Giornata Mondiale dell’igiene delle mani: a Città di Castello formazione per gli operatori

L’USL Umbria 1 aderisce alla giornata internazionale promossa dall’Oms

Città di Castello, 5 maggio 2017 – Lavarsi bene le mani salva la vita. All’Ospedale di Città di Castello si è tenuta questa mattina una iniziativa di formazione dedicata alla pulizia delle mani. L’USL Umbria 1 ha aderito all’iniziativa “SAVE LIVES: Clean Your Hands” promossa e sostenuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per la Giornata Mondiale dell’igiene delle mani, un appuntamento annuale che si ripete dal 2010 per ribadire il ruolo chiave dell’igiene delle mani, riconosciuta come una delle pratiche centrali per proteggersi dalla trasmissione di infezioni.

La data del 5 Maggio, cioè il quinto giorno del quinto mese dell’anno, è stata scelta per ricordare i 5 momenti fondamentali per una corretta igiene delle mani nelle attività sanitarie e assistenziali ed anche perché 5 sono le dita della mano. Tutte le persone che agiscono in ospedale (operatori, pazienti, parenti, volontari, visitatori…) sono esposte al rischio di contrarre e diffondere infezioni. Allo stesso modo tutti hanno la possibilità di contribuire attivamente alla soluzione del problema partendo dalle proprie mani, seguendo correttamente alcune semplici quanto importanti indicazioni: lavarsi sempre con cura le mani con acqua e sapone o utilizzando il gel antisettico.

È ben documentato che, quando nelle strutture sanitarie l’adesione alla corretta igiene delle mani è elevata, si riduce il rischio di infezioni correlate all’assistenza. In modo particolare, si riducono le infezioni da batteri resistenti agli antibiotici, che rappresentano un grave rischio per la salute e uno dei maggiori problemi di salute pubblica.

Per questo motivo L’USL Umbria 1 ha organizzato questa iniziativa di formazione e di rinforzo su tutte le procedure standard per ricordare i passaggi essenziali da rispettare. La giornata dal titolo “Le precauzioni standard ed aggiuntive come cardine della prevenzione delle infezioni correlate all’assistenza sanitaria” ha avuto lo scopo di migliorare l’adesione di tutti gli operatori sanitari all’igiene delle mani e più in generale a tutte le precauzioni utili nella lotta alle infezioni ospedaliere. Sono intervenute le dottoresse Gioia Calagreti che ha spiegato come conoscere e contrastare le infezioni correlate all’assistenza, Bergith Fischer su falsi miti dell’igiene ospedaliera e uso dei disinfettanti antisettici, Franca Gasparri sulle precauzioni standard, e poi Elisa Staccini, Lucia Puletti, Chiara Mearelli e Patrizia Selleri.

L’igiene delle mani è fondamentale per la prevenzione delle infezioni. Ci sono evidenze che circa il 15-30% delle infezioni associate alle pratiche assistenziali possono essere prevenute con una accurata igiene delle mani. Durante l’attività di assistenza, se non si adottano opportune misure igieniche, c’è il rischio infatti di diffondere le infezioni tra malati, da malato a sano, da sano a malato: è quindi opportuno conoscere le più comuni modalità di contaminazione e mettere in atto le opportune misure igieniche. Gli operatori sanitari devono seguire specifiche procedure, per l’applicazione delle quali sono formati. Ma anche i malati, o chiunque fornisca loro assistenza, dovrebbe conoscerle e metterle in pratica.

Alcuni dati molto interessanti per l’Europa. Secondo i dati dell’European Centre for Disease Prevention and Control, in Europa sono oltre 4 milioni i pazienti che contraggono ogni anno un’infezione correlata all’assistenza (Ica), circa il 7% dei ricoveri ospedalieri. Il numero di decessi, come conseguenza diretta di queste infezioni, è di almeno 37mila l’anno. Si tratta tuttavia di un problema che può essere in molti casi prevenuto con la progressiva diffusione di pratiche sicure: circa il 20-30% delle infezioni nosocomiali infatti sono considerate prevenibili da programmi di igiene e di controllo intensivo. Il lavaggio attento delle mani nelle strutture ospedaliere infatti, oltre a essere un indicatore della qualità dei sistemi sanitari, riduce il rischio di infezioni correlate all’assistenza, in particolare diminuisce le infezioni da batteri resistenti agli antibiotici, che rappresentano un grave rischio per la salute.

Secondo l’Oms, il lavaggio attento delle mani negli ospedali, oltre ad essere un indicatore della qualità dei sistemi sanitari, è uno scudo contro la diffusione delle micidiali infezioni ospedaliere. Gli esperti dell’Organizzazione mondiale della sanità ricordano che sono 5 i momenti fondamentali nell’assistenza al paziente in cui è necessaria un’igiene delle mani molto attenta: prima di toccare il paziente; prima di iniziare qualsiasi procedura; dopo aver toccato sacche o altri contenitori con i fluidi del corpo; dopo essere venuti in contatto con il soggetto e, infine, anche quando si è stati solo vicino al letto del paziente.

Leggi l’intero Comunicato Stampa – USL Umbria 1 – A Città di Castello la Giornata Mondiale Igiene delle Mani

Ultimo aggiornamento
05/05/2017
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