Inaugurato il “Polo Diabetici” dell’ospedale Gubbio-Gualdo Tadino

USL Umbria 1 e Associazione Diabetici Eugubini Onlus, con il contributo di Fondazione CRP, hanno inaugurato a Branca la nuova struttura per attività motoria metabolica dedicata ai pazienti diabetici

Gubbio, 24 marzo 2017 – Nell’ambito delle patologie croniche degenerative, sicuramente il diabete è una malattia complessa che prevede diversi livelli di intervento. Come riportano tutte le linee guida americane, europee e italiane, la modifica dello stile di vita riveste un aspetto essenziale nella prevenzione e nel controllo glico-metabolico della malattia riducendo le complicanze correlate. In questa ottica, il Servizio Diabetologico Alto Chiascio svolge un ruolo attivo nell’educazione del paziente diabetico in collaborazione con l’Associazione Diabetici Eugubini (ADE).

Proprio seguendo questa strada USL Umbria 1 e ADE hanno inaugurato ieri pomeriggio all’Ospedale di Gubbio-Gualdo Tadino il “Polo per attività motoria metabolica per pazienti diabetici“, alla presenza dei sindaci di Gubbio e Gualdo Tadino, del Presidente di ADE Paola Palazzari, del Presidente di Fondazione CRP Cristina Colaiacovo, di Cecilia Marino Responsabile Servizio Diabetologia Alto Chiascio, di Anna Rita Comodi Direttore Distretto Alto Chiascio e di Teresa Tedesco Direttore Ospedale di Branca. Alla discussione sull’ultima delibera regionale, in merito alle nuove modalità di prescrizione ed autorizzazione dei dispositivi erogabili dal servizio sanitario della Regione Umbria alle persone affette da diabete mellito, sono intervenuti anche Luca Barberini Assessore alla Sanità dell’Umbria, Pasquale Parise Direttore Sanitario USL Umbria 1 e Sara Scillitani Presidente Corediab Umbria.

«In carico al Servizio – ha spiegato Anna Rita Comodi – risultano accedere ad oggi oltre 6.000 utenti provenienti sia dai Comuni del comprensorio che dalle aree limitrofe (Valfabbrica, Nocera Umbra, ecc.). Ad oggi, sulla base degli annali AMD (Associazione Medici Diabetologi), solamente il 44% dei pazienti diabetici a livello nazionale ha un controllo glicemico adeguato seppure il trattamento farmacologico si avvale di un approccio terapeutico variegato. Nasce quindi l’esigenza di modificare l’approccio al paziente diabetico, associando alla terapia farmacologica, un adeguato stile di vita e prevedendo una alimentazione adeguata associata ad esercizio fisico quotidiano e costante (30-40 minuti di camminata giornaliera). A tal proposito, nei pazienti con non adeguato controllo glicemico, (sovrappeso, obesi e “pigri”), è necessario attivare un percorso strutturato per l’attività fisica nell’ambito dell’educazione terapeutica eseguita all’interno delle attività promosse dal Servizio di Diabetologia».

È stata quindi inaugurata, presso il Casale dell’ospedale di Branca, la palestra dove si svolgeranno le attività motorie con il contributo essenziale della Fondazione CRP: «Nei primi mesi di cura – ha sottolineato Paola Palazzari, presidente ADEle attività della palestra sono completamente gratuite per i malati che prenderemo in carico. Solo successivamente i pazienti dovranno abbonarsi alle palestre del territorio, ma con un prezzo molto contenuto grazie alle convenzioni in atto».

«Si tratta di una struttura importante per la salute dei diabetici – ha evidenziato l’assessore Barberini – che in questo territorio sono circa 8mila e in Umbria oltre 50mila. Continua l’attenzione del sistema sanitario umbro verso le persone affette da diabete, dopo la recente introduzione di tecnologie innovative per l’automonitoraggio del diabete mellito, come i microinfusori per l’infusione continuativa di insulina e sensori per il monitoraggio continuo della glicemia: un nuovo modello di assistenza per migliorare la qualità della vita di chi soffre di questa patologia, che ha anticipato le direttive introdotte al livello nazionale dai nuovi LEA (livelli essenziali di assistenza). Un obiettivo raggiunto grazie ad un percorso condiviso con le associazioni e gli operatori del settore». Barberini ha anche evidenziato la necessità di «costruire un nuovo modello di sanità, meno “ospedalocentrico“, che investa su prevenzione e servizi territoriali, puntando su innovazione e cambiamento per garantire risposte più efficaci ai bisogni dei cittadini». «Tutto questo – ha concluso l’assessore – sarà al centro del nuovo Piano sanitario regionale, su cui inizieremo la discussione nei prossimi giorni, coinvolgendo un comitato scientifico di carattere nazionale, un comitato istituzionale con i professionisti della sanità, un comitato di redazione con tecnici dell’assessorato e delle aziende sanitarie, ma anche rappresentati del terzo settore e del volontariato. Verranno inoltre allestiti 13 tavoli tecnici dedicati a vari temi, ai quali tutti potranno dare il proprio contributo in modo tale che questo nuovo strumento di programmazione sia partecipato e condiviso».

Leggi l’intero Comunicato Stampa – USL Umbria 1 – Inaugurato il Polo Diabetici di Branca

Ultimo aggiornamento
24/03/2017
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