettivo stamani su iniziativa dell’assessore alla Salute, Luca Coletto, la Giunta regionale ha approvato le linee di indirizzo per le attività sanitarie nella “fase 3”.

  “Nell’attuale contesto epidemiologico – ha spiegato l’assessore Coletto – abbiamo voluto definire ulteriori linee di indirizzo da applicare nelle diverse articolazioni delle strutture sanitarie, sia in ambito territoriale che ospedaliero. Nella ‘fase 1’ – ha aggiunto l’assessore –  in base alle disposizioni del Governo centrale attraverso Dcpm, sono state sospese le prestazioni programmate ad eccezione di quelle con carattere di urgenza e non procrastinabili. Nella ‘fase 2’ c’è stata una ripresa progressiva delle attività garantendo comunque la massima sicurezza per i pazienti e per gli operatori sanitari. Ora, sempre in seguito ai provvedimenti del Governo che contemplano la ripresa con il rispetto delle regole anti covid, si metteranno in atto tutte le misure per garantire ai cittadini l’accesso in sicurezza e consentire a tutto il personale sanitario di svolgere il lavoro nel rispetto delle misure preventive raccomandate. Nella ‘fase 3’ inoltre, sarà potenziata la capacità di risposta territoriale anche nell’ambito delle cure, attraverso la piena integrazione delle Unità Speciali di Continuità Assistenziale (USCA) nelle attività dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta, con la continuità assistenziale e con i distretti sanitari. Ripartiranno anche le attività delle strutture residenziali e  semiresidenziali che riprenderanno anche con piani individuali e modalità diversificate per i vari soggetti in carico”.

A partire dal 22 giugno – annuncia l’assessore –  dovrà essere riattivata la prenotazione delle prestazioni di primo accesso con priorità D e P e degli accessi successivi laddove fossero stati sospesi, riprendendo quindi completamente la normale attività secondo le modalità ordinarie. Pertanto ciascuna Azienda dovrà provvedere alla corretta riorganizzazione delle Agende del CUP, tenendo conto sia del recupero delle prestazioni sospese che delle nuove prenotazioni”.

Per quanto riguarda il recupero dell’attività precedentemente sospesa, le Aziende, che nelle fasi precedenti hanno garantito le prestazioni di classe U (3 gg) e B (10 gg), rivalutando le criticità della classe D (30 gg per visite specialistiche, 60 gg per esami diagnostici strumentali),  dovranno concludere la riprogrammazione e l’erogazione delle prestazioni che hanno subito una sospensione: entro il mese di luglio dovranno essere garantiti i primi accessi con classe di priorità D  e gli accessi successivi (follow-up, controlli, ecc.), mentre entro il mese di novembre i primi accessi con classe di priorità P (programmata).

Per quanto riguarda gli interventi chirurgici le urgenze con priorità A non sono mai state sospese, mentre le urgenze B sono state rivalutate e le più urgenti sono state recuperate, le restanti B e le C verranno recuperate entro luglio e le D entro novembre.

Gli screening oncologici sono a pieno titolo attività da riprendere tempestivamente: la ripartenza dei programmi dovrà innanzitutto tenere conto dell’esigenza di operare in completa sicurezza sia per gli operatori che per gli utenti attraverso le misure di distanziamento e la messa a disposizione dei dispositivi di protezione individuale, ma anche garantire il recupero di tutti gli inviti relativi alla programmazione di marzo e aprile, riprogettando completamente le sedute, sia per quanto riguarda il numero delle persone da invitare e  il tempo di ogni prestazione, nonché la durata delle sedute stesse.

Vaccinazioni: nella prima fase dell’emergenza l’attività dei Servizi vaccinali, è stata rimodulata, garantendo il mantenimento della chiamata attiva solo per alcune vaccinazioni.

Entro il 30 giugno le Aziende dovranno predisporre un piano d’azione ad hoc per il recupero delle dosi di vaccini non somministrate che dovrà essere realizzato prima dell’avvio della campagna vaccinale contro l’influenza.

Per quanto riguarda i punti prelievo, per meglio distribuire gli accessi programmati in modo da ottenere il distanziamento effettivo delle persone, le Aziende devono valutare l’opportunità di estendere l’orario di esecuzione dei prelievi, ampliando opportunamente le fasce orarie e la distribuzione nelle stesse; prevedere inviti scaglionati in modo da non indurre attese da parte dell’utenza;   aumentare le postazioni di prelievo.

Dovranno inoltre riservare posti prioritari per malati oncologici, donne in gravidanza, prelievi pediatrici, pazienti cronici.


coronavirus: aggiornamento alle ore 8 di venerdì 5 giugno. da oggi nota aggiornamento dati sarà settimanale

(aun) – perugia, 5 giu. 020 – Questi i dati al momento disponibili e aggiornati alle ore 8 di venerdì 5 giugno: complessivamente 1.431 persone (invariato) in Umbria sono risultate positive al virus Covid-19, gli attualmente positivi sono 37 (- 2). I guariti sono 1318 (+ 2); risultano 8 clinicamente guariti (invariato); i deceduti sono 76 (invariato).

Dei pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 17 (invariato); di questi 2 (invariato) sono in terapia intensiva.

Le persone in isolamento contumaciale sono 23 (+ 1), (l’indicatore è riferito esclusivamente ai positivi isolati).

Nel complesso, entro le ore 8 del 5 giugno, sono stati effettuati 74.142(+ 938) tamponi.

I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata. Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro.

Maggiori dati e tutte le notizie relative all’emergenza coronavirus sono consultabili su http://www.regione.umbria.it/coronavirus in cui è stata attivata una dashboard (https://coronavirus.regione.umbria.it/) che fornisce tutti i dati in merito all’evoluzione del Covid-19 in Umbria.  A tale riguardo si precisa che i dati di questa nota sono, come detto, riferiti ed aggiornati alle ore 8 del giorno di riferimento, mentre quelli inseriti nella “Dashboard” del sito istituzionale sono in continuo aggiornamento.


Si informano, inoltre, le redazioni che a far data da oggi la nota dei dati riferiti all’andamento epidemiologico del virus COVID-19 in Umbria avverrà con cadenza settimanale, fermo restando che comunque l’aggiornamento degli stessi avviene quotidianamente ed è consultabile sempre nella specifica area dedicata all’emergenza coronavirus della Regione Umbria sul sito http://www.regione.umbria.it/coronavirus.

Fa/af

coronavirus: aggiornamento alle ore 8 di giovedì 4 giugno

(aun) – perugia, 4 giu. 020 – Anche nella giornata odierna, a fronte di 1203 tamponi effettuati, non si registra alcuno scostamento rispetto ai dati comunicati nella giornata di ieri, mercoledì 3 giugno. Questi, dunque, i dati al momento disponibili e aggiornati alle ore 8 di giovedì 4 giugno: complessivamente 1.431 persone (invariato) in Umbria sono risultate positive al virus Covid-19, gli attualmente positivi sono 39 (invariato). I guariti sono 1316 (invariato); risultano 8 clinicamente guariti (invariato); i deceduti sono 76 (invariato).

Dei pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 17 (invariato); di questi 2 (invariato) sono in terapia intensiva.

Le persone in isolamento contumaciale sono 22 (invariato), (l’indicatore è riferito esclusivamente ai positivi isolati).

Nel complesso, entro le ore 8 del 4 giugno, sono stati effettuati 73.204(+ 1.203) tamponi.

I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata. Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro.

Maggiori dati e tutte le notizie relative all’emergenza coronavirus sono consultabili su http://www.regione.umbria.it/coronavirus in cui è stata attivata una dashboard (https://coronavirus.regione.umbria.it/) che fornisce tutti i dati in merito all’evoluzione del Covid-19 in Umbria. A tale riguardo si precisa che i dati di questa nota sono, come detto, riferiti ed aggiornati alle ore 8 del giorno di riferimento, mentre quelli inseriti nella “Dashboard” del sito istituzionale sono in continuo aggiornamento.Fa/nnn


coronavirus: aggiornamento alle ore 8 di mercoledì 3 giugno

(aun) – perugia, 3 giu. 020 – Questi i dati al momento disponibili e aggiornati alle ore 8 di mercoledì 3 giugno: complessivamente 1.431 persone (invariato) in Umbria sono risultate positive al virus Covid-19, gli attualmente positivi sono 39 ( -5). I guariti sono 1316 (+ 5); risultano 8 clinicamente guariti (- 5); i deceduti sono 76 (invariato).

Dei pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 17 (invariato); di questi 2 (invariato) sono in terapia intensiva.

Le persone in isolamento contumaciale sono 22 (- 5), (l’indicatore è riferito esclusivamente ai positivi isolati).

Nel complesso, entro le ore 8 del 3 giugno, sono stati effettuati 72.001(+ 232) tamponi.

I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata. Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro.

Maggiori dati e tutte le notizie relative all’emergenza coronavirus sono consultabili su http://www.regione.umbria.it/coronavirus in cui è stata attivata una dashboard (https://coronavirus.regione.umbria.it/) che fornisce tutti i dati in merito all’evoluzione del Covid-19 in Umbria. A tale riguardo si precisa che i dati di questa nota sono, come detto, riferiti ed aggiornati alle ore 8 del giorno di riferimento, mentre quelli inseriti nella “Dashboard” del sito istituzionale sono in continuo aggiornamento.


Coronavirus: aggiornamento alle ore 8 di martedì 2 giugno

(aun) – perugia, 2 giu. 020 – A fronte dei 1028 tamponi processati alle ore 8 di questa mattina non si registra alcuna variazione rispetto ai dati comunicati nella giornata di ieri. Comunque questi i dati al momento disponibili e aggiornati alle ore 8 di martedì 2 giugno: complessivamente 1.431 persone (invariato) in Umbria sono risultate positive al virus Covid-19, gli attualmente positivi sono 44 (invariato). I guariti sono 1311 (invariato); risultano 13 clinicamente guariti (invariato); i deceduti sono 76 (invariato).

Dei pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 17 (invariato); di questi 2 (invariato) sono in terapia intensiva.

Le persone in isolamento contumaciale sono 27 (invariato), (l’indicatore è riferito esclusivamente ai positivi isolati).

Nel complesso, entro le ore 8 del 2 giugno, sono stati effettuati 71.769 (+ 1028) tamponi.

I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata. Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro.

Maggiori dati e tutte le notizie relative all’emergenza coronavirus sono consultabili su http://www.regione.umbria.it/coronavirus in cui è stata attivata una dashboard (https://coronavirus.regione.umbria.it/) che fornisce tutti i dati in merito all’evoluzione del Covid-19 in Umbria.  A tale riguardo si precisa che i dati di questa nota sono, come detto, riferiti ed aggiornati alle ore 8 del giorno di riferimento, mentre quelli inseriti nella “Dashboard” del sito istituzionale sono in continuo aggiornamento. Fa/af


coronavirus: aggiornamento alle ore 8 di lunedì 1 giugno e andamento del mese di maggio

(aun) – perugia, 1 giu. 020 – Questi i dati al momento disponibili e aggiornati alle ore 8 di lunedì 1 giugno: complessivamente 1.431 persone (invariato) in Umbria sono risultate positive al virus Covid-19, gli attualmente positivi sono 44 (-1).

I guariti sono 1311 (+1); risultano 13 clinicamente guariti (-1); i deceduti sono 76 (invariato).

Dei pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 17 (invariato); di questi 2 (invariato) sono in terapia intensiva.

Le persone in isolamento contumaciale sono 27 (-1), (l’indicatore è riferito esclusivamente ai positivi isolati).

Nel complesso, entro le ore 8 dell’1 giugno, sono stati effettuati 70.741 (+ 164) tamponi.

Per quanto riguarda l’andamento del mese di maggio, i casi positivi sono passati da 1.393 al 1 maggio a 1431 al 31 maggio (+38); gli attualmente positivi da 272 a 44 (-228). I guariti sono cresciuti da 1053 al 1 maggio a 1311 (+258); i clinicamente guariti sono passati da 68 a 13 (-55). I ricoveri totali sono calati da 73 al 1 maggio a 17 il 31 maggio (-56); di questi, i ricoveri in rianimazione sono scesi da 13 a 2 (-11).  I decessi nel mese in considerazione sono aumentati di 8 persone (da 68 al 1 maggio a 76). Le persone in isolamento contumaciale sono scese da 199 a 27 (-172). Nel mese di maggio sono stati effettuati 32.979 tamponi, aumentando il numero da 37.762 a 70.741.

I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.

Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro.

Maggiori dati e tutte le notizie relative all’emergenza coronavirus sono consultabili su http://www.regione.umbria.it/coronavirus in cui è stata attivata una dashboard (https://coronavirus.regione.umbria.it/) che fornisce tutti i dati in merito all’evoluzione del Covid-19 in Umbria.  A tale riguardo si precisa che i dati di questa nota sono, come detto, riferiti ed aggiornati alle ore 8 del giorno di riferimento, mentre quelli inseriti nella “Dashboard” del sito istituzionale sono in continuo aggiornamento. Sb/nnn


(aun) – perugia, 31 mag. 020 – Questi i dati al momento disponibili e aggiornati alle ore 8 di domenica 31 maggio: complessivamente 1.431 persone (invariato) in Umbria sono risultate positive al virus Covid-19, gli attualmente positivi sono 45 (invariato).

I guariti sono 1310 (invariato); risultano 14 clinicamente guariti (invariato); i deceduti sono 76 (invariato).

Dei pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 17 (invariato); di questi 2 (+ 1) sono in terapia intensiva.

Le persone in isolamento contumaciale sono 28 (invariato), (l’indicatore è riferito esclusivamente ai positivi isolati).

Nel complesso, entro le ore 8 del 31 maggio, sono stati effettuati 70.577 (+ 571) tamponi.

I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.

Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro

Maggiori dati e tutte le notizie relative all’emergenza coronavirus sono consultabili su www.regione.umbria.it/coronavirus in cui è stata attivata una dashboard (https://coronavirus.regione.umbria.it/) che fornisce tutti i dati in merito all’evoluzione del Covid-19 in Umbria. A tale riguardo si precisa che i dati di questa nota sono, come detto, riferiti ed aggiornati alle ore 8 del giorno di riferimento, mentre quelli inseriti nella “Dashboard” del sito istituzionale sono in continuo aggiornamento.


coronavirus: aggiornamento alle ore 8 del 30 maggio; tutti gli indicatori invariati, eseguiti +1250 tamponi

(aun) – perugia, 30 mag. 020 – Questi i dati al momento disponibili e aggiornati alle ore 8 di sabato 30  maggio: complessivamente 1.431 persone (invariato) in Umbria sono risultate positive al virus Covid-19, gli attualmente positivi sono 45(invariato).

I guariti sono 1310 (invariato); risultano 14 clinicamente guariti (invariato); i deceduti sono 76 (invariato).

  Dei pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 17 (invariato); di questi 1 (invariato) è in terapia intensiva.

  Le persone in isolamento contumaciale sono 28(invariato), (l’indicatore è riferito esclusivamente ai positivi isolati).

   Nel complesso, entro le ore 8 del 29 maggio, sono stati effettuati 70.006 tamponi (+1250).

  I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.

Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro

  Maggiori dati e tutte le notizie relative all’emergenza coronavirus sono consultabili su www.regione.umbria.it/coronavirus in cui è stata attivata una dashboard (https://coronavirus.regione.umbria.it/) che fornisce tutti i dati in merito all’evoluzione del Covid-19 in Umbria.

  A tale riguardo si precisa che i dati di questa nota sono, come detto, riferiti ed aggiornati alle ore 8 del giorno di riferimento, mentre quelli inseriti nella “Dashboard” del sito istituzionale sono in continuo aggiornamento.


coronavirus: aggiornamento casi alle ore 8 del 29 maggio

(aun) – perugia, 29 mag. 020 – Questi i dati al momento disponibili e aggiornati alle ore 8 di venerdì 29 maggio: complessivamente 1.431 persone (invariato) in Umbria sono risultate positive al virus Covid-19, gli attualmente positivi sono 45(invariato).

I guariti sono 1310 (-1); risultano 14 clinicamente guariti (+1); i deceduti sono 76 (+1)

Dei pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 17 (+1); di questi 1 (-1) è in terapia intensiva.

Le persone in isolamento contumaciale sono 28(-1), (l’indicatore è riferito esclusivamente ai positivi isolati).

Nel complesso, entro le ore 8 del 29 maggio, sono stati effettuati 68.756 tamponi (+1315).

I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.

Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro

Maggiori dati e tutte le notizie relative all’emergenza coronavirus sono consultabili su www.regione.umbria.it/coronavirus in cui è stata attivata una dashboard (https://coronavirus.regione.umbria.it/) che fornisce tutti i dati in merito all’evoluzione del Covid-19 in Umbria. A tale riguardo si precisa che i dati di questa nota sono, come detto, riferiti ed aggiornati alle ore 8 del giorno di riferimento, mentre quelli inseriti nella “Dashboard” del sito istituzionale sono in continuo aggiornamento.


coronavirus: aggiornamento casi alle ore 8 del 28 maggio

(aun) – perugia, 28 mag. 020 – Questi i dati al momento disponibili e aggiornati alle ore 8 di giovedì 28 maggio: complessivamente 1.431 persone (invariato) Umbria sono risultate positive al virus Covid-19, gli attualmente positivi sono 45 (invariato).

I guariti sono 1311 (invariato); risultano 13 clinicamente guariti (invariato); i deceduti sono 75 (invariato).

Dei pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 16 (+1); di questi 2 (invariato) sono in terapia intensiva.

Le persone in isolamento contumaciale sono 29 (-1), (l’indicatore è riferito esclusivamente ai positivi isolati).

Nel complesso, entro le ore 8 del 28 maggio, sono stati effettuati 67.441 tamponi (+1239).

  I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.

Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro.

  Maggiori dati e tutte le notizie relative all’emergenza coronavirus sono consultabili su www.regione.umbria.it/coronavirus in cui è stata attivata una dashboard (https://coronavirus.regione.umbria.it/) che fornisce tutti i dati in merito all’evoluzione del Covid-19 in Umbria.  A tale riguardo si precisa che i dati di questa nota sono, come detto, riferiti ed aggiornati alle ore 8 del giorno di riferimento, mentre quelli inseriti nella “Dashboard” del sito istituzionale sono in continuo aggiornamento.


coronavirus: aggiornamento casi alle ore 8 del 27 maggio

(aun) – perugia, 27 mag. 020 – Questi i dati al momento disponibili e aggiornati alle ore 8 di mercoledì 27 maggio: complessivamente 1.431 persone (invariato) Umbria sono risultate positive al virus Covid-19, gli attualmente positivi sono 45(-4).

I guariti sono 1307 (invariato); risultano 13 clinicamente guariti (+6); i deceduti sono 75 (invariato).

Dei pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 15 (+1); di questi 2 (invariato) sono in terapia intensiva.

Le persone in isolamento contumaciale sono 30(-5), (l’indicatore è riferito esclusivamente ai positivi isolati).

Nel complesso, entro le ore 8 del 27 maggio, sono stati effettuati 66.202 tamponi (+1206).

I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.

Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro

Maggiori dati e tutte le notizie relative all’emergenza coronavirus sono consultabili su www.regione.umbria.it/coronavirus in cui è stata attivata una dashboard (https://coronavirus.regione.umbria.it/) che fornisce tutti i dati in merito all’evoluzione del Covid-19 in Umbria.  A tale riguardo si precisa che i dati di questa nota sono, come detto, riferiti ed aggiornati alle ore 8 del giorno di riferimento, mentre quelli inseriti nella “Dashboard” del sito istituzionale sono in continuo aggiornamento.


coronavirus: aggiornamento casi alle ore 8 del 26 maggio

(aun) – perugia, 26 mag. 020 – Questi i dati al momento disponibili e aggiornati alle ore 8 di martedì 26 maggio: complessivamente 1.431 persone (+1) Umbria sono risultate positive al virus Covid-19, gli attualmente positivi sono 49(-4).

I guariti sono 1307 (+5); risultano 7 clinicamente guariti (invariato); i deceduti sono 75 (invariato)

Dei pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 14 (-1); di questi 2 (invariato) sono in terapia intensiva.

Le persone in isolamento contumaciale sono 35(-3), (l’indicatore è riferito esclusivamente ai positivi isolati).

Nel complesso, entro le ore 8 del 26 maggio, sono stati effettuati 64.996 tamponi (+1097).

I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.

Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro

Maggiori dati e tutte le notizie relative all’emergenza coronavirus sono consultabili su www.regione.umbria.it/coronavirus in cui è stata attivata una dashboard (https://coronavirus.regione.umbria.it/) che fornisce tutti i dati in merito all’evoluzione del Covid-19 in Umbria.

A tale riguardo si precisa che i dati di questa nota sono, come detto, riferiti ed aggiornati alle ore 8 del giorno di riferimento, mentre quelli inseriti nella “Dashboard” del sito istituzionale sono in continuo aggiornamento.


coronavirus: aggiornamento casi alle ore 8 del 25 maggio

(aun) – perugia, 25 mag. 020 – Questi i dati al momento disponibili e aggiornati alle ore 8 di lunedì 25 maggio: complessivamente 1.430 persone (invariato)) in Umbria sono risultate positive al virus Covid-19, gli attualmente positivi sono 53(-8).

I guariti sono 1302 (+8); risultano 7 clinicamente guariti (-1); i deceduti sono 75 (invariato)

Dei pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 15 (-2); di questi 2 (invariato) sono in terapia intensiva.

Le persone in isolamento contumaciale sono 38(-6), (l’indicatore è  riferito esclusivamente ai positivi isolati).

Nel complesso, entro le ore 8 del 25 maggio, sono stati effettuati 63.899 tamponi (+199).

I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.

Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro

Maggiori dati e tutte le notizie relative all’emergenza coronavirus sono consultabili su www.regione.umbria.it/coronavirus in cui è stata attivata una dashboard (https://coronavirus.regione.umbria.it/) che fornisce tutti i dati in merito all’evoluzione del Covid-19 in Umbria.

A tale riguardo si precisa che i dati di questa nota sono, come detto, riferiti ed aggiornati alle ore 8 del giorno di riferimento, mentre quelli inseriti nella “Dashboard” del sito istituzionale sono in continuo aggiornamento.


coronavirus: aggiornamento casi alle ore 8 del 24 maggio

(aun) – perugia, 24 mag. 020 – Questi i dati al momento disponibili e aggiornati alle ore 8 di domenica 24 maggio: complessivamente 1.430 persone (invariato) in Umbria sono risultate positive al virus Covid-19, gli attualmente positivi sono 61(-6).

I guariti sono 1294 (+5); risultano 8 clinicamente guariti (-3); i deceduti sono 75 (+1)

Dei pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 17 (invariato); di questi 2 (invariato) sono in terapia intensiva.

Le persone in isolamento domiciliare sono 477 (-29), sempre alla stessa data risultano 21.998 (+132) persone uscite dall’isolamento.

Nel complesso, entro le ore 8 del 23 maggio, sono stati effettuati 63.700 tamponi (+708).

I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.

Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro

Maggiori dati e tutte le notizie relative all’emergenza coronavirus sono consultabili su www.regione.umbria.it/coronavirus in cui è stata attivata una dashboard (https://coronavirus.regione.umbria.it/) che fornisce tutti i dati in merito all’evoluzione del Covid-19 in Umbria.

A tale riguardo si precisa che i dati di questa nota sono, come detto, riferiti ed aggiornati alle ore 8 del giorno di riferimento, mentre quelli inseriti nella “Dashboard” del sito istituzionale sono in continuo aggiornamento.


coronavirus: aggiornamento casi alle ore 8 del 23 maggio

(aun) – perugia, 23 mag. 020 – Questi i dati al momento disponibili e aggiornati alle ore 8 di sabato 23 maggio: complessivamente 1.430 persone (+1) in Umbria sono risultate positive al virus Covid-19, gli attualmente positivi sono 67(-4).

I guariti sono 1289 (+5); risultano 11 clinicamente guariti (-1); i deceduti sono 74 (invariato)

Dei pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 17 (-1); di questi 2 (invariato) sono in terapia intensiva.

Le persone in isolamento domiciliare sono 506 (+17), sempre alla stessa data risultano 21.866 (+237) persone uscite dall’isolamento.

Nel complesso, entro le ore 8 del 23 maggio, sono stati effettuati 62.992 tamponi (+1313).

I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.

Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro

Maggiori dati e tutte le notizie relative all’emergenza coronavirus sono consultabili su www.regione.umbria.it/coronavirus in cui è stata attivata una dashboard (https://coronavirus.regione.umbria.it/) che fornisce tutti i dati in merito all’evoluzione del Covid-19 in Umbria.

A tale riguardo si precisa che i dati di questa nota sono, come detto, riferiti ed aggiornati alle ore 8 del giorno di riferimento, mentre quelli inseriti nella “Dashboard” del sito istituzionale sono in continuo aggiornamento.


coronavirus: aggiornamento casi alle ore 8 del 22 maggio

(aun) – perugia, 22 mag. 020 – Questi i dati al momento disponibili e aggiornati alle ore 8 di venerdì 22 maggio: complessivamente 1.429 persone (invariato) in Umbria sono risultate positive al virus Covid-19, gli attualmente positivi sono 71(-5).

I guariti sono 1284 (+5); risultano 15 clinicamente guariti (invariato); i deceduti sono 74 (invariato)

  Dei pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 18 (-1); di questi 2 (invariato) sono in terapia intensiva.

  Le persone in isolamento domiciliare sono 489 (-10), sempre alla stessa data risultano 21.629 (+387) persone uscite dall’isolamento.

Nel complesso, entro le ore 8 del 22 maggio, sono stati effettuati 61.679 tamponi (+1225).

  I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.

Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro

  Maggiori dati e tutte le notizie relative all’emergenza coronavirus sono consultabili su www.regione.umbria.it/coronavirus in cui è stata attivata una dashboard (https://coronavirus.regione.umbria.it/) che fornisce tutti i dati in merito all’evoluzione del Covid-19 in Umbria.

  A tale riguardo si precisa che i dati di questa nota sono, come detto, riferiti ed aggiornati alle ore 8 del giorno di riferimento, mentre quelli inseriti nella “Dashboard” del sito istituzionale sono in continuo aggiornamento.


coronavirus: aggiornamento casi alle ore 8 del 21 maggio

(aun) – perugia, 21 mag. 020 – Questi i dati al momento disponibili e aggiornati alle ore 8 di giovedì 21 maggio: complessivamente 1.429 persone (+2) in Umbria sono risultate positive al virus Covid-19, gli attualmente positivi sono 76(-5).

I guariti sono 1279 (+7); risultano 15 clinicamente guariti (invariato); i deceduti sono 74 (invariato)

  Dei pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 19 (-8); di questi 2 (invariato) sono in terapia intensiva.

  Le persone in isolamento domiciliare sono 499 (-13), sempre alla stessa data risultano 21.242 (+354) persone uscite dall’isolamento.

Nel complesso, entro le ore 8 del 21 maggio, sono stati effettuati 60.455 tamponi (+1253).

  I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.

Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro

  Maggiori dati e tutte le notizie relative all’emergenza coronavirus sono consultabili su www.regione.umbria.it/coronavirus in cui è stata attivata una dashboard (https://coronavirus.regione.umbria.it/) che fornisce tutti i dati in merito all’evoluzione del Covid-19 in Umbria.

  A tale riguardo si precisa che i dati di questa nota sono, come detto, riferiti ed aggiornati alle ore 8 del giorno di riferimento, mentre quelli inseriti nella “Dashboard” del sito istituzionale sono in continuo aggiornamento.


coronavirus: aggiornamento casi alle ore 8 del 20 maggio

(aun) – perugia, 20 mag. 020 – Questi i dati al momento disponibili e aggiornati alle ore 8 di mercoledì 20 maggio: complessivamente 1.427 persone (invariato) in Umbria sono risultate positive al virus Covid-19, gli attualmente positivi sono 79(-2).

I guariti sono 1274 (+2); risultano 15 clinicamente guariti (invariato); i deceduti sono 74 (invariato)

Dei pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 27 (invariato); di questi 2 (invariato) sono in terapia intensiva.

Le persone in isolamento domiciliare sono 512 (+9), sempre alla stessa data risultano 20.897 (+256) persone uscite dall’isolamento.

Nel complesso, entro le ore 8 del 20 maggio, sono stati effettuati 59.202 tamponi (+1398).

I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.

Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro

Maggiori dati e tutte le notizie relative all’emergenza coronavirus sono consultabili su www.regione.umbria.it/coronavirus in cui è stata attivata una dashboard (https://coronavirus.regione.umbria.it/) che fornisce tutti i dati in merito all’evoluzione del Covid-19 in Umbria. A tale riguardo si precisa che i dati di questa nota sono, come detto, riferiti ed aggiornati alle ore 8 del giorno di riferimento, mentre quelli inseriti nella “Dashboard” del sito istituzionale sono in continuo aggiornamento.


coronavirus: aggiornamento casi alle ore 8 di martedì 19 maggio

(aun) – perugia, 19 mag. 020 – Questi i dati al momento disponibili e aggiornati alle ore 8 di martedì 19 maggio: complessivamente 1427 persone (+ 3) in Umbria sono risultate positive al virus Covid-19, gli attualmente positivi sono 81 (- 11).

I guariti sono 1272 (+ 13); risultano clinicamente guariti 15 ( invariato); i deceduti sono 74 (+ 1).

Dei pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 27 (+ 1); di questi 2 (invariato) sono in terapia intensiva.

Le persone in isolamento domiciliare sono 503 (- 74), sempre alla stessa data risultano 20.641 (+ 530) persone uscite dall’isolamento.

Nel complesso, entro le ore 8 del 19 maggio, sono stati effettuati 57.804 tamponi (+ 1525).
I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.

Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro.

Maggiori dati e tutte le notizie relative all’emergenza coronavirus sono consultabili su www.regione.umbria.it/coronavirus in cui è stata attivata una dashboard (https://coronavirus.regione.umbria.it/) che fornisce tutti i dati in merito all’evoluzione del Covid-19 in Umbria. A tale riguardo si precisa che i dati di questa nota sono, come detto, riferiti ed aggiornati alle ore 8 del giorno di riferimento, mentre quelli inseriti nella “Dashboard” del sito istituzionale sono in continuo aggiornamento.


coronavirus: aggiornamento casi alle ore 8 di lunedì 18 maggio

(aun) – perugia, 18 mag. 020 – Questi i dati al momento disponibili e aggiornati alle ore 8 di lunedì 18 maggio: complessivamente 1424 persone (invariato) in Umbria sono risultate positive al virus Covid-19, gli attualmente positivi sono 92 (-2).

I guariti sono 1259 (+2); risultano clinicamente guariti 15 (-1); i deceduti sono 73 (invariato).

Dei pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 26 (-1); di questi 2 (invariato) sono in terapia intensiva.
Le persone in isolamento domiciliare sono 577 (-29), sempre alla stessa data risultano 20.111 (+79) persone uscite dall’isolamento.

Nel complesso, entro le ore 8 del 18 maggio, sono stati effettuati 56.279 tamponi (+ 323).

I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.

Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro.

Maggiori dati e tutte le notizie relative all’emergenza coronavirus sono consultabili su www.regione.umbria.it/coronavirus in cui è stata attivata una dashboard (https://coronavirus.regione.umbria.it/) che fornisce tutti i dati in merito all’evoluzione del Covid-19 in Umbria. A tale riguardo si precisa che i dati di questa nota sono, come detto, riferiti ed aggiornati alle ore 8 del giorno di riferimento, mentre quelli inseriti nella “Dashboard” del sito istituzionale sono in continuo aggiornamento.


coronavirus: assembramenti del 15 maggio a gubbio, “usl 1 avvia screening della popolazione a rischio, messi a disposizione oltre 500 test sierologici” 

(aun) – perugia, 17 mag. 020 – Oltre 500 test sierologici saranno messi a disposizione dell’Usl1 Umbria per avviare la prima fase delle screening della popolazione che si è esposta a rischio partecipando, il 15 maggio, a assembramenti e manifestazioni spontanee nelle vie della Città di Gubbio: lo comunica l’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto, rendendo noto che “l’Usl 1, tenuto conto dei comportamenti non rispettosi delle regole in vigore in questo momento a causa della pandemia, ha chiesto al sindaco di Gubbio di trasmettere ai Servizi di Igiene e Sanità Pubblica l’elenco delle persone individuate dalla Polizia Municipale”.

“Sulla base dell’elenco – spiega l’assessore – si procederà a chiamare le persone interessate per fare una valutazione della situazione e per effettuare il test sierologico. In caso di risultato positivo, verrà effettuato il tampone e sarà individuata la rete dei contatti a partire dai familiari. Nel frattempo, altri test saranno effettuati al Pronto soccorso e in Ospedale per accertare che non ci sia circolazione del virus e per monitorare al meglio la situazione”. 

Inoltre, l’Usl Umbria 1 invita ad un atto di responsabilità e chiede ai cittadini che il 15 maggio a Gubbio si siano trovati all’interno degli assembramenti, a limitare tutti i rapporti diretti con altre persone  e  contattare il Nus al numero 800 63 63 63, inviare un’email al servizio prevenzione della Usl Umbria 1 all’indirizzo prevenzione@uslumbria1.it oppure a contattare il servizio Igiene e sanità pubblica del distretto Alto Chiascio al numero 075 9239506 /620 fornendo il proprio nominativo per avviare le procedure per i necessari test. Ig/g


coronavirus: aggiornamento casi alle ore 8 di domenica 17 maggio

(aun) – perugia, 17 mag. 020 – Questi i dati al momento disponibili e aggiornati alle ore 8 di domenica 17 maggio: complessivamente 1424 persone (+2) in Umbria sono risultate positive al virus Covid-19, gli attualmente positivi sono 94 (-7).

I guariti sono 1257 (+9); risultano clinicamente guariti 16 (-4); i deceduti sono 73 (invariato).

Dei pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 27 (invariato); di questi 2 (invariato) sono in terapia intensiva.

Le persone in isolamento domiciliare sono 606 (-26), sempre alla stessa data risultano 20.032 (+128) persone uscite dall’isolamento.

Nel complesso, entro le ore 8 del 17 maggio, sono stati effettuati 55.956 tamponi (+ 786).

I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.

Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro.

Maggiori dati e tutte le notizie relative all’emergenza coronavirus sono consultabili su www.regione.umbria.it/coronavirus in cui è stata attivata una dashboard (https://coronavirus.regione.umbria.it/) che fornisce tutti i dati in merito all’evoluzione del Covid-19 in Umbria. A tale riguardo si precisa che i dati di questa nota sono, come detto, riferiti ed aggiornati alle ore 8 del giorno di riferimento, mentre quelli inseriti nella “Dashboard” del sito istituzionale sono in continuo aggiornamento.


coronavirus: aggiornamento casi alle ore 8 di sabato 16 maggio

(aun) – perugia, 16 mag. 020 – Questi i dati al momento disponibili e aggiornati alle ore 8 di sabato 16 maggio: complessivamente 1.422 persone (invariato) in Umbria sono risultate positive al virus Covid-19, gli attualmente positivi sono 101 (-21).

I guariti sono 1248 (+21); risultano 20 clinicamente guariti (-12); i deceduti sono 73 (invariato).

Dei pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 27 (invariato); di questi 2 (invariato) sono in terapia intensiva.

Le persone in isolamento domiciliare sono 632 (-24), sempre alla stessa data risultano 19.904 (+ 548) persone uscite dall’isolamento.

Nel complesso, entro le ore 8 del 16 maggio, sono stati effettuati 55.170 tamponi (+ 1369).

I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.

Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro.

Maggiori dati e tutte le notizie relative all’emergenza coronavirus sono consultabili su www.regione.umbria.it/coronavirus in cui è stata attivata una dashboard (https://coronavirus.regione.umbria.it/) che fornisce tutti i dati in merito all’evoluzione del Covid-19 in Umbria. A tale riguardo si precisa che i dati di questa nota sono, come detto, riferiti ed aggiornati alle ore 8 del giorno di riferimento, mentre quelli inseriti nella “Dashboard” del sito istituzionale sono in continuo aggiornamento.   


coronavirus: aggiornamento casi alle ore 8 del 15 maggio

(aun) – perugia, 15 mag. 020 – Questi i dati al momento disponibili e aggiornati alle ore 8 di venerdì 15 maggio: complessivamente 1.422 persone (+2) in Umbria sono risultate positive al virus Covid-19, gli attualmente positivi sono 122(-5).

I guariti sono 1227 (+7); risultano 32 clinicamente guariti (-3); i deceduti sono 73 (invariato)

Dei pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 27 (invariato); di questi 2 (+1) sono in terapia intensiva.

Le persone in isolamento domiciliare sono 656 (-28), sempre alla stessa data risultano 19.356 (+388) persone uscite dall’isolamento.

Nel complesso, entro le ore 8 del 15 maggio, sono stati effettuati 53.801 tamponi (+1554).

I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.

Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro

Maggiori dati e tutte le notizie relative all’emergenza coronavirus sono consultabili su www.regione.umbria.it/coronavirus in cui è stata attivata una dashboard (https://coronavirus.regione.umbria.it/) che fornisce tutti i dati in merito all’evoluzione del Covid-19 in Umbria. A tale riguardo si precisa che i dati di questa nota sono, come detto, riferiti ed aggiornati alle ore 8 del giorno di riferimento, mentre quelli inseriti nella “Dashboard” del sito istituzionale sono in continuo aggiornamento.


coronavirus: assessore coletto, “ospedale di pantalla si prepara alla “fase 2” dal 25 maggio riparte l’emodialisi”

(aun) – perugia 14 mag. 020 – Anche l’Ospedale di Pantalla si avvia gradualmente alla “Fase 2” e, a partire dal 25 maggio, saranno riattivati alcuni servizi, tra cui l’emodialisi: lo rende noto l’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto.

   “Nell’Ospedale di Pantalla, destinato temporaneamente a struttura Covid, – ha spiegato l’assessore Coletto – grazie al contenimento dell’infezione in Umbria, si stanno azzerando i ricoveri e, di conseguenza, sarà possibile riavviare dal 25 maggio i servizi di emodialisi e della diagnostica per immagini. A seguire, è prevista la riapertura del Pronto soccorso, della degenza dell’area medica, dell’Unità di raccolta sangue, dell’oncologia e di alcuni servizi di specialistica ambulatoriale”.

  “Pur non avendo lasciato alle spalle la fase dell’emergenza, per la quale è stato reso necessario individuare dei presidi da destinare alla cura dei pazienti Covid, – sottolinea Coletto – l’Ospedale di Pantalla per alcune attività sarà riaperto ai cittadini adottando tutte le misure di sicurezza, nel rispetto dei percorsi e dopo la bonifica degli ambienti”.

“E’ opportuno ricordare – conclude l’assessore –  che, in questa fase, i comportamenti di ogni cittadino assumono ancora di importanza per evitare una nuova ondata di contagi. Di conseguenza, sarà opportuno fare attenzione alle indicazioni ministeriali e regionali relative all’uso delle mascherine e dei guanti, oltre al distanziamento, visto che il virus è ancora in circolazione e, se nella Fase 1, la chiusura totale ha rappresentato un elemento di grande protezione per tutti, in questo momento siamo  obbligati ad adottare scrupolosamente le precauzioni necessarie per non vanificare gli sforzi fatti sinora”.


coronavirus: aggiornamento casi alle ore 8 del 13 maggio

(aun) – perugia, 13 mag. 020 – Questi i dati al momento disponibili e aggiornati alle ore 8 di mercoledì 13 maggio: complessivamente 1.419 persone (invariato) in Umbria sono risultate positive al virus Covid-19, gli attualmente positivi sono 143(-5).

I guariti sono 1204 (+4); risultano 37 clinicamente guariti (-2); i deceduti sono 72 (+1)

Dei pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 40 (-5); di questi 4 (invariato) sono in terapia intensiva.

Le persone in isolamento domiciliare sono 690 (+18), sempre alla stessa data risultano 18.677 (+312) persone uscite dall’isolamento.

Nel complesso, entro le ore 8 del 13 maggio, sono stati effettuati 50.731 tamponi (+1482).

I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.

Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro

Maggiori dati e tutte le notizie relative all’emergenza coronavirus sono consultabili su www.regione.umbria.it/coronavirus in cui è stata attivata una dashboard (https://coronavirus.regione.umbria.it/) che fornisce tutti i dati in merito all’evoluzione del Covid-19 in Umbria. A tale riguardo si precisa che i dati di questa nota sono, come detto, riferiti ed aggiornati alle ore 8 del giorno di riferimento, mentre quelli inseriti nella “Dashboard” del sito istituzionale sono in continuo aggiornamento.


coronavirus: aggiornamento casi alle ore 8 del 12 maggio

(aun) – perugia, 12 mag. 020 – Questi i dati al momento disponibili e aggiornati alle ore 8 di martedì 12 maggio: complessivamente 1.419 persone (+ 7 rispetto a ieri) in Umbria sono risultate positive al virus Covid-19, gli attualmente positivi sono 148(-1).

I guariti sono 1200 (+8); risultano 39 clinicamente guariti (-2); i deceduti sono 71 (invariato)

Dei pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 45 (+1); di questi 4 (invariato) sono in terapia intensiva.

Le persone in isolamento domiciliare sono 672 (- 29), sempre alla stessa data risultano 18.365 (+443) persone uscite dall’isolamento.

Nel complesso, entro le ore 8 del 12 maggio, sono stati effettuati 49.249 tamponi (+1775).

I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.

Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro

Maggiori dati e tutte le notizie relative all’emergenza coronavirus sono consultabili su www.regione.umbria.it/coronavirus in cui è stata attivata una dashboard (https://coronavirus.regione.umbria.it/) che fornisce tutti i dati in merito all’evoluzione del Covid-19 in Umbria. A tale riguardo si precisa che i dati di questa nota sono, come detto, riferiti ed aggiornati alle ore 8 del giorno di riferimento, mentre quelli inseriti nella “Dashboard” del sito istituzionale sono in continuo aggiornamento.


coronavirus: assessorato alla sanità e centro regionale sangue lanciano appello per reclutare potenziali donatori di plasma iperimmune

(aun) – perugia 11 mag. 020 – Essere guariti dall’infezione prodotta dal Covid-19 con 2 tamponi negativi e che siano trascorsi almeno 14 giorni dall’esito negativo del secondo test, avere un’età non superiore a 60 anni, non aver effettuato trasfusioni di sangue e, per le donne, non aver mai partorito: ai soggetti in possesso di questi requisiti l’Assessorato regionale alla Salute e il Centro regionale Sangue rivolgono l’appello a donare il plasma iperimmune quale arma contro la polmonite da virus Covid-19

   “L’infezione da virus Sars-Cov-2 è attualmente una grave emergenza mondiale e al momento non esiste un trattamento specifico di provata efficacia. Il Centro Regionale Sangue d’intesa con l’Assessorato alla Sanità – spiegano l’assessore, Luca Coletto, e il direttore del Centro regionale sangue, Mauro Marchesi –  ha aderito ad uno studio sperimentale multicentrico promosso dalla Regione Toscana per utilizzare a scopo terapeutico il plasma iperimmune di pazienti convalescenti e guariti dal Covid-19 sui malati con polmonite. La possibilità di ottenere immediatamente l’immunizzazione contro agenti infettivi somministrando anticorpi specifici contenuti nel plasma ottenuto dai soggetti guariti, ha dimostrato una possibile efficacia in pazienti affetti da polmonite da COVID-19 e risultano già pubblicate esperienze preliminari incoraggianti”.

Com’è accaduto per altre precedenti epidemie virali quali per esempio Ebola, MERS-CoV (Middle East respiratory syndrome coronavirus, MERS-CoV), H1N1pdm09 (pandemic 2009 influenza A H1N1),l’uso di plasma da soggetti convalescenti sopravvissuti all’infezione può avere un ruolo terapeutico, soprattutto perché facilmente realizzabile e poco rischioso.

La possibilità di raccogliere il plasma mediante procedura di plasmaferesi con rapidità ed efficacia mettendolo immediatamente a disposizione del paziente che ne abbia necessità, rappresenta in questo momento una possibilità terapeutica ulteriore.

Ad oggi, tuttavia, non esistono studi in letteratura che ne dimostrino la fattibilità e l’efficacia nell’ambito dell’epidemia mondiale di SARS-CoV-2. Lo studio necessita quindi, della partecipazione di un numero ampio di soggetti e, per questo, la Regione Umbria credendo in questa possibile arma terapeutica, d’intesa con le Associazioni di Volontariato, che si ringraziano per la collaborazione, invita i donatori di sangue ed emocomponenti ad offrire la loro disponibilità nel donare plasma con la consueta procedura della plasmaferesi.   

I soggetti interessati a partecipare al progetto, possono prendere contatto con il Centro Regionale Sangue Servizio Trasfusionale dell’Azienda Ospedaliera di Perugia (Centro di reclutamento Regionale) preferibilmente al seguente indirizzo mail: b.lucianipasqua@ospedale.perugia.it  (in alternativa al numero di telefono 0755783628 dalle ore 12 alle 14 dal lunedì al venerdì) fornendo il nome, cognome, data di nascita, residenza e numero di telefono al quale può  essere ricontattato per fissare l’appuntamento presso la sede che risulta più comoda.


coronavirus: aggiornamento casi alle ore 8 – 11 maggio

(aun) – perugia, 11 mag. 020 – Questi i dati al momento disponibili e aggiornati alle ore 8 di lunedì 11 maggio: complessivamente 1.412 persone (+ 1 rispetto a ieri) in Umbria sono risultate positive al virus Covid-19, gli attualmente positivi sono 149 (-8).

I guariti sono 1192 (+9); risultano 41 clinicamente guariti (-3); i deceduti sono 71 (invariato)

Dei pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 44 (-4); di questi 4 (-2) sono in terapia intensiva.

Le persone in isolamento domiciliare sono 701 (-60), sempre alla stessa data risultano 17.922 (+90) persone uscite dall’isolamento.

Nel complesso, entro le ore 8 dell’11 maggio, sono stati effettuati 47.474 tamponi (+551).

I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.

Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro

Maggiori dati e tutte le notizie relative all’emergenza coronavirus sono consultabili su www.regione.umbria.it/coronavirus in cui è stata attivata una dashboard (https://coronavirus.regione.umbria.it/) che fornisce tutti i dati in merito all’evoluzione del Covid-19 in Umbria.

  A tale riguardo si precisa che i dati di questa nota sono, come detto, riferiti ed aggiornati alle ore 8 del giorno di riferimento, mentre quelli inseriti nella “Dashboard” del sito istituzionale sono in continuo aggiornamento.


coronavirus: aggiornamento casi alle ore 8 del 9 maggio

(aun) – perugia, 9 mag. 020 – Questi i dati al momento disponibili e aggiornati alle ore 8 di sabato 9 maggio: complessivamente 1.407 persone (+1 rispetto a ieri) in Umbria sono risultate positive al virus Covid-19, gli attualmente positivi sono 160(-20).

I guariti sono 1176 (+21); risultano 48 clinicamente guariti (-13); i deceduti sono 71 (invariato)

Dei pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 51 (-2); di questi 6 (invariato) sono in terapia intensiva.

Le persone in isolamento domiciliare sono 763 (+5), sempre alla stessa data risultano 17.663 (+332) persone uscite dall’isolamento.

Nel complesso, entro le ore 8 del 9 maggio, sono stati effettuati 45.574 tamponi (+1351).

I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.

Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro

Maggiori dati e tutte le notizie relative all’emergenza coronavirus sono consultabili su www.regione.umbria.it/coronavirus in cui è stata attivata una dashboard (https://coronavirus.regione.umbria.it/) che fornisce tutti i dati in merito all’evoluzione del Covid-19 in Umbria.

A tale riguardo si precisa che i dati di questa nota sono, come detto, riferiti ed aggiornati alle ore 8 del giorno di riferimento, mentre quelli inseriti nella “Dashboard” del sito istituzionale sono in continuo aggiornamento.


coronavirus; coletto: “in umbria dati confortanti, ma non adagiarci”. in preparazione ordinanza su obbligatorietà segnalazione rientri in umbria

(aun) – Perugia, 8 mag. 020 – “Anche i dati di oggi, relativi all’andamento in Umbria dell’epidemia da COVID-19, sono estremamente confortanti, ma non per questo dobbiamo adagiarci nel rispettare tutte le norme di distanziamento sociale e di utilizzo dei dispositivi di protezione individuale. L’Umbria, insomma, sta già affrontando la ‘fase 2’ forte di una condizione di grande contenimento della malattia”. È quanto affermato dall’assessore regionale alla sanità, Luca Coletto, nel corso della conferenza stampa di questa mattina, cui hanno partecipato anche il direttore regionale della sanità, Claudio Dario, ed il direttore del Servizio immunotrasfusionale dell’Azienda ospedaliera di Perugia, Mauro Marchesi.

“Il positivo andamento in Umbria dei dati riguardanti l’emergenza COVID-19 – ha proseguito Coletto – ci fa guardare al futuro con maggior fiducia, e il nostro strettissimo sistema di monitoraggio territoriale è in grado di metterci nelle condizioni di intervenire immediatamente, e con efficacia, nel caso in cui venissero individuati eventuali ‘focolai’. Si tratta di buoni risultati che abbiamo potuto conseguire innanzitutto per il grandissimo senso di responsabilità degli umbri e per l’altrettanto importante e scrupoloso lavoro di tutti gli addetti del nostro servizio sanitario, sia ospedaliero che territoriale”.

Secondo l’assessore Coletto, proprio a fronte di questi buoni dati, “l’Umbria potrebbe anticipare alcune riaperture, pur mantenendo sempre alta la soglia di rispetto delle norme anti contagio. Per questo continueremo a chiedere che il Governo accolga le richieste in tal senso formalizzate dalla presidente della Regione, Donatella Tesei, alla Conferenza Stato-Regioni”.

Rispondendo poi alle domande dei giornalisti, l’assessore Coletto ha annunciato che è in via di definizione una ordinanza della presidente Tesei che renderà obbligatoria, da parte dei cittadini che faranno o hanno già fatto ingresso nel territorio umbro, la comunicazione dei loro dati (nome, cognome, indirizzo e recapito telefonico) alle strutture di prevenzione delle Aziende sanitarie. Dati che dovranno essere comunicati, come già ora, ai seguenti indirizzi di posta elettronica: prevenzione@uslumbria1.it (per tutti i Comuni dei distretti Altotevere Alto Chiascio, Trasimeno, Perugino, Assisano e Media Valle del Tevere) e prevenzione@uslumbria2.it (per tutti i Comuni dei distretti Terni, Foligno, Spoleto, Narni-Amelia e Valnerina).

Il direttore regionale alla sanità Dario ha quindi illustrato nel dettaglio l’andamento epidemiologico che mostra in Umbria una curva dei contagi in forte e continua discesa, ed ha però ammonito sulla necessità di proseguire nella strategia di contenimento della propagazione dell’infezione prodotta dal Covid-19.

Dario ha quindi ribadito che uno dei fattori decisivi per conseguire tale contenimento è proprio quello della tracciatura dei contatti, accanto alla realizzazione dei test. Per ciò che riguarda lo specifico aspetto del “tracciamento”, la Direzione sanità della Regione aveva già emesso nei giorni scorsi una comunicazione con la quale si invitavano i cittadini rientrati o che rientreranno in Umbria a dare comunicazione alle strutture sanitarie. Invito che presto potrebbe tradursi in obbligo, sulla base dell’ordinanza annunciata dall’assessore Coletto. I cittadini che faranno tale comunicazione verranno richiamati, entro le 24 ore dalla comunicazione, dal personale del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica del proprio Distretto che provvederà, se opportuno, a offrire sia il test sierologico che il tampone molecolare, dandone comunicazione tempestiva al Medico di Medicina Generale. Il Servizio di Igiene e Sanità Pubblica si farà carico, una volta ottenuto il referto, di gestire il restante percorso, compresa l’adozione di eventuali misure contumaciali qualora necessarie.

 Nella giornata di ieri, nel frattempo, il Comitato etico regionale ha approvato il protocollo “TSUNAMI” che prevede la possibilità di verificare l’efficacia della terapia con plasma da donatori convalescenti COVID-19, su pazienti affetti dalla stessa patologia con polmonite grave.

“Si tratta di una sperimentazione – ha spiegato il dottor Marchesi – che vede in prima linea a livello nazionale ed internazionale proprio la sanità umbra, ed in particolare il Centro di Malattie infettive ed il Centro regionale Sangue dell’Azienda Ospedaliera di Perugia, che hanno aderito al protocollo multicentrico promosso dall’Azienda Ospedaliero- Universitaria di Pisa. Grazie al via libera del Comitato etico, ed all’arrivo del macchinario Intercept per la ‘inattivazione virale’, indispensabile per la realizzazione della sperimentazione, già a partire dalla prossima settimana potremo avviare la selezione dei pazienti volontari per la donazione del plasma”.

Infine, nel corso della conferenza stampa è stato presentato un video, realizzato su iniziativa dell’Assessorato alla Salute e alle Politiche Sociali, come segno di concreto ringraziamento per tutti gli operatori sanitari, le forze dell’ordine, i volontari e tutti le categorie di lavoratori che si sono spesi in Umbria nella prima fase dell’emergenza. Fa/nnn


coronavirus: aggiornamento casi alle ore 8 dell’8 maggio

(aun) – perugia, 8 mag. 020 – Questi i dati al momento disponibili e aggiornati alle ore 8 di venerdì 8 maggio: complessivamente 1.406 persone (+1 rispetto a ieri) in Umbria sono risultate positive al virus Covid-19, gli attualmente positivi sono 180(-15).

I guariti sono 1155(+15); risultano 61 clinicamente guariti (+7); i deceduti sono 71 (+1)

Dei pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 53 (-3); di questi 6 (-3) sono in terapia intensiva.

Le persone in isolamento domiciliare sono 758 (-11), sempre alla stessa data risultano 17.331 (+327) persone uscite dall’isolamento.

Nel complesso, entro le ore 8 dell’8 maggio, sono stati effettuati 44.223 tamponi (+1435).

I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.

Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro

Maggiori dati e tutte le notizie relative all’emergenza coronavirus sono consultabili su www.regione.umbria.it/coronavirus in cui è stata attivata una dashboard (https://coronavirus.regione.umbria.it/) che fornisce tutti i dati in merito all’evoluzione del Covid-19 in Umbria.

  A tale riguardo si precisa che i dati di questa nota sono, come detto, riferiti ed aggiornati alle ore 8 del giorno di riferimento, mentre quelli inseriti nella “Dashboard” del sito istituzionale sono in continuo aggiornamento.


coronavirus: aggiornamento casi alle ore 8 del 7 maggio

(aun) – perugia, 7 mag. 020 – Questi i dati al momento disponibili e aggiornati alle ore 8 di giovedì 7 maggio: complessivamente 1.405 persone (+1 rispetto a ieri) in Umbria sono risultate positive al virus Covid-19, gli attualmente positivi sono 195(-20).

I guariti sono 1140 (+21); risultano 54 clinicamente guariti (+10); i deceduti sono 70 (invariato).

Dei pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 56 (-8); di questi 9 (invariato) sono in terapia intensiva.

Le persone in isolamento domiciliare sono 769 (-7), sempre alla stessa data risultano 17.004 (+235) persone uscite dall’isolamento.

Nel complesso, entro le ore 8 del 7 maggio, sono stati effettuati 42.788 tamponi (+1460).

I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.

Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro

Maggiori dati e tutte le notizie relative all’emergenza coronavirus sono consultabili su www.regione.umbria.it/coronavirus in cui è stata attivata una dashboard (https://coronavirus.regione.umbria.it/) che fornisce tutti i dati in merito all’evoluzione del Covid-19 in Umbria.

A tale riguardo si precisa che i dati di questa nota sono, come detto, riferiti ed aggiornati alle ore 8 del giorno di riferimento, mentre quelli inseriti nella “Dashboard” del sito istituzionale sono in continuo aggiornamento.


coronavirus; regione umbria da domani distribuirà altre 100 mila mascherine a indigenti e disabili

(aun) – perugia, 6 mag. 020 – Da domani la Regione Umbria, tramite la Protezione civile regionale, distribuirà altre 100 mila mascherine, simili alle Montrasio, per le categorie più fragili (indigenti, disabili non autosufficienti, etc.) di tutta la regione. Una quota che va ad aggiungersi alle 150 mila mascherine già distribuite domenica scorsa, 3 maggio, in vista dell’avvio della fase 2, a tutti i “COC” (Centro operativo comunale), per la consegna ai cittadini aventi diritto. La distribuzione avverrà già da domani mattina grazie alla collaborazione di ANCI Umbria e della stessa Protezione Civile regionale. Questo nuovo quantitativo fa parte della dotazione spettante alla Regione Umbria, sulla base del piano di consegne definito Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19, Domenico Arcuri, che prevede la distribuzione dei dispositivi di protezione individuale ad alcune categorie, fra cui le persone in condizione di “fragilità” ed il personale dei servizi essenziali.


coronavirus: aggiornamento casi alle ore 8 del 6 maggio

(aun) – perugia, 6 mag. 020 – Questi i dati al momento disponibili e aggiornati alle ore 8 di mercoledì 6 maggio: complessivamente 1.404 persone (+4 rispetto a ieri) in Umbria sono risultate positive al virus Covid-19, gli attualmente positivi sono 215 (-5).

I guariti sono 1119(+9); risultano 44 clinicamente guariti (invariato); i deceduti sono 70 (invariato)

Dei pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 64 (-3); di questi 9 (-2) sono in terapia intensiva.

Le persone in isolamento domiciliare sono 776 (+23); sempre alla stessa data, risultano 16.769 (+292) persone uscite dall’isolamento.

Nel complesso, entro le ore 8 del 6 maggio, sono stati effettuati 41.328 tamponi (+1330).

I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.

Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro

Maggiori dati e tutte le notizie relative all’emergenza coronavirus sono consultabili su www.regione.umbria.it/coronavirus in cui è stata attivata una dashboard (https://coronavirus.regione.umbria.it/) che fornisce tutti i dati in merito all’evoluzione del Covid-19 in Umbria.

 A tale riguardo si precisa che i dati di questa nota sono, come detto, riferiti ed aggiornati alle ore 8 del giorno di riferimento, mentre quelli inseriti nella “Dashboard” del sito istituzionale sono in continuo aggiornamento.


coronavirus: siglato accordo per l’assegnazione e utilizzo delle risorse salario accessorio per la gestione dell’emergenza covid-19

(aun) – perugia 5 mag. O20 – Esprime soddisfazione l’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto, per l’accordo siglato con i sindacati del comparto e della dirigenza sanitaria per l’assegnazione e utilizzo delle risorse salario accessorio per la gestione dell’emergenza Covid-19.

“Si tratta di un accordo significativo – ha detto l’assessore – che vuole essere anche un riconoscimento morale verso tutti gli operatori sanitari che in questa fase di emergenza si è esposto a rischi e ha affrontato con sacrificio momenti di lavoro che hanno richiesto energia e professionalità fuori dall’ordinario,  ma vuole essere anche una testimonianza del lavoro svolto da tutti gli operatori che ha permesso alla sanità dell’Umbria di essere un modello anche nell’emergenza Covid”.

Riconoscendo quindi, l’eccezionale sforzo profuso dal personale dipendente delle aziende sanitarie regionali nella gestione dell’emergenza epidemiologica l’amministrazione regionale farà il possibile per far sì che il compenso accessorio possa essere erogato nella mensilità di maggio 2020.

In seguito all’accordo il compenso accessorio sarà diviso in tre fasce – 45, 25, 20 euro – stabilite in base all’impegno prestato nell’emergenza: per questo progetto produttività la Regione ha stanziato risorse proprie pari a 10 milioni 253 mila euro, altri oltre 937 mila euro serviranno a coprire l’estensione dell’indennità per malattie infettive e 670 mila euro copriranno l’indennità di lavoro straordinario.

L’accordo prevede inoltre, l’attivazione di tavoli separati per l’attribuzione di risorse residue pari a altri 2 milioni di euro derivanti dal decreto Salva Italia


coronavirus: definite le disposizioni per i test nei laboratori privati

(aun) – perugia 5 mag. 020 – L’infezione da SARS CoV 2 pone grossi problemi di sanità pubblica per far fronte ai quali  la Regione Umbria ha definito un Protocollo con una serie di prescrizioni per l’esecuzione dei test sierologici presso i laboratori privati.

In base al documento che delinea l’attività delle strutture private, il test per rilevare la positività al virus dovrà essere eseguito previa prescrizione di un medico e l’esecuzione dell’esame deve avvenire nel rispetto di rigidi protocolli di sicurezza e protezione, definiti dal laboratorio, per evitare la diffusione del contagio. Inoltre, deve essere raccolto il consenso informato del soggetto all’esecuzione del test e alla trasmissione dei risultati ai Servizi dell’Azienda Sanitaria Locale ai fini del controllo epidemiologico e di sanità pubblica.

L’informazione al soggetto al quale viene effettuato l’esame deve specificare le caratteristiche del test e le finalità, nonché i limiti e il significato dei risultati dell’esame e la necessità di isolamento in caso di test positivo.

In caso di positività (sia per IgM, che per IgG, che per IgM+IgG), si deve invitare il soggetto a rientrare al proprio domicilio e quindi a mantenere l’isolamento, anche dai propri familiari, mentre il laboratorio che ha effettuato il test sierologico deve immediatamente segnalare il caso positivo  al Servizio di Igiene e sanità Pubblica competente per i provvedimenti del caso; la tracciabilità della prestazione deve essere garantita anche per i test sierologici rapidi in immuno-cromatografia. Inoltre è richiesto un referto firmato, contenente le specifiche del test utilizzato.

L’esito dell’esame, sia positivo che negativo, deve essere comunicato all’Azienda Sanitaria tramite inserimento nei sistemi informatici regionali di biosorveglianza.

Il documento prevede la costituzione di un Comitato per il controllo e monitoraggio dell’attuazione di tutte le disposizioni e dei risultati dei dati elaborati dal sistema di sorveglianza, inoltre sarà soggetto a rivalutazione in relazione all’ evoluzione degli scenari epidemiologici e delle conoscenze scientifiche e in base all’esito del monitoraggio previsto dal Decreto del Ministero della Salute del 30.4.2020 “Emergenza COVID-19: attività di monitoraggio del rischio sanitario connesse al passaggio dalla Fase 1 alla Fase 2”.


coronavirus: disposizioni per cittadini che rientrano in umbria

(aun) – perugia 5 mag. 020 – Nella  “Fase 2” gli strumenti per mantenere gli obiettivi raggiunti e contenere sempre di più la propagazione dell’infezione prodotta dal Covid-19, è opinione consolidata in base a numerosi studi scientifici, che due fattori determinanti siano rappresentati dalle “2 T”, ovvero dalla Tracciatura dei contatti e dai Test: per tale ragione – la Direzione alla Salute della Regione Umbria – informa che è importante che tutti i cittadini che, in seguito all’allentamento, a partire dal 4 maggio, delle misure di contenimento previste dal DPCM del 26/04/2020, faranno o hanno già fatto ingresso nel territorio umbro provenienti da altre regioni italiane, diano comunicazione a uno dei 2 seguenti indirizzi di posta elettronica a seconda del Comune presso il quale abbiano la residenza, indicando nome, cognome, indirizzo e recapito telefonico:

prevenzione@uslumbria1.it   

prevenzione@uslumbria2.it

I cittadini che lo faranno verranno richiamati dal Servizio di Igiene e Sanità Pubblica del proprio Distretto che provvederà, se opportuno, a offrire sia il test sierologico che il tampone molecolare, dandone comunicazione tempestiva al Medico di Medicina Generale. 

Il Servizio di Igiene e Sanità Pubblica si farà carico, una volta ottenuto il referto, di gestire il restante percorso, compresa l’adozione di eventuali misure contumaciali qualora necessarie.

Si ricorda inoltre che la Circolare del 2 maggio 2020 del Ministero dell’Interno chiarisce che, una volta che si sia fatto rientro, non saranno più consentiti spostamenti al di fuori dei confini della Regione in cui ci si trova, qualora non ricorra uno dei motivi legittimi di spostamento indicati nella circolare stessa.

La Direzione sanitaria evidenzia che “in questa fase risulta indispensabile adottare i comportamenti indicati, innanzitutto per proteggere la salute di tutti i cittadini umbri, ma anche per poter progredire verso una fase di ulteriore apertura delle attività produttive”. 


coronavirus: aggiornamento casi alle ore 8 del 5 maggio

(aun) – perugia, 5 mag. 020 – Questi i dati al momento disponibili e aggiornati alle ore 8 di martedì 5 maggio: complessivamente 1.400 persone (+6) in Umbria sono risultate positive al virus Covid-19, gli attualmente positivi sono 220 (- 10).

  I guariti sono 1110 (+ 16); risultano 44 clinicamente guariti (- 5); i deceduti sono 70 (invariato).

  Dei 1.400 pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 67 (- 2); di questi 11 (-2) sono in terapia intensiva.

  Le persone in isolamento domiciliare sono 753 (6); sempre alla stessa data, risultano 16.477 (+ 321) persone uscite dall’isolamento.

  Nel complesso, entro le ore 8 del 5 maggio, sono stati effettuati 39.998 tamponi (+ 904).

   I nuovi casi positivi sono stati individuati grazie al sistema di monitoraggio messo a punto dall’amministrazione regionale che ha permesso, nell’ospedale di Terni, attraverso l’applicazione della procedura di sorveglianza su pazienti e operatori in entrata e in uscita, di individuare i sei nuovi casi positivi per i quali è stato subito disposto l’isolamento e dei quali sono subito stati ricostruiti i contatti.

  I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2.     In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.

   Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro.

Maggiori dati e tutte le notizie relative all’emergenza coronavirus sono consultabili su www.regione.umbria.it/coronavirus in cui è stata attivata una dashboard (https://coronavirus.regione.umbria.it/) che fornisce tutti i dati in merito all’evoluzione del Covid-19 in Umbria.

A tale riguardo si precisa che i dati di questa nota sono, come detto, riferiti ed aggiornati alle ore 8 del giorno di riferimento, mentre quelli inseriti nella “Dashboard” del sito istituzionale sono in continuo aggiornamento.


coronavirus: coletto, “approvato piano per contenimento contagio e tutela lavoratori”

(aun) – perugia 4 mag. 020 – La Giunta regionale, su iniziativa dell’assessore alla Salute, Luca Coletto, ha approvato il Piano di contenimento del contagio e la tutela dei lavoratori in ambienti di lavoro non sanitari.   

   “In ambito lavorativo  – spiega Coletto – gli accorgimenti per evitare il contagio si devono basare sull’adozione da parte dell’impresa di misure di contenimento e distanziamento nei luoghi di lavoro, adeguando l’organizzazione dell’attività  in modo da limitare i contatti fra i lavoratori e gli utenti, applicando ferree misure di comportamento e igiene, garantendo la pulizia e la sanificazione degli ambienti e utilizzando in modo appropriato i dispositivi di protezione individuale in ogni singolo contesto lavorativo”.

Per quanto riguarda i test sierologici applicati in contesti lavorativi, va precisato che tali test non hanno un valore diagnostico, anche in considerazione del possibile cambiamento nel tempo dello stato immunitario della popolazione lavorativa: il DPCM 26 aprile 2020 prevede che “il medico competente, in considerazione del suo ruolo nella valutazione dei rischi e nella sorveglianza sanitaria, potrà suggerire l’adozione di eventuali mezzi diagnostici qualora ritenuti utili al fine del contenimento della diffusione del virus e della salute dei lavoratori”.

Con la Circolare N. 14915 del 29 aprile 2020, il Ministero della Salute ha disposto che “circa l’utilizzo dei test sierologici nell’ambito della sorveglianza sanitaria per l’espressione del giudizio di idoneità, allo stato attuale, quelli disponibili non sono caratterizzati da una sufficiente validità per tale finalità. In ragione di ciò, allo stato, non emergono indicazioni al loro utilizzo per finalità sia diagnostiche che prognostiche nei contesti occupazionali, né tantomeno per determinare l’idoneità del singolo lavoratore”.

“Di conseguenza – evidenzia l’assessore – nel contesto lavorativo il medico competente aziendale è la figura strategica per l’analisi del risultato del test sierologico, ma anche per il raccordo con il Servizio di Igiene e Sanità Pubblica territorialmente competente nel caso di individuazione di soggetti con immunoglobuline positive”.

Qualora il medico competente, in accordo con il datore di lavoro, intenda utilizzare i test sierologici, questi, dietro prescrizione medica, sono a carico del datore di lavoro.

L’esecuzione dell’esame deve avvenire nel rispetto di rigidi protocolli di sicurezza e protezione, sia a tutela degli operatori sanitari che effettuano l’esame, sia dei lavoratori dell’azienda; la partecipazione del lavoratore deve essere su base volontaria e deve essere sempre richiesto il suo consenso informato sia all’esecuzione del test, che alla trasmissione dei risultati, ai fini del controllo epidemiologico, ai competenti Servizi dell’Azienda Sanitaria Locale.

In caso di positività al test (sia per IgM, che per IgG, che per IgM+IgG) il medico competente deve invitare il lavoratore a rientrare al proprio domicilio e quindi a mantenere l’isolamento, anche dai propri familiari. Il medico deve segnalare il caso all’Azienda sanitaria e va predisposto un referto che specifica la tipologia di test utilizzato.


coronavirus; da domani in tutta la regione consegna mascherine a indigenti e disabili

(aun) – perugia, 3 mag. 020 –  La Regione Umbria, d’intesa con l’ANCI (Associazione nazionale comuni italiani) regionale, distribuirà a partire da domani oltre 150.000 mascherine chirurgiche e guanti mono uso da destinare alle categorie più fragili, quali famiglie indigenti, over 65 e disabili non autosufficienti, dei 92 comuni umbri.  La decisione è stata assunta nel corso della riunione del Comitato operativo regionale, su specifica volontà della presidente della Regione, Donatella Tesei, condivisa con l’assessore regionale alla sanità, Luca Coletto.  La distribuzione avverrà già da domani mattina grazie alla collaborazione di ANCI Umbria e della stessa Protezione Civile regionale. L’iniziativa autonoma della Regione Umbria si affianca al piano nazionale annunciato dal Commissario straordinario per l’emergenza Covid-19, Domenico Arcuri, che prevede la distribuzione dei dispositivi di protezione individuale ad alcune categorie (come ad esempio il personale dei servizi essenziali) e la vendita degli stessi dpi a prezzi calmierati.


coronavirus: in Umbria contagi “zero”; aggiornamento casi alle ore 8 del 3 maggio

(aun) – perugia, 3 mag. 020 – Oggi in Umbria si registra lo “zero” contagi sul totale dei tamponi effettuati. Questi i dati al momento disponibili e aggiornati alle ore 8 di domenica 3 maggio: complessivamente 1.394 persone (invariato) in Umbria sono risultate positive al virus Covid-19, gli attualmente positivi sono 236 (- 21).

I guariti sono 1090 (+ 21); risultano 53 clinicamente guariti(- 8); i deceduti sono 68 (invariato).

Dei 1.394 pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 71 (- 2); di questi 13 ( invariato) sono in terapia intensiva.

Le persone in isolamento domiciliare sono 790 (- 41); sempre alla stessa data, risultano 16.100 (+ 249) persone uscite dall’isolamento.

Nel complesso, entro le ore 8 del 3 maggio, sono stati effettuati 38.823 tamponi (+ 751).

I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.

Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro Maggiori dati e tutte le notizie relative all’emergenza coronavirus sono consultabili su www.regione.umbria.it/coronavirus in cui è stata attivata una dashboard (https://coronavirus.regione.umbria.it/) che fornisce tutti i dati in merito all’evoluzione del Covid-19 in Umbria.

A tale riguardo si precisa che i dati di questa nota sono, come detto, riferiti ed aggiornati alle ore 8 del giorno di riferimento, mentre quelli inseriti nella “Dashboard” del sito istituzionale sono in continuo aggiornamento.  


coronavirus: andamento epidemia nel mese di aprile

(aun) – perugia 2 mag. 020 – Il mese di aprile è stato particolarmente significativo per l’andamento dell’epidemia in Umbria in quanto, a partire dalla prima settimana, abbiamo assistito ad un’inversione del trend dei principali indicatori che si è mantenuta costante fino ad oggi: dai dati resi noti dalla Direzione regionale alla Sanità, l’1 aprile le persone al momento positive al Covid-19 erano 1.043, l’1 maggio gli attualmente positivi sono scesi a 272 (-771).

Cali percentuali in doppia cifra sono stati registrati per i ricoverati totali (-66 per cento) e in terapia intensiva (-71 per cento) e per i cittadini in isolamento domiciliare (-69 per cento): dai 218 ricoveri totali del 1 aprile, si è passati a 73 il 1 maggio(-145), i posti occupati in rianimazione, 45 lo scorso mese, sono passati a 13 (-32).

I pazienti guariti all’inizio del mese scorso erano solo 15, il primo maggio sono stati registrati 1053 guariti, con una crescita di 1038 unità. I soggetti usciti dall’isolamento l’1 maggio sono arrivati  a quota 15.742, mentre il 1 aprile erano 4.358.  

Il virus non ha però risparmiato sofferenze nei casi più gravi, facendo registrare 31 decessi in più da inizio mese, 68 in totale (l’1 aprile i deceduti erano 37).  

Il buon andamento complessivo è stato determinato anche dall’incremento sostenuto dei tamponi effettuati giornalmente dai laboratori regionali, con una media giornaliera stabile di circa 1000 tamponi: si è passati dai 9.080 tamponi effettuati entro il primo giorno di aprile ai 37.762 all’1 maggio (+28.682).


coronavirus: aggiornamento casi alle ore 8 del 2 maggio

(aun) – perugia, 2 mag. 020 – Questi i dati al momento disponibili e aggiornati alle ore 8 di sabato 2 maggio: complessivamente 1.394 persone (+1 rispetto a ieri) in Umbria sono risultate positive al virus Covid-19, gli attualmente positivi sono 257 (-15).

I guariti sono 1069(+16); risultano 61 clinicamente guariti (-7); i deceduti sono 68 (invariato)

  Dei pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 73 (invariato); di questi 13 (invariato) sono in terapia intensiva.

  Le persone in isolamento domiciliare sono 831 (-74); sempre alla stessa data, risultano 15.851 (+109) persone uscite dall’isolamento.

Nel complesso, entro le ore 8 del 2 maggio, sono stati effettuati 38.072 tamponi (+310).

  I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.

Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro

  Maggiori dati e tutte le notizie relative all’emergenza coronavirus sono consultabili su www.regione.umbria.it/coronavirus in cui è stata attivata una dashboard (https://coronavirus.regione.umbria.it/) che fornisce tutti i dati in merito all’evoluzione del Covid-19 in Umbria.

  A tale riguardo si precisa che i dati di questa nota sono, come detto, riferiti ed aggiornati alle ore 8 del giorno di riferimento, mentre quelli inseriti nella “Dashboard” del sito istituzionale sono in continuo aggiornamento.


coronavirus: aggiornamento casi 1 maggio alle ore 8  

(aun) – perugia, 1 mag. 020 – Questi i dati al momento disponibili e aggiornati alle ore 8 di venerdì 1 maggio: complessivamente 1.393 persone (+1 rispetto a ieri) in Umbria sono risultate positive al virus Covid-19, gli attualmente positivi sono 272 (-27).

I guariti sono 1053(+27); risultano 68 clinicamente guariti (+2); i deceduti sono 68 (+1)

Dei pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 73 (-11); di questi 13 (-3) sono in terapia intensiva.

Le persone in isolamento domiciliare sono 905 (-40); sempre alla stessa data, risultano 15.742 (+840) persone uscite dall’isolamento.

Nel complesso, entro le ore 8 di oggi 1 maggio, sono stati effettuati 37.762 tamponi (+1303).

I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.
Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro

Maggiori dati e tutte le notizie relative all’emergenza coronavirus sono consultabili su www.regione.umbria.it/coronavirus in cui è stata attivata una dashboard (https://coronavirus.regione.umbria.it/) che fornisce tutti i dati in merito all’evoluzione del Covid-19 in Umbria.

A tale riguardo si precisa che i dati di questa nota sono, come detto, riferiti ed aggiornati alle ore 8 del giorno di riferimento, mentre quelli inseriti nella “Dashboard” del sito istituzionale sono in continuo aggiornamento.


coronavirus: gel disinfettante e soluzione alcolica, progetto innovativo del dipartimento assistenza farmaceutica della usl 2 con la collaborazione della fondazione fendi

(aun) – perugia, 30 apr. 020 Prende vita da due mega contenitori di mille litri ciascuno di alcool isopropilico donato dalla Protezione Civile Nazionale, il progetto della Usl Umbria 2, di produzione di migliaia di flaconi da 100-150 ml spray di soluzione alcolica al 70 per cento che può soddisfare le necessità dei 6000 pazienti fragili del territorio regionale per la disinfezione delle mani e per la disinfezione di vari oggetti di uso comune: telefonini, chiavi, occhiali, tastiere, telecomandi.

  “Un’iniziativa lodevole ed utile, ‘fatta in casa’, grazie a prodotti donati e alla grande professionalità, nonché spirito di iniziativa, dei nostri operatori dell’Azienda Usl2 – ha sottolineato la presidente Donatella Tesei – Ringrazio il direttore del dipartimento per l’Assistenza Farmaceutica Usl 2, dr. Fausto Bartolini per l’iniziativa, la Fondazione Carla Fendi per il contributo, gli altri donatori che hanno cooperato e tutto il personale che ha messo a disposizione le proprie competenze” .

Il progetto ha infatti visto una donazione di 8000 euro da parte della Fondazione Carla Fendi, impegnata in prima linea nel sostegno alle attività sanitarie e ospedaliere in questa fase emergenziale, per acquisto dei flaconi spray in cui mettere il disinfettante da distribuire ai pazienti particolarmente fragili e vulnerabili, oncologici e oncoematologici, dializzati, con malattie rare e trapiantati di tutta la regione, un presidio fondamentale per la prevenzione del contagio del COVID – 19. I flaconi spray di soluzione alcolica saranno distribuiti insieme al gel disinfettante sempre prodotto dal laboratorio galenico della Farmacia interna del Presidio Ospedaliero di Foligno dell’Azienda Usl Umbria 2

Il tutto ha avuto inizio con il trasporto del prezioso carico di alcool isopropilico, ceduto a titolo gratuito al “San Giovanni Battista” di Foligno grazie all’intervento della Protezione Civile Nazionale. Il trasporto è stato eseguito da una squadra dei Vigili del Fuoco che ha posizionato, con grande maestria e con la massima cautela, il contenitore all’interno di un bunker antincendio della struttura ospedaliera nei pressi del laboratorio galenico centralizzato dell’Azienda Usl Umbria 2.

I venti quintali di alcool isopropilico, opportunamente trattati, garantiscono una concentrazione della soluzione pari al 75% (come da indicazioni dell’OMS)che, preparata dallo staff dei farmacisti del laboratorio galenico aziendale, potrà essere distribuita ai pazienti in flaconi di 100-150 ml.

Si tratta di un progetto decisamente innovativo, unico in Italia, fortemente supportato dalla Regione Umbria e dalla direzione strategica dell’Azienda Usl Umbria 2 per fronteggiare la diffusione del Covid-19.

L’iniziativa si aggiunge, all’autoproduzione di un gel alcolico come da Farmacopea e  già distribuito ai vari reparti di degenza, Pronto soccorso dei vari presidi ospedalieri, Servizio 118 e al personale sanitario dei distretti e delle Usca che si recano a domicilio per praticare il tampone per il test del Covid-19 e monitorare le condizioni cliniche dei pazienti.

Viste le difficoltà che hanno un po’ tutti i Paesi di approvvigionarsi di tali prodotti, avere la possibilità di produrre in proprio e distribuire flaconi spray con soluzione alcolica al 70% e gel disinfettante per l’igiene delle mani risulta di grande utilità, se non indispensabile in questa fase emergenziale in quanto rappresentano presidi principali di prevenzione da adottare per evitare il contagio.

“Il ministero della Salute – spiega il direttore del dipartimento per l’Assistenza Farmaceutica dell’Azienda Usl Umbria 2 dr. Fausto Bartolini – tra le azioni di prevenzione per combattere il contagio del Covid-19, raccomanda insistentemente di procedere con un accurato e continuo lavaggio delle mani nonché la disinfezione delle stesse con un disinfettante alcolico dopo aver toccato qualsiasi oggetto o superficie. Sarebbe opportuno lavarsi accuratamente le mani e poi disinfettarle. Oppure se non si è nelle condizioni di lavarsi le mani procedere con la disinfezione”.

L’utilizzo del gel risulta migliore della soluzione in quanto tale formulazione consente un permanenza maggiore sulla cute che non la soluzione che evapora più rapidamente e quindi ha una maggiore efficacia contro Virus e batteri presenti. Discorso analogo per la produzione del disinfettante alcolico con soluzione al 70 per cento.  “La soluzione alcolica in un flacone che poi la nebulizza – spiega sempre il dottor Bartolini – è indicata per la disinfezione di vari oggetti che quotidianamente manipoliamo e che rappresentano un veicolo molto pericoloso di virus e batteri. Nell’emergenza attuale, la produzione, su scala nazionale, del disinfettante gel alcolico e ancor più della soluzione alcolica presenta ormai da tempo delle enormi difficoltà, legate essenzialmente alla carenza di principi attivi e soprattutto alle difficoltà produttive (molte aziende importanti hanno i siti produttivi nel Nord Italia). Diventa quindi fondamentale avere a disposizione, peraltro gratuitamente tale quantità di materia prima, alcool e contenitori gratuiti, nonché professionisti qualificati che si sono resi disponibili a lavorare a questa iniziativa fuori orario di servizio senza percepire compenso aggiuntivo, e tecnologie in grado di trattare e produrre autonomamente tali presidi. Tutto a costo zero per il Sistema Sanitario Regionale”.


coronavirus: aggiornamento casi alle ore 8 del 30 aprile

(aun) – perugia, 30 apr. 020 – Questi i dati al momento disponibili e aggiornati alle ore 8 di giovedì 30 aprile: complessivamente 1.392 persone (+1 rispetto a ieri) in Umbria sono risultate positive al virus Covid-19, gli attualmente positivi sono 299 (-29).

I guariti sono 1026(+29); risultano 66 clinicamente guariti (-1); i deceduti sono 67 (+1)

Dei 1.392 pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 84 (-9); di questi 16 (invariato) sono in terapia intensiva.

Le persone in isolamento domiciliare sono 945 (invariato); sempre alla stessa data, risultano 15.389 (+487) persone uscite dall’isolamento.

Nel complesso, entro le ore 8 del 30 aprile, sono stati effettuati 36.459 tamponi (+1522).

I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.

Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro

Maggiori dati e tutte le notizie relative all’emergenza coronavirus sono consultabili su www.regione.umbria.it/coronavirus in cui è stata attivata una dashboard (https://coronavirus.regione.umbria.it/) che fornisce tutti i dati in merito all’evoluzione del Covid-19 in Umbria.

A tale riguardo si precisa che i dati di questa nota sono, come detto, riferiti ed aggiornati alle ore 8 del giorno di riferimento, mentre quelli inseriti nella “Dashboard” del sito istituzionale sono in continuo aggiornamento.


coronavirus: ultimato monitoraggio nel comune di giove, “13 nuovi positivi, 20 i guariti con doppio tampone, scende a 30 il numero degli attualmente positivi”  

(aun) – perugia 28 apr. 020 – “Scende da 50 a 30 il numero degli abitanti di Giove positivi al Coronavirus. Un dato confortante che conferma il contenimento dell’infezione tra la popolazione che potrà gradualmente tornare alla normalità”: la notizia arriva dall’assessore regionale alla Sanità, Luca Coletto.

   “Nel corso della mattinata sono arrivati gli ultimi esiti dei tamponi effettuati a Giove – ha detto l’assessore  – e quindi il dato a disposizione è da considerare definitivo. Su 909 test sierologici rapidi su sangue capillare effettuati, per 73 soggetti è stato necessario ricorrere ad ulteriore approfondimento con l’esecuzione del tampone – precisa Coletto –  Di questi, 13 soggetti sono risultati positivi che portano a 50 il numero complessivo dei casi Covid registrati nel territorio di Giove dall’inizio dell’emergenza sanitaria. Al momento però, sono 30 gli attualmente positivi, visto che 20 soggetti sono guariti”.  

  L’assessore ha evidenziato come “l’indagine promossa dalla Regione Umbria abbia permesso di isolare 13 nuovi soggetti, tra l’altro totalmente asintomatici, ma positivi al Coronavirus che avrebbero potuto diffondere ulteriormente il contagio tra la popolazione”.

“La riuscita di questo monitoraggio capillare – ha concluso l’assessore – è stata possibile grazie al contributo e al lavoro sinergico dell’Amministrazione Comunale di Giove, della Protezione Civile, delle Associazioni di Volontariato locali e regionali, delle forze dell’ordine e degli operatori, medici ed infermieri dell’Azienda Usl Umbria 2 distretto di Narni e Amelia, che hanno messo in campo un’organizzazione efficace ed efficiente che ha garantito tempi rapidi di esecuzione ed evitato assembramenti”.

Da giovedì 23 a sabato 25 aprile, nella zona rossa di Giove, nel distretto di Narni – Amelia della Usl Umbria 2, Su circa 1880 abitanti sono stati effettuati 909 test sierologici e 507 tamponi naso faringei.

La popolazione presa in esame va dai 14 anni in su e il primo dato rilevante riguarda l’esito negativo di tutti i test effettuati nei residenti con fascia di età compresa tra i 14 ed i 18 anni.

Nel territorio comunale sono state allestite tre postazioni con operatori sanitari impegnati nella sede del Pes (Punto Erogazione Servizi Usl 2) di Giove, in un ambulatorio mobile regionale ed in un’unità che ha raggiunto a domicilio circa 40 soggetti con difficoltà di deambulazione.  L’effettuazione dei tamponi ai 50 soggetti risultati positivi dall’inizio dell’emergenza sanitaria ha permesso di individuare, attraverso un doppio tampone negativo a distanza di 48 ore, il numero confortante di 20 guarigioni.


coronavirus: aggiornamento casi alle ore 8 del 28 aprile

(aun) – perugia, 28 apr. 020 – Questi i dati al momento disponibili e aggiornati alle ore 8 di martedì 28 aprile: complessivamente 1.379 persone (+9 rispetto a ieri) in Umbria sono risultate positive al virus Covid-19, gli attualmente positivi sono 351 (-19).

I guariti sono 963(+28); risultano 76 clinicamente guariti (-7); i deceduti sono 65 (invariato)

Dei 1.379 pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 97 (-9); di questi 17 (+1) sono in terapia intensiva.

Le persone in isolamento domiciliare sono 981 (+4); sempre alla stessa data, risultano 14.594 (+494) persone uscite dall’isolamento.

Nel complesso, entro le ore 8 del 28 aprile, sono stati effettuati 33.881 tamponi (+1075).

I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.

Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro

Maggiori dati e tutte le notizie relative all’emergenza coronavirus sono consultabili su www.regione.umbria.it/coronavirus in cui è stata attivata una dashboard (https://coronavirus.regione.umbria.it/) che fornisce tutti i dati in merito all’evoluzione del Covid-19 in Umbria. A tale riguardo si precisa che i dati di questa nota sono, come detto, riferiti ed aggiornati alle ore 8 del giorno di riferimento, mentre quelli inseriti nella “Dashboard” del sito istituzionale sono in continuo aggiornamento.


coronavirus: aggiornamento casi alle ore 8 del 27 aprile

(aun) – perugia, 27 apr. 020 – Questi i dati al momento disponibili e aggiornati alle ore 8 di lunedì 27 aprile: complessivamente 1.370 persone (+ 2 rispetto a ieri) in Umbria sono risultate positive al virus Covid-19, gli attualmente positivi sono 371 (- 6).

I guariti sono 935(+8); risultano 83 clinicamente guariti (+2); i deceduti sono 65 (+1)

Dei 1.370 pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 106 (-2); di questi 16 (-1) sono in terapia intensiva.  Le persone in isolamento domiciliare sono 977 (-31); sempre alla stessa data, risultano 14.100 (+36) persone uscite dall’isolamento.

Nel complesso, entro le ore 8 del 27 aprile, sono stati effettuati 32.806 tamponi (+237).

I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.

Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro

Maggiori dati e tutte le notizie relative all’emergenza coronavirus sono consultabili su www.regione.umbria.it/coronavirus in cui è stata attivata una dashboard (https://coronavirus.regione.umbria.it/) che fornisce tutti i dati in merito all’evoluzione del Covid-19 in Umbria.

A tale riguardo si precisa che i dati di questa nota sono, come detto, riferiti ed aggiornati alle ore 8 del giorno di riferimento, mentre quelli inseriti nella “Dashboard” del sito istituzionale sono in continuo aggiornamento.


coronavirus: carceri umbre sotto monitoraggio, effettuati 1304 tamponi

(aun) – perugia 26 apr. 020 – Sono 1304 in totale i tamponi effettuati nelle 4 carceri umbre.   

“Nell’ambito del Piano predisposto dalla Regione per la gestione delle fragilità indotte da Covid-19 – ha spiegato l’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto – la  priorità è riuscire ad individuare le persone in condizione di fragilità che, in questo periodo di emergenza, rischia di diventare ancora più grave, ma l’ulteriore sfida è quella di proteggere le comunità dal rischio di infezione evitando che possano trasformarsi in veri e propri focolai come, purtroppo, è già accaduto in altre regioni. A tal fine, sono stati definiti dei percorsi per garantire la salute degli ospiti di queste strutture e di tutti coloro che vi lavorano. In questo contesto, è stata dedicata grande attenzione alle 4 carceri del territorio regionale. Proprio ieri – ha reso noto Coletto – sono arrivati gli ultimi risultati di un primo monitoraggio che prevedeva di rilevare per ora la positività al coronavirus solo sui detenuti in mobilità al loro primo ingresso in carcere, mentre si sono privilegiati i controlli sulla polizia penitenziaria e sugli operatori che potrebbero involontariamente portare il virus dentro le strutture. Complessivamente – continua l’assessore – su 2482 soggetti, di cui 1451 detenuti e 1031 tra polizia penitenziaria, operatori e sanitari, sono stati effettuati 1304 tamponi pari al 52,54 per cento dei soggetti totali: 276 tamponi sono stati fatti ai detenuti (19,02 per cento), altri 1028 (99,71 per cento) sono stati effettuati sul personale in servizio, gli unici a non essere stati monitorati sono stati i soggetti in ferie o assenti per un lungo periodo”.

Dal monitoraggio nella prima fase era risultato positivo un detenuto, trasferito in Umbria e in isolamento già dal momento dell’ingresso nella struttura penitenziaria e che attualmente, dopo la relazione al magistrato, è agli arresti domiciliari nella sua residenza fuori regione. Inoltre, un operatore risultato positivo per contatti esterni e da subito in isolamento, è stato dichiarato guarito dopo l’esito di due tamponi negativi.

Ig/g/nnn


coronavirus: aggiornamento casi alle ore 8 di domenica 26 aprile

(aun) – perugia, 26 apr. 020 – Questi i dati al momento disponibili e aggiornati alle ore 8 di domenica 26 aprile: complessivamente 1.368 persone (+ 2) in Umbria sono risultate positive al virus Covid-19, gli attualmente positivi sono 377 (- 21).

I guariti sono 927 (+ 22); risultano 81 clinicamente guariti (- 20); i deceduti sono 64 (+ 1).

Dei 1.368 pazienti positivi, attualmente sono ricoverati in 108 (-5); di questi 17 (- 1) sono in terapia intensiva.

Le persone in isolamento domiciliare sono 1.008 (- 73); sempre alla stessa data, risultano 14.064 (+ 106) persone uscite dall’isolamento.
Nel complesso, entro le ore 8 del 26 aprile, sono stati effettuati 32.569 tamponi (+ 630).

I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.

Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro Maggiori dati e tutte le notizie relative all’emergenza coronavirus sono consultabili su www.regione.umbria.it/coronavirus in cui è stata attivata una dashboard (https://coronavirus.regione.umbria.it/) che fornisce tutti i dati in merito all’evoluzione del Covid-19 in Umbria.

A tale riguardo si precisa che i dati di questa nota sono, come detto, riferiti ed aggiornati alle ore 8 del giorno di riferimento, mentre quelli inseriti nella “Dashboard” del sito istituzionale sono in continuo aggiornamento.


coronavirus: aggiornamento casi alle ore 8 di sabato 25 aprile

(aun) – perugia, 25 apr. 020 – Questi i dati al momento disponibili e aggiornati alle ore 8 di sabato 25 aprile: complessivamente 1.366 persone (+ 3) in Umbria sono risultate positive al virus Covid-19, gli attualmente positivi sono 398 (- 36).
I guariti sono 905 (+ 38); risultano 101 clinicamente guariti (- 11); i deceduti sono 63 (+ 1).
Dei 1.366 pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 113 (invariato); di questi 18 (- 1) sono in terapia intensiva.
Le persone in isolamento domiciliare sono 1.081 (- 75); sempre alla stessa data, risultano 13.958 (+ 213) persone uscite dall’isolamento.
Nel complesso, entro le ore 8 del 25 aprile, sono stati effettuati 31.939 tamponi (+ 1.415).
I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.
Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro Maggiori dati e tutte le notizie relative all’emergenza coronavirus sono consultabili su www.regione.umbria.it/coronavirus in cui è stata attivata una dashboard (https://coronavirus.regione.umbria.it/) che fornisce tutti i dati in merito all’evoluzione del Covid-19 in Umbria.
A tale riguardo si precisa che i dati di questa nota sono, come detto, riferiti ed aggiornati alle ore 8 del giorno di riferimento, mentre quelli inseriti nella “Dashboard” del sito istituzionale sono in continuo aggiornamento.


coronavirus: coletto, “avviato progetto sperimentale di telemedicina”

(aun) – Perugia 24 apr. 020 – “La sorveglianza e il controllo costante delle condizioni di salute della popolazione sono elementi fondamentali per la ripartenza”: lo afferma l’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto, rendendo noto che “sul territorio regionale sta prendendo il via un progetto sperimentale di telemedicina che permette il monitoraggio a distanza delle condizioni cliniche dei pazienti curati a domicilio attraverso la trasmissione di referti per via telematica.

   “In questo momento di emergenza i vantaggi dell’utilizzo delle piattaforme tecnologiche sono tanti – afferma l’assessore Coletto – e vanno da quello principale che consiste nel non esporre il personale sanitario e i pazienti al rischio di infezioni evitando spostamenti in situazioni di emergenza sanitaria, a quello di favorire uno scambio di informazioni in tempo reale tra i medici anche relativi al monitoraggio dei parametri vitali dei pazienti per la somministrazione di terapie adeguate. Il progetto è di grande rilievo anche  per gli impieghi extra-pandemici, quindi per una modalità assistenziale in tempi ordinari”.

   “Al momento la telemedicina – aggiunge Coletto – sarà fondamentale per supportare l’attività delle Unità speciali di continuità assistenziale che si recano a domicilio e nelle residenze con ospiti Covid positive. Infatti, in stretto collegamento con i medici di medicina generale e di continuità assistenziale, i medici delle USca possono sommistrare ai pazienti con sintomi lievi o moderati, la terapia domiciliare con idrossiclorochina che però esclude ad esempio i pazienti cardiopatici, a tal fine è richiesto l’elettrocardiogramma che, grazie a questo progetto, potrà essere effettuato a casa del paziente e trasmesso direttamente agli specialisti”.


coronavirus: aggiornamento casi alle ore 8 del 24 aprile

(aun) – perugia, 24 apr. 020 – Questi i dati al momento disponibili e aggiornati alle ore 8 di venerdì 24 aprile: complessivamente 1.363 persone (+ 1 rispetto a ieri) in Umbria sono risultate positive al virus Covid-19, gli attualmente positivi sono 434 (- 55).

I guariti sono 867 (+ 55); risultano 112 clinicamente guariti (- 22); i deceduti sono 62 (+ 1).

Dei 1.363 pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 113 (- 6); di questi 19 (invariato) sono in terapia intensiva.

Le persone in isolamento domiciliare sono 1.156 (- 87); sempre alla stessa data, risultano 13.745 (+ 331) persone uscite dall’isolamento.

Nel complesso, entro le ore 8 del 24 aprile, sono stati effettuati 30.524 tamponi (+ 1.513).

I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.

Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro Maggiori dati e tutte le notizie relative all’emergenza coronavirus sono consultabili su www.regione.umbria.it/coronavirus in cui è stata attivata una dashboard (https://coronavirus.regione.umbria.it/) che fornisce tutti i dati in merito all’evoluzione del Covid-19 in Umbria.

A tale riguardo si precisa che i dati di questa nota sono, come detto, riferiti ed aggiornati alle ore 8 del giorno di riferimento, mentre quelli inseriti nella “Dashboard” del sito istituzionale sono in continuo aggiornamento.


coronavirus, prolungata “zona rossa” a giove (tr) fino alle ore 20 del 3 maggio prossimo 
(aun) – perugia, 23 apr. 020 – A seguito della odierna relazione inviata dalla Usl Umbria 2, e il parere favorevole della Direzione Sanitaria Regionale, si prolungano per il territorio del Comune di Giove, sino alle ore 20 del 3 maggio prossimo, le limitazioni già previste nell’ordinanza della Presidente della Regione Umbria numero 17 del 10 aprile scorso.

Dalla relazione sanitaria, infatti, emerge che ad oggi Giove registra 37 casi positivi ed “il quadro generale presenta una condizione epidemica ancora in evoluzione, senza chiari segni di remissione e/o stabilizzazione”, con un tasso di positivi per abitanti ben più alto del resto della regione. Nella relazione del Commissario straordinario della Usl Umbria 2 si propone dunque: “la prosecuzione della messa in isolamento dell’intera popolazione del Comune di Giove almeno fino al giorno 3 maggio 2020, periodo che potrà eventualmente ridursi a seguito del miglioramento del quadro epidemiologico attuale, che lo allinei agli altri comuni limitrofi, ed a seguito di specifica relazione da parte della Azienda Sanitaria USL Umbria 2”.
Da qui l’ordinanza della Presidente Donatella Tesei (in allegato il testo) firmata oggi.
Port/mp/nn


coronavirus: aggiornamento casi alle ore 8 del 23 aprile

(aun) – perugia, 23 apr. 020 – Questi i dati al momento disponibili e aggiornati alle ore 8 di mercoledì 23 aprile: complessivamente 1.362 persone (+ 5 rispetto a ieri) in Umbria sono risultate positive al virus Covid-19, gli attualmente positivi sono 489 (- 21).

I guariti sono 812(+ 26); risultano 134 clinicamente guariti(- 5); i deceduti sono 61 (invariato).

  Dei 1.362 pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 119 (+2); di questi 19 (-1) sono in terapia intensiva.

  Le persone in isolamento domiciliare sono 1.243 (-40); sempre alla stessa data, risultano 13.414 (+394) persone uscite dall’isolamento.

Nel complesso, entro le ore 8 del 23 aprile, sono stati effettuati 29.011  tamponi (+ 1356).

  I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.

  Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro

  Maggiori dati e tutte le notizie relative all’emergenza coronavirus sono consultabili su www.regione.umbria.it/coronavirus in cui è stata attivata una dashboard (https://coronavirus.regione.umbria.it/) che fornisce tutti i dati in merito all’evoluzione del Covid-19 in Umbria.

  A tale riguardo si precisa che i dati di questa nota sono, come detto, riferiti ed aggiornati alle ore 8 del giorno di riferimento, mentre quelli inseriti nella “Dashboard” del sito istituzionale sono in continuo aggiornamento.


coronavirus: aggiornamento casi alle ore 8 del 21 aprile
(aun) – perugia, 22 apr. 020 – Questi i dati al momento disponibili e aggiornati alle ore 8 di mercoledì 22 aprile: 1.357 persone (+ 4 rispetto a ieri) in Umbria risultano positive al virus Covid-19, gli attualmente positivi sono 510 (- 58).
I guariti sono 786(+ 61; risultano 139 clinicamente guariti(- 22); i deceduti sono 61 (+1).
Dei 1.357 pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 117 (- 12); di questi 20 (-2) sono in terapia intensiva.
Le persone in isolamento domiciliare sono 1.283 (-34); sempre alla stessa data, risultano 13.020 (+484) persone uscite dall’isolamento.
Nel complesso, entro le ore 8 del 22 aprile, sono stati effettuati 27.655  tamponi (+ 993).
I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.
Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro. 
Maggiori dati e tutte le notizie relative all’emergenza coronavirus sono consultabili su www.regione.umbria.it/coronavirus in cui è stata attivata una dashboard (https://coronavirus.regione.umbria.it/) che fornisce tutti i dati in merito all’evoluzione del Covid-19 in Umbria.
A tale riguardo si precisa che i dati di questa nota sono, come detto, riferiti ed aggiornati alle ore 8 del giorno di riferimento, mentre quelli inseriti nella “Dashboard” del sito istituzionale sono in continuo aggiornamento.


coronavirus: aggiornamento casi alle ore 8 del 21 aprile
(aun) – perugia, 21 apr. 020 – Questi i dati al momento disponibili e aggiornati alle ore 8 di martedì 21 aprile: 1.353 persone (+ 4 rispetto a ieri) in Umbria risultano positive al virus Covid-19, gli attualmente positivi sono 568 (- 23).
I guariti sono 725 (+ 25); risultano 161 clinicamente guariti (- 6); i deceduti sono 60 (+2).
Dei 1.353 pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 129 (- 13); di questi 22 (-7) sono in terapia intensiva.
Le persone in isolamento domiciliare sono 1.317 (-58); sempre alla stessa data, risultano 12.536 (+743) persone uscite dall’isolamento.
Nel complesso, entro le ore 8 del 21 aprile, sono stati effettuati 26.662  tamponi (+ 1.116).
I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.
Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro
Maggiori dati e tutte le notizie relative all’emergenza coronavirus sono consultabili su www.regione.umbria.it/coronavirus in cui è stata attivata una dashboard (https://coronavirus.regione.umbria.it/) che fornisce tutti i dati in merito all’evoluzione del Covid-19 in Umbria.
A tale riguardo si precisa che i dati di questa nota sono, come detto, riferiti ed aggiornati alle ore 8 del giorno di riferimento, mentre quelli inseriti nella “Dashboard” del sito istituzionale sono in continuo aggiornamento.


coronavirus: aggiornamento casi alle ore 8 del 20 aprile

(aun) – perugia, 20 apr. 020 – Questi i dati al momento disponibili e aggiornati alle ore 8 di lunedì 20 aprile: 1.349 persone (+ 1 rispetto a ieri) in Umbria risultano positive al virus Covid-19, il nuovo paziente positivo al Covid-19 proviene da fuori regione ed è ricoverato in Umbria. Gli attualmente positivi sono 591 (- 54). I guariti sono 700 (+ 55); risultano 167 clinicamente guariti (- 42); i deceduti sono 58 (invariato).

Dei 1.349 pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 142 (+ 4); di questi 29 (-1) sono in terapia intensiva.

Le persone in isolamento domiciliare sono 1.375 (- 96); sempre alla stessa data, risultano 11.793 (+176) persone uscite dall’isolamento. Nel complesso, entro le ore 8 del 20 aprile, sono stati effettuati 25.546 tamponi (+ 391).

I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.

Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro

Maggiori dati e tutte le notizie relative all’emergenza coronavirus sono consultabili su www.regione.umbria.it/coronavirus in cui è stata attivata una dashboard (https://coronavirus.regione.umbria.it/) che fornisce tutti i dati in merito all’evoluzione del Covid-19 in Umbria.

A tale riguardo si precisa che i dati di questa nota sono, come detto, riferiti ed aggiornati alle ore 8 del giorno di riferimento, mentre quelli inseriti nella “Dashboard” del sito istituzionale sono in continuo aggiornamento


coronavirus: aggiornamento casi alle ore 8 del 19 aprile

(aun)perugia, 19 apr. 020 – Questi i dati al momento disponibili, e aggiornati alle ore 8 di domenica 19 aprile: 1.348 persone (+ 4 rispetto a ieri) in Umbria risultano positive al virus Covid-19, mentre gli attualmente positivi sono 645 (- 83).

I guariti sono 645 (+ 86); risultano 209 clinicamente guariti (- 48); i deceduti sono 58 (+1).

Dei 1.348 pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 138 (- 3); di questi 30 (-2) sono in terapia intensiva.

Le persone in isolamento domiciliare sono 1.471 (- 162); sempre alla stessa data, risultano 11.617 (+471) persone uscite dall’isolamento.

Nel complesso, entro le ore 8 del 19 aprile, sono stati effettuati 25.155  tamponi (+ 1.065).

I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.

Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro

Maggiori dati e tutte le notizie relative all’emergenza coronavirus sono consultabili su www.regione.umbria.it/coronavirus in cui è stata attivata una dashboard (https://coronavirus.regione.umbria.it/) che fornisce tutti i dati in merito all’evoluzione del Covid-19 in Umbria.

A tale riguardo si precisa che i dati di questa nota sono, come detto, riferiti ed aggiornati alle ore 8 del giorno di riferimento, mentre quelli inseriti nella “Dashboard” del sito istituzionale sono in continuo aggiornamento.


coronavirus: aggiornamento casi alle ore 8 del 18 aprile

(aun) – perugia, 18 apr. 020 – Questi i dati al momento disponibili, e aggiornati alle ore 8 di sabato 18 aprile: 1.344 persone (+ 7 rispetto a ieri) in Umbria risultano positive al virus Covid-19, mentre gli attualmente positivi sono 728 (- 60).

  I guariti sono 559 (+ 67); risultano 257 clinicamente guariti (- 37); i deceduti sono 57 (invariato).

  Dei 1.344 pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 141 (- 1); di questi 32 (+ 1) sono in terapia intensiva.

  Le persone in isolamento domiciliare sono 1.633 (- 138); sempre alla stessa data, risultano 11.146 (+ 606) persone uscite dall’isolamento.

Nel complesso, entro le ore 8 del 18 aprile, sono stati eseguiti 24.090 tamponi (+ 1.288).

  I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.

  Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro

  Maggiori dati e tutte le notizie relative all’emergenza coronavirus sono consultabili su www.regione.umbria.it/coronavirus in cui è stata attivata una dashboard (https://coronavirus.regione.umbria.it/) che fornisce tutti i dati in merito all’evoluzione del Covid-19 in Umbria.

  A tale riguardo si precisa che i dati di questa nota sono, come detto, riferiti ed aggiornati alle ore 8 del giorno di riferimento, mentre quelli inseriti nella “Dashboard” del sito istituzionale sono in continuo aggiornament


coronavirus: il punto della settimana per la gestione del’emergenza

(aun) – perugia 17 apr. 020 – Andamento dell’epidemia nell’ultima settimana, screening attraverso i tamponi della popolazione ristretta nelle carceri e degli ospiti delle strutture residenziali per anziani, resoconto dell’attività delle Unità speciali di continuità assistenziale, risultati della strategia tamponi: questi gli argomenti trattati dall’assessore Luca Coletto, e dal direttore regionale alla Sanità, Claudio Dario, nel corso della seconda parte della conferenza che si è tenuta stamani a Palazzo Donini alla presenza della presidente della Regione, Donatella Tesei, del prefetto di Perugia, Claudio Sgaraglia, del Rettore dell’Università di Perugia, Maurizio  Oliviero.

Tracciando una sintesi settimanale del lavoro svolto per la gestione  dell’emergenza Covid-19 in Umbria, l’assessore Coletto  ha riferito che “dal 10 al 17 aprile la variazione delle persone attualmente positive è di -303, da 1091 positivi del 10 aprile siamo passati ai 788 attuali, i ricoveri da 185 sono diventati 142 ricoveri (-43), con 31 posti letto occupati in terapia intensiva (da 39 a 31). I decessi invece sono aumentati di 5 (da 52 a 57) con un indice di letalità attuale del 4,26 per cento (il 10 aprile era 3,99), mentre sono 333 i guariti (da 159 a 492) e 3183 sono usciti dall’isolamento domiciliare”.

“La Regione – ha proseguito l’assessore – sta gestendo e monitorando la situazione nella maniera migliore possibile e stiamo vedendo i primi risultati. Nella ‘Fase2’ si dovrà continuare a mantenere alta la guardia e dovremo abituarci ad indossare i dispositivi di protezione individuale e tutti quei comportamenti che ci permetteranno di ripartire in sicurezza”.   

  Il direttore Dario dopo aver ribadito che “nella fase di ripartenza l’attenzione per i comportamenti sarà ferrea, perché la partita sarà vinta proprio su questi accorgimenti che tutti dovremo adottare, a partire dal distanziamento”, ha informato che è terminato il monitoraggio nelle strutture residenziali per anziani e nelle carceri.

Per quanto riguarda le strutture residenziali, su 70 strutture con 2548 ospiti sono stati effettuati 738 tamponi sugli ospiti (28,96 per cento) e 13 sono risultati positivi.  Su 2327 operatori sono stati effettuati 898 tamponi (38,59 per cento) e 19 operatori sono risultati positivi, quindi in totale su 4875 soggetti sono stati effettuati 1636 tamponi (33,36 per cento) con 32 positivi (1,96 per cento)”. In parallelo è stato effettuato il monitoraggio su 4 carceri umbri per un totale di 1451 ospiti: i tamponi effettuati sui soggetti in mobilità sono stati 175 (12,06 per cento) e solo 1 è risultato positivo (0,57 per cento).

Sul personale (guardie e civile) pari a 1009 sono stati effettuati 925 tamponi(91,67 per cento), solo 1 soggetto è risultato positivo (0, 11 per cento).

Quindi su 2460 soggetti sono stati effettuati 1100 tamponi (44,72 per cento) per un totale di 2 positivi (0,18 per cento).

Sempre sul versante sanitario Dario ha ricordato che sono entrate in piena attività le unità speciali di continuità assistenziale, operative dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle 20: nel territorio dell’Usl 1 (Umbria Alto Chiascio, Alto Tevere, Perugino Assisano, Trasimeno e Media Valle del Tevere) e dell’Usl2 (Foligno, Spoleto/Valnerina, Terni, Narni/Amelia, Orvieto) i pazienti gestiti sono 360.

A conclusione dell’incontro è stato reso noto il monitoraggio dei dei test sierologici e molecolari che sono stati impiegati in 1.180 casi.


coronavirus, presentate linee guida “fase 2”. presidente tesei: umbria valore aggiunto per l’intero paese

(aun) – perugia, 17 apr. 020 – “La prossima settimana concretizzeremo in un protocollo le linee guida per la riapertura graduale delle attività produttive e del ritorno alla vita normale nella nostra regione, nella massima sicurezza e nella massima tutela della salute per tutti, frutto di uno studio molto approfondito e di un lavoro sinergico di confronto con le parti sociali, le associazioni datoriali, con l’Università e il Comitato tecnico-scientifico, e condiviso con la Prefettura di Perugia. Lo proporremo in sede di Conferenza delle Regioni, convinti che l’Umbria, per le sue caratteristiche e il lavoro svolto, abbia un valore aggiunto per la fase 2 che possa essere d’ausilio per l’intero Paese e che auspichiamo di condividere con il Governo”. Lo ha sottolineato la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, nella videoconferenza stampa che si è svolta questa mattina a Palazzo Donini alla quale hanno preso parte il Prefetto di Perugia, Claudio Sgaraglia, il Magnifico Rettore dell’Università degli studi di Perugia, Maurizio Oliviero, l’assessore regionale alla Salute Luca Coletto e il direttore regionale alla Salute Claudio Dario, e che è stata preceduta da una riunione con i componenti del Comitato tecnico scientifico Regione-Università. 

   “Abbiamo unito le forze e continuiamo a farlo per giungere a una proposta seria e costruttiva per una riapertura graduale e condizionata delle attività produttive – ha aggiunto – in una fase 2 che sarà ancora più complicata di quella dell’emergenza della diffusione del Covid-19, con la consapevolezza che potrà esporre a un potenziale aumento di contagi. Una delle misure principali riguarderà pertanto l’aspetto sanitario, a cominciare dall’uso di adeguati dispositivi di protezione individuale, dalle mascherine ai guanti, che dovranno continuare ad accompagnarci anche nella vita di tutti i giorni. Pensiamo anche ai test sierologici per prescreening, alla misurazione della temperatura corporea, a nuove metodiche di lavoro che prevedano distanziamenti”.

   “Riaprire – ha detto ancora la presidente Tesei – non significa che l’emergenza è finita e non sarà un ritorno alla situazione che abbiamo lasciato. La nostra proposta vuol guardare avanti, con una visione prospettica, guardando anche alle opportunità che si aprono per il nostro sistema economico e produttivo, in termini di innovazione e sviluppo di start up, e anche in questo è di grande importanza la collaborazione con l’Università di Perugia. L’Umbria, con le sue peculiarità e con i buoni risultati della gestione dell’emergenza, si propone pertanto come laboratorio, a livello nazionale, nell’interlocuzione con il Governo”.

“Nella fase 2 – ha sottolineato inoltre – i comportamenti individuali saranno ancora più importanti: dall’uso dei dispositivi di protezione individuale, dei disinfettanti, al rispetto delle direttive nazionali e regionali”.

Il Prefetto di Perugia, Claudio Sgaraglia, nel sottolineare l’importanza della collaborazione istituzionale nella gestione dell’emergenza e “il grande senso di responsabilità” dimostrato dalla collettività umbra, ha ricordato le attività svolte dalla  Prefettura per la ripartenza delle attività nel rispetto della legalità e della sicurezza.

Il Magnifico Rettore dell’Università degli studi di Perugia, Maurizio Oliviero, nel rimarcare a sua volta la valenza di “una strategia condivisa che produce benefici da parte di una grande macchina che lavora non solo per questa regione ma per questo Paese” e che “il nostro faro di riferimento è la tutela della salute”, si è soffermato sul Gos, il Gruppo operativo di supporto istituito dall’Università. “Ha iniziato a lavorare per la produzione dei reagenti di alta qualità, indispensabili per l’esecuzione dei tamponi e carenti a livello nazionale, facendo sì – ha detto – che in Umbria sia stata garantita la continuità della rilevazione dei casi di contagio. Nei laboratori universitari siamo in grado di produrre anche disinfettanti e antivirali. È stata avviata, inoltre, una valutazione sulle tipologie di mascherine per la protezione individuale”. Un impegno che si aggiunge allo studio “su come l’Umbria, un piccolo microcosmo, possa rimettersi in moto da maggio, dal punto di vista sociale ed economico, in condizioni di sicurezza, analizzando i fabbisogni del territorio. Potrà essere una grande occasione – ha rilevato – e dare vita a piccoli cluster di economia. Un modello di riferimento nazionale”.  

   “Ci prepariamo a ripartire nella maniera che garantisce la massima sicurezza e la tutela della salute”, è il messaggio che ha tenuto a lanciare l’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto. “Abbiamo gestito con buoni risultati la fase acuta della pandemia, ora dobbiamo vincere la pandemia economica e ridare forza al territorio umbro. La fase 2 non sarà semplice – ha rilevato – ed è certo che nella ripartenza ognuno di noi si dovrà abituare a indossare dispositivi di protezione individuale: questo ci permetterà di ripartire in sicurezza”.


coronavirus: aggiornamento casi alle ore 8 del 17 aprile

(aun) – perugia  17 apr. 020 – Questi i dati al momento disponibili, e aggiornati alle ore 8 di venerdì 17 aprile: 1.337 persone (+ 8 rispetto a ieri) in Umbria risultano positive al virus Covid-19, mentre gli attualmente positivi sono 788 (- 38).

I guariti sono 492 (+ 44); risultano 294 clinicamente guariti (+ 4); i deceduti sono 57 (+ 2).

Dei 1.337 pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 142 (- 7); di questi 31 (- 2) sono in terapia intensiva.

Le persone in isolamento domiciliare sono 1.771 (- 134); sempre alla stessa data, risultano 10.540 (+ 702) persone uscite dall’isolamento.

Nel complesso entro le ore 8 del 16 aprile, sono stati eseguiti 22.802 tamponi (+ 1.331).

I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata. 

 Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro

Maggiori dati e tutte le notizie relative all’emergenza coronavirus sono consultabili su www.regione.umbria.it/coronavirus in cui è stata attivata una dashboard (https://coronavirus.regione.umbria.it/) che fornisce tutti i dati in merito all’evoluzione del Covid-19 in Umbria.

A tale riguardo si precisa che i dati di n questa nota sono, come detto, riferiti ed aggiornati alle ore 8 del giorno di riferimento, mentre quelli inseriti nella “Dashboard” del sito istituzionale sono in continuo aggiornamento.


coronavirus: giunta regionale approva schema di accordo con strutture private

(aun) – perugia 16 apr. 020 – La Giunta regionale su iniziativa dell’assessore alla Salute, Luca Coletto, ha approvato lo schema di accordo quadro tra Regione Umbria, Associazione italiana di ospedalità privata (Aiop) e Associazione religiosa istituti socio sanitari umbria (Aris), per la regolamentazione dei rapporti finalizzati al coinvolgimento degli ospedali privati accreditati nella rete ospedaliera regionale della gestione dell’emergenza Covid-19.

“In seguito alla diffusione dell’infezione prodotta dal Covid -19 – ha spiegato l’assessore Coletto – il Ministero della Salute ha aggiornato le linee di indirizzo organizzative dei servizi ospedalieri e il percorso organizzativo dei servizi regionali ospedalieri e territoriali. Con l’emanazione di circolari ministeriali sono stati sospesi i ricoveri in ospedale e ridotte molte attività ad eccezione di quelle considerate non procrastinabili, quali i ricoveri in regime di urgenza (da intendersi in emergenza), i ricoveri elettivi oncologici ed i ricoveri elettivi non oncologici con classe di priorità A. Contestualmente alla sospensione delle ospedalizzazioni – prosegue –  ora è stato necessario riprogrammare  le attività considerando tutta la rete di offerta ospedaliera sul territorio, pubblica e privata, in modo da individuare delle strutture da dedicare alla gestione dell’emergenza ospedaliera non Covid”.

Nell’ambito del piano di potenziamento della rete ospedaliera, a livello nazionale sono state previste per le strutture private diverse tipologie di coinvolgimento, funzionali all’accreditamento di ogni struttura per area chirurgica e area medica, ovvero strutture da utilizzare per il trasferimento e trattamento della casistica chirurgia (a), internistica (b) e riabilitativa (c) di pazienti che necessitano di cure.

“La Regione – ha riferito l’assessore Coletto  – ha quindi stabilito un accordo, che sarà presto firmato, con le Case di Cura AIOP Umbria e ARIS Umbria grazie al quale le strutture private metteranno a disposizione posti letto per pazienti non Covid attualmente degenti presso gli ospedali pubblici, oppure che sono accolti quotidianamente presso i servizi di triage dei Pronto soccorso e che necessitano di prestazioni di tipo urgente o non procrastinabili. Inoltre, garantiranno le prestazioni chirurgiche non procrastinabili con ricovero programmato. I pazienti accolti – conclude Coletto –  se inviati dalle strutture pubbliche, dovranno essere sottoposti alla fase preventiva di triage e aver effettuato il tampone”.

Lo schema di accordo prevede che l’attività svolta in questa fase di emergenza presso le Case di Cura accreditate non rientra nell’attività normalmente contrattualizzata da parte delle Aziende Sanitarie Locali e potrà risultare come attività svolta dall’Azienda pubblica che ha trasferito l’attività presso la Casa di Cura.

Per il periodo di durata dell’emergenza e fino a quando la Regione non dichiarerà terminata questa fase, sono sospese le norme relative all’incompatibilità del personale, sia quelle attinenti l’eventuale operatività del personale pubblico, sia quelle relative alla possibilità del personale e dei collaboratori delle strutture private di operare presso le strutture pubbliche.

Le Case di Cura potranno erogare le prestazioni eseguite dai professionisti che operano al loro interno per i pazienti già in lista di attesa e sempre secondo la progressiva e graduale riattivazione dell’attività sanitaria non procrastinabile, sono inoltre abilitate ad effettuare direttamente con proprio personale i prelievi per gli esami diagnostici a dipendenti e pazienti che si devono ricoverare. L’accordo terminerà alla conclusione dell’emergenza e avrà valore su tutto il territorio regionale.


coronavirus: aggiornamento casi alle ore 8 del 16 aprile

(aun) – perugia  16 apr. 020 – Questi i dati al momento disponibili, e aggiornati alle ore 8 di giovedì 16 aprile: 1329 persone (+ 7 rispetto a ieri) in Umbria risultano positive al virus Covid-19, mentre gli attualmente positivi sono 826 (- 72).

I guariti sono 448 (+ 78); risultano 290 clinicamente guariti (- 26); i deceduti sono 55 (+ 1).

Dei 1329 pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 149 (- 10); di questi 33 (- 4) sono in terapia intensiva.

Le persone in isolamento domiciliare sono 1905 (- 91); sempre alla stessa data, risultano 9.838 (+ 484) persone uscite dall’isolamento.

Nel complesso entro le ore 8 del 16 aprile, sono stati eseguiti 21.471 tamponi (+ 1228).

I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata. 

Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro

Maggiori dati e tutte le notizie relative all’emergenza coronavirus sono consultabili su www.regione.umbria.it/coronavirus in cui è stata attivata una dashboard (https://coronavirus.regione.umbria.it/) che fornisce tutti i dati in merito all’evoluzione del Covid-19 in Umbria.

A tale riguardo si precisa che i dati di questa nota sono, come detto, riferiti ed aggiornati alle ore 8 del giorno di riferimento, mentre quelli inseriti nella “Dashboard” del sito istituzionale sono in continuo aggiornamento.

 


coronavirus: aggiornamento casi 15 aprile

(aun) – perugia  15 apr. 020 – Dai dati aggiornati alle ore 8 di mercoledì 15 aprile, 1322 persone (+ 1 rispetto a ieri) in Umbria risultano positive al virus Covid-19, mentre gli attualmente positivi sono 898 (-40).

I guariti sono 370 (+40 rispetto a ieri), i clinicamente guariti sono 316 (invariato).

I deceduti sono 54 (+1), l’indice di letalità è pari a 4,08.

Attualmente sono ricoverati in 159 (-5): di questi, 37 (invariato) sono in rianimazione.

Le persone in isolamento domiciliare sono 1996 (-413), sono usciti dall’isolamento 9354 soggetti (+413). Nel complesso entro le ore 8 del 15 aprile, sono stati eseguiti 20.243 tamponi (+1302).

   I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.

Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro. 

I dati e tutte le notizie relative all’emergenza coronavirus sono consultabili su www.regione.umbria.it/coronavirus in cui è stata attivata una dashboard (https://coronavirus.regione.umbria.it/) che fornisce tutti i dati in merito all’evoluzione del Covid-19 in Umbria.

A tale riguardo si precisa che i dati riferiti in questa nota sono, come detto, riferiti ed aggiornati alle ore 8 del giorno di riferimento, mentre quelli inseriti nella “Dashboard” del sito istituzionale sono in continuo aggiornamento.

 


coronavirus: aggiornamento casi alle ore 8 del 14 aprile

(aun) – perugia, 14 apr. 020 – Questi i dati al momento disponibili, e aggiornati alle ore 8 di martedì 14 aprile: 1321 persone (+ 1 rispetto a ieri) in Umbria risultano positive al virus Covid-19, mentre gli attualmente positivi sono 938 (- 3).

I guariti sono 330 (+ 3 rispetto a ieri); risultano 316 clinicamente guariti (invariato); i deceduti sono 53 (+ 1).

Dei 1321 pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 164 (- 1); di questi 37 (-1) sono in terapia intensiva.

Le persone in isolamento domiciliare sono 2409 (- 177); sempre alla stessa data, risultano 8941 (+ 255) persone uscite dall’isolamento.

Nel complesso, entro le ore 8 del 14 aprile, sono stati eseguiti 18941 tamponi (+ 215).

I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata. 

Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro

I dati e tutte le notizie relative all’emergenza coronavirus sono consultabili su www.regione.umbria.it/coronavirus in cui è stata attivata una dashboard (https://coronavirus.regione.umbria.it/) che fornisce tutti i dati in merito all’evoluzione del Covid-19 in Umbria.

A tale riguardo si precisa che i dati di questa nota sono, come detto, riferiti ed aggiornati alle ore 8 del giorno di riferimento, mentre quelli inseriti nella “Dashboard” del sito istituzionale sono in continuo aggiornamento.


coronavirus: aggiornamento casi 13 aprile, 75 nuovi guariti

(aun) – perugia  13 apr. 020 – Dai dati aggiornati alle ore 8 di lunedì 13 aprile, 1320 persone (+ 1 rispetto a ieri) in Umbria risultano positive al virus Covid-19, di cui 956  in provincia di Perugia (invariato rispetto a ieri) e 317 in quella di Terni (+ 1 rispetto a ieri), 47 sono di fuori regione, mentre gli attualmente positivi sono 941 (-74), 651 (-74) nella provincia di Perugia e 247(invariato) in quella di Terni.

I guariti sono 327 (+ 75 rispetto a ieri), di cui 274 provincia di Perugia (+ 74 rispetto a ieri) e 53 in quella di Terni (+1). Risultano 316 clinicamente guariti (-12), di cui 251 residenti nella provincia di Perugia(-12) e 65 (invariato) in quella di Terni.

I deceduti sono 52, 31 residenti nella provincia di Perugia e 17 in quella di Terni, 4 di fuori regione.   

 Dei 1320 pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 165 (-3): di questi, 112 (-3) sono residenti nella provincia di Perugia e 44 (invariato) in quella di Terni, 9 sono di fuori regione. I ricoveri nell’ospedale di Perugia sono 40 (invariato), 49(invariato) in quello di Terni, 30 (-1) a Città di Castello, 36(-2) a Pantalla, 3 (invariato) a Orvieto, 7 (invariato) a Foligno.

Dei 165 ricoverati, 38 (-1) sono in terapia intensiva, 14 (invariato) nell’ospedale di Perugia, 14 (invariato) in quello di Terni, 5 (-1) a Città di Castello, 3 in quello di Orvieto (invariato), 2 (invariato) a Foligno.

Le persone in isolamento domiciliare sono 2586 (-208): di questi, 2114 (-173) sono nella provincia di Perugia e 472 (-35) in quella di Terni. Sempre alla stessa data, risultano 8686 (+242) persone uscite dall’isolamento, di cui 6924 (+169) nella provincia di Perugia e 1762 (+73) in quella di Terni.

Nel complesso entro le ore 8 del 13 aprile, sono stati eseguiti 18726 tamponi (+68).

I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata. 

Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro

I dati e tutte le notizie relative all’emergenza coronavirus sono consultabili su www.regione.umbria.it/coronavirus in cui è stata attivata una dashboard (https://coronavirus.regione.umbria.it/) che fornisce tutti i dati in merito all’evoluzione del Covid-19 in Umbria.

A tale riguardo si precisa che i dati riferiti in questa nota sono, come detto, riferiti ed aggiornati alle ore 8 del giorno di riferimento, mentre quelli inseriti nella “Dashboard” del sito istituzionale sono in continuo aggiornamento.

 


Coronavirus: aggiornamento alle ore 8 del 12 aprile

(aun) – perugia, 12 apr. 020 – Dai dati aggiornati alle ore 8 di domenica 12 aprile, 1319 persone (+ 10 rispetto a ieri) in Umbria risultano positive al virus Covid-19, di cui 956 in provincia di Perugia (+4) e 316 in quella di Terni (+ 6); gli attualmente positivi sono 1015 (-50), di cui 725 (-37) in provincia di Perugia e 247 (+13) in quella di Terni; i guariti sono 252 (+60), di cui 200  provincia di Perugia (+42) e 52 in quella di Terni (+18).

Risultano 328 clinicamente guariti (-14), di cui 263 (-7) nella provincia di Perugia e 65 (-7) in quella di Terni.
I deceduti sono 52 (invariato): 31 (invariato) residenti nella provincia di Perugia e 17 (invariato) in quella di Terni, 4 di fuori regione. 
Dei 1319 positivi (dei quali 47 provengono da fuori regione) attualmente sono ricoverati in 168 (-8): di questi, 115 (-6) sono residenti nella provincia di Perugia e 44 (-1) in quella di Terni, 9 sono di fuori regione; i ricoverati nell’ospedale di Perugia sono 40 (-6), 49 (invariato) in quello di Terni, 31 (invariato) a Città di Castello, 38 (-1) a Pantalla, 3 (-1) a Orvieto, 7 (invariato) a Foligno.
Dei ricoverati, 39 (invariato) sono in terapia intensiva, di cui 14 (-1) nell’ospedale di Perugia, 14 (+1) in quello di Terni, 6 (+1) a Città di Castello, 3 in quello di Orvieto (-1), 2 (invariato) a Foligno.
Le persone in isolamento domiciliare sono 2794 (-382): di questi, 2287 (-288) sono nella provincia di Perugia e 507 (-94) in quella di Terni.
Sempre alla stessa data, risultano 8444 (+391) persone uscite dall’isolamento, di cui 6755 (+340) nella provincia di Perugia e 1689 (+51) in quella di Terni.
Nel complesso, entro le ore 8 del 12 aprile, sono stati eseguiti 18658 tamponi (+996).
I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2.
In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.

Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro.
I dati e tutte le notizie relative all’emergenza coronavirus sono consultabili su www.regione.umbria.it/coronavirus in cui è stata attivata una dashboard (https://coronavirus.regione.umbria.it/) che fornisce tutti i dati in merito all’evoluzione del Covid-19 in Umbria. A tale riguardo si precisa che i dati di questa nota sono, come detto, riferiti ed aggiornati alle ore 8 del giorno di riferimento, mentre quelli inseriti nella “Dashboard” del sito istituzionale sono in continuo aggiornamento.


coronavirus: coletto, “potenziata rete regionale per analisi dei tamponi, aumentata la capacità diagnostica dell’ospedale di terni”

(aun) – perugia 11 apr. 020 – Da metà marzo la Regione ha allargato la rete dei laboratori per la ricerca della positività al Covid – 19  in modo da circoscrivere, sempre di più, le infezioni secondarie prodotte da ciascun individuo infetto sulla popolazione che non è venuta a contatto con il virus. All’interno di questa regia regionale, l’azienda ospedaliera di Terni ha aumentato in modo consistente il numero di tamponi analizzati quotidianamente e, a fronte di questa aumentata capacità diagnostica, è stato deciso che, oltre ai test sui pazienti ricoverati e sugli operatori dell’ospedale, la metà dei campioni analizzati proveranno dalla Usl Umbria 2.

“Dal 6 di aprile –  rende noto l’assessore regionale alla Sanità, Luca Coletto – il laboratorio di biologia molecolare del dipartimento di diagnostica di laboratorio ed immunotrasfusionale dell’ospedale di Terni ha iniziato a processare i tamponi per Covid-19 con un nuovo sistema che permette di fare 94 test in 3 ore per un totale di circa 200 tamponi al giorno. L’impegno della Regione – dice Coletto – è di potenziare ulteriormente il sistema regionale che, con il Laboratorio di virologia dell’Ospedale di Perugia prescelto come Laboratorio regionale di riferimento, i laboratori dell’Ospedale di Terni e dell’Istituto zooprofilattico Sperimentale di Umbria e Marche, attualmente sta riuscendo a garantire l’espletamento di circa 1000 tamponi quotidianamente. L’obiettivo – conclude Coletto – è di predisporre una grande forza di fuoco che, in tempi brevi, permetterà di raddoppiare questi risultati. Con l’arrivo dei test rapidi molecolari poi, si potranno effettuare almeno altri 1000 test al giorno”.     

  Nel frattempo il laboratorio di biologia molecolare dell’ospedale di Terni sta adottando un nuovo sistema che consente di analizzare un totale di 188 tamponi al giorno divisi in due gruppi.  

“La preparazione di ogni gruppo richiede da 1 a 2 ore per cui si riuscirà a fare due sedute per gruppi da 94 per un totale di 188 campioni al giorno – spiega il dottor Augusto Scaccetti, direttore del dipartimento di diagnostica di laboratorio ed immunotrasfusionale – Ci rendiamo conto che quelli di Terni non sono grandi numeri, ma noi li facciamo con solo 3 biologi e 4 tecnici di laboratorio ed è una soddisfazione poter dare un contributo anche alle esigenze del nostro territorio”.

Intanto al laboratorio di Terni sono già arrivati reagenti sufficienti a processare 1600 campioni con l’ultimo sistema attivato e altri 400 kit di reagenti sono in arrivo per lo strumento già in uso dal 16 marzo scorso che, con una diagnosi di infezione in 6 ore per gruppi da 16 campioni, continuerà ad essere utilizzato per urgenze e per gruppi di campioni numericamente minori (per evitare sprechi), continueranno ad essere eseguiti anche i test finora fatti

Nel laboratorio di biologia molecolare del dipartimento di diagnostica di laboratorio ed immunotrasfusionale converge anche personale del Laboratorio di analisi diretto dal dottor Alessanndro Mariottini.


coronavirus: aggiornamento alle ore 8 dell’11 aprile

(aun) – perugia, 11 apr. 020 – Dai dati aggiornati alle ore 8 di sabato 11 aprile, 1309 persone (+7 rispetto a ieri) in Umbria risultano positive al virus Covid-19, di cui 952 in provincia di Perugia (+2) e 310 in quella di Terni (+4); gli attualmente positivi sono 1065 (-24), di cui 762 (-27) in provincia di Perugia e 260 (+3) in quella di Terni; i guariti sono 192 (+33), di cui 158  provincia di Perugia (+31) e 34 in quella di Terni (+2).

  Risultano 342 clinicamente guariti (+3), di cui 270(-5) nella provincia di Perugia e 72 (+8) in quella di Terni.

  I deceduti sono 52 (=): 30 (=) residenti nella provincia di Perugia e 17 (=) in quella di Terni, 4 di fuori regione.   

  Dei 1309 positivi (dei quali 47 provengono da fuori regione) attualmente sono ricoverati in 176 (-9): di questi, 121 (-5) sono residenti nella provincia di Perugia e 45 (-4) in quella di Terni, 10 sono di fuori regione; i ricoverati nell’ospedale di Perugia sono 46 (-3), 49 (-4) in quello di Terni, 31 (=) a Città di Castello, 39 (-2) a Pantalla, 4(=) a Orvieto, 7 (=) a Foligno.

  Dei ricoverati, 39(=) sono in terapia intensiva, di cui 15 (+1) nell’ospedale di Perugia, 13 (-1) in quello di Terni, 5 (=) a Città di Castello, 4 in quello di Orvieto (=), 2 (=) a Foligno.

  Le persone in isolamento domiciliare sono 3176 (-108): di questi, 2575 (-86) sono nella provincia di Perugia e 601 (-22) in quella di Terni. Sempre alla stessa data, risultano 8053 (+696) persone uscite dall’isolamento, di cui 6415 (+532) nella provincia di Perugia e 1638 (+164) in quella di Terni.

  Nel complesso, entro le ore 8 dell’11 aprile, sono stati eseguiti 17662 tamponi (+1337).

  I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2.

In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.

  Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro.

  I dati e tutte le notizie relative all’emergenza coronavirus sono consultabili su www.regione.umbria.it/coronavirus in cui è stata attivata una dashboard (https://coronavirus.regione.umbria.it/) che fornisce tutti i dati in merito all’evoluzione del Covid-19 in Umbria. A tale riguardo si precisa che i dati riferiti in questa nota sono, come detto, riferiti ed aggiornati alle ore 8 del giorno di riferimento, mentre quelli inseriti nella “Dashboard” del sito istituzionale sono in continuo aggiornamento.

 


coronavirus: nuovi provvedimenti della regione per emergenza

(aun) – perugia 10 apr. 020 – Zona rossa nel Comune di Giove, riapertura della frazione di Pozzo, assistenza domiciliare e terapie per i positivi al Covid-19, difesa delle comunità residenziali, comprese le carceri: questi gli argomenti trattati nel corso della videoconferenza tenuta stamani dalla presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, dall’assessore regionale alla Sanità, Luca Coletto, dal direttore regionale alla salute Claudio Dario. Erano presenti per la Task force regionale, la professoressa Daniela Francisci e la dottoressa Donatella Giaimo. Nel corso dell’incontro è stato reso noto dall’assessore Coletto che la prossima settimana si concretizzerà l’accordo che vedrà assegnata a tutti gli operatori sanitari un’indennità da Covid-19, “che non vuole essere un riconoscimento materiale, bensì un atto dovuto per il grande lavoro che a vari livelli stanno svolgendo tutti coloro che lavorano nella sanità”.

Relativamente alla situazione di Pozzo e Giove, l’assessore ha riferito che “la frazione di Pozzo sarà riaperta, visto che la situazione fotografata ad oggi ci permette di farlo. Dopo un provvedimento di chiusura e il monitoraggio stretto e le cure da parte dell’Usl la situazione è decisamente migliorata”.  

“Giove si presenta con un’infezione latente – aggiunge -verificata con tamponi e test rapidi, per cui è stato deciso di chiudere il paese anche alla luce del fatto che siamo alle porte del weekend pasquale in cui il pericolo si amplifica in maniera esponenziale. Visti gli esiti positivi ottenuti con la chiusura di Pozzo, pensiamo sia necessario fare lo stesso per Giove”.  

Approfondendo i temi della giornata Coletto ha detto che “la Regione ha definito dei percorsi chiari per l’assistenza e le cure domiciliari, un passaggio questo, fondamentale nell’ambito dell’emergenza da coronavirus e che consente di sgravare il carico degli ospedali. In parallelo, sono stati definiti dei percorsi per garantire la salute degli ospiti delle residenze protette e delle comunità.

Tra queste le carceri hanno un ruolo centrale e a tal fine è partito un monitoraggio con il coinvolgimento della polizia penitenziaria. Sappiamo bene – ha sottolineato –  che sono luoghi delicati, abbiamo visto cosa è successo nelle carceri in Lombardia con proteste importanti dei carcerati anche alla luce del fatto che non c’era stato un monitoraggio dal punto di vista sanitario della popolazione nei penitenziari”.

La presidente Donatella Tesei ha sottolineato i passi in avanti fatti e la necessità di continuare a rispettare le misure di contenimento al fine di poter avviare prima possibile la fase 2, che vede la riapertura graduale delle attività. “Voglio ringraziare tutto il sistema sanitario, di protezione civile e i volontari per il grande lavoro che stanno svolgendo. Anche grazie al loro impegno – ha aggiunto Tesei – sono state adottate una serie di misure che hanno permesso di seguire ed essere accanto ai pazienti umbri direttamente sul territorio. Una scelta determinante che ha portato i suoi frutti. Ci accingiamo alla Pasqua e, oltre a fare gli auguri a tutti i cittadini della regione, chiedo di rimanere nelle proprie abitazioni, non contravvenendo alle disposizioni nazionali e locali, al fine di non gettare via gli importanti passi in avanti fatti e i tanti sacrifici, sia in termini di privazioni personali che di perdite di vite umane. I dati generali sono confortanti e ci fanno pensare alla seconda fase che, anche in accordo con la Conferenza delle Regioni, ci vedrà ritornare gradualmente alla normalità. Una fase – ha concluso la Presidente della Regione – che sarà fondamentale per la nostra ripresa, ma che potremo affrontare solo se in questi giorni continueremo a rispettare le misure di contenimento”.

   Sul fronte della difesa delle strutture residenziali e delle comunità, il direttore Dario ha informato che sono stati individuati dei referenti per la sicurezza Covid-19 che saranno presenti in ogni struttura per anziani, disabili, psichiatria, dipendenze.

I referenti sono stati opportunamente formati sulle procedure e utilizzo dei dispositivi di protezione e vigileranno affinché siano rispettate le procedure di prevenzione,  avranno anche il compito di trasmettere le conoscenze a tutti gli operatori e di mantenere i contatti per le comunicazioni con il centro operativo regionale in caso di necessità.

Nelle aziende sanitarie e ospedaliere sono stati individuati e formati 38 referenti sicurezza Covid: 16 nell’Usl 1, 2 nell’azienda ospedaliera di Perugia, 2 in quella di Terni, 18 nell’Usl2, mentre altri 215 operatori saranno operanti presso le strutture residenziali e semiresidenziali private, negli istituti gestiti da religiosi e strutture dei servizi sociali.

Dario ha inoltre dato notizia che  sono state attivate le Unità speciali di continuità assistenziale che potranno andare a domicilio e nelle residenze con ospiti Covid positivi in stretto collegamento con i medici di medicina generale e di continuità assistenziale.   

Relativamente alla terapia domiciliare con Idrossiclorochina (hcq) per pazienti con infezione da Sars-cov-2 con sintomi lievi o moderati la professoressa Francisci ha spiegato  si tratta di un farmaco antimalarico, “in uso da oltre 70 anni, impiegato anche per la sua azione immuno-modulante nei pazienti affetti da artrite reumatoide”. Nel 2004, ricercatori statunitensi avevano evidenziato in laboratorio una forte attività antivirale di questo farmaco contro il coronavirus responsabile della SARS (2). Il farmaco interferisce inoltre con la glicosilazione dei recettori cellulari di SARS-CoV-2. Il medicinale “va utilizzato per il trattamento di quei pazienti che presentano sintomi respiratori lievi e moderati e la durata della terapia è di 7 giorni. Vanno esclusi i pazienti cardiopatici, con retonopatie o affetti da favismo”.

“La somministrazione di questo farmaco a domicilio – ha spiegato la dottoressa Donatella Giaimo – ha comportato un’organizzazione non irrilevante che è stata definita attraverso un protocollo. Il farmaco, che va somministrato precocemente circa 48/72 ore dall’inizio dei sintomi, potrà essere prescritto dal medico di medicina generale, è a disposizione nel territorio regionale in quantità sufficienti e sarà distribuito dalla Protezione civile ai centri di salute”.


coronavirus: aggiornamento casi 10 aprile

(aun) – perugia,  10 apr. 020 – Questi i dati al momento disponibili, aggiornati alle ore 8 di venerdì 10 aprile: 1302 persone positive (+4 rispetto a ieri); gli attualmente positivi sono ad oggi 1091 (-22); i guariti sono 159 (+25). Risultano 339 clinicamente guariti (+18).
I deceduti sono 52 (+1).
Dei 1302 pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 185 (-7).
Dei 185 ricoverati, 39 (+1) sono in terapia intensiva.
Le persone in isolamento domiciliare sono 3284 (-261). Sempre alla stessa data, risultano 7357 (+360) persone uscite dall’isolamento.

Nel complesso, entro le ore 8 del 10 aprile, sono stati eseguiti 16.325 tamponi (+1155).

I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2.

In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata. 

Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro

I dati e tutte le notizie relative all’emergenza coronavirus sono consultabili su www.regione.umbria.it/coronavirus in cui è stata attivata una dashboard (https://coronavirus.regione.umbria.it/) che fornisce tutti i dati    in merito all’evoluzione del Covid-19 in Umbria.

A tale riguardo si precisa che i dati riferiti in questa nota sono, come detto, riferiti ed aggiornati alle ore 8 del giorno di riferimento, mentre quelli inseriti nella “Dashboard” del sito istituzionale sono in continuo aggiornamento.


coronavirus: aggiornamento casi 9 aprile

(aun) – perugia,  9 apr. 020 – Dai dati aggiornati alle ore 8 di mercoledì 9 aprile, 1298 persone (+9 rispetto a ieri) in Umbria risultano positive al virus Covid-19, di cui 947  in provincia di Perugia (+6) e 305 in quella di Terni (+2), 46 sono di fuori regione (+1); gli attualmente positivi sono ad oggi 1113, di cui 807 in provincia di Perugia e 264 in quella di Terni; i guariti sono 134 (+14), di cui 110  provincia di Perugia (+15) e 24 in quella di Terni (-1). Risultano 321 clinicamente guariti (+25), di cui 248 residenti nella provincia di Perugia (+ 25) e 73 (=) in quella di Terni.   I deceduti sono 51 (+1): 30 (+1) residenti nella provincia di Perugia e 17(=) in quella di Terni, 4 di fuori regione.   

Dei 1298 pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 192 (-4): di questi, 132 (-5) sono residenti nella provincia di Perugia e 50 (-1) in quella di Terni, e 9 sono di fuori regione. I ricoveri nell’ospedale di Perugia sono 53 (-3), 55(=) in quello di Terni, 31 (-3) a Città di Castello, 41(+2) a Pantalla, 5 (=) a Orvieto, 7 (=) a Foligno.

 

   Dei 192 ricoverati, 38 (-3) sono in terapia intensiva, 13 (-1) nell’ospedale di Perugia, 12 (-2) in quello di Terni, 7 (=) a Città di Castello, 5 in quello di Orvieto (=), 2 (=) a Foligno.

   Le persone in isolamento domiciliare sono 3545 (-332): di questi, 2912 (-337) sono nella provincia di Perugia e 633 (+5) in quella di Terni. Sempre alla stessa data, risultano 6997 (+392) persone uscite dall’isolamento, di cui 5624 (+337) nella provincia di Perugia e 1373 (+55) in quella di Terni.

   Nel complesso entro le ore 8 del 7 aprile, sono stati eseguiti 15170 tamponi (+1064).

   I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2.

 

In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata. 

Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro

I dati e tutte le notizie relative all’emergenza coronavirus sono consultabili su www.regione.umbria.it/coronavirus in cui è stata attivata una dashboard (https://coronavirus.regione.umbria.it/) che fornisce tutti i dati in merito all’evoluzione del Covid-19 in Umbria.

A tale riguardo si precisa che i dati riferiti in questa nota sono, come detto, riferiti ed aggiornati alle ore 8 del giorno di riferimento, mentre quelli inseriti nella “Dashboard” del sito istituzionale sono in continuo aggiornamento.

 


coronavirus: aggiornamento casi 8 aprile

(aun) – perugia  8 apr. 020 – Dai dati aggiornati alle ore 8 di martedì 8 aprile, 1289 persone (+ 26 rispetto a ieri) in Umbria risultano positive al virus Covid-19, di cui 941  in provincia di Perugia (+ 8 rispetto a ieri) e 303 in quella di Terni (+ 15 rispetto a ieri), 45 sono di fuori regione (+3); i guariti sono 120 (+ 31 rispetto a ieri), di cui 95  provincia di Perugia (+ 28 rispetto a ieri) e 25 in quella di Terni (+3). Risultano 296 clinicamente guariti (+17), di cui 223 residenti nella provincia di Perugia(+19) e 73 (-2) in quella di Terni.

I deceduti sono 50 (+ 1 rispetto a ieri): 29 (+1) residenti nella provincia di Perugia e 17(invariato) in quella di Terni, 4 di fuori regione.   

 Dei 1289 pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 196 (-2): di questi, 137 (-3) sono residenti nella provincia di Perugia e 49 (invariato) in quella di Terni, 10 sono di fuori regione (+1). I ricoveri nell’ospedale di Perugia sono 56 (-1), 55(+3) in quello di Terni, 34 (-1) a Città di Castello, 39(-2) a Pantalla, 5 (invariato) a Orvieto, 7 (-1) a Foligno.

 Dei 196 ricoverati, 41 (invariato) sono in terapia intensiva, 14 (+1) nell’ospedale di Perugia, 14 (invariato) in quello di Terni, 7 (-1) a Città di Castello, 5 in quello di Orvieto (invariato), 2 (invariato) a Foligno.

Le persone in isolamento domiciliare sono 3877 (-407): di questi, 3249 (-379) sono nella provincia di Perugia e 628 (-28) in quella di Terni. Sempre alla stessa data, risultano 6605 (+448) persone uscite dall’isolamento, di cui 5287 (+397) nella provincia di Perugia e 11318 (+51) in quella di Terni.

Nel complesso entro le ore 8 del 7 aprile, sono stati eseguiti 14106 tamponi (+832).

   I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata. 

Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro

I dati e tutte le notizie relative all’emergenza coronavirus sono consultabili su www.regione.umbria.it/coronavirus in cui è stata attivata una dashboard (https://coronavirus.regione.umbria.it/) che fornisce tutti i dati in merito all’evoluzione del Covid-19 in Umbria.

A tale riguardo si precisa che i dati riferiti in questa nota sono, come detto, riferiti ed aggiornati alle ore 8 del giorno di riferimento, mentre quelli inseriti nella “Dashboard” del sito istituzionale sono in continuo aggiornamento.


coronavirus: firmato accordo per attivare in umbria ambulatorio mobile per rilevare a domicilio la positività al covid-19

(aun) – foligno 8 apr. 020 – La Regione Umbria attiverà nei prossimi giorni un “ambulatorio mobile”, grazie al quale sarà possibile raggiungere il 100% della popolazione interessata, e soprattutto quanti hanno difficoltà di movimento come anziani o disabili, per poter effettuare tamponi per verificare la positività al COVID-19. E’ quanto prevede l’accordo sottoscritto tra la Regione Umbria, le Aziende USL Umbria 1 e Umbria 2 e le Associazioni di Volontariato Sanitario dell’Umbria ANPAS Umbria, Coordinamento Misericordie Umbria, Croce Rossa Italiana-Comitato regionale Umbria riuniti nel Comitato Unico di Coordinamento Servizi Sanitari Umbria (CUSS Umbria).

   La firma dell’accordo è avvenuta a Foligno, presso il Centro regionale di Protezione civile. Per la Regione Umbria l’atto è stato sottoscritto dall’assessore regionale alla Sanità, Luca Coletto, per l’USL 1 dal Commissario straordinario, Silvio Pasqui, per l’USL 2, dal Commissario straordinario, Massimo De Fino, per ANPAS Umbria, Marco Prestipino, per il Coordinamento regionale Misericordie, Ivo Massinelli, e per la Croce Rossa umbra, Paolo Scura, presenti anche il direttore del Pronto soccorso dell’Ospedale di Perugia, Francesco Borgognoni, e i dirigenti della Regione Umbria, Luca Conti e Borislav Vujovic.

   Per la realizzazione del progetto vengono individuati quali interlocutori la Centrale Operativa Regionale (COR Umbria) e la Centrale Operativa Unica 118 UMBRIA (COU 118 Umbria, con la collaborazione anche di enti pubblici e imprese.

   All’attività dell’ambulatorio mobile saranno dedicati 2 Camper sanitari, 6 Ambulanze da trasporto tipo B, 4-6 mezzi da trasporto di materiali biologici (auto staffette), 1 auto staffetta.

   Le ambulanze ed i camper verranno allestiti con la creazione nel vano sanitario di un “percorso sporco” ed un “percorso pulito” e dotati di dispositivi di refrigerazione per la conservazione dei tamponi durante il trasporto.

Saranno i medici di base a inoltrare una richiesta, attraverso ricetta dematerializzata, alla Usl di competenza territoriale con indicazione del nominativo e della residenza del paziente che necessita del prelievo, successivamente sarà allertata la Sala Operativa Unica regionale (SOUR) della Protezione Civile Regionale o COU 118 Umbria che predisporrà l’iter per l’esecuzione del tampone da parte di un operatore dell’Usl.

    “Considero di grande importanza questo protocollo per la nostra regione – ha dichiarato l’assessore Coletto – innanzitutto perché accresce ulteriormente il prestigio delle associazioni di volontariato che lo hanno sottoscritto per il grande e qualificato servizio che già svolgono su tutto il territorio. Se poi consideriamo che ci troviamo di fronte ad una terribile pandemia e che è molto grande la necessità di realizzare tamponi, anche a domicilio, anche al fine di evitare possibili contaminazioni, allora si comprende quanto la generosa attività dei nostri volontaria sia importante. Oltretutto in questa fase la realizzazione di tamponi è fondamentale per poter avere una mappa reale del contagio e poterlo quindi controllare”.

   “Anche per le nostre associazioni di volontariato – hanno dichiarato i tre responsabili Prestipino, Massinelli e Scura – questo accordo rappresenta una ulteriore occasione per dare un contributo maggiore alla comunità. La nostra proposta è nata appunto dall’esigenza di offrire alla nostra comunità un ulteriore servizio da parte del mondo del volontariato. Ciò in considerazione, appunto, della particolarità del momento che stiamo vivendo a causa della pandemia e dell’emergenza sanitaria che richiede quindi uno sforzo maggiore. E la nostra missione è appunto quella di essere sempre vicini ai cittadini, e soprattutto a quanti si trovano in condizioni di maggiore difficoltà. Per questo ci siamo messi a disposizione della sanità regionale, per contribuire a realizzare una mappatura del virus che sia la più efficace possibile. Il nostro auspicio è anche quello di un diverso e migliore modo di lavorare tra associazioni di volontariato”.


coronavirus; presentato ospedale da campo; tesei: “struttura all’avanguardia

(aun) – Perugia, 7 apr. 020 –  Un ospedale attrezzato fino a 30 posti in terapia intensiva, completamente autonomo, da poter allestire, in un giorno, in qualsiasi luogo. Questa la futura dotazione della Regione dell’Umbria grazie al progetto dell’ospedale da campo, ideato dallo stesso ente,  finanziato dalla Banca d’Italia.

“Un ringraziamento alla Banca d’Italia per aver accolto il nostro progetto – ha sottolineato la Presidente della Regione Donatella Tesei. Una struttura all’avanguardia che ci permetterà di avere 30 letti, dotati della strumentazione per la terapia intensiva, sia per i malati Covid, rispondendo così all’attuale emergenza, che per qualsiasi altra evenienza futura. La Regione continua, così, nel suo progetto di consolidamento delle strutture sanitarie, grazie anche alla capacità di fare squadra con gli altri attori del territorio”.

  “Siamo lieti ed orgogliosi – ha commentato il direttore della filiale perugina della Banca d’Italia, Miriam Sartini – di poter partecipare a questo importante progetto regionale. Con la presidente, da quando ci siamo conosciute poco tempo fa, c’è stata una immediata collaborazione, frutto anche del pragmatismo tipico delle donne. Mi complimento per la celerità e l’efficienza con cui la Regione è riuscita a redigere il progetto che la Banca d’Italia ha deciso di finanziare con 3 milioni di euro, e che rientra in un ampio quadro di interventi che la Banca sta portando avanti in tutto il territorio nazionale”.

   Un progetto messo su carta in tempo record come ha sottolineato il Direttore Regionale Stefano Nodessi. ”Il 27 marzo mi è stato chiesto di mettere nero su bianco la nostra idea. Ho iniziato a lavorare con 3 consulenti medici, esperti in campo militare, partendo dall’ospedale da campo che era già in nostro possesso, come struttura esterna, e utilizzato per alcune emergenze tra cui il sisma de L’Aquila, ma al quale mancava interamente la strumentazione adeguata. Si tratta di quattro gallerie da 60 mq dotate di impianto elettrico e di riscaldamento a gasolio. La fornitura di acqua si basa su rete con tubazioni che va alimentata da un potabilizzatore ad oggi mancante così come mancano le attrezzature mediche che grazie a questo progetto potranno essere acquistate trasformando la struttura in un efficiente ospedale in grado di trattare 30 degenti con patologia virale, ma non solo”.

“Per vincere le guerre – ha detto il Direttore Regionale Claudio Dario – serve una linea difensiva efficace. Il nostro obiettivo era ed è quello di evitare la saturazioni del sistema sanitario, soprattutto di terapia intensiva. Dai 69 posti che avevamo ad inizio emergenza siamo già arrivati a 120, grazie ad interventi logistici e impiantistici nelle varie strutture ospedaliere, e vediamo i 150 posti come fronte estremo. Ora, grazie all’ospedale da campo, potremo contare su una struttura posizionabile ovunque, che è una importante opportunità sia nel caso di un peggioramento della situazione attuale, sia per altre emergenze. Una struttura, per il rapporto capienza/bio contenimento, unica nel suo genere”.
Port-com
nnn


coronavirus: aggiornamento casi 7 aprile

(aun) – perugia  7 apr. 020 – Dai dati aggiornati alle ore 8 di martedì 7 aprile, 1263 persone (+ 10 rispetto a ieri) in Umbria risultano positive al virus Covid-19, di cui 933  in provincia di Perugia (+ 4 rispetto a ieri) e 288 in quella di Terni (+ 4 rispetto a ieri). Dei 1263 positivi 42 sono di fuori regione (+2); i guariti sono 89 (+ 5 rispetto a ieri), di cui 67  provincia di Perugia (+ 4 rispetto a ieri) e 22 in quella di Terni (+ 1).

Risultano 279 clinicamente guariti (+26), di cui 204  residenti nella provincia di Perugia(+27) e 75 (-1) in quella di Terni.

I deceduti sono 49 (+ 5 rispetto a ieri): 28 (+3) residenti nella provincia di Perugia e 17(+2) in quella di Terni, 4 di fuori regione.   

 Dei 1263 pazienti positivi (dei quali 42 provengono da fuori regione) attualmente sono ricoverati in 198 (-7): di questi, 140 (-6) sono residenti nella provincia di Perugia e 49 (-1) in quella di Terni, 9 sono di fuori regione.

I ricoveri nell’ospedale di Perugia sono 57 (-3),  52(-2) in quello di Terni, 35 (+1) a Città di Castello,  41(-) a Pantalla, 5 (invariato) a Orvieto, 8 (-2) a Foligno.

 Dei 198 ricoverati, 41 (-5) sono in terapia intensiva, 13 (-4) nell’ospedale di Perugia, 14 (-1) in quello di Terni, 7 (invariato) a Città di Castello, 5 in quello di Orvieto (invariato), 2 (invariato) a Foligno.

Le persone in isolamento domiciliare sono 4284 (-198): di questi, 3628 (-80) sono nella provincia di Perugia e 656 (-118) in quella di Terni. Sempre alla stessa data, risultano 6157 (+198) persone uscite dall’isolamento, di cui 4890 (+80) nella provincia di Perugia e 1267 (+118) in quella di Terni.

Nel complesso entro le ore 8 del 6 aprile, sono stati eseguiti 13274 tamponi (+701).

   I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata. 

Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro

I dati e tutte le notizie relative all’emergenza coronavirus sono consultabili su www.regione.umbria.it/coronavirus in cui è stata attivata una dashboard (https://coronavirus.regione.umbria.it/) che fornisce tutti i dati in merito all’evoluzione del Covid-19 in Umbria.

A tale riguardo si precisa che i dati riferiti in questa nota sono, come detto, riferiti ed aggiornati alle ore 8 del giorno di riferimento, mentre quelli inseriti nella “Dashboard” del sito istituzionale sono in continuo aggiornamento.


coronavirus: coletto, “grande sostegno dalla fondazione cassa di risparmio di perugia per gestire l’emergenza”

(aun) – perugia, 6 apr.020 – Ammonta a 750 mila euro la somma destinata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia che permetterà alla Regione Umbria di finanziare l’acquisto di Test rapidi immunologici e molecolari per rilevare la positività al Covid-19, la cui sperimentazione ha preso il via in Umbria sotto la supervisione del Comitato tecnico-scientifico costituito tra Regione e Università.

“La Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, grazie all’impegno del presidente Giampiero Bianconi e al suo ‘Cda’ – ha reso noto l’assessore Coletto – anche in questo momento ha dato il suo supporto alle istituzioni che operano sul territorio contribuendo, attraverso la sua donazione, all’allestimento in emergenza delle strutture sanitarie del nostro territorio”.

In particolare la Fondazione ha effettuato ordini per varie attrezzature: 1 centralina per monitoraggio della terapia intensiva, 22 ventilatori fissi per terapia intensiva, 6 ventilatori da sub intensiva, 4 ventilatori da trasporto per terapia intensiva, 20 sistemi di monitoraggio per terapia intensiva, 2000 mascherine FFP2, 3 mila occhiali a mascherina, 2000 tute di protezione.


 coronavirus: coletto, “giusto che il governo garantisca le mascherine ai medici di medicina generale”

(aun) – perugia 6 apr. 020 – “I medici di medicina generale sono in prima fila da mesi e, con grande impegno, stanno garantendo ai cittadini il massimo livello di assistenza sul territorio. Proprio per questa ragione, il Governo deve garantire loro i presidi di protezione individuale come già avviene per gli ospedalieri”: così l’assessore regionale alla Sanità, Luca Coletto, che si dichiara a favore della presa di posizione assunta  dalla Federazione nazionale dei Medici di Medicina Generale a seguito del parere negativo della Ragioneria dello Stato all’emendamento 5.1 al decreto ‘Cura Italia’ che estendeva la fornitura dei dispositivi di protezione individuale anche ai medici di medicina generale, ai pediatri di libera scelta e ai farmacisti”.

  “Troppi medici in questi due mesi di emergenza hanno perso la vita – ha detto Coletto – e dovrebbe essere un obbligo per il Governo dotare dei dispositivi di protezione quei professionisti che stanno a contatto quotidianamente con i cittadini e che rappresentano per tutti la prima figura professionale di riferimento per la cura e la tutela della salute”.

“Se i dati dei prossimi giorni evidenzieranno, come si spera, una riduzione dei contagi e dei casi prodotti dal Covid-19 – conclude Coletto – si dovrà avviare la cosiddetta “Fase 2” che prevede una gestione ancora più equilibrata tra la medicina di territorio e quella ospedaliera. Un motivo in più per far lavorare in sicurezza i medici di medicina generale e i pediatri”.


coronavirus: aggiornamento casi 6 aprile

(aun) – perugia, 6 apr. 020 – Dai dati aggiornati alle ore 8 di lunedì  6 aprile, 1253 persone (+14 rispetto a ieri) in Umbria risultano positive al virus Covid-19, di cui 929 in provincia di Perugia (+4 rispetto a ieri) e 284 in quella di Terni (+9 rispetto a ieri); i guariti sono 84 (+28 rispetto a ieri), di cui 63  provincia di Perugia (+20 rispetto a ieri) e 21 in quella di Terni (+8).

Risultano 253 clinicamente guariti (+11), di cui 177(stabile) residenti nella provincia di Perugia e 76 (+11) in quella di Terni.

I deceduti sono 44 (+1 rispetto a ieri): 25 (+1) residenti nella provincia di Perugia e 15 (stabile) in quella di Terni, 4 di fuori regione.   

   Dei 1253 pazienti positivi (dei quali 40 provengono da fuori regione) attualmente sono ricoverati in 205 (+1): di questi, 146 (-2) sono residenti nella provincia di Perugia e 50 (+3) in quella di Terni, 9 sono di fuori regione.

   I ricoveri nell’ospedale di Perugia sono 60 (stabile), 54 (+3) in quello di Terni, 34 (-1) a Città di Castello, 42 (-1) a Pantalla, 5 (invariato) a Orvieto, 10 (invariato) a Foligno.

   Dei   ricoverati, 46 (+1) sono in terapia intensiva, 17 (invariato) nell’ospedale di Perugia, 15 (invariato) in quello di Terni, 7 (+1) a Città di Castello, 5 in quello di Orvieto (invariato), 2 (invariato) a Foligno.

  Le persone in isolamento domiciliare sono 4482 (-94): di questi, 3708 (-70) sono nella provincia di Perugia e 774 (-24) in quella di Terni. Sempre alla stessa data, risultano 5959 (+296) persone uscite dall’isolamento, di cui 4810 (+240) nella provincia di Perugia e 1149 (+56) in quella di Terni.

Nel complesso entro le ore 8 del 5 aprile, sono stati eseguiti   12573 tamponi (+215).

   I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.

Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro

I dati e tutte le notizie relative all’emergenza coronavirus sono consultabili su www.regione.umbria.it/coronavirus in cui è stata attivata una dashboard (https://coronavirus.regione.umbria.it/) che fornisce tutti i dati in merito all’evoluzione del Covid-19 in Umbria. A tale riguardo si precisa che i dati riferiti in questa nota sono, come detto, riferiti ed aggiornati alle ore 8 del giorno di riferimento, mentre quelli inseriti nella “Dashboard” del sito istituzionale sono in continuo aggiornamento.


coronavirus, presidente cpo: presenti e operativi i servizi per garantire la sicurezza di donne e bambini dalla violenza

(aun) – perugia, 6 apr. 020 – “In Umbria, come altrove, le operatrici dei centri antiviolenza e i servizi della Rete preposta alla prevenzione e al contrasto della violenza di genere continuano a essere presenti, pur tra le difficoltà e i rischi del momento, per garantire una risposta alle donne vittime di violenza e ai loro figli e figlie, garantendo loro ascolto, accoglienza e ospitalità nelle emergenze”. È quanto sottolinea la presidente del Centro Pari Opportunità della Regione Umbria, Chiara Pucciarini.

   “Nel momento difficile che stiamo attraversando – afferma -, siamo tutte e tutti tenuti necessariamente e responsabilmente a rispettare le restrizioni che le Istituzioni hanno messo in campo per contenere il coronavirus. Chi lavora nell’ambito della prevenzione e del contrasto alla violenza di genere è purtroppo consapevole che, d’altro canto, tali necessarie misure rappresentano per molte donne vittime di violenza domestica un aumento del rischio per la propria sicurezza: restare in casa e condividere costantemente lo spazio con il partner violento può infatti moltiplicare le circostanze in cui la propria incolumità viene ulteriormente compromessa”.

   “L’isolamento – rileva – è una delle caratteristiche più comuni delle relazioni in cui le donne subiscono violenza e qualunque operatrice impegnata nei servizi può confermare quella che già è una evidenza all’interno delle dinamiche della violenza domestica, ovvero il rischio di una sua esacerbazione durante i periodi di vacanza dal lavoro.  Se per tante donne, infatti, poter andare al lavoro, assentarsi da casa per le necessità quotidiane, semplicemente accompagnare i propri figli a scuola significa poter sottrarsi anche solo temporaneamente alle dinamiche di abuso e di controllo con le quali sono costrette a vivere tutti i giorni, al momento questo non è possibile”.

“La situazione di condivisione forzata degli spazi familiari con il proprio aggressore – aggiunge la presidente del CPO – e la necessità attuale di dover ridurre i contatti con l’esterno, inoltre, rappresentano per le donne vittime di violenza un ulteriore ostacolo nel chiedere aiuto. L’attuale, drammatico contesto, non cambia la necessità valida ogni singolo giorno di garantire la sicurezza delle donne e dei bambini dalla violenza: è quindi fondamentale – sottolinea – anche in questo difficile momento che le donne sappiano che i servizi in grado di sostenerle nella loro lotta quotidiana contro la violenza sono presenti e operativi”.

   La presidente Pucciarini ricorda “che sono operativi, 24 ore su 24, il numero di telefono nazionale antiviolenza 1522 e il Numero Verde regionale di accesso ai vari servizi territoriali  – 800861126” e conclude ringraziando “tutte le operatrici antiviolenza, impegnate anche oggi nei Centri Antiviolenza di Perugia, Terni, Spoleto, Città della Pieve, Orvieto e Narni, nell’auspicio che sia loro garantito di poter svolgere il loro importante compito in sicurezza e con il doveroso appoggio delle istituzioni e della cittadinanza tutta”.


coronavirus: coletto, “regione segue con attenzione la situazione nell’orvietano”

(aun) – perugia 5 apr. 020 – “La Regione sta adottando tutte le misure utili per arginare nella popolazione l’infezione prodotta dal Covid-19 e i numeri di questi giorni, che registrano una riduzione dei nuovi contagi e un aumento di guariti, depongono a favore delle politiche adottate”: è quanto afferma l’assessore regionale alla Sanità, Luca Coletto, a fronte della richieste di adottare misure sanitarie aggiuntive per contenere l’espansione del contagio nell’Orvietano.

   “La nostra attenzione – ha detto l’assessore – è sempre alta su tutto il territorio e non ci siamo nel modo più assoluto dimenticati di Orvieto e di Giove. Al contrario, in particolare, per quanto riguarda la residenza protetta di Castel Giorgio, siamo in stretto contatto con la direzione dell’Usl 2, che monitora costantemente la situazione e già da domani entreranno in servizio altri 8 operatori che saranno a pieno regione da martedì, visto che domani a tutti e 8 saranno effettuati i tamponi”.

“La Regione – ricorda l’assessore – ha stilato un Piano ad hoc proprio per la gestione dei casi di positività al Covid nelle strutture residenziali, che delinea un percorso chiaro per garantire la massima sicurezza alle persone ospitate nelle residenze e agli operatori. Inoltre, per l’assistenza a domicilio sul territorio sono state attivate le Unità speciali di Continuità Assistenziale che garantiranno un contatto, cure e monitoraggio costante con i soggetti positivi al Covid che non necessitino di ricovero e i soggetti in isolamento. Domani saranno effettuati circa 50 tamponi al personale che opera nell’ospedale di Orvieto”.

Relativamente alla situazione del Comune di Giove, l’assessore Coletto ha riferito che anche in questo caso si sta effettuando un monitoraggio molto stretto: “La positività è stata riscontrata tra i componenti di 4 famiglie per un totale di 12 soggetti positivi. A questi si aggiungono altri 7 casi non collegati. Sono stati effettuati 34 tamponi e 4 soggetti sono ricoverati”.


coronavirus: aggiornamento alle ore 8 del 5 aprile

(aun) – #coronavirusumbria Perugia, 5 apr. 020 – Dai dati aggiornati alle ore 8 di domenica 5 aprile, 1239 persone (+29 rispetto a ieri) in Umbria risultano positive al virus Covid19, di cui 925 in provincia di Perugia (+20 rispetto a ieri) e 275 in quella di Terni (+12 rispetto a ieri); i guariti sono 56 (+17 rispetto a ieri), tutti residenti nella provincia di Perugia.

Risultano 242 clinicamente guariti (+39), di cui 177(+ 19) residenti nella provincia di Perugia e 65 (+18) in quella di Terni.

I deceduti sono 43 (+2 rispetto a ieri): 24 (+1) residenti nella provincia di Perugia e 15 (+1) in quella di Terni, 4 di fuori regione.

Tra i 1239 pazienti positivi, 39 sono di fuori regione, 925 (+20) sono residenti nella provincia di Perugia e 275 (+12) in quella di Terni. Sono ricoverati in 204 (-7): di questi, 148 (-2) sono residenti nella provincia di Perugia e 47 (+ 1) in quella di Terni, 9 sono di fuori regione.

I ricoveri nell’ospedale di Perugia sono 60 (-2), 51 (-3) in quello di Terni, 35 (invariato) a Città di Castello, 43 (-1) a Pantalla, 5 (invariato) a Orvieto, 10 (-1) a Foligno.

Dei ricoverati, 45 (+1) sono in terapia intensiva, 17 (invariato) nell’ospedale di Perugia, 15 (invariato) in quello di Terni, 6 (+1) a Città di Castello, 5 in quello di Orvieto (invariato), 2 (invariato) a Foligno.

Le persone in isolamento domiciliare sono 4576 (+418): di questi, 3778 (+387) sono nella provincia di Perugia e 798 (+31) in quella di Terni. Sempre alla stessa data, risultano 5663 (+248) persone uscite dall’isolamento, di cui 4570 (+310) nella provincia di Perugia e 1093 (+38) in quella di Terni.

Nel complesso entro le ore 8 del 4 aprile, sono stati eseguiti 12358 tamponi (+549).

I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.

Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro


coronavirus: aggiornamento alle ore 15 del 4 aprile

(aun) – perugia, 4 apr. 020 – Dai dati aggiornati alle ore 15 di sabato 4 aprile, 1210 persone (+35 rispetto a ieri) in Umbria risultano positive al virus Covid-19; i guariti sono 39 (+9 rispetto a ieri), di cui 26 (+6) residenti nella provincia di Perugia, 13 (+1) in quella di Terni. 

Risultano 203 clinicamente guariti (+ 11), di cui 156 (+ 16) residenti nella provincia di Perugia e 47 (-3) in quella di Terni.

I deceduti sono 41 (+2 rispetto a ieri): 24 (+1) residenti nella provincia di Perugia e 14 (+1) in quella di Terni, 3 di fuori regione.    

Tra i 1210 pazienti positivi, 42 sono di fuori regione, 905 (+ 71)  sono residenti nella provincia di Perugia e 263 (+17) in quella di Terni. Sono ricoverati in 211: di questi, 150 (-2) sono residenti nella provincia di Perugia e 52 (+ 1) in quella di Terni, 9 sono di fuori regione.

I ricoveri nell’ospedale di Perugia sono 62 (-4), 54 (-1) in quello di Terni, 35 (-1) a Città di Castello, 44 (+2) a Pantalla, 5 (invariato) a Orvieto, 11 (+2) a Foligno.

Dei   ricoverati, 44 (-3) sono in terapia intensiva, 17 (-1) nell’ospedale di Perugia, 15 (-2) in quello di Terni, 5 (-2) a Città di Castello, 5 in quello di Orvieto, 2 (+1) a Foligno.

  Le persone in osservazione sono 4158 (-78): di questi, 3391 (-19) sono nella provincia di Perugia e 767 (-59) in quella di Terni. Sempre alla stessa data, risultano 5415 (+315) persone uscite dall’isolamento, di cui 4260 (+ 249) nella provincia di Perugia e 1055 (+65) in quella di Terni.

Nel complesso entro le ore 15 del 4 aprile, sono stati eseguiti   11809 tamponi (+1199 rispetto a ieri).

I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.

Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro

I dati e tutte le notizie relative all’emergenza coronavirus sono consultabili su www.regione.umbria.it/coronavirus in cui è stata attivata una dashboard (https://coronavirus.regione.umbria.it/) che fornisce tutti i dati in merito all’evoluzione del Covid-19 in Umbria.


coronavirus: in umbria  1211 i positivi, aumentano i guariti e le persone uscite dall’isolamento

(aun) – perugia,  4 apr. 020 – Dai dati aggiornati alle ore 8 di sabato 4 aprile, 1211 (+36 rispetto a ieri) persone in Umbria risultano positive al virus Covid-19, i guariti sono 41 (+11 rispetto a ieri). 

Risultano 203 i clinicamente guariti (+13 rispetto a ieri). I deceduti sono 41 (+2 rispetto a ieri).   

Sono ricoverati in 213 (stabile rispetto a ieri), di cui 43 (-5 rispetto a ieri) sono in terapia intensiva.

   Al momento le persone in isolamento sono 4158 (+22 rispetto a ieri) in totale e 5415 (+314) quelle uscite dall’isolamento.

   Nel complesso sono stati eseguiti 11047 tamponi (+437 rispetto a ieri).

   I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.

   Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro.

I dati e tutte le notizie relative all’emergenza coronavirus sono consultabili su www.regione.umbria.it/coronavirus in cui è stata attivata una dashboard (https://coronavirus.regione.umbria.it/) che fornisce tutti i dati in merito all’evoluzione del Covid-19 in Umbria.


coronavirus: presentato piano per la gestione delle fragilità indotte da covid-19

(aun) – perugia 3 apr. 020 – Individuare le persone in condizione di fragilità, che diventa ancora più grave in questo periodo di emergenza, è l’ulteriore sfida della nostra comunità: con questo obiettivo la Regione Umbria ha predisposto un Piano per la gestione delle fragilità indotte da Covid-19 che è stato illustrato stamani nel corso di una videoconferenza dall’assessore regionale alla Sanità, Luca Coletto, dal direttore regionale alla Sanità, Claudio Dario, dalla dirigente regionale, Paola Casucci, e dal dottor Pietro Paolo Faronato, esperto di programmazione sanitaria e organizzazione dei servizi territoriali.

  “La Regione – ha detto l’assessore Coletto – sta riservando molta attenzione a questa fascia della popolazione, in particolare agli anziani ospitati in case di riposo o che vivono nelle loro abitazioni. Sappiamo tutti quanto sia disorientante per le persone anziane essere allontanati dal loro ambiente e dalle loro abitudini, quindi ci stiamo adoperando per garantire il miglior sostegno e le cure nelle loro case. In parallelo – aggiunge l’assessore – vogliamo proteggere gli anziani ospitati nelle residenze e per questo sono state bloccate le visite garantendo il contatto esterno con le famiglie attraverso il telefono e la rete. Inoltre, sono state individuate delle strutture distribuite in modo omogeneo sul territorio regionale per poter garantire la giusta accoglienza ai soggetti che ne avranno necessità”.

   Dopo aver reso noto che le strutture residenziali in Umbria sono 190 con 3644 posti letti disponibili, il direttore Dario ha riferito che “in varie parti d’Italia stiamo assistendo ad un allontanamento volontario delle badanti” e anche se l’Umbria ha una buona tenuta sociale, bisogna tenere alta la guardia per preservare i soggetti più fragili, come gli anziani e minori che restano soli per il ricovero dei famigliari.     

Il Piano prevede che, nel caso in cui un paziente ospitato in una residenza sanitaria protetta o in una struttura residenziale protetta presentasse febbre, tosse, dispnea, cefalea e mialgie, dovrà essere immediatamente trattato come paziente sospetto COVID positivo. 

Il responsabile sanitario della struttura dovrà contattare il Servizio Igiene e Sanità Pubblica territorialmente competente, che provvederà a programmare i necessari test diagnostici di conferma. Si dovrà garantire l’isolamento dell’ospite e provvedere ad una riorganizzazione interna del personale infermieristico e OSS in turno, individuando per ciascun turno 1 solo infermiere e 1 solo OSS a cui dare il compito di assistere il malato, dopo averli dotati di dispositivi di protezione individuale. Nel caso di negatività dei test diagnostici l’ospite può essere reintrodotto in comunità, mentre nel caso di positività l’ISP adotta i provvedimenti per la gestione dei contatti e per la ricerca del COVID-19 nella Comunità e negli operatori, valutando in primis le condizioni cliniche del paziente.

Nel caso di condizioni che richiedano ricovero ospedaliero, l’ISP contatta il 118 che provvede al trasferimento del paziente, oppure nel caso di stabilità delle condizioni, valuta la praticabilità e la sicurezza di un isolamento del paziente all’interno della residenza.

Nel caso si renda impossibile l’isolamento, il caso positivo dovrà essere trasferito presso una “Struttura COVID a bassa intensità”, ovvero “in strutture – ha spiegato il dottor Faronato – presenti nel territorio regionale, già idonee dal punto di vista strutturale, in grado di accogliere soggetti con ridotta autosufficienza, con la dotazione di personale infermieristico e di assistenza”.

  Il Piano regionale – come ha sottolineato Paola Casucci – prevede anche “una ricerca attiva sul territorio di soggetti in condizioni di fragilità che abbiano impossibilità o difficoltà di segnalare la propria condizione di bisogno”.

Tra questi gli anziani che vivono da soli, le persone in situazione nota di povertà estrema o degrado sociale, con pregresse situazioni di disagio psichico, minori soli per ricovero dei famigliari.

La richiesta di sostegno nei loro confronti può essere  attivata direttamente dal cittadino, dal medico di medicina generale, dai servizi sociali del Comune, dal volontariato presso le sedi già normalmente deputate alla raccolta dei bisogni  come il Segretariato Sociale dei Comuni, Distretto Socio-sanitario. Le segnalazioni saranno raccolte dal Distretto socio-sanitario, che assumerà la funzione di “case manager”. L’ISP, in accordo con il distretto socio-sanitario, valuterà le condizioni del soggetto e la possibilità di gestione domiciliare.

Limitatamente alle situazioni correlate all’emergenza COVID, sarà compito del Distretto Socio-sanitario coordinare le diverse funzioni coinvolte nell’assistenza al caso, quindi personale sanitario, operatori dei Comuni, addetti all’assistenza, Protezione civile, volontariato. Il Distretto socio sanitario provvederà al periodico monitoraggio della situazione e, qualorala complessità della situazione del soggetto non consenta la gestione domiciliare, contatterà il Comune capofila delle Zone Sociali, per attivare un ricovero presso una struttura specifica di sollievo che garantisca assistenza di tipo prevalentemente tutoriale o domestica.

Nel caso di positività al Covid, se le condizioni che richiedano ricovero ospedaliero, il Servizio di prevenzione contatterà il 118 che provvederà al trasferimento in ospedale, nel caso di stabilità delle condizioni cliniche, il Dipartimento valuterà la praticabilità e la sicurezza della permanenza in isolamento al proprio domicilio.

In base alle necessità presenti, verranno di volta in volta coinvolti i Servizi sociali del Comune, la Protezione civile, il volontariato per gli interventi di specifica competenza.


coronavirus: in umbria 1175 i positivi, 5101 usciti dall’isolamento

(aun) – perugia  3 apr. 020 – Dai dati aggiornati alle ore 8 di venerdì 3 aprile, 1175 persone in Umbria risultano positive al virus Covid-19, i guariti sono 30. 

Risultano invece 190 clinicamente guariti. I deceduti sono 39.    

Sono ricoverati in 214, di cui 48 sono in terapia intensiva.

Al momento le persone in isolamento sono 4236 in totale e 5101 usciti dall’isolamento.

Nel complesso entro le ore 8 del 2 aprile, sono stati eseguiti 10610 tamponi.

I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.

Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro.

I dati e tutte le notizie relative all’emergenza coronavirus sono consultabili su www.regione.umbria.it/coronavirus 

Questi sono i dati al momento disponibili. In giornata sarà diramata una ulteriore comunicazione relativa ai dati disaggregati per province.


coronavirus, online la dashboard con tutti i dati relativi all’Umbria

(aun) perugia 2 apr. 020 – Da oggi è online sul sito istituzionale della Regione Umbria, nel portale dedicato all’emergenza coronavirus (www.regione.umbria.it/coronavirus), un nuovo strumento:una Dashboard, di facile lettura che fornisce in maniera chiara tutti i dati in merito all’evoluzione del Covid-19.

La Dashboard, realizzata in collaborazione con la Protezione Civile dell’Umbria, la funzione sanità del Centro Operativo Regionale, Anci, la Direzione Risorse programmazione cultura e turismo e la divisione ICT della Giunta Regionale, è strutturata con i dati riguardanti gli attualmente positivi, i guariti clinicamente, i guariti, i deceduti, i tamponi eseguiti, i ricoverati, i ricoverati in terapia intensiva, coloro che sono in isolamento domiciliare e quelli usciti dall’isolamento, e le relative percentuali. Inoltrevengono rappresentati dei grafici che riportano le statistiche per fascia d’età e sesso.

“Sappiamo che in questi giorni – afferma l’Assessore Michele Fioroni – è alta l’attesa delle informazioni giornaliere sull’andamento dell’emergenza sanitaria nella nostra regione. Abbiamo quindi cercato di realizzare una dashboard che possa fornire in maniera chiara e puntuale, tutti i dati riguardanti l’emergenza nella Regione Umbria”.

“Inoltre – prosegue Fioroni – ci stiamo anche impegnando per migliorare la grafica e l’organizzazione delle informazioni all’interno della sezione dedicata al Covid-19. Ci auguriamo che la nuova modalità di rappresentazione grafica delle informazioni possa, non solo rispondere ad un doveroso bisogno di informazione e trasparenza, ma possa anche rappresentare un utile strumento conoscitivo per gli amministratori locali. Un plauso a tutti coloro che stanno lavorando in questi momenti di emergenza per una trasparente informazione”.


coronavirus; altri 3 ventilatori per l’umbria

(aun) – Foligno, 2 apr. 020 – Sono stati consegnati quest’oggi alla Regione Umbria altri tre ventilatori.  Negli ultimi due giorni la Protezione Civile regionale ha ricevuto anche ulteriori quantitativi di dispositivi di protezione individuale: 35 mila mascherine chirurgiche; 10 mila mascherine montarsio; 16 mila 100 mascherine FFP2; 120 mascherine FFP3; 80 mila copriscarpe; 24 mila copricapo; 75 mila guanti lattice; 280 tubi endotracheali; 3 monitor multiparametrici.

  Da due giorni, su iniziativa della Protezione Civile della Regione Umbria, il trasporto di tutti i materiali sanitari e DPI che viene assegnato all’Umbria da parte del Dipartimento nazionale della Prociv, avviene con l’ausilio di un elicottero dell’Esercito italiano, al fine di garantire la massima celerità e sicurezza delle consegne.

  Si sta dunque stabilizzando l’invio di materiali sanitari dal sistema centrale di Protezione Civile e della struttura del Commissario straordinario per l’emergenza coronavirus alla Regione Umbria, ma resta ancora molto al di sotto del fabbisogno il numero dei ventilatori, e si registra una particolare carenza di dispositivi quali camici, cuffie, calzari e maschere totali. Carenze che però la Regione Umbria, tramite la Protezione Civile regionale, sta coprendo attraverso acquisti diretti sia da produttori umbri che nazionali, al fine di garantire al personale sanitario di poter operare in sicurezza.

   Sono state inoltre consegnate alla Facoltà di ingegneria dell’Università degli studi di Perugia 144 maschere modello “snorkeling” donate all’Umbria da Decathlon. Si tratta di maschere che grazie ad alcune modifiche possono essere convertite in respiratori soprattutto per pazienti; modifiche che saranno realizzate appunto nei laboratori della Facoltà di ingegneria.

Foto in allegato

e video al link https://we.tl/t-8tDVRWE7tK


coronavirus: in umbria 1128 i positivi, aumentano i guariti, 4563 usciti dall’isolamento

(aun) – perugia  2 apr. 020 – Dai dati aggiornati alle ore 8 di giovedì 2 aprile, 1128 persone in Umbria risultano positive al virus Covid-19, i guariti sono 23, di cui 13 residenti nella provincia di Perugia, 10 in quella di Terni.  

Risultano invece 182 clinicamente guariti, di cui 130 residenti nella provincia di Perugia e 52 in quella di Terni.

I deceduti sono 38: 23 residenti nella provincia di Perugia e 12 in quella di Terni, 3 di fuori regione.     

Tra i 1128 pazienti positivi, 38 sono di fuori regione, 844 sono residenti nella provincia di Perugia e 246 in quella di Terni. Sono ricoverati in 218: di questi, 157 sono residenti nella provincia di Perugia e 50 in quella di Terni, 11 sono di fuori regione.

I ricoveri nell’ospedale di Perugia sono 69, 56 in quello di Terni, 35 a Città di Castello, 45 a Pantalla, 5 a Orvieto, 8 a Foligno.

Dei 218 ricoverati, 47 sono in terapia intensiva, 19 nell’ospedale di Perugia, 15 in quello di Terni, 7 a Città di Castello, 5 in quello di Orvieto, 1 a Foligno.

Le persone in osservazione sono 3130: di questi, 2340 sono nella provincia di Perugia e 790 in quella di Terni. Sempre alla stessa data risultano 4563 soggetti usciti dall’isolamento, di cui 3666 nella provincia di Perugia e 897 in quella di Terni.

Nel complesso entro le ore 8 del 1 aprile, sono stati eseguiti 9738 tamponi.

I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.

Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro

I dati e tutte le notizie relative all’emergenza coronavirus sono consultabili su www.regione.umbria.it/coronavirus


coronavirus: coletto, “in umbria un ambulatorio mobile per rilevare a domicilio la positività al covid-19”

(aun) – perugia 1 apr. 020 – Attivare un ambulatorio mobile per effettuare a domicilio i tamponi per verificare la positività al Covid-19: lo prevede un accordo tra la Regione Umbria e le Associazioni di Volontariato Sanitario dell’Umbria ANPAS Umbria, Coordinamento Misericordie Umbria, Croce Rossa Italiana-Comitato regionale Umbria riuniti nel Comitato Unico di Coordinamento Servizi Sanitari Umbria (CUSS Umbria).

L’atto è stato approvato stamani dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore alla Sanità, Luca Coletto, che ha spiegato come “a seguito dei provvedimenti assunti dal Governo con l’obbligo per la popolazione di uscire da casa solo per esigenze non differibili, la Regione ha messo a punto un’organizzazione di immediata attuazione, tenendo conto delle problematiche relative alla difficoltà di spostamento di soggetti svantaggiati, quali anziani o disabili a vari livelli”.

In questo contesto sulla base di un progetto presentato dai Coordinatori regionali delle Associazioni di Volontariato Sanitario dell’Umbria ANPAS Umbria, Coordinamento Misericordie Umbria, Croce Rossa Italiana-Comitato regionale Umbria, riuniti nel Comitato Unico di Coordinamento Servizi Sanitari Umbria (CUSS Umbria), è stato deciso l’allestimento di un ambulatorio mobile.  

  “Si tratta – afferma Coletto – di un progetto, per il quale ringrazio le associazioni, che garantisce un servizio innovativo e finalizzato a raggiungere il 100 per cento della popolazione interessata”.

Per la realizzazione del progetto vengono individuati quali interlocutori la Centrale Operativa Regionale (COR Umbria) e la Centrale Operativa Unica 118 UMBRIA (COU 118 Umbria, con la collaborazione anche di enti pubblici e imprese.

All’attività dell’ambulatorio mobile saranno dedicati  2 Camper sanitari, 6 Ambulanze da trasporto tipo B , 4-6 mezzi da trasporto di materiali biologici (auto staffette), 1 auto staffetta.

Le ambulanze ed i camper verranno allestiti con la creazione nel vano sanitario di un “percorso sporco” ed un “percorso pulito” e dotati di dispositivi di refrigerazione per la conservazione dei tamponi durante il trasporto.

Saranno i medici di base a inoltrare una richiesta, attraverso ricetta dematerializzata, alla Usl di competenza territoriale con indicazione del nominativo e della residenza del paziente che necessita del prelievo, successivamente sarà allertata la Sala Operativa Unica regionale (SOUR) della Protezione Civile Regionale o COU 118 Umbria che predisporrà l’iter per l’esecuzione del tampone da parte di un operatore dell’Usl.


coronavirus: in umbria 1095 i positivi, aumentano i clinicamente guariti, 4358 usciti dall’isolamento

(aun) – perugia  1 apr. 020 – Dai dati aggiornati alle ore 8 di mercoledì 1 aprile, 1095 persone in Umbria risultano positive al virus Covid-19, i guariti sono 15, di cui 9 residenti nella provincia di Perugia, 6 in quella di Terni.  

Risultano invece 179 clinicamente guariti, di cui 123 residenti nella provincia di Perugia e 56 in quella di Terni.

I deceduti sono 37: 22 residenti nella provincia di Perugia e 12 in quella di Terni, 3 di fuori regione.     

Tra i 1095 pazienti positivi, 37 sono di fuori regione, 822 sono residenti nella provincia di Perugia e 236 in quella di Terni. Sono ricoverati in 218: di questi, 154 sono residenti nella provincia di Perugia e 52 in quella di Terni, 12 sono di fuori regione.

I ricoveri nell’ospedale di Perugia sono 72, 58 in quello di Terni, 35 a Città di Castello, 42 a Pantalla, 5 a Orvieto, 6 a Foligno.

Dei 218 ricoverati, 45 sono in terapia intensiva, 19 nell’ospedale di Perugia, 14 in quello di Terni, 7 a Città di Castello, 5 in quello di Orvieto.

Le persone in osservazione sono 2944: di questi, 2156 sono nella provincia di Perugia e 788 in quella di Terni. Sempre alla stessa data risultano 4358 soggetti usciti dall’isolamento, di cui 3490 nella provincia di Perugia e 868 in quella di Terni.

Nel complesso entro le ore 8 del 1 aprile, sono stati eseguiti 9080 tamponi.

I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.

Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro

I dati e tutte le notizie relative all’emergenza coronavirus sono consultabili su www.regione.umbria.it/coronavirus  


coronavirus: coletto, “regione segue con attenzione la situazione della popolazione di pozzo”

(aun) – perugia 31 marz. 020 – “La Regione monitora con attenzione le condizioni della popolazione di Pozzo dove, da stamani, è stata avviata l’indagine che prevede la rilevazione della positività al Covid-19 anche attraverso i test rapidi”: è quanto afferma l’assessore regionale alla Sanità, Luca Coletto, evidenziando che l’azione  “permetterà di avere una visione più chiara della situazione epidemiologica della ‘zona rossa’ umbra”.

L’indagine prevede anche la sorveglianza telefonica dei nuclei familiari per monitorarne lo stato di salute, in modo da effettuare immediatamente il test di riferimento qualora qualcuno manifestasse sintomi riconducibili all’infezione.

Nella frazione, in un ampio locale messo a disposizione dal Comune, i cittadini, dalle 10 alle 18, vengono invitati ad effettuare il test rapido immunologico seguendo tutte le precauzioni previste, mentre per coloro che non possono uscire il test sarà effettuato a casa.


coronavirus: in umbria 1078 i positivi, aumentano i clinicamente guariti, 4232 usciti dall’isolamento
(aun) – perugia 31 mar. 020 – Dai dati aggiornati alle ore 8 di martedì 31 marzo, 1078 persone in Umbria risultano positive al virus Covid-19, i guariti sono 15, di cui 9 residenti nella provincia di Perugia, 6 in quella di Terni.
Risultano invece 175 clinicamente guariti, di cui 119 residenti nella provincia di Perugia e 56 in quella di Terni.
I deceduti sono 37: 22 residenti nella provincia di Perugia e 12 in quella di Terni, 1 di fuori regione.   
Tra i 1078 pazienti positivi, 35 sono di fuori regione, 813 sono residenti nella provincia di Perugia e  230 in quella di Terni. Sono ricoverati in 219, 157 sono residenti nella provincia di Perugia e 51 in quella di Terni, 11 sono di fuori regione.
I ricoveri nell’ospedale di Perugia sono 75, 57 in quello di Terni, 36 a Città di Castello, 40 a Pantalla, 5 a Orvieto, 6 a Foligno. Dei 212 ricoverati, 43 sono in terapia intensiva, 19 nell’ospedale di Perugia, 13 in quello di Terni, 6 a Città di Castello, 5 in quello di Orvieto. Le persone in osservazione sono 2679: di questi, 1941 sono nella provincia di Perugia e 738 in quella di Terni. Sempre alla stessa data risultano 4232 soggetti usciti dall’isolamento, di cui 3383 nella provincia di Perugia e 849 in quella di Terni. Nel complesso entro le ore 8 del 31 marzo, sono stati eseguiti 8679 tamponi.
I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.
Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro.
I dati e tutte le notizie relative all’emergenza coronavirus sono consultabili su www.regione.umbria.it/coronavirus 


coronavirus: al via ricerca positività con test rapidi

(aun) – perugia 30 marz. 020 – Ha preso il via stamani la strategia della Regione Umbria che prevede di contenere la diffusione dell’infezione da Covid – 19 con l’utilizzo di test rapidi. Lo comunica l’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto, precisando che “al momento la Regione ha messo a disposizione 5000 test immunologici e nel giro di una settimana il numero dovrebbe arrivare a 10 mila, mentre per la metà di aprile dovrebbero arrivare 15 mila kit per effettuare il test molecolare rapido”.

Da oggi saranno sottoposti al test tutte le persone che arrivano ai Pronto soccorso degli ospedali e tutti i ricoverati nelle cosiddette aree grigie, ovvero quei soggetti per i quali non è stata ancora riscontrata la positività al Covid-19 attraverso il tampone.

A questi si aggiungono gli abitanti di quelle zone dell’Umbria in cui è stata riscontrata una concentrazione di casi positivi.

In questa fase la rilevazione della positività al virus attraverso il test rapido andrà in parallelo con il test utilizzato sinora (tampone) che richiede una metodica laboriosa con un grande impegno di strumentazione e tempi lunghi di attesa.

Questa modalità d’intervento sarà estesa sul territorio cercando di contenere l’epidemia nei luoghi particolarmente sensibili, a partire dalle residenze per anziani e dalle comunità residenziali sanitarie, sociali e religiose in modo da intercettare rapidamente i casi asintomatici o con pochi sintomi che possono diffondere il virus e contenere così efficacemente il contagio.

La strategia regionale – che si svilupperà in un periodo che va dalle 4 alle 6 settimane, visto che sarà estesa in tutto il territorio e si è in attesa anche dei test molecolari – prevede un ampliamento del campo di indagine effettuando il test a tutti i soggetti comunque esposti a contagio che sono stati o possono essere stati a contatto con un caso confermato o probabile di COVID–19, ai dipendenti del sistema sanitario regionale che lavorano in strutture ospedaliere dedicate totalmente o parzialmente alla gestione dei casi COVID, a coloro che lavorano nelle strutture di Pronto Soccorso o di 118.

Saranno effettuati i test anche nelle strutture territoriali, le strutture sanitarie e socio-sanitarie, ai medici, farmacisti, operatori sintomatici che operano nelle strutture socio-sanitarie e sociali, lavoratori sintomatici dei “Servizi Essenziali”, con priorità verso quelli con maggiore contatto con la popolazione generale: tra questi Vigili del Fuoco e Forze dell’Ordine, Agenti di polizia penitenziaria, volontari della Protezione civile,  addetti alle casse dei centri commerciali.


Costituito il Comitato di supporto tecnico-scientifico Università-Regione in risposta all’emergenza Covid-19. Al via la sperimentazione di test rapidi

(aun) – perugia, 30 mar. 020 – Al via la sperimentazione di test rapidi per individuare soggetti positivi al Covid-19. All’uso dei tamponi si affiancherà un’azione strutturata in due fasi: la prima prevede il ricorso ad analisi sugli anticorpi; la seconda, successiva, un’integrazione di test molecolari.

Il progetto prevede l’attiva e costante collaborazione con il Comitato Scientifico deliberato dalla Giunta Regionale a seguito delle indicazioni ricevute dall’Università degli Studi di Perugia, grazie alla collaborazione avviata con la firma del “Memorandum d’intesa per la salute – per una visione condivisa di salute e sanità del futuro”, siglato il 22 gennaio scorso dalla Presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei e dal Rettore, Prof. Maurizio Oliviero.

Il Comitato, composto da esperti, avrà il compito di fornire indicazioni e strategie a supporto delle azioni che verranno adottate dalla Giunta Regionale per il superamento dell’emergenza sanitaria, nonché di supervisionare eventuali sperimentazioni che saranno messe in campo dal sistema sanitario umbro.

Il Comitato è così composto: Dott.ssa Paola Casucci, Regione Umbria (Coordinatore);  Prof.ssa Antonella Mencacci, Università degli Studi di Perugia – Direttore della Scuola di Specializzazione in Microbiologia;  Prof.ssa Daniela Francisci, Università degli Studi di Perugia – Direttore della Scuola di Specializzazione in Malattie Infettive e Tropicali; Prof. Edoardo De Robertis, Università degli Studi di Perugia – Direttore della Scuola di Specializzazione in Anestesia, Rianimazione e Terapia intensiva e del Dolore; Prof. Fabrizio Stracci, Università degli Studi di Perugia – Direttore della Scuola di Specializzazione in  Igiene e Medicina preventiva; Prof. Paolo Puccetti, Università degli Studi di Perugia  – Direttore del Dipartimento di Medicina Sperimentale e Coordinatore scientifico della Sezione di Farmacologia; Prof.ssa Cecilia Becattini, Università degli Studi di Perugia – Ordinario di Medicina interna nel  Dipartimento di Medicina.

A questi si affiancheranno altri tre membri: uno nominato dall’Istituto Superiore di Sanità, uno dalla Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica e uno dal Ministero della Salute.

“Si tratta di un’azione oggi più che mai necessaria” ha dichiarato il Rettore Oliviero “La nostra Università è costituita da straordinarie professionalità che stanno dando prova di generosa dedizione a tutela del benessere di tutti. I medici e il personale sanitario meritano un sentimento di vicinanza e gratitudine per il loro impegno in questi giorni difficili di cui dovremo ricordarci in futuro”.

“Anche e soprattutto in questa fase emergenziale – ha affermato la Presidente Tesei – si fa sempre più concreta la collaborazione con l’Università degli Studi di Perugia. Stiamo attraversando una fase delicata dove è necessario che tutte le istituzioni mettano in campo le loro forze, conoscenze e professionalità, riuscendo a fare squadra, per creare un fronte in grado di superare gli ostacoli da affrontare”.


coronavirus; presidente tesei firma ordinanza per rifiuti da soggetti positivi

(aun) – 30 mar. 020 – La presidente della Regione Umbria Donatella Tesei ha firmato l’ordinanza che stabilisce le modalità di trattamento dei rifiuti prodotti da soggetti positivi al virus SARS-Cov-2 che si trovano in isolamento o in quarantena obbligatoria. L’ordinanza (Art.1) stabilisce  che i rifiuti provenienti da locali e luoghi adibiti ad uso di civile abitazione in cui dimorino soggetti risultati positivi al virus vengano raccolti e conferiti in maniera indifferenziata, senza procedere cioè  alla raccolta differenziata.
I gestori del servizio di raccolta, in accordo con i comuni interessati, provvedono ad organizzare un servizio dedicato avvalendosi di opportuni dispositivi e procedure di raccolta,  provvedono inoltre  a consegnare ai diretti interessati kit per il ritiro del rifiuto comprendente almeno sacchi e nastro adesivo.
Il provvedimento  (Art.2) definisce inoltre l’organizzazione del servizio di raccolta da parte dei soggetti gestori prevedendo, tra l’altro, operazioni di pulizia e sanificazione dei mezzi di trasporto e operazioni di trasbordo nel caso di ridotti quantitativi di rifiuti per ridurre al massimo il numero di mezzi di conferimento in discarica.
Relativamente alla gestione dei rifiuti e agli obblighi dei gestori delle discariche ( Articolo3) è previsto che i rifiuti vengano  conferiti direttamente presso le discariche regionali e depositati minimizzando la manipolazione e assicurandone la tempestiva copertura. I rifiuti sono conferiti all’interno di appositi big-bags omologati e certificati, aventi adeguate caratteristiche di resistenza per garantire la sicurezza nel trasporto e nello stoccaggio degli stessi in modo da evitare qualsiasi fuoriuscita del materiale. I gestori delle discariche mantengono un registro giornaliero nel quale viene indicata la zona di conferimento ed i quantitativi conferiti.

Questo il Link dell’ordinanza

http://www.regione.umbria.it/documents/18/19688487/ORDINANZA_13.pdf/b2f4bfce-7880-4825-8e4f-ab3f31554d1e


(aun) – Foligno, 30 mar. 020 – Sette ventilatori ad alta complessità, per terapia intensiva, sono stati consegnati questa mattina alla Regione Umbria dal Dipartimento nazionale di Protezione civile. I dispositivi, prodotti in Italia, saranno destinati quanto prima agli Ospedali umbri. Sempre dal Dipartimento nazionale della Prociv sono in consegna nella giornata odierna 13 mila mascherine chirurgiche; 7.100 mascherine FFP2; 6.476 tubi endotracheali e 200 tute di protezione.

“Abbiamo avuto ed abbiamo – ha sottolineato la Presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei – una interlocuzione continua, istituzionale e determinata con la Protezione Civile nazionale, con il Governo e con la Consip per garantire l’arrivo in Umbria delle strumentazioni necessarie. Una determinazione che inizia a dare i suoi frutti. Sicuramente quanto ricevuto, pur se estremamente utile, non soddisfa totalmente le nostre necessità. A tal fine continueremo ad essere presenti quotidianamente nei tavoli nazionali, e siamo fiduciosi che riceveremo quando richiesto”.

A fronte del fabbisogno stimato dalla Protezione civile umbra per tutto il sistema sanitario regionale, infatti, il materiale inviato dal Dipartimento nazionale non copre le necessità. Soprattutto per ciò che riguarda i ventilatori polmonari per la terapia intensiva e sub intensiva. Ad oggi, con i nuovi arrivi, alla Regione Umbria sono stati consegnati dalla Protezione civile nazionale in tutto 19 ventilatori per terapia intensiva (la richiesta è stata di 60) e 8 ventilatori per terapia sub intensiva (il fabbisogno stimato è di 108).

Per ciò che riguarda i dispositivi di protezione individuale va registrata una carenza, rispetto al fabbisogno, in particolar modo di camici chirurgici; camici impermeabili; guanti in lattice; guanti in nitrile e guanti in vinile; mascherine FFP2 e FFP3. Basti pensare a tal proposito che il fabbisogno stimato ad esempio delle mascherine FFP2 è di 14 mila unità settimanali, mentre il numero di quelle in consegna è di 7.100 pezzi.


coronavirus, assessore coletto: prorogata al 31 luglio 2020 validità esenzioni e iscrizione servizio sanitario nazionale

(aun) – perugia, 30 mar. 020 – “La validità delle esenzioni dalla compartecipazione alla spesa sanitaria in base al reddito e delle fasce di reddito in scadenza al 31 marzo è prorogata fino al 31 luglio 2020 in modo da contenere al massimo gli spostamenti dei cittadini”. Lo comunica l’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto. “È una delle ulteriori misure urgenti adottata dalla Giunta regionale per la prevenzione e la gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 nel territorio umbro, che tiene allo stesso tempo conto delle eventuali difficoltà degli assistiti che possono così evitare di uscire dalle proprie abitazioni per recarsi negli uffici delle Asl”.

In particolare, la delibera della Giunta regionale nel prorogare fino al 31 luglio 2020 la validità delle autocertificazioni delle esenzioni da reddito e delle fasce di reddito, in scadenza il 31 marzo 2020, utili per le prestazioni rese in ambito sanitario, stabilisce che “tali disposizioni si applicano agli assistiti che non sono presenti a nessun titolo negli elenchi relativi agli assistiti esenti da reddito o con fascia di reddito messi a disposizione dal sistema Tessera Sanitaria entro il 31 marzo 2020”.
Si precisa che “gli assistiti – sottolinea l’assessore Coletto – sono comunque responsabili, anche penalmente, dell’eventuale utilizzo dell’esenzione da reddito o della fascia di reddito, al momento della prescrizione, qualora si siano modificate le loro condizioni, tali da determinare la perdita del diritto all’esenzione o alla fascia di reddito. Gli assistiti hanno l’obbligo di comunicare all’Azienda USL di appartenenza le eventuali variazioni intervenute”. Le Aziende USL “sono tenute ad effettuare verifiche sulla veridicità delle autocertificazioni rese dai cittadini recuperando, in caso di decadenza dal beneficio, gli importi del ticket non corrisposto per le prestazioni erogate”.

Vengono poi prorogate “fino al 31 luglio 2020 tutte le esenzioni a validità limitata che prevedono un rinnovo previa valutazione specialistica e per le quali è prevista la scadenza a partire dal 1 marzo 2020 fino al 31 luglio 2020”.

Infine, sono prorogate “fino al 31 luglio 2020, previa richiesta dell’assistito, le iscrizioni al Servizio Sanitario Nazionale che prevedono un rinnovo e per le quali è prevista la scadenza a partire dal 1 marzo 2020 fino al 31 luglio 2020”.

La Regione impegna le Aziende Sanitarie “a garantire un’adeguata comunicazione di queste disposizioni in favore degli operatori e professionisti coinvolti e dei cittadini interessati”.


coronavirus: in umbria 1051 i positivi, aumentano i clinicamente guariti, 3827 usciti dall’isolamento
(aun) – perugia 30 mar. 020 – Dai dati aggiornati alle ore 8 di lunedì 30 marzo, 1051 persone in Umbria risultano positive al virus Covid-19, i guariti sono 15, di cui 9 residenti nella provincia di Perugia, 6 in quella di Terni.
Risultano invece 169 clinicamente guariti, di cui 113 residenti nella provincia di Perugia e 56 in quella di Terni.
I deceduti sono 33: 20 residenti nella provincia di Perugia e 12 in quella di Terni, 1 di fuori regione.   
Tra i 1051 pazienti positivi, 30 sono di fuori regione, 792 sono residenti nella provincia di Perugia e 226 in quella di Terni. Sono ricoverati in 220, 155 sono residenti nella provincia di Perugia e 52 in quella di Terni, 13 sono di fuori regione.
I ricoveri nell’ospedale di Perugia sono 76, 60 in quello di Terni, 34 a Città di Castello, 39 a Pantalla, 5 a Orvieto, 6 a Foligno.
Dei 212 ricoverati, 47 sono in terapia intensiva, 19 nell’ospedale di Perugia, 16 in quello di Terni, 6 a Città di Castello, 1 nell’ospedale di Pantalla, 5 in quello di Orvieto.
Le persone in osservazione sono 2864: di questi, 2182 sono nella provincia di Perugia e 682 in quella di Terni. Sempre alla stessa data risultano 3827 soggetti usciti dall’isolamento, di cui 3020 nella provincia di Perugia e 807 in quella di Terni.
Nel complesso entro le ore 8 del 30 marzo, sono stati eseguiti 8150 tamponi.

I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.
Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro
I dati e tutte le notizie relative all’emergenza coronavirus sono consultabili su www.regione.umbria.it/coronavirus


coronavirus: 31 in umbria i decessi per infezione covid-19

(aun) – perugia 29 mar. 020 – Alle ore 18 di domenica 29 marzo, nel territorio umbro si registrano 31 decessi di persone positive al coronavirus.

L’altro ieri nell’Ospedale di Foligno è deceduta una paziente di 88 anni residente a Orvieto. Del decesso la Usl Umbria 2 aveva già dato comunicazione nella giornata in cui è avvenuto (27 marzo), ma non era stato riferito nella nota della Regione.  

Nella serata del 28 marzo nell’Ospedale di Orvieto è deceduto un uomo di 74 anni residente a Orvieto.  


coronavirus: in umbria 1023 i positivi, aumentano i clinicamente guariti, 3354 usciti dall’isolamento

(aun) – perugia 29 mar. 020 – Dai dati aggiornati alle ore 8 di domenica 29 marzo, 1023 persone in Umbria risultano positive al virus Covid-19, i guariti sono 13, di cui 7 residenti nella provincia di Perugia, 6 in quella di Terni.  

Risultano invece 82 clinicamente guariti, di cui 42 residenti nella provincia di Perugia e 40 in quella di Terni.

I deceduti sono 31: 18 residenti nella provincia di Perugia e 12 in quella di Terni, 1 di fuori regione.     

Tra i 1023 pazienti positivi, 30 sono di fuori regione, 775 sono residenti nella provincia di Perugia e 218 in quella di Terni. Sono ricoverati in 212, 152 sono residenti nella provincia di Perugia e 47 in quella di Terni, 13 sono di fuori regione.

I ricoveri nell’ospedale di Perugia sono 76, 56 in quello di Terni, 31 a Città di Castello, 40 a Pantalla, 4 a Orvieto, 5 a Foligno.

Dei 212 ricoverati, 46 sono in terapia intensiva, 20 nell’ospedale di Perugia, 16 in quello di Terni, 5 a Città di Castello, 1 nell’ospedale di Pantalla, 4 in quello di Orvieto.

Le persone in osservazione sono 3054: di questi, 2363 sono nella provincia di Perugia e 691 in quella di Terni. Sempre alla stessa data risultano 3354 soggetti usciti dall’isolamento, di cui 2574 nella provincia di Perugia e 780 in quella di Terni.

Nel complesso entro le ore 8 del 29 marzo, sono stati eseguiti 7685 tamponi.

I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata.

Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro

I dati e tutte le notizie relative all’emergenza coronavirus sono consultabili su www.regione.umbria.it/coronavirus

 

coronavirus: 29 in umbria i decessi per infezione covid-19

(aun) – perugia 28 mar. 020 – Alle ore 18,30 di sabato 28 marzo, nel territorio umbro si registrano 29 decessi di persone positive al coronavirus. Ai 24 decessi registrati ieri sera e di cui è già stata data comunicazione, si sono aggiunti altri 4 decessi avvenuti tra la tarda serata e la notte del 27 marzo. Di questi, 3 deceduti erano ricoverati all’ospedale di Città di Castello: un uomo di 80 anni di Costacciaro ricoverato il 23 marzo, una donna di 89 anni di Città di Castello ricoverata il 21 marzo, un uomo di 66 anni di Città di Castello ricoverato il 21 marzo.

Sempre nella serata del 27 marzo all’ospedale di Spoleto è deceduta una signora di 91 anni ricoverata da una settimana.

Alle ore 16 del 28 marzo l’Azienda ospedaliera di Perugia ha comunicato il decesso di una donna di 81 anni residente a Castiglione del Lago.


coronavirus: in 969 i positivi

(aun) – perugia 28 mar. 020 – Dai dati aggiornati alle ore 8 di sabato 28 marzo, 969 persone in Umbria risultano positive al virus Covid-19, i guariti sono 12, di cui 7 residenti nella provincia di Perugia, 5 in quella di Terni.  

Risultano invece 39 clinicamente guariti, di cui 25 residenti nella provincia di Perugia e 14 in quella di Terni.

I deceduti sono 28: 17 residenti nella provincia di Perugia e 10 in quella di Terni, 1 di fuori regione.     

Tra i 969 pazienti positivi, 27 sono di fuori regione, 729 sono residenti nella provincia di Perugia e 213 in quella di Terni. Sono ricoverati in 203, 147 sono residenti nella provincia di Perugia e 46 in quella di Terni, 10 sono di fuori regione.

I ricoveri nell’ospedale di Perugia sono 76, 52 in quello di Terni, 30 a Città di Castello, 35 a Pantalla, 6 a Orvieto, 4 a Foligno.

Dei 203 ricoverati, 44 sono in terapia intensiva, 21 nell’ospedale di Perugia, 14 in quello di Terni, 5 a Città di Castello, 4 nell’ospedale di Orvieto.

Le persone in osservazione sono 3083: di questi, 2411 sono nella provincia di Perugia e 672 in quella di Terni. Sempre alla stessa data risultano 2840 soggetti usciti dall’isolamento, di cui 2142 nella provincia di Perugia e 698 in quella di Terni.

Nel complesso entro le ore 8 del 28 marzo, sono stati eseguiti 7028 tamponi.

I dati e tutte le notizie relative all’emergenza coronavirus sono consultabili su www.regione.umbria.it/coronavirus  



coronavirus, istituita zona rossa a pozzo, piccola frazione di gualdo cattaneo

(aun) – perugia, 27 mar. 020 – In considerazione di alcune criticità segnalate dalla Asl 2 nella piccola frazione Pozzo di Gualdo Cattaneo, la presidente della Regione Umbria Donatella Tesei ha predisposto una specifica Ordinanza allo scopo di tutelare al meglio la salute pubblica. Tale Ordinanza, fermo restando le misure statali, regionali e comunali di contenimento del rischio di diffusione del virus già vigenti, prevede, tra l’altro, che il Sindaco verifichi lo stato di emissione di Ordinanze contumaciali per tutte le persone risultate positive al tampone per Covid-19, nonché la situazione aggiornata degli isolamenti fiduciari per tutti i contatti certi; il divieto di allontanamento dal territorio della frazione di Pozzo di Gualdo Cattaneo di tutte le persone presenti in loco per un periodo di quattordici giorni; divieto di accesso nella frazione, salvo che per assicurare attività e servizi essenziali e fatta eccezione per il rientro al domicilio o alla residenza di coloro che fossero, per i motivi consentiti, fuori dalla frazione; sospensione, se presenti, delle attività degli uffici pubblici, fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali di pubblica utilità; soppressione di tutte le fermate dei mezzi pubblici; sospensione dello svolgimento delle attività lavorative per i lavoratori residenti o domiciliati, anche di fatto, ad esclusione di quelle necessarie a garantire il sostentamento, l’allevamento degli animali, le attività non differibili; sospensione, se presenti, di tutte le attività produttive e commerciali ad esclusione dei negozi di generi alimentari e di prima necessità e dei presidi sociosanitari esistenti: casa della salute, casa di riposo, e case residenze per anziani non autosufficienti; sanificazione delle aree comuni da parte del Comune.

Il passaggio in ingresso e in uscita dalla frazione è comunque consentito al personale militare, alla protezione civile, alle forze di polizia, ai vigili del fuoco, al personale medico e sanitario, ai farmacisti e  ai veterinari. Saranno comunque garantiti il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti ed il servizio di consegna a domicilio alle persone in isolamento contumaciale e fiduciario di farmaci e generi alimentari, se necessario.


coronavirus, 24 in Umbria i decessi per infezione covid-19

(aun) – perugia, 27 mar. 020 – Alle ore 18.30 di venerdì 27 marzo nel territorio umbro si registrano 24 decessi di persone positive al coronavirus. Ai 21 decessi registrati alle ore 8 di oggi, di cui è già stata data comunicazione stamani, si aggiungono altri tre decessi avvenuti nella giornata.

Alle ore 13, all’ospedale di Terni, è deceduto un uomo di 72 anni residente ad Orvieto. Alle ore 13.40, nel reparto di Medicina d’urgenza dell’ospedale San Giovanni Battista di Foligno, è deceduta una donna di 88 anni che risiedeva a Orvieto. Nel corso della mattinata è deceduta all’ospedale di Pantalla una donna di 83 anni residente a Sansepolcro, che era tra i ricoverati di fuori regione


coronavirus: presentate strategie della regione per ricerca positività covid-19 con test rapidi

 “Io resto a casa” non è uno slogan, ma un modo di pensare fondamentale per interrompere la catena di trasmissione del virus responsabile di COVID – 19 e rappresenta la base per qualsiasi intervento che la Regione attua per fronteggiare l’emergenza: è il messaggio che arriva agli umbri – unito al ringraziamento per il comportamento virtuoso – dalla presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, dall’assessore regionale alla Sanità, Luca Coletto, e dal direttore regionale alla Sanità, Claudio Dario, nel corso della videoconferenza che si è tenuta stamani a Palazzo Donini a Perugia, per illustrare le strategie della Regione per la ricerca della positività Covid-19, grazie anche all’acquisizione dei nuovi test rapidi. All’incontro erano presenti le prof. Daniela Francisci e Antonella Mencacci, il direttore regionale, Stefano Nodessi Proietti.

La Regione, dopo una breve fase di sperimentazione – è stato detto in videoconferenza – da subito inizierà ad effettuare dei test rapidi che, in 15 minuti, potranno rivelare nel sangue la presenza di anticorpi specifici verso il virus, in modo da isolare da subito un soggetto positivo. A questi si affiancheranno test molecolari, che rilevano la presenza di virus delle vie aeree, sempre in maniera rapida, con risposta in un’ora. Ovviamente, la rilevazione attraverso il test rapido andrà in parallelo con il test utilizzato sinora (tampone) che richiede una metodica laboriosa con un grande impegno di strumentazione e tempi lunghi di attesa che portano a refertare in Umbria al massimo 500 tamponi al giorno.

Attraverso l’utilizzo dei test rapidi, al contrario, si stima di poter effettuare all’incirca 1.500 test al giorno, privilegiando le aree geografiche dove il virus è più diffuso. L’obiettivo è di avere nell’arco di una settimana, una quantità significativa di dati per ottimizzare la strategia dell’utilizzo dei test rapidi da implementare poi su tutto il territorio regionale. La strategia regionale, di cui ha parlato l’assessore alla Sanità Luca Coletto,  in primis punta ad individuare, rapidamente e correttamente, i pazienti COVID-19 che necessitano di assistenza sanitaria, nonché ad attuare una sorveglianza allargata della popolazione, con particolare attenzione alle categorie a rischio, in modo da intercettare rapidamente i casi asintomatici o con pochi sintomi che possono diffondere il virus, in modo da contenere efficacemente il contagio attraverso il loro isolamento. Di primaria importanza per contenere l’infezione è difendere la comunità e le famiglie, individuando i soggetti potenzialmente positivi, ma anche le comunità residenziali sanitarie, sociali e religiose, le case di riposo per difendere le persone anziane, indentificando ed isolando gli individui positivi fin dal loro ingresso.  “Questa strategia – dice Coletto – a tutela del personale sanitario e di tutto quello in prima linea, nonché dell’ intera salute pubblica, è possibile anche grazie all’impegno economico della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia che ha investito per questo scopo 750 mila euro”

“Andranno difesi gli ospedali – ha detto il direttore Dario – indentificando ed isolando gli individui positivi fin dal loro ingresso, e va garantita la sorveglianza attiva ai medici di medicina generale, ai pediatri di libera scelta, ai medici di continuità assistenziale, agli specializzandi  e ai farmacisti, nonché agli operatori delle strutture sanitarie e sociosanitarie, alle categorie di lavoratori dei servizi essenziali e di lavoratori che sono sottoposti ad elevato rischio di contagio o di diffusione della malattia”.

In parallelo è previsto il potenziamento della sorveglianza sanitaria e delle inchieste epidemiologiche per intervenire con le disposizioni di isolamento domiciliare fiduciario e quarantena partendo dall’individuazione del maggior numero di soggetti positivi attraverso test diagnostici.   

 La strategia adottata è per cerchi concentrici: l’indagine parte dal nucleo centrale (quello con più alta concentrazione di positivi) e si allarga verso quei gruppi di cittadini e professionisti che possono rappresentare un pericolo per la collettività  (sintomatici portatori del virus).

Al variare dello scenario epidemiologico la strategia regionale potrà contemplare un ampliamento del campo di indagine effettuando il test a tutti i pazienti sintomatici attualmente ricoverati presso i presidi ospedalieri della regione, che non siano stati già testati, a tutti i soggetti sintomatici potenzialmente collegati ad un cluster o comunque esposti a contagio che sono stati o possono essere stati a contatto con un caso confermato o probabile di COVID–19, ai dipendenti del sistema sanitario regionale che lavorano in strutture ospedaliere dedicate totalmente o parzialmente alla gestione dei casi COVID, a coloro che lavorano nelle strutture di Pronto Soccorso o di 118, nelle strutture territoriali, nelle strutture sanitarie e socio-sanitarie, ai medici, farmacisti, operatori sintomatici che operano nelle strutture socio-sanitarie e sociali, lavoratori sintomatici dei “Servizi Essenziali”, con priorità verso quelli con maggiore contatto con la popolazione generale: tra questi Vigili del Fuoco e Forze dell’Ordine, Agenti di polizia penitenziaria, volontari della Protezione civile,  addetti alle casse dei centri commerciali.

Le professoresse Mencacci e Francisci hanno sottolineato le tempistiche degli attuali test che cozzano con la necessità di rapidità e di ampliamento del controllo dei potenziali soggetti affetti da Covid-19. Da qui la necessità di avere test sia immunologici che molecolari che siano più rapidi e che possano essere effettuati in numerosi laboratori, già attrezzati.

 “Abbiamo fatto uno studio – ha sottolineato la prof. Mecacci – e abbiamo scelto di implementare le due tipologie di test rapidi citati, in maniera complementare al metodo utilizzato oggi. Sempre sotto l’egida del test di riferimento”.  “Inoltre abbiamo notato – ha affermato la prof Francisci – che in un paziente che ha sintomi da molti giorni il virus può trasferirsi dalla alte vie respiratorie al polmone. Il tampone nasofaringeo può risultate dunque negativo. Prima di procedere ad altri esami di radiologia, tac del torace, la ricerca della presenza dell’anticorpo attraverso il test rapido ci può indirizzare ed aiutarci velocemente sul da farsi. Per cui questi tipi di test possono essere di aiuto anche in questa fase, se correttamente affiancati a quelli tradizionali sin qui utilizzati”. 

A chiudere la conferenza è stata la presidente Donatella Tesei: “Stiamo lavorando a tutto campo per rispondere al meglio all’emergenza di questo periodo – ha affermato –  Sono presente in maniera costante e quotidiana, a volte diplomatica a volte meno, nei vari tavoli con gli interlocutori nazionali. A volte emergono delle difficoltà nelle consegne del materiale, ma voglio lanciare un messaggio ottimista perché sono certa che a breve riusciremo ad avere le strumentazioni necessarie a coprire i posti di terapia intensiva che necessitano nella nostra regione”.
“Permettetemi dei ringraziamenti, a tutto il reparto sanità per il lavoro che stanno svolgendo anche per allestire nuove spazi, ma anche a coloro a che in questo momento difficile si occupano delle persone più deboli, dei nostri anziani, dei detenuti. Un grazie va alla Protezione civile, ai volontari, alle Forze dell’ordine, ai lavoratori dei servizi essenziali, agli operatori della comunicazione e tutti coloro che quotidianamente si impegnano nello svolgimento del loro ruolo in un momento estremamente complesso”. “E un ringraziamento sincero lo voglio esprimere anche nei confronti di tutti i cittadini per l’attenzione che stanno mettendo nel rispettare le misure di prevenzione di diffusione del contagio. So che è un sacrificio che stiamo facendo, ma voglio invitare ancora una volta ad avere pazienza, perché il grande senso di responsabilità degli umbri può fare la differenza e permetterci di riuscire a tornare alla normalità il prima possibile”.


coronavirus: in umbria 884 i positivi, 2629 fuori dall’isolamento fiduciario

(aun) – perugia 27 mar. 020 – Dai dati aggiornati alle ore 8 di venerdì 27 marzo, 884 persone in Umbria risultano positive al virus Covid-19, i guariti sono 11, i clinicamente guariti sono 28,i deceduti sono 21.

Sono ricoverati in 195, 46 sono in terapia intensiva.

Le persone in osservazione sono 2960, alla stessa data risultano 2629 soggetti usciti dall’isolamento.

Nel complesso entro le ore 8 del 27 marzo, sono stati eseguiti 6130 tamponi.


coronavirus: 20 in umbria i decessi per infezione covid-19

(aun) – perugia 26 mar. 020 – Alle ore 18,00 di giovedì 26 marzo, in Umbria si registrano 20 decessi di persone positive al coronavirus e dei quali stamani, in una nota della Regione, è già stata data comunicazione.  
Il 25 marzo era deceduta presso la struttura di Medicina d’urgenza dell’Ospedale di Perugia, una paziente di 89 anni residente nel comune di Città di Castello.


coronavirus: venerdì 27 marzo alle ore 11 videoconferenza

(aun) – perugia 26 mar. 020 – Domani alle ore 11, l’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto, i direttori regionali, Claudio Dario, e Stefano Nodessi Proietti, insieme con le prof. Daniela Francisci e Antonella Mencacci, terranno una videoconferenza stampa per illustrare il nuovo piano regionale per la rilevazione della positività al virus Covid-19.

I colleghi interessati potranno collegarsi al link https://live.starleaf.com/OTc4NDI2OTQ6NDk0MDUz

Per facilitare la gestione delle domande si potrà inviare un messaggio privato alla pagina Facebook della Regione Umbria. 


coronavirus: in umbria 12 clinicamente guariti e 8 guariti con 2 tamponi negativi, 802 i positivi

(aun) – perugia 26 mar. 020 – Dai dati aggiornati alle ore 8 di giovedì 26 marzo, 802 persone in Umbria risultano positive al virus Covid-19, i guariti sono 8, di cui 5 residenti nella provincia di Perugia, 3 in quella di Terni.  

Risultano invece 12 clinicamente guariti, di cui 8 residenti nella provincia di Perugia e 4 in quella di Terni.

I deceduti sono 20: 13 residenti nella provincia di Perugia e 7 in quella di Terni.     

Tra gli 802 pazienti positivi, 24 sono di fuori regione: 600 dei pazienti positivi sono residenti nella provincia di Perugia e 178 in quella di Terni: sono ricoverati in 190, 136 sono residenti nella provincia di Perugia e 44 in quella di Terni, 10 sono di fuori regione. I ricoveri nell’ospedale di Perugia sono 69, 51 in quello di Terni, 29 a Città di Castello, 31 a Pantalla, 1 a Spoleto, 6 a Orvieto, 3 a Foligno.   

Dei 190 ricoverati, 46 sono in terapia intensiva, 21 nell’ospedale di Perugia, 16 in quello di Terni, 7 a Città di Castello, 2 nell’ospedale di Orvieto.

Le persone in osservazione sono 2814: di questi, 2173 sono nella provincia di Perugia e 641 in quella di Terni. Sempre alla stessa data risultano 2347 soggetti usciti dall’isolamento, di cui 1708 nella provincia di Perugia e 639 in quella di Terni. Nel complesso entro le ore 8 del 26 marzo, sono stati eseguiti 5424 tamponi. Ig/g/segue

Il paziente è clinicamente guarito quando, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, cioè clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata. Il paziente ufficialmente guarito invece è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro.

I dati e tutte le notizie relative all’emergenza coronavirus sono consultabili su www.regione.umbria.it/coronavirus  


coronavirus: villa muzi di città di castello ospiterà i pazienti clinicamente guariti e non ancora negativi al virus

(aun) – perugia 25 mar. 020 – I pazienti clinicamente guariti dall’infezione prodotta dal virus Covid-19 e non ancora negativizzati all’esito di due tamponi(come previsto dalle direttive del Comitato tecnico scientifico istituito per l’emergenza), potranno essere ospitati nella residenza di proprietà della Diocesi di Città di Castello “Villa Muzi”.  A tal fine è stato siglato un contratto di di comodato gratuito tra la Regione, la Congregazione Figlie della Misericordia e l’Usl 1 Umbria.

  “L’infezione da Covid-19 richiede dei tempi abbastanza lunghi per la guarigione – spiega il direttore regionale alla Salute, Claudio Dario – Di conseguenza, ci troviamo a gestire un numero di pazienti che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, cioè clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata. Il paziente ufficialmente guarito invece – aggiunge Dario – è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall’altro”.

  Per rendere funzionali gli Ospedali Covid-19 umbri, ottimizzando l’impiego dei posti letto per terapie intensive e sub-intensive in vista di un possibile aumento del numero dei contagiati e che per i quali potrebbe il ricovero in ospedale, la Regione si è attivata per reperire strutture dove collocare i pazienti che superano la fase acuta della malattia, in attesa di negativizzazione del tampone.

Tra le varie residenze ispezionate dalla Prefettura di Perugia e Anci, con il supporto del Comando regionale dei Vigili del Fuoco, è stata quindi ritenuta particolarmente adatta “Villa Muzi” di Città di Castello, vista anche  la collocazione in un’area agricola non lontana dal nosocomio cittadino.  

La struttura sarà concessa in comodato d’uso gratuito per la durata dell’emergenza Coronavirus in atto e rinnovabile, se la dichiarazione dello stato di emergenza nazionale fosse prorogata.


coronavirus: in umbria 8 guariti, 710 i positivi, 2254 fuori dall’isolamento fiduciario, dati aggiornati alle ore 8 del 25 marzo

(aun) – perugia 25 mar. 020 – Dai dati aggiornati alle ore 8 di mercoledì 25 marzo, 710 persone in Umbria risultano positive al virus Covid-19, i guariti sono 8, di cui 5 residenti nella provincia di Perugia, 3 in quella di Terni.

I deceduti sono 19: 12 residenti nella provincia di Perugia e 7 in quella di Terni.     

Dei 710 pazienti positivi, 24 sono di fuori regione: nella provincia di Perugia i positivi sono 523 e 163 in quella di Terni: sono ricoverati in 167, 129 sono residenti nella provincia di Perugia e 28 in quella di Terni, 10 sono di fuori regione. I ricoveri nell’ospedale di Perugia sono 70, 40 in quello di Terni, 23 a Città di Castello, 25 a Pantalla, 1 a Spoleto.   

Dei 167 ricoverati, 44 sono in terapia intensiva, 21 nell’ospedale di Perugia, 15 in quello di Terni, 7 a Città di Castello, 1 a Pantalla.

Le persone in osservazione sono 2856: di questi, 2164 sono nella provincia di Perugia e 692 in quella di Terni. Sempre alla stessa data risultano 2254 soggetti usciti dall’isolamento, di cui 1675 nella provincia di Perugia e 579 in quella di Terni. Nel complesso entro le ore 8 del 25 marzo, sono stati eseguiti 4707 tamponi.

I dati e tutte le notizie relative all’emergenza coronavirus sono consultabili su www.regione.umbria.it/coronavirus


coronavirus, le forniture pervenute alla protezione civile umbra

(aun) – foligno, 24 mar. 020 – La Protezione civile regionale ha ricevuto dal Dipartimento nazionale di Protezione civile, alla data di oggi, le seguenti forniture:

  • 5 ventilatori per terapia intensiva;
  • 3 ventilatori trasportabili;
  • 2 ventilatori per terapia sub intensiva;
  • 268.000 mascherine modello “Montrasio” rettangolari;
  • 208.000 mascherine a conchiglia chirurgiche;
  • 30.000 mascherine FFP2;
  • 1700 camici visitatori.

Nello specifico si evidenzia che: n. 2 respiratori da terapia intensiva (modello Draeger Savina) sono già stati destinati all’ospedale di Città di Castello e sono funzionanti; n.3 respiratori da terapia intensiva (modello Draeger Savina), secondo quanto riferito dai tecnici sanitari a cui sono stati inviati, devono essere oggetto di adeguamento degli attacchi dell’ossigeno in quanto differenti perché provenienti da Paesi che utilizzano attacchi diversi. Il relativo materiale necessario a tale adeguamento è già stato ordinato dalla Protezione civile regionale; n.3 respiratori da trasporto (modello Draeger Oxilog), sempre secondo quanto riferito dai tecnici sanitari a cui sono stati inviati, benché funzionanti non sono dotati di batterie e pertanto possono essere utilizzati solamente se attaccati alla rete elettrica. Tali respiratori, inoltre, hanno tutte le grafiche in lingua cinese; anche in questo caso si è provveduto ad ordinare sia le batterie sia i moduli in lingua italiana; n.2 respiratori da sub intensiva (modello Philips) sono già stati destinati al reparto MIV dell’ospedale di Perugia e sono funzionanti.

Relativamente alle mascherine modello “Montrasio” di tipo rettangolare, su indicazione del Dipartimento nazionale di Protezione civile sono state inizialmente distribuite ai reparti sanitari, ma occorre precisare che le stesse successivamente sono state oggetto di lamentele relativamente al loro utilizzo in ambito ospedaliero e pertanto distribuite ad altri soggetti.


coronavirus: in umbria 648 i positivi, 2052 fuori dall’isolamento fiduciario, dati aggiornati alle ore 8 del 24 marzo

(aun) – perugia 24 mar. 020 – Dai dati aggiornati alle ore 8 di martedì 24 marzo, 648 persone in Umbria risultano positive al virus Covid-19, i guariti sono 5 tutti residenti nella provincia di Perugia, 4 erano in ospedale a Perugia e 1 a Terni.

I deceduti sono 19: 12 residenti nella provincia di Perugia e 7 in quella di Terni.     

Dei 648 pazienti positivi, 21 sono di fuori regione: nella provincia di Perugia i positivi sono 472 e 155 in quella di Terni: sono ricoverati in 148, 113 sono residenti nella provincia di Perugia e 26 in quella di Terni, 9 sono di fuori regione. I ricoveri nell’ospedale di Perugia sono 64, 39 in quello di Terni, 20 a Città di Castello, 24 a Pantalla, 1 a Spoleto.   

Dei 148 ricoverati, 43 sono in terapia intensiva, 21 nell’ospedale di Perugia, 15 in quello di Terni, 6 a Città di Castello, 1 a Pantalla.

Le persone in osservazione sono 2831: di questi, 2076 sono nella provincia di Perugia e 755 in quella di Terni. Sempre alla stessa data risultano 2052 soggetti usciti dall’isolamento, di cui 1556 nella provincia di Perugia e 496 in quella di Terni

Nel complesso entro le ore 8 del 24 marzo, sono stati eseguiti 4103 tamponi.


coronavirus: 17 i decessi per infezione covid-19

(aun) – perugia 23 mar. 020 – Alle ore 18,30 di lunedì 23 marzo, in Umbria si registrano 17 decessi di persone positive al coronavirus. Stamani, in una nota della Regione, è stata già data comunicazione di 16 decessi avvenuti entro le 8 del 23 marzo.

Nella tarda mattinata di oggi l’Azienda ospedaliera di Perugia ha dato comunicazione del decesso di un paziente di 76 anni ricoverato nell’Unità di terapia intensiva.


coronavirus: tamponi, “grande sforzo dei servizi territoriali per ridurre tempi di attesa dei pazienti domiciliari”

(aun) – perugia 23 mar. 020 – Sono 3561 i tamponi eseguiti nella Regione Umbria da quando si è diffusa con grande rapidità l’infezione da Sar-CoV2, responsabile della malattia che tutti abbiamo imparato a conoscere come CoVid 19.

Il Laboratorio di Microbiologia, individuato come quello di riferimento regionale, diretto dalla Professoressa Antonella Mencacci analizza in media tra i 300 e i 350 tamponi al giorno, che provengono sia dal territorio che dagli ospedali della USL Umbria 1. Il laboratorio, che    naturalmente garantisce la risposta anche per tutti i pazienti che sono ricoverati al Silvestrini inoltra la risposta entro le 4 del mattino dopo.  

“Da metà marzo – spiega la dottoressa Maria Donata Giaimo, che fa parte dell’Unità strategica di raccordo per l’emergenza Coronavirus, attivata nell’ambito della Task Force regionale –   la Regione ha ritenuto di allargare la rete dei laboratori con il Dipartimento di diagnostica di laboratorio e immunostrasfusionale dell’Azienda Ospedaliera di Terni e con l’Istituto Zooprofilattico delle Regioni Umbria e Marche, già individuato dal Ministero con la circolare  del Ministero della Salute n°7922 del 9.03.2020”.

Attraverso i tamponi orofaringei in pazienti sospetti di avere l’infezione, perché presentano sintomi come febbre, tosse, congiuntivite, cefalea viene cercato il virus: questa attività diagnostica non si basa sull’utilizzo di Kit commerciali, ma su una metodica approvata dall’Istituto Superiore di Sanità e non alla portata di qualunque  laboratorio.

“Il coronavirus è un virus completamente nuovo, che ha trovato gli esseri umani indifesi dal punto di vista immunitario – spiega la dottoressa Giaimo – altamente contagioso, di conseguenza l’infezione si propaga con grande facilità tra le persone”.

“Il tampone deve essere effettuato solo sui pazienti che presentano sintomi, con l’obiettivo, non solo di confermare la diagnosi, ma anche e soprattutto, per rintracciare tutte le persone che nelle 48 precedenti l’insorgenza dei sintomi sono state in contatto con il paziente positivo. Per questa ragione – continua Giaimo – i soggetti senza sintomi non dovrebbero fare il tampone, perché un tampone negativo non esclude  che la persona a cui viene eseguito abbia una carica virale ancora talmente bassa da non permettere ai test di rilevare il virus. Un tampone negativo quindi, non esclude l’infezione ed è perciò necessario un secondo tampone dopo 24 ore”.

La dottoressa Giaimo spiega che, “dal momento della comunicazione di un caso sospetto ai servizi territoriali da parte del medico di medicina generale o degli operatori del NUS, il paziente viene contattato e preso in carico dai medici dei Servizi di Igiene e Sanità Pubblica che, se necessario, programmeranno il tampone entro le 24 – 36 ore”.

“Le Usl – aggiunge la dottoressa Giaimo – stanno facendo uno sforzo enorme per seguire nel migliore dei modi i pazienti sintomatici in isolamento cercando di non trascurare nessuno.  Stiamo lavorando per rafforzare le squadre di sorveglianza in tutti i territori per far sì che i pazienti siano contattati e monitorati due volte al giorno. Entro la settimana partiranno anche le unità speciali di medici che svolgeranno attività di monitoraggio telefonico e di visita   ai pazienti positivi in quarantena nel proprio domicilio”.


coronavirus;  tesei: “anche parte dell’ospedale di foligno per accrescere l’intensiva”; la presidente scrive al governo perché mantenga gli impegni presi e  invita le forze politiche umbre “ad impegnarsi per battaglia comune”

 (aun) – Perugia 23 mar. 020 –  Continua il rafforzamento del numero dei posti di terapia intensiva nelle strutture sanitarie umbre. Il piano della Regione, che prevede di raggiungere almeno 117 unità nelle prossime 2 settimane, ha come successiva meta un ulteriore incremento che porti le disponibilità ad oltre 150 posti. Per tale motivo la presidente della Regione, Donatella Tesei, ha firmato una ordinanza che prevede l’impiego di una parte dell’Ospedale di Foligno.

   “Stiamo utilizzando le strutture, così come è anche quella folignate, che hanno caratteristiche tali da poterci permettere un aumento delle terapie intensive in breve tempo e in maniera più autonoma possibile. La Protezione Civile regionale, inoltre, sta studiando l’allestimento di un ospedale da campo. La principale difficoltà in questo momento rimane, però, il riuscire ad ottenere dal Governo il materiale richiesto, ventilatori da terapia intensiva su tutto. Oggi abbiamo inviato una nuova lettera alla Protezione Civile nazionale e allo stesso Governo chiedendo il rispetto degli impegni presi. Noi siamo partiti da una situazione ereditata già carente che vedeva la disponibilità nella regione di soli 69 posti totali in terapia intensiva, in gran parte costantemente utilizzati per esigenze, ovviamente, no Covid. Alla nostra richiesta al Governo datata 2 marzo di 60 ventilatori per la terapia intensiva è seguita unicamente la fornitura del 20 marzo di 10 unità così suddivise: 2 ventilatori per uso domiciliare, 3 portatili, forniti senza batterie e con grafiche in cinese (di cui si è provveduto ad ordinare modulo per cambio lingua e batterie), e solo 5 utili per i posti fissi di rianimazione. Come se non bastasse di questi ultimi 5, ben tre, essendo modelli esteri, necessitano di adeguamento di attacchi dell’ossigeno che riusciremmo ad ottenere non prima di 3 giorni. La Regione – ha proseguito Tesei – da tempo sta mettendo in atto un piano per non farsi trovare impreparata ad eventuali ulteriori emergenze, ma il Governo deve assolutamente fare la propria parte con l’invio immediato di 10 ventilatori, tutti utilizzabili per la terapia intensiva ospedaliera, e con almeno altri 33, così da soddisfare le attuali esigenze di incremento di posti. Per rispondere al fabbisogno già correttamente valutato in 60 unità, ed espresso nella sopracitata lettera del 2 marzo, dovrà seguire l’invio di ulteriori 17 ventilatori”.

“È bene inoltre sottolineare – ha concluso la presidente – che la Regione si era già attivata da tempo per dotarsi di parte della strumentazione necessaria anche in maniera autonoma, attraverso le donazioni di Fondazioni, Associazioni e privati. Donazioni che al momento però non si sono concretizzate a causa della requisizione di una gran fetta della produzione da parte della Consip. Vorrei infine invitare tutte le forze politiche regionali, considerata anche la disponibilità espressa più volte attraverso la stampa, a fare la propria parte, tenendo ben presente che l’ottenimento dei ventilatori è una partita fondamentale per raggiungere l’obiettivo principale che è quello della tutela della salute degli umbri”.


coronavirus: in umbria 577 i positivi, 1884 fuori dall’isolamento fiduciario, dati aggiornati alle ore 8 del 23 marzo

(aun) – perugia 23 mar. 020 – Dai dati aggiornati alle ore 8 di lunedì 23 marzo, 577 persone in Umbria risultano positive al virus Covid-19, i guariti sono 5 di cui 4 nella provincia di Perugia e 1 in quella di Terni.

I deceduti sono 16: 10 nella provincia di Perugia e 6 in quella di Terni.     

Dei 577 pazienti positivi, 19 sono di fuori regione: nella provincia di Perugia i positivi sono 424 e 132 in quella di Terni: sono ricoverati in 148, 115 sono residenti nella provincia di Perugia e 25 in quella di Terni, 8 sono di fuori regione. I ricoveri nell’ospedale di Perugia sono 64, 37 in quello di Terni, 21 a Città di Castello, 25 a Pantalla, 1 a Spoleto.   

Dei 148 ricoverati, 42 sono in terapia intensiva, 21 nell’ospedale di Perugia, 14 in quello di Terni, 6 a città di Castello, 1 a Pantalla.

Le persone in osservazione sono 2274: di questi, 1570 sono nella provincia di Perugia e 704 in quella di Terni. Sempre alla stessa data risultano 1884 soggetti usciti dall’isolamento, di cui 1414 nella provincia di Perugia e 470 in quella di Terni

Nel complesso entro le ore 8 del 23 marzo, sono stati eseguiti 3561 tamponi.


coronavirus: in umbria 522 i positivi, 1578 fuori dall’isolamento fiduciario, dati aggiornati alle ore 8 del 22 marzo

(aun) – perugia 22 mar. 020 – Dai dati aggiornati alle ore 8 di domenica 22 marzo, 522 persone in Umbria risultano positive al virus Covid-19, i guariti sono 5 di cui 4 nella provincia di Perugia e 1 in quella di Terni.

I deceduti sono 16: 10  nella provincia di Perugia e 6 in quella di Terni.     

Dei 522 pazienti positivi 18 sono di fuori regione: nella provincia di Perugia i positivi sono 376 e 128 in quella di Terni: sono ricoverati in 132 (9 di questi sono di fuori regione), di cui 98 nell’ospedale di Perugia e 25 in quello di Terni. Dei 132 ricoverati, 35 sono in terapia intensiva, 24 nell’ospedale di Perugia e 11 in quello di Terni. Le persone in osservazione sono 2249: di questi, 1509 sono nella provincia di Perugia e 740 in quella di Terni. Sempre alla stessa data risultano 1578 soggetti usciti dall’isolamento di cui 1183 nella provincia di Perugia e 395 in quella di Terni

Nel complesso entro le ore 8 del 22 marzo, sono stati eseguiti 3146 tamponi.


coronavirus: coletto, “in umbria pronti già 85 posti di terapia intensiva, arriveremo a 117, ma il governo faccia la sua parte”

(aun) – perugia 21 mar. 020 – “Il governo nazionale deve fare la propria parte in maniera concreta e celere, non solo sul versante delle consegne di quanto di loro competenza, ma anche con una politica gestionale che non impedisca o rallenti eccessivamente gli ordini dei donatori privati. I dieci ventilatori inviati ieri, tra terapia intensiva e sub intensiva, sono un primo passo frutto di una decisa interlocuzione portata avanti dalla Regione, con in testa la presidente Tesei. Noi nel frattempo continuiamo ad agire parallelamente anche in maniera autonoma per essere pronti in caso di aumento delle criticità”. E’ quanto afferma l’assessore regionale alla sanità Luca Coletto.

“Siamo partiti da un numero limitato di posti in terapia intensiva. Per questo la nostra prima richiesta al governo è stata di 60 ventilatori che da Roma hanno pensato bene di ridurre a 28. Nonostante ciò, stiamo seguendo un preciso schema – aggiunge l’assessore – che prevede almeno 48 posti letto in più per la terapia intensiva a disposizione delle strutture umbre. Ma perché questo accada nei prossimi 14 giorni, è necessario riuscire a ricevere anche le strumentazioni che ci sono state donate. L’Umbria in questo versante, grazie alla generosità di Fondazioni e soggetti privati, si è mossa in grande anticipo. La politica nazionale, che vede la requisizione da parte della Consip di una gran fetta della produzione, rallenta però i tempi di consegna dei ventilatori acquistati, e in parte già pagati, dai donatori. Anche qui il Governo deve essere chiaro: o requisisce e ci consegna quanto dovuto, o ci permette di agire in maniera autonoma. Ad oggi, nonostante le sollecitazioni della presidente Tesei in Conferenza delle Regioni, non abbiamo ricevuto risposte esaustive in tal senso”.

I posti di terapia intensiva complessivi, in tutti i reparti umbri, corrispondevano a 69 unità. La prima parte dell’ampliamento ha portato agli 85 attuali che diverranno 117 (con possibilità di ulteriore incremento se necessario) suddivisi secondo lo schema allegato. L’incremento totale sarà di almeno 48 posti a fronte dei 35 richiesti dal Ministero.


coronavirus: “presto attive 17 unità speciali per la gestione dei pazienti domiciliari, i medici lavoreranno in sicurezza”

(aun) – perugia 21 mar. 020 – Sono 17, saranno attive sette giorni su sette – dalle 8 alle ore 20 – e impiegheranno all’incirca 44 medici: questo lo schema predisposto dalla Direzione regionale alla Salute per l’attivazione delle unità speciali per la gestione dei pazienti affetti da Covid-19 che non necessitino di ricovero ospedaliero.   

 “Le unità speciali – spiega il direttore Claudio Dario –  

lavoreranno in sicurezza e ci teniamo a rassicurare i medici che sceglieranno di dedicarsi a questa attività.  La Protezione civile sta acquistando 500 mila mascherine e si sta adoperando per far sì che le aziende sanitarie abbiano a disposizione i dispositivi di protezione individuale per il personale”. 

“Le Unità – aggiunge – svolgeranno, in collaborazione con gli eventuali infermieri di riferimento, attività di monitoraggio telefonico e domiciliare presso il domicilio dei pazienti affetti da COVID-19 e anche dei pazienti posti in quarantena per sospetta infezione, in base alle segnalazioni dei medici di medicina generale dei pediatri di libera scelta, di continuità assistenziale o dai medici del distretto e del dipartimento di prevenzione”.

“Per quanto riguarda il reclutamento dei professionisti – conclude Dario –  anche in ragione dell’urgenza di conferire gli incarichi, le Aziende richiederanno la disponibilità volontaria e se non si raggiunge il numero stabilito, potranno procedere a chiamata diretta con  pubblicazione di avviso aziendale di disponibilità, con scorrimento delle graduatorie aziendali per incarichi a tempo determinato”.

Ai medici per le attività svolte è riconosciuto un compenso lordo di 40 euro all’ora.

In Umbria i medici saranno assegnati dalle aziende sanitarie territoriali alle Unità Speciali territorialmente competenti, affidando il coordinamento delle attività al distretto competente.


coronavirus: in umbria salgono a 12 i deceduti, 5 i pazienti guariti, 462 i positivi, 1278 fuori dall’isolamento fiduciario

(aun) – perugia 21 mar. 020 – Sale a 12, 8 nella provincia di Perugia e 4 in quella di Terni, il numero dei deceduti in Umbria in seguito all’infezione prodotta dal virus Covid-19. Ai 9 pazienti deceduti, dei quali è già stata data comunicazione fino al 20 marzo, si aggiungono altri 3 morti, due erano ricoverati all’ospedale di Pantalla e uno a Perugia.

Dai dati aggiornati alla mezzanotte del 20 marzo, 462 persone in Umbria risultano positive al virus, i guariti sono 5: è stato dimesso e dichiarato guarito un paziente in cura all’ospedale di Terni.   

Dei 462 pazienti positivi 18 sono di fuori regione: nella provincia di Perugia i positivi sono 329 e 115 in quella di Terni: sono ricoverati in 121 (8 di questi sono di fuori regione), di cui 91 nell’ospedale di Perugia e 22 in quello di Terni. Dei 121 ricoverati, 29 sono in terapia intensiva, 18 nell’ospedale di Perugia e 11 in quello di Terni. Le persone in osservazione sono 2380: di questi, 1602 sono nella provincia di Perugia e 778 in quella di Terni. Sempre alla stessa data risultano 1278 soggetti usciti dall’isolamento di cui 986 nella provincia di Perugia e 292 in quella di Terni

Nel complesso entro le ore 24 del 19 marzo, sono stati eseguiti 2737 tamponi.


coronavirus: in umbria salgono a 7 i deceduti, 395 i positivi, 810 fuori dall’isolamento fiduciario

(aun) – perugia 20 mar. 020 – Sale a 7, 4 nella provincia di Perugia e 3 in quella di Terni, il numero dei deceduti in Umbria in seguito all’infezione prodotta dal virus Covid-19.

Ai sei pazienti deceduti, dei quali è già stata data comunicazione fino al 19 marzo, si aggiunge un altro decesso avvenuto nell’ospedale di Terni.

Dai dati aggiornati alla mezzanotte del 19 marzo, 395 persone in Umbria risultano positive al virus, i guariti al momento restano 4. Dei 395 pazienti positivi 18 sono di fuori regione: nella provincia di Perugia i positivi sono 280 e 97 in quella di Terni: sono ricoverati in 99 (7 di questi sono di fuori regione), di cui 73 nell’ospedale di Perugia e 19 in quello di Terni. Dei 90 ricoverati, 24 sono in terapia intensiva, 13 nell’ospedale di Perugia e 11 in quello di Terni.

Le persone in osservazione sono 2566: di questi, 1847 sono nella provincia di Perugia e 719 in quella di Terni. Sempre alla stessa data risultano 810 soggetti usciti dall’isolamento di cui 581 nella provincia di Perugia e 229 in quella di Terni

Nel complesso entro le ore 24 del 19 marzo, sono stati eseguiti 2359 tamponi.

   L’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto, rende noto che la Giunta regionale ha approvato un atto che definisce la rete di laboratori per la diagnosi del virus Covid-19 su campioni clinici respiratori. 

“Visto il carattere diffusivo dell’epidemia ed il consistente numero di soggetti in isolamento fiduciario, con un aumento dei casi postivi – ha detto l’assessore Coletto – per accelerare i tempi della diagnosi, svolta sinora esclusivamente dal Laboratorio di Virologia dell’azienda Ospedaliera di Perugia prescelto come Laboratorio di riferimento regionale, abbiamo ritenuto di allargare la rete attraverso una convenzione con l’istituto zooprofilattico delle Regioni Umbria e Marche. In Umbria inoltre, l’attività di rilevazione della presenza del virus tramite tampone orofaringeo, è svolta anche presso il Dipartimento di diagnostica di laboratorio e immunostrasfusionale dell’Azienda Ospedaliera di Terni”.


coronavirus; presidente tesei chiede disponibilità e collaborazione a cliniche private

(aun) – Perugia, 19 mar. 020 – In relazione all’emergenza legata alla pandemia da covid-19, la Regione Umbria ha chiesto ad alcune strutture sanitarie private (Lami, Porta Sole, Liotti, Villa Fiorita, Villa Aurora) la disponibilità a fornire ai servizi delle Aziende sanitarie pubbliche alcuni dispositivi e apparecchiature utilizzate nelle sale operatorie e qualunque altra strumentazione utile per l’assistenza a pazienti da destinare a terapie sub-intensive e/o intensive. Il tutto prendendo atto che è  già stata data indicazione dalla Regione alle strutture sanitarie private di sospendere tutte le attività programmate e procrastinabili, fatte salve, quindi, le urgenze in atto.

Appare chiaro che il sacrificio richiesto in questo momento di difficoltà – ha sottolineato la presidente della Regione Donatella Tesei – si rende necessario per garantire a tutta la nostra comunità cure adeguate ed assistenza continuativa. Ringrazio fin da ora per il fattivo ed importante contributo che le strutture contattate vorranno dare allo sforzo in atto per il contenimento e la cura della pandemia. Ora, più che mai, è necessario fare squadra. Sono certa che ognuno di noi sia pronto a fare la propria parte per il bene comune”.

Dalla seduta odierna, inoltre, la Giunta regionale dell’Umbria si riunisce in videoconferenza.


coronavirus: in umbria salgono a 4 i deceduti, 334 i positivi, 720 fuori dall’isolamento fiduciario
(aun) – perugia 19 mar. 020 – Sale a 4 il numero dei deceduti in Umbria in seguito all’infezione prodotta dal virus Covid-19. I primi due decessi sono stati registrati nei giorni scorsi – 1 nella provincia di Perugia e 1 nella provincia di Terni – ieri sono decedute altre due persone nella provincia di Perugia.  
Dai dati aggiornati alla mezzanotte del 18 marzo, 334 persone in Umbria risultano positive al virus, i guariti al momento restano 4.
Dei 334 pazienti positivi 14 sono di fuori regione: nella provincia di Perugia i positivi sono 236 e 84 in quella di Terni: sono ricoverati in 90 (4 di questi sono di fuori regione), di cui 64 nell’ospedale di Perugia e 22 in quello di Terni. Dei 90 ricoverati, 21 sono in terapia intensiva, 10 nell’ospedale di Perugia e 11 in quello di Terni.
Le persone in osservazione sono 2292: di questi, 1616 sono nella provincia di Perugia e 676 in quella di Terni. Nel complesso entro le ore 24 del 18 marzo, sono stati eseguiti 1985 tamponi.
Sempre alla stessa data risultano 720 soggetti usciti dall’isolamento di cui 550 nella provincia di Perugia e 170 in quella di Terni.


coronavirus: coletto, “già operativo l’ospedale di pantalla, accolti i primi pazienti”  

(aun) – perugia 18 mar. 020 – Sono 8 al momento i pazienti con positività al virus Covid-19 ricoverati all’ospedale di Pantalla, altri 3, in trasferimento da altre strutture,  sono attesi per le prossime ore: lo comunica l’assessore regionale alla Salute Luca Coletto, informando che da ieri sono stati chiusi tutti i ricoveri presso le Unità operative della struttura ospedaliera diventata, da lunedì 16 marzo, “temporaneamente” centro Covid-19.
Dalle ore 20 di giovedì 19 marzo chiuderà il Pronto soccorso e i cittadini che ne avranno necessità, potranno rivolgersi alle altre strutture presenti sul territorio, compresa l’azienda ospedaliera di Perugia.
Al momento sono disponibili 21 posti letto di malattie infettive: il piano di sviluppo prevede da sabato prossimo l’incremento di altre 5 unità, per arrivare così a 26 posti letto che diventeranno 31 entro lunedì 23 marzo. Giovedì 26 marzo inoltre, sarà attivato un reparto di pneumologia con 8 posti letto.
“L’ospedale di Pantalla – sottolinea l’assessore Coletto – è ‘parzialmente e temporaneamente’ utilizzato per gestire l’emergenza epidemiologica da Covid-19, destinando spazi indipendenti, con accesso dedicato, a reparto di terapia intensiva per pazienti sospetti o positivi. L’utilizzo del nosocomio di Pantalla rientra nel piano predisposto dalla Regione che prevede una rete ospedaliera per fronteggiare nel miglior modo possibile la pandemia. Si tratta quindi, di una misura straordinaria – precisa Coletto – adottata per offrire la migliore assistenza alle persone che hanno bisogno di essere ricoverate. L’Ospedale sarà fornito di tutte le strumentazioni e dotazioni utili a fronteggiare l’emergenza e che, comunque, resteranno in dotazione”.


coronavirus: coletto, “già operativo l’ospedale di pantalla, accolti i primi pazienti”  

(aun) – perugia 18 mar. 020 – Sono 8 al momento i pazienti con positività al virus Covid-19 ricoverati all’ospedale di Pantalla, altri 3, in trasferimento da altre strutture,  sono attesi per le prossime ore: lo comunica l’assessore regionale alla Salute Luca Coletto, informando che da ieri sono stati chiusi tutti i ricoveri presso le Unità operative della struttura ospedaliera diventata, da lunedì 16 marzo, “temporaneamente” centro Covid-19.

Dalle ore 20 di giovedì 19 marzo chiuderà il Pronto soccorso e i cittadini che ne avranno necessità, potranno rivolgersi alle altre strutture presenti sul territorio, compresa l’azienda ospedaliera di Perugia.

Al momento sono disponibili 21 posti letto di malattie infettive: il piano di sviluppo prevede da sabato prossimo l’incremento di altre 5 unità, per arrivare così a 26 posti letto che diventeranno 31 entro lunedì 23 marzo. Giovedì 26 marzo inoltre, sarà attivato un reparto di pneumologia con 8 posti letto.

  “L’ospedale di Pantalla – sottolinea l’assessore Coletto – è ‘parzialmente e temporaneamente’ utilizzato per gestire l’emergenza epidemiologica da Covid-19, destinando spazi indipendenti, con accesso dedicato, a reparto di terapia intensiva per pazienti sospetti o positivi. L’utilizzo del nosocomio di Pantalla rientra nel piano predisposto dalla Regione che prevede una rete ospedaliera per fronteggiare nel miglior modo possibile la pandemia. Si tratta quindi, di una misura straordinaria – precisa Coletto – adottata per offrire la migliore assistenza alle persone che hanno bisogno di essere ricoverate. L’Ospedale sarà fornito di tutte le strumentazioni e dotazioni utili a fronteggiare l’emergenza e che, comunque, resteranno in dotazione”.


coronavirus: firmato accordo università degli studi di perugia e regione umbria per assunzione a tempo determinato dei medici specializzandi al fine di fronteggiare l’emergenza da COVID-19

(aun) – perugia, 18 mar.020- Siglato con procedura urgente in mattinata dal Magnifico Rettore, Maurizio Oliviero e dalla Presidente della Regione Umbria,  Donatella Tesei, l’accordo che prevede l’immediata assunzione straordinaria di medici specializzandi, al fine di far fronte all’emergenza sanitaria causata dall’epidemia COVID-19. L’accordo è volto a rendere disponibile, nel più breve tempo possibile, alle strutture del Sistema Sanitario regionale nuovo personale medico, avvalendosi delle procedure di reclutamento in deroga previste dal D.L. 9/3/2020. Gli specializzandi, per la durata del rapporto di lavoro a tempo determinato e fino al perdurare dello stato di emergenza deliberato dal Consiglio dei ministri in data 31 gennaio 2020, resteranno iscritti alla scuola di specializzazione universitaria, svolgendo attività assistenziali coerenti con il livello di competenze raggiunto e affiancando, alle 32 ore settimanali di attività assistenziale previste, circa 6 ore settimanali di attività formativa teorica. Il Rettore inoltre, nell’accordo, si è impegnato a nome dell’Ateneo a riconoscere le attività formative pratiche svolte dagli specializzandi quale parte integrante e sostanziale dell’intero ciclo di studi ai fini del conseguimento del diploma di specializzazione. Il periodo complessivo di studi dei neo-assunti medici, in questo modo, non subirà alcun prolungamento.“Si tratta di un ulteriore provvedimento mediante il quale l’Ateneo mette a disposizione tutte le sue migliori risorse”  – ha dichiarato il Rettore – “e, grazie all’ulteriore consolidamento del già ottimo spirito di collaborazione con la Regione Umbria, si impegna a fare responsabilmente la sua parte per la tutela del diritto supremo di tutti alla salute. In questa occasione, desidero rivolgere un particolare e sentito ringraziamento ai medici, agli infermieri e a tutto il personale impegnato in prima linea nella strenua lotta all’emergenza. A loro va la gratitudine dell’intera comunità accademica.”red/com“Le due istituzioni stanno conducendo insieme un proficuo lavoro.” – sono le parole della Presidente Tesei – “Questo provvedimento ha come fine ultimo la tutela della salute comunitaria. Un sincero ringraziamento va al personale medico, paramedico e sanitario per l’enorme impegno profuso e per lo sforzo in questa battaglia comune”. 


coronavirus: in umbria 2 deceduti, 247 i positivi, 648 fuori dall’isolamento fiduciario

(aun) – perugia 18 mar. 020 – Dai dati aggiornati alla mezzanotte del 17 marzo, 247 persone in Umbria risultano positive al virus Covid-19, mentre un altro paziente è deceduto, sale così a 2 il numero dei morti. I guariti al momento restano 4.

Dei 247 pazienti 9 sono di fuori regione: nella provincia di Perugia i positivi sono 164 e 74 in quella di Terni: sono ricoverati in 75 (3 di questi sono di fuori regione), di cui 53 nell’ospedale di Perugia e 19 in quello di Terni. Dei 75 ricoverati, 21 sono in terapia intensiva, 11 nell’ospedale di Perugia e 10 in quello di Terni.

Le persone in osservazione sono 2210: di questi, 1549 sono nella provincia di Perugia e 661 in quella di Terni. Nel complesso entro le ore 24 del 17 marzo, sono stati eseguiti 1615 tamponi.

Sempre alla stessa data risultano 648 soggetti usciti dall’isolamento di cui 492 nella provincia di Perugia e 156 in quella di Terni.


coronavirus: coletto, tamponi agli asintomatici utili per la prevenzione su scala nazionale

(aun) – perugia 17 mar. 020 – Effettuare i tamponi anche ai pazienti asintomatici rappresenterebbe una buona strategia per contenere la diffusione dell’infezione da coronavirus, ma visto che si tratta di pandemia, il provvedimento dovrebbe essere esteso su scala nazionale: l’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto, la pensa così in merito ai test di massa per rilevare la positività al Covid-19.

  “C’ è una logica in tutto questo – afferma Coletto – che fa riferimento alla tipologia del virus che è trasportato da persone sane con fisici resistenti che ne infettano altre”.

“Il Governo centrale dovrebbe valutare di fare questo tipo d’investimento per la prevenzione, individuando così i portatori sani che verrebbero messi in quarantena per il periodo stabilito. Ovviamente il provvedimento dovrebbe essere esteso a tutto il territorio nazionale e perché no, anche europeo”.

“Questo sul fronte della prevenzione – dice Coletto – insieme alla vaccinazione, quando disponibile. A infezione ormai esplosa l’unica nostra garanzia è che il Governo provveda a una distribuzione rapida tra le regioni dei dispostivi personali di protezione individuale e dei ventilatori per l’allestimento dei posti di terapia intensiva. E’ auspicabile che tutto ciò avvenga senza trascurare le necessità di nessuna regione”.


sanità: assessore coletto su accordi stabilizzazione personale, “la sanità umbra guarda oltre l’emergenza”

(aun) – perugia 17 mar. 020 – “In questo momento in cui il mondo della sanità è in prima linea per fronteggiare l’emergenza legata alla diffusione del coronavirus, la Regione Umbria ha deciso di cambiare passo non chiedendo ai medici e agli operatori sanitari solo ulteriori sacrifici, ma definendo, dopo anni di attesa, un percorso di stabilizzazione dei precari”: commenta così l’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto, gli accordi siglati tra la Regione Umbria e le organizzazioni sindacali relativi alla stabilizzazione del personale precario delle aziende ospedaliere e Usl dell’Umbria.  

“Si tratta di due accordi importanti per il rilancio della sanità di questo territorio con un potenziamento costante del personale – ha detto Coletto – che permetterà la programmazione di assunzioni a tempo indeterminato e garantirà così un lavoro sicuro e qualificato a coloro che, a vari livelli, garantiscono la salute nella regione”.

“Gli accordi – aggiunge – hanno recepito le istanze delle organizzazioni sindacali da tempo impegnate a sbloccare le assunzioni nel mondo sanitario a partire dal profilo del tecnico-sanitario, all’operatore tecnico, agli OSS, agli assistenti sociali e amministrativi, fino alla dirigenza”.  

“E’ stato concordata quindi l’attivazione immediata dei bandi per la stabilizzazione – spiega Coletto – che permetterà di far uscire dal precariato oltre 300 figure professionali in sanità. Con queste basi l’Umbria vuole guardare oltre l’emergenza”.


coronavirus: 197 i positivi in umbria, 462 fuori dall’isolamento fiduciario

(aun) – perugia 17 mar. 020 – Dai dati aggiornati alla mezzanotte del 16 marzo, 197 persone in Umbria risultano positive al virus Covid-19, mentre 4 pazienti sono guariti e 1 è deceduto.

Dei 197 pazienti 5 sono di fuori regione: nella provincia di Perugia i positivi sono 129 e 63 in quella di Terni: sono ricoverati in 57 (3 di questi sono di fuori regione), di cui 36 nell’ospedale di Perugia e 18 in quello di Terni. Dei 57 ricoverati, 21 sono in terapia intensiva, 11 nell’ospedale di Perugia e 10 in quello di Terni.

Le persone in osservazione sono 2196: di questi, 1548 sono nella provincia di Perugia e 648in quella di Terni. Nel complesso entro le ore 24 del 16 marzo, sono stati eseguiti 1287 tamponi.

Sempre alla stessa data risultano 462 soggetti usciti dall’isolamento di cui 323 nella provincia di Perugia e 139 in quella di Terni.


coronavirus: 164 i positivi in umbria, 420 fuori dall’isolamento fiduciario

(aun) – perugia 16 mar. 020 – Dai dati aggiornati alla mezzanotte del 15 marzo, 164 persone in Umbria risultano positive al virus Covid-19, mentre 4 pazienti sono guariti. 
Nella provincia di Perugia i positivi sono 104 e 60 in quella di Terni: sono ricoverati in 45, di cui 29 nell’ospedale di Perugia e 16 in quello di Terni. Dei 45 ricoverati, 15 sono in terapia intensiva, 7 nell’ospedale di Perugia e 8 in quello di Terni.
Le persone in osservazione sono 1995: di questi, 1428 sono nella provincia di Perugia e 567 in quella di Terni. Nel complesso entro le ore 24 del 14 marzo, sono stati eseguiti 1093 tamponi.
Sempre alla stessa data risultano 420 soggetti usciti dall’isolamento di cui 287 nella provincia di Perugia e 133 in quella di Terni.


coronavirus: bloccati i ricoveri al reparto di medicina dell’ospedale di città di castello

(aun) – perugia 15 mar. 020 – La direzione sanitaria dell’Ospedale di Città di Castello ha disposto il blocco dei ricoveri verso il reparto di medicina in seguito al riscontro, attraverso tampone, della positività al virus Covid-19 di 4 pazienti arrivati in ospedale con sintomi, al primo riscontro, non riconducibili all’infezione per la quale è stata dichiarata l’emergenza.

Lo comunica il direttore sanitario, Teresa Tedesco, informando che, appena accertata la positività dei pazienti in cura, alcuni dei quali erano solo transitati attraverso il pronto soccorso e altri ricoverati, è stato immediatamente isolato tutto il quinto piano dell’ospedale e disposto l’isolamento dei ricoverati insieme a quello del personale che era entrato con loro in contatto. Due operatori sanitari sono risultati positivi al tampone e messi in isolamento fiduciario.  

Al momento, all’esito del tampone negativo, sono stati dimessi i pazienti che potevano lasciare l’ospedale. Intanto si sta procedendo ad effettuare i tamponi ai pazienti potenzialmente a rischio e, in contemporanea, si sta sanificando l’intera area della medicina.

Tutte le attività di ricovero verso gli altri reparti sono garantite, visto che avvengono in spazi completamente indipendenti dal reparto di medicina.


coronavirus; melasecche: “da trenitalia ulteriore riduzione servizio trasporto su ferro”

(aun) –  Perugia, 15 mar. 020 – “Trenitalia regionale ci informa che, a seguito di un incremento delle malattie del personale e delle necessarie quarantene, il servizio, già opportunamente razionalizzato con Ordinanza della Presidente della Regione Umbria n.7 del 13 marzo u.s., potrebbe non essere interamente osservato a seguito di improvvisa indisponibilità di equipaggio per le ragioni sopra evidenziate”. E’ quanto comunica l’assessore regionale ai Trasporti e Protezione Civile, Enrico Melasecche.

  “Trenitalia – prosegue l’assessore – sta facendo il possibile per cercare di assicurare comunque i principali flussi di mobilità, ma la situazione delle malattie è in continua evoluzione. A proposito dei flussi, fa presente che dai monitoraggi in corso si evidenzia un continuo calo di persone a bordo dei treni. Venerdì 13 c’è stata una media di circa 37 passeggeri, mentre sabato una media di 25 persone per treno rispetto ai 200/300 viaggiatori dei periodi ordinari”.

  L’assessore informa inoltre che Trenitalia “farà pervenire una nota formale per spiegare la contingente emergenza con le ripercussioni relative rispetto alla ordinanza citata”.

   Pertanto si invitano tutti i cittadini che dovessero prendere un treno, a cominciare dai pendolari che domani dovessero recarsi al lavoro, di informarsi preventivamente sulla sussistenza della corsa prima di uscire di casa. 

  L’Assessorato rimane in contatto continuo sia con Trenitalia che Busitalia per le corse in autobus per tenere sotto controllo la situazione. A tale riguardo l’assessore Melasecche ha avuto nelle scorse ore un colloquio con il direttore regionale di Busitalia, Velio Del Bolgia, il quale ha rassicurato che al momento non vi sono problemi per il servizio di trasporto locale su gomma e che la maggior parte delle corse registra un traffico passeggeri quasi nullo. Nella giornata di domani, comunque, con la ripresa feriale verrà verificata la funzionalità del servizio e nel caso di ulteriori necessità saranno concordati ulteriori aggiustamenti.  Red/fa

Nnn


coronavirus: 143 i positivi in umbria, 1 nuovo guarito e 388 fuori dall’isolamento fiduciario

(aun) – perugia 15 mar. 020 – Dai dati aggiornati alla mezzanotte del 14 marzo, 143 persone in Umbria risultano positive al virus Covid-19, mentre 4 pazienti sono guariti.  
Nella provincia di Perugia i positivi sono 86 e 57 in quella di Terni: sono ricoverati in 38, di cui 23 nell’ospedale di Perugia e 15 in quello di Terni. Dei 38 ricoverati, 13 sono in terapia intensiva, 6 nell’ospedale di Perugia e 7 in quello di Terni.
Le persone in osservazione sono 1888: di questi, 1366 sono nella provincia di Perugia e 522 in quella di Terni. Nel complesso entro le ore 24 del 14 marzo, sono stati eseguiti 965 tamponi.
Sempre alla stessa data risultano 388 soggetti usciti dall’isolamento di cui 264 nella provincia di Perugia e 124 in quella di Terni.


coronavirus: ematologa dell’azienda ospedaliera di perugia positiva al coronavirus, isolato il personale

(aun) – perugia 14 mar. 020 – Un’ematologa del Day Hospistal di ematologia dell’Ospedale di Perugia è risultata positiva al virus Covid-19: lo comunica il commissario straordinario dell’Azienda ospedaliera di Perugia, Antonio Onnis, rendendo noto che sono stati posti in isolamento fiduciario, oltre alla dottoressa, in 15 tra medici e operatori del reparto.
“La dottoressa, come previsto dalle disposizioni dell’azienda, – ha detto Onnis – aveva sempre indossato per svolgere la sua attività i dispositivi sanitari di protezione, quindi doppia mascherina chirurgica. Trattandosi di un reparto con pazienti particolarmente sensibili alle infezioni, anche per le persone in cura è d’obbligo indossare la mascherina FFP3 e tutti i necessari dispositivi di protezione individuale”.
“I medici e gli operatori staranno in isolamento per tutto il tempo necessario – continua Onnis – saranno monitorati e potranno rientrare in servizio esclusivamente all’esito negativo del tampone”.  


coronavirus: nuovo guarito in umbria, salgono a 3 i casi di guarigione, 107 i positivi

(aun) – perugia 14 mar. 020 – C’è un nuovo guarito in Umbria, sale così a 3 il numero delle persone che hanno superato la malattia provocata dal virus Covid- 19: lo comunica l’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto. La persona guarita era ricoverata all’ospedale di Perugia ed è stata dichiarata guarita dai medici, all’esito dei tamponi negativi al coronavirus.
Dai dati aggiornati alla mezzanotte del 13 marzo, 107 persone in Umbria risultano positive – 59 nella provincia di Perugia e 48 in quella di Terni – sono ricoverati in 32, di cui 19 nel reparto di malattie infettive dell’Ospedale di Perugia e 13 in quello di Terni. Dei 32 ricoverati, 11 sono in terapia intensiva, 6 nell’ospedale di Perugia e 5 in quello di Terni.
Le persone in osservazione sono 1734: di questi, 1206 sono nella provincia di Perugia e 528 in quella di Terni. Nel complesso entro le ore 24 del 13 marzo, sono stati eseguiti 748 tamponi.
Sempre alla stessa data risultano 300 soggetti usciti dall’isolamento di cui 194 nella provincia di Perugia e 106 in quella di Terni.


coronavirus, presidente tesei firma ordinanza per riduzione servizi trasporto pubblico locale

(aun) – Perugia, 13 mar. 020 – A partire da domani, sabato 14 marzo, sarà attuata in Umbria una riduzione del servizio di trasporto pubblico su ferro, mentre a partire da lunedì, 16 marzo, una analoga riduzione interesserà il trasporto pubblico su gomma. È quanto prevede l’ordinanza firmata dalla presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, con la quale si dispone, appunto, che “dal 14/3/2020 al 25/03/2020, fatte salve eventuali proroghe, i servizi di trasporto pubblico locale eserciti da Trenitalia S.p.a. rispettino il programma di esercizio allegato alla presente ordinanza quale parte integrante e sostanziale; dal 16/3/2020 al 25/03/2020, fatte salve eventuali proroghe, i servizi di trasporto pubblico locale eserciti dalle Società Ishtar S.c.ar.l., TPL e Mobilità, S.c.ar.l., ATC&Partners S.c.ar.l., Busitalia Sita Nord s.r.l. rispettino il programma di esercizio allegato alla presente ordinanza quale parte integrante e sostanziale”.
“Ho assunto questo provvedimento – ha dichiarato la presidente Tesei – in ossequio a quanto disposto dall’ultimo DPCM che prevede nuove restrizioni per far fronte all’emergenza sanitaria a causa del coronavirus e che demanda ai presidenti delle Regioni il compito di definire una riprogrammazione del servizio di trasporto pubblico locale, in considerazione sia della diminuzione della domanda, sia della necessità di attuare misure che consentano il contenimento della diffusione del contagio. Con questo provvedimento, quindi, garantiremo a tutto il territorio regionale le corse essenziali, sia su ferro sia su gomma, prevedendo corse in coincidenza con le fasce orarie di maggior utilizzo da parte dell’utenza, soprattutto – ha concluso la presidente – per quanti devono raggiungere i luoghi di lavoro”.
Per l’assessore regionale ai trasporti, Enrico Melasecche, che ha gestito direttamente i rapporti con le aziende del trasporto locale in Umbria, “il nuovo Piano rappresenta una azione utile innanzitutto al contenimento della diffusione del coronavirus, ed è stato redatto da Trenitalia e Busitalia, e quindi in pieno accordo e collaborazione con le società concessionarie. Ovviamente in questa fase di emergenza manterremo aperto e costante il rapporto con le aziende in modo da poter monitorare la situazione e, se del caso, assumere ulteriori utili provvedimenti”.
L’ordinanza prevede che le diverse aziende di Trasporto pubblico locale provvedano ad informare tempestivamente e adeguatamente gli utenti delle modifiche apportate alla programmazione dei servizi.


coronavirus: usl umbria 2 produce gel disinfettante per le mani da distribuire a personale sanitario, assessore coletto esprime apprezzamento

(aun) – perugia 13 mar. 020 – In tempi di emergenza per il coronavirus, il gel igienizzante per medici e operatori sanitari può essere anche “fai da te”: l’Usl Umbria 2 si è attrezzata in questo senso e, su iniziativa del commissario straordinario, Massimo De Fino, ha dato mandato al proprio Dipartimento di Assistenza Farmaceutica, di sviluppare la produzione di gel disinfettante per le mani, in modo da far fronte ai propri fabbisogni.
In due giorni, sono stati prodotti già 250 flaconi da 100 ml e 100 flaconi da 500 di gel disinfettante indicato da tutte le direttive del Ministero della Salute quale dispositivo utile per la prevenzione della trasmissione del virus COVD-19. I flaconi saranno distribuiti agli operatori dei reparti di degenza, dei 118, dei pronto soccorso, nonché per gli operatori che si recano a domicilio dei pazienti per praticare il test.
“In un momento di difficoltà, com’è appunto quello che stiamo attraversando – afferma l’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto – non possiamo che apprezzare lo spirito d’iniziativa delle aziende sanitarie, come l’Usl Umbria 2, che si organizzano per rendersi autosufficienti”.
“Esprimendo soddisfazione per quanto sta facendo l’Usl 2 – conclude l’assessore Coletto –  voglio anche ringraziare tutti i dirigenti e gli operatori sanitari dell’Umbria, per la professionalità e l’impegno che stanno dimostrando in queste giornate difficili. Grazie al lavoro degli uomini e delle donne che operano in sanità a tutti i livelli, stiamo mantenendo in sorveglianza sanitaria quei cittadini umbri che hanno avuto contatti con le persone con tampone positivo al virus e gestendo i pazienti ricoverati. Tutto questo, mantenendo nei limiti del possibile, le attività ordinarie”.


coronavirus: firmata ordinanza per utilizzo temporaneo di spazi dell’ospedale di città di castello

(aun) – Perugia, 13 mar. 020 – La presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, ha firmato questa mattina l’ordinanza con la quale si dispone che il sito ospedaliero di Città di Castello venga “parzialmente e temporaneamente” utilizzato per gestire l’emergenza epidemiologica da Covid-19, destinando spazi indipendenti, con accesso dedicato, a reparto di terapia intensiva per pazienti sospetti o positivi: lo rende noto l’assessore regionale alla Salute Luca Coletto.
“Questo è il secondo step del Piano regionale  per la gestione dei posti letto della nostra rete ospedaliera, che ci consentirà di fronteggiare nel miglior modo possibile l’emergenza coronavirus – spiega Coletto –  Dopo l’individuazione dell’Ospedale di Pantalla quale presidio per pazienti in terapia ‘sub intensiva’, abbiamo individuato un’ala di quello di Città di Castello, da dedicare invece ai pazienti che necessitano di terapie ‘intensive’. Come abbiamo già detto  – prosegue – si tratta di misure che stiamo adottando in via straordinaria ed urgente per garantire l’adeguata assistenza a tutti i pazienti. L’Ospedale dell’Altotevere consente l’opportunità di un suo utilizzo parziale, senza dunque comprometterne la sua funzionalità complessiva. Presto, quindi, lo stesso sarà fornito di tutte le strumentazioni e dotazioni necessarie che, al termine dell’emergenza, resteranno in dotazione, a vantaggio della qualità dell’offerta sanitaria del territorio”.
Al fine di predisporre idonee misure per fronteggiare l’emergenza – è scritto all’art. 1 dell’ordinanza – dovuta all’estendersi dell’epidemia da COVID-19 e considerando che l’Ospedale di Città di Castello ha un’impostazione distributiva che consente di individuare spazi indipendenti da adibire a terapia intensiva, nonché accessi e percorsi dedicati; che garantisce percorsi maggiormente protetti per la gestione del paziente e che offre maggiore potenzialità di estendere progressivamente i posti letto da destinare a pazienti sospetti o positivi al COVID-19, in relazione all’evolversi dell’epidemia a livello regionale data la sua configurazione, si dispone che lo stabilimento ospedaliero di Città di Castello venga parzialmente e temporaneamente riconfigurato a livello organizzativo-strutturale come ospedale regionale dedicato all’emergenza coronavirus.
L’ordinanza prevede, inoltre, che “le disposizioni sono efficaci a decorrere dalla pubblicazione della presente ordinanza (già avvenuta n.d.r.), fino e non oltre la scadenza di sei mesi stabilita dalla deliberazione del Consiglio dei Ministri del 31 gennaio 2020”.


coronavirus: 76 i casi positivi in umbria, 1 paziente deceduto

(aun) – perugia 13 mar. 020 – Dai dati aggiornati alla mezzanotte del 12 marzo, 76 persone in Umbria risultano positive al virus Covid-19, 2 sono i guariti, 1 paziente è deceduto. 
Attualmente dei 76 soggetti positivi – 47 nella provincia di Perugia e 29 in quella di Terni – sono ricoverati in 21, di cui 9 nell’Ospedale di Terni e 12 nell’ospedale di Perugia. Dei 21 ricoverati, 10 sono in terapia intensiva, di cui 6 nell’ospedale di Perugia, 4 in terapia intensiva nell’ospedale di Terni, gli altri sono seguiti nei reparti di malattie infettive.
Le persone in osservazione sono 1556: di questi, 1080 sono nella provincia di Perugia e 476 in quella di Terni.
Sempre alla stessa data risultano 295 soggetti usciti dall’isolamento di cui 175 nella provincia di Perugia e 120 in quella di Terni.
Nel complesso entro le ore 24 del 12 marzo, sono stati eseguiti 578 tamponi.


coronavirus: cordoglio della presidente tesei

(aun) – Perugia, 13 mar. 020 – “Esprimo sincero cordoglio e mi stringo alla famiglia dell’uomo, positivo al virus Covid-19, deceduto ieri sera all’Ospedale Santa Maria di Perugia”. E’ quanto afferma la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei.
“E’ necessario – prosegue Tesei -, per proteggere noi e gli altri, seguire scrupolosamente le limitazioni di questi giorni. E’ un sacrificio che dobbiamo fare per avere la meglio sul virus. Il sistema sanitario umbro è pronto e si sta preparando sempre più per affrontare la situazione attuale e ad eventuali future criticità. I prossimi giorni saranno sicuramente impegnativi, ma se, pur nella distanza fisica, rimaniamo uniti e faremo squadra, riusciremo ad uscirne vincitori. Voglio rivolgere anche un pensiero e un profondo ringraziamento agli operatori della sanità umbra, chiamati ad uno sforzo enorme, nonché a tutti coloro che pur nell’emergenza – conclude la presidente – continuano a svolgere la loro attività per garantire sicurezza e servizi essenziali”.


coronavirus: assessore coletto, “ospedale di pantalla dedicato all’emergenza, sospesa attività punto nascita, garantita continuità clinico-assistenziale”
(aun) – perugia 12 mar. 020 – “In seguito all’ordinanza firmata stamani dalla presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, che predispone nuove misure per fronteggiare l’emergenza dell’epidemia da COVID-19, l’Ospedale della Media Valle del Tevere viene temporaneamente riconfigurato a livello organizzativo-strutturale come ospedale regionale dedicato all’emergenza coronavirus”. Lo rende noto l’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto, informando che l’ospedale di Pantalla  è stato scelto  in virtù di due elementi importanti: “La geo-localizzazione della struttura che si trova ubicata sulla direttrice stradale principale dell’Umbria posta tra i due HUB regionali di Perugia e Terni, nonché la possibilità di procedere con la riconfigurazione strutturale in maniera più celere essendo quello di più recente ultimazione”.

“Nell’ospedale della Media Valle del Tevere – spiega Coletto –  sarà sospesa l’attività del Punto Nascita e tutte le attività dei reparti dedicati saranno trasferite nei Dipartimenti di emergenza urgenza e accettazione di I livello di riferimento”. 

“La misura – aggiunge l’assessore – rientra tra le indicazioni del Piano unico di Gestione Posti Letto Emergenza Coronavirus predisposto dalla Regione che prevede di rendere operativo l’Ospedale Media Valle del Tevere come COVID-HOSPITAL nel più breve tempo possibile”.

All’ospedale di Pantalla quindi, non verranno più effettuati ricoveri programmati e urgenti nei reparti di Ostetricia- Ginecologia e Pediatria per l’espletamento dei parti, l’assistenza in gravidanza e l’assistenza pediatrica, o per problematiche di natura ginecologica che necessitano trattamento medico e chirurgico.

“Nella struttura ospedaliera – comunica l’assessore –  sono stati liberati tutti i posti letto dell’area di degenza da riconvertire in malattie infettive ed è stato individuato il personale. L’area di degenza, come previsto dal Piano regionale prevede 16 posti letto in camere singole che, in caso di necessità, possono essere riconvertite in 2 posti letto per stanza, e un’area attrezzata con due posti letto di subintensiva estensibile ad un totale di 8 posti letto. Il personale individuato ha iniziato attività di formazione presso il reparto di malattie infettive dell’azienda ospedaliera di Perugia per la condivisone di protocolli e procedure”.

“Al momento fino al 18 marzo, ma con la possibilità di estendere il periodo in base alle esigenze che si manifesteranno – spiega il direttore sanitario dell’Usl Umbria 1, Teresa Tedesco –  il personale del Punto Nascita garantirà l’attività di supporto al Pronto Soccorso nelle 24 ore per garantire la gestione dei casi che accedono alla struttura ospedaliera per prestazioni di tipo ostetrico, ginecologico urgente e per il trasferimento di questi pazienti presso l’Azienda ospedaliera di Perugia. La stessa equipe – aggiunge – garantirà la continuità clinico-assistenziale a tutte le pazienti prese in carico non solo per la realizzazione di percorsi facilitati con le strutture DEA di riferimento in cui vengono trasferite, ma anche, attraverso la propria presenza presso queste sedi, a garanzia della continuità del rapporto fiduciario instaurato”.

“L’orientamento dell’utenza – prosegue la dottoressa Tedesco –  sarà definito accogliendo anche le scelte delle pazienti, riguardo la sede ospedaliera a cui rivolgersi, in base alle proprie preferenze. Le azioni descritte saranno garantite nel rispetto del livello massimo di sicurezza per la salute di gestanti, delle puerpere e dei neonati, attraverso la scelta degli interventi più appropriati in base alla valutazione del rischio, i livelli di assistenza previsti e la personalizzazione dell’assistenza”.


coronavirus, dpcm con nuove misure urgenti di contenimento del contagio
(aun) – Perugia, 12 mar. 020 – Il presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, come noto, ha firmato nella serata di ieri un nuovo decreto nel quale si incrementano le attività al pubblico che saranno sospese sino al 3 aprile.

A rimanere aperte saranno principalmente le attività commerciali di beni primari (Allegato 1 aggiornato). Sospese le attività di ristorazione e di servizi alla persona (tra cui parrucchieri, barbieri, estetisti) diversi da quelli presenti nell’Allegato 2 aggiornato.

Rimangono aperti, sempre nel rispetto delle norme di sicurezza igienico-sanitarie, banche, assicurazioni e poste. Limitazioni più stringenti anche in ambito di attività produttive e professionali.

Si allega Dpcm e successivi aggiornamenti dell’elenco attività e servizi, disponibili anche al link https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2020/03/11/20A01605/sg


coronavirus, 62 positivi in umbria

(aun) – perugia 12 mar. 020 – Dai dati aggiornati alla mezzanotte dell’11 marzo, 62 persone in Umbria risultano positive al virus Covid-19, i guariti sono 2.
Attualmente dei 62 soggetti positivi – 37 nella provincia di Perugia e 25 in quella di Terni – sono ricoverati in 16, di cui 6 nell’Ospedale di Terni e 10 nell’ospedale di Perugia. Dei 16 ricoverati, 5 sono in terapia intensiva nell’ospedale di Perugia, 3 in terapia intensiva nell’ospedale di Terni, gli altri sono seguiti nei reparti di malattie infettive.
Le persone in osservazione sono 1035: di questi, 616 sono nella provincia di Perugia e 419 in quella di Terni. La direzione regionale alla Salute informa che i cittadini in isolamento rientrano quasi tutte nella rete dei contatti avuti dalle persone risultate positive e che in Umbria, allo stato attuale, non ci sono focolai di Covd-19.
Sempre alla stessa data risultano 276 soggetti usciti dall’isolamento di cui 162 nella provincia di Perugia e 114 in quella di Terni. 
Nel complesso entro le ore 24 del 11 marzo, sono stati eseguiti 457 tamponi.


coronavirus, 44 positivi in umbria, 2 guariti

(aun) – perugia 11 mar. 020 – Dai dati aggiornati alla mezzanotte del 10 marzo, 44 persone in Umbria risultano positive al virus Covid-19, i guariti sono 2.
Attualmente dei 44 soggetti positivi – 26 nella provincia di Perugia e 18 in quella di Terni – sono ricoverati in 12, di cui 4 nell’Ospedale di Terni e 8 nell’ospedale di Perugia. Dei 12 ricoverati, 3 sono in terapia intensiva nell’ospedale di Perugia, 2 in terapia intensiva nell’ospedale di Terni, gli altri sono seguiti nei reparti di malattie infettive.
Le persone in osservazione sono 916: di questi, 553 sono nella provincia di Perugia e 363 in quella di Terni.
Sempre alla stessa data risultano 229 soggetti usciti dall’isolamento di cui 147 nella provincia di Perugia e 82 in quella di Terni.
Nel complesso entro le ore 24 del 10 marzo, sono stati eseguiti 347 tamponi.


coronavirus: guarito in umbria secondo paziente positivo al coronavirus

(aun) – perugia 10 mar. 020 – E’ guarito in Umbria un secondo paziente che era risultato positivo al virus Covid-19: lo rende noto l’assessore alla Salute, Luca Coletto.

Si tratta di uno dei primi casi positivi al coronavirus identificati in Umbria che, dopo qualche giorno di isolamento fiduciario nella propria abitazione, era stato trasferito al reparto di malattie infettive dell’Ospedale di Perugia a causa della febbre elevata.  

La permanenza in ospedale è stata di circa dieci giorni e le condizioni sono state sempre discrete senza sviluppare insufficienza respiratoria grave.

I medici hanno dichiarato la guarigione all’esito di due tamponi che hanno certificato l’assenza del coronavirus.

(aun) – perugia 10 mar. 020 – E’ guarito in Umbria un secondo paziente che era risultato positivo al virus Covid-19: lo rende noto l’assessore alla Salute, Luca Coletto.

Si tratta di uno dei primi casi positivi al coronavirus identificati in Umbria che, dopo qualche giorno di isolamento fiduciario nella propria abitazione, era stato trasferito al reparto di malattie infettive dell’Ospedale di Perugia a causa della febbre elevata.  

La permanenza in ospedale è stata di circa dieci giorni e le condizioni sono state sempre discrete senza sviluppare insufficienza respiratoria grave.

I medici hanno dichiarato la guarigione all’esito di due tamponi che hanno certificato l’assenza del coronavirus.


coronavirus: scheda riepilogativa dpcm su misure contenimento contagio

(aun) – Perugia, 10 mar. 020 – Da oggi è entrato in vigore il nuovo Decreto del Presidente del Consiglio che rimarrà in essere sino al 3 aprile 2020. Il dispositivo prevede misure che riguardano l’intero territorio nazionale.

Lo scopo è quello di diminuire i contagi del virus COVID-19 attraverso il contenimento delle interazioni interpersonali. Per questo motivo, tra i punti principali, il provvedimento vieta ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici o aperti al pubblico e integra le limitazioni già in atto.

Tre le nuove misure:

Tutta la popolazione è invitata ad evitare di uscire e di spostarsi dalla propria residenza o domicilio.

Sono fatti salvi gli spostamenti per:

  • esigenze lavorative
  • motivi di salute
  • situazioni di necessità

Detti motivi devono essere comprovati mediante autodichiarazione secondo un modello, presente anche sul sito della Regione Umbria nella pagina dedicata al Coronavirus (www.regione.umbria.it/coronavirus)  che potrà essere precompilato già prima di uscire di casa oppure reso direttamente alle Forze di Polizia tramite compilazione al momento del controllo. Le dichiarazioni false saranno punite a termine di legge e che è indispensabile poter esibire un documento d’identità. La precompilazione dell’autodichiarazione permetterà controlli più rapidi.

Ristoranti e bar aperti dalle 6 alle 18, un metro fra le persone

Sono consentite le attività di ristorazione e bar dalle ore 6.00 alle ore 18.00, con obbligo, a carico del gestore, di predisporre le condizioni per garantire la possibilità del rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro. In caso di violazione, la sanzione prevista è la sospensione dell’attività.

Chiusura medie e gradi strutture di vendita nei festivi e prefestivi (eccetto farmacie, para farmacie e punti vendita generi alimentari)

Nelle giornate festive e prefestive sono chiuse le medie e grandi strutture di vendita, nonché gli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati. Nei giorni feriali, il gestore deve comunque predisporre le condizioni per garantire la possibilità del rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro. La sanzione prevista per il mancato rispetto è la sospensione dell’attività.

In presenza di condizioni strutturali o organizzative che non consentano il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro, tali strutture dovranno essere chiuse.
La chiusura non è disposta per farmacie, parafarmacie e punti vendita di generi alimentari, il cui gestore è comunque sempre chiamato a garantire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro, pena la sospensione dell’attività in caso di violazione.

Sospese palestre, piscina, centri sportivi

Sono sospese le attività di palestre, centri sportivi, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali (fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza), centri culturali, centri sociali, centri ricreativi.

Luoghi di culto

Sono sospese le cerimonie civili e religiose, comprese quelle funebri. Ma i luoghi di culto, mantenendo la distanza prevista di un metro tra i presenti, rimarranno aperti

Salute e rispetto della quarantena

Le persone poste in isolamento preventivo o risultate positive al tampone, è fatto divieto assoluto di uscire dalla propria abitazione o domicilio, come previsto dall’ordinanza del sindaco competente.

Alle persone con sintomatologia da infezione respiratoria e febbre maggiore di 37,5 gradi è fortemente raccomandato di rimanere al proprio domicilio e di limitare al massimo i contatti sociali, contattando il proprio medico curante o il 112.

Sospesi nidi, scuole e università

Sono sospesi i servizi educativi per l’infanzia, le attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado, nonché della frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, comprese le università e le Istituzioni di Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica, di corsi professionali, master, corsi per le professioni sanitarie e università per anziani, nonché i corsi professionali e le attività formative svolte da altri enti pubblici, anche territoriali e locali e da soggetti privati.

Resta la possibilità di svolgimento di attività formative a distanza ad esclusione dei corsi per i medici in formazione specialistica e dei corsi di formazione specifica in medicina generale, nonché delle attività dei tirocinanti delle professioni sanitarie.

Sospese manifestazioni organizzate, cinema, teatri, sale bingo, discoteche

Sono sospese tutte le attività di cinema, teatri, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati. Sono sospese tutte le manifestazioni e gli eventi organizzati in luogo pubblico o privato, compresi quelli di carattere culturale, ludico, sportivo, religioso e fieristico. Per i pub sono concesse esclusivamente le attività di somministrazione di alimenti e bevande seguendo le medesime regole di bar e ristoranti.

Chiusi musei e biblioteche

Sono chiusi i musei, le biblioteche e gli archivi, i parchi archeologici, castelli, il Forte di Bard e tutte le aree archeologiche e monumentali.

Sospesi esami di guida

Sono sospesi gli esami di idoneità alla patente da espletarsi negli uffici periferici della Motorizzazione civile. Con apposito provvedimento dirigenziale è disposta la proroga a favore dei candidati che non hanno potuto sostenere le prove d’esame in ragione di tale sospensione.


coronavirus, 37 positivi in umbria

(aun) – perugia 10 mar. 020 – Dai dati aggiornati alla mezzanotte del 9 marzo, 37 persone in Umbria risultano positive al virus Covid-19. Attualmente dei 37 soggetti positivi – 23 nella provincia di Perugia e 14 in quella di Terni – sono ricoverati in 10, di cui 2 in terapia intensiva nell’Ospedale di Perugia, 3 nel reparto di malattie infettive dell’Ospedale di Terni e 5 nel reparto di malattie infettive di Perugia.
Le persone in osservazione sono 769: di questi, 445 sono nella provincia di Perugia e 324 in quella di Terni. Nel complesso entro le ore 24 del 9 marzo, sono stati eseguiti 256 tamponi.
Sempre alla stessa data risultano 163 soggetti usciti dall’isolamento di cui 43 nella provincia di Perugia e 27 in quella di Terni.


coronavirus: paziente positivo al pronto soccorso di perugia, situazione sotto controllo, isolato il personale, garantita continuità dell’attività

(aun) – perugia 10 mar. 020 – Un paziente con sintomi, alla prima valutazione medica, non riconducibili all’infezione da coronavirus e tenuto in osservazione all’Unità di Osservazione Breve Intensiva (OBI) dell’Ospedale di Perugia, nella serata del 9 marzo si è rivelato positivo al virus Covid-19. Lo comunica la direzione regionale alla Salute, informando che, immediatamente, sono state attivate tutte le procedure per garantire in sicurezza la continuità del servizio. 

“Il paziente – spiega il commissario straordinario dell’Azienda Ospedaliera di Perugia, Antonio Onnis – era tenuto in osservazione con sintomi vaghi. I medici di conseguenza, lo hanno trattenuto per sottoporlo a ulteriori accertamenti, tra cui anche delle radiografie. Contestualmente, non migliorando la situazione del paziente, è stato deciso di effettuare un tampone che ha dato esito positivo”. 

“Alla luce della risposta positiva dell’esame – spiega Onnis – il paziente è stato ricoverato nel reparto di malattie infettive ed stato messo in isolamento fiduciario il personale che ha seguito il caso o che è entrato in contatto con lui nella struttura ospedaliera. Si stanno valutando tutte le soluzioni per garantire la funzionalità dell’OBI”.

Al momento sono in isolamento fiduciario 1 radiologo, 1 infettivologo, 1 medico del pronto soccorso, 7 infermieri, 2 tecnici di radiologia, 4 OSS, una specializzanda in malattie infettive.

L’attività del Pronto soccorso di Perugia continua senza nessuna modifica nelle modalità dell’accoglienza. Si invita la cittadinanza, in caso di sintomatologia riconducibile all’infezione da Covid-19, a contattare il medico di famiglia o il 118 e di non recarsi di persona presso gli ambulatori o in ospedale.


coronavirus: sono 28 i soggetti positivi in umbria, 2 i nuovi casi

(aun) – perugia 9 mar. 020 – Dai dati aggiornati alla mezzanotte dell’8 marzo, 28 persone in Umbria risultano positive al virus Covid-19: ai 26 casi dei quali era già stata accertata nella giornata di ieri la positività quindi, si aggiungono altri 2 nuovi soggetti che hanno contratto l’infezione.
Attualmente dei 28 soggetti positivi restano ricoverati in 6, di cui 2 in terapia intensiva nell’Ospedale di Perugia, 1 nel reparto di malattie infettive dell’Ospedale di Terni, 3 in quello di Perugia.
Le persone in osservazione sono 553: si tratta di persone in buona salute, ma sotto controllo medico perché venute a contatto con soggetti risultati positivi al virus Covid-19. Di questi, 402 sono nella provincia di Perugia e 151 in quella di Terni.
Ad oggi sono usciti dall’isolamento in 124, di cui 93 nella provincia di Perugia e 31 in quella di Terni.
Nel complesso entro le ore 24 dell’8 marzo, sono stati eseguiti 175 tamponi.


coronavirus: presidente tesei, “chiesti al governo chiarimenti su misure e modalità di applicazione Dpcm, necessario per chi proviene da zone rosse segnalare presenza alle asl o al proprio medico”

(aun) – perugia 8 mar. 020 – La Presidente della Regione Umbria Donatella Tesei, insieme all’assessore alla Sanità, Luca Coletto, e al Direttore regionale, Claudio Dario, ribadiscono, a tutti coloro che provengono dalle nuove zone rosse indicate nel Decreto di questa notte del Presidente del Consiglio, la necessità di segnalare il loro arrivo e la permanenza in Umbria al proprio medico o pediatra o alla Asl di competenza.

Proprio in tal senso la Regione aveva predisposto già in mattinata una apposita ordinanza poi non pubblicata a seguito della nota del Viminale dove si specificava che tali provvedimenti regionali non risultavano coerenti col quadro normativo e di conseguenza non applicabili. “Abbiamo dunque deciso di intraprendere immediatamente – ha sottolineato la presidente Tesei – una interlocuzione con il Governo centrale culminata con la videoconferenza di questo pomeriggio tra i presidenti di Regione, alcuni ministri e i vertici della Protezione Civile nazionale nella quale lo stesso Governo, preso atto delle molteplici problematiche sollevate dalle Regioni, si è impegnato in tempi brevi a fornire una bozza di ordinanza esplicativa del Dpcm di questa notte in cui si chiariscano le misure e le modalità di applicazione delle stesse. Inoltre con alcuni Presidenti abbiamo chiesto un incontro urgente con il Governo.
In attesa, comunque, ribadiamo la necessità che chiunque giunga in Umbria dopo essersi recato nelle zone indicate dal Decreto ministeriale, lo segnali immediatamente alle autorità sanitarie preposte, come già sottolineato in mattinata dal Direttore Dario”.


ospedale di orvieto: assicurata assistenza ai ricoverati, i cittadini non devono recarsi spontaneamente al pronto soccorso

In seguito all’accertamento della positività al virus Covid-19 di un operatore dell’ospedale di Orvieto, non residente nel territorio dell’ASL 2, a titolo assolutamente prudenziale e per evitare la possibile diffusione del contagio, le autorità sanitarie competenti hanno adottato alcuni provvedimenti per i prossimi 5-7 giorni: la comunicazione arriva dal direttore sanitario dell’Usl Umbria 2, Camillo Giammartino, che  invita tutti i cittadini, come ribadito da numerose ordinanze, a non recarsi spontaneamente al Pronto soccorso, ma di contattare in caso di necessità il medico di medicina generale, il pediatra di libera scelta e la CA per avere le indicazioni sul percorso più appropriato.

Relativamente alla situazione dell’ospedale il direttore sanitario rende noto che gli accessi sono bloccati per evitare la diffusione del contagio che gli operatori medici e gli infermieri a rischio sono stati posti in isolamento domiciliare fiduciario e verranno sottoposti a test.

I reparti ospedalieri interessati sono stati chiusi,

l’assistenza dei pazienti ricoverati sarà garantita e saranno dimessi progressivamente appena le condizioni cliniche lo consentiranno e reinviati al proprio domicilio in isolamento fiduciario e saranno monitorati quotidianamente.

Il Pronto Soccorso rimarrà aperto solo per la valutazione dei casi. Quelli ritenuti urgenti saranno trasferiti in altra sede.

Le attività ambulatoriali sono momentaneamente sospese tranne le attività di day hospital oncologico e di dialisi.


coronavirus: con “dpcm” pubblicato oggi musei e biblioteche chiusi in tutta italia

(aun) – 8 marzo 2020 – Con il Dpcm odierno, che detta ulteriori disposizioni per il contenimento ed il contrasto del diffondersi del coronavirus sull’intero territorio nazionale, il Governo ha disposto anche la chiusura di musei, biblioteche e altri istituti e luoghi della cultura in tutta Italia: lo comunica la Direzione regionale alla cultura della Regione Umbria. Le disposizioni sono efficaci fino al 3 aprile 2020.


coronavirus, 26 positivi in umbria, 2 i nuovi casi: direttore dario, “chi arriva da zone rosse resti in isolamento

(aun) – perugia 8 mar. 020 – Dai dati aggiornati alla mezzanotte del 7 marzo, 26persone in Umbria risultano positive al virus Covid-19: ai 24 casi dei quali era già stata accertata nella giornata di ieri la positività quindi, si aggiungono altri 2 nuovi soggetti che hanno contratto l’infezione e che, al momento, sono in isolamento nelle loro abitazioni seguiti dai medici delle Usl Umbria 1 e Usl Umbria 2. Uno dei due nuovi casi era già stato reso noto nella serata di ieri, visto che si tratta di un infermiere che lavora presso l’ospedale di Orvieto del quale sono stati chiusi due reparti, ortopedia e chirurgia.

Attualmente dei 26 soggetti positivi restano ricoverati in 4, di cui 2 in terapia intensiva nell’Ospedale di Perugia, 1 nel reparto di malattie infettive dell’Ospedale di Terni e 1 nel reparto di malattie infettive di Perugia.

Le persone in osservazione sono 543: si tratta di persone in buona salute, ma sotto controllo medico perché venute a contatto con soggetti risultati positivi al virus Covid-19. Di questi, 376 sono nella provincia di Perugia e 167 in quella di Terni. Nel complesso entro le ore 24 del 7 marzo, sono stati eseguiti 160 tamponi.

La notizia positiva è che oltre a un paziente guarito, 70 soggetti, di cui 43 nella provincia di Perugia e e 27 in quella di Terni, sono usciti dall’isolamento fiduciario.

  “Al momento non stiamo riscontrando grandi criticità – spiega il direttore regionale alla sanità, Claudio Dario – e rispetto ad altre situazioni in Italia e all’estero il sistema in Umbria sta tenendo con una crescita di numeri contenuti per i casi positivi”.

“Tutto questo grazie al senso di responsabilità dei cittadini umbri che si stanno impegnando ad adottare le norme igieniche di prevenzione e al lavoro dei medici e degli operatori dei servizi sanitari territoriali che riescono a ricostruire la rete dei contatti avuti dalle persone con tampone positivo al virus e metterli in isolamento”.  

“Affinchè questa catena regga bene – afferma Dario – faccio appello al senso di responsabilità di tutti coloro che, una volta appreso delle limitazioni stabilite del nuovo Dpcm sull’emergenza coronavirus, abbiano deciso di ritornare in Umbria. L’invito a queste persone è di mettersi in isolamento fiduciario a tutela dei propri familiari e della comunità. In caso di comparsa di febbre o sintomi lievi si consiglia di contattare telefonicamente il medico curante e per sintomatologia più severa il 118, in entrambi i casi comunicando la sua situazione di isolamento domiciliare fiduciario”.


coronavirus: coletto, “chiusi reparti di ortopedia e chirurgia all’ospedale di orvieto, guarito in umbria primo paziente positivo”

(aun) – perugia 7 mar. 020 – “In seguito all’accertamento di positività di un infermiere al virus Covid-19, l’ospedale di Orvieto chiuderà i reparti di chirurgia e ortopedia”: lo comunica l’assessore alla Salute, Luca Coletto, informando che i pazienti nelle condizioni di essere dimessi sono usciti dall’ospedale con tutte le cautele e sono in isolamento fiduciario nelle loro abitazioni, mentre gli altri sono stati trasferiti in altri reparti in isolamento.

Si procederà quindi alla sanificazione delle stanze per ripristinare appena sarà possibile l’attività

Coletto rende noto che “è guarito il primo paziente in Umbria tra quelli che avevano contratto l’infezione”.
Ig/g

nnn


coronavirus: sono 24 i soggetti positivi in umbria, 8 i nuovi casi

(aun) – perugia 7 mar. 020 – Dai dati aggiornati alla mezzanotte del 6 marzo, 24persone in Umbria risultano positive al virus Covid-19: ai 16 casi dei quali era già stata accertata nella giornata di ieri la positività quindi, si aggiungono altri 8 nuovi soggetti che hanno contratto l’infezione e che, al momento, sono in isolamento nelle loro abitazioni seguiti dai medici delle Usl Umbria 1 e Usl Umbria 2.
Attualmente dei 24 soggetti positivi restano ricoverati in 4, di cui 2 in terapia intensiva nell’Ospedale di Perugia, 1 nel reparto di malattie infettive dell’Ospedale di Terni e 1 nel reparto di malattie infettive di Perugia.
Le persone in osservazione sono 348: si tratta di persone in buona salute, ma sotto controllo medico perché venute a contatto con soggetti risultati positivi al virus Covid-19. Di questi, 258 sono nella provincia di Perugia e 90 in quella di Terni. Nel complesso entro le ore 24 del 6 marzo, sono stati eseguiti 134 tamponi.
 “Al momento il contagio in Umbria è contenuto – spiega il direttore regionale alla sanità, Claudio Dario – e il numero delle persone in isolamento non deve destare preoccupazione ai cittadini, ma al contrario, dimostra che la rete dei controlli che ha attivato la Task Force regionale sta funzionando e che siamo riusciti a contattare e monitorare le persone entrate in contatto con i soggetti positivi al virus”.
Dario ribadisce ai cittadini che “l’isolamento fiduciario di soggetti sani presumibilmente venuti a contatto con soggetti infettati, è una misura volta a prevenire la diffusione di una malattia infettiva nella comunità. In questo periodo di isolamento fiduciario – spiega – gli operatori del Servizio di Igiene o Sanità Pubblica contattano quotidianamente la persona sorvegliata, per avere notizie sulle sue condizioni cliniche di salute. Il soggetto è informato di provvedere all’autocontrollo domiciliare della temperatura corporea due volte al giorno e di controllare l’eventuale comparsa di sintomi, anche lievi. In caso di comparsa di febbre o sintomi lievi il paziente deve contattare telefonicamente il medico curante e per sintomatologia più severa il 118, in entrambi i casi comunicando la sua situazione di isolamento domiciliare fiduciario”.
La Task Force regionale continua a monitorare in modo costante la situazione e sono in corso continui accertamenti.


coronavirus: assessore coletto, “massimo impegno per la gestione dell’emergenza e attenzione per le famiglie”

(aun) – perugia 6 mar. 020 – “La Regione, di concerto con la Prefettura di Perugia, la Protezione civile regionale e tutte istituzioni, è impegnate costantemente per garantire ai cittadini umbri la massima sicurezza”: la rassicurazione arriva dall’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto, sottolineando che “i medici e i professionisti che operano nei Servizi sanitari territoriali e nelle Aziende ospedaliere del territorio stanno lavorando 24 ore su 24 per la cura dei pazienti e la  tutela delle persone che le quali sono stati in contatto”.

Al momento ricorda l’assessore i casi riscontrati di positività in Umbria sono 16, di questi 10 sono nella provincia di Perugia e 6 in quella di Terni. I ricoverati sono 4, di cui 2 in terapia intensiva nell’Ospedale di Perugia, 1 nel reparto di malattie infettive dell’Ospedale di Terni e 1 nel reparto di malattie infettive di Perugia.

Le persone in osservazione perché venute a contatto con soggetti risultati positivi al virus Covid-19, quindi in isolamento fiduciario, sono 209: 163 nella provincia di Perugia e 46 in quella di Terni. Nel complesso a oggi sono stati effettuati 110 tamponi.

“La gestione dell’emergenza in Umbria – ha proseguito l’assessore – Al momento, è sotto controllo. Come Regione abbiamo chiesto al Governo lo stanziamento di risorse da destinare alle famiglie proprio per fronteggiare la ricaduta sul bilancio familiare di alcune misure adottate a livello nazionale, tipo la chiusura delle scuole che comporta spese aggiuntive per la cura dei bambini”.

Concludendo Coletto esprime soddisfazione per il fatto che “il Governo abbia preso in considerazione il suggerimento espresso  dalla presidente Tesei nel corso della videoconferenza tra Regioni e Governo centrale, per una gestione dell’emergenza suddivisa per fasce e per aree di gravità”.


coronavirus: nessun obbligo di chiusura per musei e biblioteche umbre, ma vanno garantite prescrizioni e misure igienico sanitarie

(aun) – #coronavirus, 6 marzo 2020 – Con il Dpcm del 4 marzo 2020 sono state introdotte ulteriori misure di contrasto e contenimento sull’intero territorio nazionale al diffondersi del Coronavirus, in particolare per i luoghi di spettacolo e per eventi e manifestazioni. E’ quanto ricorda la Direzione regionale alla cultura della Regione Umbria evidenziando tuttavia che per i musei e le biblioteche dell’Umbria non c’è alcun obbligo di chiusura, purché siano garantite le prescrizioni e le misure igienico sanitarie specificate nell’allegato 1 del Decreto.

   In  particolare – sottolineano dalla Direzione – va garantito il contingentamento delle presenze per mantenere la distanza raccomandata (almeno un metro) tra gli utenti; devono essere messe  a disposizione soluzioni idroalcoliche per il lavaggio delle mani e vanno esposti nei locali locandine con le misure igienico-sanitarie raccomandate.

   È stata invece prevista la sospensione di quelle attività ed eventi, svolti all’interno degli istituti, che dovessero comportare – conclude la Direzione regionale – affollamento di persone tale da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale raccomandata, come ad esempio visite guidate e  attività didattiche.



coronavirus: 4 nuovi casi in umbria, sale a 16 il numero delle persone positive al virus

(aun) – perugia 6 mar.020 – In Umbria si registrano 4 nuovi casi di persone positive al coronavirus: l’informazione arriva dalla Direzione regionale alla Sanità.

Si tratta di 2 uomini e 2 donne, di cui uno è ricoverato nel reparto di terapia intensiva di Perugia, mentre gli altri 3 sono in isolamento nelle loro abitazioni seguiti dai medici delle Usl Umbria 1 e Usl Umbria 2.

Con i 4 nuovi casi riscontrati stamani, in Umbria sale a 16 il numero delle persone positive al Covid-19.


coronavirus: assessore coletto, “farmaci a domicilio per anziani e persone affette da particolari patologie”

(aun) – perugia 5 mar. 020 – “In questa fase di emergenza legata alla diffusione del coronavirus l’Umbria non lascia sole le persone anziane e i pazienti con patologie croniche o immunodepressi”: lo rende noto l’assessore regionale alla sanità Luca Coletto.

“Siamo molto attenti alla tutela delle persone più fragili – ha detto Coletto – e grazie ad un accordo con Federfarma Umbria e Assofarm, in accordo con la Federazione italiana medici di medicina generale, la Regione Umbria, proprio per evitare che chi è affetto da particolari patologie e avanti negli anni esca di casa, ha attivato un servizio di consegna a domicilio dei farmaci necessari a pazienti anziani con più di 75 anni di età o ai pazienti con più di 65 anni, ma affetti da patologie croniche”.

Il servizio, che coinvolge le farmacie pubbliche e private del territorio, si attiva con una chiamata da parte del cittadino al numero verde800189521messo a disposizione da Federfarma, al quale risponde un operatore che geolocalizza la chiamata e passa la richiesta per la consegna dei farmaci alla farmacia più vicina all’abitazione del soggetto che ha attivato per telefono la richiesta”.

“Nel caso in cui il paziente non rientri nella fascia di età oltre i 65 anni, ma con patologie conclamate per le quali è consigliabile non uscire di casa in questo periodo e che non possono delegare altri soggetti – aggiunge l’assessore – il medico di medicina generale può attivare il servizio”.

Ringraziando i farmacisti che operano sul territorio e tutti gli operatori per il grande impegno e per la proficua collaborazione che si rinnova in questo momento difficile per tutto il paese, l’assessore ha annunciato che “nella distribuzione dei farmaci a domicilio saranno coinvolte, con opportune modalità, anche le farmacie ospedaliere”.


coronavirus: assessore coletto, “3 nuovi casi in  umbria, sale a 12 il numero di persone positive al coronavirus”

(aun) – perugia 5 mar. 020 – “Sale a 12 in Umbria il numero delle persone positive all’infezione da Coronavirus”: lo comunica l’assessore regionale alla sanità, Luca Coletto, informando che stamani sono stati riscontrati 3 nuovi casi di positività al virus.

“I pazienti sono in buone condizioni e al momento sono in osservazione nelle loro abitazioni – dice Coletto –  Nel complesso la gestione dei pazienti in Umbria per i sanitari e le istituzioni non è affannosa e la situazione è, nei limiti del possibile, abbastanza tranquilla. Una persona è in terapia intensiva, 2 sono in isolamento presso i reparti di malattie infettive degli ospedali di Perugia e Terni, altre 133 persone sono a casa in isolamento fiduciario.


coronavirus, le disposizioni del decreto della presidenza del consiglio dei ministri

(aun) – perugia, 5 mar. 020 – La Presidenza del Consiglio dei Ministri ha emesso nella serata del 4 marzo un provvedimento allo scopo di contenere i contagi da Coronavirus. Tra le decisioni assunte, valide da oggi sino al 15 marzo, c’è la sospensione dei servizi educativi per l’infanzia, nonché le attività didattiche nelle scuole di ogni grado e ordine (i dirigenti scolastici attivano modalità di didattica a distanza), la frequenza della attività scolastiche e di formazione superiore, compresa l’Università e le Istituzioni di Alta Formazione ecc., ferma in ogni caso, anche qui, la possibilità di svolgimento delle attività a distanza.

  Nel Dpcm sono contenuti, inoltre, una serie di provvedimenti validi sino al 3 aprile, tra cui il rinvio di tutta l’attività convegnistica e congressuale. Sospensione delle manifestazioni e gli eventi di qualsiasi natura, privati e pubblici, compresi quelli cinematografici e teatrali, che non permettano la distanza di almeno un metro tra i partecipanti. Sospesi eventi e competizioni sportive con la possibilità di svolgimento a porte chiuse, con l’impegno da parte degli organizzatori di effettuare tutti i controlli idonei a contenere il rischio di contagio tra atleti, dirigenti e accompagnatori. Lo sport di base e le attività motorie in genere, svolte all’aperto ovvero all’interno di palestre, piscine e centri sportivi di ogni tipo, sono ammessi esclusivamente a condizione che sia possibile consentire il rispetto della distanza di 1 metro tra i partecipanti.

   È fatto divieto agli accompagnatori dei pazienti di permanere nelle sale d’attesa dei Dipartimenti emergenze e accettazione e dei Pronto soccorso, salvo specifiche diverse indicazioni del personale preposto.

Nel Dpcm del 4 marzo sono inoltre contenute misure di prevenzione, come la raccomandazione di non uscire dalle abitazioni, se non strettamente necessario, alle persone anziane o affette da patologie croniche.
Per ogni altra disposizione va fatto riferimento al Dpcm http://www.governo.it/sites/new.governo.it/files/DPCM4MARZO2020.pdf

 


coronavirus: integrazione su comunicato “nuovo caso in umbria, sale a 9 il numero delle persone positive”

(aun) – perugia – 4 mar. 020 – La direzione regionale alla Sanità informa che il paziente per il quale è stata riscontrata oggi la positività all’infezione da coronavirus al momento è in isolamento nella propria abitazione e tenuto sotto osservazione dai sanitari.       

Inoltre, si precisa che l’altro paziente già risultato ieri positivo e tenuto in isolamento presso la propria abitazione, è stato ricoverato all’Ospedale di Terni per eseguire dei controlli. La sua condizione di salute non desta preoccupazione.


coronavirus: nuovo caso in umbria, sale a 9 il numero delle persone positive

(aun) – perugia – 4 mar. 020 – La direzione regionale alla Sanità informa che oggi è stato riscontrato un nuovo caso di infezione da coravirus in Umbria. Sale così a 9 il numero dei contagiati.

Il soggetto risultato positivo rientra nella rete di contatti di uno dei casi accertati e resi noti ieri, quindi da giorni individuato dai servizi sanitari e tenuto in isolamento fiduciario.

La direzione inoltre, informa che un altro paziente positivo in isolamento presso la propria abitazione, è stato ricoverato all’Ospedale di Terni per eseguire dei controlli. La sua condizione di salute non desta preoccupazione.


coronavirus: coletto, “5200 mascherine per le usl e aziende ospedaliere, attenzione massima per la sicurezza di medici e operatori”

(aun) – perugia 4 mar. 020 – Sono 5.200 i dispositivi di protezione individuale che la Regione Umbria destinerà alle Aziende USL e alle Aziende Ospedaliere del territorio regionale: la comunicazione arriva dall’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto – informando che “le mascherine verranno distribuite alle aziende sanitarie già nella giornata di oggi”.
“Il piano di distribuzione stabilito dalla Task Force regionale – spiega Coletto – prevede che vengano destinati 700 dispositivi a ciascuna azienda Usl e ospedaliera, per un totale di 2.800, mentre altri 1.000 ai medici di medicina generale, ai pediatri di libera scelta e ai medici di continuità assistenziale”.
“Le restanti 1.400 unità – informa l’assessore –  sono trattenute dal Centro operativo regionale di Protezione civile di Foligno.  Di queste all’incirca 900 saranno distribuite successivamente alle Aziende Sanitarie, in base alle necessità, 500 sono destinate alla Protezione Civile stessa per essere utilizzate anche dal volontariato per le attività specifiche di protezione civile”.
La distribuzione delle mascherine agli operatori sanitari verrà effettuata in osservanza delle indicazioni del Ministero della Salute e delle linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Esprimendo apprezzamento “per il lavoro che stanno svolgendo i medici e tutte le professionalità sanitarie nel gestire con grande impegno questa fase legata all’emergenza coronavirus”, l’assessore Coletto sottolinea che “la Regione sta facendo tutto ciò che è di sua competenza per far sì che sia garantita la sicurezza del personale sanitario e di tutti i medici che, in questo momento, sono impegnati sul territorio per garantire la migliore assistenza ai cittadini”.


coronavirus, firmata ordinanza regione umbria per sospensione didattica dipartimenti agraria e veterinaria

(aun) – perugia, 4 mar. 020 – La presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, come anticipato già nella serata di ieri, ha firmato l’ordinanza con ulteriori misure per la prevenzione e la gestione dell’emergenza coronavirus, che prevede “l’immediata sospensione precauzionale di tutte le attività didattiche (lezioni, tutorati, esercitazioni in aula e in laboratorio, esami, sedute di laurea) del Dipartimento di Scienze Agrarie, alimentari e ambientali e del Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università degli studi di Perugia, al fine di favorire lo svolgimento delle operazioni di bonifica e igienizzazione”. Queste misure avranno una validità di dieci giorni a partire dalla pubblicazione dell’ordinanza, avvenuta in data odierna.

Per gli stessi Dipartimenti l’ordinanza prevede inoltre “la sospensione dei servizi di ricevimento, delle attività di front-office delle segreterie studenti presso i Dipartimenti medesimi e di ogni manifestazione o iniziativa all’interno degli spazi dipartimentali”.

Altri punti dell’ordinanza riguardano la limitazione dell’accesso dei visitatori alle aree di degenza, da parte delle direzioni sanitarie ospedaliere; la rigorosa limitazione dell’accesso dei visitatori agli ospiti delle residenze sanitarie assistenziali per non autosufficienti; la sospensione dei congedi ordinari del personale sanitario e tecnico, nonché del personale le cui attività siano necessarie a gestire le attività richieste dalle unità di crisi costituite a livello regionale; di privilegiare, nello svolgimento di incontri o riunioni, le modalità di collegamento da remoto con particolare riferimento a strutture sanitarie e sociosanitarie, servizi di pubblica utilità e coordinamenti attivati nell’ambito dell’emergenza COVID-19.

Le misure previste dall’ordinanza sono state decise in accordo con la Prefettura di Perugia e sentito il Ministero degli affari regionali, di concerto con il Ministero della Salute ed il Dipartimento nazionale della Protezione Civile, e con il Rettore dell’Università degli studi di Perugia, dopo che è stato riscontrato il caso di positività di una persona del Dipartimento di Scienze Agrarie.


coronavirus: ospedali di perugia e terni integrano regolamenti relativi agli accessi per preservare la salute dei pazienti e visitatori

(aun) – perugia 4 mar. 020 – In seguito all’ordinanza del 26 febbraio 2020 emanata dalla Presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, che al punto 2 stabilisce che le strutture di ricovero ospedaliero, nonché quelle residenziali e semiresidenziali, devono mettere in atto misure per limitare il numero dei visitatori che accedono all’assistenza dei ricoverati, le Aziende ospedaliere di Perugia e Terni hanno integrato i regolamenti che disciplinano gli accessi in ospedale.
All’Ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia l’accesso alle strutture di degenza dovrà avvenire rispettando scrupolosamente gli orari e le modalità di visita già previsti per le singole strutture che, tra l’altro, prevedono la presenza contemporanea di un solo visitatore per degente; mentre già secondo il regolamento vigente l’accesso in ospedale ai visitatori non è consentito dalle ore 22.00 alle ore 5,30 di ciascun giorno.
In sintonia con quanto previsto dall’ordinanza è stato ritenuto opportuno differire a nuova data tutti gli eventi organizzati da associazioni di Volontariato e non, già autorizzati e programmati così come tutti gli eventi formativi, fatta eccezione per i corsi rivolti al personale dell’azienda con docenti interni.
Al fine di consentire una più frequente igiene delle mani, vengono messi a disposizione da parte della Direzione Medica Ospedaliera per gli addetti, per gli utenti e per i visitatori soluzioni disinfettanti presso le seguenti aree: Punti CUP, portineria, punti informazioni.
L’Azienda ospedaliera di Terni avvisa i cittadini che è consentito l’ingresso nello stesso momento nella stanza del reparto di un solo visitatore, familiare o persona addetta all’assistenza per ogni paziente e non saranno ammessi l’accesso e la permanenza in reparto di persone con evidenti sintomi respiratori.
Naturalmente, tutti i familiari o coloro che si prendono cura   dei pazienti hanno l’obbligo di segnalare la loro eventuale provenienza dai Comuni interessati dalle misure urgenti di contenimento del contagio o l’eventuale contatto stretto con persone in quarantena. Tale obbligo è esteso, in particolare, alle ditte o ai singoli soggetti autorizzati all’assistenza diurna o notturna dei malati.
Vengono sospese tutte le attività delle associazioni di volontariato, ad eccezione di quelle per il trasporto dei malati e la portineria esterna dell’ospedale potrà consentire l’accesso solo alle persone munite di permesso come dipendente, agli utenti con permesso speciale di invalidità o di limitazioni funzionali, con intestatario del permesso a bordo (previa esibizione del permesso e del referto o impegnativa della prestazione) e all’accompagnatore in caso di dimissione (previa esibizione del foglio di dimissione).
Restrizioni particolari sono previste per l’accesso alle strutture di degenza dove sono ricoverate persone con patologie che le rendono particolarmente vulnerabili. Tutti i reparti, comprese le terapie intensive, dovranno mantenere chiuse le porte di accesso alle unità operative, predisponendo un registro per documentare i dati personali, la data e l’orario di accesso di familiari e caregiver. Le misure adottate dall’Azienda ospedaliera di Terni  in dettaglio saranno anche segnalate tramite apposita cartellonistica e sono entrate in vigore dal 1 marzo.


coronavirus, pellegrini ad assisi dal trentino contagiati da religioso già positivo. già individuati i contatti

(aun) – Perugia, 3 mar. 020 – La Direzione regionale sanità, con riferimento ai quattro casi di contagio da coronavirus accertati in Trentino su persone che hanno partecipato nei giorni scorsi ad un pellegrinaggio ad Assisi, precisa che il “paziente zero” è un religioso che si sarebbe contagiato in precedenza, in occasione di viaggi nelle regioni del nord Italia. In ogni caso le strutture sanitarie della regione Umbria, ricevuta la segnalazione, hanno immediatamente provveduto ad individuare e contattare tutti i soggetti con i quali la comitiva è entrata in contatto nell’area di Assisi e in particolar modo con la struttura ricettiva che li ha ospitati, disponendo – come da protocollo – la quarantena fiduciaria.


coronavirus: 2 nuovi casi accertati, salgono a 8 in umbria i pazienti positivi 

(aun) – perugia 3 mar. 020 – ore 15.47 La Direzione regionale sanità rende noto che sul territorio regionale sono stati accertati 2 nuovi casi di persone affette da infezione da coronavirus.

I due nuovi pazienti si aggiungono ai 4 riscontrati stamani. Sale così a 8 il numero complessivo di persone positive.

  “I due pazienti la cui infezione è stata accertata nel pomeriggio di oggi, sono in isolamento fiduciario nella loro abitazione perché al momento in buone condizioni di salute – spiega l’assessore alla Sanità, Luca Coletto – Tutti e due erano tenuti, già da giorni, sotto osservazione dai servizi sanitari, visto che rientrano tra i contatti avuti dal giovane di Montecastrilli risultato positivo dopo aver incontrato una persona proveniente dalla Lombardia. Sono stati isolati anche i loro contatti”. 

Per quanto riguarda la persona ricoverata stamani nella terapia intensiva dell’Ospedale di Perugia, la Direzione regionale comunica che il ricovero nel reparto è avvenuto a scopo precauzionale, in quanto il paziente è affetto da patologie respiratorie di tipo cronico.


coronavirus: 4 nuovi casi in umbria

(aun) – perugia 3 mar. 020 – Sono 4 i nuovi casi accertati in Umbria di persone affette da infezione da coronavirus: lo rende noto la Direzione regionale Sanità.

Si tratta di 4 soggetti monitorati da qualche giorno dai servizi sanitari. Al momento 2 di loro sono in isolamento fiduciario a casa e in buone condizioni, un terzo paziente è ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell’Ospedale di Perugia e il quarto è stato, per precauzione, ricoverato nel reparto di malattie infettive a Perugia.


coronavirus: in caso di sintomi task force raccomanda di contattare per telefono medico di famiglia, numero verde oppure 118  

(aun) – perugia 2 mar. 020 – I medici della Task Force istituita dalla Regione Umbria per fronteggiare l’emergenza legata alla diffusione dell’infezione da coronavirus, raccomandano ai cittadini che in presenza di sintomi correlabili all’infezione da Covid-19 – quindi in caso di febbre, tosse o difficoltà respiratorie – non devono assolutamente recarsi al Pronto soccorso o negli ambulatori dei medici di famiglia o dei servizi sanitari territoriali, ma contattare  per telefono il proprio medico, il numero verde 800.63.63.63, oppure il 118.  

   “I cittadini – spiega il direttore del Pronto soccorso dell’Azienda ospedaliera di Perugia, Paolo Groff – devono sapere che recarsi al Pronto soccorso non è utile né per la propria cura, né per la collettività. Anzi, potrebbe essere dannoso perché può portare l’infezione all’interno delle strutture sanitarie”. 

“In questi giorni –  continua il dottor Groff – non è aumentato il numero delle persone che arrivano al Pronto soccorso, ma sono in aumento gli accessi da parte di soggetti che accusano sintomi in prima battuta riconducibili all’infezione per la quale è stata dichiarata l’emergenza e molti di loro richiedono direttamente al medico di effettuare un esame approfondito attraverso un tampone. E’ necessario – sottolinea il direttore del Pronto soccorso – che i cittadini siano informati che questo tipo di accertamento non viene effettuato dai medici del pronto soccorso ma dal Laboratorio di riferimento regionale e va fatto solo ed esclusivamente in presenza di casi sospetti che rispondano ad una serie di fattori previsti dall’Organizzazione mondiale della sanità e dall’Istituto superiore di sanità. Comunque, qualora ci fossero le condizioni per effettuare il tampone, il soggetto dovrà essere isolato per 2 giorni finché non sarà certo l’esito negativo dell’esame”.

Per prevenire il contagio si raccomanda l’adozione delle seguenti misure igieniche e sanitarie: lavarsi spesso le mani con soluzioni idroalcoliche, evitare i contatti ravvicinati con le persone che soffrono di infezioni respiratorie in particolare quando tossiscono o starnutiscono o se hanno la febbre, perché il virus è contenuto nelle goccioline di saliva e può essere trasmesso col respiro a distanza ravvicinata.

Si consiglia inoltre, di non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani se presenti febbre, tosse o difficoltà respiratorie o se sei stato in stretto contatto con una persona affetta da malattia respiratoria, coprirsi naso e bocca se starnutisce o tossisce avendo cura di farlo nella piega del gomito, starnutire o tossire in un fazzoletto, utilizzare una mascherina e gettare i fazzoletti utilizzati in un cestino chiuso immediatamente dopo l’uso e lavare le mani, pulire le superfici con disinfettanti, non prendere antivirali e antibiotici se non prescritti.


coronavirus: 2 casi d’importazione in umbria

(aun) – perugia 28 feb. 020 – La Direzione regionale alla Sanità comunica che in Umbria sono stati riscontrati 2 casi d’importazione di infezione da coronavirus, non riconducibili dunque a focolai locali. Nei giorni scorsi, uno dei due pazienti si è recato in Emilia Romagna mentre l’altro è venuto in contatto a Roma con un residente del comune di Castiglione D’Adda.

La Direzione precisa che i due pazienti hanno seguito pedissequamente tutte le indicazioni stabilite dal Ministero della Salute e hanno immediatamente contattato, al manifestarsi dei primi sintomi, il medico di famiglia e il responsabile di Dipartimento di prevenzione territoriale.

Per entrambi, in isolamento fiduciario presso le loro abitazioni, dai sanitari è stata attivata la procedura e sono stati effettuati i tamponi a domicilio che sono risultati positivi. Si è in attesa della conferma da parte dell’Istituto Superiore di Sanità.

La condizione di salute dei pazienti è sotto controllo e, allo stato attuale, non desta particolare preoccupazione. Sono in atto tutte le procedure utili a garantire la sicurezza dei familiari e della comunità. Si sta prontamente ricostruendo, con la collaborazione dei diretti interessati, la rete delle persone con cui sono venuti a contatto i due soggetti prima dell’isolamento volontario messo in atto già da qualche giorno.


coronavirus: assessore coletto invita a non sospendere le donazioni di sangue, ”nessun rischio per i donatori”

(aun) – perugia 27 feb. 020 – “La donazione di sangue non costituisce un fattore di rischio per la trasmissione del coronavirus e i donatori possono continuare con tranquillità a farlo”: la rassicurazione arriva dall’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto. 

  “La diffusione dell’infezione da coronavirus sta iniziando a provocare in Italia e anche in Umbria un rallentamento delle donazioni di sangue probabilmente legato al timore di contrarre l’infezione – spiega l’assessore Coletto – Non ci troviamo di fronte a un’emergenza sangue, ma se questo rallentamento dovesse ripetersi nei giorni a venire, potrebbe avere serie ripercussioni sull’efficienza del sistema”. 

L’assessore Coletto invita quindi i donatori abituali e i cittadini a informarsi solo da fonti ufficiali e a proseguire con tranquillità le attività di donazione di sangue ed emocomponenti presso i Centri Trasfusionali e le Unità di Raccolta della regione per garantire tutte le attività sanitarie che richiedono il supporto trasfusionale.

  “Non sono state documentate trasmissioni del virus mediante la trasfusione di emocomponenti e non è noto alcun rischio di trasmissione trasfusionale – spiega il coordinatore della Struttura Regionale di Coordinamento Sangue dell’Umbria, Mauro Marchesi – ma in linea con le indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sono state rafforzate le misure di sorveglianza anamnestica sul donatore di sangue. E’ proprio il principio di massima precauzione che consente al sistema trasfusionale del nostro, paese di assicurare qualità e sicurezza”.

Le raccomandazioni da seguire sono sempre le stesse ed è fondamentale il criterio dell’autosospensione in caso di sintomi da raffreddamento e febbre. Si precisa che comunque la selezione del donatore è fatta sempre ed esclusivamente dal medico che esegue l’anamnesi anche in base al questionario che il donatore compila, invitandolo a contattare il servizio trasfusionale anche per eventi patologici susseguenti alla donazione.

Ad oggi è prevista la sospensione temporanea di 28 giorni solo nei seguenti casi: donatori rientrati da un soggiorno nella Repubblica Popolare Cinese; donatori che siano transitati ed abbiano sostato nei Comuni interessati dalle misure di contenimento del contagio dal 1° febbraio 2020; donatori venuti a contatto con soggetti che hanno contratto l’infezione; donatori che hanno manifestato sintomi compatibili con infezione da virus respiratorio (febbre +37,5°, mal di gola, rinorrea, difficoltà respiratorie). Non sono previsti al momenti criteri restrittivi oltre quelli su indicati.

“Abbiamo scelto di rendere volontariamente un servizio alla collettività donando ciò che non è riproducibile in laboratorio: la vita – affermano i presidenti regionali delle associazioni Avis e Fratres, Andrea Marchini e Giuseppe Musto – E’ proprio in questi momenti che dobbiamo esprimere tutto il nostro impegno per essere credibili ed affidabili nel garantire la continuità del nostro supporto ai centri trasfusionali. E’ in questi momenti di difficoltà che diventa ancora più importante esprimere il nostro impegno di solidarietà e di responsabile partecipazione alla vita comunitaria”.

 


coronavirus, negativo anche secondo test su paziente sospetto

(aun) – perugia, 24 feb. 020 – La Direzione Sanità della Regione Umbria comunica che anche l’esito del secondo test sulla paziente non umbra, ospite in una struttura ricettiva ad Assisi, è negativo.
redcom/nnn


coronavirus: presidente tesei e prefetto sgaraglia illustrano i contenuti dell’ordinanza emanata dalla regione

(aun) – perugia 26 feb. 020 – “La Regione Umbria, in stretto contatto con il Governo, il Prefetto di Perugia e tutte le istituzioni  ha messo in campo le misure utili a garantire la salute dei cittadini sul territorio regionale”: la rassicurazione arriva dalla presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, che stamani insieme al prefetto, Claudio Sgaraglia, ha tenuto una conferenza stampa per illustrare i contenuti dell’ordinanza adottata per definire ulteriori interventi per fronteggiare l’emergenza legata alla diffusione dell’infezione da coronavirus. Erano presenti l’assessore regionale alla salute, Luca Coletto, rappresentanti della Giunta regionale e dell’Assemblea legislativa, il direttore regionale alla Salute, Claudio Dario.

  Dopo aver ringraziato i Prefetti, i Rettori delle Università di Perugia, tutte le Istituzioni, i Comuni, la Protezione civile, i sanitari, i volontari, gli operatori della comunicazione e tutti gli attori coinvolti in questa delicata fase, la presidente Tesei ha sottolineato che “l’intento di tutti è quello di creare le condizioni migliori per evitare che si possano verificare sul territorio regionale dei focolai che favoriscono la diffusione dell’infezione, ma al tempo stesso di garantire ai cittadini il normale svolgimento delle attività quotidiane, quindi lavorative e ludiche, a partire dall’attività scolastica che non sarà sospesa”.

  Scuole aperte quindi, ma anche università e uffici con una segnalazione: i familiari di minori o di maggiorenni di età dovranno informare il servizio di igiene e sanità pubblica di eventuali situazioni di rischio (provenienza da zone a rischio o contatti con casi sospetti). Saranno invece sospesi fino al 15 marzo i viaggi d’istruzione.

La presidente illustrando i contenuti dell’ordinanza ha espresso soddisfazione “per aver raggiunto un risultato che in prima persona ha chiesto al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e al commissario straordinario, Angelo Borrelli, nel corso della riunione del Tavolo di coordinamento nazionale”, seguito dalla presidente Tesei in collegamento dalla sede della Protezione civile di Foligno.

“Ho chiesto di non andare in ordine sparso e di adottare da subito linee omogenee per le Regioni che hanno condizioni simili – ha spiegato – e questa ordinanza, che potrà subire delle modifiche in seguito all’evoluzione della situazione, va proprio nella direzione di garantire il controllo dell’emergenza e la sicurezza dei cittadini, evitando misure eccessivamente restrittive. Dal Governo è arrivato un segnale importante per il paese e per la nostra regione”.

“In questo momento – ha proseguito la presidente – bisogna tenere alta l’attenzione e, adottando le precauzioni dovute, dobbiamo lavorare tutti insieme per evitare  quelle situazioni che penalizzerebbero la nostra regione anche sul versante del turismo  com’è successo dopo il sisma del 2016”.

Dopo aver espresso preoccupazione per i risvolti di questa emergenza sull’economia, la presidente ha reso noto che stamani il consiglio dei ministri “ha recepito un’altra precisa istanza da noi fortemente voluta”, grazie alla quale le ditte produttrici di presidi di protezione medica, del tipo mascherine o disinfettanti, dovranno coprire il fabbisogno nazionale prima di esportare i loro prodotti.

  Il prefetto di Perugia, Claudio Sgaraglia, ha riferito che “la Prefettura ha attivato in pieno tutto il sistema di sicurezza e, per affrontare qualsiasi evenienza, è stato attivato il Centro di di coordinamento dei soccorsi (CCS)che ha funzioni di raccordo e armonizzazione delle misure che fanno capo ad amministrazioni e enti diversi”.

“Già da domani – ha aggiunto il prefetto – è convocato il Comitato provinciale di sicurezza per l’attuazione dell’ordinanza”.


coronavirus(3): in sintesi le principali indicazioni della task force per la gestione dei pazienti e raccomandazioni ai cittadini

(aun) – perugia 24 feb. 020 – Nell’attuale fase di diffusione della malattia, la Task-Force regionale ha stabilito che qualunque caso sospetto (che risponda ai criteri epidemiologico, clinico e temporale)indipendentemente dalla gravità delle condizioni cliniche, debba essere ricoverato nelle due Cliniche di Malattie Infettive di Perugia e Terni, al fine di prevenire i possibili casi secondari.

Sono state prese in esame le diverse possibilità di accesso al Servizio sanitario: nel caso in cui il medico (MMG, PLS o della Continuità assistenziale) venga contattato da pazienti sintomatici che corrispondano alla definizione di caso sospetto, se il paziente non ha bisogno di assistenza urgente non è indispensabile effettuare una visita domiciliare, ma è necessario, in questo caso, allertare immediatamente il 118 che provvederà a contattare il Pronto Soccorso delle due Aziende Ospedaliere di Perugia e Terni che daranno indicazioni per predisporre il ricovero immediato nelle Cliniche di Malattie Infettive nel rispetto del percorso stabilito.

Nel caso in cui i medici vengano contattati da persone asintomatiche che provengono da zone a rischio o che siano state a contatto con casi sospetti da meno di 14 giorni, disporranno,  di concerto con i servizi Territoriali (Distretti) e quindi con i Servizi di Igiene e sanità Pubblica dei Dipartimenti di Prevenzione, un isolamento domiciliare fiduciario, fino allo scadere delle due settimane successive al ritorno, motivato da cause di sanità pubblica.

Nel caso di richiesta di soccorso al 118, in particolare da parte di persone in transito nella regione che non possono rivolgersi a MMG, PLS o ai medici della Continuità Assistenziale, per essere trasportati dal proprio domicilio in ospedale, è necessario che l’addetto alla Centrale Operativa 118, sulla scorta delle proprie procedure interne (intervista telefonica), conduca una breve indagine epidemiologica per valutare se corrisponde alla definizione di caso sospetto di malattia da “2019-NCoV”.

Nei casi in cui, per qualunque motivo, il paziente arrivasse con propri mezzi all’osservazione del Pronto Soccorso oppure ad un ambulatorio medico, il triage di questi pazienti deve permettere una rapida individuazione dei casi sospetti e dovranno essere adottate tutte le misure volte ad impedire la diffusione ad altre persone (operatori sanitari e altri pazienti): se dal triage il caso dovesse rispondere ai criteri citati per essere definito “caso sospetto”, dovranno essere messe in atto l’eventuale trasporto e ricovero in un reparto di malattie infettive, identificazione dei contatti per successive valutazioni e misure di igiene ambientale.

Le ambulanze in dotazione al 118 risultano tutte equipaggiate con adeguati dispositivi di protezione. Le Aziende USL stanno provvedendo inoltre a distribuire i kit con i dispositivi ai medici del territorio.

Si precisa che se si identifica un caso sospetto, dovrà essere fatta una segnalazione immediata alla ASL territorialmente competente (in particolare al Servizio Igiene e Sanità pubblica) che provvederà a darne subito comunicazione alla Direzione Regionale Salute e Welfare e, quindi, dovrà essere trasmessa anche la scheda di notifica entro 12 ore, secondo quanto indicato dalla specifica circolare ministeriale.

I medici della Task Force raccomandano alla popolazione l’adozione delle seguenti misure igieniche e sanitarie: lavarsi spesso le mani con soluzioni idroalcoliche, evitare i contatti ravvicinati con le persone che soffrono di infezioni respiratorie in particolare quando tossiscono o starnutiscono o se hanno la febbre, perché il virus è contenuto nelle goccioline di saliva e può essere trasmesso col respiro a distanza ravvicinata, non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani se presenti febbre, tosse o difficoltà respiratorie o se sei stato in stretto contatto con una persona affetta da malattia respiratoria, coprirsi naso e bocca se starnutisce o tossisce avendo cura di farlo nella piega del gomito, starnutire o tossire in un fazzoletto, utilizzare una mascherina e gettare i fazzoletti utilizzati in un cestino chiuso immediatamente dopo l’uso e lavare le mani, pulire le superfici con disinfettanti a base di coloro o alcool, non prendere antivirali e antibiotici se non prescritti, contattare il numero verde 800.63.63.63 se si hanno febbre, tosse o difficoltà respiratorie usare la mascherina. In caso di febbre, tosse o difficoltà respiratorie non recarsi al Pronto soccorso contattare il proprio medico o il numero verde recarsi al pronto soccorso non è utile ne’ per la propria cura ne’ per la collettività.


coronavirus, riunita task force regionale con presidente tesei : definite indicazioni per i sindaci in sinergia con il servizio sanitario regionale

(aun) – foligno 23 feb. 020 – La task force attivata dalla Regione Umbria per fronteggiare la diffusione dell’infezione da Coronavirus si è riunita stamani a Foligno nella sede della Protezione civile alla presenza della Presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei. Nel corso della riunione sono state definite le linee di indirizzo da diramare ai sindaci dei Comuni del territorio regionale per gestire questa fase delicata che sta creando allarme nella popolazione.

Al momento, visto che nella regione non è stato registrato nessun caso confermato, le procedure e le raccomandazioni da diffondere alla popolazione sono quelle già adottate a partire dalle prime ore della dichiarazione dello stato di emergenza da parte del ministero della salute e, allo stato attuale, non sussitono le condizioni per limitare lo svolgimento di  eventi e  manifestazioni al chiuso o all’aperto,  salvo che non si presentino situazioni di particolare rilevanze che necessitino di nuove disposizioni.

Si raccomanda di diffondere il più possibile queste informazioni: le persone che hanno il sospetto di poter essere infette, se hanno sintomi, non devono recarsi presso gli  ambulatori medici o al Pronto Soccorso dei presidi ospedalieri, ma contattare telefonicamente il proprio medico di famiglia o la continuità assistenziale che effettuerà un primo triage e si farà carico di attivare le procedure idonee concordate a livello regionale. Se non hanno sintomi debbono contattare il numero verde (800636363)  per ricevere tutte le indicazioni necessarie. Tutte le strutture mediche deputate all’accoglienza di pazienti sono state attivate e, per qualsiasi necessità si ribadisce che il punto di riferimento è il direttore di Distretto.

Infine si ricorda che il numero verde attivato dalla Regione (800636363) è attivo dalle 8 alle 20 tutti i giorni, dopo le 20  è a disposizione il numero 1500 attivato dal Ministero della Salute.

Ig/g

Nnn


coronavirus: in aumento le chiamate al numero verde, non prima di  24 ore i risultati delle analisi per verificare caso sospetto

(aun) – foligno 22 feb. 020 –  Sono state 80 le chiamate ricevute nella giornata di oggi dagli operatori  del  numero verde attivato dalla Regione Umbria (800636363) per ascoltare i cittadini che hanno la necessità di avere notizie sulle modalità di contagio da coronavirus e sulle misure da adottare anche a scopo di prevenzione.
A differenza degli altri giorni in cui le telefonate in media non hanno superato il numero di dieci, oggi dopo le notizie dei casi accertati in altre regioni e di un caso sospetto da verificare  sul territorio regionale,  gli operatori hanno registrato un’impennata di chiamate che arrivano prevalentemente dall’Umbria con la richiesta di notizie sul caso sospetto e sulla tempistica del risultato delle analisi di laboratorio effettuate per accertare il reale contagio.  E’ stato deciso di potenziare, a partire dalla prossima settimana, il numero di operatori con competenze sanitarie che risponderanno al numero verde.
In proposito i medici della Task Force e il direttore regionale alla sanità, Claudio Dario,  rassicurano che è stato rispettato a pieno il protocollo ministeriale e che il paziente con sintomi sospetti è in isolamento.
 I risultati delle analisi effettuate saranno disponibili non prima di 24 ore.   
ig/g
nnn

Allegati

Ultimo aggiornamento
29/01/2022
Queste informazioni ti sono state d'aiuto?
Si No
Preferenze dei cookie
Arrow Up